Ripartono da Bardonecchia i convegni di settembre di democristiana memoria che negli anni ottanta servivano a rinnovare i programmi dei partiti e delle Amministrazioni locali. Negli anni ‘80 l’Italia era la quinta potenza economica del mondo. Nel 1989 in Italia si producevano 1.900.000 auto all’anno e la FIAT era prima per quota di mercato in Europa. Poi tra Tangentopoli, la fine delle partecipazioni statali, la svendita delle partecipazioni statali fatta da Prodi, l’attacco delle Torri gemelle, la guerra in Iraq, la crisi dei mutui surprime, l’attacco della speculazione internazionale al debito pubblico italiano e altri elementi seppur di minor portata, abbiamo avuto purtroppo trent’anni di bassa crescita. Trent’anni di governi con 12 anni a guida centro destra, 12 anni a guida centro sinistra e 6 anni di governi tecnici e grillini. Con una differenza che mentre nei primi venticinque anni del dopoguerra – governi De Gasperi e seguenti – la crescita economica premio’ anche le classi più deboli, negli ultimi trent’anni di bassa crescita sono aumentate molto le diseguaglianze. Al punto che oggi possiamo parlare di una nuova ed inedita “questione sociale”. Alla luce di questo scenario politico e sociale, parte la riflessione che ha portato Mino Giachino ed altri esponenti politici torinesi e piemontesi ad organizzare un Convegno che si terrà a Bardonecchia sabato 20 settembre con un titolo quantomai chiaro: “ Ridare un’anima alla politica. Il valore aggiunto dei cattolici”. Un convegno che ha anche, e soprattutto, l’obiettivo di rilanciare una politica di sviluppo a livello locale che guardi con attenzione anche alla metà della Città di Torino che sta male, secondo la famosa definizione dell’Arcivescovo NOSIGLIA scomparso nei giorni scorsi ma solido riferimento degli organizzatori. Non a caso nella mattinata, a cura di Mauro Zangola e Luca Davico, verranno presentati alcuni dati che dimostrano la distanza forte tra la metà della Città che sta bene e la metà della Città che sta male, con gli interventi altrettanto qualificati di industriali e sindacalisti. Nel pomeriggio la tavola rotonda politica e programmatica tra ex DC come Vito Bonsignore, ora UDC, Mauro Carmagnola, segretario della Nuova DC, Marco Calgaro ex deputato, Gianpiero Leo della Fondazione CRT, Giorgio Merlo, ex deputato e Presidente nazionale del movimento ‘Scelta cristiano popolare”, l’on. Fabrizio Comba segretario regionale di Fdi e Mino Giachino. Chiuderà i lavori l’ex Ministro Maurizio LUPI. Il Convegno, dopo il forte rilancio della Dottrina sociale della Chiesa da parte del nuovo Papa Leone e il sostanziale silenzio dei cattolici nel PD della Schlein e con un centro destra più spostato a destra dopo il forte successo politico ed elettorale della Meloni, risponde anche alla esigenza di fare ritornare protagonista il ruolo dei cattolici impegnati nell’agone politico. E, per quanto riguarda i contenuti programmatici, dalla difesa del settore industriale ad una nuova politica salariale; dalla realizzazione delle infrastrutture strategiche allo spostamento di nuove iniziative economiche nei quartieri dimenticati che portino anche ad una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro . Il Convegno si terrà a Bardonecchia nella Sala dell’hotel LA BETULLA.
“La selezione democratica della classe dirigente è la condizione essenziale e decisiva per
misurare la credibilità, la serietà, la trasparenza, la democraticità e l’autorevolezza del partiti. Sotto
questo versante, ciò che sta concretamente emergendo dalla Campania è un modello da non
seguire e da non copiare. E questo perchè, al di là delle chiacchiere e della propaganda spicciola,
rappresenta il peggio di come oggi può essere selezionata una classe dirigente di partito. L’esatto
opposto di quello che, per fare un solo esempio, avviene in Forza Italia dove la classe dirigente
locale del partito è stata eletta attraverso regolari congressi democratici e di base. Congressi, di
conseguenza, contendibili e quindi dibattuti e veri.
È la differenza che passa quando la democrazia viene predicata e quando, al contrario, viene
invece praticata”.
On. Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Scelta Cristiano Popolare’
ROSSO – FONTANA – BALENA (FI): “IL SINDACO BATTA UN COLPO”
«Ancora una volta i cittadini di Torino vengono lasciati soli. Ora tocca ai residenti di Mirafiori Sud, costretti a convivere con la calata dei cinghiali anche in città. È inaccettabile che, di fronte a un problema così serio, il sindaco e la sua giunta si volatilizzino, schiacciati dalle solite vocazioni ambientaliste della propria maggioranza» dichiarano il senatore Roberto Rosso, vicesegretario piemontese di Forza Italia, Marco Fontana, segretario cittadino, e Davide Balena, capogruppo azzurro in Circoscrizione 2.
«Chiediamo al sindaco di Torino di battere un colpo! – aggiungono Rosso e Fontana –. Se gli abbattimenti non vanno bene, ci dicano quali misure intendono adottare o se i risarcimenti dei danni li pagheranno gli esponenti del loro partito che ostacolano la strada intrapresa da Governo e Regione, la stessa che il centrosinistra seguiva quando era al Governo! Troppo comodo giocare la politica dei due forni: applicare certe azioni dove si è maggioranza e contestarle dove si è opposizione.
Sull’emergenza cinghiali ci sono tre ordini di problemi: i danni alle cose, i possibili danni alle persone e la questione Peste suina. Proprio su quest’ultimo punto Coldiretti Torino è stata chiara nel condannare il no ideologico all’anticipo dei piani di contenimento deciso da Atc e Ca. Qui si gioca anche con la salute a fini elettorali: è inaccettabile. I cittadini di Mirafiori Sud non possono essere considerati di serie b solo per giustificare l’esistenza di qualche partito o esponente politico e per raccattare voti».
«Come al solito, quando la sinistra non riesce a risolvere i problemi, finisce per contraddirsi, oscillando tra promesse e proteste – conclude Balena –. Cerca persino vane alleanze per inseguire le velleità animaliste del Movimento 5 stelle, tentando di conservare consensi in un campo largo che si rivela soltanto opportunistico, con l’unico risultato di mettere a rischio la sicurezza dei cittadini».
Ha scritto discorsi, scelto giacche, evitato gaffe, lanciato programmi tv e politici. Monica Macchioni era ovunque — senza esserci mai. Ora rompe il silenzio. Con stile.
Scritto da Alessio Tommasi Baldi il . Pubblicato in Voci Aperte.
Intervista esclusiva rilasciata a ConsulPress
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Una demiurga tra salotti, ministri e silenzi: il ritorno sottovoce di Monica Macchioni
Il consigliere regionale lancia l’allarme: “Manca metà 2024 e tutto il 2025”
«Il passaggio della delega del Turismo dall’assessora Chiarelli al suo collega di Giunta Paolo Bongioanni doveva segnare un cambio di passo, che per ora non si vede. Certamente non lo si vede per quanto riguarda la tempistica dei trasferimenti. Preoccupa, in particolare, il ritardo dei pagamenti da parte della regione Piemonte alle ATL. Che stanno ancora aspettando metà 2024 e tutto il 2025! Una situazione che mette a rischio le loro attività e lo stipendio dei dipendenti. Il sistema turistico piemontese ha bisogno di certezze in tempi rapidi».
cs
NE PARLIAMO a BARDONECCHIA il 20 settembre
IDEE e PROPOSTE PER UN RILANCIO di tutta la Città a partire dalle periferie.
Due tavole rotonde coordinate da Carmine Festa del Corriere e Marco BARDESONO di Torino Cronaca