Margot Galante Garrone

E’ morta la cantante del femminismo e della contestazione torinese

di Pier Franco Quaglieni
Aveva capito che il marxismo era tornato ad essere un’utopia e che essere laici consentiva di andare oltre le utopie assassine del ‘900. Era stata sempre sicuramente in buona fede e quindi merita il totale rispetto anche di chi non ha condiviso con Lei quasi nulla
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E’ mancata a Venezia tra il silenzio generale a fine agosto, a 76 anni, Margot Galante Garrone,figlia di Carlo avvocato e senatore torinese eletto col PCI e nipote di Alessandro, storico del Risorgimento. I prozii erano stati eroi della Grande Guerra , medaglie d’oro al V.M. L’avevo conosciuta a Torino ed avevo ripreso i rapporti con Lei negli ultimi anni . L’amore per Venezia ci aveva attratti. Era una cantautrice italiana che ha avuto periodi di successo.Della sua morte mi ha dato notizia il comune amico Achille Ragazzoni,presidente dell’istituto per la Storia del Risorgimento di Bolzano.Ero distantissimo dalle sue idee , le sue canzoni protestatarie non mi piacevano , i suoi amici torinesi estremisti, da Straniero ad Amodei , mi suscitavano l’orticaria .La sua canzone più celebre apri’ la stagione del femminismo furioso e venne scritta da Franco Fortini,un altro fazioso intollerabile :”Le nostre domande “. Non aveva sostanzialmente modificato le sue idee che neppure il crollo del Muro ebbe la capacità di porre in crisi. La sua era una fede politica molto inossidabile e assai poco laica,incapace cioè di fare i conti con la storia . Negli ultimi tempi tra noi si era aperto un dialogo soprattutto dopo l’uscita del mio ultimo libro. Aveva capito che il marxismo era tornato ad essere un’utopia e che essere laici consentiva di andare oltre le utopie assassine del ‘900. Era stata sempre sicuramente in buona fede e quindi merita il totale rispetto anche di chi non ha condiviso con Lei quasi nulla.
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