L’Istituto Confucio dell’Università di Torino sarà quest’anno presente al Salone del Libro, giunto ormai alla sua 35esima edizione, in programma dal 18 al 22 maggio al Lingotto Fiere, dal titolo “Attraverso lo specchio”.
All’interno dello spazio espositivo “L’isola del futuro “ al terzo padiglione, stand P06 Q05, l’Istituto Confucio ospiterà una serie di eventi e workshop dedicati all’editoria di fantascienza, al lavoro di traduzione, alla cultura cinese e alla sua influenza internazionale.
Venerdì 19 maggio alle ore 16 si terrà un incontro con Caterina Viglione e Barbara Leonesi, due traduttrici di letteratura cinese che propongono le loro riflessioni sulle risorse e criticità di un lavoro a quattro mani.
Sabato 20 maggio l’appuntamento è con la fantascienza e il gruppo di letture mandarine e con lo scrittore Lu Ban che dialogherà con Giulia Malano, insegnante di cinese, fondatrice e anima delle “Letture mandarine”, con il suo gruppo di lettori. Lu Ban è vincitore dello Science Fiction Galaxy Award, il premio di fantascienza più prestigioso in Cina, ed è stato considerato il miglior autore esordiente per il racconto “Upstart”, in cui esplora le relazioni presenti tra la tecnologia e i sistemi di controllo.
All’incontro parteciperanno anche gli editori Sara Chen, della rivista Science Fiction Wolrd, e Francesco Verso di Future Fiction.
Domenica 21 maggio, alle 17.30, in Sala Internazionale, si terrà l’incontro dal titolo “Science Fiction World”, alla presenza del professore dell’Università di Torino Stefania Stafutti, direttrice dell’Istituto Confucio, di Lu Ban, Sara Chen e Francesco Verso, autore e editore di fantascienza.
Verrà anche dato uno spazio al workshop già a partire da venerdì 19 maggio, quando si terrà un laboratorio sul gioco da tavolo de Majiang, con trucchi e curiosità.
Domenica 21 maggio si terrà dalle ore 14 un laboratorio di calligrafia.
MARA MARTELLOTTA



Jules Verne è stato un grande della letteratura negli anni della giovinezza e sostare davanti alla sua tomba nel cimitero di Amiens provoca una profonda emozione. Tra i cinque autori più tradotti al mondo, lo scrittore che di fatto inventò la letteratura di fantascienza con i suoi romanzi era nato l’ 8 febbraio 1828 a Nantes, città portuale francese, e morì di diabete all’età di 77 anni il 24 marzo 1905 ad Amiens, in quello che un tempo era il capoluogo della Piccardia ed oggi del dipartimento della Somme. Il cimitero in cui riposano le sue spoglie mortali è quello della Madeleine, a nord-ovest della città, all’estremità occidentale de quartiere di Saint-Maurice. Nel parco alberato di diciotto ettari colpisce la scultura realizzata da Albert Roze, intitolata Vers l’Immortalité et l’Eternelle Jeunesse (Verso l’Immortalità e l’Eterna Giovinezza) collocata due anni dopo la morte dello scrittore sulla sua lapide.
trentacinque anni, iniziò la carriera di scrittore che continuò fino alla morte e ancora dopo, con la pubblicazione postuma di molti suoi lavori: sessantadue romanzi e diciassette racconti. Il suo successo si dovette in gran parte all’editore Pierre-Jules Hetzel (nato a Chartres nel 1814 e morto a Montecarlo nel 1886, sepolto nel cimitero parigino di Montparnasse) il quale, dopo aver pubblicato proprio nel 1863 il primo volume di racconti Cinque settimane in pallone, propose a Verne un contratto ventennale con l’impegno di pubblicarne tre all’anno, consentendo all’autore di abbandonare l’impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere. Nel 1870, per meriti letterari, gli viene conferita la Lègion d’Honneur e viene nominato per due volte
presidente dell’Académie des Sciences, des Lettres et des Arts.
dovettero attendere 131 anni per vederlo pubblicato, nel 1994. Un pronipote dello scrittore aveva fatto aprire una vecchia cassaforte di cui si erano perdute le chiavi scoprendo il manoscritto dell’opera, che l’editore Hachette pubblicò, a dire il vero, con scarsa convinzione. In pochi giorni ne vennero vendute duecento mila copie, costringendo la prima casa editrice di Francia a ricredersi, prendendo atto dell’immutato fascino dei romanzi di Jules Verne. Nel centro di Amiens, al numero due di Rue Charles Dubois c’è la casa in cui Jules Verne visse per diciotto anni e che oggi, trasformata in museo, accoglie i visitatori svelando davanti ai loro occhi il fantastico mondo dello scrittore. Attraverso numerosi oggetti e documenti, si racconta la vita e le opere dello scrittore.


