La terza Commissione del Consiglio regionale ha espresso, a maggioranza, parere preventivo favorevole al regolamento di gestione delle strutture ricettive extralberghiere. La nuova legge, approvata lo scorso luglio, può così finalmente trovare attuazione.
La principale novità riguarda i giorni di apertura dei Bed and Breakfast e degli affittacamere non imprenditoriali fissati in 270 con un minimo di 45 giorni continuativi iniziali.
Fino a sei camere non persiste poi l’obbligo del superamento delle barriere architettoniche e dell’ imposizione della tv in ogni camera da letto, grazie anche all’attività svolta in Commissione. Viene poi snellita anche la parte delle nuove pratiche burocratiche.
Per i gruppi di opposizione, in particolare Mns, aumentano tuttavia i costi di gestione al punto tale da mettere a rischio le strutture extralberghiere piemontesi, che contano oltre seimila attività. Nel 2017 sono stati circa un milione e mezzo i turisti ospitati, garantendo l’offerta anche in piccole e medie realtà collinari e montane che altrimenti non avrebbero alcuna ricettività.
Tra le misure più criticate dall’opposizione ci sono gli obblighi di dover rispettare il regolamento europeo sull’Haccp, di profilassi per la legionellosi e l’imposizione di volumetrie e altezze (18 metri quadri per stanza alta almeno 270 cm), che danneggerebbero gran parte del patrimonio abitativo montano da queste attività.
Gli aspetti più rilevanti della nuova disciplina, alla quale fa riferimento il regolamento, contemplano la possibilità di affittare ai turisti case e stanze di alloggi privati, la gestione dei Bed and Breakfast e degli affittacamere in modo imprenditoriale e non imprenditoriale.
Vengono poi previste l’introduzione della formula delle case e appartamenti per vacanze denominate residence, semplificazioni delle case per ferie che potranno chiamarsi foresterie e centri soggiorno, quest’ultimi con specifiche e puntuali finalità sociali, educative e sportive.
C’è poi la possibilità per le strutture ricettive extralberghiere, localizzate lungo itinerari e sentieri escursionistici riconosciuti come tali dalla Regione Piemonte, di aggiungere alla propria denominazione quella di posto tappa con caratteristiche peculiari e servizi di offerta turistica dedicati.