Disturbi alimentari, proposta di legge in Regione
GALLO (PD): “PARTE L’ESAME IN COMMISSIONE. ADESSO SI ACCELERI. SERVE UNA LEGGE PER CONTRASTARE IL FENOMENO E AIUTARE LE FAMIGLIE”
“Oggi è partita finalmente in IV Commissione la discussione della proposta di legge sui disturbi alimentari che è stata presentata qualche settimana fa dal Gruppo del Partito Democratico e che ho contribuito a scrivere. Siamo riusciti ad accelerare l’iter nell’ultima riunione dei capigruppo e, dopo aver raccolto le indicazioni che ci verranno dalle consultazioni dei soggetti interessati, in autunno cercheremo di intensificare le riunioni del gruppo di lavoro che coinvolgerà tutte le forze politiche” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“Vogliamo far sì che nel 2022 il Piemonte abbia una legge su questo tema così importante. Serve una legge per contrastare la patologia e aiutare le famiglie” conclude Gallo.
“In seguito alla commissione Affari Sociali che si è tenuta alla Camera, notizie rassicuranti arrivano dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa al quale, da tempo, ho espresso il problema e il forte disagio dei volontari di Reithera ancora privi di Green pass a pochi giorni dalla sua obbligatorietà. Durante la nostra ultima conversazione mi è stato comunicato che il ministero pare abbia stabilito il rilascio della certificazione verde anche per i mille cittadini, ed io uno di questi mille, che si sono sottoposti volontariamente alla sperimentazione (sospesa) del vaccino italiano. È assolutamente necessario che questa assurda situazione venga sbloccata in tempi rapidissimi per non penalizzare ulteriormente questi italiani. Ho, infatti, chiesto espressamente a Costa di non arrivare alla soluzione proprio il 4 di agosto ma ragionevolmente in un paio di giorni”.
Così il deputato della Lega Paolo Tiramani, componente della commissione Affari Sociali alla Camera.
“No alle truppe di occupazione. Avanti con la lotta notav”
Non credo esistano tanti posti al mondo, neanche nei peggiori sistemi repressivi e autoritari, ad avere una presenza così imponente di militari o meglio di forze di occupazione. La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato nel corso del question time alla Camera che in Valsusa saranno assegnati 10 mila agenti di rinforzo per sorvegliare i lavori relativi alla realizzazione del Tav. “Le proteste saranno seguite con la massima attenzione e con un notevole dispiegamento delle forze di polizia” ha aggiunto ancora Lamorgese. Inaudito, l’ennesima dimostrazione dell’ottusità di un sistema di potere che non sente ragioni. Un sistema che punta a realizzare un’opera inutile e affaristica a qualsiasi costo. Anche a costo di immani distruzioni ambientali, di uno spreco colossale di denaro pubblico, della militarizzazione di una interva valle, della repressione di centinaia e centinaia di attivisti Notav. Siamo al di là di ogni limite di decenza. W la resistenza in Valsusa. Avanti con la lotta notav contro le truppe di occupazione
Ezio Locatelli, segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino
Giustizia, prosegue la mobilitazione dei radicali
Lunedì 2 agosto alle ore 10.30 visita al carcere Lorusso Cotugno delle Vallette di Torino con una delegazione del Partito Radicale guidata da Rita Bernardini, Presidente di Nessuno Tocchi Caino e Consigliere Generale del Partito Radicale, insieme a Mario Barbaro, Segreteria del Partito Radicale, Sergio Rovasio, Consigliere Generale del Partito Radicale e Presidente dell’Associazione Marco Pannella e gli Avvocati Davide Mosso, Antonio Genovese e Mirko Consorte, membri dell’Osservatorio Carcere delle Camere Penali italiane.
Saranno presenti anche il Garante dei detenuti della Regione Piemonte Bruno Mellano e la Garante dei detenuti del Comune di Torino, Monica Gallo.
Lunedì 2 agosto: Alle ore 15.30 Conferenza Stampa della delegazione del Partito Radicale sulla visita nel carcere della Vallette di Torino, in Via Roma angolo Piazza Castello (nello stesso luogo dove si raccolgono le firme per i referendum sulla Giustizia). Oltre alla delegazione parteciperà anche Angelo Pezzana, ex parlamentare Radicale e attivista dei Diritti Civili.
Martedì 3 agosto alle ore 10 davanti al Carcere Lorusso-Cotugno delle Vallette di Torino, in Via Adelaide Aglietta, iniziativa nonviolenta di dialogo con incontri e interventi nell’ambito dell’iniziativa ‘Memento’ che da diversi mesi Rita Bernardini ha promosso in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla gravissima situazione delle carceri italiane. All’iniziativa parteciperanno avvocati, giuristi, attivisti Radicali e cittadini.
Allasia: ”La Valle di Susa non è una zona franca“
“Il ministro degli Interni Lamorgese metta fine alle violenze”
Bombe carta, razzi, fumogeni e lancio di pietre da parte dei No Tav contro uomini in divisa. Quello che è successo nelle ultime ore in Valle di Susa è inaccettabile per un Paese civile. Il ministro degli Interni Lamorgese intervenga subito per mettere fine alle violenze, la Valle di Susa non è una zona franca. È necessaria una presa di posizione ferma e forte da parte dello Stato che non può essere ostaggio di un centinaio di delinquenti che con sempre maggiore frequenza mettono a ferro e fuoco un’ intera vallata. La Tav è un’opera strategica decisa democraticamente che porterà benefici all’intero Paese. Ringrazio ed esprimo ancora una volta solidarietà e vicinanza alle nostre forze di Polizia.
Stefano Allasia
Presidente del Consiglio regionale
“Presenterò un’interrogazione urgente al ministro Lamorgese perché è giunto il momento di dire chiaramente basta e di risolvere eventuali ambiguità: i criminali anarchici che credono sia possibile attaccare e ferire le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine a presidio delle opere della Tav, intimidire le maestranze dei cantieri, devono capire una volta per tutte che per la loro propaganda non c’è spazio né cittadinanza. Dopo gli scontri di ieri, contiamo altri feriti tra i poliziotti, a cui va la mia solidarietà, altre risorse sperperate, altri ritardi ingiustificati. Lo Stato dia chiara evidenza della sua presenza: anziché accettare passivamente l’ennesimo abuso (l’occupazione dell’ex dogana di Claviere) e l’ennesima aggressione, intervenga e assicuri celermente i responsabili alla giustizia, comminando loro le giuste condanne perché alla criminalità di gruppi sparuti si risponda con la forza della democrazia: ne va di un’opera strategica di cui l’intera Europa non può fare a meno”.
Così la senatrice piemontese della Lega Marzia Casolati.
L’OPINIONE / Di Ala.de.Granha
Cirio e Appendino a chiedere la carità a Sua Divinità Mario Draghi:
è la entusiasmante immagine di Torino offerta dai politici. Ma sarebbe identica se i protagonisti fossero gli imprenditori subalpini. Torino è in profonda crisi mentale e morale, prima ancora che economica. E sono patetici i tentativi di Mauro Zangola, ex responsabile dell’ufficio studi dell’Unione industriale, di scaricare le responsabilità sulle strategie che hanno portato a privilegiare turismo e cultura al posto della manifattura…
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Torino supplica Draghi perché il politicamente corretto ha ucciso la città
Travaglini: “Sì al referendum sull’eutanasia”
Ho firmato per il referendum sull’eutanasia perché penso che sulla propria morte ogni cittadino debba avere la libertà di decidere.
L’ho fatto nella consapevolezza che si tratta di una battaglia di civiltà e di libertà. Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente), che impedisce la
realizzazione di ciò che comunemente si intende per “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga). Occorre riconoscere la piena libertà di autodeterminazione e di scelta della persona malata, che decide consapevolmente di voler porre fine alle proprie sofferenze. Un primo passo di civiltà è stato fatto con l’approvazione della Legge 219/2017 che riconosce il valore del Testamento Biologico. Dalla sua entrata in vigore una persona può decidere anche per quando sarà in uno stato di
incapacità a comunicare le sue scelte su quali sono i trattamenti sanitari a cui non vorrà sottoporsi, sulla volontà di interrompere trattamenti in corso e evitare accanimento terapeutico, con garanzia di
cure palliative e sedazione. Ora occorre un ulteriore, decisiva scelta. Molte persone gravemente malate oggi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o ad accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, molti degli stati che compongono gli Stati Uniti d’America. Ecco perché è tempo di dare la parola ai cittadini con un referendum. Di fronte ai ritardi del Parlamento che continua a rimandare la riforma necessaria, il referendum a questo punto è l’unica possibilità per rendere l’eutanasia legale in Italia ed è necessario firmare entro il 30 settembre.
Marco Travaglini, giornalista e scrittore
“L’occupazione dell’ex Dogana di Claviere da parte degli anarchici, avvenuta questa mattina, non può essere tollerata. Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno per chiedere lo sgombero e per chiedere conto di come il governo intenda occuparsi della difesa dei nostri confini – a dichiararlo è la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, intervenendo sull’ennesima occupazione al confine con la Francia in alta Val di Susa. “Già nel 2019 – prosegue Montaruli – avevo effettuato un sopralluogo con il dirigente nazionale di Fdi Maurizio Marrone e con il segretario generale provinciale del Siap Pietro Di Lorenzo segnalando lo stato di abbandono dell’edificio demaniale al confine con la Francia e le condizioni precarie in cui gli agenti erano costretti ad operare. Scoprire ora che lo stabile che si sarebbe potuto adibire per ospitare gli agenti di Polizia sia diventato la nuova base operativa degli anarchici è una vergogna inaccettabile. Uno stato serio non può permettere che gruppi antagonisti utilizzino edifici lungo il confine per pianificare sconfinamenti illegali e incentivare l’immigrazione clandestina”.