Il confronto di mercoledì sera (ore 21), autentico “crocevia” europeo per entrambe le compagini, sarà il numero 52, in casa del Toro in Serie A, tra i granata e la Sampdoria: i 51 precedenti vedono i torinisti in netto vantaggio, con 28 vittorie a fronte delle sole 8 dei liguri (15, invece, i pareggi). Torino nettamente avanti anche nel computo delle reti realizzate: 86-47. Il primo “incrocio” (che consiste anche nel primo confronto in assoluto tra i due sodalizi) ha luogo nell’annata 1946-’47, cioè la prima della società blucerchiata, sorta il 12 agosto 1946 dalla fusione tra la Sampierdarenese e l’Andrea Doria: 1-1 alla terza giornata (6 ottobre 1946), col vantaggio granata di capitan Valentino Mazzola al 32′ impattato da Giuseppe “Pinella” Baldini al 56′. La prima del Toro arriva già l’annata seguente, con un 3-2 datato 25 aprile 1948 (trentunesima giornata), con realizzazioni piemontesi firmate da Franco Ossola al 4′, Guglielmo Gabetto al 14′ e Danilo Martelli al 68′, mentre il primo successo sampdoriano si fa attendere addirittura fino al 1958-’59, quando alla diciannovesima giornata (8 febbraio 1959) i liguri espugnano per 2-1 il campo del Talmone Torino, rendendo vana la marcatura del granata Gino Armano (54′). La più pingue vittoria del Torino è il 5-1 della ventunesima giornata della stagione 2014-’15 (1° febbraio 2015), con reti granata firmate da Fabio Quagliarella (a segno al 16′, al 29′ su calcio di rigore e al 64′), Amauri (al 75′) e Bruno Peres (93′), mentre i più netti successi ospiti sono il 3-1 dell’annata 2008-2009 (ventinovesima giornata, 22 marzo 2009) e il 2-0 del 2013-’14 (ventiseiesima, 2 marzo 2014), con questo successo “all’inglese” che consiste nell’ultimo “colpaccio” blucerchiato in casa del Toro. L’ultima vittoria torinista è, invece, il 2-0 della quarta giornata della stagione 2015-’16 (20 settembre 2015, con doppietta di Quagliarella, a segno al 17′ e al 24′), mentre l’ultimo pareggio è il 2-2 della scorsa annata (quarta giornata, 17 settembre 2017): doriani avanti già al 1′ con Duvan Zapata, sorpasso granata con Daniele Baselli (13′) ed Andrea Belotti (14′), pareggio ospite al 34′, con un acuto Quagliarella (autore, quindi, del classico “goal dell’ex”). Le due compagini si sono, inoltre, affrontate nella Città sabauda anche in Serie B (due volte) ed in Coppa Italia (undici). Per quanto riguarda la cadetteria, si ha un “bottino pieno” dei granata, vittoriosi per 1-0 nel 2000-2001 (quinta giornata, 2 ottobre 2000, con rete di Marco Ferrante al 21′) e per 2-1 nel 2011-’12 (ventottesima, 20 febbraio 2012, reti toriniste di Mirko Antenucci al 19′ e Riccardo Meggiorini all’86’). Ben più lunga la lista dei confronti nella “Coppa della coccarda”, che inizia nel 1967-’68, col successo granata nel primo turno (3 settembre 1967): 1-0, grazie ad un’autorete di Francesco Morini al 44′. Altro successo 1-0 dei padroni di casa nella semifinale di ritorno dell’edizione 1981-’82 (31 marzo 1982): dopo l’1-2 dell’andata in Liguria, i granata accedono alla finale grazie alla rete di Paolo Beruatto al 37′. Nulla di fatto (0-0) sia nel ritorno dei quarti di finale dell’edizione 1983-’84 (10 giugno 1984, col Toro qualificato in virtù dell’1-1 dell’andata in trasferta), sia nell’andata dei quarti di finale del 1984-’85 (12 giugno 1985, con i doriani qualificati grazie alla successiva vittoria 4-2 nella gara di ritorno in Liguria), per poi giungere alla prima vittoria della “Samp” nel 1985-’86, con un 4-3 (datato 24 maggio 1986) nel ritorno degli ottavi di finale, che vale agli ospiti (già vittoriosi per 2-0 nella gara d’andata in casa) l’accesso al turno successivo. Nel 1987-’88 si contano, in terra di Piemonte, ben due confronti tra il Toro e il “Baciccia”, entrambi sostanzialmente negativi per i padroni di casa, sconfitti per 2-0 nel confronto valido quale quinta giornata del turno eliminatorio (6 settembre 1987) ed inutilmente vittoriosi per 2-1 (dopo i tempi supplementari) nel ritorno della finale: il 19 maggio 1988, il Torino (sconfitto per 0-2 nella gara d’andata a Marassi) riesce a recuperare la situazione grazie alle autoreti di Pietro Vierchowod al 5′ e di Antonio Paganin al 35′, salvo poi incassare la realizzazione ospite (opera di Fausto Salsano) al 112′, dovendo dire addio al trofeo. Nel 1990-’91 e nel 1997-’98 arrivano due successi granata, purtroppo inutili per la qualificazione: nel primo caso, l’1-0 dell’andata dei quarti di finale (6 febbraio 1991, rete di Gianluigi Lentini già al 1′) viene “bruciato” a causa di una sconfitta col medesimo risultato nella gara di ritorno a Genova (coi blucerchiati qualificati ai rigori), mentre nel secondo il 2-1 dell’andata dei sedicesimi (3 settembre 1997, con reti di Marco Ferrante al 7′ e al 15′) viene ribaltato al ritorno dai doriani, vittoriosi in Liguria per 3-1. Torino senza vittorie (ed eliminato) anche nelle ultime due occasioni: 2-2 nel ritorno del secondo turno dell’edizione 2001-2002 (25 ottobre 2001, con qualificazione ospite per via delle reti realizzate in trasferta, dopo l’1-1 dell’andata a Marassi) e secco 2-0 blucerchiato nell’andata degli ottavi di finale del 2004-2005 (19 novembre 2004, col Toro poi inutilmente vittorioso per 2-1 nella gara di ritorno nella “Superba”). Quindi, in Coppa Italia si contano 11 confronti, con 5 vittorie del Torino a fronte delle 3 della Sampdoria (3 anche i pareggi), mentre il computo delle reti è in perfetto equilibrio: 12 per parte. Ricapitolando, tra Serie A, Serie B e Coppa nazionale, il Torino ha ospitato la Sampdoria 64 volte, conquistando l’intera posta in 35 occasioni, contro le 11 della “Samp” (18, invece, i pareggi). Il Toro è nettamente in vantaggio anche nel conteggio delle reti: 101-60.
Giuseppe Livraghi