A cura del Salone del Libro
Dal 31 gennaio 2022 il sesto episodio disponibile su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite
www.salonelibro.it – SalTo+
In occasione dei XXIV Giochi olimpici invernali a Pechino, il podcast “Fuoriclasse”, progetto digitale del Salone Internazionale del Libro di Torino che racconta lo sport attraverso storie, libri, riferimenti cinematografici, letterari, cronaca e radiocronaca, sale tra le vette innevate per dedicare allo sci e agli sport invernali la sua sesta puntata, ripercorrendo le tappe più significative delle Olimpiadi invernali e quel fenomeno strabiliante che fu la Valanga Azzurra. Uno sport, quello dello sci, che solo fino agli anni Settanta era ancora considerato elitario, destinato ai benestanti, e che in poco tempo è diventato un’attività e un divertimento per adulti e bambini, favorito anche dalla necessità di ritrovare un contatto con la natura e di ricercare quella libertà un po’ perduta in città.
Il nuovo episodio, realizzato dai curatori Marco Pautasso e FedericoVergari, sarà disponibile dal 31 gennaio 2022 su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite. La puntata torna indietro nel tempo per ricordare lo slalom gigante di Coppa del mondo di Berchtesgaden, in Germania Ovest, nel 1974, quando la squadra italiana ottenne un risultato mai conseguito prima di allora da nessuna nazionale, aggiudicandosi le prime cinque posizioni della classifica finale, grazie alle imprese sugli sci di Piero Gros, Gustavo Thoeni, Erwin Stricker, Helmuth Schalmzl e Tino Pietrogiovanna, meritandosi l’appellativo di Valanga Azzurra. C’è spazio anche per il campione Alberto Tomba che nel 1988 a Calgary, in Canada, primeggia nello slalom gigante e costringe il Festival di Sanremo in corso a fermarsi in diretta, giusto il tempo per permettere al pubblico italiano di ammirarlo nello slalom speciale che conquista con destrezza. Tra la prima edizione dei Giochi olimpici invernali, svoltisi nel 1924 a Chamonix e i prossimi a Pechino (prima città della storia ad aver ospitato sia i Giochi olimpici estivi, nel 2008, sia quelli invernali), l’episodio di “Fuoriclasse” attraversa cento anni di sfide, vittorie, campioni e campionesse che hanno affascinato appassionati di tutto il mondo.
Tra i riferimenti bibliografici della sesta puntata: Mario Cotelli con L’Epopea della Nazionale di Sci 1969-1978. La Valanga azzurra (New Press); Lorenzo Fabiano con Thoeni vs Stenmark, l’ultima porta (Mare Verticale); Lorenzo Fabiano con Valanga azzurra. Innsbruck 1976 (Mare Verticale); Riccardo Crovetti e Leonardo David con La leggenda del ragazzino campione (Mursia).
Il sesto episodio fa seguito alle altre puntate di “Fuoriclasse”, ciascuna dedicata a particolari discipline sportive e ai suoi protagonisti: l’omaggio agli Europei di calcio nella prima puntata; il racconto dedicato alle Medaglie d’oro femminili nel secondo appuntamento; i campioni del ciclismo Alfredo Binda e Gianni Bugno nel terzo audio; il mondo del tennis e le Atp Finals nel quarto episodio; le testimonianze su tanti campioni e campionesse che hanno brillato nel 2021 nel quinto pezzo.
Il podcast “Fuoriclasse”
Raccontare lo sport di ieri e di oggi e la sua epica, costellata di storie uniche ed esemplari, personaggi avvincenti – vincenti o perdenti che siano –, e valori condivisi, come la lealtà, la resistenza e la perseveranza. Narrare lo sport attraverso le sfide di donne e uomini capaci di risultati impensabili o di cadute eclatanti e con l’attenzione rivolta alla cronaca del tempo, alla letteratura e al cinema che hanno fatto da sfondo o accompagnato tanti momenti sportivi nel corso del tempo. Rileggere eventi agonistici del passato per meglio interpretare pezzi di storia del nostro Paese e del mondo. Con il nuovo podcast dal titolo “Fuoriclasse” il Salone Internazionale del Libro di Torino si apre alla narrazione sportiva.
“Fuoriclasse” comprende una serie di episodi, rilasciati una volta al mese, dedicati ciascuno a storie di personaggi sportivi “fuoriclasse” (perché fuori dal comune, irregolari, precursori che hanno scritto pagine di storia), oppure a momenti storici differenti, che si intrecciano, raccontati attraverso due voci, quelle di Marco Pautasso del Salone del Libro e di Federico Vergari, giornalista, scrittore e consulente del Salone del Libro.
“Fuoriclasse” intende approfondire la narrazione sportiva, dal calcio all’atletica, dal tennis al ciclismo e così via. Ha anticipato e accompagnato una delle novità che hanno caratterizzato la recente edizione del Salone Internazionale del Libro di ottobre 2021: la presenza della Sala Olimpica, uno spazio dedicato allo sport, ai linguaggi con cui viene raccontato e alla sua editoria, per valorizzare una tendenza sempre più centrale nel mercato editoriale.
Spiegano Marco Pautasso e Federico Vergari:
«Il linguaggio sportivo è cambiato ed è facile fare un rapido confronto. Un evento che ricordiamo in molti è la telecronaca della finale di Coppa del Mondo di Spagna ‘82 di Nando Martellini. Un altro evento è la più recente finale del 2006 con la telecronaca di Fabio Caressa. Oggi la prima telecronaca annoierebbe, per quanto Italia-Germania del 1982 sia stata più entusiasmante (e ben giocata) di Italia-Francia del 2006. È cambiato qualcosa? La risposta è sì, perché è cambiato il racconto. Lo sport è (anche) un linguaggio e come tale è in continua evoluzione. L’obiettivo di “Fuoriclasse” è quello di fotografare questo cambiamento. Nell’epoca dello storytelling applicato a qualsiasi cosa, politica compresa, non si può pensare a un evento sportivo senza un adeguato racconto. Che avvenga per radio, in video, su un sito, con un libro o su un quotidiano è ormai un dato di fatto che la qualità della narrazione influirà sensibilmente sulla costruzione di un preciso ricordo sportivo. L’epica sportiva non manca ultimamente. Ci sono trasmissioni TV, case editrici e riviste che fanno dello sport una questione prima letteraria e poi sportiva. Parlare di sport significa prima di tutto parlare di uomini e donne. Ogni uomo e ogni donna si portano dietro una loro storia. Ognuno con la sua storia, ognuno con la voglia di spostare i limiti un po’ più in là.»
Per rimanere aggiornati sui podcast successivi: www.salonelibro.it – SalTo+.
“Fuoriclasse” è l’ultimo podcast in ordine di tempo ideato dal Salone Internazionale del Libro di Torino, dopo “Vita Nova”, che raccoglie gli interventi audio di ospiti dell’edizione speciale online a dicembre del Salone (come Alberto Angela, Richard Baldwin, Letizia Battaglia, Mathias Énard, Emma Dante, Fumettibrutti, Paolo Giordano, Vittorio Sgarbi, Eva Cantarella, Petros Markarīs) e “Il Salone presenta Albert Camus”, che approfondisce le opere dell’autore attraverso interventi di scrittori, scrittrici, traduttrici e intellettuali (Alessandro Piperno, Yasmina Melaouah, Annalena Benini, Leila El Houssi, Evelina Santangelo, Goffredo Fofi).
Al Centro Pannunzio, in via Maria Vittoria 35/h, a Torino, verrà presentato lunedì 31 gennaio prossimo, alle 17.30, il libro dal titolo “Il tempo sospeso”, scritto dalla giornalista torinese Mara Martellotta insieme all’artista fiorentino Andrea Granchi.
La contemporaneità dei temi trattati, quali il cambiamento della società e dei rapporti interpersonali, la comparsa di nuove angosce e dubbi, hanno trovato un perfetto parallelismo sia nella scrittura dell’autrice, sia nella pittura di Andrea Granchi, indicando e tracciando una possibile via di ancoraggio e salvezza, in questo “tempo sospeso”, nell’arte.
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Dove potevano alloggiare giovani di buona famiglia che dalla provincia planavano nella Big Apple sognando di costruirsi un futuro professionale nel mondo del cinema, dell’editoria, della letteratura e dell’arte? O semplicemente volevano intraprendere carriere alternative al ruolo di mogli, madri o al massimo insegnanti?
primo piano con un palcoscenico e 300 posti a sedere per le attività di intrattenimento e culturali che l’hotel organizzava. L’unica area consentita agli uomini; le uniche eccezioni erano medici e manutentori ai quali era concesso superare quel confine.
semi-autobiografico “La campana di vetro” -Mondadori- euro 12,00
La letteratura mondiale ha perso una delle sue voci migliori con la recente scomparsa della scrittrice, giornalista e sceneggiatrice Joan Didion, a 87 anni il 23 dicembre 2021.
“Run River” -Il Saggiatore- euro 20,00.
Terry Newman “Legendary authors and the clothes they wore” -Harper Design- USA & 29,99
L’atmosfera è quella di un universo lontano – seppure geograficamente vicino – e il ritmo è incalzante, come quello della giovinezza – per qualcuno reale, per altri riacquistata nella maturità.
Sabrina Tonin nasce nel 1957 in un paesino da sempre dedito a commerci con i Paesi dell’Est, che diventano una sua seconda Patria. Lavora e vive infatti tra il Veneto e Budapest. Dopo il liceo si diploma alla Scuola Politecnica di Milano sotto la guida di Bruno Munari. Appassionata di letteratura, pittura, architettura e musica lirica, ama la scrittura che pratica per diletto personale fino al 2020, quando decide di partecipare a numerosi Concorsi letterari, ottenendo riconoscimenti anche internazionali. Nell’anno trascorso dal suo debutto vengono pubblicati quattro romanzi, Dalla Keleti all’Astoria è il suo primo lavoro, che lega la sua Patria natia a quella adottiva.
Interviste. Racconti. Documenti. Titolo: “Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico”. Al centro dell’intervista-narrazione quel grande professionista della cronaca giornalistica che tutti conosciamo: Domenico Quirico, astigiano, classe ’51, narratore acuto per “La Stampa” della “Primavera araba”, di guerre, rivoluzioni, migrazioni, rapito in Libia (per due giorni) nell’agosto del 2011 e il 9 aprile del 2013 in Siria per cinque terribili lunghi mesi, fino all’8 settembre. Cinque capitoli (“La lettura”, “L’accoglienza”, “L’Europa”, La vita”, “La fede”) “spalmati” con profonda sensibilità e il calore di una vivida tenuta emozionale in 280 pagine – e oltre settanta immagini – edite da “Jaca Book”, il primo libro di Tiziana Bonomo (torinese, alle spalle un lavoro nel campo del marketing e nella comunicazione di grandi aziende internazionali, nonché nel 2016 vulcanica ideatrice e fondatrice di “ArtPhotò”, con cui promuove e sperimenta progetti legati alla fotografia di documentazione e di impegno sociale) “cerca di svelare – si legge nella prefazione – la percezione originale di un narratore del nostro tempo, restituendo la sua testimonianza vissuta in drammatica presa diretta sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent’anni”. Presentato nei giorni scorsi alla Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone” di Chieri, l’opera prima (ne auspichiamo davvero altre) della Bonomo sarà presentata sabato 22 gennaio (ore 17,30) presso la “Casa della Cultura – FuoriLuogo” di via Govone 15 ad Asti. A moderare l’incontro, Davide Ruffinengo. Folgorata sulla via di Damasco dalla lettura di “Esodo. Storia del nuovo millennio”, in cui Quirico racconta dei viaggi fatti in compagnia dei migranti nei principali luoghi del Pianeta da cui essi partono e “in cui sostano e si riversano”, Tiziana Bonomo inizia un’opera di positivo stalkeraggio nei confronti del giornalista le cui parole “mi avevano fortemente commossa”. “Pazientemente – racconta – ho letto tutti i suoi libri, raccolto tutti i suoi articoli, le interviste televisive, gli incontri e le lezioni magistrali”. Il tutto per tre anni. Letture intervallate da numerosi incontri. Domande e domande. Riflessioni. Interrogativi. La voglia di capire, per bocca di chi li aveva vissuti e ne aveva scritto con coraggio e limpida verità i grandi fatti della Storia. “Così ben presto – ancora Tiziana – la qualità delle nostre conversazioni ha fatto nascere in me l’ambizione di farlo conoscere a fondo attraverso un libro”. Idea accettata da Quirico, il cui consenso “mi ha spinto a proporre le interviste in maniera diretta, con il fascino della sua parola e con le imperfezioni (di qui il titolo del libro) che la generano”.
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
E’ diventata una donna indipendente, anche se si sta barcamenando in una fase lavorativa incerta. Negli anni 90 aveva partecipato a un reality insieme ad altre ragazze ricoverate come lei per gravi disturbi alimentari; la notorietà le aveva garantito la conduzione di un programma televisivo intitolato con un gioco di lettere
La 49enne canadese Dominique Fortier è scrittrice, editor e traduttrice, vive a Montreal, nel Quebec, ed ha vinto il prestigioso premio del governatore generale per la narrativa in lingua francese. E’ l’autrice del profondo “Le città di carta” in cui raccontava la vita della poetessa Emily Dickinson attraverso i luoghi, le passeggiate e le poesie. Soprattutto è un’autrice di raffinata sensibilità che vanta uno stile unico, efficace, che va dritto al cuore.
E’ un corposo libro ambientato in un’Argentina sospesa tra la dittatura di Videla e occultismo, ricca di atmosfere gotiche e fantastiche. Inizia con il viaggio che fanno nello sterminato paese sudamericano un padre e un figlio, entrambi con sorprendenti doti da medium.
La scrittrice nata in Zimbabwe, trapiantata a Londra dove è stata a lungo giornalista; dopo il bestseller internazionale “La ragazza del treno”, ora ci catapulta in una fitta rete di inganni, vendette e efferati omicidi.