Anna Caterina Antonacci nell’opera in scena dal 22 giugno
Il mezzosoprano Anna Caterina Antonacci sarà l’acclamata interprete della Carmen di Bizet, in scena dal 22 giugno al 3 luglio prossimi al teatro Regio di Torino. Orchestra e Coro del Teatro Regio sono diretti da Asher Fisch e, per le ultime due recite, da Ryan McAdams. L’allestimento in prima nazionale italiana proviene dall’Opernhaus di Zurigo ed è firmato da Matthias Hartmann. A ricoprire il ruolo di Don José sarà il tenore Dmytro Popov, mentre Escamillo sarà il baritono Vito Priante; il soprano Irina Lungu vestirà i panni di Micaela.L’opera verrà eseguita in versione originale con i dialoghi parlati. L’attenzione e la scena, piuttosto spoglia, si focalizzeranno sull’interprete principale, Anna Caterina Antonacci, artista dalla forte presenza scenica, dal timbro morbido e seducente, capace di fare di questo personaggio quasi un’icona interpretativa. Carmen fu l’ultima opera che compose Georges Bizet, che vi cominciò a lavorare nel 1875 su incarico dell’Opera-Comique. Dovette affrontare mille difficoltà e apportare modifiche per adattarsi alle richieste dei cantanti, non abituati a muoversi così tanto in scena, dell’orchestra, che in certi punti trovava la musica difficile da eseguire, e della direzione artistica. Bizet fece in modo che la caratterizzazione dei personaggi non snaturasse completamente l’originale di Merimee’. Dove necessario, comunque, modifico’ lui stesso il libretto, cambiando alcuni versi dell’ Habanera e dell’assolo di Carmen nella scena delle carte. Dopo una prima rappresentazione accolta freddamente, nel marzo 1875, il compositore, a tre mesi di distanza, morì a soli 36 anni. Carmen venne poi rappresentata a Vienna, riadattata sostituendo le parti dialogate con i recitativi del Grand-Opera e fu destinata a divenire una delle opere maggiormente famose al mondo. La prima di Carmen al teatro Regio è prevista il 22 giugno alle 20 e sarà trasmessa in diretta da Rai Radio 3. Il Coro del Teatro Regio e il Coro di Voci Bianche saranno dirette dal maestro Claudio Fenoglio.
Mara Martellotta
(foto: il Torinese)