Seguendo la stella

 

Si intitola Seguendo la stella il libro di Federica Mingozzi e Laura Travaini pubblicato da Geo4Map. Un piccolo gioiello editoriale che, avvalendosi della grafica di Mariella Tavarone e delle fotografie di Fabio Valeggia, propone un originale percorso sulle tracce delle Natività nel cuore del Cusio, il più romantico dei laghi italiani, tra l’isola di San Giulio, il Sacro Monte dedicato a Francesco d’Assisi e il borgo di Orta. Le oltre trecento pagine corredate da illustrazioni, foto, disegni e mappe accompagnano il lettore alla scoperta di uno degli angoli più suggestivi del Piemonte, celebrato da poeti, narratori e artisti.  Le sei Natività che si incontrano in questo percorso tra arte e fede sono ospitate in quattro luoghi di culto. La Basilica di San Giulio che la tradizione vuole sia stata la centesima chiesa edificata attorno al 390 dal santo originario dell’isola greca di Egina proprio sull’omonima isola del lago d’Orta, ospita le prime tre Natività: l’affresco datato 1486 con Maria e Giuseppe in atteggiamento orante mentre guardano con devozione il Bambino, adagiato per terra su un lembo del manto della Vergine, vegliato da un angelo e adorato dai pastori; l’affresco del Presepe che risale alla prima metà del XVI secolo e l’adorazione dei pastori, un olio su tela datato XVII secolo di autore ignoto anche se si ipotizza si possa trattare del pittore piemontese Giuseppe Vermiglio o del lombardo Giovanni Mauro della Rovere, noto come il Fiammenghino Maggiore. Nella chiesa della Santissima Trinità, al centro di Orta, si può invece ammirare la Natività di nostro Signore, olio su tela datato XVII secolo , opera attribuita al varesino Federico Bianchi. La quinta Natività si trova nella chiesa di San Bernardino, piccolo scrigno di bellezza nel borgo ortese, e rappresenta la Nascita di Gesù, una ancona lignea policroma datata fine XV – inizio XVI secolo con San Bernardino in ginocchio mentre adora il Bambino. Per vedere la sesta e ultima Natività occorre salire al Sacromonte e visitare la chiesa di San Nicolao che custodice  il dipinto raffigurante la nascita di Gesù, un olio su tela realizzato ante 1618 dal bolognese Camillo Procaccini. In origine l’opera era posizionata sull’architrave della prima cappella del Sacro Monte, dedicata alla nascita di San Francesco, unico caso di dipinto su tela presente in questo percorso devozionale. Ma il volume curato da Federica Mingozzi e Laura Travaini , utilizzando questo percorso d’arte come un filo conduttore dell’anima più vera del progetto, propone anche molto altro con riferimenti letterari, digressioni storiche, suggerimenti per una vacanza intelligente, percorsi in un ambiente unico tra boschi e laghi, curiosità gastronomiche  e culinarie coinvolgendo altri autori. Così si ritrovano, all’inizio di ogni capitolo, le riflessioni di Matteo Albergante e Roberto Cutaia, Alessandro Defilippi, Giovanna Mastrotisi, Gianfranco Quaglia, Bruno Quaranta, e dell’ortese Luisella Mazzetti. Fanno da contorno le osservazioni psicologiche di Maina Mainardi, i vini di Filippo Larganà e di Giovanni Brugo, le cartine artistiche di Patrizia Genta, i presepi di Letizia e Oscar Pennacino, le merende della cuoca JoGuendalina, le indagini tra le memorie rodariane di Barone, le parole spiegate da Elena Mastretta e tanti altri protagonisti. Un insieme che si muove con garbo e misura, in punta di piedi, con ritmi piacevoli come la danza di Selene Bonetti e la musica di Roberto Storace. Così, tutto d’un fiato, l’incidere del viaggio va oltre il Cusio attraversando il Verbano, toccando il Novarese, sfiorando il Piemonte. Come confessa Laura Travaini, scrittrice e vulcanica organizzatrice di eventi letterari e culinari, fondatrice e presidente dell’associazione Scrittori e Sapori “ con uno stile guizzante è nato un libro scintillante di stelle, mosso da piacevolissime onde lacuali, ricco dei colori digradanti delle alture, percorrendo il quale cose rare e preziose potrebbero essere rivelate. Ci sono molti modi per conoscere Orta San Giulio. Uno può essere quello di percorrerne le vie, attraversarne la piazza e le piazzette, raggiungere con un’imbarcazione l’isola, spingersi fino al Sacro Monte seguendo l’itinerario che conduce alla scoperta delle raffigurazioni artistiche di Natività”. Ed è esattamente ciò che propone Seguendo la stella.

Marco Travaglini

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