Di Paolo Pietro Biancone*
Tra il sogno e la realtà imprenditoriale ci sta di mezzo la vision. Non mancano casi noti di sogni imprenditoriali di successo che si sono intrecciati con quelli dei managers, dei lavoratori, dei sindacati e dei consumatori e hanno dato vita ad aziende leader nei loro settori. E’ il caso, a esempio, di Bill Gates, fondatore della Microsoft Corporation, che ha il suo sogno di imprenditore: “Un personal computer su ogni scrivania, e ogni computer con un software Microsoft installato“; oppure è il caso di Henry Ford (fondatore dell’omonima casa automobilistica) :”I cavalli dovranno sparire dalle nostre strade“. O ancora, imprenditori come Walt Disney: ”Rendere felici le persone“. Altri esempi di Vision sono quelli di altre aziende famose nel mondo. Nokia (produzione di telefonia mobile): “Mettendo in contatto le persone noi aiutiamo il soddisfacimento di un fondamentale bisogno umano di contatti e relazioni sociali. La Nokia costruisce ponti tra le persone – sia quando sono lontane che faccia-a-faccia – e colma il divario tra le persone e le infomazioni di cui hanno bisogno”. Sogni sì, ma anche vision aziendale: idee di imprenditori di successo si intrecciano con quelli dei managers, dei lavoratori, dei sindacati e dei consumatori e hanno dato vita ad aziende leader nei loro settori.Quando si parla di gestione aziendale si ritiene spesso, a torto, che questa consista solo e soprattutto nel management, ossia nel controllo di cose concrete: produrre ottenere risultati, gestire risorse, prendere decisioni. Tuttavia una gestione che possa definirsi strategica, e quindi lavori per il futuro, implica anche l’attenzione ad aspetti che solitamente vengono considerati astratti o teorici. La Vision è parte della strategia d’impresa, svolge una funzione di comunicazione della strategia, rafforza l’identità dell’organizzazione, l’identificazione dei singoli membri con questa e agevola l’allineamento degli obiettivi individuali. Pertanto, per delineare correttamente la sua strategia aziendale l’imprenditore e i suo collaboratori dovranno in via preliminare analizzare e definire chiaramente la vision aziendale. Tradurre il sogno, l’energia, il motore, in concetti concreti e condivisi da tutti coloro che credono nell’azienda, i suoi portatori di interessi. La vision mette in evidenza cosa un’azienda vuole essere. Si concentra sul domani, fornisce dei chiari criteri di “decision making” ed è per questo immutabile nella storia di un’azienda. La vision aziendale diventa così la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obiettivi e incentiva all’azione tutti coloro che operano all’interno dell’azienda. Senza una vision chiara e definita sarebbe difficile stabilire lo scopo dell’azienda, la rotta che essa intende seguire e i benefici che ne potranno derivare. Dopo avere definito la vision, la direzione dovrà porsi come obiettivo continuo da conseguire la sua comunicazione e la sua condivisione con il personale dell’azienda. Per ciò è strategico che la vision diventi il “manifesto” dell’azienda in modo tale che riesca a spronare i membri dell’organizzazione e renderli orgogliosi di farne parte. La vìsion racconta dove arriverà la startup nel futuro prossimo; riguarda il futuro e serve a far capire dove si vuole arrivare nel tempo, quanto grandi ed importanti si vuole diventare. Spesso la vision contiene frasi di impatto, facili da ricordare e di effetto. A vision ha un duplice compito: spiegare al mercato cosa offre e dove intende arrivare, ma dall’altro lato deve essere la guida del team durante il percorso. Spesso il fallimento di aziende in fase iniziale, startup, è dovuto al fatto di essersi allontanato troppo dalla vision iniziale. In pratica, ogni team deve avere ben chiaro in mente la vision ed affrontare le scelte che si susseguono durante la vita della startup sempre avendo ben chiaro cosa offrono e dove vogliono arrivare.Ogni volta che si presenta una scelta importante, la bussola deve essere la vision e deve essere lo strumento di conferma di una scelta piuttosto che un’altra.
Siate affamati, siate folli, ma con vision!
*Professore Ordinario di Economia Aziendale
Presidente del Corso di Studi in Professioni Contabili
Università di Torino