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Indifesa appare l’anima femminile

LIBERAMENTE  di Monica Chiusano

Indifesa appare l’anima femminile, contenuta nel corpo fragile, bellissimo e delicato di una donna che chiede solo di poter riposare nella culla della sua pace…

Incombente invece diviene la forza irruente e noncurante di chi non vuole deliziarla di questo diritto, solo per colpa di un egoismo troppo narciso e a volte persino malato.
Impariamo ad addormentarci serenamente nell’ansa del piacere ma nel desiderio di ciò che veramente è capace di essere compreso da altrui, dove nulla può violare il nostro diritto di essere, proprio dove più dovremmo sentirci rassicurate.
Molto spesso osiamo fidarci ciecamente degli altri solo per il piacere di scoprirci protette, ma non possiamo delegare troppo gli altri per questo…Il rischio è rimanerne deluse.
Nonostante ciò, continuiamo ad affidarci a chi sembra capace di amare, perché il bene, quello vero, ha il diritto di potersi far riconoscere.
Rimaniamo protagoniste di noi stesse senza cedere solo per colpa della nostra fragilità.
Ricordiamoci però di addormentarci al sicuro per poi risvegliarci tra le braccia della meraviglia, nella quale innanzitutto noi stesse sappiamo specchiarci e riconoscerci!
…Dedicato a tutte coloro che ormai hanno paura di amare, perché vittime attonite e impaurite di una violenza incapace di dar loro fiducia e pace.
L’amore esiste, non è una fantasia e non merita minaccia….Impariamo solo a riconoscerlo senza più la paura di viverlo!
Ognuna di noi deve avere il diritto di sognare e di avere fiducia nel domani che verrà, sempre e comunque! Persino il dolore può portare magia, basta saperlo trasformare.

Dal 9 aprile tour guidato alla scoperta di Pinerolo

 
Sabato 9 aprile si inaugura il Welcome Tour® Pinerolo, il tour guidato della cittadina condotto da Theatrum Sabaudiae – operatore iscritto al Registro Incoming dell’ATL – che si è aggiudicato il servizio a seguito del bando promosso dall’ATL. L’iniziativa è stata realizzata da Turismo Torino e Provincia in accordo con il Comune di Pinerolo, socio dell’ATL.
Pinerolo – conosciuta soprattutto per essere la patria della Cavalleria e dell’equitazione oltre che del panettone ”classico piemontese”– potrà essere scoperta attraverso una passeggiata guidata nel suggestivo centro storico, tra vie medievali che hanno conservato intatto tutto il loro fascino, tra i palazzi del potere, conventi e monasteri ripercorrendo inoltre il periodo francese ricco di aneddoti primo fra tutti quello della Maschera di ferro, misterioso personaggio fatto imprigionare da Luigi XIV, scortato dai Tre Moschettieri.

Un percorso attraverso lo spazio e il tempo che culmina sul colle di San Maurizio, da cui godere di un panorama mozzafiato: la vista spazia dalla collina circostante, con le sue ville signorili e i suoi vigneti, alla città di Torino, dalla pianura pinerolese alle Alpi dove svetta, imponente, il Monviso.

Per Francesca Costarelli, Assessora al Turismo del Comune di Pinerolo: “Welcome Tour è un’occasione per raccontare le meraviglie di Pinerolo ai cittadini temporanei che ancora non ne conoscono il fascino, soprattutto a un pubblico di fruitori di lingua francese che ci auguriamo cresca sempre di più. Allo stesso tempo, con queste visite anche tanti pinerolesi avranno la possibilità di sentirsi viaggiatori in casa propria, per conoscere vie, palazzi e strade con uno sguardo nuovo. Un grande grazie a Turismo Torino e Provincia per la definizione di questo servizio che arricchisce l’offerta culturale e turistica della città“.

Welcome Tour® Pinerolo si svolge ogni secondo sabato del mese, a partire dal 9 aprile, alle ore 10.30. La visita guidata, in italiano e francese, dura circa due ore e può essere prenotata su www.turismotorino.org.
La partenza è dall’Ufficio del Turismo di via del Duomo 1.  Costi: €14 intero, €11 ridotto per over 65, studenti under 25, Torino+Piemonte Card, Abbonamento Musei, MUPI card. Per informazioni: info.pinerolo@turismotorino.org – +39 0121.795589

Siamo orgogliosi – sottolinea Marcella Gaspardone di Turismo Torino e Provincia – di aver contribuito alla definizione di un servizio di visita guidata per la città di Pinerolo, Comune nostro socio; tale iniziativa rappresenta un importante segnale per il nostro territorio ma anche, e soprattutto, per i nostri operatori turistici affinché il turismo ritorni a valorizzare il nostro tessuto economico-sociale legato a cultura e commercio“.

In mostra i migliori vivai d’Italia, a Stupinigi arriva Floreal

ANTEPRIMA FLOREAL: ALLA PALAZZINA DI CACCIA  DUE GIORNI DI FIORI, CULTURA GREEN E TANTA BELLEZZA

 

Sabato 2 e domenica 3 aprile 2022

 

ANTEPRIMA FLOREAL – In mostra i migliori vivai d’Italia è l’anticipazione di primavera, ricca di fiori e colori, della II edizione d’autunno di FLOREAL, storica mostra florovivaistica torinese ormai fra le principali d’Italia, per quantità e qualità di espositori.

Attesi i migliori 35 vivai selezionati dalla “Guida ai Vivai d’Italia”, edita da Add Editore e curata da Giustino Ballato e Rossella Vayr. L’unica roadmap ai vivai della Penisola oggi esistente, in un affascinante viaggio nel verde di 300 vivai d’Italia, per scoprire storie, curiosità e conoscere le diverse tipologie di piante che li contraddistinguono, e acquistabile nei giorni della manifestazione.

Due giorni per celebrare la bellezza dell’arrivo della primavera: orchidee, peonie, rose, bonsai, cactus e anche veri gioielli da collezione con le varietà di viola “Cool Wave” e le “Radiance”, ma anche verbene, petunie e piante aromatiche e medicinali. Un tripudio di fiori, verde e natura, nel segno della sostenibilità e del rapporto sempre più importante fra uomo e piante nei giardini della magnifica residenza Sabauda settecentesca della Palazzina di Caccia di Stupinigi, Patrimonio Unesco situato alle porte di Torino.

 

Novità di quest’anno, all’insegna della qualità della manifestazione che cresce di anno in anno, è la presentazione di FLOR Academy, una scuola per ogni coltivatore di piante, con la possibilità di confrontarsi con i migliori esperti d’Italia che, oltre ad esporre le proprie piante, organizzeranno workshop, approfondimenti, laboratori e lezioni, per tutti i visitatori della mostra-mercato.

Un momento dedicato volto a informare, divulgare e promuovere la cultura e la conoscenza delle piante in ambito green, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’ambiente.

 

Un intero week end all’insegna della valorizzazione dell’eccellenza, quindi, in presenza della top list degli esperti vivaisti per inondare di profumo e colori gli scenografici giardini della Palazzina di Caccia di Stupinigi, fra tante nuove attività e laboratori che ruotano intorno all’evento, fra cui sabato dalle 15 alle 17 un evento dedicato ai più piccoli e le loro famiglie, con il laboratorio a cura di Agroinnova, per imparare a conoscere e riconoscere i semi che danno vita alla pianta.

Alle ore 18, per i più grandi è invece in programma una ‘Flower Hour’ all’orario dell’aperitivo, in compagnia di Gramaglia. Dall’arquebuse al vermouth, fra erbe e liquoristica, una panoramica dell’apporto aromatico delle piante impegnate nella produzione di liquori, amari, vermouth e anche alcuni distillati.

Fra i tanti appuntamenti, nella giornata di domenica, da non perdere il laboratorio ADIPA per adulti e piccini a cura dell’illustratrice Rossana Bossù e tratto dal libro “Come un albero”, con un parallelismo fra albero e ritratto e analogie legate alle illustrazioni.

Per due giorni sarà inoltre possibile ricevere in ogni momento suggerimenti per le proprie piante, con i preziosi consigli di Giampiero del vivaio Isola Larga.

 

Un’occasione unica per trascorrere un week-end all’aria aperta con tutta la famiglia ed immergersi nella bellezza della natura, con la possibilità di visitare anche la splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi, che in questi giorni ospita in contemporanea due grandi mostre internazionali, prodotte da NEXT EXHIBITION. Nelle antiche cucine il legame indissolubile uomo-animale con “STEVE McCURRY – Animals”; in Citroniera di Ponente “FRIDA KAHLO – Through the Lens of Nickolas Muray”. Frida, icona dei tempi, che fece dei fiori e dei colori sua immensa passione, come si potrà vedere nelle sue fotografie più iconiche. Per il grande afflusso di pubblico in mostra nel fine settimana, si consiglia, per evitare code, la prenotazione biglietti sui siti ufficiali www.mostramccurry.com e www.fridatorino.it

 

L’accesso ad ANTEPRIMA FLOREAL è consentito con green pass, secondo le normative che saranno vigenti al momento della manifestazione. Il programma completo è on line sul sito www.orticolapiemonte.it e su Facebook.

www.orticolapiemonte.it

 

PROGRAMMA COMPLETO DI ANTEPRIMA FLOREAL ON LINE SUL SITO ORTICOLA PIEMONTE E SU FACEBOOK

 

Informazioni utili

 

SITO ORTICOLA PIEMONTE: www.orticolapiemonte.it

FACEBOOK: www.facebook.com/FLOR.di.ORTICOLA.PIEMONTE

 

ANTEPRIMA FLOREAL si svolgerà dal 2 al 3 aprile dalle h. 10 alle 19, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

L’accesso è consentito con green pass, secondo le normative che saranno vigenti al momento della manifestazione. L’ingresso è di 5 euro (6 euro in prevendita, maggiori informazioni al sito www.orticolapiemonte.it). L’incasso sarà devoluto come contributo al progetto di riforestazione urbana FORESTOPIA.

 

ANTEPRIMA FLOREAL è organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano, Associazione Stupinigi è. Ha ottenuto il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Nichelino, Distretto Reale di Stupinigi.

www.orticolapiemonte.it

La Rocca di Arignano, cena di beneficenza per l’Ucraina con Women in Coffee

Giovedì 7 aprile alle ore 20, nella Locanda della Rocca di Arignano, si terrà una cena benefica per l’Ucraina a tema caffè, curata dall’executive chef Fabio Sgrò e organizzata in collaborazione con Caffè Vergnano e l’azienda vitivinicola Tenuta Tamburnin.

Parte del ricavato della serata andrà nelle casse della Croce Rossa e tutti i commensali riceveranno, come omaggio simbolico, una confezione contenente una tazzina da caffè della Linea Women in Coffee, progetto di sostenibilità sociale di Caffè Vergnano, e una lattina di caffè della linea Pink Collection.
“Dopo aver collaborato in occasione della mostra Arte è donna di inizio marzo, nella quale Caffè Vergnano aveva illustrato il proprio progetto Women in Coffee, siamo molto felici di poter collaborare nuovamente con l’azienda, per un progetto di questo genere” ha dichiarato la direttrice della Scuola di Cucina e proprietaria insieme al marito Luca Veronelli, della Rocca di Arignano, Elsa Panini, che poi aggiunge “nello specifico la serata e l’iniziativa nascono dal desiderio di fare qualcosa di concreto per aiutare chi è meno fortunato di noi, chi, suo malgrado, è finito all’interno di un conflitto al quale nessuno mai avrebbe voluto assistere”.
“Women in Coffee nasce da un sogno, il mio sogno, quello di supportare le donne coltivatrici di caffè in tutto il mondo” ha dichiarato la CEO di Caffè Vergnano, Carolina Vergnano. “Oltre a questo obiettivo virtuoso, Women in Coffee è diventato un contenitore più ampio che porta avanti messaggi legati all’empowerment, all’inclusione e alla comunione che oggi più che mai sono drammaticamente attuali. Women in Coffee, nel suo piccolo, si schiera al fianco delle donne ucraine per aiutarle a vivere e superare un momento buio del nostro tempo affinché tutto questo cessi il prima possibile e dalla storia si impari a fare meglio”.

I quattro piatti pensati per la cena – dall’antipasto al dolce – sono stati tutti costruiti dallo chef Fabio Sgrò intorno al caffè dell’azienda chierese. Si parte dalla Quaglia scottata, insalatina di erbe spontanee e sedano e perle di caffè, “in cui il caffè che va ad aromatizzare il fondo di quaglia contrasta la dolcezza delle erbe e della carne”, si continua con gli Gnocchi arrostiti croccanti con fave crude e mousseline di cipolla e caffè, “in cui quest’ultimo va ad aromatizzare una zuppa di cipolle, insieme all’aceto”, si prosegue con il Petto d’anatra, radici e salsa al pane profumata al caffè, “dove la salsa viene realizzata con pane raffermo prodotto con lievito madre e fondo aromatizzato al caffè”, e si termina con un Parfait alla liquirizia e tuile croccante al caffè, “piatto nel quale il caffè è presente nella sottilissima tuile, quasi dello spessore di un’ostia, assieme all’alga nori”.
Tutti i piatti saranno abbinati ai vini di Tenuta Tamburnin, azienda vitivinicola situata a Castelnuovo Don Bosco, nell’astigiano, che possiede 9 ettari di terreno a un’altitudine di circa 300 m.s.l.m., dove vengono coltivati i vitigni locali Freisa, Malvasia, Bonarda, Barbera e Nebbiolo e gli internazionali Chardonnay, Sauvignon Blanc e Merlot. La cena avrà un prezzo di 70 € e parte del ricavato sarà devoluto alla causa dell’Ucraina, attraverso l’importante e fondamentale contributo di Women in Coffee e della Croce Rossa.
Due sono le modalità di prenotazione possibili per la cena: telefonare al +39 011 4031511 o inviare una mail all’indirizzo info@roccadiarignano.it.

La meraviglia del “Camelieto” al Castello di Miradolo

La “Fondazione Cosso” presenta il progetto di recupero e salvaguardia di oltre cento esemplari di una pianta fra le più raffinate, riscoperta in Italia solo alla metà del Novecento

Sabato 2 aprile, ore 14,30

San Secondo di Pinerolo (Torino)

Della famiglia delle “Theaceae”, la camelia è originaria delle zone tropicali dell’Asia e il nome, scelto nel ‘700 dal medico e botanico svedese Linneo, deriva dal nome latinizzato del missionario gesuita Georg Joseph Kamel (1661 -1706) che, per primo, importò la pianta dal Giappone. Assurta agli onori letterari e resa celebre dal romanzo di Alexandre Dumas figlio “La signora delle camelie” (1848), il fiore è da allora simbolo di costanza in amore, di grazia, di bellezza e devozione. Se bianca, significa “stima” e “ammirazione”. Se rosa, “amore” e “speranza”. A metterla in scena come merita (ricordiamo che, rigorosamente bianca, divenne anche il simbolo di Coco Chanel e della sua celebre “Maison”) sarà, sabato 2 aprile (ore 14,30) la “Fondazione Cosso” che al “Castello di Miradolo” presenterà ufficialmente il piano di recupero, tutela e valorizzazione del suo “Camelieto”, realizzato in collaborazione con “Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA)” e “Società Italiana della Camelia” di Verbania, con il contributo di “Fondazione Compagnia di San Paolo”.  “Nell’ambiente protetto del Parco del Castello – spiegano Maria Luisa Cosso e Paola Eynard, presidente e vicepresidente della Fondazione – si trovano oltre 130 giovani esemplari di camelie propagate da piante vetuste appartenenti a due tra le collezioni più antiche e pregevoli d’Italia, provenienti dal giardino dell’ex ‘Albergo Eden’ di Verbania Pallanza e dal Parco di ‘Villa Durazzo Pallavicini’ di Genova Pegli. Alle camelie ottocentesche introdotte dalla Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, ultima discendente della famiglia e proprietaria della dimora fino al 1950, si affiancano così le nuove ‘cultivar’, recuperate e salvate dall’abbandono”. Il progetto di piantamento diffuso ha preso il via nel 2019 con l’obiettivo di mantenere e far sopravvivere un ingente patrimonio botanico formato per il 50% da esemplari unici in Italia. Nel 2020 è stato avviato lo studio e la caratterizzazione dei giovani esemplari introdotti nel Parco del Castello e di quelli già esistenti, da parte di un gruppo di esperti dell’ “Università degli Studi” di Torino guidati da Valentina Scariot, con la collaborazione dell’agronomo Andrea Corneo, presidente della “Società Italiana della Camelia”. Strano destino però quello del prezioso fiore orientale. Portato in Europa grazie agli Inglesi, che sul finire del Seicento esplorarono le “Indie Orientali” alla ricerca di territori da conquistare, conobbe negli anni un enorme successo. Anche in Italia, dove una vera e propria esplosione di “cameliomania” si ebbe solo nell’Ottocento, quando il fiore assunse anche segreti significati politici ( “fiore del Risorgimento” ) e, più apertamente, letterari (“La Dama delle Camelie” e “La Traviata”). Sennonché, dopo anni gloriosi in cui in ogni giardino dell’Ottocento la presenza di piante di camelia era d’obbligo, sul finire del secolo l’interesse per questo fiore si è affievolito fino quasi a scomparire. “Molti vivai sono stati chiusi, la nomenclatura si è persa, anche nelle collezioni e nei giardini botanici. L’assenza di profumo, che accomuna quasi tutte le camelie, fu additata come la causa principale della perdita di interesse verso questa specie. Solo a metà degli anni ’60 del Novecento, grazie ad alcuni studiosi ed esperti floricoltori della ‘Società Italiana della Camelia’, l’attenzione per questa pianta rinasce in un’ottica di tutela della biodiversità”. E fu alla fine degli anni ’90 che l’“Assessorato alla Cultura” della Regione Piemonte, con il sostegno del “Ministero per le Politiche Agricole e Forestali”, avviò un articolato programma per il recupero del “germoplasma” locale sul cui solco si inserisce per l’appunto il progetto sviluppato a Miradolo e presentato ufficialmente sabato 2 aprile, in un incontro (a tema “La camelia nella storia tra Oriente e Occidente”) che darà il via ad un mese di iniziative e di incontri che si concluderanno sabato 30 aprile.

Per info e programma: Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (Torino); tel. 0121/502761 o www.fondazionecosso.com

g.m.

Nella foto di copertina Maria Luisa Cosso e Paola Eynard

Da Le Gru a Le Gru…di domani

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Partito il restyling del mall di Grugliasco, con un investimento di 8milioni di euro per la prima fase dei lavori di Piazza Nord

Venerdì 1° aprile, via ai festeggiamenti con il vernissage della mostra di Donato Sansone e la musica di Boss Doms

Apriva il 9 dicembre 1993. Dunque, quasi trent’anni di frenetica attività. E qualche ruga allora ci sta. Ed é ben giustificata ed ammissibile, se si pensa ai milioni di clienti passati nei suoi lunghi corridoi e nelle sue molte imprese commerciali, con una media di circa 50mila persone al giorno. Di qui la partenza, lo scorso gennaio, dei lavori di restyling (strutturale e culturale) che porteranno la shopville Le Gru di via Crea a Grugliasco alla ridefinizione di spazi e percorsi assolutamente rinnovati e avveniristici. Tre mesi, finora, di lavoro, curato dagli architetti statunitensi dello “Studio H2G” specializzati in retail design, che in questa prima fase dell’opera (fino al prossimo autunno) riguarderà la Piazza Nord completamente trasformata secondo i progetti in corso. Ben 8 i milioni di euro investiti in questa prima fase di lavori  da parte di “Klepierre”, leader europeo nella proprietà, gestione e sviluppo dei centri commerciali, per un grande cambiamento che consoliderà il ruolo di leadership di Le Gru in Piemonte. La nuova Piazza Nord si presenterà completamente trasformata, sull’esempio delle più prestigiose e storiche gallerie commerciali cittadine, aperta ai colori del cielo attraverso una nuova copertura vetrata fatta di grandi cupole organiche in vetro e acciaio di oltre 1.000 mq. e diventerà un luogo non solo bello, ma funzionale, carico di modernità e innovazione, attraverso processi certificati e alte garanzie anche sul piano della “sostenibilità”. I lavori, inoltre, portati avanti durante la notte ( quindi ininfluenti sulla fruibilità degli spazi e soprattutto sugli accessi ai negozi e ai servizi), saranno programmati su più fronti: non solo strutturali ma anche di sviluppo – spiegano i responsabili – dal punto di vista del ‘retail’ per potenziare ulteriormente la ‘customer experience’ ed offrire i migliori ‘retail brand’ italiani”. I primi risultati sono già visibili: negli ultimi mesi, infatti, sono ben 12 i nuovi brand  sbarcati a Le Gru e altrettanti hanno aperto in una nuova location della shopville o hanno puntato su un radicale restyling. La scorsa settimana hanno inaugurato “Flying Tiger” “NYX”, mentre sono in arrivo anche “Signor Vino”“Falconeri” e altri importanti marchi, culminando in autunno con l’apertura, nella rinnovata Piazza Nord di “Primark”.

Dal punto di vista della customer experience, un forte sviluppo viene anche da servizi come  l’ “Amazon Hub” e la stazione di ricarica per veicoli elettrici “Tesla Supercharger”. Parola d’ordine: il presente coniugato al futuro. E soprattutto “futuro green”, tengono a precisare i responsabili. A partire dai rifiuti che si produrranno durante i lavori: verranno demoliti 2.600 mq di controsoffitti, 2.300 di pavimentazioni, 700 di solai e 300 dell’attuale lucernaio. Ebbene questi rifiuti, in conformità al protocollo “Breeam”, verranno differenziati con l’obiettivo di riutilizzarne o riciclarne almeno il 75%.  La nuova copertura vetrata di 1.000 mq sarà dotata di vetri ad alte prestazioni in termini di isolamento termico e trasmissione del calore, consentendo una riduzione dell’impatto energetico in fase di raffrescamento pari al 30%. È stato inoltre firmato un importante accordo con “Iren”: dal prossimo ottobre Le Gru passerà al teleriscaldamento. Il calore prodotto da cogenerazione e da processi di economia circolare permetterà di azzerare i consumi diretti di gas metano (pari a circa 300mila metri cubi all’anno) e di ridurre le emissioni totali di anidride carbonica. Lavori e progetti, insomma, in piena corsa. Intorno ai quali si comincerà a far festa, all’insegna dell’arte, venerdì prossimo primo aprile, a partire dalle 19,30, con l’esposizione, in Piazza Nord, di otto gigantesche opere di Donato Sansone, fra gli artisti “più visionari, innovativi e inquietanti” dell’attuale panorama artistico italiano. Il vernissage sarà accompagnato dall’esibizione di Boss Doms, dj musicista e produttore discografico, compagno di incursioni provocatorie e “un po’ situazioniste” di Achille Lauro. La festa continuerà anche il giorno dopo, con una intera giornata musicale: sabato 2 aprile, dalle 12.30 alle 20.30, saranno infatti di scena i dj Luca Vacchero, Daniele Fini, Pier Manganuco e Alessandro Costa. E di notte, gli operai torneranno al lavoro. Per Le Gru di domani. Sempre più vicine 

g.m.

Nelle foto:

–       Le Gru: Progetto “North Court”

–       Donato Sansone “Green”

–       Dj Boss Doms

A Carmagnola torna Ortoflora & Natura

32^ Mostra Mercato Regionale del settore florovivaistico ed orticolo che quest’anno si svolgerà nel centro della città.

 

sabato 2 e domenica 3 aprile 2022

dalle ore 9:00 alle ore 19:30 a CARMAGNOLA (TO)

Giardini del Castello e Giardini Unità d’Italia

INGRESSO GRATUITO –  www.ortofloraenatura.it

 

Dopo due anni di pausa, torna a Carmagnola una tra le mostre-mercato più importanti in Piemonte per ciò che riguarda le produzioni del settore florovivaistico ed orticolo con attrezzature ed arredi da orto e da giardino.

La grande novità di questa edizione consiste nel fatto che la manifestazione non si svolgerà più nel periferico Parco Cascina Vigna ma in centro città, nei Giardini del Castello e nei Giardini Unità d’Italia.

In un’area espositiva di circa 20.000 mq a ingresso libero, ci saranno la tradizionale degustazione del ravanin e del porro, uno spazio con i bellissimi animali dell’associazione Natural Farm, la grande mostra “Vita nei Campi” nel Salone Chiesa di San Filippo, “Ca’ Peperone Green” con laboratori, incontri e presentazioni, l’iniziativa Gusto Diffuso Carmagnolese con menù che avranno come protagonisti l’orto e le erbe aromatiche in molti locali della città, l’iniziativa AspOrtò con gustose specialità da asporto preparate, il lancio del nuovo contest “peperone Urbano”, presentazione della favola sociale della resilienza 10 E LVE, animazioni e intrattenimenti vari per grandi e piccini con giochi, musica, balli, esposizioni, pic nic urbano e mercatino degli hobbisti.

A torino eletta “Miss Mamma italiana”

Premiate 15 Mamme torinesi

 

Torino. Sono ripartite in tutta Italia le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2022”, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua 29° edizione, curato dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti (ideatore e Patron del Concorso) e riservato a tutte le mamme aventi un’età tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni.

“Miss Mamma Italiana” sostiene “Arianne” Associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce oltre 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.

Lo scorso fine settimana, all’Allegroitalia Golden Palace di Torino, si è svolta una selezione valevole per l’elezione di “Miss Mamma Italiana 2022”. 22 le mamme partecipanti che, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche.

La giuria ha proclamato vincitrice della selezione LAURA DAUKSYTE, 41 anni, commessa, di Torino, mamma di Angelica, Caterina e Lucia, di 14, 13 e 10 anni.

La fascia “Miss Mamma Italiana GOLD” (riservata alle mamme dai 46 ai 55 anni), è andata a STEFANIA SAPETTI, 47 anni, infermiera professionale, di Lanzo (TO), mamma di Alessio, Nicole, ed Emily, di 25, 23 e 14 anni; mentre la fascia “Miss Mamma Italiana EVERGREEN” (riservata alle mamme con più di 56 anni), è andata a PATRIZIA ZANDA, 56 anni, rappresentante, di Carignano (TO), mamma di Lorenzo di 23 anni.

 

Queste le altre mamme premiate che, insieme a Laura Dauksyte, si aggiudicano il pass di accesso per le Pre Finali Nazionali “Miss Mamma Italiana 2022”, in programma dal 5 al 10 settembre 2022 a Bellaria Igea Marina – Riviera Romagnola:

“Miss Mamma Italiana in Gambe” KATIUSCIA FAUSTINI, 37 anni, impiegata, di Gavirate (VA), mamma di Beatrice e Luisa di 10 anni;

“Miss Mamma Italiana Sportiva” MICHELA CINNANTI, 40 anni, libera professionista, di Susa (TO), mamma di Manuel e Nicole, di 16 ed 8 anni;

“Miss Mamma Italiana Eleganza” GAETANA BIUSO, 43 anni, addetta alla mensa, di Nichelino (TO), mamma di Melissa e Denise, di 19 e 17 anni;

“Miss Mamma Italiana Romantica” ZOTA ZENAIDA, 44 anni, operatrice sanitaria, di Torino, mamma di Giulia, Matteo e Victoria, di 18, 10 e 6 anni.

 

Queste invece le mamme premiate per le categorie “Gold” (dai 46 ai 55 anni) ed “Evergreen (dai 56 anni a salire):

“Miss Mamma Italiana Gold Arianne” SONIA GILI, 51 anni, assistente di Polizia Municipale, di Carignano (TO), mamma di Nadia, Andrea, Luca, Alessandro e Marco, di 23, 21, 13, 10 ed 8 anni e delle gemelle Alice e Giorgia di 4 anni;

“Miss Mamma Italiana Gold Sprint” SANDRA CAPELLO, 49 anni, imprenditrice, di Ferrere (TO), mamma di Francesca ed Alessio, di 13 e 12 anni;

“Miss Mamma Italiana Gold Dolcezza” CRISTINA BRUNO, 53 anni, parrucchiera, di Settimo Torinese (TO), mamma di Manuel ed Andrea, di 29 e 21 anni;

“Miss Mamma Italiana Gold Sorriso” ERMINIA MANDAS, 53 anni, impiegata, di Prarostino (TO), mamma di Gabriele di 14 anni;

“Miss Mamma Italiana Gold Glamour” LORETTA LICCIARDI, 50 anni, impiegata, di Orbassano (TO), mamma di Martina di 20 anni;

“Miss Mamma Italiana Evergreen Solare” LUISELLA D’ANDREA, 57 anni, gastronoma, di Beinasco (TO), mamma di Martina, di 28 anni;

“Miss Mamma Italiana Evergreen Radiosa” ENZA LASALANDRA, 58 anni, regista, di Torino, mamma di Elisa ed Alessio, di 31 e 26 anni;

“Miss Mamma Italiana Evergreen Simpatia” LISA NAVA, 61 anni, impiegata, di Torino, mamma di Alessio e Daniel, di 37 e 32 anni;

“Miss Mamma Italiana Evergreen Sprint” ROSELLA ZAMPAGLIONE, 58 anni, addetta alla sicurezza, di Rondissone (TO), mamma di Samuele e Rebecca, di 25 e 24 anni.

 

L’evento è stato presentato da Paolo Teti ideatore e Patron del concorso, Barbara Semeraro, Paola Lippi e Jennifer Barrella. Ospiti d’onore le Madrine di “Miss Mamma Italiana”, ovvero le vincitrici di fascia nazionale delle passate edizioni ed il gruppo di Majorette “le Sirenelle” della Maestra Donatella Galvani.

Le mamme interessate a partecipare al Concorso a loro dedicato (le iscrizioni sono gratuite), possono contattare la Te.Ma Spettacoli al numero 0541 344300 oppure consultare il sito www.missmammaitaliana.it

 

Nelle foto in allegato:

  • Le vincitrici delle tre categorie, da sinistra, Stefania Sapetti (fascia “Gold” dai 46 ai 55 anni), Laura Dauksyte (fascia 25 – 45 anni), Paolo Teti Patron del concorso e Patrizia Zanda (fascia “Evergreen” dai 56 anni a salire);
  • tutte le signore premiate alla selezione di Torino.

Pugaciòff, “luposki della steppaff”

Nella sua prima storia, “Il lupo della steppa” (“Cucciolo” n.10/1959), verrà presentato a Cucciolo e Beppe, che lo “adotteranno” come cane da guardia, da un buffo ometto, cosacco del Don, chiamato Ivan Ilià. In seguito assunse le fattezze di un animale antropomorfo ed eretto (come, del resto, fecero Cucciolo e Beppe), acquisendo anche il “dono” della parola, esprimendosi con un russo maccheronico esilarante (il pane era il paneff, l’acqua acquoski, macchina macchinawsky, e così via…)

Pugaciòff, il “luposki della steppaff“, è un personaggio dei fumetti ideato nel 1959 da Giorgio Rebuffi che lo inserì, come comprimario, nelle storie di Cucciolo e Beppe, pubblicate dalle Edizioni Alpe. Gianpaolo Bombara, vicepresidente dell’associazione culturale ComixCommunity, sul sito di Rebuffi (morto a 86 anni,nel 2014 ) raccontò che alla guida della grande insurrezione cosacca sul finire del Settecento, c’era un rivoluzionario cosacco del Don, Emel’jan Ivanovič Pugačëv (talvolta italianizzato in Emiliano Pugaciòf ), dal cui nome, probabilmente,  Rebuffi si era ispirato per il suo personaggio. All’inizio, e per parecchio tempo, Pugaciòff si presentò come un vero e proprio canide a quattro zampe, capace di esprimersi solo attraverso la rappresentazione dei propri pensieri. Infatti, nella sua prima storia, “Il lupo della steppa” (“Cucciolo” n.10/1959), verrà presentato a Cucciolo e Beppe, che lo “adotteranno” come cane da guardia, da un buffo ometto, cosacco del Don, chiamato Ivan Ilià.In seguito assunse le fattezze di un animale antropomorfo ed eretto (come, del resto, fecero Cucciolo e Beppe), acquisendo anche il “dono” della parola, esprimendosi con un russo maccheronico esilarante ( il pane era il paneff, l’acqua acquoski, macchina macchinawsky, e così via…). Il “luposki della steppaff” era un personaggio dal carattere deciso, irascibile, sovversivo e “divorato” da una fame atavica. Il suo bersaglio preferito (e unico scopo della vita, al punto di volerselo mangiare, crudo o cotto) era il grasso malfattore Bombarda, antagonista storico di Cucciolo, Beppe e Tiramolla.

Il povero Bombarda– con il suo degno socio Salsiccia –, terrorizzato dal luposky, prese poi le sue contromisure, piazzando nella piscina del suo giardino una guardia del corpo efficacissima, lo squalo Geraldo. Il successo del lupo fu clamoroso, in Italia e all’estero.Tra il 1959 e il 1970 furono pubblicate un centinaio di storie sull’ albo “Cucciolo” e sugli “Almanacchi e Strenne di Cucciolo”, pubblicate da Edizioni Alpe. In seguito alla chiusura della casa editrice, a metà anni ottanta, altre storie videro la luce per conto della Vittorio Pavesio Production, sul Tiramolla di A. Vallardi Editore ed altri. Luciano Tamagnini, capo redattore della rivista “Fumetto”, presentando il volume “Pugaciòff & dintorni”, scrisse così del “luposki” : “..forse è proprio perché Pugaciòff non rinuncia ad essere se’ stesso che ancora oggi è fresco e vivace. […] E allora “Attenti al lupo”, cioè attenti a non dimenticarlo perché è uno dei più bei personaggi dell’immaginario italico e perderlo sarebbe come perdere un po’ di noi stessi”. Parole sante, anzi – per dirla come il lupo della steppa –  “parolaski santeff”.

Marco Travaglini

Paperino e Topolino a scuola di fumetto a Moncenisio

Moncenisio: una scuola di scrittura, un corso di sceneggiatura per il fumetto con Roberto Gagnor

MONCENISIO – Paperino e Topolino vivranno un’avventura al Moncensio? Il Comune di Moncenisio è un paese diverso da tutti gli altri. Un paese a cavallo tra due paesi, due mondi, due civiltà. Un paese in cui, come il vento che ben conosciamo, le idee possono correre, volare via, rigenerarsi, nel silenzio e nella grandiosità della natura. Un posto dove puoi pensare. Dove cominciare o ricominciare. Un posto, insomma, dove creare. “Per me è sempre stato così – spiega lo sceneggiatore Roberto Ganor – I miei trisnonni vivevano qui. I miei nonni e i miei genitori hanno ristrutturato la loro casa, dove ho passato le estati più belle della mia vita, da bambino. Giorni passati a fare esattamente quello che faccio oggi: inventare e leggere storie, a fumetti e non. Le mie prime storie Disney sono nate a Moncenisio“. Ecco l’idea di questo corso. L’idea è di portare questo modello a Moncenisio, per un corso di sceneggiatura per il fumetto. Spiega ancora Gagnor. “Moncenisio può diventare d’estate, tra le altre cose, anche un centro di creatività. Piccolo ma comodo, estremo ma stimolante, connesso col mondo ma lontano dalle distrazioni. Dove il passato è vivo e vitale, un presente dinamico e coraggioso, ma soprattutto un futuro. E allora, se vogliamo ripartire davvero, se vogliamo raccontare qualcosa di nuovo, se vogliamo ricominciare, Moncensio è il posto giusto per l’avventura che ci aspetta“. Dice il sindaco Mauro Carena. “La possibilità che Gagnor, regista e sceneggiatore di fumetti possa offrire la sua esperienza e professionalità qui al Moncenisio è davvero stimolante. Un corso nel quale il docente proponga l‘idea di portare a Moncenisio un corso di sceneggiatura ci vede assolutamente partecipi”.