È stato eletto il nuovo Consiglio metropolitano di Torino. Sarà composto da undici consiglieri della lista di centrosinistra ‘Città di Città’, da sei della lista di centrodestra ‘Civica per il territorio’ e da un consigliere della lista del Movimento 5 Stelle ‘Obiettivi comuni’. Ai consiglieri si aggiunge il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
Un anno di Consiglio regionale
Un anno di lavoro intenso, in Consiglio regionale durante tutto il 2021, con 33 leggi approvate e molte iniziative portate a termine nonostante le difficoltà causate dalle restrizioni sanitarie. E un bilancio dei primi trenta mesi di legislatura, che arriva quindi al giro di boa, con molti traguardi raggiunti.
L’Assemblea piemontese continua a puntare sulla trasparenza e sull’effettività dell’attività svolta in Aula. Da quest’anno, infatti, il lavoro dei consiglieri viene valutato anche sulla concreta partecipazione al voto e non soltanto sulla presenza formale, certificata dalla firma dell’ingresso.
Sulla base dell’esperienza di Openpolis alle Camere, a partire da dicembre sono disponibili i dati relativi alle presenze di Aula e anche alle singole votazioni, aggiornati da gennaio di quest’anno in avanti. Dati che incrementano ulteriormente gli strumenti di monitoraggio dell’attività degli eletti, già oggi disponibili sul sito istituzionale. Il calcolo della partecipazione ai lavori contribuisce anche al conteggio dell’eventuale decurtazione dell’indennità dei Consiglieri. http://www.cr.piemonte.it/web/assemblea/consiglieri
“In questi due anni e mezzo l’Assemblea legislativa, malgrado pandemia e limitazioni, non si è mai fermata: al contrario ha saputo reagire arrivando a essere la prima pubblica amministrazione in Italia a riorganizzare le attività completamente da remoto, garantendo una continuità legislativa e amministrativa. L’aula ha approvato numerosi provvedimenti, tra cui anche due iniziative referendarie al Parlamento nazionale. Il Consiglio regionale ha poi mosso un ulteriore passo in materia di trasparenza, con la rilevazione delle votazioni effettuate dai Consiglieri”, dichiara il presidente Stefano Allasia.
In sintesi, durante il 2021 sono state approvate 33 leggi di cui 4 dalle Commissioni in sede legislativa (71 da inizio legislatura). Le deliberazioni del Consiglio, cioè le votazioni ad esempio di provvedimenti di programmazione, sono state 70 (182 da inizio legislatura). Le deliberazioni di nomina 37 e 77 gli atti indirizzo (203 da inizio legislatura).
L’Aula si è riunita 54 volte, con oltre 202 ore di attività. Le sedute in presenza sono state 37 e 17 quelle in videoconferenza durante il lockdown, in ossequio alle disposizioni delle autorità sanitarie prima e del Dirmei dopo. Nei 30 mesi le sedute sono state 164.
Quest’anno gli emendamenti presentati hanno superato la quota record di 800mila.
Le Sedute di Commissione sono state 313 (37 dedicate ad audizioni e consultazioni) di cui 205 in presenza e 108 in videoconferenza. Sono 729 da inizio legislatura. Il Gruppo lavoro per indagine conoscitiva su gestione emergenza Covid si è riunito 11 volte nel ‘21 e 35 volte nei trenta mesi.
Il Drapò
Dal 19 al 31 luglio l’Udp ha visitato le province piemontesi per consegnare la bandiera del Piemonte (Drapò) ai sindaci dei 1.181 comuni del territorio con otto incontri. Un’iniziativa per ricordare i 50anni della Regione Piemonte, che si sarebbero dovuti celebrare nel 2020. In ogni provincia, l’immagine del Drapò ha illuminato per una sera la facciata di un monumento.
Sono state oltre 350 le presenze dei cittadini per Natale a Palazzo, evento di riapertura al pubblico in occasione delle festività di fine anno.
Ristrutturazione di Palazzo Lascaris
Nel 2021 è stata conclusa la progettazione esecutiva della ristrutturazione di Palazzo Lascaris il cui inizio dei lavori è previsto per la fine del 2022. È anche pronto il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell’ex Banco di Sicilia che ospiterà al piano terreno la biblioteca regionale e l’Urp del Consiglio. A seguire l’avvio del procedimento degli altri edifici.
Il Consiglio online
Le visite al sito Internet nel 2021 sono state circa un milione. La pagina Facebook del Consiglio ha quasi 87mila follower, Twitter quasi 22mila e Instagram circa 12mila: si tratta di numeri che pongono l’Assemblea piemontese al primo posto per presenza social tra le istituzioni legislative regionali in Italia.
Dichiarazioni dell’Ufficio di presidenza
Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio: “Il Comitato Resistenza e Costituzione ha operato con un ricco calendario di iniziative online, in collaborazione con il Polo del ‘900, ad esempio per il Giorno della Memoria e quello del Ricordo. Con Istoreto si è proseguito in diversi progetti di ricerca e sono stati stipulati molti protocolli d’intesa con altre associazioni per ulteriori iniziative. Nell’anno scolastico 2020-2021 98 studenti hanno vinto la 40ma edizione del Progetto di Storia contemporanea. Nel 2021, per la formazione del Progetto, gli iscritti sono stati 200, di cui 30 docenti e 70 studenti, in rappresentanza di 16 istituti”.
Francesco Graglia, vicepresidente del Consiglio: “Nel 2021 sono stati assegnati quasi 300 patrocini onerosi a beneficio di altrettanti progetti elaborati in tutta la regione. In tutto sono stati assegnati 377 mila euro. A questi occorre poi aggiungere 144 patrocini concessi a titolo gratuito. Sono cifre importanti, soprattutto in un periodo in cui la pandemia ha reso tutto più complicato, a partire dalle iniziative pubbliche che vivono sulla presenza dei cittadini. Eppure chi ha avuto il coraggio di osare ha trovato al suo fianco il Consiglio regionale con un sostegno reale, concreto, efficace”.
Giorgio Bertola, Consigliere segretario: “L’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento nel 2021 ha realizzato la 9a edizione del Concorso ‘Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro’, rivolto agli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado del Piemonte sul tema del gioco d’azzardo. L’Ufficio di presidenza ha attribuito ai tre istituti vincitori, un importo di 300 euro moltiplicato per il numero di 23 studenti vincitori per l’acquisto di materiale informatico utile per la didattica a distanza. A ottobre è stata bandita la decima edizione, che come novità potrà contare sul percorso formativo di preparazione allo svolgimento del concorso. L’Osservatorio ha poi promosso e sostenuto l’attività di formazione rivolta agli insegnanti”.
Gianluca Gavazza, Consigliere segretario: “La Consulta femminile regionale ha posto al centro della sua attività il ruolo della donna e della madre nell’epoca della pandemia. Voglio ricordare la campagna del Consiglio contro la violenza sulle donne e il bellissimo video realizzato per sensibilizzare contro la discriminazione. Con il progetto “Ridisegniamo il futuro” sono emersi i vissuti delle donne e dei bambini e le problematiche sociali, familiari e infantili, sviluppatesi durante il periodo di diffusione del Covid 19. In particolare, è stato affrontato il difficile rapporto con la scuola nella delicata fase della didattica a distanza”.
Michele Mosca, Consigliere segretario: “La Consulta regionale europea ha concentrato il proprio impegno sul mondo della scuola, per formare le giovani generazioni e ha rafforzato la collaborazione con gli Enti locali, accompagnati in modo pratico alla aggiudicazione di fondi europei e, d’ora in avanti, anche per quelli del Pnrr. Con l’Istituto di Studi europei (Iuse) si è infatti svolto online il Corso di formazione rivolto agli Enti locali. Si è poi conclusa la 37ma edizione del Concorso ‘Diventiamo cittadini europei’, cui hanno partecipato 304 studenti provenienti da 21 scuole del Piemonte: i vincitori sono stati 154”.
Caro Direttore,
La situazione economica di Torino l’ha comunicata , purtroppo è chissà perché solo dopo le elezioni, il Presidente degli Industriali MARSIAJ. Dal 1996 al 2019 Torino e il Piemonte hanno perso 18 punti rispetto a MILANO e ben 8 rispetto alla media nazionale. Siamo quindi sotto la sufficienza con questi numeri nessun azionista privato avrebbe mai votato I cinque stelle o la sinistra che ha governato Torino dal 93 al 2016.


Tgv a Oulx, Frecciarossa no
La partenza del primo Freccia Rossa che collega Milano a Parigi e viceversa, sarebbe stata un bell’evento se Trenitalia si fosse ricordato che prima di entrare in Francia quel treno attraversa alcune località che hanno nel turismo la loro principale fonte di reddito. È il caso di Oulx, nell’Alta Valle di Susa. Considerata un polo importante del turismo invernale, gli abitanti di Oulx non vedranno mai scendere un milanese dal Freccia Rossa diretto a Parigi. Per la ragione che a Oulx non c’è fermata. I francesi, invece, possono tranquillamente raggiungere Oulx perché il TGV vi sosta.
A noi sembra un paradosso. Trenitalia non può costringere i turisti italiani a saltare in auto per raggiungere Oulx quando c’è un treno che l’attraversa. Mi chiedo se scelte come questa di Trenitalia non siano fatte per rinfocolare le proteste dei No-Tav e di quanti, con loro, sostengono l’inutilità dell’Alta velocità. Chiediamo formalmente all’amministratore delegato di Trenitalia di rivedere il percorso del Freccia Rossa e prevedere una sosta, almeno nella stagione turistica, alla stazione di Oulx.
On.Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, deputati di Coraggio Italia
Dopo la visita consiglieri regionali e comunali di sinistra al Cpr interrogazione parlamentare al governo e alla ministra Lamorgese
L’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi ha annunciato il rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia e la conferma di importanti investimenti sulle linee canavesane.
“Si tratta di ottime notizie per i nostri pendolari, che ci fanno ben sperare per il futuro – commenta il presidente della Commissione Trasporti di palazzo Lascaris, Mauro Fava -. Con la direzione di Trenitalia si è avviato un ottimo rapporto di collaborazione sin da subito e l’impegno che hanno profuso per migliorare la qualità del servizio è stato apprezzato anche dai pendolari. Si è voltata pagina in quest’ultimo anno, anche a livello di comunicazione e di condivisione delle informazioni. Restano aperti ancora i problemi legati all’infrastruttura e in particolare a taluni passaggi a livello che si guastano con troppa frequenza, causando ritardi a catena. In attesa di poter risolvere gli intoppi alla radice con interventi strutturali, un beneficio sicuro sarà apportato a breve dal termine dei lavori per il sistema di controllo Scmt, che consentirà una velocità di marcia più elevata, offrendo così ai macchinisti la possibilità di recuperare i tempi in caso di soste forzate”.
Un altro tema di discussione con il direttore Della Monica sarà sicuramente quello relativo alla linea Ivrea-Chivasso-Aosta.
“Mi sembra evidente che così non si possa andare avanti così – aggiunge Fava -. I pendolari canavesani non possono essere penalizzati in questo modo. Dobbiamo trovare una soluzione alternativa, per evitare che alcuni utenti debbano restare a piedi per l’insufficienza di posti a bordo, com’è già successo”.
Petizione Italexit: “Giù le mani dai bambini”
Riceviamo e pubblichiamo
“STOP IMMEDIATO AL VACCINO PER I BIMBI E CESSAZIONE DELLA LEGISLAZIONE DI EMERGENZA: ITALEXIT RILANCIA LA LOTTA CON UNA NUOVA CAMPAGNA SU TUTTO IL TERRITORIO”
Una grande azione di sensibilizzazione ed informazione su tutto il territorio nazionale; una petizione rivolta al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ai Ministri del Governo, ai Parlamentari della Repubblica per richiedere lo stop alla vaccinazione pediatrica anticovid e la cessazione della ormai inaccettabile legislazione di emergenza.
Questa la campagna con la quale ITALEXIT PER L’ITALIA, il partito fondato dal Senatore Gianluigi Paragone che si batte per portare l’Italia fuori dalla gabbia dell’Unione Europea, intende rilanciare su tutto il territorio nazionale la lotta contro le vessazioni, i ricatti di Stato e l’anacronistico investimento a senso unico da parte del Governo sulla scommessa vaccinale, che rischia di paralizzare il Paese e di creare profonde ed insanabili lacerazioni sociali;
Una lotta a difesa delle libertà e dei diritti che è un pezzo fondamentale della lotta per l’italexit.
Fra le argomentazioni principali contenute nella petizione:
una sperimentazione di pochi mesi fatta su campione esiguo di soggetti che rende quanto meno preoccupante l’attendibilità della autorizzazione di EMA ed AIFA; un paradossale carico di rischi personali sui bambini al solo dichiarato fine di tutelare la popolazione adulta e anziana, che rende eticamente e moralmente deprecabile l’avvio della campagna vaccinale pediatrica in oggetto; l’impossibilità di escludere rischi a medio-lungo termini nonché i limiti dimostrati dalle autorizzazione condizionate al commercio dei farmaci anche sulla sicurezza a breve termine; l’ingiustificabile perpetuare di una legislazione di emergenza volta a comprimere diritti fondamentali delle persone, con conseguenze disastrose di natura sociale ed economica.
Italexit chiama a raccolta gli italiani ormai sfiancati da un Governo incapace forte coi deboli e servo con i forti potentati internazionali che si regge solo sulla scomposta narrazione del terrore.
Sulle pagine nazionali e regionali del partito verranno comunicati i presidi ed i banchetti presso cui firmare la petizione nonché tutte le iniziative di sensibilizzazione ed informazione che il partito intraprenderà sui territori.
Luciano Bosco
Referente regionale Italexit per l’Italia
“Dal Pnrr una pioggia di risorse per rinnovare il parco autobus in Piemonte: oltre ai 170 milioni di euro per Torino sono stati destinati quasi 27 milioni di euro alle altre città che presentano significativi tassi di inquinamento”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio, citando alcuni dati relativi alla ripartizione dei fondi per il trasporto pubblico locale approvato dalla Conferenza Stato Regioni.
“Entrando nel dettaglio sono 6,8 i milioni di euro per Alessandria, 6,9 milioni per Asti, 6,7 milioni per Novara e 6 per Vercelli. Con queste risorse verranno acquistati nuovi mezzi ad emissioni zero per potenziare il trasporto pubblico e renderlo ambientalmente sostenibile”: conclude Davide Gariglio.
Dopo un anno di lotte si riapre l’ipotesi del presidio territoriale
“Finalmente un parziale ripensamento sul destino del Maria Adelaide, dopo oltre un anno di lotte da parte dei cittadini e delle cittadine dei quartieri coinvolti: la vedita della struttura è stata sventata e l’Assessore Icardi ha accolto la proposta della riapertura di un presidio territoriale, che ospiterebbe al suo interno sia la Casa di Comunità di Rossini, Aurora e Vanchiglia, sia una residenza universitaria EDISU. Adesso vogliamo conoscere tempi, modalità e dettagli della realizzazione del progetto” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi ed esponente di Sinistra Ecologista, Marco Grimaldi. – “Non abbiamo ben compreso come mai non verrebbero utilizzati fondi del PNRR, come ha dichiarato Icardi, e non sappiamo se Edisu userà quelli della legge n. 338/2000. Per questo serve da subito che la cabina di regia tra Città e Regione affronti questo nodo per fare una proposta ai Consigli regionali e comunali”.
“Da mesi – insieme alla Circoscrizione e all’Assemblea Riapriamo il Maria Adelaide – chiediamo la riapertura dell’ex ospedale come Casa della salute e centro integrato e polivalente di servizi sanitari territoriali” – aggiungono le consigliere comunali di Sinistra Ecologista Alice Ravinale e Sara Diena. – “Recentemente l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli, si è espresso chiaramente in tal senso e ha posto la questione a Icardi, mentre la Regione continuava a non prendere in considerazione l’ipotesi e a non coinvolgere il territorio nella discussione sui fondi del PNRR e sulle Case di comunità”.
“Le residenze universitarie pubbliche sono un altro servizio di cui siamo carenti, che tuttavia non può essere ampliato a scapito della sanità” – aggiungono i consiglieri della Circoscrizione 7 di Sinistra Ecologista, Chiara Gasparri e Luca La Vaille. – “Ci sarebbero ulteriori esigenze sanitarie e sociosanitarie alle quali si potrebbe dare risposta, ma se la posizione della Regione non consente altre opzioni ben venga la coesistenza delle due destinazioni, purché la futura Casa della Salute diventi davvero un moderno presidio di territorio per la prevenzione, la cura e la continuità sanitaria-assistenziale dall’ospedale al domicilio, in grado di ospitare gli infermieri di comunità, i medici di famiglia, laboratori analisi e altri sportelli di assistenza socio-sanitaria”.