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Coronavirus, l’assessore alla Sanità in visita all’aeroporto

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Icardi,  ha visitato ieri  sera l’aeroporto di Caselle dove,  come anche all’aeroporto di Levaldigi, è attiva la sorveglianza sanitaria sui passeggeri in arrivo con tutti i voli internazionali, anche se non diretti, dalla Cina

Accompagnato dal direttore dell’aeroporto Lorenzo Gusman e dal vicedirettore Francesca Soncini, l’assessore ha visitato l’area off-limits dove avvengono i controlli, ringraziando il personale del Servizio 118 della Regione Piemonte e i volontari che se ne stanno occupando con grande efficienza e professionalità.

In particolare, si è complimentato per l’organizzazione del servizio con i responsabili dell’aeroporto e il direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza del Piemonte 118, Mario Raviolo.

Telemedicina e innovazione, Allasia: “Strumenti essenziali per il territorio”

Il  Consiglio regionale del Piemonte ha promosso a Palazzo Lascaris il convegno “Telemedicina e innovazione in medicina nella Sanità regionale”

L’evento, curato dall’Associazione Sanità del Piemonte Orientale (Aspo) e patrocinato dalla Federazione interregionale degli ingegneri del Piemonte e della Valle d’Aosta (Fiopa), dall’Università del Piemonte Orientale (Upo), dal Politecnico e dall’Ordine degli ingegneri di Torino ha visto la partecipazione  di professionisti e di “addetti ai lavori” provenienti dall’Italia e dall’estero.
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“L’evoluzione  demografica a cui stiamo assistendo ormai da alcuni anni, l’invecchiamento della popolazione, l’incremento delle patologie croniche con la conseguente modifica dei bisogni di salute della popolazione, – ha detto nel suo intervento il presidente dell’Assemblea regionale Stefano Allasia – rendono sempre più necessaria una riorganizzazione strutturale della rete dei servizi sanitari offerti al cittadino affinché si possa mantenere lo standard qualitativo e la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario”.
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“Per questo credo e  sono convinto – ha concluso il presidente – che la telemedicina sia lo strumento essenziale per i nostri territori lontani dai centri ospedalieri  specializzati, perché  permette la cura e la gestione del paziente in remoto, fornendo servizi sanitari a distanza e contribuendo cosi a razionalizzare l’intervento sanitario mirando non da ultimo, al contenimento e all’ottimizzazione della spesa sanitaria  oggi sempre più in crisi nelle regioni”.

Bilancio, la minoranza fa scintille a Palazzo Lascaris

PD e LUV: “Se il bilancio non c’è, non siamo disponibili a perdere tempo su fogli di brutta”

“Quotidianamente leggiamo sui giornali mirabolanti stanziamenti da parte della Giunta Cirio ma oggi, nella prima seduta di Commissione del bilancio, queste cifre non tornano e spesso non esistono” – dichiarano i consiglieri di PD e LUV, dopo il confronto sul bilancio di previsione avvenuto questa mattina in Commissione con l’Assessore Tronzano.

La minoranza ha chiesto conto delle ‘missioni e programmi’ di bilancio, per verificare dove la maggioranza intenda prendere le risorse per sostenere la sua continua campagna elettorale, e soprattutto ‘per che cosa’, ma le domande sono cadute nel vuoto e l’Assessore ha perso la testa, urlando e spiegando ai consiglieri quali domande fossero ammesse e quali no.

“Una commissione davvero surreale” – commenta Domenico Rossi, consigliere del Partito Democratico – “non solo l’Assessore non risponde alle opposizioni, ma addirittura la richiesta di trasparenza e di dati precisi viene bollata come ‘illegale’ dalla maggioranza. Sarebbe ridicolo” – prosegue Rossi – “se sul tema ‘legalità’ questa Regione non avesse problemi seri, visto l’arresto e il rinvio a giudizio dell’ex-assessore Rosso, che non era certo in Giunta con il centro-sinistra”.

“l’Assessore Tronzano non conosce ancora le cifre, non risponde alle domande puntuali che PD e LUV gli hanno posto e tratta il bilancio come un foglio di brutta in cui non riconosce gli appunti. La verità” – afferma il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi – “è che, come successo quest’autunno, dietro i continui rinvii rischiano di esserci brutte sorprese: non vorremmo, dopo il silenzio, all’ultimo momento essere sorpresi con pesanti tagli ai servizi ai cittadini. Se il bilancio non è pronto non ci facciano perdere tempo”.

La commissione è stata rovente e l’iter si annuncia decisamente complicato.

“Basta continuare la campagna elettorale sotto altre forme” – aggiunge Sergio Chiamparino –: “è arrivato il momento di dire con chiarezza dove la maggioranza prenderà le risorse che continua ad annunciare sui giornali”.

“È evidente che serve ridefinire il metodo di lavoro” – insiste Raffaele Gallo – “chiediamo una conferenza dei capigruppo con urgenza. Abbiamo bisogno di capire in particolare dove sono le risorse annunciate per il piano competitività da 500 milioni”.

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Dal canto suo l’assessore Tronzano aveva  annunciato ieri che dal  2020 il bilancio della Regione Piemonte avrà un nuovo fondo di 15 milioni per la diminuzione strutturale del carico fiscale. Servirà a finanziare i nuovi sconti sull’Irap e sul bollo per chi acquista un’auto nuova.

Tronzano ha dato un veloce quadro della situazione finanziaria dell’ente: ”Da parte mia non c’è alcun tipo di valutazione sul passato, solo una fotografia dell’oggi per poter discutere degli sviluppi futuri”, ha precisato all’inizio.

Nel 2020 le entrate scendono di 183 milioni rispetto al 2019.  La situazione debitoria ammonta a 9,3 miliardi (di cui 4 miliardi in seguito alla liquidità fornita con il Dl 35). “E’ una cifra importante, già affrontata dalla giunta precedente, non è una novità, ma è un dato da considerare”, ha spiegato l’assessore, annunciando nel 2020 l’intenzione di acquistare il derivato che nel 2019 non è stato possibile acquistare per questioni tecniche determinate dai tassi di interesse. “L’operazione servirà a liberare le generazioni future da un debito importante e la Regione da una rata annua di 22 milioni per i prossimi anni”, ha detto Tronzano.

Quest’anno la rata dei mutui sale di 54 milioni, 268 rispetto ai 214 del 2019. Per il rilancio dell’economia, “di fronte a una situazione reale che mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese”, ha spiegato l’assessore, il fondo unico per l’innovazione viene dotato di 90 milioni, mentre 53 milioni saranno in dote del fondo di garanzia delle imprese. Una rimodulazione del Fesr porterà 17 milioni al settore turistico, con 14 milioni verrà poi rifinanziata la legge 18 sui piccoli comuni per interventi immediati.

 

Da Villamiroglio il lancio della Giornata della lingua piemontese

Dal Piemonte / In settimana il gruppo consigliare ‘Progetto Villamiroglio MPP’ ha depositato una articolato mozione con la richiesta da trasmettere alla Regione Piemonte di istituire la ‘Giornata della lingua e della letteratura piemontese”

A firmarlo sono il capogruppo Massimo Iaretti, nella foto,  (che nel comune valcerrinese ha anche la delega all’identità piemontese) ed Emiliano Racca. “La proposta – dice Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte – non voleva essere fine a se stessa. Per questo partiamo da Villamiroglio, grazie al documento elaborato a quattro mani con Emiliano Racca, in cui suggeriamo anche alcune possibilità di data, collegandoci alla prima ‘Gramatica Piemontese’ apparsa nel 1783 ad opera del medico Antonio Pipino di Cuneo”.

Ma già da prossimi giorni la proposta di mozione verrà inviata a tutti i comuni piemontesi, con una lettera di accompagnamento che inviterà le varie amministrazioni in tutta la regione da un lato ad approvarlo e ad inviarlo al governo regionale, dall’altro ad prevedere all’interno di giunte e consigli di una specifica delega all’identità piemontese. “E’ un passaggio importante – dicono Iaretti e Racca – perché parte dal gruppo consigliare di uno dei tanti piccoli e piccolissimi comuni che costituiscono l’asse portante della società piemontese e della regione subalpina”.

 

(Foto: Monferrato Paesaggi)

Le atmosfere piemontesi di Augusto Cantamessa

Nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario dell’istituzione della Regione Piemonte, il Consiglio regionale del Piemonte con l’associazione culturale In Arte, in collaborazione con l’Archivio Augusto Cantamessa, presenta la mostra fotografica “Augusto Cantamessa. Atmosfere piemontesi”.

All’inaugurazione, giovedì 6 febbraio alle ore 17.30, partecipano il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, Cinzia Tesio storica dell’arte, Bruna Genovesio e Patrik Losano curatori dell’Archivio Augusto Cantamessa. 

La mostra presenta trentadue immagini – esclusivamente in bianco e nero – realizzate dal fotografo piemontese Augusto Cantamessa (Torino 1927 – Bibiana 2018) tratte dall’immenso patrimonio fotografico dell’autore, che comprende diversi inediti. Le immagini ripercorrono la storia di oltre mezzo secolo della nostra regione, scoprendo luoghi e paesaggi che diventano istantanee di vita del Piemonte.

La selezione delle opere esposte rimanda ad alcune delle tematiche cardine della ricerca fotografica di Augusto Cantamessa: terra, paesaggi, ritratti. La mostra restituisce immagini colme della bellezza del territorio che nel tempo muta e si trasforma insieme ai suoi abitanti. Tanti sguardi su innumerevoli paesaggi, sulle campagne e sui paesi della provincia e anche su Torino con le sue prestigiose piazze, i suoi quartieri caratteristici, le luci dei Luna park, i giochi dei bambini sulla neve e le zone periferiche avvolte dalla nebbia.

Gli scatti di Cantamessa raccontano un universo di vita vissuta in Piemonte, dagli anni Cinquanta ad oggi, da cui si percepisce una forte appartenenza ai luoghi, attraverso la rappresentazione del paesaggio, di intensi ritratti di contadini, donne e bambini, di operai alle prese con l’edilizia popolare ma anche di persone che passeggiano per le strade della città.

La mostra “Augusto Cantamessa. Atmosfere piemontesi” rimarrà aperta al pubblico fino al 6 marzo, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Ingresso gratuito.

 

www.cr.piemonte.it

Servizio adozioni internazionali, ecco i dati del 2019

Nel 2019 i bambini accolti da coppie che hanno conferito incarico al Servizio adozioni internazionali della Regione Piemonte sono stati 24, provenienti da Corea del Sud, Colombia, Burkina Faso e Tunisia

Il Servizio, che opera in convenzione con le regioni Valle d’Aosta, Lazio e Calabria ha affrontato, nell’ultimo anno, importanti trasformazioni organizzative e, nonostante il calo di adozioni internazionali, ha mantenuto un dato costante degli ingressi di bambini in famiglia.

La Commissione adozioni internazionali (Cai), ha recentemente reso noti i dati sulle adozioni concluse in Italia nel 2019.

Per quanto riguarda i dati nazionali, in quest’ultimo anno si è registrato un calo del numero di adozioni internazionali che non hanno raggiunto la “soglia mille”. Nel 2018 sono stati adottati in Italia 1.394 minori stranieri, mentre nel 2019 sono state concluse 969 procedure di adozione. Un calo del 14 per cento rispetto all’anno precedente.

“Quello della Regione Piemonte – ha sottolineato l’assessore alle Politiche della Famiglia e dei bambini, Chiara Caucino – è il primo servizio pubblicoin Italia con il compito di permettere, nel rispetto del principio di sussidiarietà, l’incontro tra i minori in stato di abbandono e le famiglie desiderose di adottarli, nonché di realizzare progetti di cooperazione internazionale a favore dell’infanzia in difficoltà. Il Servizio pubblico, che lavora su un’area territoriale più limitata, rispetto agli altri enti autorizzati nazionali, ha però mantenuto stabile la propria operatività rispetto all’anno precedente, testimoniando una prosecuzione e un consolidamento di buoni livelli di collaborazione con i Paesi Stranieri in cui è operativo”.

Paesi come la Corea del Sud rimangono, per il Servizio, un punto di riferimento importante, per la professionalità e la buona cooperazione che caratterizzano lo svolgimento della procedura adottiva. “Ci auguriamo – ha evidenziato l’assessore – che Paesi come ad esempio la Colombia, che dai dati nazionali passa dalle 128 adozioni del 2018 alle 161 del 2019, possano incrementare il numero di famiglie che la scelgono come nazione di provenienza dei propri bambini”.

“In questo primo mese dell’anno – ha concluso Caucino – registriamo già un buon numero di conferimenti di incarico, segno della fiducia che le coppie ripongono nel nostro Servizio pubblico. Per il futuro auspico un rafforzamento del Servizio, anche attraverso una maggiore dotazione economica, di cui ho già richiesto lo stanziamento su due capitoli di bilancio regionale”.

I dati 2019 sulle adozioni internazionali concluse in Italia: http://www.commissioneadozioni.it/notizie/cai-anticipa-i-dati-sulle-adozioni-internazionali-2019/

Rischio incendi, dichiarato lo stato di massima pericolosità

In Piemonte è stato dichiarato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi  dopo giorni di forte  vento e assenza di precipitazioni che hanno reso più secca la vegetazione

E’ stato diramato dalla direzione regionale Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica, a partire da giovedì 6 febbraio.

Entro 100 metri dai terreni boscati, arbustivi e pascoli sono vietate azioni che potrebbero innescare  incendi: accendere fuochi, fuochi d’artificio, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per segare metalli, usare  apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile. Vietata ogni generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio. I trasgressori saranno sanzionati con multe da un minimo di euro 200 a un massimo di 2.000, oltre alle possibili sanzioni penali.

I conti della Regione tra progetti da realizzare e criticità

Il timone del governo della Regione è ben saldo e raggiungeremo i risultati che ci siamo prefissi, ma dovremo affrontare con serietà una difficile e molto complessa situazione dei conti, ereditata dal passato.

Abbiamo adottato ogni correttivo possibile, però ci vuole responsabilità da parte di tutti, maggioranza e opposizione”: è uno dei passaggi salienti della conferenza stampa che il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha voluto convocare martedì in vista del dibattito sul bilancio di previsione 2020, poi avviato il 5 febbraio in Commissione. Accanto a lui gli assessori al Bilancio, Andrea Tronzano, e alla Sanità, Luigi Icardi, e i capigruppo di maggioranza.

“Un problema – ha chiarito Cirio – arriva dai vecchi debiti, la cui rata dal 2020 sale a 500 milioni l’anno. L’altro è la storica criticità della spesa sanitaria, che dopo l’uscita dal piano di rientro è tornata a sforare. Finora la spesa in più è stata coperta con fondi una tantum, ma questi sono esauriti e d’ora in poi non si potrà più farlo”.

Il presidente ha comunque evidenziato che “ci facciamo carico della situazione senza compromettere i servizi e la crescita. In marzo presenteremo il nuovo Piano della Competitività, che comprenderà investimenti per 500 milioni di euro e sarà la nostra azione di sostegno all’economia e all’occupazione. Inoltre, sarà rifinanziata con 15 milioni la legge che eroga risorse ai Comuni, sarà esentato per tre anni dal pagamento del bollo auto chi acquista una nuova vettura rottamandone una inquinante, sarà scontata l’Irap alle imprese, saranno inserite risorse per i territori montani, le Province, la protezione civile, l’edilizia scolastica. Entro marzo verrà presentata anche una nuova legge sull’idroelettrico, che punta alla realizzazione di nuovi invasi e far entrare nelle casse della Regione le risorse relative alle concessioni. Cercheremo di liberare fondi effettuando risparmi e far pagare all’Unione Europea ciò che fino ad oggi non ha pagato, come i 20 milioni per le borse di studio e i 25 della quota infrastrutturale del trasporto pubblico locale. Inoltre, metteremo la massima attenzione per recuperare l’evasione del pagamento del bollo auto”.

L’assessore Icardi ha voluto chiarire che sul fronte della sanità “la situazione è drammatica. e ci vede già con un piede nel prossimo piano di rientro, che però cercheremo di evitare. Ma è necessario rivedere completamente il sistema, perché se non lo faremo noi sarà Roma a farlo in nostra vece. Abbiamo raschiato il fondo del barile, non c’è più nulla di risorse straordinarie una tantum da usare a copertura delle perdite. Per finanziare il settore dovremo spendere solo le risorse trasferite dal fondo sanitario regionale, che nel 2019 abbiamo sforato per 407 milioni” e nel 2020 saranno di 8,5 miliardi. Stiamo raccogliendo i dati azienda per azienda e li diffonderemo al più presto, insieme alle misure che ogni azienda sarà chiamata a mettere in campo per stare nel budget assegnato. Dal fondo nazionale avremo 80 milioni in più rispetto al passato, ma non ci sarà altro a cui attingere”.

Il quadro debitorio

Come ha illustrato l’assessore Tronzano, oggi la Regione ha spalle un debito complessivo rispetto ai mutui o alcune operazioni realizzate negli anni di 9,3 miliardi di euro (al netto dei conti della sanità):

– 4,2 miliardi collegati all’utilizzo del Decreto Legge 35 del 2013, che ha consentito alle Regioni di chiedere allo Stato l’anticipo di risorse e liquidità

– 3,1 miliardi di mutui vari contratti dalla Regione

– 1,8 miliardi per l’acquisto dei derivati risalenti alla Giunta Bresso e all’allora assessore Peveraro

– 203 milioni di prestiti obbligazionari

Tutto ciò si traduce in una “maxi rata” che la Regione deve restituire ogni anno al sistema bancario e allo Stato, che per il 2020 sarà di 497 milioni di euro, 54 in più rispetto al 2019, mentre nel 2021 la cifra salirà a 557 milioni (113 milioni in più rispetto al 2019).

Questo perché la Giunta precedente aveva rinegoziato i mutui pendenti, scegliendo di spalmare il beneficio generato da questa ricontrattazione sul biennio 2018-2019 (in particolare sul 2019). A questo si aggiunge anche il carico dei derivati.

Dal 2020, quindi, la rata comincerà a incrementare nuovamente e andrà coperta con le risorse del bilancio che, anche a parità di voci rispetto a quello del 2019, avrà 50 milioni in più di obblighi da coprire e di conseguenza 50 milioni in meno per altre attività.

I conti della sanità

La sanità ha un bilancio autonomo, ma che ovviamente si riflette sullo stato di salute generale delle casse della Regione.

A marzo 2017 è terminato il piano di rientro, che ha risanato i conti del sistema sanitario. Dallo stesso 2017 le aziende sanitarie hanno ricominciato ad avere forte difficoltà di sostenibilità dei propri costi ricorrendo alle sole fonti ordinarie di finanziamento, cioè il Fondo sanitario regionale e le cosiddette entrate proprie (ad esempio il ticket). Secondo questa analisi, l’incapacità di copertura delle spese è stata di 107,5 milioni nel 2017, di 302 milioni nel 2018 e 407 milioni nel 2019.

I conti sono stati chiusi in pareggio perché sono state utilizzate tutte le risorse risparmiate negli anni e nelle disponibilità delle Asl e della Regione.

In particolare: nel 2017 i 107,5 milioni sono stati coperti con fondi extra del Fondo sanitario nazionale nella disponibilità delle Asl (insomma, i loro risparmi); nel 2018 i 302 milioni di disavanzo sono stati coperti con 141 milioni di risparmi delle Asl dei fondi extra FSN, 80 milioni di fondi della Gestione sanitaria accentrata destinati alle Asl e solitamente usati per investimenti (ad esempio in innovazione tecnologica), 81 milioni sono stati recuperati con fondi extra rispetto al Fondo sanitario nazionale ordinario (una tantum come ad esempio i ritorni delle risorse dovute alle Regioni dalle case farmaceutiche a seguito della contrattazione tra il Ministero e l’Agenzia del farmaco); nel 2019 per coprire i 407 milioni di disavanzo, oltre a tutte queste risorse già utilizzate per la copertura dei due anni precedenti, si è usato il fondo di tutti i residui attivi/passivi, comprese le risorse incassate negli ultimi dieci anni attraverso le sanzioni dello Spresal per violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro (circa 20 milioni).

 

RAVETTI E GALLO (PD) SUI CONTI DELLA SANITA’: “DA ICARDI I SOLITI NUMERI MA NESSUNA SOLUZIONE”

“I numeri li aveva già dati a luglio. Poi era tornato a darli a settembre-ottobre. Quindi li ha ripetuti, con toni alquanto allarmistici, anche  in conferenza stampa. Ma quello che l’assessore Icardi in questi sette mesi continua a non dire, è che cosa intende fare, quali politiche pensa di adottare senza incidere sui servizi e sui cittadini. Quello che è emerso con chiarezza oggi, è che nei conti della sanità regionale non c’è alcun disavanzo da coprire. La Giunta di centrosinistra non ha lasciato in eredità debiti, ma c’è stata, a partire dal 2017, una maggiore spesa coperta grazie ad entrate straordinarie. Una maggiore spesa che è stata determinata non da sprechi o inefficienze ma da due fattori fondamentali. Il primo è che, usciti dal piano di rientro, è stato possibile tornare ad assumere personale medico e sanitario, dopo che per anni il blocco del turn over aveva fatto esplodere la mobilità passiva. Il secondo fattore è dato dall’incremento della spesa farmaceutica legata ai farmaci innovativi, in particolare antitumorali ed epatite C. Noi siamo orgogliosi di aver consentito alla sanità piemontese di tornare ad assumere e di aver garantito a tutti i piemontesi cure per malattie gravi. L’assessore Icardi, preoccupato per la perdita lorda di 278 milioni di euro nel 2019, ha voluto avvisare tutti del fatto che il Piemonte ha già un piede nel futuro piano di rientro. Sulla cura, su come affrontare la situazione, sulle politiche da adottare, solo silenzio e un rinvio a future conferenze stampa e future slides. Dove magari spiegherà anche come pensa di pagare il maggiore contributo da parte della sanità privata. Speriamo solo che tanto allarmismo non sia propedeutico a infauste scelte, come un nuovo blocco delle assunzioni. Questo sì che sarebbe un salto nel passato che pagherebbero duramente tutti i piemontesi”

Lunedì il giorno di febbraio più caldo in 62 anni

Lunedì 3  è stato il giorno di febbraio più caldo degli ultimi 62 anni in Piemonte

Lo afferma  Arpa -Agenzia regionale per la protezione ambientale.

Un record che  riguarda non solo le massime, 27.3 gradi a Cumiana (Torino), 27 nel centro città, ma persino le medie delle temperature in pianura, che hanno registrato 22.3 gradi per le massime, 12.9 le medie, 5 le minime. In un quarto delle stazioni meteo Arpa è stato ottenuto il nuovo record di temperatura massima per  febbraio.

Tronzano ai funerali di Cerchio con il gonfalone regionale

Sarà l’assessore Andrea Tronzano a rappresentare la Giunta regionale del Piemonte ai funerali di Giuseppe Cerchio, già assessore e consigliere regionale, che avranno luogo a Baldissero Torinese giovedi 6 febbraio alle ore 14 nella Parrocchia Santa Maria della Spina. Alla cerimonia funebre sarà presente anche il Gonfalone della Regione Piemonte