di Fabio Strinati
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Vallate alpine che si espandono
fino a rispecchiar nell’anima Taurasia,
della sua parte collinare e piana
e spesso soleggiata agli occhi del Po,
una goccia d’acqua che la bagna
di poetica rugiada!
Negli inverni asciutti e da contorno,
che vi si rivelano le geometrie
dei quattro fiumi e sul volto acceso di Torino,
il bacio fine della Dora Riparia, scendere,
sulle labbra di una strada
come “ da addolcimento “ una nevicata
lenta che vi si prepara solcando
in viso una nota d’arte del Teatro Regio,
come danzano le Alpi che sullo sfondo
cesellano una cartolina in quota,
una mano d’alba che lievita al giorno
come lattescente il vestito di una sposa.