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Associazione Aglietta presenta azione popolare per decadenza Damilano

Riceviamo e pubblichiamo

“INELEGGIBILITA’ DI DAMILANO: OGNI PROMESSA E’ DEBITO, PRESENTATA AZIONE POPOLARE PER FARLO DECADERE DA CONSIGLIERE COMUNALE”

Domani, sabato 20 novembre 2021, alle ore 12, presso la sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta di Torino, in via San Dalmazzo 9/bis/b si svolgerà la CONFERENZA STAMPA per illustrare il ricorso (azione popolare) presentato al Tribunale di Torino in merito alla ineleggibilità di Paolo Damilano a consigliere comunale; ricorso predisposto ex artt. 70 d.lgs 267/2000 – 22 d.lgs 150/2011.

Saranno presenti:
Avv. Roberto GUARINO che con l’Avv. Alberto VENTRINI ha redatto il documento;
Silvio VIALE – Capogruppo Lista Civica;
Silvja MANZI – Direzione nazionale +Europa;
Igor BONI – Presidente Radicali Italiani;
Daniele DEGIORGIS – Coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta;
Giulio MANFREDI – Associazione radicale Adelaide Aglietta.

‘Partito Radicale, immagini per una storia’

Sabato 20 novembre alle 16:00 a Torino

Presentazione del libro di Andrea Maori

Verranno presentate e illustrate le iniziative storiche per l’affermazione dei diritti civili e diritti umani del Partito Radicale attraverso la presentazione di foto e documenti raccolti nel volume curato da Andrea Maori del periodo 1955-1995.

Sarà presente l’autore insieme a Sergio Rovasio, Associazione Marco Pannella e Silvia Manzi, Associazione Adelaide Aglietta.

Ore 16 presso la Fondazione Camis de Fonseca
Via Pietro Micca, 15 – Torino

Rifondazione alla manifestazione antimilitarista

SABATO 20 NOVEMBRE ore 14,30 PORTA PALAZZO (c. Giulio Cesare angolo via Andreis) MANIFESTAZIONE ANTIMILITARISTA

Rifondazione Comunista aderisce alla mobilitazione contro la mostra-mercato delle armi, che si svolgerà a Torino a partire dal prossimo 30 novembre. “Diciamo NO ai mercanti di morte e al nuovo colonialismo! SI alla solidarietà fra i popoli! SI alla riconversione dell’industria bellica! Posti di lavoro, non bombe!”

Pnrr, Valle (Pd): priorità della Giunta asfalti e rotatorie?

 La Regione Piemonte ha destinato 19 milioni di euro a favore di progetti “puntualmente individuati”, attingendo dagli elenchi del documento “Next Generation Piemonte” approvato a maggio 2021, scegliendo a detta dei suoi assessori tra quelli più “strategici” per il territorio regionale.

Parliamo di 30 progetti su un totale di 2964.

“Non sono assolutamente chiari i criteri con cui Cirio ha scelto i 30 progetti da finanziare” sostiene il Consigliere Daniele Valle del Partito Democratico “anche perchè a fronte di importanti progetti raccolti che riguardavano riqualificazioni di scuole, interventi di transizione energetica, digitalizzazione di enti pubblici…. la maggior parte di quelli scelti riguardano niente di meno che la manutenzione stradale”.

“Nulla in contrario con la manutenzione della nostra rete viaria e la costruzione di nuove rotatorie, sono interventi importanti e fondamentali” prosegue il Consigliere “ma se questi rappresentano il concetto di “progetto strategico” secondo la Giunta regionale, non oso immaginare cosa verrà finanziato una volta che arriverà il grosso dei fondi PNRR.” Non tutti i 30 progetti selezionati si trovano però in forma così specifica nell’elenco complessivo regionale, probabilmente perchè alcuni sono stralci di più grosse progettualità presentate alla call regionale della scorsa primavera. Parliamo del macro caso di Alessandria, ma anche di Alice Bel Colle, Novi Ligure, Carrù e Ivrea. Poi ci sono i comuni che hanno effettivamente progetti analoghi presentati, ma con differenze sostanziali negli importi, come Arquata Scrivia, Borghetto Borbera, Capriata d’Orba, Asti, Mombercelli, Cossato, Frabosa, Asti, Limone Piemonte, Morosco, Venazza, Balangero, Bardonecchia e Sciolze. 19 su 30 presentano dunque difformità di finanziamento rispetto alle schede presentate.

“Tra i 1200 comuni piemontesi noto un evidente e giustificato malcontento” chiude Valle “l’impressione è che Cirio abbia estrapolato dal Next Generation Piemonte alcuni progettini di comuni che lui ritiene politicamente vicini, ma senza particolari ambizioni, e li abbia finanziati con questo sistema, ma tale situazione non rappresenta un buon precedente in vista del rilancio del Piemonte attraverso il PNRR”.

Ue, Ruffino (CI): Da anni non ci promuoveva

“La Commissione europea promuove la crescita italiana certificando che il Paese è sulla buona strada”. Lo afferma in una nota Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.
“Da anni- aggiunge- l’Italia non riceveva questo tipo di messaggi. Questa è la miglior risposta ai nostalgici del governo Conte. Una risposta che certifica un cambio di passo oggettivo e chiaro del nostro Paese, da quando palazzo Chigi non è più a guida grillina ma gestita dal premier Draghi”.
Per Ruffino “si tratta di riconoscimenti importanti, che devono incentivare la politica a fare di più e meglio. Solo grazie al Pnrr e ad un governo a vocazione fortemente europeista, non sovranista, l’Italia può ripartire attraverso un percorso di crescita e investimenti che sia veramente efficace e solido”.

Atleti disabili discriminati: la Lega chiede incontro con Anffas

Il presidente dell’Anffas di Torino, Giancarlo D’Errico, ha denunciato un episodio discriminatorio ai danni di 17 atleti disabili e ai loro accompagnatori sulla navetta Torino-Caselle.

“E’ inqualificabile l’episodio che si è verificato, ma mi auguro che resti un caso isolato e non si ripeta. Non basta parlare di accoglienza e di fruizione dei servizi per tutti, quando si lasciano a piedi persone che addirittura dovrebbero avere un accesso prioritario, esponendoli inutilmente ad una situazione di stress – commenta Mauro Fava, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione Trasporti di palazzo Lascaris -. Non è comunque il solo problema sollevato dal presidente dell’Anffas in tema di disabilità, per cui gli chiederò presto un incontro per affrontare i temi più urgenti. Se ne discuterà anche al tavolo della disabilità aperto dall’assessore regionale Chiara Caucino”.

“Proprio con l’assessore ieri abbiamo effettuato un sopralluogo alle case popolari di Cuorgnè, grazie al quale sono emerse alcune criticità – continua Fava -. Il tema dell’accesso delle persone con disabilità alle strutture e ai mezzi del trasporto pubblico locale continua ad essere centrale: qualcosa è stato fatto in passato, ma non è ancora abbastanza. Un esempio è rappresentato dalle pensiline di bus e tram a Torino citate dal presidente dell’Anffas. La tutela delle persone con disabilità è una delle nostre priorità e faremo il possibile per migliorare la situazione”.

Gallo (Pd): Contratti sanità in scadenza, proroga rinvia il problema

“Quasi 6 mila lavoratori del comparto sanitario rischiano di restare senza contratto.

Durante la fase emergenziale della pandemia da Covid-19, infatti, per far fronte alla mancanza di operatori si era ricorso alle assunzioni a tempo determinato che scadranno alla fine dell’anno. Per fare chiarezza su un tema tanto delicato ho interrogato oggi l’Assessore regionale alla Sanità. Infatti ritengo fondamentale capire che cosa intenda fare per garantire gli organici del personale sanitario dopo il 31 dicembre” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Il rischio al quale bisogna porre rimedio tempestivamente – prosegue Gallo – è che questi contratti scadano prima dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio nazionale per stabilizzare i contratti, prorogarli e rivedere il tetto di spesa delle Regioni. La sanità piemontese si vedrebbe privata di circa 6 mila figure essenziali per garantirne il funzionamento, proprio in un momento in cui si sta assistendo a un nuovo incremento di contagi. E’ necessario che la Giunta prenda una posizione chiara”.

“Nella sua risposta, letta in aula dall’Assessora Poggio, l’Assessore alla sanità ha affermato che è in atto un confronto con le organizzazioni sindacali di categoria finalizzato a prevedere la proroga dei contratti del personale sanitario fino al 31 dicembre 2022 per consentire la continuità assistenziale e per far fronte alle recrudescenze della pandemia che potrebbero verificarsi. Bene la proroga, ma questa soluzione è soltanto temporanea e rinvia di un anno il problema degli organici del personale nella sanità, non dando alcuna certezza né agli operatori né ai cittadini” conclude Gallo.

Italexit consegna a Roma le firme contro il Green pass

Riceviamo e pubblichiamo

Italexit per l’Italia, il partito fondato dal senatore Gianluigi Paragone che si batte per l’uscita dell’Italia
dall’Unione Europea e che ha fatto propria l’istanza di dissenso contro il vergognoso obbligo di green pass
proveniente da moltissime persone, consegnerà il prossimo 16 novembre al Parlamento italiano le migliaia
di firme raccolte nelle settimane scorse ai NoGreenPass Day in tutta Italia.

La consegna ufficiale delle firme sarà accompagnata un piccolo falsh mob alle ore 15 dello stesso giorno,
in presenza di Gianluigi Paragone, dei coordinatori e dei militanti di Italexit, che verrà trasmesso in diretta
sui nostri canali social nazionali e regionali.

E’ un momento estremamente delicato in cui il Decreto Legge n.127/2021 cosiddetto “super greenpass”
passerà nei due rami del Parlamento per la conversione in Legge.

Riteniamo pertanto necessario far pervenire ufficialmente la voce di migliaia di persone che hanno
espresso la loro contrarietà al provvedimento più vergognoso della storia della Repubblica Italiana
firmando la nostra petizione, a sostegno di questa lotta per la dignità della persona e per i nostri diritti.

Italexit per l’Italia
Luciano Bosco referente regionale

Una Proposta di Legge per garantire un’effettiva e piena bigenitorialità

La presentano i Moderati: il testo mira a garantire, anche dal punto di vista delle comunicazioni ai genitori, la piena applicazione nei fatti dell’affido condiviso come tutela del benessere dei minori. La Regione si dovrà impegnare inoltre a far sì che i Comuni piemontesi istituiscano il Registro della bigenitorialità.

Il Gruppo Consiliare dei Moderati ha presentato in Consiglio Regionale del Piemonte una Proposta di Legge sul tema delle “Comunicazioni relative a minori con genitori separati e situazioni equiparabili e promozione del Registro di bigenitorialità”. Il testo della Proposta di Legge prevede che le comunicazioni della Regione e quelle degli enti e delle aziende del sistema regionale sanitario e sociale, relative ai minori, siano indirizzate a entrambi i genitori, ciascuno presso il proprio indirizzo di residenza. Fondamentale anche l’elemento dell’istituzione del Registro della Bigenitorialità presso ogni Comune del Piemonte, Registro al quale potranno essere iscritti i figli di genitori con residenze diverse. La Regione dovrà promuovere inoltre l’attivazione di protocolli di intesa con le istituzioni scolastiche, nonché con gli enti locali, relativamente alle comunicazioni di competenza e riconoscere il principio della bigenitorialità in merito alle comunicazioni riguardanti i vari campi della vita del minore. Si rileva infatti frequentemente una carenza di informazioni a discapito del genitore non affidatario, danneggiando in particolar modo l’interesse del minore. Un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori è un diritto del minore. Su istanza di uno dei due genitori, tutte le Associazioni sportive, ricreative e  culturali provvederanno a indirizzare a entrambi i genitori tutte le comunicazioni relative alla pratica sportiva, ricreativa, culturale e agli eventi connessi.

Riteniamo, come Moderati, urgente intervenire sulla gestione delle comunicazioni e delle procedure amministrative riferite ai figli minori, al fine di garantire a entrambi i genitori un’informazione completa e contestuale sugli eventi della vita del proprio figlio. Per bigenitorialità si intende il diritto del figlio a fruire dell’apporto educativo e affettivo di entrambi i genitori. La genitorialità è da intendersi quale impegno che si assume nei confronti del figlio e non dell’altro genitore.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Prospettive marxiste

Marcello Ingrao, 50 anni, nato a Novara, cresciuto a Vercelli, ma residente a Casale Monferrato. Un cognome che è una garanzia a sinistra, nonostante suo padre si chiamasse Pietro Ingrao come il ‘nume tutelare’ del Pci, anche se non vi è nesso di parentela.

Attualmente è editore della rivista ‘Prospettiva Marxista’ che sta portando avanti alcune interessanti iniziative editoriali.

Come è nata questa iniziativa editoriale ?

E’ nata nel gennaio del 2005 dall’esigenza di diversi compagni provenienti da esperienze politiche precedenti, una parte notevole da Lotta Comunista da cui ci si è separati non condividendo più alcuni aspetti di analisi strategica.

L’esigenza era quella di dare vita ad una rivista che facesse da perno ad un processo formativo di militanti sulla base del marxismo.

C’è un collegamento con partiti politici ?

No, operiamo in un’area di contatti con formazioni politiche, con realtà del sindacalismo di base, con altre riviste teoriche.

Scusi ma oggi, anno 2021, dirsi marxisti o comunisti non è anacronistico ?

La nostra formazione politica, la nostra scuola politica, non ha mai considerato l’Urss la realizzazione del comunismo, in questo senso siamo sempre stati critici. Il nostro è un comunismo anti-stalinista. La narrazione della fine del comunismo non è reale. Nel 1989 è crollata una forma di capitalismo di Stato. Nel rispondere alla domanda se è anacronistico la risposta è no perché: il comunismo non è morto e tanto meno non lo è alla luce delle contraddizioni emerse dal capitalismo. La critica marxista è ancora più attuale di quello che era ai tempi di Marx e di Engels.

A questo punto direi di parlare di Prospettiva Marxista …

E’ una rivista che esce ogni 2 mesi di carattere teorico e di analisi economico-politica.  Abbiamo poi 3 iniziative editoriali, i libri di nostra elaborazione, pubblicati come redazione, il ‘Filo Rosso’ che ha visto l’uscita del ‘Soviet dei disoccupati’ e del ‘Testamento di Lenin’, la Biblioteca che sinora ha editato uno scritto di Lenin sulla Polonia e  ‘Il fascismo in Italia. Leningrado 1926’.

Quest’ultima, recentissima pubblicazione,consente una lettura del fascismo da un’angolazione particolare …

‘Il fascismo in Italia’ è uno studio inerente alla scuola dei quadri di Leningrado nel 1926. Esso ci pone di fronte ad un testo elaborato e scritto da militanti politici per militanti politici. Questa pubblicazione parte da lontano, nel 1965 ,quando le Edizioni del Gallo (casa editrice del Psi) iniziavano a pubblicare gli ‘Strumenti di lavoro’. Renzo De Felice, allora direttore dell’Archivio Generale dello Stato, fornì a Cesare Bermani e a Gioietta Dallò degli scritti, una sorta di materiale didattico per i quadri dell’Internazionale Comunista che erano stati sequestrati a Roma nel novembre del 1926. Questi scritti analizzavano il fenomeno fascismo e sono una testimonianza di come i quadri comunisti dell’epoca studiassero a fondo le varie problematiche. La loro lettura è entusiasmante perché dimostra come si formassero e cosa studiassero i quadri comunisti nel 1926

In che particolare contesto storico si colloca questo testo ?

In un crinale storico drammatico: da un lato ci sono le leggi fascistissime e la lira a quota 90, dall’altro la statalizzazione dello stalinismo. Ed è anche l’anno, il 1926, della resa dei conti tra Bordiga e Stalin.

Ma non c’è solo questo …

No, perché mette in discussione una leggenda politica e storiografica, ovvero la primogenitura togliattiana delle ‘Lezioni sul fascismo’ di Togliatti apparse solo nel 1935, poi riprese da Luigi Longo e da Guido Quazza.

Chi è l’autore di questo testo tanto importante, quanto sino ad oggi sconosciuto ?

L’apparato di note ampliato rispetto all’edizione ciclostilata a tiratura limitata del 1965 ed un’appendice notevole consentono di fare luce sul probabile autore nella persona di Bruno Ricci. Socialista, romagnolo, direttore de ‘Il Lavoratore di Trieste’ e de ‘La lotta di classe’, accusato di aver ucciso Clearco Montanari e di aver tentato di uccidere Leandro Arpinati. Nel 1929 prese contatti con Mussolini al quale dava del ‘tu’. Fu una delle figure dell’area della sinistra che venne abbagliata dal miraggio del corporativismo. Su di lui è caduto un obblio dovuto al fatto di aver avuto un passato non coerente ma, per noi, non è motivo di ignorare il lavoro del 1926.

I vostri libri dove si possono trovare ?

Sicuramente alla Libreria Il Labirinto di via Benvenuto Sangiorgio a Casale Monferrato, oppure scrivendo a redazione@prospettivamarxista.org.

Prossimi lavori in programma ?

Stiamo lavorando ad un’opera biografica sulla figura dei rivoluzionari in Italia durante il Biennio Rosso.

Massimo Iaretti