Si sa che Renzi vuole porre e imporre tagli drastici alle Regioni. Il sospetto è che voglia farsi scudo degli scandaletti di questi ultimi anni, per usare la mannaia sui conti regionali. E bene ha fatto Chiamparino a ricordare che gli sprechi esistono – eccome – anche nei ministeri
Mentre la presidente della Camera, Laura Boldrini, da un teatro Regio assediato dai manifestanti contro il vertice europeo sul lavoro lancia l’allarme sulla situazione sempre più difficle dei giovani disoccupati, il sindaco di Torino e il presidente della Regione lanciano invece un segnale di pace al premier Matteo Renzi.
Piero Fassino, alla vigilia della nascita della Cità Metropolitana era stato chiaro con il Governo: “la nuova realtà amministrativa dovrà avere più risorse rispetto alla vecchia Provincia”. E, siccome a mancare sono sempre i soldi, la sfuriata delle scorse ore del governatore piemontese Sergio Chiamparino rivolta al suo sodale di partito alla guida di Palazzo Chigi, resterà – se non nella storia – almeno negli annali della cronaca politica.
Si sa che Renzi vuole porre e imporre tagli drastici alle Regioni. Il sospetto è che voglia farsi scudo degli scandaletti regionali di questi ultimi anni, per usare la mannaia sui conti regionali. E bene ha fatto Chiamparino a ricordare che gli sprechi esistono – eccome – anche nei ministeri. E che, se Renzi vuole trovare 4 miliardi, questi non si recuperano certo da operazioni di maquillage demagogico sui costi della politica, che rappresentarebbero meno di una goccia nell’oceano di debiti. Tra l’altro, su questo fronte, il Piemonte è una delle Regioni più virtuose, visto anche il recente taglio di vitalizi e stipendi dei consiglieri. Le voci da toccare sono inevitabilmente Sanità e Trasporti, che rappresentano il 90% dei bilanci regionali.
Il governatore ha incontrato parlamentari e consiglieri regionali del Pd. In settimana proporrà le proprie strategie alla maggioranza. Si prevedono razionalizzazioni nella Sanità e probabilmente un aumento dell’Irpef. Sull’Irap Chiamparino aveva annunciato: “mi dimetto se il Governo ci impone di alzarla di un solo euro”.
Matteo Renzi , dice il presidente delle Regioni all’Ansa è “punto di riferimento fondamentale per il Pd e per il Paese”, per il quale “sta facendo le cose giuste”. Chiamparino si dice pronto a incontrare il governo “anche oggi” per illustrare la proposta alternativa delle Regioni ai tagli dell’esecutivo. “Dietro certi sprechi ci sono spesso persone che non hanno colpa. Bisogna trovare soluzioni gestibili socialmente e non solo economicamente”.
Torna a più miti consigli anche il sindaco Fassino che, a margine del vertice europeo in piazza castello fa sapere che con il governo c’è sintonia e ricerca di dialogo. Pur condividendo l’impianto della legge di stabilità, il primo cittadino chiede solo a renzi di non esagerare con l’imposizione fiscale e con la riduzione dei servizi.
(Foto: il Torinese)