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La Camminata delle Cinque Chiese

Ritorna finalmente, dopo qualche anno di assenza, con la sua ottava edizione, la Camminata delle Cinque Chiese. Una passeggiata non competitiva con pranzo finale organizzata da APS Circolo di Pozzengo Monferrato e guidata da Cammini DiVini di Augusto Cavallo. Un’occasione eccezionale per conoscere la bellezza del nostro paese, fatta dimuna combinazione unica di natura, storia, spiritualità, arte e buona cucina. Il ritrovo è il 2 giugno presso il Circolo di Pozzengo APS a partire dalle ore 9 per le iscrizioni e partenza alle 9.30.

Il percorso è di quasi 9 km, con un dislivello di 250 metri. Il tracciato del sentiero è segnalatomi frecce di colore arancio e porterà il partecipante a visitare le chiese della frazione di Pozzengo, con pausa a metà percorso per un breve ristoro in prossimità della chiesa di San Bernardo. A seguire si proseguirà verso la Chiesa della Madonna del Carmine. Quindi si andrà in discesa, entrando in aperta campagna, per poi risalire verso il Santuario di San Gottardo per una seconda tappa. Si scenderà verso i coltivi di fondo valle e proseguendo verso uno stretto sentiero in salita che condurrà verso la Chiesa di San Bernardo, in frazione Osta. Da qui inizierà la discesa che, attraversando il centro di Pozzengo, condurrà alla chiesa di San Rocco e alla chiesa parrocchiale di San Bonogno, prima dell’ultimo breve tratto in discesa che riporterà al punto di partenza, chiudendo il giro ad anello.

Al termine del giro è previsto un pranzo presso il Circolo di Pozzengo, che proporrà un menù di prodotti locali. La quota di partecipazione è alla camminata è di 5 euro, pranzo 20 euro

Augusto: 339 4188277 – augusto.augusto.c@gmail.com

Mara Martellotta

Idee per arredamento moderno su Pinterest e non solo

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Una casa stile moderno? Ecco dei semplici consigli e trend che non dovresti perderti

Le idee di arredamento moderno sono molto ricercate dalle giovani coppie o dai single che decidono di andare a vivere da soli. Negli ultimi tempi, questi stili più accattivanti iniziano a piacere anche a chi ha voglia di rinnovare gli arredamenti stanze della propria casa.

Pinterest è una piattaforma molto usata per chi cerca ispirazione per l’arredo moderno.

Se ti stai chiedendo Pinterest cos’è, sappi che è un mix tra social network e motore di ricerca visivo, perfetto per trovare idee per una casa moderna o (soprattutto) trovare tante buone idee per arredare camere da letto moderne.

Basta digitare poche parole per scoprire tantissime idee arredamenti moderni, dai colori più di tendenza a soluzioni pratiche per organizzare gli spazi.

Su Pinterest trovi immagini, consigli e stili per ogni gusto, oltre a un sacco di spunti utili per rendere la tua casa bella e accogliente.

Come arredare una casa con idee per arredamento moderno

…e cos’è Pinterest Predicts

Bene, ora vediamo insieme le idee per arredamento moderno:

Quando si parla di stile moderno casa, due parole sono fondamentali: semplicità e funzionalità.

Dimentica l’idea che basti aggiungere un oggetto di design qua e là per ottenere un ambiente moderno: non è così.

Una casa in stile moderno si riconosce subito perché evita l’eccesso.

Niente mobili pesanti, stanze troppo piene o arredamenti inutilizzati come i vecchi salotti “da esposizione”. In una casa moderna, ogni elemento ha uno scopo preciso: deve essere pratico, funzionale e contribuire a creare un ambiente libero e ben organizzato.

Per ottenere il massimo effetto, scegli con cura i mobili, lascia respirare gli spazi e punta sulla vivibilità.

Vuoi qualche consiglio utile? Ecco alcune semplici regole da seguire: evita troppi complementi d’arredo, non mischiare troppi stili, scegli i colori con attenzione e valorizza anche elementi già presenti come vecchi impianti a vista.

Non è un caso se ogni anno viene atteso con grande curiosità il Pinterest Predicts, il report ufficiale che svela tutte le tendenze per il nuovo anno: dal beauty alla moda, fino all’interior design.

E proprio su qui (ma a cosa serve Pinterest Predicts, ti starai chiedendo), puoi trovare ispirazione concreta, esplorare stili e salvare idee per creare la casa che desideri.

Dai mix di arredamento moderno e vintage agli sfondi minimal o colorati, questa piattaforma è perfetta per chi ama collezionare immagini arredamento casa moderna e tradurle in soluzioni reali e personalizzate.

Colori casa moderna: idee e tendenze per un arredo attuale e personalizzato

Quando si sceglie come arredare uno spazio contemporaneo, i colori casa moderna diventano un elemento centrale per definire lo stile e l’atmosfera. Se desideri ambienti luminosi, accoglienti e al passo con i tempi, partire dalla palette giusta è fondamentale.

Negli arredamenti casa moderna, tonalità neutre come il beige, il tortora o il grigio chiaro sono spesso la base perfetta da abbinare a tocchi più audaci.

Tra le tendenze più apprezzate spiccano il giallo, vivace ed energico, oppure lo stile scandinavo con le sue sfumature pastello, fresche e leggere. Per un effetto più elegante e deciso, via libera ai colori scuri come il cioccolato o il grigio profondo, ideali per un arredamento per la casa moderno ma dal gusto raffinato.

Le ispirazioni non mancano, soprattutto su Pinterest, dove l’abbinamento tra vintage e moderno prende forma con oggettistica per la casa moderna, decorazioni neon e idee creative per gli arredamenti stanze.

Uno stile minimal ma personale, dove ogni elemento trova il suo spazio con equilibrio e carattere.

Lo stile Aesthetic: ispirazioni e idee per arredamento moderno su Pinterest

Lo stile aesthetic ha conquistato il mondo dell’interior design partendo dalla moda, e oggi è una delle tendenze più amate, soprattutto tra le nuove generazioni.

Nato su Tumblr, si è evoluto fondendo elementi vintage e dettagli minimal, creando ambienti unici e personali. Il suo punto di forza? La libertà espressiva: non ci sono regole rigide, solo una grande attenzione all’estetica e al comfort.

Quando si parla di idee per arredamento moderno, lo stile aesthetic è una miniera di spunti creativi: colori audaci o pastello, contrasti, oggetti particolari e accessori per casa moderna che raccontano chi siamo. Quadri, piante, cornici, carte da parati e piccoli dettagli fanno la differenza.

E cos’è Pinterest se non il luogo perfetto dove trovare tutto questo? Gli sfondi aesthetic presenti sulla piattaforma sono una fonte inesauribile di ispirazione per chi ama l’arredamento moderno case e vuole dare personalità agli spazi. E se ti senti creativo, puoi anche condividere le tue idee: scopri come pubblicare su Pinterest e diventa parte attiva di una community che ama il design quanto te.

Torneo di Maggio alla corte di Re Arduino

Gran finale al “Torneo di Maggio alla corte di Re Arduino 2025” a Cuorgnè, dopo una intensa tre giorni tutto ritmo, saporie tradizione. Città letteralmente gremita fra i Vicolungo del centro storico da una pletora di turisti anche stranieri accorsi a vedere le rievocazioni medievali in livrea storica che hanno completamente animato la città canavese e conquistato il cuore e l’emozione di cittadini, visitatori e passanti. Tra questi, a sorpresa, anche Maurizio Scandurra, giornalista saggista cattolico nonché noto opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, che si è intrattenuto piacevolmente con la gente e le autorità del luogo conversando e scherzando simpaticamente nel suo stile istrionico e coinvolgente. Raggiunto al telefono per l’occasione, questo il suo racconto a caldo: “È la mia prima volta a Cuorgnè, borgo incantato e incantevole al tempo stesso. Un luogo che merita attenzione e tempo per la ricchezza artistica e culturale che offre. Mi colpisce vivamente la grande partecipazione attiva di giovani e adulti, che hanno dato vita a spettacoli eccezionali intervallati da altrettanto ottime cucina e degustazioni. Splendido il ‘Teatro Comunale’ a metà tra un piccolo Carignano e una piccola Fenice per lo stupore che propone e trasuda. Grazie al Sindaco  Giovanna Cresto, al Vice Sindaco Vanni Crisapulli, agli assessori tutti e alla squisita gentilezza che mi hanno riservato con la loro sincera accoglienza insieme alla loro comunità. Una giornata unica, con la promessa di tornare a trovare presto questo nuovi amici”, dichiara un entusiasta Maurizio Scandurra.

I 10 posti più belli in montagna dell’estate 2025 in Italia 

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Quando l’estate infiamma le città, la montagna diventa rifugio, respiro e scoperta.
C’è chi cerca aria fresca e chi silenzi pieni di significato. C’è chi vuole camminare tra pascoli e cime, e chi sogna rifugi, laghi alpini e borghi dove il tempo rallenta. L’Italia, da nord a sud, offre montagne che non sono solo paesaggio: sono esperienze da vivere con lo zaino in spalla e il cuore leggero.

In questo articolo scoprirai i 10 posti più belli dove andare in montagna d’estate in Italia — una guida aggiornata al 2025 per chi ama camminare, fotografare, esplorare o semplicemente respirare a pieni polmoni. Dalle Dolomiti alle Madonie, preparati a partire: perché in montagna, ogni estate è diversa. E ogni vetta racconta una storia.

Courmayeur: la porta italiana sul Monte Bianco

Nella maestosa cornice del Monte Bianco, Courmayeur è una delle mete estive più affascinanti della Valle d’Aosta. Con le sue passeggiate panoramiche, la Skyway Monte Bianco e i sentieri che si perdono tra boschi e ghiacciai, è il punto di partenza ideale per chi vuole vivere la montagna tra sport e bellezza. Il centro, elegante ma accogliente, offre rifugi di charme, ristoranti d’altura e scorci indimenticabili.

Gressoney-Saint-Jean: natura, cultura walser e relax alpino

Sempre in Valle d’Aosta, Gressoney-Saint-Jean è una destinazione meno affollata ma ricca di fascino. Dominata dal Monte Rosa, offre sentieri per tutte le età, laghi alpini trasparenti e borghi che raccontano la cultura walser. È la scelta perfetta per chi cerca quiete, autenticità e una montagna che parla con voce antica e profonda.

Livigno: sport e natura tra le vette lombarde

Nel cuore delle Alpi Retiche, Livigno è un paradiso per gli amanti dello sport e della natura. In estate si trasforma in una palestra a cielo aperto: trekking, mountain bike, escursioni in quota e persino yoga nei prati d’altura. Lo shopping tax free e l’eccellente offerta gastronomica completano un soggiorno vivace ma immerso in un contesto naturale intatto.

Bormio: terme, trekking e paesaggi mozzafiato

Non lontano da Livigno, Bormio unisce il fascino del centro storico alla possibilità di vivere l’estate tra sentieri panoramici e relax termale. Dalle antiche Terme Romane alle passeggiate nel Parco dello Stelvio, Bormio è una meta perfetta per coppie e famiglie in cerca di equilibrio tra attività e benessere.

Ponte di Legno: tra Adamello e cielo terso

Al confine tra Lombardia e Trentino, Ponte di Legno è una destinazione da riscoprire. I percorsi nel Parco dell’Adamello, i ponti sospesi, le malghe e i rifugi panoramici offrono un’esperienza montana autentica e accessibile a tutti. Il borgo conserva ancora l’atmosfera tipica delle valli alpine, con un’accoglienza calorosa e tante proposte per chi viaggia con bambini.

Madonna di Campiglio: eleganza alpina e sentieri spettacolari

Nel cuore del Trentino, Madonna di Campiglio è il punto di partenza ideale per esplorare le Dolomiti di Brenta. Con la sua atmosfera elegante, gli impianti moderni e le infinite possibilità di escursioni, dai laghi glaciali alle ferrate, è una delle mete più complete e versatili per un’estate in quota. Ideale anche per chi cerca eventi culturali, gastronomici o sportivi durante tutta la stagione.

Moena: la fata delle Dolomiti

In Val di Fassa, Moena è conosciuta come “la fata delle Dolomiti”. Il nome non è casuale: il paesaggio qui è fiabesco, con i profili rosa delle montagne al tramonto e pascoli verdi punteggiati da baite. D’estate è un ottimo punto di partenza per escursioni nelle Dolomiti patrimonio UNESCO, ma anche un rifugio accogliente per chi cerca tranquillità e tradizioni ladine.

Ortisei: arte, cultura e camminate con vista

Ortisei è una delle perle della Val Gardena. Nota per la sua tradizione artigiana, i balconi fioriti e le passeggiate nel bosco, è una destinazione che unisce arte, natura e sport. D’estate offre panorami impareggiabili sul Gruppo del Sella, passeggiate panoramiche accessibili anche con i bambini e una cura estetica del borgo che conquista al primo sguardo.

Come organizzare il viaggio: noleggiare un’auto per la massima libertà

Per vivere al meglio un tour delle montagne italiane in estate, il consiglio è di muoversi in auto. Questo permette di raggiungere rifugi remoti, fare soste panoramiche e adattare l’itinerario ai propri ritmi. Il punto di partenza ideale per chi arriva in aereo è l’Aeroporto di Milano Malpensa, da cui è possibile noleggiare un’auto con Locauto Rent, scegliendo tra una vasta gamma di veicoli adatti alla montagna, anche per famiglie o gruppi.

Miradolo, laboratori didattici per famiglie sulle api

Castello di Miradolo (TO)

Domenica 25 maggio

 

Sono dedicati al mondo delle api i laboratori didattici per famiglie in programma domenica 25 maggio al Castello di Miradolo.

Il club degli impollinatori, alle ore 10.30, è un percorso per i più piccoli (età 2-5 anni) tra gli alberi del parco per scoprire i segreti e i racconti che condividono con le api e i bombi, guardare gli oggetti speciali che usano le api e giocare con la cera delle api.

Api, bombi e altri impollinatori, alle ore 15, è invece un viaggio meraviglioso per conoscere le diverse fasi della vita di un’ape (età 6-10 anni). I maestosi alberi del parco, tappa dopo tappa, fanno da cornice a questo affascinante racconto e diventano loro stesso protagonisti, sussurrando segreti e il loro prezioso legame con gli impollinatori. Alla fine del percorso, reperti e materiale apistico per scoprire da vicino la magia del mondo delle api.

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Domenica 25 maggio, ore 10.30

Il club degli impollinatori

Età: 2-5 anni

In collaborazione con Cooperativa Arnica. Progettazione e Educazione Ambientale.

Costo FamilyLab: 5 euro bambini + 10 euro accompagnatori, comprensivo di ingresso e attività didattica.

Domenica 25 maggio, ore 15

Api, bombi e altri impollinatori

Età: 6-10 anni

In collaborazione con Cooperativa Arnica. Progettazione e Educazione Ambientale.

Costo FamilyLab: 5 euro bambini + 10 euro accompagnatori, comprensivo di ingresso e attività didattica.

Il biglietto di ingresso è comprensivo di:

Accesso al Castello, al parco storico e alla mostra

Accesso alle audioguide disponibili e a tutti i percorsi di visita e di visita accessibile attivi

Accesso a tutte le visite guidate “Chiedimi”, quando programmate

Orari: sabato, domenica e lunedì, dalle 10 alle 18.30. Ultimo ingresso alle ore 17.30

Informazioni

0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.com

 

Salute e benessere nell’arte e a tavola

Arte e cibo hanno da sempre un legame molto stretto, come stretto è il rapporto tra il cibo e la salute.

E proprio questo ha ispirato l’evento

 SALUTE E BENESSERE NELL’ARTE E A TAVOLA

che si terrà il 6 giugno prossimo, venerdì, a partire dalle ore 20.45 al piano terreno di Palazzo Dal Pozzo, corso XXV Aprile n 6, nel cuore di Moncalvo (Asti).

In questa storica location, dimora signorile, sotto gli splendidi soffitti affrescati da Pietro Fea, la serata si snoderà in due momenti, coordinati dal giornalista Massimo Iaretti.

Nella prima parte Lia Carrer, docente di lettere illustrerà quella che nei secoli è stata la presenza del cibo nell’arte, soffermandosi in particolare sui secoli ‘400 – ‘700. Il cibo del resto è essenziale per la sopravvivenza del genere umano ma è anche uno dei grandi piaceri della vita. Non deve, pertanto, sorprendere che frutta, verdura, carne, bevande, siano stati soggetti comuni nella pittura nei secoli dall’epoca etrusca sino ad oggi.

Ma il cibo, soprattutto nella nostra società odierna, può anche essere oltre che un piacere, una fonte di problemi, soprattutto se male somministrato, di incerta provenienza o assunto in eccesso. Di qui la necessità più volte ribadita, a livello medico-scientifico, di corretti stili di vita che vedono come prioritaria una sana alimentazione, sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo.

Del concetto di bellezza e di benessere (meglio di ben essere come preferisce definirlo) parlerà Francesco Leva, medico Specialista in medicina interna e malattie del metabolismo che ha successivamente approfondito le sue competenze nel campo dell’endocrinosenescenza  e degli inestetismi causati da alterazioni ormonali. La sua passione per il settore lo ha portato a specializzarsi ulteriormente in medicina estetica e rigenerativa e a sviluppare anche notevoli competenze nel contrasto all’obesità che è una delle ‘piaghe’ della nostra società.

Chiuderà l’evento Riccardo Longo, medico dentista, esperto in identificazione personale DIV, coautore del protocollo Mydenos, che da una vita si occupa di estetica dentale e protesica e da sempre sul territorio è impegnato nella divulgazione di azioni chiave per la prevenzione e l’identificazione precoce del tumore del cavo orale.

La Giornata Nazionale del Cavallo in Piemonte

25 maggio 2025 si celebra la Quarta Giornata Nazionale del Cavallo

La Giornata Nazionale del Cavallo è un’idea della No-profit Passione Cavallo e nasce perché tutti, o quasi tutti, hanno la loro Giornata Nazionale. Tutti, meno il cavallo.

Così ci ha pensato Passione Cavallo creando, nel 2022, la Giornata Nazionale del Cavallo e noi di Club Cavallo Italia abbiamo abbracciato e gestiamo questo straordinario evento che rende, finalmente, omaggio al cavallo, a questo splendido animale al quale l’uomo deve moltissimo e che, senza di esso, non avrebbe mai raggiunto i traguardi odierni.

La Giornata Nazionale del Cavallo si celebra l’ultima domenica del mese di maggio di ogni anno, una data che ha grandi contenuti storici riferiti al cavallo; infatti, l’ultima domenica del mese di maggio del 1250 risulta essere la prima data conosciuta di quando l’uomo ha iniziato, in Italia, la sua lunga vita assieme al cavallo.

Nel 2025 la quarta Giornata Nazionale del Cavallo è il 25 maggio e in tutta Italia esistono uno o più luoghi dove celebrare e ricordare il cavallo.

Il Piemonte offre un Museo, una Passeggiata a Cavallo e un monumento.
Iniziamo con il Museo, il
Museo Storico dell’Arma di Cavalleria a Pinerolo, uno tra i più ricchi musei d’Arma di tutta Europa, straordinarie Passeggiate a Cavallo al Lago Maggiore tra i laghi più belli d’Italia e, visitare e scoprire la storia del Monumento Equestre a Emanuele Filiberto di Savoia, noto col nome piemontese di Caval ëd Bronz (cioè cavallo di bronzo) a Torino.

Per sapere cosa fare e dove trascorrere la Giornata Nazionale del Cavallo nelle altre regioni d’Italia: https://www.clubcavalloitalia.it/cosa-fare-nella-giornata-nazionale-del-cavallo/ dove sono indicati i luoghi in ogni regione d’Italia, ordinate in elenco alfabetico.

Per ogni informazione: info@lagiornatanazionaledelcavallo.it

Club Cavallo Italia

L’anatra Dolores e gli uccelli sul lago d’Orta

Dal Piemonte / C’è una importante via di passaggio degli uccelli sulle sponde del lago d’Orta. Stormi di chiurli, gallinelle, beccaccini, attraversano il cielo insieme alle anatre che, volando in formazione, disegnano una grande “V”.

Anche i trampolieri, in certe occasioni, passano al volo sulle sponde del lago, senza però farvi sosta a causa delle rive tagliate a picco nella roccia e dell’assenza di quelle spiagge acquitrinose che prediligono.Tra i palmipedi nuotatori si distinguono senz’altro i germani reali, frequentatori assidui da novembre ad aprile, quando tirano il fiato riposandosi sulle acque. Garganèl e morette dal ciuffo, cazzulott e fischioni dalle allegre grida si accompagnano, a fasi alterne, con maestosi cigni, smerghi, resegott e svassi. Tra le varie colonie di gabbiani c’è n’è uno, il gabbianello (marenchìn) che un tempo appariva solo con le grandi piene e a grossi stormi, per la gioia dei cacciatori che – dalla terraferma o in barca – non perdevano l’occasione di mettere alla prova la loro mira. Le folaghe, a coppie o in piccoli stormi, si fermano nell’anfiteatro cusiano per tutta la durata dell’inverno, sfruttandone il clima lievemente più mite. I martin pescatori e le cincie, come i merli acquaioli, si trovano nei pressi dei torrenti che si versano nel lago.

Quante volte siamo stati in barca, silenziosi e immobili, per assistere alle evoluzioni, alla pesca, ai canti e agli amori di questi pennuti? Un’anatra che ribattezzammo Dolores perché con il becco, quando le gettavamo dei pezzi di pane, imitava il suono delle nacchere, si avvicinava spesso alla barca, mostrando di non aver timore. Nessuno di noi è cacciatore. Non ci va nemmeno giù che, tra le canne delle rive tra Pettenasco e Orta, dalle parti di Pella o nei pressi delle foci del Pescone e della Fiumetta, si nascondano quei predoni a due gambe, armati di doppietta, pronti a sparare ad ogni volatile. Non di rado, insieme a Giuanin, passando davanti ai canneti abbiamo fatto un chiasso del boia, affondando rumorosamente i remi in acqua o cantando a squarciagola: le anatre così scappavano via e i cacciatori restavano lì, con il colpo in canna e la rabbia in corpo. Una rabbia che, a volte, si scaricava in urla e male parole nei nostri confronti, quando non addirittura in minacce più pesanti. Ma noi non ci siamo mai fatti intimorire; nemmeno quella volta che uno di quei matti ci sparò addosso una rosa di pallettoni che si conficcarono nella fiancata della barca di Giuanin Luccio che, in preda all’ira, guadagnata la terraferma batté palmo a palmo la riviera con l’intenzione di prendere a calci nel sedere quel matto con la spingarda.

Una mattina d’inverno, dopo che i paesi del lago si erano svegliati sotto uno strato leggero di neve che incipriava tetti e alberi, siamo rimasti a lungo a guardare le anatre che s’immergevano nell’acqua fredda. Durante le loro immersioni erano capaci di percorrere anche più di duecento metri senza riemerge, questi straordinari sottomarini pennuti. Persino la nostra Dolores, forse per compiacerci e ottenere in cambio il boccone di pane, passava da un lato all’altro della barca nuotandoci sotto. Il dottor Rossini, un giorno, venne in barca con noi con tanto di macchina fotografica. Era, secondo le nostre regole, un aggeggio consentito, canne da pesca a parte. Scattò un’infinità di foto, molte delle quali veramente belle con quei giochi di riflessi sull’acqua, i colori dei piumaggi, i tuffi e le emersioni, le scie iniziali delle zampette palmate a tracciare momentanei solchi nell’acqua prima che si librassero in volo. Le foto, stampate in bianco e nero e a colori furono montate su grandi pannelli ed esposte nel salone di Santa Marta a Omegna. Non solo: il dottore, da alcune di queste immagini trasse l’ispirazione per alcuni straordinari acquerelli, confermandosi un artista di rara sensibilità. E di ferma e indiscussa impronta animalista che, tanto per esser chiari, non guasta mai.

Marco Travaglini

Il Bal do Sabre a Bagnasco il 25 maggio… con il treno a vapore!

Danzano le sciabole sui monti dell’Alta Valle Tanaro per ricordare le invasioni saracene di oltre mille anni fa. Nelle giornate limpide e terse, dalle Alpi liguri si può scorgere il mare all’orizzonte. Da quel mare giunsero le vele nere dei Mori che dopo aver saccheggiato i paesi del litorale ligure si nascosero nelle grotte del Marguareis, del Mongioie e del Pizzo d’Ormea prima di lanciarsi con ferocia sui paesi dell’entroterra. E proprio in quei borghi della Valle Tanaro, tra rovine di castelli e antiche torri di avvistamento, dove si mangia la polenta saracena, le patate di montagna e il Raschera d’alpeggio, si raccontano ancora oggi storie ricche di tradizioni, usanze e cultura alpina. La manifestazione che più ricorda il passaggio in Piemonte dei guerrieri dell’islam è la danza degli spadonari di Bagnasco nel cuneese. E festa sarà in questo piccolo paese di novecento anime in alta Valle Tanaro che domenica 25 maggio rievocherà l’arrivo funesto dei saraceni con un’antica danza contadina che ogni anno richiama folle di turisti.
Ondate di saraceni urlanti armati di scimitarre ricurve scesero dalle montagne terrorizzando la popolazione di Bagnasco, Garessio, Ormea, le prime località del Piemonte a subire l’invasione dei Mori. Fu un bagno di sangue, uomini e donne uccisi, chiese e palazzi incendiati, giovani rapiti, portati via e ridotti in schiavitù nelle terre arabe e in Spagna. È il “Bal do sabre”, il ballo delle sciabole che anima le vie del paese sui cui muri grandi murales illustrano l’antica danza con giullari, araldi, tamburini, scimitarre e saraceni in costumi moreschi. Si narra la vicenda di un contadino bagnaschese, un tal Protasio Gorrisio che avendo rifiutato di dare la propria figlia a Ramset, capo dei saraceni invasori, viene condannato a morte e giustiziato in piazza. In realtà sono diversi i significati della festa. La leggenda araba si incrocia infatti con i riti rurali della civiltà contadina, propiziatori della fertilità della terra, con l’arrivo della primavera che sconfigge l’inverno e i semi che ricominciano a germogliare. Ma con il passar del tempo si è affermato un racconto collegato alle scorrerie dei Saraceni che nell’Alto Medioevo invasero questi paesi. Che sia inventata o che abbia un fondamento storico, la leggenda ha lasciato comunque tracce profonde nella tradizione popolare del paese che fa riferimento ai resti di un castello costruito su un’altura dominante la valle, alla torre “saracena” tra Garessio e Ormea, a una serie di personaggi con costumi in stile moresco e alla presenza dei Mori come scorta del condannato.
Vecchie tradizioni popolari vengono portate in scena da dodici spadonari, dodici come i mesi dell’anno, che indossano costumi saraceni, con sciabole danzanti tra roboanti tamburi e urla di menestrelli, insieme a un Capitano, alcuni Mori, tamburini, arabi e portabandiere. I Saraceni sono finalmente cacciati dalla valle. La danza rurale, sospesa per lungo tempo, è rinata alla fine degli anni Sessanta grazie alla passione per la storia locale di un gruppo di ragazzi e da allora non si è più fermata. Dagli anni Sessanta un gruppo di Bagnasco partecipa ai raduni di “spadonari” in vari Paesi europei, dalla Francia alla Croazia, dalla Spagna all’Inghilterra. Domenica 25 maggio ci sarà un’attrazione in più per chi si recherà in queste zone del Piemonte. Tornerà a fischiare sui binari il Treno storico a vapore Torino-Ormea con fermate a Nucetto, Ormea e Bagnasco lungo il corso del Tanaro. Si parte da Porta Nuova alle 8.00 e si torna alle 21.00. Un’occasione speciale per riscoprire i paesaggi dell’Alta Valle Tanaro, con eventi folcloristici e tradizionali mercatini. A Bagnasco l’attenzione sarà ovviamente tutta per la danza delle spade alle ore 17.00. L’iniziativa del treno a vapore è organizzata dall’associazione “D’acqua e Di ferro”.
Per maggiori informazioni:
Per il treno a vapore dacquaediferro@gmail.com – 389 2559948
Per la danza delle spade a Bagnasco www.baldosabre.it – 339 7071843
Filippo Re

FLOR Primavera torna per il quarto anno consecutivo ai Giardini Reali 

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LA NATURA SI FA ARTE CON LE NINFEE AMATE DA MONET

Musei Reali di Torino – Giardini Reali

Da venerdì 23 a domenica 25 maggio 2025

 

Accanto alla mostra mercato florovivaistica, una ricca proposta espositiva: dalle ninfee predilette da Monet a Citrus, una esposizione dedicata al mondo degli agrumi,

ma anche installazioni interattive e un’esposizione curata dagli studenti dello IED.

A inaugurare la manifestazione, nella mattina di venerdì 23, l’“invasione pacifica” di centinaia di bambini delle scuole dell’infanzia comunali di Torino

 

 

FLOR Primavera torna per il quarto anno consecutivo presso i Musei Reali di Torino, coinvolgendo gli spazi dei Giardini Reali in un magnifico connubio tra natura, arte e storia.

L’appuntamento è per venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 maggio, dalle 9.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). Organizzato da Orticola del Piemonte, in collaborazione con i Musei Reali di Torino e con il patrocinio della Città di Torino, FLOR è uno degli appuntamenti conclusivi e più attesi del Festival del Verde (5-25 maggio a Torino e provincia), il cui maggior sostenitore è Fondazione Compagnia di San Paolo.

 

Accanto alla mostra – mercato florovivaistica, che ospiterà alcuni dei migliori vivaisti, artigiani, agricoltori e Associazioni del verde provenienti da tutta Italia, per un totale di circa 100 espositori, l’edizione 2025 di FLOR sarà ulteriormente impreziosita da un’ampia e variegata proposta espositiva per raccontare il mondo dei fiori e delle piante attraverso l’arte, la storia e la creatività.

Dalla reintroduzione di 18 varietà di magnifiche ninfee antiche, tra cui le varietà originali ibridate dal vivaio francese Latour-Marliac, amate e disegnate dal pittore francese Claude Monet, che torneranno a popolare la Fontana dei Tritoni nei Giardini Reali, a Citrus, una sorprendente collezione che racconta il mondo degli agrumi attraverso i secoli. Dal “Piccolo manuale di Flora selvatica” realizzato dagli studenti del 2° anno del corso di Illustrazione di IED Torino, all’installazione interattiva “La Natura che risponde”.

 

A inaugurare l’edizione 2025 di FLOR Primavera saranno i bambini delle scuole dell’infanzia comunali di Torino. Nella mattinata di venerdì 23, centinaia di piccoli scolari, provenienti dalla Scuola materna municipale Aporti Gastaldi, dalla Scuola comunale dell’infanzia “C.B. Freinet”, dalla Scuola Materna Margherita Hack, dall’Asilo Nido Municipale “Alda Merini”, e dalla Scuola Materna Collodi, accompagnati dalle maestre e da Carlotta Salerno, Assessora alle Politiche educative della Città di Torino, invaderanno pacificamente i Giardini Reali con il loro entusiasmo e la loro voglia di scoprire il mondo e i segreti della Natura.

Dopo aver visitato la mostra – mercato, i piccoli ospiti si cimenteranno in alcuni laboratori che li avvicineranno al mondo del verde e delle piante e grazie a cui impareranno a travasare una piantina di basilico che potranno poi portarsi a casa.

 

L’iniziativa con gli alunni delle Scuole dell’Infanzia è stata pensata per rendere sempre più protagoniste le giovani generazioni e per dare continuità a “Il futuro con le piante”, tema portante del Festival del Verde e, in generale, di tutti i progetti curati da Orticola del Piemonte: saranno, infatti, i bambini di oggi a dover migliorare il rapporto futuro tra Uomo e Natura, trovando nuovi modi di convivenza e di rispetto per il bene del Pianeta.

 

«Bambine e bambini nelle scorse settimane hanno vissuto momenti preziosi di contatto diretto con la natura – ha affermato l’assessora alle Politiche educative della Città di Torino Carlotta Salerno -. Hanno potuto sperimentare e avvicinarsi ai fiori, alle piante, prendersene cura e, così facendo, instaurare con il verde un rapporto unico e speciale. L’evento di FLOR, il prossimo 23 maggio, sarà una grande festa ma anche una nuova occasione di apprendimento, di scoperta, dimostrazione concreta di come si possa fare scuola anche fuori da scuola».

 

FLOR cambia e si evolve anno dopo anno. Accanto alla immancabile e sempre apprezzata mostra mercato florovivaistica, vogliamo creare uno spazio di cultura,  condivisione e arricchimento dove poter raccontare in modi sempre diversi e innovativi il rapporto esistente tra l’uomo e le piante – Spiega Giustino Ballato, Presidente di Orticola del Piemonte – L’obiettivo che ci poniamo con il Festival del Verde e con FLOR non è però solo quello di raccontare il mondo della Natura in tutte le sue forme, ma anche di contribuire in modo concreto a rendere più verde e più bella Torino, lasciando in dono qualcosa di duraturo ai luoghi che ci ospitano: per questo motivo abbiamo deciso di mettere alcune varietà di ninfee, che dopo diversi anni torneranno ad abbellire e valorizzare la preziosa Fontana dei Tritoni, gioiello barocco custodito all’interno dei Giardini Reali”.

 

LE NINFEE DI MONET: DA GIVERNY AI GIARDINI REALI

 

Per lasciare in eredità qualcosa di prezioso, in occasione di FLOR, Orticola del Piemonte contribuisce in modo concreto attraverso Art Bonus al restauro del gruppo scultoreo della Fontana dei Tritoni nel Giardino di Levante, splendida opera dello scultore Simone Martinez, posizionata al centro del bacino nel 1757.

 

Inoltre, basandosi sulla testimonianza storica della presenza di ninfee nella vasca sin dalla fine del XIX secolo, Orticola del Piemonte ha promosso la reintroduzione di 18 varietà di ninfee ottocentesche che sarà possibile ammirare per la prima volta durante la tre giorni di FLOR: tra queste, anche alcune varietà ibridate dal celebre vivaio francese Latour-Marliac tra fine Ottocento e inizio Novecento, che il pittore francese Claude Monet acquistò per i giardini di Giverny e riprodusse nei suoi celeberrimi dipinti.

 

Le cultivar di Latour-Marliac hanno una storia avvincente. Fino alla fine dell’Ottocento, per limiti climatici e agronomici, in Europa si coltivava solo una varietà autoctona della specie Nymphea alba, di colore bianco, l’unica del continente. Successivamente, con un metodo di incrocio originale con specie selvatiche di origine americana, il vivaista francese Joseph Bory Latour-Marliac creò una varietà di ninfee di diversi colori, dal giallo delicato al fucsia fino al rosso fuoco. La collezione di Latour-Marliac era unica in Europa e fu presentata all’Esposizione Universale di Parigi del 1889, in occasione dell’inaugurazione della Torre Eiffel per il centenario della Rivoluzione francese. La fama delle ninfee di Latour-Marliac ispirò anche il mondo dell’arte, diventando soggetto del famoso ciclo di opere di Claude Monet, Les Nymphéas: fermando sulla tela la peculiare novità botanica, i suoi dipinti costituiscono una delle prime fonti di documentazione di ninfee colorate coltivate in Europa.

 

L’intervento di reintroduzione delle ninfee ottocentesche nella Fontana deI Tritoni dei Giardini Reali di Torino è stato curato da Piante d’acqua di Gianluca Bonomo, vivaio che vanta una delle più importanti collezioni botaniche al mondo di ninfee rustiche e piante acquatiche, grazie a cui è stato possibile recuperare quattro varietà originali tra quelle acquistate da Claude Monet.

Per Orticola del Piemonte è un modo per restituire alla comunità un piccolo tesoro e rendere ancora più affascinanti i Giardini Reali, che per il quarto anno consecutivo ospitano la manifestazione.

 

CITRUS: UN VIAGGIO NELLA STORIA DEGLI AGRUMI

 

L’esposizione Citrus è un viaggio nel passato e nel presente di una delle piante più amate e ricche di storia. L’esposizione curata da Orticola del Piemonte propone, infatti, un’incredibile varietà di piante e frutti di agrumi di ogni epoca: dagli antenati selvatici, come le cultivar dell’arancio amaro, che ha caratterizzato per secoli la storia del giardino in Europa prima dell’avvento, in epoca più recente, dell’arancio dolce, agli ibridi ornamentali gelosamente custoditi nelle serre dell’aristocrazia europea. Ma anche varietà curiose e meno conosciute come la “Mano di Buddha”, un frutto dalla forma molto particolare della famiglia del cedro.

 

Le varietà di agrumi, sia italiane che internazionali, ospitate da Citrus arrivano dalla Sicilia: uno dei centri di acclimatazione più importanti per gli agrumi nel Mediterraneo è l’Orto botanico dell’Università di Palermo, dove sono stati coltivati e adattati alle nostre latitudini per la prima volta il mandarino e il chinotto.

La mostra Citrus va oltre la semplice esposizione e narra la storia di questi alberi di origine orientale che, a partire dal XVI secolo, diventarono oggetto di collezionismo ornamentale presso le corti europee fino a rappresentare il dono per eccellenza della nobiltà.

Gli agrumi erano presenti anche nei Giardini Reali di Torino: durante i mesi caldi abbellivano e profumavano i viali. A fine Ottocento erano presenti circa una cinquantina di esemplari di agrumi coltivati tra Citrus ornamentali, limoni e chinotti. Rientravano a pieno titolo nella collezione botanica dei Savoia che comprendeva circa 605 specie, per un totale di oltre 9.000 esemplari, che comprendeva cultivar rari per l’epoca come i gerani provenienti dall’Africa, le camelie e le azalee dall’Oriente e altre piante provenienti dal continente americano.

 

“LA NATURA CHE RISPONDE” E “PICCOLO MANUALE DI FLORA SELVATICA”: QUANDO LA NATURA È CREATIVA

Le piante non sono solo ornamento ma rappresentano qualcosa di ancora più prezioso.

È questa l’idea alla base dell’installazione interattiva “La Natura che risponde”, presente nel cuore dei Giardini Reali durante la tre giorni di FLOR Primavera.

 

Le piante diventano custodi di luce, strumenti vivi di una sinfonia luminosa che attende di essere composta. L’installazione invita ogni visitatore a interagire attivamente con le piante e a osservare ciò che accade: ad ogni tocco, la natura risponde con bagliori, accensioni delicate e atmosfere mutevoli. È un gesto semplice, primordiale, che risveglia il legame tra uomo e natura: ogni luce che si accende non è solo un effetto visivo: è il segno di una relazione, di un contatto che genera risposta.

L’opera “La Natura che risponde” è un invito a rallentare, ad ascoltare il verde, a riscoprire la meraviglia di una comunicazione silenziosa ma profonda. Toccare una pianta, in questo caso, significa toccare anche se stessi.

 

In occasione di FLOR, IED Torino presenta Piccolo manuale di flora selvatica, una mostra che raccoglie le opere degli studenti del secondo anno del Triennio in Illustrazione, coordinato da Sara Maragotto, realizzate nell’ambito del corso di Scrittura Creativa tenuto da Luisa Pellegrino ed Elisa Talentino.

Il progetto nasce dal desiderio di osservare e dare voce alle piante spontanee che popolano i boschi e gli angoli delle nostre città. Una flora tenace, discreta, che abita le crepe dell’asfalto e i margini dimenticati, offrendo una testimonianza silenziosa della capacità della natura di resistere, adattarsi e reinventarsi ogni giorno.

Le tavole sono il risultato di un percorso di osservazione e ricerca avviato al Vivaio Millefoglie di Ivrea, proseguito con una visita guidata a cura delle Magistre del club Amici Valchiusella e completato da un’esplorazione urbana. In laboratorio, le immagini hanno preso forma attraverso lo sguardo attento e sensibile degli studenti, che hanno saputo restituire, con il linguaggio dell’illustrazione, la bellezza minuta e la forza resiliente di queste presenze vegetali.

La mostra è un invito a rallentare lo sguardo, ad ascoltare il paesaggio che ci circonda, e a riscoprire – attraverso l’arte – la biodiversità che cresce accanto a noi, ogni giorno, in silenzio.

Le illustrazioni sono di Sofia Azuni, Luca Calabrese, Sofia Costanza, Clara Farinelli, Chiara Giamberardini, Alessia Lanzi, Dacia Mastrantuono, Mara Perelli, Chiara Robino, Beatrice Vaudagna e Anna Vucetti.

 

LA MOSTRA MERCATO

Cuore pulsante di FLOR Primavera, sarà, come sempre, la mostra mercato che ospiterà all’interno dei Giardini Reali circa 100 espositori tra vivaisti, Associazioni, artigiani e agricoltori

Ricca, come da tradizione, la schiera di vivaisti provenienti da tutta Italia, che esporranno il meglio delle proprie produzioni promettendo il solito spettacolo di fiori e piante in un tripudio di profumi e colori. Un tuffo nella Primavera tra rose, piante aromatiche e officinali, orchidee e agrumi passando per le affascinanti succulente. Ma anche piante carnivore, rampicanti e tropicali, da secco e da sole intenso, da ombra, bonsai, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Un insieme di proposte per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi e stuzzicare la curiosità degli esperti di giardinaggio e di tutti gli appassionati che stanno affinando il loro pollice verde.

 

Per una FLOR che cambia, si amplia e si rinnova anno dopo anno, la Natura prenderà altre forme e sarà rappresentata da un numero sempre maggiore di artigiani, con i loro prodotti antichi e moderni per l’arredo del giardino, ma anche con decorazioni naturali per abbellire gli spazi indoor e outdoor delle proprie case, di Associazioni che operano nel mondo del verde e di agricoltori con le loro tipicità enogastronomiche, oltre che spezie di ogni tipo, erbe medicinali e prodotti per la bellezza del corpo

 

Anche il mondo della moda si vestirà di Natura con “Verde Trama”, la mostra mercato di tessuti sostenibili e lavorazioni a basso impatto, dove natura e stile si intrecciano in modo armonioso: dalla scelta delle materie prime alle tecniche di produzione, ogni dettaglio racconta un modo più consapevole di vestire.

 

INFORMAZIONI

FLOR Primavera 2025 è ideato e organizzato da Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) grazie alla preziosa collaborazione dei Musei Reali di Torino. Ha ottenuto il patrocinio della Città di Torino.

Si svolge presso i Giardini dei Musei Reali, con ingresso da Piazzetta Reale 1, da venerdì 23 a domenica 25 maggio (orari: 9.30 – 19 tutti i giorni, ultimo ingresso ore 18).

 

Costi:

biglietto di ingresso giornaliero euro 8

biglietto ridotto (under 30 solo online) euro 6

Ingresso gratuito per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni

Per i Soci A.Di.Pa. il costo del biglietto è di 5 euro (acquisto in loco).

Per i possessori di Abbonamento Musei, Royal Pass o Torino + Piemonte card è possibile acquistare il biglietto alla tariffa ridotta di 6 euro (acquisto in loco).

Con il biglietto dei Musei Reali, ingresso per FLOR ridotto a euro 6; possibilità di biglietto combinato Musei Reali+FLOR al costo di 16 euro (acquisto solo in loco presso la biglietteria del museo).