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“L’assassino dei pupazzi” Una scia di sangue percorre Torino

Venerdì 24 febbraio prossimo, presso il centroVol.To di via Giolitti 21 a Torino, presentazione del terzo libro della trilogia del commissario Montelupo, dal titolo “L’assassino dei pupazzi”(Golem Edizioni, 2022), scritto dal giornalista Gioele Urso

 

Venerdì 24 febbraio prossimo, alle ore 19:00,verrà presentato, presso il centro di volontariato Vol.To, il terzo volume della trilogia del Commissario Montelupo. Come gli altri due libri della  trilogia di Montelupo, personaggio ideato dal giornalista e scrittore Gioele Urso, anche “L’assassino dei pupazzi” è un testo di ambientazione e contenuto che riguardano l’ambito del thriller sociale, e può essere letto singolarmente senza per forza aver seguito le precedenti opere “Le colpe del nero”(Edizioni del Capricorno, 2018) e “Calma & Karma” (Golem Edizioni, 2020).

Ne “L’assassino dei pupazzi” il protagonista è ancora una volta il Commissario Montelupo, che affonda le mani in un terreno insidioso e sconosciuto, dove a farla da padroni sono l’omertà, la connivenza e gli interessi, e in cui il confine tra criminalità e legalità non appare così marcato .

Torino è percorsa da una scia di sangue e da una serie di truci omicidi che rappresentano l’epilogo di una carneficina insensata. Nel romanzo non è presente un luogo fisico, ma un elemento più duraturo nel tempo, che approda alla ricomposizione di tutti i pezzi del puzzle sparsi sul tavolo. I personaggi presenti sono sempre gli stessi e sono rappresentati dal commissario Montelupo, da Ignazio La Spina, dal giornalista Gianni Incerti, cui si aggiunge la figura di Corrado Tarantella, un vigile urbano con il sogno di diventare poliziotto. Insieme tentano di portare alla luce ciò che qualcuno voleva nascondere sotto un cumulo di sabbia. Il killer prende di mira il sistema di potere della città, un sistema che non può essere annientato e all’apparenza invincibile. Esiste un sottile fil rouge che lega questi tre volumi noir e che va al di là del singolo episodio, e è rappresentato dalla solitudine in cui versa chi vive ai margini della società. Questo sentimento diventerà  l’ossessione del Commissario Montelupo. I fatti narrati sono di pura finzione, anche se all’interno di queste pagine vi sono tratti di verità. “L’assassino dei pupazzi rappresenta la conclusione di questo percorso, avviato da “Le colpe del nero”, in cui il racconto faceva riferimento al Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino.

MARA MARTELLOTTA

Giusy Panassidi, scrittrice e “contastorie”

Giusy Panassidi, ennese di nascita e torinese di adozione più che scrittrice si definisce una contastorie poiché è con le storie e i racconti che le sono stati narrati sin da bambina dal suo adorato nonno che è stata irrimediabilmente contagiata alla scrittura.

Divoratrice di libri di ogni genere, amante del mare e dei vulcani, appena può si rifugia sulla sua isola del cuore, dove ritrova il contatto con tutti gli elementi della natura traendone ispirazione per i suoi racconti.

Il primo libro con cui si è fatta conoscere dai lettori è stata una raccolta di tredici racconti dal titolo La Culofia: Paure e Pregiudizi riscuotendo un notevole successo; ciò l’ha incoraggiata a continuare in quella che era iniziata come una sfida con se stessa.

A questo fa seguito: Femmina: di necessità virtù, in cui, partendo dall’esperienza di alcune donne di un paese dell’entroterra siciliano, descrive, con lucida tenerezza e amarezza, la condizione delle donne in una Sicilia che era ancora legata a schemi familiari e tradizionali in cui nascere femmina era considerata una sciagura.

Con l’opera “I Carusi della Solfara: Vergogna e Schiavitù” Giusy Panassidi si è calata completamente nel ruolo, visitando personalmente i luoghi dove si è consumato tra la fine del ‘800 e metà del ‘900 uno dei capitoli di storia più cupi del nostro Paese.

“Il Treno del Sole Storie di Terroni” è un libro scritto con lamico Gioachino Marsala grazie al suo ricordo personale e alle testimonianze dei tanti meridionali che si sradicarono dalla propria terra, abbandonando i paesi di origine, ma sognando di ritornare a casa sin dal primo giorno del loro arrivo nelle grandi città del Nord Italia, cosa che difficilmente avvenne perché nel frattempo erano spuntate nuove radici e lintegrazione che con gli anni diventò inevitabile.
Il Treno del Sole rappresentò per molti emigranti il sogno del miglioramento economico, ma fu davvero così?
Tramandandone la memoria Giusy Panassidi come fa per tutti i libri che ha scritto, spera si possa trarre dagli errori del passato un insegnamento per un futuro migliore.
Tutte e quattro le opere sono state pubblicate da Maurizio Vetri editore

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Benjamin Stevenson “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno”

-Feltrinelli- euro 19,00

E’ brillante e ironica la scrittura del pluripremiato stand–up comedian e autore australiano Benjamin Stevenson che al suo attivo ha tre romanzi ed è anche agente letterario. La dimostrazione è racchiusa anche in queste 381 pagine che ispireranno una serie televisiva per HBO.

E’ con straripante sense of humor che Stevenson ci introduce nelle rocambolesche vicende della famiglia Cunningham, che non è come le altre. I suoi membri sono strampalati uno più dell’altro e ad unirli è il fatto che tutti hanno ucciso qualcuno, a volte anche ripetutamente.

Si riuniscono tutti in un resort in montagna per un fine settimana in cui dovrebbero festeggiare l’uscita dalla galera di uno dei figli, Michael, dopo tre anni di detenzione per omicidio. Tra le sbarre ce lo ha spedito il narratore, Ernest o “Ern”, che per mestiere scrive manuali tecnici e dopo la delazione del consaguineo è ovviamente diventato la pecora nera del clan.

In concomitanza della reunion familiare viene trovato morto (soffocato dalla cenere ma senza combustione) uno sconosciuto… e vai di indagini a cui si applica un imbranato poliziotto. Il primo sospettato finisce per essere l’ex galeotto. Poi nulla sarà come sembra. Il narratore ripercorre le vite dei vari familiari ed è uno scoppiettante avvicendarsi di altri morti, tanti cadaveri negli armadi del passato di ogni Cunningham.

Un giallo che viaggia tra dinamiche familiari borderline, imitatori di serial killer, attriti che si trasformano in moventi per uccidere, bare trafugate e corpi nascosti … e tante altre sorprese.

 

 

Julie Otsuka “Nuoto libero” -Bollati Boringhieri- euro 16,00

 

Questa raffinata scrittrice (nata a Palo Alto negli Stati Uniti nel 1962) è americana di origini giapponesi e l’abbiamo scoperta nel 2012 con la traduzione in italiano del suo “Venivamo tutte per mare”; in cui raccontava le vicende delle donne giapponesi sbarcate negli Stati Uniti a inizi 900 per sposare i connazionali già residenti in terra straniera.

Ora ci coinvolge in una storia ad alta tensione emotiva in cui affronta senza fare sconti il dramma della madre che, per una devastante malattia degenerativa, sta progressivamente perdendo la memoria.

L’avvio del romanzo ha luogo in una piscina sotterranea a San Francisco dove, bracciata dopo bracciata e virata dopo virata, un gruppo di nuotatori eterogeno stempera ansie, malinconie, dolori fisici e morali. Condividono la passione per l’acqua, per le regole e i rituali che li fanno volare sulla superficie della piscina.

Un giorno però compare una crepa nella corsia 4 e cambia tutto; soprattutto per la madre della narratrice che, da quando l’impianto viene chiuso, perde la comfort zone dell’acqua e precipita nello scompiglio interiore e mentale. Si chiama Alice, è una nuotatrice provetta e sta progressivamente e irreversibilmente perdendo la memoria.

Nella seconda parte del libro la parola passa a sua figlia, voce narrante che in modo quasi chirurgico racconta il dramma materno. Ricostruisce la vita della donna che l’ha messa al mondo, fa tesoro degli scampoli di memoria che via via si riducono a nebbia. Poi a un certo punto quella madre finirà per osservare, muta e lontana, la figlia che però non riconosce più.

Tornano a galla tasselli di un passato difficile; quello di Alice, figlia di immigrati giapponesi nella California del dopoguerra. Sposa fedele e madre di 4 figli; ma con la ferita della nascita di una di loro con una malformazione al cuore che l’ha uccisa 30 minuti dopo essersi appena affacciata al mondo. Poi il dolore per la morte della madre centenaria che ha lasciato un vuoto incolmabile .

Prepararsi a una lettura struggente ma veritiera che fa luce sul decadimento fisico, l’abbruttimento, l’angoscia e la degenza in clinica nel momento in cui la malattia diventa impossibile da gestire a casa. Un romanzo commovente che racconta l’amore tra una madre e una figlia, con tutto il bagaglio emotivo di un lento addio a chi ci ha dato la vita.

 

Elodie Harper “Le lupe di Pompei” -Fazi Editore- euro 19,00

E’ il primo volume della trilogia che la scrittrice inglese e giornalista televisiva (nata a Londra nel 1979) intende dedicare alla vita delle donne nella Pompei antica. Tra fiction e documentazione storica, il romanzo ruota intorno a 5 prostitute di Pompei.

Sono Cressa, Berenice, Vittoria Victrix, Didone e Amara; questi i loro nomi da schiave costrette a prostituirsi nel bordello del padrone Felicio.

Nel corso di una visita agli scavi pompeiani la Harper ha scoperto i loro nomi incisi sulle pareti delle celle e in lei è scattata l’idea di raccontarne le vite. Trovata vincente dal momento che questo suo libro di esordio è in via di traduzione in ben 16 paesi e in Inghilterra è stato subito un caso letterario in vetta alle classifiche.

La Harper è davvero bravissima a coinvolgere i lettori nel lupanare che a Pompei ha un’atmosfera tutta sua: 5 camere, praticamente delle celle dove le schiave-prostitute vivevano. Di loro non si sa nulla e la scrittrice eccelle proprio nell’abilità con cui immagina di entrare nella loro sfera più intima ed emotiva. Ognuna di loro ha una storia alle spalle e all’epoca estrazione sociale elevata o studi non ti mettevano in salvo; spesso bastava essere una straniera venduta come schiava, e di lì essere costretta a prostituirsi.

La vita nel bordello assume i contorni di una comunità in cui le ragazze si raccontano, si alleano, si proteggono l’un l’altra; la solidarietà è strategica per fronteggiare la brutalità dei clienti e degli uomini che vorrebbero saltare loro addosso senza neanche sborsare un soldo.

Seguiamo le 5 eroine, tutte schiave dello squallido Felicio. E appare subito chiaro che la vergogna della loro condizione ricade su chi le ha obbligate a una vita tanto infima. Le lupe sono costrette a procacciarsi i clienti per portare poi quanto miseramente guadagnato al tenutario che le considera solo carne da letto per far soldi.

Nonostante la sofferenza e il disgusto, le ragazze riescono a ritagliarsi sprazzi di infinitesimali piccole gioie, soprattutto tentano di non perdere le speranze di poter cambiare la loro condizione.

L’eroina che spicca tra le altre è soprattutto Amara. E’ straniera, arriva dalla Grecia dove era cresciuta in una famiglia colta e affettuosa; poi dopo la morte del padre medico erano precipitati nella povertà più fosca, e la madre era stata costretta a venderla. Amara è forte, determinata a sopravvivere e diventa spesso la roccia a cui si appoggiano anche le altre, nei momenti peggiori.

 

 

John Freeman “Racconti di due Americhe” -Mondadori- euro 22,00

In questo volume l’editor, saggista e critico letterario, Freeman ha raccolto le pagine di 36 tra i più importanti scrittori americani contemporanei che al loro affascinante e complesso paese hanno dedicato racconti e saggi. Risultato: un mosaico di realtà in cui emergono disuguaglianze, fratture, e infinite sfaccettature che ci danno l’idea di cosa sia oggi l’America, con tutte le sue contraddizioni.

Il curatore di questa antologia è uno scopritore di talenti e figura di spicco dell’olimpo letterario a stelle e strisce; è stato editor di “Granta” e uno dei padri fondatori della rivista letteraria “Freeman’s”. La materia la maneggia perfettamente e qui assemblea una polifonia di voci, accostando storie di scrittori come Joyce Carol Oates, Rebecca Solnit, Karen Russel a quelle di voci emergenti.

Tanti spaccati di realtà diverse e uno dei dubbi che sorge dopo questa lettura è che il sogno americano del self made man, per cui chi ha la volontà può sempre migliorare la sua condizione socioeconomica, non sia poi così veritiera. Da questa antologia a più voci sembra piuttosto che se sei povero è molto probabile che lo resterai per tutta la vita, ed oggi uno dei grandi obiettivi da perseguire è proprio l’uguaglianza.

Nei racconti del libro c’è anche tanta solidarietà contagiosa che spicca sullo sfondo delle mille sofferenze di quel paese spezzato che è l’America. Alle prese con povertà e divario sempre più stridente tra chi si bea nel superfluo e chi invece affonda nella miseria. Razzismo, politiche immigratorie, poliziotti pronti a esplodere, vere e proprie tendopoli e masse di homeless ci vengono raccontati con toccante verità.

 

Mauro Cenci “Biblioteche domestiche. Home libraries” -Metilene- euro 28,00

Dimmi che libri leggi e ti dirò chi sei, che tradotto potrebbe suonare così: potendo sbirciare nelle librerie delle case private si capisce molto dei padroni di casa. Allora entriamo nelle stanze e nelle biblioteche di architetti, scenografi, bibliotecari, pittori, interior design, psicoterapeuti, storici dell’arte, e tanti altri che ai loro scaffali hanno dedicato energie, finanze, cure.

Libro sul quale l’autore ha investito parecchio tempo, viaggiando per tutta Italia, da Nord a Sud, nell’intento di mettere a fuoco il rapporto che le persone hanno con la lettura, e decodificarlo attraverso le loro stanze ricolme di libri.

Librerie ospitate in case piccole o grandi, che incorniciano letti o divani comodi in cui sprofondare nella lettura che è uno dei grandi pregi della vita. Scaffali ricolmi di libri che rappresentano gli interessi dei padroni di casa; spesso contornati da suppellettili che tengono compagnia ai volumi e aggiungono ulteriori tasselli per decifrare le passioni di chi ama circondarsi di libri.

Alcune ordinatissime, altre meno, tutte con un fascino immenso e non vi resta che prendere anche spunti da questo libro per organizzare o riordinare anche le vostre.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Massimo Recalcati “La luce delle stelle morte” -Feltrinelli- euro 16,00

Cosa si spezza dentro di noi quando muore una persona amata? Come possiamo superare quel dolore e riprendere a vivere? Sono solo due delle tante domande su cui si interroga uno dei psicoanalisti più famosi d’Italia.

Lutto, nostalgia e melanconia ci appartengono e basta guardarsi indietro per constatare che la nostra vita è un cimitero di morti, sepolture, rimpianti, scomparse e tutto lo strazio che segue ad ognuno di questi eventi traumatici.

La morte fisica del nostro corpo non è l’unica esperienza che possiamo fare della fine; esistono innumerevoli lutti nell’esistenza di tutti noi, anche sotto forma di abbandoni, separazioni, perdite affettive.

Al centro del saggio ci sono temi portanti come l’elaborazione del lutto che non finisce mai, la narrazione della nostalgia che è rimpianto ma anche gratitudine, e può trasformarsi in forza di rinnovamento della vita, proprio come fa la luce delle stelle morte.

Perché morendo scompariamo ma forse continuiamo a brillare. Questo è un libro che ci induce a meditare, guidati da un autore che spinge a pensare in profondità. I lutti ci gettano nel baratro del dolore, ma in quelle disperazioni c’è anche la luce del passato che ci fa riemergere dalla sofferenza e rinascere alla vita.

 

 

Elisabeth Åsbrink “Abbandono” -Iperborea- euro 18,50

L’autrice è una scrittrice e giornalista svedese, nata nel 1965 a Göteborg, affermatasi per i suoi reportage letterari e vincitrice di svariati premi. In questo romanzo risale alle origini della sua famiglia, attraverso le figure della madre e della nonna, fino alla diaspora degli ebrei sefarditi nell’Europa Medievale.

Ambientato tra Londra, Stoccolma e Salonicco il libro ricompone vite e storie, a partire da quella della nonna Rita; il suo arrivo a Londra, le difficoltà della famiglia, la relazione tenuta segreta con Vidal.

Lui è un ebreo sefardita esule da Salonicco, uomo nato nell’Impero Ottomano che nella capitale inglese del primo Novecento si fa strada con ingegno e duro lavoro, ma non può identificarsi in nulla; non è turco, né greco e ancora meno inglese.

Per di più, è pesantemente condizionato dalla tradizione di famiglia e da una madre ingombrante.

Rita e Vidal si ameranno e metteranno al mondo due figlie, ma tutto tenuto nell’ombra in una sorta di doppia vita, in gran segreto, almeno fino a un certo punto.

Attraverso la ricostruzione anche della vita materna, la Åsbrink farà i conti con la storia, le sue radici più lontane e un senso di abbandono che attraversa non solo il suo destino….

 

Erin Kate Ryan “Quantum girl” -Neri Pozza- euro 18,00

Questa talentuosa giovane scrittrice americana (nata a Cincinnati nel 1978) prende spunto da un caso realmente accaduto ed imbastisce una trama quantistica, ovvero fatta di tanti multipli. Il fatto di cronaca a cui si ispira risale al 1946 quando scomparve nel nulla la 18enne Paula Jean Welden. La Ryan immagina tanti possibili destini toccati alla ragazza e ci immerge nella teoria secondo la quale quando una donna che sparisce può diventare tutto quello che si immaginano gli altri.

Una scelta più che stilistica, in cui immaginare il destino di una persona di cui non si sa più nulla è come evocare tanti mondi alternativi che si sostituiscono alla verità… ed ecco la meccanica quantistica dispiegata. Mentre sciorina in parallelo tante ipotizzabili storie che sarebbero scaturite da quell’assenza, l’autrice spariglia le carte e fa entrare in scena il personaggio chiave.

E’ Mary Garrett, donna in perenni difficoltà economiche e con alle spalle una famiglia pessima, che ha un dono derivante dalla sua esperienza personale: la chiaroveggenza che applica in modo prioritario alla ricerca delle persone scomparse.

Una sera Mary si presenta alla porta di casa degli Starking; la loro figlia Polly è scomparsa da pochi giorni e lei sostiene di poterla rintracciare grazie al suo dono che chiama “la Vista”.

Non vi resta che avventurarvi nelle pagine che narrano reticenze, angosce, esperienze spesso tragiche vissute dalle vittime di sparizioni. “LaVista” costringe Mary ad essere testimone di ogni cosa, compreso l’arrivo della morte, e non le permette di distogliere lo sguardo. Un esordio letterario stupefacente….

 

 

Leah Hager Cohen “Matrimonio in 5 atti” -BigSur- euro 18,00

L’autrice ha al suo attivo 6 romanzi e 5 opere di non fiction; in questo libro mette in scena una famiglia un po’ particolare. I progressisti Bennie e Walter Blumenthal sono una coppia di mezza età che ha messo al mondo 4 figli ed è inaspettatamente sono in attesa del quinto.

Ora si trovano ad affrontare i preparativi per le nozze della loro primogenita Clem che tra 5 giorni sposerà la compagna di college Diggs, in una cerimonia allestita nel giardino dei genitori.

Ecco il detonatore di una commedia a tratti deliziosa che narra come anche i più strampalati legami familiari possono salvare da situazioni complesse. L’organizzazione dell’evento è decisamente ancora in alto mare, affidata alla sposa e ai suoi amici, tutti carenti di senso pratico.

Tra ospiti in arrivo, panini al volo, bambini che richiedono attenzione, una zia che sembra un po’ confusa e mille altri piccoli imprevisti vengono a galla anche segreti traumatici del passato e altri di nuova fattura; tutto condito da spumeggiante ironia. Insomma poco più di 300 pagine all’insegna dell’ottimismo che finisce per stemperare qualsiasi tensione alberghi nei meandri dei rapporti che tengono insieme questa memorabile famiglia.

 

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Yari Selvetella “Vite mie” -Mondadori- euro 18,50

Questo è una sorta di memoir di vita vissuta scritta dal giornalista Rai e autore di romanzi Yari Selvetella che parla prima di tutto di amore e riflette sul senso della famiglia e dei rapporti affettivi.

Il protagonista Claudio Prizio è un uomo che ha attraversato la passione, l’amore bruciante che fa compiere pazzie; poi la maturità, il dolore della perdita con la morte della donna amata.

Come affrontare una tragedia di tale portata che lascia il protagonista con il rimpianto della compagna che aveva portato in dote 2 figli e poi ne aveva messo al mondo uno anche con lui?

Claudio lo fa a piccoli passi, dolorosi e introspettivi, assumendosi responsabilità importanti e scoprendo di covare una vocazione da pater familias.

Decide di crescere anche i figli della compagna scomparsa, facendo così un grande passo di amore e senso di responsabilità che travalica qualsiasi vincolo di sangue. Il cammino di Claudio attraversa momenti difficilissimi e poi le schiarite, sensazioni strane come l’impressione di imbattersi per strada in un suo sosia, fasi in cui diventa accudente come una buona madre. E dietro l’angolo di tanta fatica e impegno una rinascita, un nuovo amore e un’altra figlia.

 

 

Holden Grand Tour Ventuno tappe in Italia e una a Londra

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Per imparare a scrivere con la Scuola Holden
in collaborazione con autori e librerie locali

TORINO – Imparare a scrivere storie è un viaggio lunghissimo. Chi scrive per passione o per mestiere è sempre in cammino, e Holden Grand Tour può essere l’inizio di questo viaggio: si tratta di un progetto ideato dalla Scuola Holden di Torino per portare percorsi di scrittura base in giro per il mondo, in collaborazione con librerie e scrittori locali.

Nel 2023 il Grand Tour prevede 21 tappe in Italia più una tappa a Londra. Le città italiane coinvolte saranno Alghero, Ascoli Piceno, Bari, Bisceglie, Bitonto, Busto Arsizio, Catania, Catanzaro, Cosenza, Empoli, Enna, Firenze, Ladispoli, Mortara, Ravenna, Roma, San Benedetto del Tronto, Trapani, Trento, Varese e Venezia. Le lezioni cominceranno a marzo e di solito si concentrano nel weekend, per due o al massimo cinque appuntamenti.

In classe ci si addentra nel mondo della narrazione seguendo una mappa di libri, trame, autori e autrici classici e contemporanei: tra le loro pagine ci sono ispirazioni e segreti, metodi per affinare la tecnica e spunti per incoraggiare il talento.

In cattedra ci sarà sempre uno scrittore o una scrittrice, che insegnerà a mettere a punto diversi strumenti per poi usarli. Si leggerà molto e si scriverà ancora di più, ci si allenerà a scrivere incipit, dialoghi e descrizioni, si studierà come si organizza un plot, si sceglierà il genere a cui dedicarsi, soffermandosi sulla ricerca della giusta voce narrante. Si scoprirà che la grammatica delle storie è fatta da alcuni elementi fondamentali, come l’arco evolutivo dei personaggi, la struttura della trama, il punto di vista. Si comincerà a capire quando le storie funzionano e quando, invece, non stanno in piedi e perché.

Alla fine di ogni percorso, la Scuola Holden ripartirà per una nuova tappa del Grand Tour, alla ricerca di nuovi viaggiatori. Ma a quel punto, tutti quelli della classe appena conclusa saranno in grado di tracciare nuove rotte, ideate da loro, e di far arrivare lontano le proprie parole.

Tutte le date, i corsi e le informazioni per iscriversi si trovano online sul sito della Scuola Holden: scuolaholden.it/holden-grand-tour

Tutte le tappe di Holden Grand Tour

Londra / The Italian Bookshop in collaborazione con Londra Scrive

con Marco Mancassola, Caterina Soffici, Livia Franchini, Paolo Nelli, dal 1° al 29 marzo

Roma / in collaborazione con Libreria Spazio Sette

con Nadia Terranova, dal 7 marzo al 16 maggio

Varese / in collaborazione con Libreria Ubik Varese

con Giorgio Fontana, dal 18 marzo al 1° aprile

Empoli / in collaborazione con libreria La San Paolo * Libri & Persone

con Eleonora Sottili, 25 e 26 marzo

Ravenna / in collaborazione con Libreria Dante di Longo

con Giusi Marchetta, 25 e 26 marzo

Busto Arsizio / in collaborazione con Libreria Ubik Busto

con Giuseppe Culicchia, , 25 e 26 marzo

Venezia / in collaborazione con Libreria Toletta – Spazio Eventi

con Roberto Ferrucci e Tiziano Scarpa, 25 e 26 marzo

Firenze / in collaborazione con Libreria Alice

con Pietro Grossi, 25 e 26 marzo

Bitonto / in collaborazione con Libreria Hänsel e Gretel Libri e giochi

con Andrea Donaera, 25 e 26 marzo

Catanzaro / in collaborazione con Libreria Ubik Catanzaro

con Luca Ricci, 25 e 26 marzo

Trento / in collaborazione con Libreria Erickson

con Arianna Giorgia Bonazzi, 1 e 2 aprile

Catania / in collaborazione con Legatoria Prampolini – Libreria Vicolo Stretto

con Giorgio Vasta, 1 e 2 aprile

Enna / CNA Servizi in collaborazione con Bookstore Mondadori

con Eleonora Lombardo, 1 e 2 aprile

Cosenza / Ovo – Officina Visuale Orizzontale in collaborazione con Bookstore Mondadori

con Elena Giorgiana Mirabelli, 1 e 2 aprile

Bisceglie (BA) / in collaborazione con Vecchie Segherie Mastrototaro

con Emiliano Poddi, 1 e 15 aprile

Alghero / Biblioteca della Confraternita della Misericordia in collaborazione con Cyrano Libri, Vino e Svago

con Loredana Lipperini, 1 e 2 aprile

Ascoli Piceno / in collaborazione con Libreria La Rinascita

con Cristiano Cavina, 1 e 2 aprile

Ladispoli / in collaborazione con Libreria Scritti & Manoscritti

con Elvira Seminara, 1 e 2 aprile

San Benedetto del Tronto / in collaborazione con Libri ed Eventi, Associazione culturale I Luoghi della Scrittura e Pelasgo 968

con Alessio Romano, 1 e 2 aprile

Trapani / in collaborazione con Libreria Galli Ubik (Erice Casa Santa)

con Evelina Santangelo, 1 e 2 aprile

Mortara / in collaborazione con Libreria “Le mille e una pagina”

con Iaia Caputo, 1 e 2 aprile

Bari / in collaborazione con Libreria Campus

con Alessandra Minervini, 2 e 16 aprile

La gara di scrittura per aspiranti scrittori

CREA INCIPIT a ORBASSANO

Giovedì 9 febbraio, ore 18

 

 

Pubblicare un libro, grazie a un incipit: il primo talent letterario itinerante è alla ricerca di aspiranti scrittori a Orbassano. Crea Incipit, l’appuntamento di giovedì 9 febbraio alle ore 18, è una vera e propria gara di scrittura. Partendo dalle parole chiave indicate dalla giuria, i concorrenti dovranno ideare un incipit in 3 minuti, leggerlo ad alta voce in 60 secondi per poi essere giudicati dal pubblico presente nella sala della biblioteca civica Carlo Maria Martini di Orbassano. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, esordienti e non, di tutte le nazionalità. La vincitrice o il vincitore si aggiudicherà un buono spesa in libri del valore di 100 euro.

Tutti i concorrenti di Crea Incipit potranno inoltre partecipare a una delle tappe di Incipit Offresi, il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione ECM – Biblioteca Civica Multimediale di Settimo Torinese, in sinergia con Regione Piemonte. Incipit Offresi è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro. Fino ad oggi sono stati decretati 7 vincitori, uno per ogni edizione, e sono stati pubblicati circa 60 libri dagli editori aderenti all’iniziativa, a dimostrazione che gli scrittori hanno speranza di vedere pubblicato il proprio libro indipendentemente dall’esito della gara. Incipit Offresi è un’occasione innovativa per diventare scrittori e promuovere la lettura e la scrittura, una scommessa basata su poche righe, un investimento sulle potenzialità dell’autore. La vera chance dell’iniziativa è la possibilità offerta agli aspiranti scrittori di incontrare e dialogare direttamente con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto, farsi conoscere e raccontare la propria idea.

Il Premio Incipit e il campionato sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato Incipit Offresi.

 

INFO E ISCRIZIONI

Giovedì 9 febbraio 2023, ore 18

Crea Incipit

Biblioteca civica Carlo Maria Martini, Strada Piossasco 8, Orbassano (TO)

www.incipitoffresi.it – info@incipitoffresi.it

“Il tempo sospeso” di Martellotta e Granchi, seconda edizione

A poco più di un anno dalla sua pubblicazione, la giornalista e scrittrice Mara Martellotta presenterà la seconda edizione della sua opera, scritta a quattro mani con l’artista fiorentino e già docente presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze Andrea Granchi, “Il tempo sospeso”(Gian Giacomo Della Porta Editore, 2021).

La presentazione avverrà venerdì 10 febbraio prossimo, presso la sede del Centro Servizi Vol.To, in Via Giolitti 21, in occasione di un DF Talk organizzato dall’associazione stessa, nell’ambito di un dialogo con il giornalista Eugenio Giannetta.

La scrittura di Mara Martellotta, semplice e incisiva, vera nel condurre con estrema sincerità tutte quelle analisi sociali e sensazioni che hanno coinvolto tutti noi durante l’emergenza Covid, dialoga e trova armonia con le opere dell’artista fiorentino Andrea Granchi, autore di tutti i lavori presenti all’interno del libro, collegati visivamente e tematicamente agli scritti della giornalista, creando nel lettore una sorta di realtà emotiva aumentata dall’intensità che la parola acquisisce attraverso l’immagine, e viceversa.

Un libro che, oggi, assume la funzione storica della memoria, della testimonianza che aiuta una società a metabolizzare meglio eventi del passato, soprattutto se traumatici come quello appena trascorso.

Un’opera attuale, proprio perché attuale è la Storia.

Il vero contributo di queste pagine risiede nell’utilità che la buona letteratura, e l’arte in generale, devono assumere nei confronti di una società: quello di elevarne la consapevolezza attraverso la parola scritta e la rappresentazione, attraverso la condivisione, anche emotiva, di aspetti soggettivi che devono diventare oggettivi nell’universalità dei sentimenti e di ciò che più ci accomuna.

 

I libri più letti e commentati del mese

La rassegna letteraria de il Passaparola dei Libri

Libri dei quali è bello discutere, come ogni mese sul gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri; primo in classifica, per letture e critiche, Spare – Il Minore (Mondadori), il libro che Henry di Windsor, il principe Harry, ha scritto per raccontare i retroscena di una vita non sempre “da favola”.

Cambiando argomento, per non dimenticare, vi proponiamo un articolo in collaborazione con il sito Novità in libreria, che nella settimana del Giorno della Memoria mette a confronto due uscite recenti, sul tema dei Giusti: Il Campione E La Bambina (Raffaello, 2022), di Paolo Mirti e Il Nazista Che Salvò Gli Ebrei. Storie di coraggio e solidarietà in Danimarca (Le Lettere, 2022) di Andrea Vitello.

Incontri Con Gli Autori

Abbiamo intervistato alcuni scrittori e scrittrici, emergenti o affermati, per dare voce alle nuove leve della narrativa e offrire ai nostri lettori un più ampio panorama di proposte di letture fuori dal coro o comunque lontane dai consueti canali di promozione e distribuzione.

Questo mese abbiamo incontrato: Cristiana Vigliaron è l’esordiente autrice di Non Chiamarmi Sorellina (Pathos Edizioni, 2022), una drammatica storia ambientata negli anni Settanta, che racconta le tensioni all’interno di una famiglia e offre uno spaccato di un complicato periodo storico; Giovanni Sacchitelli, il creatore di un progetto di meta-narrativa che potete trovare sul sito https://www.direaesthetica.com/ ; Luigi Antonio Greco, autore de La Promessa A San Francesco, nel quale riesamina, con gli occhi del presente, una delle pratiche di devozione più antiche e universali, il pellegrinaggio ex voto; Martina Carbutti autrice de Un Filo Invisibile (Auto-produzione, 2022) che, sull’onda emotiva nata dalla perdita del padre, racconta momenti di vita quotidiana e fornisce spunti di riflessione sul tema del lutto; Sylvia Zanotto è una delle voci più interessanti della poesia contemporanea e torna in libreria con Tatuaggi E Farfalle (Kanaga Edizioni, 2021) libro vincitore del Premio Internazionale di poesia L. S. Senghor per la sezione inediti.

Per questo mese è tutto, vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Spektre in Afghanistan. Il cuore e la corazza di “fantasmi” senza nome

Il cammino in Afghanistan di un uomo che, nel 2010, ha salvato la vita a centinaia di bambini. Sentimenti di paura, rabbia, amore che si celano dietro la maschera dei combattenti, dei “cattivi giusti” che, con ferocia, proteggono gli innocenti.

E’ una storia di fratellanza, di colpi di scena sorprendenti, il romanzo “Spektre. Fantasmi in Afghanistan”, scritto da William Marras Nash, nato a Ivrea (in provincia di Torino), nel 1988, ma che, attualmente, vive ad Azeglio, un paesino dell’Alto Canavese in Piemonte. Il titolo dell’opera – pubblicata nella collana “I Diamanti della Narrativa”, edita da Aletti – nasce durante la stesura del romanzo che parla, appunto, della squadra Spektre, guerrieri ma, soprattutto, uomini che provano emozioni, fatica e anche amore verso le loro famiglie e le loro donne a casa. «Descrivendo questi uomini – spiega l’autore – ed informandomi su quelli come loro, ho compreso che sono realmente come dei fantasmi. Operano in teatri di guerra e in nazioni nelle quali non dovrebbero essere, se “cadono” vengono archiviati come turisti scomparsi o mai esistiti, fanno cadere governi e lasciano i meriti ad altri, da loro può dipendere lo scoppio o meno di una guerra ma nessuno sa chi siano e, in questo caso, la Spektre era una squadra di fantasmi in Afghanistan».

Nessuno sa i loro nomi; nessuno sa chi sia l’uomo protagonista del romanzo, ma tutti dovrebbero conoscerne la storia ed esserne grati. Un turbine di emozioni apparentemente contrastanti, dalla guerra all’amore, dalla rabbia alla fratellanza incondizionata, trattate con un linguaggio semplice e alla portata di qualunque età se non fosse per il limite portato dagli argomenti trattati. Questo consente anche al lettore più “frettoloso” di poter comprendere la storia, anche se dura, e coglierne anche le più intime sfaccettature. «Passaggi – afferma lo scrittore – che devono essere come sfumature per lasciare alla mente del lettore il tempo per cambiare mood emozionale ma senza che se ne accorga, così anche la singola emozione si rivela una piccola sorpresa che renderà difficile interrompere volontariamente la lettura». Il segreto per l’autore è immedesimarsi il più possibile nel personaggio che si racconta, avendo la storia impressa nella mente sin dall’inizio. «Ho descritto passo dopo passo tutto ciò che mi è stato riportato. Ci ho messo quattro anni per scriverlo e mi sono immedesimato nel protagonista al punto che ho iniziato a vivere come lui. Quando riuscivo ad addormentarmi facevo i suoi incubi, avevo le sue paure. Ero stanco, stremato verso la fine del romanzo. Ero diventato freddo, inespressivo molte volte. Per scrivere e sciogliermi sorseggiavo liquore e alcuni passaggi li ho scritti piangendo, così bevevo ancora, proprio come lui. Mi sembrava di aver vissuto la sua storia e in parte è come se l’avessi provata sulla mia pelle, un po’ credo, come un attore entra nel suo personaggio». Un rapporto empatico che, alla fine, quasi manca, quando il libro è terminato, lasciando un senso di nostalgia e solitudine. «Voglio trasmettere – conclude lo scrittore – la coscienza e la testimonianza che quei guerrieri fuori dal comune, abituati ad affrontare inferni inimmaginabili, sono allo stesso tempo uomini comuni, con emozioni e sentimenti come tutti gli altri».

Federica Grisolia

“Adotta uno scrittore”, l’appuntamento con il progetto off del “Salone del Libro”

Dal 31 gennaio (XXI edizione)

Ritorna per oltre trenta scuole di tutt’Italia di Torino

L’elenco è considerevole. Non solo scrittrici e scrittori, ma anche fumettisti, illustratrici ed illustratori, giornaliste e giornalisti, saggisti, librai, rapper, divulgatori scientifici e magistrati: con 40 autrici e autori che incontreranno 976 fra studentesse e studenti di 38 scuole (comprese un’ospedaliera, l’Ateneo torinese e 11 scuole carcerarie) di 9 regioni italiane, dal nord al sud della penisola (new entry, la Liguria), riparte martedì 31 gennaio prossimo Adotta uno scrittore”, l’apprezzato progetto didattico e culturale (giunto alla sua XXI edizione) rivolto alle scuole piemontesi e italiane, dalle elementari all’università, ideato e organizzato dal “Salone Internazionale del Libro di Torino” e sostenuto dalla “Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria”, in collaborazione con la “Fondazione con il Sud”.

“In vent’anni di attività – dicono gli organizzatori – Adotta uno scrittore’ ha saputo creare non solo significativi momenti di approfondimento sulla lettura e formative occasioni di confronto sulla scrittura, ma anche felici opportunità di discussione e dialogo sui tanti temi e spunti che le pagine dei libri (dati in dono agli studenti coinvolti) sanno da sempre offrire, accompagnando bambine, bambini, ragazze e ragazzi sulla strada della formazione di uno spirito critico e di una buona capacità di riflessione, per aiutarli ad appropriarsi di un loro personale sguardo sul mondo”. Obiettivo: l’incontro diretto in classe fra libro e scuola, fra gli studenti e i protagonisti, i più vari, del mondo della scrittura e della cultura in generale. Quaranta, si diceva. Dal “Premio Strega” (ma non solo) Melania Mazzucco, con il suo ultimo libro “Self Portrait. Il museo del mondo delle donne” (Einaudi) dedicato ai capolavori di artiste note e meno note, alle torinesi Stefania Bertola e Giulia Muscatelli, fino alla giornalista Rai Tiziana Ferrario con “La bambina di Odessa” (Chiarelettere), ai fumettisti Leo Ortolani, autore del recente “Musa” (Feltrinelli Comics) e Daniel Cuello con il nuovo “Le buone maniere” (Bao Publishing) e alla magistrata Marzia Sabella, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, autrice de “Lo sputo” (Sellerio), in cui parla del coraggio della prima testimone contro la mafia. Alcuni nomi fra i tanti. L’elenco completo e gli abbinamenti alle scuole con le relative date su: www.salonelibro.it  Anche per il 2023, ognuna delle adozioni prevede tre appuntamenti in presenza per ciascun autore e il quarto conclusivo lunedì 22 maggio alla XXXV edizione del “Salone Internazionale del Libro” di Torino.  Complessivamente, grazie  al progetto, nel corso degli anni, sono state portate a termine 471 adozioni per un totale di 13.618 studenti, dalla scuola primaria alle università fino agli istituti carcerari, coinvolgendo 300 tra gli autori e le autrici più importanti della letteratura italiana degli ultimi quarant’anni. Anche quest’anno, inoltre, “Adotta uno scrittore” avrà uno spazio sul “Bookblog”, la piattaforma digitale curata dagli studenti per raccontare attraverso articoli, interviste, reportage le iniziative del “Salone del Libro” nel corso di tutto l’anno. Autori, studenti e docenti costruiranno insieme un racconto partecipato del progetto, rendendo i contenuti fruibili liberamente su bookblog.salonelibro.it.

Dichiara Nicola Lagioia, direttore dal 2017 del “Salone Internazionale del Libro” di Torino: “Adotta uno scrittore è uno dei progetti di cui il ‘Salone’ va più orgoglioso. Nel corso dell’anno, per tutto l’anno, alcune delle personalità più importanti, originali e stimolanti della nostra scena culturale si recano nelle scuole – dalle scuole primarie fino alle università, ma anche nelle classi presso gli istituti penali minorili, le case circondariali e le case di reclusione – per dare origine a un percorso di grande valore didattico. In una dimensione laboratoriale (prendendosi dunque il tempo necessario) studenti e autori hanno modo di confrontarsi, di discutere, di fare insieme un tratto di strada che risulta per tutti un’esperienza importante se non indimenticabile. ‘Adotta uno scrittore’ risponde in modo esemplare a una delle nostre più alte vocazioni: la cura e la formazione delle nuove generazioni”.

g.m.

Nella foto:

–       Tiziana Ferrario