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“In Santa Giulia serve il presidio fisso interforze”


Bene ogni intervento sporadico (come quello dell’ultimo weekend di febbraio, peraltro arrivato dopo un mese nel quale in zona era successo letteralmente di tutto), ma solo una presenza costante delle Forze dell’Ordine può garantire risultati duraturi. Evitare malamovida e assembramenti è questione di rispetto del riposo dei residenti, di contrasto all’emergenza pandemica e di sicurezza (vedi cocci di bottiglia a terra e scarsità di vie di fuga in caso di emergenza).



Ribadiamo la nostra soddisfazione per l’importante intervento con gruppi interforze, in Santa Giulia, l’ultimo weekend di febbraio; restiamo altrettanto convinti che solo una presenza fissa delle Forze dell’Ordine possa garantire, in zona, risultati duraturi. L’intervento di dieci giorni fa è arrivato dopo settimane di assoluta mancanza di controllo, nelle quali è successo letteralmente di tutto.

A Torino non possono e non devono esserci terre di nessuno. I residenti di Vanchiglia hanno diritto al riposo, è fondamentale evitare occasioni di possibile contagio, in caso di emergenza la presenza di vetri rotti a terra e la scarsità di vie di fuga potrebbero creare situazioni di assoluto pericolo.

Dal punto di vista della pulizia, chiedo maggiore attenzione soprattutto per quanto riguarda il tratto pedonale delle Cancellate in via Balbo, con pavimentazione in moquette che, prima o poi, dovremo deciderci a sostituire.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Montaruli (Fdi): “Il covid non vien di notte…”

“Il Coronavirus viene di notte con le scarpe tutte rotte?”

Se il Cts pensa questo il Governo lo dica altrimenti basta disparità e chiusure insensate. Chiediamo che i ristoratori possano aprire la sera quantomeno in zona gialla. Il governo Draghi aveva promesso un cambio di passo, ma come dimostrato ieri sul tema sport ed oggi su ristoratori  è rimasto immobile. C’è un’Italia che non si vuole arrendere, servono aiuti concreti e riaperture almeno in zona gialla.” A chiederlo è la parlamentare Augusta Montaruli che continua  “I ristoratori non c’è la fanno più, ci sono intere famiglie sul lastrico a causa di  restrizioni assurde senza alcuna rilevanza scientifica.  È necessario pensare ad una riapertura in sicurezza per tutti i gli italiani seri che vogliono lavorare nel rispetto delle regole e che non vogliono vivere di sussistenza .”

Mpp: “No ai rifiuti radioattivi, il Piemonte ha già dato”

MOVIMENTO PROGETTO PIEMONTE

LIBERI ELETTORI PIEMONTE

LISTE CIVICHE

Ottima l’iniziativa del Comitato Gente del Territorio

di una petizione ai sensi dell’art. 50 Costituzione

contro l’insediamento del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radio Attivi

che recepisce la proposta che noi avevamo avanzato da subito.

Ma occorre estenderla a tutto il Piemonte

L’iniziativa portata avanti dal Comitato Gente del Territorio e presentata a Castelletto Monferrato (Alessandria) di una petizione ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione nella quale si richiede che vengano eliminati con un provvedimento normativo aree prossime a siti definiti dall’Unesco ‘Patrimonio dell’Umanità, come quello de ‘I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte Langhe-Roero e Monferrato’.

Si tratta di un’iniziativa sicuramente eccellente e che merita tutto il nostro plauso, anche perché recepisce la richiesta di una petizione che avevamo avanzato sin dalla nostra lettera del 6 gennaio scorso, individuando nella raccolta di firme lo strumento di democrazia diretta in grado di coinvolgere i Cittadini Piemontesi per fare sentire forte il NO a questa decisione e calata dall’alto, con l’auspicio che venga appoggiato a Montecitorio e Palazzo Madama da TUTTI i Parlamentari Piemontesi di qualunque colore o schieramento.

L’auspicio è che tale petizione venga portata avanti in collegamento anche con le altre aree piemontesi di Carmagnola e della Chivassese e Calusiese.

Torino, 9 marzo 2021

 

Massimo Iaretti                                   Movimento Progetto Piemonte

Lista Civica Progetto Villamiroglio MPP

 

Luigi Cabrino Consigliere Comunale San Giorgio Monferrato

 

Emiliano Racca Liberi Elettori Piemonte

 

Daniele Carbone Lista Civica Morsasco Nel Cuore

 

Anna Maria Bergo Lista Civica Cassano e Gavazzana Insieme

 

Andrea Riva Noi Per Cuccaro

 

 

 

 

Il ritorno di Fassino

Probabile che Piero Fassino diventi reggente del pd fino all’inevitabile congresso. Zinga non ci pensa lontanamente di cambiare idea.

Roberta Pinotti palesemente inadeguata. Anna Fibocchiaro , viceversa adeguatissima ma il Pd si giocherebbe una carta ( forse ) prima del tempo. Sarà che sono Torinese,  consiglio vivamente al Pd  la scelta di Piero Fassino. Competente,  50 anni d esperienza e grande e grandissimo lavoratore. Si sbattera’ per tutta l’ Italia per rianimare il comatoso Pd. Comunque facciano loro,  adulti e vaccinati. Una mano sta arrivando dalle Sardine che , a loro modo, vogliono rilanciare la sinistra nel nostro paese. Missione impossibile? Forse,  magari , perché no ? Tentarci va sempre bene. Ovviamente in bocca al lupo. Sulla graticola ci sta finendo Giorgia Meloni. Ora  pure i pentiti di ‘ndrangheta la tirano in ballo per aver pagato per i voti . Garantismo,  Garantismo fino alla fine,  comunque essere stata eletta a Latina qualche domanda,  sia ben chiaro solo di carattere politico,  dovrebbe farsela. A Torino Roberto Rosso. Anche in questo caso,  in Fratelli d Italia,  contenti loro contenti tutti. Mario Draghi e’ testimonianza pratica che l’ insieme dei partiti non ha più ragione d’ essere. Loro,  indifferenti, vanno avanti o perlomeno fanno finta di andare avanti. Come a Torino. L’80 % dei pentastellati non vogliono andare con il Pd e l’80 % del PD non vuole andare con i cinque stelle. Il disprezzo non si tramuterà mai in amore.  È l’ amore che a volte si trasforma in odio.  Sono leggi della natura che neppure la politica può e sa stravolgere. Farsene una ragione? Ma no, è più comodo far finta di niente. Costa poco e non impegna. Unici contenti sono quelli della sinistra sbrindellata. Magari,  in questo baillamme portano a casa qualcosa.
Anche a destra le cose non quadrano . Claudia Porchietto non ci sta nel fare ( eventualmente ) il vice di Damilano.  Chi vincerà? Per prevederlo , magari giochiamo a dadi. O, quando potremo,  causa covid , sedute spiritiche. Siamo proprio spettatori inconsapevoli di felicità impossibili. Non è mia la frase , ma rende molto bene il nostro attuale sgomento.
Patrizio Tosetto

Il Partito comunista contro Draghi e i “padroni”

PARTITO COMUNISTA ITALIANO SEZIONI DI TORINO E PROVINCIA

Riceviamo e pubblichiamo / Il Partito Comunista Italiano organizza una mobilitazione “contro il governo della finanza e dei padroni”

Manifestazione Sabato 13 marzo in piazza castello di fronte alla Regione

A Torino ore 15.00.

Per informazioni contattare:

Cell Federazione PCI Torino 391.4306775

lanzafame.girolamo@gmail.com cell. 389.9060390

www.pcitorino.wordpress.com

Fregolent (Iv), “meglio lockdown breve, chiudere solo le scuole è sbagliato”

“Tenere chiuse le scuole e lasciare aperto tutto il resto è inutile e sbagliato.

Non solo viene dato un messaggio errato agli studenti rispetto alla marginalità del loro percorso formativo ma si rischia vanificare gli sforzi assunti fino ad oggi. Se le nuove varianti del virus colpiscono oggi con maggiore incidenza giovani e giovanissimi non basta  chiudere gli istituti scolastici per arrestarle; i ragazzi potrebbero riunirsi, come già accade, in altri luoghi. Se le scuole devono chiudere allora è preferibile un lockdown generale e breve per poi cercare di riaprire tutto in sicurezza”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva.

Lega: “Grave situazione trasporti nel Torinese”

“Attualmente è prioritario mettere al centro degli investimenti il trasporto pubblico locale, che nella provincia di Torino necessita di manutenzione e interventi urgenti.

È di questi giorni la denuncia di un passeggero che racconta la vicenda di un bus Arriva che ha perso due ruote durante la corsa nel pinerolese, mettendo a rischio l’incolumità dei passeggeri. Il tpl in Piemonte subisce purtroppo le conseguenze di investimenti insufficienti da parte del precedente esecutivo, problema sul quale come Lega ci siamo più volte opposti in sede parlamentare. Il nostro consigliere regionale, Andrea Cerutti, investirà del caso l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, per segnalargli la situazione”.
Lo afferma in una nota il deputato della Lega Gualtiero Caffaratto.

Italexit: “Cure domiciliari, italiani ostaggio della burocrazia”

 “ATTIVARE SUBITO NUOVI PROTOCOLLI PER LE CURE A CASA”
Riceviamo e pubblichiamo / Il TAR del Lazio ha finalmente sconfessato le linee guida dell’Agenzia Italiana del Farmaco e riconosciuto le ragioni di migliaia di cittadini e medici contrari al protocollo che imponeva, nei primi giorni di malattia, la sola “vigile attesa” e la somministrazione di Fans e Tachipirina (vietando, di fatto, qualsiasi altro farmaco prescritto dai medici di medicina generale per la cura del coronavirus).
La sentenza rappresenta un’importante vittoria per i comitati a difesa delle cure domiciliari che in questa emergenza hanno dimostrato di poter ridurre significativamente le ospedalizzazioni e tenere sotto controllo gli effetti più gravi causati dal virus. Il Ministro Speranza, al contrario, si ritrova ancora una volta vittima della sua ossessione verso una burocrazia nociva e incomprensibile che aggrava le già precarie condizioni – dopo 30 anni di tagli imposti dall’Unione Europea – della nostra sanità pubblica.
Italexit con Paragone rivendica da mesi la necessità della creazione di un protocollo per la cura domiciliare e dunque continuerà a promuovere incontri con gli assessori delle regioni italiane per far comprendere l’assoluta importanza di questo tema: mentre a Bruxelles la questione vaccini dimostra il palese fallimento della “coesione europea” e in Italia i continui ritardi degli esiti dei tamponi lasciano il Paese e la narrazione terroristica del mainstream con il fiato sospeso, i cittadini non possono rinunciare al diritto di essere curati in maniera efficace.

Valle-Sarno (Pd): “Ancora tagli sulla scuola”

Oggi l’assessore Chiorino ha presentato i tristi dati del bilancio regionale sulla scuola.

Per quello che riguarda i voucher relativi alle spese di trasporto, informatica e POF, nel 2020 il previsionale stanziava 7.990.000 euro, diventati 9.290.000 a fine anno. Nel previsionale di oggi vengono proposti 6,4 milioni. Si tratta approssimativamente di 9000 studenti in meno che riceveranno il contributo regionale, a fronte di una domanda che l’anno scorso ha raggiunto le 90.000 unità (quasi un raddoppio rispetto al 2019). E di queste, pur non conoscendo l’entità degli ultimi scorrimenti, si può stimare che circa due terzi siano rimasti a secco.

Per quello che riguarda il voucher per sostenere le spese di iscrizione e frequenza, nel 2020 il bilancio di previsione contava 5.639.000 milioni, diventati 6.352.000 a fine anno. Oggi vengono proposti 4,3 milioni, correndo di lasciare senza sostegno oltre 1000 studenti.

Si consideri, inoltre, che l’anno scorso era stato stanziato un finanziamento straordinario di 15 milioni per materne e asili per affrontare le chiusure legate al Covid. Oggi le materne sono nuovamente chiuse, ma di fondi straordinari neanche l’ombra.

Resta, infine, invariato lo stanziamento sul diritto allo studio universitario, ma sono alte le nostre preoccupazioni: con l’impoverimento delle famiglie legato al Covid-19, le richieste sono destinate ad aumentare.

In queste settimane più volte ci è stato detto che era scorretto confrontare il previsionale con l’assestato: una impostazione curiosa. Tuttavia, i dati di oggi sono chiari: sulla scuola il taglio c’è, bello robusto, anche rispetto al previsionale. La scuola è la cenerentola delle politiche di Alberto Cirio.

La scuola è la politica pubblica che più guarda al futuro, ma questa destra invece guarda solo al passato. Le famiglie inizino a preoccuparsi, purtroppo.

Daniele Valle – Vicepresidente VI Commissione del Consiglio regionale

Diego Sarno – Portavoce Pd VI Commissione del Consiglio regionale

Scuola: tra “chiudi tutto” e “apri tutto”, esiste la terza via”

“E’ quella dell’intelligenza e della responsabilità”

Ha dichiarato Andrea Brenna, segretario nazionale de il Popolo della Famiglia:

“è ora che i governanti nazionali e regionali la smettano di considerare i cittadini italiani incapaci di avere buon senso, di darsi regole, di essere responsabili e di agire con la massima prudenza sia personale che collettiva.
Mi riferisco in particolar modo alla scuola, oggetto di continue chiusure e riaperture, a seconda dei dati di contagio.
Ritengo doveroso che venga sempre garantito il fondamentale diritto allo studio dei nostri bambini e ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado e dei nostri giovani nelle università.
Il governo permetta agli alunni di ritornare quanto prima alle lezioni in presenza, garantisca la didattica a distanza a tutti quegli alunni che non hanno condizioni domestiche tali da permettere il distanziamento tra loro ed i soggetti fragili o più a rischio conviventi.
Questi alunni troverebbero nei loro familiari più a rischio e con loro conviventi, soggetti in grado di accudirli e di assisterli durante la didattica a distanza, evitando pertanto che essi debbano frequentare i plessi scolastici, i mezzi di trasporto, le fermate di bus, le metropolitane, evitando che si portino tra le mura domestiche il contagio.
Il legame tra genitori a rischio e i propri figli, tra i nonni a rischio e i loro nipoti resterebbe preservato e rilanciato.
Solo in questo modo potremmo evitare l’affollamento delle terapie intensive, dovuto ai contatti tra la collettività e i soggetti più fragili e più a rischio, preservando il diritto allo studio e la serenità, non meno importante, di moltissime famiglie.
Le stesse famiglie che, oltre a dover affrontare le difficoltà di lavoro quotidiane, avrebbero, con la didattica a distanza generalizzata e di massa, moltissime difficoltà nell’accudire i figli che resterebbero diversamente soli tra le mura domestiche durante la didattica a distanza.
Auspichiamo in un governo che intessa con i cittadini un rapporto di fiducia, di responsabilità, di collaborazione, di comune azione durante l’emergenza, affinché tutti i diritti, in particolare il fondamentale diritto allo studio, siano sempre totalmente preservati.
Una soluzione, questa, che migliorerebbe l’attuale livello di protezione delle persone più fragili e a rischio oggi a tratti esposte ad aperture e chiusure generalizzate che non considerano il loro rischio di esposizione al contagio.”