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Situazione Iran: “si riuniscano Camera e Senato”

Riceviamo e pubblichiamo

 

Mohsen Shekari, un ragazzo di soli 23 anni, è stato il primo condannato a morte per le proteste in Iran. L’8 dicembre, alle prime luci dell’alba, Sherkari è stato impiccato, dopo una detenzione di appena due mesi nel carcere di Evin. Il processo era iniziato il primo novembre e il 20 dello stesso mese era stato condannato a morte per il reato di “Moharebeh“, ovvero di “guerra contro Dio“.

 

Il suo crimine è stato di aver “bloccato la strada Sattarkhan” a Teheran, che, secondo le autorità, avrebbe “creato terrore” e messo a repentaglio la “libertà e la sicurezza” della popolazione. Il fondatore di Iran Human Rights, Mahmood Amiry-Moghaddam, ricordando che i manifestanti sono privati del diritto a un processo equo, ha chiesto ai governi occidentali di intervenire immediatamente. Nelle prossime ore, infatti, un cantante di origine curda, Saman Saydi, potrebbe essere il secondo manifestante a essere impiccato.

 

Dall’inizio delle proteste in Iran, che sono scoppiate in tutto il Paese dopo l’uccisione della ragazza di origine curda Mahsa (Jina) Amini da parte della polizia “morale”, sono stati uccisi più di 500 manifestanti e sono state arrestate più di 18 mila persone (di cui, in molti casi, le famiglie non sanno dove siano detenuti e se siano ancora vivi). Inoltre, sono migliaia i feriti gravi.

 

Il quotidiano inglese, The Guardian, ha riportato che le forze di sicurezza iraniane mirano al viso, agli occhi, al petto e ai genitali delle donne che protestano contro il regime, con l’intento di sfigurarle. Queste donne, come tutti i manifestanti scesi in piazza, non possono nemmeno trovare soccorso negli ospedali per paura di essere arrestati.

 

Il regime della Repubblica islamica sta anche colpendo duramente le minoranze etniche dell’Iran. Lo scorso 30 settembre, il regime ha represso violentemente le proteste nella città di Zahedan, in Balochistan, uccidendo più di 90 persone.

 

Nel mese di novembre, invece, le forze di sicurezza hanno ucciso più di 100 manifestanti nella città di Mahabad, a maggioranza curda. È stato riportato che nella regione iraniana del Kurdistan, i servizi di sicurezza compiono irruzioni notturne nelle case di comuni cittadini, arrestando e torturando giovani curdi senza alcun motivo, danneggiando le loro proprietà, i loro veicoli, imbrattando con slogan pro-regime gli edifici residenziali, per spaventare e intimidire la popolazione.

 

Il sito Iran international ha inoltre riportato che, dall’inizio delle proteste, la Repubblica islamica è colpevole dell’omicidio di più di 60 minorenni. Fra questi, ricordiamo Kian Pirfalak, di appena 9 anni, ucciso lo scorso 22 novembre.


Richiediamo
 una convocazione straordinaria del Senato e della Camera dove tutte le forze politiche, con gli atti istituzionali necessari, prendano posizione nei confronti di questa barbarie e impegnino il governo a un’azione ferma di sollecitazione del Parlamento Europeo, dell’Onu, e di tutte le istituzioni dei Paesi democratici del mondo, a mostrare sostegno al popolo iraniano, che sta combattendo per la libertà contro la Repubblica islamica iraniana, responsabile di ignobili e gravi violazioni dei diritti umani e di crimini contro l’umanità.

Giuseppe Rippa, ex-segretario del Partito Radicale e direttore di Quaderni Radicali

Anna Mahjar-Barducci, scrittrice ed esperta di Medio Oriente

Stecco (Lega ): “Dalla Regione 39,6 milioni di euro per le borse di studio universitarie“

“mai come oggi un impegno per i giovani”

“Un lavoro di concertazione senza precedenti – commenta il responsabile per l’Università e la Ricerca della Lega Salvini Piemonte Alessandro Stecco – che ha portato la Giunta a stanziare altri 6 milioni di euro che ci permettono di  coprire tutte le 16mila richieste di borse di studio per l’anno accademico 2022/2023″.

“L’investimento da parte di questa Giunta sul futuro dei giovani – prosegue Alessandro Stecco, medico e professore universitario -, realizzato grazie alle sinergie tra l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, l’assessore all’Istruzione Elena Chiorino e il presidente di Edisu Alessandro Ciro Sciretti, è unico nella storia del Piemonte pensando che l’ultimo anno del governo regionale a guida Chiamparino aveva su questa voce 26,4 milioni a fronte dei 39,6 di quest’anno a copertura del 100% delle richieste”.

“La pandemia ha fatto aumentare le richieste di borse di studio – conclude il consigliere regionale e responsabile per l’Università e la Ricerca  Stecco – rispondere ai bisogni di tanti giovani piemontesi meritevoli, è ciò che desidera questa amministrazione regionale che ai bonus a pioggia predilige l’investimento concreto, misurabile e premiante di oggi”.

Rifiuti, Ambrogio (Fdi): “Situazione fuori controllo”

 ALTRO CHE LE FAVOLE RACCONTATE ALLE OGR, LO RUSSO PENSI A TOGLIERE I RIFIUTI DALLE STRADE!

CHIESTE COMUNICAZIONI URGENTI.
“Aurora-Valdocco, ma anche Lucento, Vallette, Parella, San Donato, Parco Dora e San Salvario: ormai la situazione rifiuti è fuori controllo. Chiederò comunicazioni urgenti al Sindaco, ma anche di aprire un tavolo tecnico con Amiat per un cambio di marcia nella gestione della raccolta differenziata”.
Così Paola Ambrogio, Senatrice di Fratelli d’Italia e Consigliere Comunale di Torino, che aggiunge: “Altro che le favole raccontate alle Ogr al termine del primo anno di mandato: Lo Russo pensi a togliere i rifiuti dalle strade! Lo avevamo detto e lo ribadiamo: il Sindaco racconta una Torino che non c’è e che, invece, è abbandonata, in molti quartieri, a incuria e degrado”.
“Nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti è arrivato il momento di guardarsi in faccia, riflettere e trovare soluzioni comuni: serve un ragionamento più ampio di opportunità e sostenibilità, di rapporto costi-benefici. Porta a porta ‘spinto’ e, ora, una farraginosa gestione delle eco-isole di prossimità hanno causato un aumento costante e significativo della tassa rifiuti e registrato, di converso, percentuali di crescita della raccolta differenziata spesso ferme al palo. Mancano premialità nei confronti del cittadino, come da direttiva europea di riferimento, corretta gestione e programmazione”

SEN. PAOLA AMBROGIO

Torino Libero Pensiero: “Ecoisole o ecotrappole?”

Le numerose criticità della raccolta rifiuti

 

“L’idea di attuare un sistema di eco isole, attraverso cui il cittadino può facilmente accedere, tramite una tessera elettronica che consenta l’apertura dei bidoni della spazzatura, mi vede d’accordo.

Non è stata una cattiva idea sulla carta, funziona già regolarmente in altre città, ma andava supportata con un adeguato piano di realizzazione e soprattutto di informazione capillare e di educazione civica. La  sua attuazione ha creato problemi di sporcizia e degrado urbano, difficilmente pronosticabili in origine e facilmente visibili dove è partita.

I problemi vengono causati soprattutto dai nuovi bidoni dei rifiuti non recuperabili, per conferire i rifiuti al loro interno, è infatti necessario fare due scatti. Moltissimi non sono stati informati o hanno difficoltà nell’eseguire questa operazione. Qual è il risultato? Vengono abbandonati per strada e corvi e topi festeggiano.

Sarebbe necessario intensificare i passaggi degli operatori ecologici, per porre un argine ad una situazione ormai intollerabile, di discariche a cielo aperto e in più, la quantità di bidoni non è proporzionata alla popolazione del quartiere e l’accumulo di immondizia per strada prosegue.

 

Le criticità non finiscono qua.

 

L’utilizzo dei contenitori è vincolato ad una tessera magnetica, che  non permette dei controlli precisi per capire chi fa realmente la raccolta differenziata, come si fa a sapere chi sia stato ad infrangere le regole? E’ praticamente impossibile.

Vogliamo parlare di chi non possiede la tessera magnetica in quanto non è registrato e quindi impossibilitato ad accedere al servizio? Tra questi ci sono coloro che pagano l’affitto in nero e gli irregolari, che non potendo utilizzare i cassonetti smart, sono obbligati ad abbandonare i rifiuti dove capita.

Bisogna tenere conto degli anziani e dei disabili. Le eco isole sono posizionate a notevole distanza rispetto ad alcune abitazioni, il che crea non pochi problemi ad anziani e disabili e costituiscono una barriera architettonica.

Sono inaccessibili ai disabili motori e visivi, tanto da configurarsi senza alcun dubbio un’oggettiva discriminazione ai danni di quei cittadini, che non possono usufruire di un servizio in condizioni di uguaglianza.

A questo punto cosa fa o ha deciso l’Assessora Foglietta?”

Giuseppe Iannò, Torino Libero Pensiero

Rsa: il Pd, l’assessore e i sindacati

L’Assessore Icardi dichiara che i suoi interlocutori sono solo i gestori delle case di riposo. Grave negare il ruolo degli altri due soggetti coinvolti nelle Rsa: i rappresentanti dei lavoratori e quelli delle famiglie.
 Non è la prima volta che l’Assessore Icardi sbaglia la mira sulle Rsa. Ricordiamo infatti che per tutto il 2020, in piena esplosione pandemica, si era ostinato a definire le Rsa soggetti privati estranei al Sistema Sanitario Regionale, nonostante si tratti di enti concessionari di pubblico servizio, accreditati con le Asl e in larga misura finanziati dal SSR tramite convenzione. E  invece il nostro Assessore ha dichiarato all’edizione cuneese de La Stampa che “abbiamo tavoli di lavoro aperti, i nostri interlocutori sono le case di riposo con cui abbiamo raggiunto accordi importanti”. Peccato che a questi tavoli siedano solo le forze datoriali e manchino le altre parti sociali, cioè i rappresentanti dei lavoratori e quelli degli utenti. In particolare, è preoccupante assistere all’attacco nei confronti dei sindacati dei pensionati, la cui rappresentatività è indiscutibile. Un grosso errore di metodo, manifestatosi anche in occasione dell’adeguamento delle tariffe nelle Rsa, a cui si aggiunge un errore di merito: i nuovi voucher per le persone non autosufficienti finanziati con il Fondo Sociale Europeo non sono una misura stabile e strutturale. Hanno infatti una durata di soli due anni e sulla loro prosecuzione non può esprimersi oggi Gian Luca Vignale (a che titolo peraltro?), ma si esprimerà la prossima Giunta regionale, democraticamente eletta.
Ecco perché ribadiamo il carattere di aleatorietà, occasionalità e temporaneità di questa misura. Il ricovero in Rsa con convenzioni sanitarie configura un “diritto”, universale, non soggetto a ISEE e costituzionalmente fondato, mentre il voucher “Scelta Sociale” si configura come un “contributo” una tantum, che oggi c’è e domani non c’è più.
Inoltre, sebbene il voucher debba partire a gennaio 2023, non è ancora chiaro quali saranno le modalità di selezione dei beneficiari e di erogazione delle somme. Si rischia una gran confusione e una cattiva gestione di fondi europei. Chi farà i controlli sulle caratteristiche dei beneficiari e sul loro diritto a ricevere il voucher? Ci chiediamo infine da quali altre destinazioni sia stata distolta questa porzione dell’FSE.
La Giunta Cirio, invece di attaccare i Sindacati e fare annunci a vanvera sul 2025, pensi piuttosto a soccorrere i Comuni nel sostenere l’aumento della quota alberghiera/sociale per i ricoveri in Rsa, garantisca la saturazione dei posti letto in convenzione, aumenti il numero di posti letto in convenzione e soprattutto riformi il modello di cura, dai minutaggi all’integrazione sociosanitaria. Senza sostituire la spesa sanitaria con i voucher sociali del Fondo Sociale Europeo.
Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale

In Regione ok al marchio di qualità per la birra piemontese

 RUZZOLA (FI): ISTITUITO PER LA FILIERA BRASSICOLA MADE IN PIEMONTE

A Palazzo Lascaris il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la proposta di legge di Forza Italia “Promozione e Valorizzazione della filiera agroalimentare brassicola regionale”. Si tratta di una disposizione che sposa gli orientamenti della domanda dei consumatori sempre più attenti ai principi della sostenibilità, sociale ed economica, e delle filiere a chilometri zero per i prodotti che consumano.

Il primo firmatario della norma è Paolo Ruzzola, capogruppo di Forza Italia in Regione, che ha spiegato: “Con questa norma abbia voluto dare sostegno ad una filiera strategica per il comparto agroalimentare regionale. E’ sufficiente ricordare come la giuria internazionale di “Birra dell’Anno” abbia decretato che le birre artigianali del Piemonte siano risultate tra le migliori d’Italia, tanto da aggiudicarsi 8 delle 41 categorie in gara. In mercati sempre più globali è necessario però sostenere e favorire la crescita di produzioni locali e la nostra regione proprio nel settore brassicolo è da secoli un punto di riferimento in Italia e nel mondo”.

I consiglieri regionali Alessandra Biletta, Mauro Fava e Franco Graglia concludono: “La norma prevede la valorizzazione della produzione brassicola locale, delle varie metodologie di lavorazione che si tramandano da generazioni tra gli operatori del settore. Si dispone inoltre  la promozione della coltivazione di materie prime come il luppolo, il malto e l’orzo. E infine si istituisce un registro dei microbirrifici aventi stabilimento all’interno del territorio regionale oltre che del marchio di qualità della birra Made in Piemonte”.

Rifondazione alla manifestazione No Tav

L’8 di dicembre,in Val di Susa, e’ la data che ricorda un episodio della lunga lotta contro il TAV, culminata, 17 anni fa, in quella che e’ passata alla storia come la liberazione di Venaus. Come ogni anno, il popolo NO TAV sfilerà l’8 dicembre, da Bussoleno a San Didero. Si celebrerà così la continuità  e l’attualità della lotta contro un’opera inutile e dannosa commenta il Segretario Prc – Torino Fausto Cristofari. Una lotta che continua, malgrado il tentativo compiuto dalla Giunta Cirio di dividere il movimento, con il pretesto delle cosiddette compensazioni ai Comuni coinvolti. Il Partito della Rifondazione Comunista sarà presente alla manifestazione. Non si può fare a meno di rivolgere un pensiero e un abbraccio a Nicoletta Dosio, prosegue Cristofari,  condannata ad 8 mesi di reclusione per essere “evasa”, nel 2016, dagli arresti domiciliari. Una “evasione” che non e’ mai stata una fuga, ma la prosecuzione di un impegno di lotta. A Nicoletta va tutta la nostra solidarietà’ contro questo ennesimo episodio di accanimento giudiziario verso una donna accusata di reati eminentemente politici e che oggi, a 76 anni, rischia di dover rientrare in carcere. L’8 dicembre sarà quindi una giornata di mobilitazione contro il TAV e contro la repressione che continua ad abbattersi contro chi vi si oppone.

RIFONDAZIONE COMUNISTA

Conte a Torino attacca il governo

Difende il Reddito di Cittadinanza Giuseppe Conte, leader del M5s,  nella sua visita a Torino.

Quello di Giorgia Meloni, dice “È un Governo che vede un’Italia capovolta: sembrano volere premiare i cittadini privilegiati e i gruppi forti”. Conte ha parlato delle  trivellazioni e di norma sugli extraprofitti che riduce  le entrate da 10 miliardi con Draghi a 2,5.

Ambrogio (Fdi): “Conte soffia sulla cenere dell’odio”

“Nella sua sfilata torinese, Conte parla di un Governo intento a ‘smantellare il reddito di cittadinanza’ e di ‘mondo sottosopra’: non solo soffia sulla cenere dell’odio, ma mistifica la realtà e sobilla i percettori del rdc per tornaconto politico”.
Così Paola Ambrogio, Senatrice di Fratelli d’Italia e Consigliere Comunale di Torino, che aggiunge: “Conte sa benissimo che il reddito di cittadinanza non verrà smantellato, ma profondamente riformato: l’obiettivo è quello di far emergere, tra i percettori, coloro che, previo percorso formativo dedicato, potranno essere reimmessi, a spese dello Stato, nel mondo del lavoro. Questo al netto dell’assistenza nei confronti di chi non è in grado di lavorare, come gli anziani, i disabili o le famiglie senza reddito con minori a carico, che verrà invece confermata e rafforzata.
Ritengo poi che il vero ‘mondo sottosopra’ sia quello in cui un 27enne di Siracusa, abile e arruolabile al lavoro, arrivi a minacciare il Premier e i suoi familiari, nel timore di perdere il sussidio garantito.
“Il rdc in salsa Contiana ha fallito miseramente: si è rivelato, infatti, una vera e propria ancora alla povertà. Noi crediamo nella formazione e nel lavoro, un percorso di vera emancipazione e di riscatto sociale. Un percorso che, finalmente, torna a parlare di futuro”.

Sen. Paola Ambrogio

Stecco (Lega): “Il riconoscimento della Radiologia della Città della Salute orgoglio per il Piemonte”

 

“Il riconoscimento della Radiologia universitaria della Città della Salute di Torino, diretta dal professor Paolo Fonio, tra le eccellenze mondiali nel settore, con la prestigiosa certificazione internazionale Iasios per il percorso diagnostico terapeutico in oncologia interventistica, è il miglior biglietto da visita per la Sanità e l’Università piemontese”.

Con queste parole il medico e docente universitario Alessandro Stecco, presidente leghista della commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte, ha commentato il traguardo raggiunto dallo staff piemontese.

“Giungano ai colleghi – ha concluso il neuroradiologo eletto nelle fila della Lega Salvini Piemonte Alessandro Stecco –  i miei complimenti per il riconoscimento di grande valore, che è motivo di soddisfazione e orgoglio per l’intera Regione oltre che per l’intera comunità professionale della radiologia piemontese che, ricordiamolo, soffre anch’essa per le carenze di organico e si trova in uno snodo importante, che porterà verso una maggiore messa in rete delle risorse anche con strumenti di sanità digitale, tema su cui sto personalmente  lavorando con il commissario di Azienda Zero Carlo Picco e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi”.