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Montaruli (Fdi): “Elezioni no ma primarie Pd sì?”

AMMINISTRATIVE, MONTARULI (FDI): LA SINISTRA GIOCA CON LE REGOLE PERCHÉ INDIETRO NELLE SCELTE”

“Nel giorno in cui in Parlamento la maggioranza Draghi mette la fiducia per spostare le elezioni da primavera a ottobre, apprendere che le primarie del Pd si svolgeranno ugualmente è uno schiaffo ai diritti dei cittadini, ancor più considerando che in nome del Covid stanno tenendo chiuse intere attività – a dichiararlo è la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, che prosegue: “Come al solito ci troviamo davanti ad una sinistra che gioca con le regole perché è indietro nelle scelte. Non c’è il Covid per le primarie? Non c’è il rischio assembramenti e code?”

Nel caos italico brilla l’anglosassone Draghi

Cazzuto il nostro Presidente Mario Draghi.

Mi piace, mi piace. Mi piace questo suo stile anglosassone. Determinato anche nel suo discorso per il 25 Aprile. Tutt’altro che enfatico,   e, anche in questo caso, determinato. E poi con l’ Europa! Per la prima volta un leader italiano non ha (solo) temuto testa,  ma ha imposto i tempi italici. Come Mario Draghi riesca star calmo con Matteo Salvini è un mistero.

Tanto lui è fatto così,  se non polemizza una volta al giorno va in crisi di astinenza. Encomiabili anche i leghisti: si bevono tutto ed il contrario di tutto dal loro Comandante. Beppe Grillo disgustoso. Non esiste altro aggettivo qualificativo.  L’ex presidente Conte si sta appellando al suo santo preferito, Padre Pio, con Casaleggio.  Niente da fare: o scucite la grana , o niente Rousseau. Matteo Renzi è sparito. Perplessa la sinistra sbrindellata.

Poco sociale nella proposta italiana all’Europa. Dopo il 25 Aprile ricomincia nel gracchiare la Meloni. Non vorrei essere l’uccello del malaugurio, ma anche per lei vedo possibili grane giudiziarie. Nel nostro piccolo siamo storditi dell’assenza di Torino nell’ intelligenza artificiale presente nel primo progetto di Conte. Assicura la Castelli che la inserira’. E la nostra inquietudine diventa ansia.

Credibilità della Castelli? Zero. Speriamo in Gilberto Picchetto che comunque è un vaso di vetro in vasi di ferro. Peccato,  non c’ è nessuno che riesca a parlare con Mario Draghi. Forse il prof. Mario Calderini che , speriamo di no, è oramai milanese a tutti gli effetti. Calderini mentore della Sindachessa Chiaretta,  passata da no Tav e no G 7 a voler organizzare altri G 7 in città.
Ed anche qui,  in termini di credibilità la vediamo dura e Damilano,  oramai per i più è dato per vincente. Persona degnissima,  ma anche qui ha compagni di viaggio decisamente inquietanti. E da quando il Berlusca è in ospedale ricoverato, Forza Italia non è più la stessa. Sul fronte vaccini ora la logistica per la somministrazione è sotto controllo.  Dettaglio mancano i vaccini per arrivare agli obbiettivi in Piemonte ed in Italia.

Del resto si sapeva che ci voleva un militare esperto di logistica. Con buona pace di Michela Murgia e le sue stupidaggini sulle divise. Ma le vergogne non sono finite qui. In piazza Castello i Si cobas della sanità non vogliono le vaccinazioni obbligatorie. Vergognatevi. A Torino chiuso il capitolo del rapporto tra PD e cinquestelle. Ma anche a Roma Enrico Letta si defila.  Ha stoppato Carlo Calenda per la capitale,  dove da due mesi non si fanno tumulazioni . Anche qui Raggi dovrebbe vergognarsi. Altro che ripresentarsi.

Pure lo stile di Enrico Letta è  anglosassone. Pacato e ragionato.  Dunque? Decisa virata a sinistra. Concretamente vuole togliere il Pd dalle sabbie mobili in cui si trova per veleggiare verso Est. Rotta : sinistra sociale e solidale. Mazzate su Mazzate a Salvini,  che magari,  dopo un mojito,  esce dal governo. Difficile ma non impossibile.
Quando si tira troppo la corda si spezza. Enrico Letta il nostro Tom Cruise. Missione impossibile.  Per Letta più che una missione impossibile sembra un miracolo. I miracoli sono difficili ma non impossibili. Vedremo.

Patrizio Tosetto

Le “Proposte per Torino” di Insieme. Dalle Circoscrizioni ai Quartieri

Online mercoledì 28, ore 21. Prosegue il ciclo di incontri per approfondire le “Proposte per Torino” recentemente presentate dal gruppo torinese di Insieme (www.insieme-per.it).

Dopo aver parlato dell’Housing sociale e della sua auspicabile maggiore diffusione, affrontiamo ora il tema del decentramento nell’incontro

“Dalle Circoscrizioni ai Quartieri”

di mercoledì 28 aprile, dalle ore 21.

Dopo l’introduzione al tema di Gianni Rossetti per Insieme Torino, vi saranno i contributi di:

Michele Paolino – già presidente Circoscrizione 3;

Elena Zeppola  – consigliera Circoscrizione 2;

Luca Galeasso – presidente Associazione Lista Civica “La Piazza”;

Antonio Rocco Labanca – promotore Gruppo cittadinanza attiva “Ciao Aurora”.

Seguirà il dibattito con domande e interventi dei partecipanti.

Chi fosse interessato a partecipare può richiedere il link per collegarsi alla riunione scrivendo a insieme.torino.2021@gmail.com

Valle (Pd): “Villaggio olimpico di Bardonecchia, contenzioso allarmante”

“Nella seduta del Consiglio regionale di oggi è stata discussa la mia interrogazione finalizzata a fare chiarezza sul Villaggio Olimpico di Bardonecchia, struttura regionale gestita da una cooperativa, che, nell’anno del Covid, ha dovuto pagare 1 milione di euro di affitto a fronte di entrate praticamente inesistenti, situazione che rischia di far chiudere la struttura e lasciare a casa i circa 100 dipendenti” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“In un’articolata risposta letta in Aula dall’Assessore Marrone – prosegue Daniele Valle – è stato precisato che “l’immobile non va in crisi e non può chiudere in quanto la Doc s.c.s. è un sub-concessionario e in assenza di questo la gestione resterebbe a carico di Parcolimpico” e che fin dal 2020 è in corso un contenzioso tra Parcolimpico e la cooperativa Doc s.c.s., considerato dalla giurisprudenza un rapporto tra due imprenditori che sono stati soggetti alle evenienze negative derivate dalla pandemia. Parcolimpico sta cercando di arrivare a una mediazione attraverso la proposta di uno scontro prima del 25% e poi del 30% del canone degli anni 2020 e 2021 con recupero sugli anni 2026- 2029. Sempre dalla risposta emerge che, nonostante l’esito del contenzioso non sia scontato, la Fondazione 20 Marzo 2006 sta monitorando la vicenda e auspica un esito positivo”.

“Nella risposta – commenta Valle – ho trovato molti dati e molte informazioni. Tuttavia, avrei voluto conoscere la posizione della Giunta regionale sul destino dei 100 dipendenti, qualora non si arrivasse a un accordo e una maggiore attenzione al futuro del Villaggio Olimpico che rischia di essere vittima sia della stagione invernale completamente saltata, sia di una grande confusione nella futura gestione. Non posso condividere l’opinione per cui la continuità dell’attività della struttura sarebbe in ogni caso salvaguardata, c’è invece il rischio a mio avviso che la struttura resti chiusa con grave danno per tutto il sistema Bardonecchia. Si pensi che solo il villaggio olimpico cuba la metà dei posti letto alberghieri di Bardonecchia. Inoltre si aggiunga che la Regione, proprietaria dell’immobile, potrebbe sostenere diversi interventi di manutenzione straordinaria, da tempo necessari, che potrebbero contribuire a un positivo esito della vicenda”.

Coltura della Canapa, Pd: “Se ne discuta in Consiglio regionale”

SARNO (PD): “VIA LIBERA DALLE COMMISSIONI”

“Dopo l’approvazione da parte della III Commissione, anche la I Commissione ha espresso parere favorevole sulla norma finanziaria della proposta di legge che riguarda il sostegno alla coltura della canapa. Adesso è importante che il provvedimento, presentato dal collega Martinetti, venga presto esaminato e votato dall’Aula” commenta il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno, uno dei relatori del provvedimento.

“Nel ddl di Bilancio – spiega Sarno – sono stati stanziati, per finanziare il provvedimento, 84 mila euro per ciascuno degli anni del prossimo triennio. Si tratta di un primo passo, anche se nella proposta presentata ne erano stati indicati 500 mila. Pur comprendendo le difficoltà causate dalla difficile congiuntura economica, auspichiamo un aumento in sede di Assestamento di Bilancio. Si tratta, infatti, di una legge che può rilanciare una parte importante dell’economia piemontese”

“La produzione della canapa, considerata l’oro verde del Piemonte – prosegue Sarno – fa parte un’antica tradizione piemontese che, purtroppo, è stata abbandonata intorno alla metà del Novecento. Dal 2013 a oggi la coltivazione della canapa in Italia ha registrato una crescita esponenziale e la proposta di legge prevede interventi concreti di sostegno delle diverse attività della coltivazione, il raccordo delle filiere territoriali e anche l’ipotesi di creare un distretto della Canapa in Piemonte”.

“Il Gruppo del Partito Democratico – conclude Sarno – ha lavorato al testo, presentando emendamenti che riguardano l’inserimento nei programmi delle Facoltà Universitarie dell’ambito di percorsi specifici sulla conoscenza delle potenzialità della cannabis sativa sotto il profilo ambientale, sanitario e sulle occasioni economiche dell’intera filiera. Il coinvolgimento del mondo universitario è importante per diffondere e potenziare queste opportunità di sviluppo economico”.

“Il paravento del senso civico per la mancanza di interventi e di coraggio”

Caro Direttore,

le immagini di quest’ultimo weekend, con le vie delle città intasate di persone, le abbiamo viste più volte negli ultimi giorni, e sottolineano quanto la mancanza di senso civico porti molti, troppi, ad infischiarsene del rispetto di quelle semplici norme sanitarie da rispettare per la tutela di tutti.

Senza richiamare manifestazioni ridicole, già ripetute nel tempo, come i tristemente noti aperitivi della Torteria di Chivasso, diventati ritrovo abituale di chi vive fuori dalla realtà negando l’esistenza di un’emergenza che ha già fatto 119 mila vittime nel nostro Paese, il Centro di diverse città ha visto nel fine settimana un fiorire di assembramenti improvvisati.

Vie invase di persone in assenza di azioni preventive e di interventi delle forze dell’ordine che, solamente in alcune città, si sono limitati a contingentare le presenze o a far defluire i più.

Immagini che stridono con i richiami al buonsenso rilanciati da più parti a non prendere il ritorno delle zone gialle come un “liberi tutti”, sottolineando come le ritrovate minime libertà debbano essere protette da comportamenti in linea con la situazione. 

Richiami caduti nel vuoto come molti si aspettavano essendo una situazione già vissuta più volte nei mesi scorsi, che gli esponenti istituzionali utilizzano come un paravento dietro cui nascondere tutto il non fatto, le decisioni non prese.

Un richiamo preventivo al buonsenso di tutti, compresi coloro che più volte hanno dimostrato di non possederlo affatto, che facilita l’eventuale compito di chi si dovesse trovare nelle condizioni di dover nuovamente imporre regole più restrittive causate da una nuova impennata di contagi, addossandone la responsabilità ad altri e glissando facilmente su tutto ciò che in questi 15 mesi non è stato fatto. 

Si fa appello al senso civico di chi da più di un anno vive con costrizione la lontananza da amici e parenti, di chi ha visto e vede tutt’ora la propria attività in estrema difficoltà o fallire, e nel frattempo non si interviene efficacemente altrove.

Si stigmatizzano gli aperitivi con gli amici, si chiede ai ristoratori di non ospitare clienti in spazi interni e nel frattempo, dopo più di un anno da inizio emergenza, ancora si lasciano ammassate le persone su bus, tram e treni in barba a qualsiasi normativa vigente.

Si mantengono chiuse piscine e palestre mentre si aspetta ancora il famoso potenziamento della rete di medicina territoriale di cui si parla dall’estate scorse e che, a causa della sua inefficienza, provoca il sovraffollamento degli ospedali.

Si richiede ulteriore pazienza a quegli stessi cittadini di cui se ne stigmatizzano contemporaneamente i comportamenti e nel frattempo non si lavora con coraggio sul futuro, lasciando tutto in divenire. Non solo sul piano delle riaperture che lascia l’amaro in bocca a tutti, ma anche sul PNRR nazionale e sugli approfondimenti regionali che fanno nascere mille perplessità sul come e quanto gli eventuali fondi europei possano davvero incidere sulla ripresa del paese e dei territori.

Un NextGen Piemonte riempito di progetti improvvisati, alcuni tirati fuori dal cassetto della memoria in cui erano stati accantonati, posizionati in missioni sbagliate ed in larga parte privi di quell’impatto necessario alla reale ripresa dei territori.

Un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza poco coraggioso, per nulla ambizioso, privo della volontà di imprimere una direzione politica a temi che condizioneranno la ripresa ed il futuro. Un documento in cui manca la visione strategica per disegnare il Paese moderno e ricco di opportunità per le future generazioni.

Sostanzialmente, da quasi un anno e mezzo si richiedono sacrifici ed attenzione a tutti dando in cambio solamente demagogia, annunci roboanti e promesse costantemente non mantenute. 

Claudio Desirò

Coordinatore Regionale Buona Destra Piemonte

Simbolo e manifesti per Damilano sindaco

 A partire da oggi esce una nuova campagna affissioni a sostegno della candidatura di Paolo Damilano e di Torino Bellissima.

“Sarà molto visibile, – commentano dallo staff del candidato  – come scelte cromatiche, claim e immagine. E anche come pianificazione: 400 posizioni sulle principali arterie e piazze tra periferie e centro della città, con formati di grande impatto: 6×3 e 200×140”.

“Il claim C’è da fare racconta sia il momento oggettivo, di Torino e del Paese,  – aggiungono – segnato dalla necessità non più rinviabile della ricostruzione – civile, sociale ed economica – sia il valore soggettivo del candidato Damilano, che per storia personale e professionale è consapevole della necessità e ha gli strumenti per affrontarla. La sua è la candidatura naturale per la città, in una fase segnata dalla necessità della ricostruzione.

Viene inoltre presentato oggi il simbolo elettorale della lista civica Torino Bellissima, quello che i torinesi troveranno sulle schede al momento del voto. Anche questo, come la campagna, è giocato sulla cromia blu/giallo, che non solo riporta alla coppia cromatica simbolo di Torino, ma racconta la natura anzitutto “civica” dell’impegno e del progetto di Damilano, che si candida “perché conosce la città e ha una visione per farla ripartire”.

In memoria di Silvio Lega

Di Silvio Lega ho tanti ricordi impressi nella mia mente. Ne voglio richiamare due.

Un giorno venne a casa nostra per parlare con mio padre; io che allora ero un ragazzo anche un po’ ribelle dissi a Silvio Lega che secondo me la Dc era debole nel contrastare i comunisti.

Silvio Lega sorrise, guardando mio padre, e rispose che c’erano altri che sostenevano che la DC avesse una  eccessiva durezza di contrasto politico al PCI… anni 1974-75-76: in sostanza la DC doveva mediare tra due posizioni al suo interno.

In anni più recenti, entrato come assessore all’urbanistica nella Giunta regionale di Enzo Ghigo, mi sono trovato a confrontarmi con lui sulle linee di indirizzo della nuova giunta di centrodestra. Aveva una visione ampia della politica e prediligeva ragionare sugli scenari anche internazionali per arrivare a farti capire i passaggi locali.
Era un uomo politico brillante ed abituato ad avere interlocutori di primo piano a trecentosessanta gradi. Aveva anche la capacità di essere concreto e pragmatico ed un istintivo fiuto politico. E’ stato ad un passo per diventare Segretario Nazionale della DC nel 1992. Ma non gli fu consentito per il precipitare degli eventi. Spero che la Storia gli renda giustizia. Silvio Lega è stato un protagonista importante della DC torinese e di quella nazionale.

Oggi che purtroppo non c’è più invito tutti ad un segno di rispetto, di lutto e altresì di ringraziamento e ad una preghiera perché possa riposare in pace.

Franco Maria Botta

La proposta di legge del Pd contro le truffe agli anziani

“Le Commissioni hanno licenziato la proposta di legge, della quale sono il primo firmatario, che ha lo scopo non solo di fornire un sostegno economico agli anziani vittime di reati gravi quali, per esempio, il furto, la rapina, l’estorsione o la truffa, ma anche quello di consentire l’emersione di questi reati, inducendo le vittime a presentare denuncia e a collaborare con le Autorità competenti per individuare e punire i colpevoli” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Gli anziani – prosegue l’espondente dem – sono i soggetti più facilmente vulnerabili a causa dell’età. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone sole, malate disposte a fidarsi per la necessità di compagnia o aiuto. Truffe, estorsioni, furti avvengono in aree a rischio come le vicinanze degli uffici postali e delle agenzie bancarie, ma sono frequenti anche i reati commessi direttamente presso le abitazioni degli anziani”.

“La proposta di legge –  afferma Raffaele Gallo – interessa gli anziani di età pari o superiore a 70 anni, residenti in Piemonte da almeno 10 anni e in condizioni economiche disagiate. La Regione sviluppa forme di cooperazione con le Associazioni di assistenza e con quelle iscritte al Registro regionale delle Organizzazioni di Volontariato per fornire alle vittime servizi informativi e sostegno psicologico professionale, ma anche prestazioni di assistenza nella fase di denuncia”.

“Il provvedimento avrà copertura economica grazie a un mio emendamento al Bilancio che stanzia 100mila euro per ogni annualità del triennio. Data l’importanza di questi interventi chiederò che possa approdare in aula per l’approvazione definitiva e quindi diventi legge in tempi rapidi” conclude il Presidente Gallo.

Adduce: “La libertà è coraggio, rispetto”

25 APRILE A RIVOLI

Caro direttore, mi ha fermata a parlare una nostra concittadina e mi ha raccontato che stava andando a lavoro, ma che voleva essere presente insieme a me in piazza.

Libertà è il confronto con tutti e lo scontro con nessuno, rispettando idee differenti, esprimendo ciò che si pensa in totale tranquillità. Libertà è amore, perdono. Ieri come oggi, un grazie a chi lotta per essere libero da qualunque tipo di oppressione.

“Lottate, ragionate col vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso, responsabile, artefice di se stesso, difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà, la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere” (Oriana Fallaci)

Laura Adduce

Vicesindaco di Rivoli