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A Saluzzo e a Rivoli è ancora Carnevale

Il carro vincitore, a Saluzzo, nella sfilata di domenica scorsa, quello di Luserna San Giovanni – Cavour e ora arriva il turno delle grandi sfilate degli Oratori

E’ ancora gran festa: da sabato 10 a martedì “grasso”, 13 febbraio

Saluzzo (Cuneo)

Dopo la grande sfilata di domenica scorsa, per l’affollato centro storico di Saluzzo, che ha visto l’assegnazione a pieni voti – 100/100 – del tradizionale “Trofeo Rosatello” al carro allegorico (“L’ultimo viaggio”) di Luserna San Giovanni – Cavour, prosegue questa settimana nell’antica capitale del Marchesato  il denso programma del “96° Carnevale Città di Saluzzo – 6° Carnevale delle 2 Province”.

 

Sabato 10 febbraio, alle 10, a Saluzzo, presso l’“Ala di ferro” (il “Mercato Coperto” di piazza Cavour) si terrà la consueta “Colazione di Ciaferlin”, mentre domenica 11, sempre a Saluzzo, dalle 14, prenderà il via il “7° Carnevale degli Oratori” con la sfilata dei carri e gran baldoria nel centro cittadino. Alla sfilata, parteciperanno i carri dell’Oratorio “Don Bosco” di Saluzzo (“Inside Out – Odb”), delle parrocchie di Verzuolo (“I pagliacci di Verzuolo”), dell’Oratorio di Piasco/Rossana (“Inside Out with us”), di quello di San Giacomo Pratavecchia/Sant’Antonio Monastero (“Leg-Oratorio”), di “San Luigi” di Dronero (“Puffolandia”) e “Sacra Famiglia” di Roccabruna (“La carica dei 41”).

Alla stessa ora, a Rivoli, si terrà la grande parata del “70° Carnevale di Rivoli” con chiusura del “Carnevale delle 2 Province”.

Lunedì 12 febbraio, alle 15, al “Pala Crs” di Saluzzo (via Don Giacomo Soleri, 16), ballo dei bambini con Marco Marzi e Marco Skarica e, alle 20 sempre al “Pala Crs”, polentata e gran ballo serale con l’orchestra Aurelio Seimandi.

Martedì “grasso”, 13 febbraio, infine, chiusura del Carnevale con Luna Park (in piazza XX Settembre e in piazza Cavour) per i bambini.

Sottolinea don Marco Casalis, co-parroco di Piasco-Rossana, fra i fondatori del “Carnevale degli Oratori” con il gruppo della “Pastorale Ragazzi Diocesana”: “Il ‘Carnevale degli Oratori’ è una tradizione che unisce per mesi giovani e adulti di ogni età insieme a parroci, catechisti e suore, ma in modo particolare è un appuntamento che lega Parrocchie ed Oratori, tutti coinvolti nella realizzazione dei carri. Un grazie va al vescovo Cristiano Bodo e alla ‘Fondazione Amleto Bertoni’ che continua a credere in questo evento supportandolo ogni anno”.

Intanto, mentre migliaia di persone hanno assistito sabato 3 febbraio a Barge e domenica 4 febbraio a Saluzzo alle sfilate cittadine, per decretare il vincitore del “6° Carnevale delle 2 Province” (dato dalla somma dei risultati delle sfilate di Barge, Saluzzo e Rivoli) bisognerà attendere domenica 11 febbraio al termine della grande sfilata del “70° Carnevale di Rivoli”.

Per maggiori info sugli appuntamenti è possibile contattare la “Fondazione Amleto Bertoni”, organizzatrice del “Carnevale di Saluzzo”: tel. 0175/43527 o info@fondazionebertoni.it

g.m.

Nelle foto:

–       Il carro di Luserna San Giovanni-Cavour, vincitore del “Trofeo Rosatello” a Saluzzo

–       Il carro di Fossano-Centallo, vincitore del “Trofeo Chiale” per i migliori costumi e coreografie

–       Il carro di Scalenghe-Barge, vincitore del “Trofeo Vaudagna”

Museo Lavazza, nuova stagione al via con “il mondo alla rovescia”

Il Museo Lavazza, il museo d’impresa tra i più innovativi d’Italia, si trova all’interno del complesso di Nuvola Lavazza, Headquarters del Gruppo e permette ai visitatori d’intraprendere un viaggio sensoriale ed emotivo nella cultura globale del caffè, intrecciando il racconto della storia della famiglia Lavazza, giunta alla quarta generazione, con la storia industriale italiana del XX secolo.

Una tazzina di caffè interattiva, un ricco impianto multimediale e testi evocativi, accompagnano i visitatori nelle 5 sale del Museo, Casa Lavazza, La Fabbrica, La piazza, L’atelier e Universo, permettendo una fruizione personalizzata e immersiva per vivere una coffee experience davvero unica. Tutti i percorsi si concludono nell’area Testing in cui i Coffelier del Museo Lavazza prepareranno specialità di coffee design, incluse nel percorso museale.

Riparte a pieno ritmo l’attività del Museo Lavazza con un calendario 2024 ricco di eventi.

Il Museo Lavazza oltre al consueto calendario appuntamenti fatto di visite guidate a partenza fissa nei week end, le Domeniche in famiglia, con i laboratori dedicati alle bambine e i bambini, le Domeniche in Aurora, con visite dedicata alla scoperta dell’area Archeologica e del quartiere, e le visite guidate in lingua inglese, per i turisti internazionali, oltre a tutto ciò il Museo organizza anche degli eventi speciali.

Il 13 febbraio, Il Mondo alla Rovescia, è l’appuntamento del martedi grasso del Museo Lavazza.

Per realizzare questo laboratorio si son fatti ispirare dalla tradizione classica del Carnevale, quella del “sovvertimento” prima di un periodo di austerità Si è deciso quindi  di realizzare un laboratorio in cui viene sovvertito l’ordine naturale delle visite al Museo Lavazza, tra assaggi al buio, aromi di caffè ed esperienze tattili, il museo diventa un luogo da esplorare e da leggere in maniera nuova e inedita.

I biglietti sono acquistabili su https://www.ticketlandia.com/m/event/ilmondoallarovescia

Animali microchippati: Piemonte al quarto posto

 IN ITALIA SONO 15,6 MILIONI (+1,5 MLN RISPETTO AL 2022). L’OIPA CHIEDE L’OBBLIGO ANCHE PER GATTI E FURETTI

Prima in classifica la Lombardia, seguita da Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Campania. Giù il Lazio

Sono 15.600.787 gli animali microchippati in Italia.  Al 4 febbraio risultano iscritti nelle Anagrafi regionali degli animali d’affezione 14.298.845 cani, 1.299.321 gatti e 2.621 furettiLo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). Un anno fa, al 4 febbraio 2023, erano 14.983.797, di cui 13.838.856 cani, 1.142.504 gatti e 2.437 furetti.

Le cifre sono estratte dalla banca dati dell’Anagrafe degli animali d’affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.

Come lo scorso anno, la Regione con più animali microchippati – 2.484.207 – è la Lombardia (2.014.516 cani, 468.689 gatti e 1002 furetti). La Regione con meno animali iscritti all’Anagrafe – 35.009 – è la territorialmente piccola Valle d’Aosta (28.830 cani e 6.179 gatti). Nella classifica delle Regioni con il maggior numero di animali domestici microchippati, secondo è il Veneto (1.648.410), seguito dall’Emilia Romagna (1.543.895), dal Piemonte (1.250.097) e dalla Campania (1.248.539). Impossibile stimare la percentuale di cani microchippati sul totale anche a causa del mancato rispetto dell’obbligo da parte di molti proprietari.

Dai dati del Ministero emerge come sia sceso il numero dei quattro zampe microchippati nel Lazio (soppiantato ora nella classifica dalla Campania): lo scorso anno era al 5° posto con 1.167.251 animali, mentre al 4 febbraio 2024 ne risultano 1.165.623.

La banca dati è uno strumento utile a conoscere l’anagrafe di provenienza di un cane smarrito: basta digitare il codice a 15 cifre del microchip nella stringa di ricerca. La lettura del microchip per ottenere il codice può essere svolta dai servizi veterinari delle Asl e dagli ambulatori veterinari privati muniti del lettore. Nel caso in cui la ricerca dell’identificativo non produca risultati, si può provare a ricercare il codice nelle singole Anagrafi Territoriali poiché le Regioni aggiornano i dati con differenti tempistiche.

L’Oipa suggerisce di far controllare il microchip almeno una volta l’anno poiché vi possono essere casi, anche se rari, di microchip guasti e dunque non leggibili.

Un quadro sui dati. Dalle cifre della banca dati ministeriale emerge chiaramente come siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d’iscrizione alle Anagrafi territoriali per queste due specie. L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e furetti sia introdotto con legge nazionale l’obbligo di microchippatura, efficace strumento per combattere il randagismo.

«L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti», commenta il presidente dell’OipaMassimo Comparotto. «In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Occorrerebbe ora introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione».

Per quanto riguarda i gatti, non essendo obbligatoria la loro microchippatura, a livello nazionale, l’Oipa informa che è online dal 2011 un’Anagrafe nazionale felina (Anf) gestita dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che registra, su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti con microchip. Tutti i proprietari di gatti possono rivolgersi a un medico veterinario aderente all’Anf per l’identificazione e la registrazione del gatto.

«In attesa dell’introduzione di un obbligo generale, ci appelliamo a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili», conclude Comparotto.

Più sotto, la tabella con i dati della banca dati del Ministero della Salute (al 4.2.2024)

Clicca qui per leggere e scaricare la tabella con i dati della banca dati del Ministero della Salute al 4.2.2024

Clicca qui per leggere e scaricare la tabella con i dati della banca dati del Ministero della Salute al 4.2.2023

Clicca qui per leggere e scaricare la tabella con i dati della banca dati del Ministero della Salute al 4.2.2022

BANCA DATI

Meringa, dolce cagnetta sorda cerca casa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Caro Direttore, Meringa (5 anni e 25 kg) è una dolcissima cagnetta che ama le coccole e giocare, piena di gioia di vivere ed allegra. Un anno fa è stata recuperata vagante sul territorio di Piossasco (Torino) e da allora è un cane di canile. Grazie all’aiuto dei volontari negli ultimi mesi è potuta stare in pensione, lontano dalla solitudine di un box vuoto e freddo da cui non può vedere il mondo che la circonda, ma presto dovrà tornare in canile.

Nonostante la sordità, è un cane indipendente ed autosufficiente che ama esplorare e stare con le persone e altri animali, sia cani che gatti. Bravissima con altri cani, sia maschi che femmine, giovani e meno giovani. Anzi, apprezza molto la compagnia di altri cani, con cui gioca e vive pacificamente. A gennaio 2024 è stata sterilizzata ed è adottabile anche con cani maschi interi.

Inizialmente può essere un po’ diffidente con le persone che non conosce ma, con un po’ di pazienza ed un approccio corretto, lei sa regalare una montagna di affetto e un rapporto intenso. E’ una cagnetta molto dolce che ama il contatto con la sua famiglia. Bravissima al guinzaglio e in casa.

Per lei cerchiamo una famiglia consapevole che possa accoglierla e amarla, preferibilmente con un altro cane (o più cani) e in casa con accesso al giardino.

Attualmente si trova a Ruffia (in provincia di Cuneo) e si possono organizzare incontri conoscitivi. Adottabile in tutto il Piemonte.

Per maggiori informazioni chiamare: 346-0148604

Canile-rifugio di Piossasco – A.C.P.R. Associazione Cani con il Pigiama a Righe (TO)

Elleieffe: borse così non le avete mai viste

Tre amiche, Laura, Ivana e Franca, da qui il nome del brand, decidono di concretizzare quella vena creativa che da qualche anno pulsa nelle loro menti; il desiderio di realizzare un oggetto iconico che abbia possibilmente un legame con il passato  e che preveda l’aspetto del riutilizzo.
In una giornata d’autunno, durante una gita in campagna, scorgono in una vecchia cascina un cestino di metallo alquanto mal ridotto, di quelli che usavano i nostri nonni per la pesca o le uova e scatta la folgorazione: quei cestini sarebbero diventati delle borse, particolari ed ultra chic.
Ma dove trovarli? Impossibile farli realizzare oggi, soprattutto a causa del caratteristico movimento morbido a molla che li distingue e ne fa oggetti unici.
Inizia così una lunga ricerca e alla fine li trovano all’estero ma sono ormai pochissimi e la maggior parte in brutte condizioni quindi una volta arrivati in Italia devono essere puliti, sabbiati, lucidati e verniciati con l’anti ruggine da artigiani esperti.
A questo punto si decide di creare un interno diverso per ogni cestino, vengono utilizzati scampoli di preziosi tessuti d’arredo, sete pesanti, velluti
pregiati e pelliccia ecologica.
Le ceste vengono confezionate artigianalmente, sono tutte diverse una dall’altra, alcune hanno una forma più tondeggiante, altre più ovale ma di base le misure sono due: la Madame e la Petite Madame.
I prezzi, di fascia medio alta, variano a seconda della grandezza e delle stoffe usate per il loro interno; ovviamente la stessa cesta può avere più interni, in questo modo, acquistando una sola borsa potete renderla estiva con un interno a quadretti Vichy, primaverile con una tinta pastello, invernale con una morbida ecopelliccia o autunnale con una stoffa dai colori caldi e avvolgenti e perché no una Petite Madame per la sera con un interno sparkling super elegante. La tracolla viene aggiunta su richiesta se la cliente la desidera.
Tutto quanto prodotto da Elleieffe può essere personalizzato e Laura, Ivana e Franca stanno già pensando ad una collezione che prevede lussuose vestaglie, coperte e cuscini per abbellire e rendere più confortevoli le nostre case. Potete contattare il brand su Instagram: Elleieffe
Didia Bargnani

L’antico carnevale del Balon

La Rusnenta, la maschera tradizionale del Borgo Dora il cui nome deriva dall’antico mercato delle “cose vecchie” che ancora oggi caratterizza il tipico quartiere del Balon a Borgo Dora con i numerosi negozi di antiquariato, è stata accolta oggi a Palazzo Civico dalla vicesindaca Michela Favaro che, tramite il simbolico gesto della consegna delle chiavi della città, ha proclamato l’apertura ufficiale dello storico Carnevale del Balon. Ad accompagnare l’arrivo nel cortile d’onore del corteo guidato da Gianduja e Giacometta sono state le note della Banda della Polizia municipale di Torino. 

Oggi il Carnevale del Balon vivrà il clou con la sfilata dei Gruppi Storici e le tradizionali bancarelle del mercato delle pulci e degli oggetti antichi.

Arriva il cuore al cioccolato di Eataly: ecco il programma per San Valentino

 

Cene speciali e attività didattiche della Scuola di Eataly Lingotto  

animano il programma dedicato a festeggiare il 14 febbraio 

  

Arriva in occasione di San Valentino il dolce perfetto da regalare a chi vuoi bene: il cuore di cioccolato firmato Eataly proposto in un elegante astuccio nelle tonalità del rosso. 

Il cuore Eataly è perfetto per dire “ti voglio bene” in occasione della festa dell’amore per eccellenza ma anche per celebrare l’amore in tutte le sue forme. Un cioccolato al latte in cui il puro e inconfondibile gusto di cacao viene esaltato dalla dolcezza delle morbide note del latte.   

Il cuore Eataly sarà sempre presente nella selezione del Mercato di Eataly, da regalare e regalarsi ogni volta che vogliamo dire “ti voglio bene” e lanciare un messaggio d’affetto. 

 

Per San Valentino anche cene speciali e corsi di cucina per due persone 

I ristoranti di Eataly Torino Lingotto celebrano tutti i giorni l’amore per il buon cibo, con la migliore selezione di materie prime e le ricette stagionali. In occasione del 14 febbraio, sono in programma cene con menu speciali pensati dagli chef di Eataly e una comoda box per una cena romantica da ritirare nelle gastronomie e gustare a casa. 

L’appuntamento è con la cena di San Valentino alle Cucine del Mercato. Piatti di pesce incontrano idee vegetali e di carne: dalla rivisitazione moderna di un grande classico come riso, patate e cozze, al risotto alla barbabietola e il filetto di maiale con sedano rapa, fino ad arrivare al dolce pere e gianduia, con cremoso al cioccolato e frutta cotta al vino. In abbinamento una bottiglia di vino tra quelle selezionate per ogni coppia. La cena è proposta al pubblico al prezzo di € 50 e si consiglia la prenotazione.

 Gli amanti della cucina tradizionale piemontese saranno accontentanti dal menu che Giù da Guido, il bistrot torinese dello chef Ugo Alciati (1 stella Michelin per GuidoRistorante, Serralunga d’Alba, CN) presente all’interno della grande Enoteca di Eataly Lingotto, ha pensato per l’occasione: grandi classici della cucina nostrana, proposti con un tocco di creatività e con attenzione particolare all’alta qualità delle materie prime. Ecco allora, tra le proposte a menu, le uova in purgatorio, la battuta di bue con il tuorlo fritto, il filetto di baccalà. Immancabili i Plin, preparati ogni giorno dalle sfogline del pastificio di Eataly come da ricetta della “Agnolotti Queen” Lidia Alciati, così soprannominata dal Los Angeles Times. Per concludere in dolcezza, il cremoso alla fragola e cioccolato. Il tutto accompagnato dalla selezione di vini dell’esperto sommelier Piero Alciati, o per i più appassionati e curiosi la possibilità di scegliere direttamente tra gli scaffali della Cantina. € 55 a persona.  

E per chi preferisce godersi una cena speciale nella comodità di casa, gli chef di Eataly firmano una dinner box d’asporto, dall’antipasto al dolce, per festeggiare con ottimi piatti di pesce. La box di San Valentino, valida per una persona, si può prenotare entro lunedì 12 febbraio alle ore 12, al prezzo di 40 € l’una, per poi ritirarla nella giornata di mercoledì 14 febbraio presso la Gastronomia di Eataly Lingotto. 

Anche la Scuola di Eataly propone appuntamenti a tema: lezioni pratiche di cucina pensate per la coppia ma anche degustazioni guidate di vino, per brindare insieme. Tante sono le occasioni da trascorrere con i propri cari, grazie alla condivisione dell’amore verso il buon cibo e il buon bere. 

·       Speciale San Valentino: amore, cucina e curry | mercoledì 14 febbraio ore 19-22 

·       Cucina di coppia: menu afrodisiaco | giovedì 15 febbraio ore 18.30-21.30 

·       Degustazione di coppia: in buio veritas | giovedì 15 febbraio ore 18.30-20.30 

 

Per informazioni e prenotazioni: www.torino.eataly.it 

San Valentino, “Liveout Entertainment”: il lifestyle australiano incontra quello italiano

Il format, ideato dall’event manager australiana, Tammy Byrne-Smith, trae origine dalle tradizioni e dai modi di vivere tipici del popolo australiano: l’amore e la cura per gli spazi all’aperto, vengono riproposti a Torino – al Circolo Canottieri Armida – con un evento curioso e unico nel suo genere, nella serata dedicata agli innamorati. 

 

Cura per il verde, condivisione di esperienze all’aria aperta, rispetto per l’ambiente: caratteristiche che, negli ultimi tempi, hanno messo Torino al centro dell’attenzione per le città più “green” d’Italia. 

Un carattere vincente e al passo coi tempi che si è fatto notare anche dalla lontana Australia.

Liveout Entertainment” è un format di divulgazione che vede protagonista le caratteristiche del lifestyle oltreoceano e che ha trovato in Torino (modello  replicabile anche in altre città d’Italia) il suo “ buen retiro” : 

Non dimenticherò mai com’è nata l’idea di Live out – spiega Tammy, la fondatrice del progetto – . Era un giorno d’estate, mi trovavo con un’amica designer e ci stavamo confrontando su quanto sarebbe bello importare in Italia i modi di vivere la socialità e la cura nello sviluppo degli spazi abitativi , tipici della cultura australiana. 

 Tammy , che risiede a Torino con la famiglia da ormai 20 anni, aggiunge : “ Quando ero piccola, vivevamo appieno gli spazi verdi, facevamo feste in famiglia e in giardino, secondo uno stile di vita semplice e in armonia con la natura. I nostri spazi esterni erano confortevoli quanto l’interno della casa

Grazie ad innate capacità organizzative, studi specifici, una solida esperienza professionale e una personalità estroversa LiveOut Entertainment è diventata una parte importante della società, proponendosi anche come organizzatore di eventi aziendali, feste private, inaugurazioni, meeting, aperitivi, party, pranzi e cene di gala, e molto altro.

Alla luce di questo, il primo degli eventi del nuovo anno è l’organizzazione della serata di San Valentino: Tammy e il suo staff, desiderosa di portare a Torino,  nella giornata più dolce dell’anno,  un po’ di “australian San Valentine’s Day” , propone un’esperienza simpatica e curiosa. 

In collaborazione con la piattaforma digital di divulgazione gastronomica – Neh experience – , Live out reinventa il giorno di San Valentino con una serata dedicata non solo alle coppie, ma anche ai single o gruppi di amici che desiderano trascorrere la giornata più dolce dell’anno all’insegna del gusto, della qualità e a contatto con partner commerciali di eccezione.

La serata avrà luogo il 14 febbraio, dalle 19.30 alle 23 presso le sale dello storico circolo “Canottieri Armida”, in Viale Virgilio 45, all’interno del Parco del Valentino a Torino. 

Il costo è di 55 euro a persona e comprende un aperitivo a base di prodotti gastronomici e vinicoli locali e regionali e la partecipazione a contest, gentilmente offerti dai partner della serata: 

  • Bagel e gli Spiedini di insalata del locale “1610 Bagel Torino
  • Agnolotti al tovagliolo de “ La bottega di Mastro Taricco
  • Vino in abbinamento alle portate della cantina “ Hic et Nunc” di Vignale Monferrato
  • Biscotti artigianali con sorpresa speciale di “ Patrizia Panetteria
  • Genepy della Farmacia Montanaro
  • Colonna sonora della serata con una speciale playlist di canzoni romantiche, perfette per festeggiare l’amore in tutte le sue sfumature
  • Lezioni di bon ton con Cristiana Ferrini di “ Enjoy Bon Ton” , che curerà il “Corner delle buone maniere”: pillole di galateo e comportamento durante la serata per essere sempre impeccabili in ogni situazione, anche ad un aperitivo di San Valentino
  • Lotteria “ Valentines”, offerta da Casa Martini. Durante la serata verranno estratti 2 tour “ Martini Experience” per 2 persone, 2 Martini Discovery Tour per due persone e 1 degustazione di vini presso la cantina Hic et Nunc.

 

Informazioni e iscrizioni al seguente link: https://www.nehexperience.com/it/ecommerce/esperienze/be-friendly-in-everyway-at-valentines-day

Il carnevale di Torino, la festa che rende tutti… un po’ più leggeri

SCOPRI-TO   Alla scoperta di Torino

Il carnevale rappresenta il periodo più stravagante dell’anno dove l’allegria, l’amicizia ed il divertimento la fanno da padrone e viene festeggiato in tutto il mondo, nonostante sia nato come festa cattolica.
Gianduja e Giacometta, foto M. Bursuc

A Torino da fine gennaio ai primi di marzo inizia “Il Carlevè ed Turin” molto folcLoristico dove nei fine settimana si festeggia con sfilate in maschera, bande musicali, majorettes e i favolosi carri allegorici che, con partenza dalla Pellerina dove è presente il tradizionale Luna Park  arriva fino a Piazza Castello.  Vi è poi anche la sfilata di Corso Regina Margherita con i carri e le maschere più famose come quelle di Gianduja e Giacometta.  Gianduja è una maschera tradizionale piemontese nata ad Asti nel 1808 dalle idee e dalle satire di due burattinai Giovanni D’artista Sales e Gioacchino Bellone che non solo crearono il burattino di nome Gianduja ma diedero il nome anche al teatrino dove mettevano in scena le loro performances. Dopo la morte dei due artisti il burattino Gianduja continuò ad esistere grazie ad altri burattinai. Dal periodo risorgimentale Gianduja diventò la maschera simbolo del carnevale torinese. Gianduja rappresenta un uomo buono e buffo con in mano un bicchiere di vino ed è spesso accompagnato dalla sua consorte Giacometta. Quest’ultima fu affiancata a lui già nel Novecento e rappresenta una donna solare, coraggiosa e grande lavoratrice ha infatti un grosso copricapo che le tiene i capelli per essere comoda durante il lavoro. Giacometta per alcuni studiosi rappresenterebbe quindi la forza delle donne e la sua arguzia, per altri, dato il grembiule che ha attorno alla vita, rappresenterebbe una furba cameriera. Il carnevale di Torino è anche al Balon nello storico mercato di antiquariato dove la maschera simbolo è la Rusnenta, qui quattro giudici ogni anno decretano la maschera più bella. Anche a Villa Regina sono numerosi gli eventi di carnevale soprattutto per i più piccoli.

Il carnevale in provincia
Il carnevale Torinese si sviluppa anche attorno alla città, Nichelino ospita ogni anno quasi ventimila spettatori per la sfilata dei carri di carnevale, con la cerimonia di apertura rappresentata dalla consegna delle chiavi della città a Madama Faina e Monsù Panatè.  A Carignano il borgo si illumina di luci con serate danzanti e sfilate di carri.
La Reggia di Venaria propone un carnevale alternativo con spettacoli teatrali dove il pubblico viene coinvolto e spaventato dalle maschere che appaiono dal nulla. Famosissimo poi è il carnevale di Ivrea dove la tradizione vuole che si faccia la “battaglia delle arance”, tra i feudatari a bordo di carri con ripari e vestigia medioevali ed il popolo a terra senza ripari, vengono lanciate, fra i rivali, circa 11 mila arance ogni anno ed ha luogo negli ultimi tre giorni di carnevale. Questa tradizione nasce nel Medioevo e rappresenta la rivolta del popolo contro i feudatari che iniziò dall’azione di Violetta, la figlia di mugnai che rivoltandosi allo “jus primae noctis” obbligatorio ai tempi, uccise con la spada il feudatario che tra l’altro affamava la città e al massimo regalava al popolo qualche fagiolino. Questa rivolta porto Ivrea a diventare un comune libero. Le arance durante il carnevale di Ivrea vengono scelte volutamente di bassissima qualità per evitare gli sprechi e ciò che viene raccolto successivamente da terra viene usato come concime.
Carnevale in Italia
Il carnevale torinese è storico e sta riscontrando sempre più interesse, ma tra i più conosciuti in Italia restano il carnevale di Viareggio famoso ormai in tutto il mondo con i suoi carri allegorici cheIl Gran Carnevale di Carmagnola 2020 utilizzano la satira per raccontare grandi temi di attualità. Il carnevale Viareggino nasce nel 1873 e i primi carri erano veri e propri monumenti di cartapesta e gesso costruiti nella Darsena dei cantieri navali, nel 1930 nacque lo storico Burlamacco, simbolo del carnevale di questa città. Ogni anno Viareggio raccoglie circa 600.000 spettatori nel suo bel lungomare per questa festa.
Importanza nel mondo riveste anche il carnevale di Venezia dove dal campanile di San Marco fino in piazza San Marco sospeso nel vuoto su un cavo d’acciaio ogni anno si effettua “il volo dell’angelo” in mezzo a una moltitudine di maschere molto particolari e quasi uniche, gioiose e festanti presenti non solo tra le calle, le piazze ma anche sulle gondole creando veri e propri spettacoli tra musiche e luci colorate.
Caratteristico è poi anche il carnevale di Cento, in Emilia Romagna, storico e molto frequentato da cittadini e turisti che è tra l’altro l’unico carnevale gemellato con quello di Rio De Janeiro.
Il carnevale quindi viene festeggiato in ogni parte d’Italia, da grandi e piccini, nasce  come festa in cui lasciarsi andare e sentirsi liberi da tutti gli impegni quotidiani, proprio per questo ancora oggi resta un caposaldo della nostra tradizione; in fondo tutti cerchiamo sempre un po’ di leggerezza fra le incombenze frenetiche della vita quotidiana.
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NOEMI GARIANO

Linea Verde fa tappa a Cesana

Domenica su Rai 1 l’agriturismo “BarbaGust” 

CESANA TORINESE“Linea Verde” fa tappa a Cesana. Martedì 17 gennaio le telecamere di Rai 1 hanno fatto tappa a Cesana, nello specifico a Sansicario, per le riprese della nuova puntata del popolare programma domenicale “Linea verde”, che andrà in onda domenica 4 febbraio all’ora di pranzo (12,20) su Rai 1 e sarà interamente dedicato alla Valle di Susa e a Torino.

Una prima parte della trasmissione sarà dedicata a Torino e al mondo del cioccolato, poi ci sarà un focus sulla valle con la focaccia di Susa, le farine del Mulino Valsusa di Bruzolo ed i formaggi dell’azienda agricola Cibrario di Bruzolo.

Gran finale in alta Valle con il vino del ghiaccio di Chiomonte e con i prodotti tradizionali di montagna dell’agriturismo “Barba Gust” di Sansicario a Cesana.

Sarà proprio Daniele Bermond ad accogliere i conduttori Livio Beshir, Peppone Calabrese e Margherita Granbassi. L’agriturismo “Barba Gust” presenterà un suo tipico menù di montagna con, tra gli altri, la crema di Blu prodotto dall’agriturismo, con la scoperta delle ghenefle ed i gnocchi di patate viola Vitellotte. Gran finale poi con la divertente discesa dei conduttori in bob sulle nevi di Sansicario.