Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato ieri nel pomeriggio all’unanimità un ordine del giorno, primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), che chiede la cessazione dell’embargo verso Cuba e impegna la Giunta regionale a un attivo sostegno al sistema sanitario cubano.
L’ordine del giorno ricorda la gravissima condizione sanitaria in cui si trova Cuba. Secondo il quotidiano “The Guardian”, l’isola detiene il più alto tasso di contagi di tutto il continente americano, con un numero di abitanti colpiti dal virus nove volte superiore rispetto alla media mondiale. Tale situazione rischia di portare al collasso il sistema sanitario nazionale che, secondo le denunce di medici e pazienti, patisce la carenza di forniture fondamentali anche a causa dell’embargo statunitense.
Nell’ordine del giorno si ricorda l’aiuto dato in Piemonte, durante la prima fase della pandemia, dalla brigata cubana “Henry Reeve”, composta da 38 professionisti di grande esperienza. Si calcola che nei circa tre mesi di impegno il personale cubano abbia garantito oltre 4300 prestazioni effettuate, trattando tra l’altro con successo più di 160 pazienti. Per questo l’ordine del giorno di Grimaldi chiede alla Giunta regionale di attivarsi anche presso il Governo italiano.
Esprimendo il parere favorevole della Giunta sull’ordine del giorno, l’assessore Maurizio Marrone ha sostenuto che “è doveroso rispondere alla richiesta di aiuto di Cuba, anche per il loro aiuto nei nostri confronti. Stiamo incrociando le richieste di materiale provenienti dall’ambasciata cubana con la nostra disponibilità nei magazzini. Nell’immediato siamo in grado di mettere a disposizione soprattutto dispositivi di protezione individuali come mascherine, guanti, occhiali. Per i farmaci è necessario più tempo per le verifiche”.
La conferenza dei capigruppo convocherà il Comitato regionale di solidarietà, in modo che la prima tranche di materiale possa essere inviata entro la prima metà di agosto.
Il Consiglio ha approvato all’unanimità altri due documenti, primo firmatario di entrambi Mauro Fava (Lega): l’ordine del giorno 462 “Avvalimento dei Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) dei liberi professionisti del settore” e la mozione 570 “Sull’esclusione dei liberi professionisti dai Centri di assistenza agricola”. Nel primo documento si chiede all’Esecutivo di farsi portavoce presso il governo affinché ponga in essere tutti gli atti necessari nei confronti dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) per avvalersi della stipulazione di convenzioni, come in passato, con Caa dei liberi professionisti. Il secondo chiede di intervenire sul Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali al fine di scongiurare l’esclusione dei liberi professionisti dai Centri di assistenza agricola, chiedendo la modifica della convenzione tra Agea e i Caa.
Arriva in aula a Palazzo Lascaris, con il voto favorevole del Consiglio regionale, il passaggio di proprietà dalla Regione Piemonte all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute dell’area ex Avio-Oval dove sorgerà il futuro Parco della Salute.
Il via ai lavori di bonifica è previsto entro un mese, come spiegato in aula dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi.
“Oggi abbiamo finalmente reso operativo – afferma Andrea Cane, vicepresidente leghista della commissione Sanità e relatore del disegno di legge – il primo step verso la realizzazione di questa infrastruttura strategica, non solo per Torino ma per tutto il Piemonte. Grazie al voto favorevole, ultimo capitolo di un iter normativo e procedurale complesso e articolato, possiamo affrontare la bonifica del sito. Nel testo che ho illustrato ai colleghi si prevede una sorta di permuta tra le aree ex Avio e Oval Lingotto che ospiteranno il Parco della Salute e la porzione del museo regionale di Scienze Naturali di via Giolitti 36: il passaggio di proprietà delle prime sarà verso l’Azienda ospedaliera della Città della Salute mentre il secondo riguarderà invece la Regione Piemonte. I valori di mercato valutati delle aree sono di 35.350.000 euro per l’ex Avio-Oval, mentre l’edificio che ospita il museo di Scienze Naturali, al netto dei vari investimenti già fatti sull’immobile dalla Regione, è di 40.962.889 euro”.
La Camera dei Deputati ha approvato l’ordine del giorno proposto dalla Lega che impegna il Governo a fare in modo che le Coesioni Territoriali possano accedere direttamente ai fondi del PNRR.
“Un passo in avanti importante – commenta l’onorevole Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e presentatore dell’odg – per realtà come la Coesione Territoriale Bacino del Tanaro, che è la prima ad essere diventata operativa a livello nazionale, e che ora avrà la possibilità di trasformarsi in ente giuridico riconosciuto, e di essere direttamente destinataria delle misure e dei programmi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ai 33 comuni dell’alessandrino e dell’astigiano, con capofila il Comune di Alessandria va il grande merito di aver compreso per primi in Italia le potenzialità della Coesione Territoriale come strumento di rilancio di un territorio omogeneo, attraverso la valorizzazione di asset strategici”.
“La Regione Piemonte supporta l’importante progetto pilota della Coesione Bacino del Tanaro – dichiara il Vicepresidente Fabio Carosso -, e grazie all’odg della Lega realtà come questa, ma anche tutte quelle che stanno nascendo sul territorio piemontese, potranno essere riconosciute giuridicamente ed accedere direttamente e in autonomia ai fondi del PNRR, e ai fondi strutturali e d’investimento europei.
I nostri Sindaci non hanno perso la capacità e la voglia di programmare, bensì vogliono guardare al futuro e fare sinergia in modo da sfruttare al meglio le risorse che l’Europa metterà a disposizione per il Piemonte. Un ringraziamento all’On.Riccardo Molinari capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e presentatore dell’odg, per l’attenzione alle istanze dei nostri territori e dei nostri Sindaci”.
“Il comune di Alessandria – sottolinea il Sindaco Gianfranco Cuttica Di Revigliasco – è stato il primo capoluogo di provincia in Italia a credere alle potenzialità della Coesione, e a mettere in piedi, 3 anni fa, un gruppo di lavoro, cooordinato dal nostro consigliere Gianni Ravazzi, per capire quale strada percorrere, sia sul fronte normativo che dal punto di vista progettuale. Oggi è un giorno importante, perchè poter acquisire una forma giuridica riconosciuta significherà per la Coesione del Bacino del Tanaro, ma anche per tutte le altre che ci stanno seguendo in questo cammino, poter fare un salto di qualità, muoversi con maggior autonomia, e accedere in maniera diretta ai fondi del PNRR. L’obiettivo è arrivare presto a risultati concreti, tangibili, che cambino davvero il volto e le prospettive del nostro territorio, creando nuove opportunità economiche e occupazionali.
Grazie all’on. Molinari, che ha prontamente recepito le nostre istanze, e ha saputo portarle all’attenzione del legislatore”.
“L’approvazione di quest’ordine del giorno, – afferma il consigliere comunale alessandrino Gianni Ravazzi, che ha seguito dall’inizio il progetto Coesione – nato dalla vicinanza dell’Onorevole Molinari alla Coesione Bacino del Tanaro, permetterà a tutte le Coesioni, che stanno nascendo seguendo il nostro esempio, di acquisire una forma giuridica riconosciuta, con evidenti vantaggi burocratico-procedurali. Questo passaggio è importantissimo anche per noi che, quale progetto pilota della Regione Piemonte, che ci ha sempre supportato, abbiamo già un riconoscimento, perché dopo 3 anni di lavoro “pionieristico”, siamo felici che sia riconosciuta la sua validità metodologica a livello nazionale. Con questa proposta si va anche a sostanziare in maniera oggettiva il Regolamento Delegato (UE) n.240/2014 della Commissione del 07.01.2014, che disciplina il codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei (SIE)”.
“quale impegno dalla Giunta Regionale per restituirli alla comunità?”
Contaminati, non bonificati, potenzialmente nocivi: tra i siti censiti dall’Anagrafe Regionale compaiono la “ex Oma ed ex Chimica Industriale” di Rivalta di Torino, la “Ex Interchim” di Ciriè, la “ex Lerifond” di Givoletto, la “ex Ghia” di Torino e centinaia di altri. Che cosa intende fare, in merito, la Giunta Cirio? Sul tema, che ha a che fare con la salute dei piemontesi. il mio Question Time in Consiglio Regionale.
Siti contaminati. Siti che necessitano di bonifica. Siti potenzialmente pericolosi per la salute dei piemontesi: i luoghi con queste caratteristiche sono cinquecento sul territorio piemontese e il dato, registrato dall’apposita Anagrafe Regionale dei Siti da Bonificare, cresce anno dopo anno.
Altre Regioni si stanno muovendo per affrontare efficacemente, sui rispettivi territori, il tema dei siti da bonificare. La Lombardia, per esempio, ha promosso un bando per l’avvio dei processi di bonifica e di rigenerazione dei siti. E la Regione Piemonte? Che cosa intende fare in merito? Lo chiederò in Consiglio Regionale con un QUestion Time appena presentato a Palazzo Lascaris. In particolare, chiederò informazioni su quali altre azioni intenda mettere in campo questa Giunta, oltre all’impiego delle risorse statali stanziate, per bonificare i siti contaminati e tutelare la salute dei cittadini.
Con la DGR del 16/07/2021 n. 3550 la Regione ha assegnato 4,6 milioni di euro di risorse statali per la realizzazione di interventi di bonifica dei siti della “ex Lerifond” di Givoletto, della “ex Oma ed ex Chimica Industriale” di Rivalta di Torino e della “Ex Interchim” di Ciriè. Il trasferimento delle risorse finanziarie per l’esecuzione degli interventi sarà operato direttamente dallo Stato alle Amministrazioni comunali. Favorire gli interventi di recupero delle aree dismesse, abbandonate o sottoutilizzate oggi compromesse da inquinamento è fondamentale anche per restituire tali aree alla comunità.
Dei 500 siti con procedimento attivo sul territorio regionale, circa 100 si trovano a Torino; circa il 47% dei siti censiti in Anagrafe insiste sul territorio della Città Metropolitana di Torino, il 14% è in Provincia di Novara, il 13% in Provincia di Alessandria, il 6% nelle Province di Biella e di Vercelli, il 5% nelle Province di Asti, di Cuneo e del Verbano-Cusio-Ossola: Oltre il 50% delle cause di inquinamento riscontrate sul territorio regionale è riconducibile alla presenza di sostanze contaminanti attribuibili alla cattiva gestione di impianti e strutture. Le altre principali cause di inquinamento sono riconducibili alla presenza di sostanze inquinanti dovuta alla scorretta gestione di rifiuti (oltre il 20%), eventi accidentali (17%) e, in ultimo, sversamenti accidentali su suolo e acque (8%).
Per legge i siti inquinanti devono essere bonificati a spese del responsabile dell’inquinamento, non sempre però facilmente individuabile: per tutelare la salute dei cittadini in queste situazioni è dunque fondamentale l’intervento delle Istituzioni.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Non sono d’accordo con Salvini quando sostiene che chi vuole imporre il Green Pass per entrare in uno stadio o in un cinema “non ama i giovani”.
Al contrario, sono convinto – lo dico nella necessaria dialettica della coalizione – che il ruolo di pedagogo di un genitore (o di un nonno) non si esaurisca con la maggiore età dei figli. I giovani vanno protetti, qualche volta perfino da se stessi, dall’esuberanza irrazionale tipica della loro età. Un genitore che abdica a questo ruolo commette un errore irreparabile.
Chi ama i giovani li guida, li esorta, li mette in guardia dai rischi di certi comportamenti, compreso il rifiuto del vaccino. Non farlo, al solo scopo di catturare la loro benevolenza e la loro simpatia, significa abbandonare quel giovane a se stesso e ai propri errori le cui conseguenze ricadono su tutti noi. Amo le mie nipoti, ancora più da quando hanno liberamente accettato di vaccinarsi
on. Osvaldo Napoli, deputato di Coraggio Italia
Serve maggiore responsabilità. La presenza del primario di Malattie Infettive di Novara, Pietro Luigi Garavelli, alla manifestazione “no pass” di Alessandria lascia perplessi e preoccupa.
Domenico Rossi – Vicepresidente Commissione Sanità
“Le immagini di Piazza Castello mi impressionano e sono uno schiaffo verso chi ha sofferto, verso i medici, gli operatori e chi ha lavorato per uscire dalla crisi in tutti questi mesi.
La verità è che coloro che gridano alla dittatura sanitaria non sanno di essere privilegiati e dovrebbero ringraziare che il sistema sanitario li aiuterà nei momenti più bui. Che l’estrema destra cavalchi e guidi l’onda no vax è semplicemente una vergogna. Non si dica però che la sinistra radicale era in piazza. Quali benicomunisti e quale sinistra? Credo che essere di sinistra significhi sentirsi ossessionati dalla difesa della sanità pubblica, dal diritto alla salute per tutte e tutti, mobilitarsi sì ma per la cessazione dei brevetti sui vaccini e per l’accesso alle cure di tutta la comunità e di ciascuna persona in ogni parte del mondo, sentire come vera tragedia sanitaria quando prenotando una visita in una struttura pubblica si trova posto solo un anno dopo e chi non ha i soldi per una clinica privata non può evitare il peggio. Certamente non lo è contrastare gli sforzi collettivi che con difficoltà stiamo facendo” – così l’esponente di Sinistra Ecologista e consigliere regionale Marco Grimaldi.
“Il fatto che alcuni paragonino il greenpass all’apartheid o ad altre forme di segregazione razziale fornisce automaticamente una certificazione della loro inadeguatezza a rappresentare le istituzioni” – continua Grimaldi. – “Dicono di difendere la libertà, ma la libertà di chi? Certo non delle persone fragili che non possono vaccinarsi per ragioni mediche o anagrafiche e hanno bisogno dell’immunità di gregge”.
Italexit contro il Green Pass: 1800 torinesi firmano
Grande successo per la raccolta firme contro il Green Pass lanciata da Italexit: nel pomeriggio di sabato 24 luglio sono state raccolte 1800 firme al banchetto presente ai Giardini Balbo.
FURGIUELE (GRUPPO MISTO DI MINORANZA) LO CHIEDE CON URGENZA AL COMUNE DI TORINO
“In data odierna, Domenica 25 Luglio 2021 mi sono recato, ospite il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a TORINO Raffaele Petrarulo e diversi residenti, presso il complesso ATC sito in Via Monti a Chieri. Da Consigliere comunale non posso restare inerme di fronte alla pericolosità del campetto all’interno del Complesso, dichiara Furgiuele. Questo campetto ha una funzione sociale importantissima per i ragazzi della zona perché rappresenta uno sfogo sano impegnandoli in attività sportive. La proprietà del complesso è il Comune di Torino dato in gestione ad ATC, continua il Consigliere, per cui ritengo sia doveroso e urgente almeno un intervento di messa in sicurezza della struttura. Ringrazio il Consigliere Petrarulo per essere venuto a Chieri in qualità di Consigliere comunale ed aver constatato l’urgenza dell’intervento di messa in sicurezza che mi auguro avvenga in tempi ristretti prima che ci siano incidenti”.Il complesso chierese è di 131 alloggi di proprietà del Comune di Torino in gestione all’Atc.