IN SALA ROSSA

Arriva lo scooter sharing

scande scooterIl Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità con 27 voti favorevoli la mozione presentata dalla Consigliera Federica

In Sala Rossa è stata approvata all’unanimità con 27 voti favorevoli la mozione presentata dalla Consigliera Federica Scanderebech (Pd, nelal foto) unitamente ad altri Consiglieri della Sala Rossa, che prevede l’avvio della sperimentazione dello Scooter Sharing su Torino con l’inizio della stagione primaverile.

 

 

Dice Scanderebech:Con l’arrivo dello Scooter Sharing, si amplieranno ancor di più le possibilità per torinesi, city users e turisti, di scegliere forme di mobilità sostenibile e condivisa nel Comune di Torino. Milano è stata la prima città italiana ad introdurlo e ha visto subito un boom di iscritti: 300 mila, dato che dovrebbe far riflettere, con più richiesta rispetto all’offerta.

 

 

La finalità dello Scooter Sharing è quella di offrire un servizio di trasporto complementare ed integrativo dei sistemi di trasporto pubblico tradizionali, con conseguente riduzione dell’utilizzo del mezzo privato e benefici in termini di riduzione delle emissioni inquinanti; a Milano, ad esempio, le polveri sottili sono scese del 38%. Costituisce inoltre una valida alternativa ai trasporti di linea, in termini di maggiore flessibilità e comodità per l’utente che ha la possibilità di utilizzare un mezzo per periodi di tempo anche limitati, secondo le proprie necessità.

 

Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla sharing mobility a livello globale si prevede che, nel 2020, il business della mobilità condivisa varrà 6.2 miliardi di euro e coinvolgerà 12 milioni di persone. Sono quindi orgogliosa dell’approvazione di tale atto, uno slancio per Torino, che incentiva nuove forme di mobilità sostenibile.

 

Conclude Scanderebech: “Lo Scooter Sharing vuole essere di sostegno alle varie forme di mobilità sostenibile, e non in sostituzione di altre forme di trasporto. Potrebbe ridurre alcune criticità quali carenza di posteggi, traffico legate alla movida.”

 

Nuove regole per tutelare le piazze auliche da banchetti e baracconi

muro biennale 3Non sono consentiti manifestazioni ed eventi che prevedano una occupazione di suolo superiore a 10 m2 in piazza San Carlo, piazza Vittorio Veneto, piazza Carignano, piazza Castello, piazza Carlo Alberto, piazza Palazzo di Città, piazza Carlo Felice, piazza CLN e piazza Statuto, se non a seguito di deliberazione della Giunta comunale

 

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera proposta dal vulcanico consigliere Silvio Viale (PD) che modifica il regolamento COSAP , ovvero il Canone di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche, allo scopo di garantire una reale tutela della piazze auliche, spesso invase da banchetti e baracconi di ogni sorta.

 

Il documento prevede sostanzialmente la modifica dell’articolo 23 del Regolamento con l’aggiunta  del comma 7 che recita: “Non sono consentiti manifestazioni ed eventi che prevedano una occupazione di suolo superiore a 10 m2 in piazza San Carlo, piazza Vittorio Veneto, piazza Carignano, piazza Castello, piazza Carlo Alberto, piazza Palazzo di Città, piazza Carlo Felice, piazza CLN e piazza Statuto, se non a seguito di deliberazione della Giunta comunale, assunta su proposta del Sindaco e dell’assessorato promotore dell’iniziativa che ne valuti l’impatto e la necessità e autorizzi espressamente la componente commerciale. Sono esentate le manifestazioni politiche e sindacali che non comportino attività di vendita e di somministrazione”. La Sala Rossa ha approvato anche una mozione della consigliera Chiara Appendino (M5S) che impegna Sindaco e Giunta a limitare il più possibile la concessione di deroghe al regolamento che prevede l’occupazione di suolo pubblico nelle piazze auliche.

 

 La mozione impegna inoltre Sindaco e Giunta al coordinamento con le autorità statali per la concessione di tali deroghe e a dare adeguata comunicazione alla cittadinanza della loro avvenuta autorizzazione.

 

Prima della votazione dei due documenti, in Sala Rossa si è svolto un dibattito fra i consiglieri. Di seguito una breve sintesi.

 

Silvio Viale (PD): “Invito il Consiglio a votare a favore di questa modifica regolamentare, perché va nella direzione di favorire le manifestazioni in centro città, garantendo che sia l’amministrazione con una scelta politica a decidere se effettuare o meno la manifestazione che impegna quello spazio e con quali modalità”.

Chiara Appendino (M5S): “Non è in questione l’effettuazione o meno di grandi eventi in centro città. Ma è necessario che il Consiglio comunale prenda una posizione limitando il più possibile la concessione di deroghe per l’occupazione delle piazze auliche. Se il regolamento diventa solo un continuo susseguirsi di deroghe, quel regolamento allora non ha più senso di esistere. Serve una valutazione caso per caso, anche in coordinamento con le autorità statali quali le soprintendenze”.

Maurizio Trombotto (SEL): “La discussione prosegue il dibattito di commissione che ha permesso di migliorare la proposta di Viale. Personalmente ritengo che non dovrebbero svolgersi manifestazioni che in qualche modo deturpano le piazze auliche. Per questo voteremo a favore della proposta, aspettandoci però dal Sindaco atti tali da impedire manifestazioni che possano in qualche modo contribuire a deturpare le piazza auliche del centro città”.

Alessandro Altamura (PD): “Una proposta che va nella direzione di responsabilizzare chi organizza iniziative. Le manifestazioni nelle piazze auliche un tempo erano ben regolamentate: gli assessori avevano un coinvolgimento diretto nelle iniziative, grazie alla conferenza dei servizi, e si coordinavano con i vari operatori addetti al controllo e alla pulizia. Se c’è disorganizzazione la città è meno attrattiva rendendo vane politiche di promozione turistica. Quello che accade nelle piazze auliche deve essere tenuto sotto controllo, per evitare iniziative senza un filo conduttore logico, che squalifichino la città. E’ necessario applicare una selezione alle varie proposte, in modo da avere manifestazioni di qualità, che portino turismo e che facciano risaltare l’eccellenza di Torino e del territorio”.

Domenica Genisio (PD): “Mi associo a quanto detto dai miei colleghi in precedenza. Voterò favorevolmente anche se non ritengo così drammatica la situazione; un po’ di folklore ogni tanto non può fare male. Inoltre chiedo al proponente di specificare nel secondo emendamento la possibilità di realizzare iniziative anche alle organizzazioni sindacali, oltre che, come determinato, a quelle politiche”.

Maurizio Marrone (FdI): “E’ un dibattito insensato quello di oggi visto che poi la Città è la prima a non rispettare i suoi regolamenti. I nostri regolamenti già pongono paletti come i preavvisi, quegli stessi che, ad esempio, non sono stati rispettati per l’installazione del tendone in piazzetta reale”.

Michele Paolino (PD): “Qui non si sta parlando dell’installazione di un tendone con tutti requisiti, stiamo parlando di quando vengono autorizzate manifestazioni e collateralmente si sviluppa un’attività di bancarelle che nulla hanno a che fare con le iniziative e con il senso stesso delle piazze auliche. Le nostre piazze devono essere ricche di manifestazioni. piene di gente e di iniziative nel rispetto della loro storia, del loro valore architettonico, della loro funzione urbanistica. Mi auguro che si possano ospitare altre iniziative come il Forum della scorsa settimana perché rappresentano la Torino che abbiamo in mente, connessa col mondo e con le istituzioni che lo governano. E’ positivo che si coinvolga fin dall’inizio la Giunta come organo collegiale perché si individuino i responsabili dei procedimenti amministrativi e di deroghe”.

Per ultimo è intervenuto il Sindaco, Piero Fassino: “La proposta del consigliere Viale va nella direzione di accrescere il controllo sull’utilizzo delle piazze auliche – come richiesto dai cittadini – affidando, dopo l’istruzione dell’Assessore competente, l’ultima valutazione al Sindaco. Può essere utile come forma di verifica e controllo ulteriore. In ogni caso, mi rimetto al voto del Consiglio. Per quanto riguarda invece la tensostruttura allestita in centro per il Forum Onu, l’intervento si è reso necessario a causa del mutamento di orientamento degli organizzatori dell’evento, che hanno richiesto di svolgere il Forum nel centro cittadino e non, come previsto originariamente, alla Reggia di Venaria. Essendo il Teatro Regio occupato per l’inizio della stagione lirica, la tensostruttura in piazzetta Reale era l’unica soluzione per dare accoglienza a 2.000 persone nel centro di Torino. Inoltre, il ricorso a tensostrutture per eventi di grandi dimensioni è spesso praticato in moltissimi Paesi. Peraltro, vorrei sottolineare anche che la soluzione è stata molto gradita da parte dei nostri ospiti stranieri”.

Al termine del dibattito, la Sala Rossa ha approvato i due provvedimenti all’unanimità.

Ufficio stampa Consiglio comunale – Foto: il Torinese