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Costanzo, Italexit: Carrefour licenzia, sindacati e ministri dormivano?

Nel silenzio di sindacati ed istituzioni Carrefour licenzia oltre 700 persone in tutta Italia, con centinaia di esuberi solo nel torinese. Il noto ipermercato adotta la strategia del taglio prima e dell’esternalizzazione dei servizi alle cooperative esterne poi. I sindacati ad inizio anno, hanno firmato tranquilli la risoluzione dei rapporti di lavoro con il criterio della non opposizione al licenziamento, a cuor leggero, a tal punto che non risulta prevenuta né alla Regione Piemonte né al Mise nessuna richiesta di apertura del tavolo di crisi. In aggiunta un anno fa l’Ispettorato del lavoro ha accertato una interposizione illecita di manodopera e lavoro nero nel punto vendita torinese di via Tripoli.
Perché a Carrefour è concesso aggirare le norme nel silenzio dei sindacati maggiormente rappresentativi  della politica? Ho chiesto con una interrogazione la convocazione urgente dei responsabili di Carrefour Italia.

Italexit non accetterà mai passivamente l’imperversare di politiche speculative di profitto sulla pelle delle persone. È tempo di smascherare chiunque abbia avvallato questa operazione assumendosi tutte le responsabilità del caso. Così in una nota la parlamentare torinese di Italexit in commissione Lavoro Jessica Costanzo.

Piccole e grandi manovre dopo il voto

Cirio governatore e Lo Russo Sindaco sembrano proprio due gemelli. Oramai sempre insieme nel chiedere aiuti per la nostra disastrata città di Torino. Insieme a questo lavoro normalizzano la situazione della loro parte politica.  Cirio ha dolcemente commissariato l’Assessore alla Sanità e delle beghe tra leghisti e Fratelli D’Italia non ne vuole sapere.

Nel Pd torinese non si muove foglia che Lo Russo non voglia.  Coadiuvato, si intende, dal  fido Daniele Valle e dall’Assessore di riferimento Mimmo Carretta con il senatore Mauro Laus molto ma molto contento. Mancava solo l’assegnazione dei posti in GTT.  In ritardo.  Si aspettava la risposta dei sindacati. Il sindaco aveva proposto : su 5 posti nel cda 2 posti ai sindacati.  Vane speranze. Rimandato indietro al mittente, i sindacati non ci stanno. Sperare era lecito. Illudersi stupido.  I sindacati, in particolare la Cgil, hanno scelto l’Aventino a vita. Ma ora, dopo i Referendum e le elezioni amministrative, si sta leggendo un altro libro. Persino l’equilibrato e simpatico Fabrizio Comba dice : qui , oramai comandiamo noi di Fratelli d Italia.  Non è detto che Cirio sarà ricandidato.  Ergo: o fai ciò che diciamo noi o sei “cotto”. È il loro momento? Pare e comunque si vedrà.  Un anno alle votazioni è un periodo considerevole in politica. Per ora alcune certezze.
Chi è cotto è, oramai ex capitano Matteo Salvini. Il ministro Giorgetti è disperato: Matteo sta mai zitto e soprattutto fermo. Viceversail  Pd  contento: siamo il primo partito. E poi ? I guai cominciano qui con la domanda: con chi ci alleiamo?  Mistero.  Con i cinque stelle in stato comatoso. Ed ecco la seconda certezza : degli oltre 300 deputati e senatori ne verranno rieletti 30, al massimo 40.  Altro disperato di lusso è Conte ( l’avvocato prestato alla politica, ovviamente). E Report non ha pietà.  Giù mazzate a Grillo inquisito.  Grillo inquisito?  Proprio così, ironia della vita. Era partito per essere il novello Savonarola e , mi sa , il rogo adesso aspetta lui. Con il padre della Boschi assolto. Siamo oltre alla disperazione per i pentastellati, ora ribattezzati 2 stelle, anzi proprio perché ci sono stati simpatici 1 stella e fa che “n’abbi “. Ma allora caro Pd  sterzata verso Calenda.  Fosse così facile.  La sinistra interna e meridionale non ci sta. Dunque?
Ad occhio è croce 5 anni di opposizione con Meloni Presidente del consiglio. Speriamo che Sergio Mattarella resista. Non tutti i mali vengono per nuocere. Dopo crisi pandemica e la guerra in Ucraina in corso, Torino e Piemonte aumentano le esportazioni. Addirittura a Biella più 37 % di produzione dello storico tessile. Eppure qualcosa non torna . Girando un po’ non mi sembra che la gente sia poi così tanto appagata. Godiamoci , comunque, questo momento di gloria sperando che non sia una gloria effimera e momentanea.
Patrizio Tosetto

Grimaldi (LUV): Nulla di nuovo nel contratto di servizio con Trenitalia

Trasporti. Solo tagli e nessuna innovazione

“Il ricorso è ancora in piedi, il contratto di servizio è scaduto e non si è colta l’occasione per produrre qualcosa di nuovo: nessuna innovazione e incentivazione sul tema del trasporto integrato, ossia sull’introduzione di un biglietto integrato a prezzo calmierato come c’è per esempio in Germania, così come non c’è traccia della proposta da noi chiesta e approvata sulla gratuità del biglietto per i bimbi fino ai 14 anni” – commenta il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, in seguito all’informativa di Giunta sul prossimo contratto di servizio con Trenitalia.

“Il nuovo contratto è molto simile a quello precedente al Covid, di cui mantiene però solo il 99,2% e non solo: la percentuale è garantita dalla presenza di 72 km di linee in più che sono state in realtà sottrarre ad altri percorsi” – prosegue Grimaldi. “Di fatto si è tagliato sulle linee ferroviarie, con effetti che ricadranno sui pendolari, ma anche sulla qualità dell’aria. Il basso Piemonte non vede aumentare i suoi servizi e, nello specifico, le linee alessandrine verso Milano e Bologna ancora totalmente insufficienti. Abbiamo fatto domande precise su cui volevamo una risposta chiara che non c’è stata. I territori alessandrini, ad esempio, chiedono più collegamenti sulle linee Asti-Alessandria-Voghera, Alessandria-Ovada, Alessandria-Nizza, e da Alessandria verso appunto il centro Italia e l’adriatico; poi ancora l’Asti-Alba e la Casale-Vercelli, la Pinerolo-Torre Pellice e la tratta Bra-Savigliano-Saluzzo-Cuneo-Mondovì all’interno del sistema integrato. Scena muta dell’Assessore che ha evitato di rispondere nel merito; teme strumentalizzazioni politiche, i suoi tagli li annuncerà dopo le elezioni”.

Cittadini estratti a sorte: Cellula Coscioni dice sì

“La democrazia è in affanno, i referendum non bastano più” dichiarano così in una nota Lorenzo Cabulliese, Miriam Abate e Maddalena Cavaglià, rispettivamente segretario, presidente e tesoriere della Cellula Coscioni Torino, ramificazione territoriale dell’Associazione Luca Coscioni, congiuntamente ai coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta Daniele De Giorgis, Andrea Turi e Patrizia de Grazia. “Abbiamo visto come anche lo strumento referendario sia in crisi così come la partecipazione dei cittadini ai rituali di voto tradizionali, per questo motivo sposiamo l’idea di assemblee di cittadini estratti a sorte, sperimentata con successo in altri stati europei, promossa con proposta di legge dall’associazione Eumans. Concludono: “Ci ritroveremo domenica 19 giugno dalle ore 15 alle ore 17 in Via Garibaldi angolo Via San Dalmazzo ad invitare la cittadinanza a firmare la proposta di legge che istituisce in Italia le assemblee dei cittadini estratti a sorte con l’indicazione di affrontare il tema dell’emergenza clima come prioritario”.

DemoS commenta l’esito delle elezioni amministrative 

DemoS – Democrazia Solidale del Piemonte valuta con soddisfazione l’esito del primo turno delle elezioni amministrative.

Ottimo risultato per Erio Ambrosino, candidato DemoS a Cuneo, sicuramente eletto in Consiglio Comunale, che in caso di vittoria di Patrizia Manassero al ballottaggio potrebbe fare parte della sua squadra di governo.

Grande soddisfazione anche per l’ottimo risultato a Grugliasco della lista civica GruOn, sostenuta da Demos, che con il suo 13,21% di voti è la seconda forza di centro sinistra dopo il PD e porta in consiglio comunale Luciano Lopedote, Elisa Martino e Stefano Zuffellato.

A Alessandria, Paola Ferrari, candidata a sostegno di Giorgio Abonante, non riesce a ottenere voti sufficienti per l’elezione in consiglio comunale, così come Gianfranco Giromini, a capo della lista DemoS di Borgomanero .

«Anche laddove non riusciamo a avere eletti» dichiara Elena Apollonio, segretaria regionale, «in vista delle regionali ma non solo, è fondamentale l’importante lavoro di rete che è stato fatto e l’attenzione che è stata portata sulle condizioni degli ultimi, sul dialogo interreligioso, sulla pace. Ora sia a Cuneo e sia a Alessandria continueremo a lavorare a sostegno dei candidati sindaci del centro sinistra per il ballottaggio»

Anche a livello nazionale la rete degli eletti DemoS cresce con nuovi consiglieri a Genova, Verona, Taranto, Budrio (Bologna), Gaeta e Frosinone.

                                                                    DemoS – Democrazia Solidale Piemonte

Ruffino e Pampaloni (Azione): ora risistemare argini del Po

Sfruttare il periodo di “drammatica siccita’” per “risistemare gli argini del Po”. Lo chiedono due esponenti di Azione, la deputata Daniela Ruffino e Rodolfo Pampaloni, del direttivo cittadino torinese del partito. “Nonostante l’importanza del Po con i suoi 652 chilometri di lunghezza – osserva Daniela Ruffino – da decenni non e’ oggetto di un’attivita’, necessaria e costante, di pulizia e manutenzione e le conseguenze negative di una simile trascuratezza sono molteplici. Dobbiamo sfruttare la siccita’ per risistemare gli argini del fiume e bonificarlo. Ho presentato oggi in VIII Commissione alla Camera una risoluzione che impegna il governo ad adottare tutte le iniziative di competenza e in coordinamento con gli enti locali coinvolti. Bisogna garantire – conclude la deputata di Azione – l’attuazione delle opere di pulizia e riqualificazione del Po, valutando l’opportunita’ di nominare un apposito Commissario straordinario che affianchi l’autorita’ distrettuale e prevedendo fondi ulteriori per queste operazioni a tutela del fiume piu’ importante d’Italia”. Per Pampaloni “affrontare i problemi del Po a Torino non e’ cosa piu’ rinviabile. I danni all’ecosistema, i rischi idrogeologici e sanitari devono essere affrontati subito con tutti gli strumenti altrimenti saranno impedite tutte le attivita’ sul fiume, in caso di maltempo poi i danni saranno di gran lunga superiori. Dragare un fiume e tenerlo pulito costa molto ma molto meno che rifare case argini ponti e strade”, conclude il dirigente torinese di Azione.

Verdi: “iniziato percorso di crescita in Piemonte”

Amministrative in Piemonte

Europa Verde – Verdi (Mariella Grisà e Mauro Trombin)

Si è conclusa questa tornata elettorale per il Piemonte i risultati per noi Verdi sono incoraggianti e ci danno la motivazione per continuare a crescere e costruire progetti sul nostro territorio.

A Grugliasco il sindaco eletto è Emanuele Gaito sostenuto dalla nostra coalizione con forza e convinzione, una vittoria netta che gli consentirà di governare sapendo di avere ottenuto più del 70% dei consensi.

I Verdi ad Asti avranno una rappresentanza in Consiglio Comunale, la città non cambierà volto sarà governata dall’amministrazione precedente, il risultato ottenuto dai Verdi, grazie all’impegno dei Co-portavoce astigiani e dell’On. Romano, impegnato in prima persona nella campagna elettorale, segna un importante traguardo.

Il lavoro più difficile è stato portato avanti ad Alessandria roccaforte di centrodestra.

L’impresa di Giorgio Abonante sostenuto dalla nostra coalizione ha vinto portando a casa il più largo consenso. Qui si andrà al ballottaggio quindi il lavoro non è finito dovremo mettere in campo ancora più passione per portare a casa il risultato sperato.

L’esito di questa tornata elettorale, per noi di Europa Verde Piemonte, è molto buono. Siamo un partito che celebra la vita in tutte le sue forme e come un progetto che nasce e che cresce ha bisogno di due elementi fondamentali che sono la cura e il tempo.

Si torna al voto ad Alessandria, Acqui Terme, Cuneo, Savigliano, Omegna e Chivasso

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Sono 86 i nuovi sindaci del Piemonte. Oltre  agli 82 dei Comuni più piccoli al voto domenica scorsa, se ne aggiungono 4 nelle città con oltre 15 mila abitanti: Asti, Borgomanero, Grugliasco e Mondovì dove al primo turno è  stato eletto il sindaco.

Di nuovo al voto, il 26 giugno, per il ballottaggio ad Alessandria, Acqui Terme, Cuneo, Savigliano, Omegna e Chivasso.

 Ad Asti ha vinto il sindaco uscente Maurizio Rasero (centrodestra) contro Paolo Crivelli (centrosinistra), a Grugliasco Emanuele Gaito (centrosinistra) battuto imDaniele Berardi (centrodestra) e Mariano Turigliatto (Grugliasco Democratica e Gru ecologista). Invece a Mondovì Luca Robaldo, col supporto di 8 liste civiche, ha prevalso sul candidato di centrodestra Enrico Rosso. A Borgomanero, Sergio Bossi (FdI, FI, Lega e tre liste civiche) ha vinto su Nicoletta Bellone (centrosinistra).  Ad Alessandria, ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Giorgio Abonante e il sindaco uscente Gianfranco Cuttica di Revigliasco, a Cuneo tra Patrizia Manassero (centrosinistra) e Franco Civallero (centrodestra), ad Acqui tra Danilo Rapetti, già sindaco in passato, e il sindaco uscente Lorenzo Lucchini.

Ballottaggio anche a Savigliano tra Antonello Portera e Gianfranco Saglione, a Chivasso tra Clara Marta (centrodestra) e Claudio Castello (centrosinistra). Infine a Omegna, tra l’uscente Paolo Marchioni (centrodestra) e Alberto Soressi (centrosinistra).

Magliano: «Disagio psichico tra i giovanissimi, ora è vera epidemia»

L’Ospedale Regina Margherita di Torino lancia l’allarme: liste d’attesa infinite, posti letto gravemente insufficienti per numero. Ma la Giunta Regionale ignora il tema: la mia interpellanza che chiede soluzioni attende da 177 giorni di essere portata in Aula e discussa.

Parlando di salute mentale, la parola “epidemia” non è più un’iperbole: è ormai a tutti gli effetti il termine più corretto per indicare la realtà dei fatti. I dati parlano da sé: i casi di disagio psichico risultano raddoppiati tra i giovanissimi rispetto all’era pre-Covid. È l’Ospedale Regina Margherita di Torino a lanciare l’allarme. Questa Giunta, ora ascolti: non sono soltanto i Consiglieri di Minoranza e i giornali a denunciare il problema, ma le stesse strutture della Sanità regionale. Di fronte all’emergenza – aumentano in maniera drammatica i casi di disturbi alimentari (i ricoveri crescono del 30%, del 67% i nuovi casi), ansia, panico, depressione e atti anche gravi di autolesionismo – chiediamo più posti letto e adeguate risorse economiche. Prima di tutto, pretendiamo l’attenzione della Giunta: la nostra interpellanza sul tema del Reparto di Neuropsichiatria Infantile (presso il quale i ricoveri sono aumentati del 200% dal 2019) dell’Ospedale Regina Margherita di Torino attende di essere discussa dal 15 dicembre scorso: 177 giorni d’attesa per un tema così urgente ci paiono francamente troppi. Attualmente al Reparto NPI del Regina Margherita sono occupati 38 posti letto, tanto che sono stati “presi in prestito” diversi posti letto della Pediatria. Gravissima anche la situazione delle liste d’attesa: due mesi per una visita in teoria urgente, dodici per l’inizio di un percorso di psicoterapia. Questo è un campo nel quale la tempestività degli interventi è fondamentale: sono tempistiche inaccettabili.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Torino, i dati finali dei referendum

Questi i dati finali di Torino dello scrutinio per i 5 referendum:

1° Referendum.    Sì 48,06  %, No 51,94   %   – Affluenza 15,89%  Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi (Scheda di votazione di colore rosso)

2° Referendum.      Sì 50,59 %, No 49,41 %  Affluenza 15,88% Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale (Scheda di votazione di colore arancione)

3° Referendum.    Sì 70,54  %, No 29,46 %  Affluenza 15,88% 

Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati (Scheda di votazione di colore giallo)

4° Referendum.   Sì 68,89 %, No 31,12 % – Affluenza 15,87%  

Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte (Scheda di votazione di colore grigio)

     

5° Referendum.     Sì 69,69 %, No 30,31 % – Affluenza 15,87% Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura (Scheda di votazione di colore verde)