Nuove norme per combattere l’inquinamento luminoso. La quinta Commissione (Ambiente e Territorio) nella seduta del 25 maggio ha votato a maggioranza tutto l’articolato della proposta di legge 71, che modifica le disposizioni “per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche”.
Il provvedimento è stato condiviso non solo dai gruppi di maggioranza ma anche dal Movimento 5 stelle, che hanno approvato molti emendamenti comuni prima di giungere all’approvazione dell’intero articolato. Perplessità sono state espresse dagli altri Gruppi di minoranza che hanno ravvisato nella normativa un potenziale aumento, non solo in termini di costi per i cittadini ma anche per aspetti burocratici.
Con le modifiche licenziate oggi, si prevede che gli impianti di illuminazione esterna pubblica e privata siano dotati di progetto illuminotecnico, realizzato da progettisti iscritti ad ordini e collegi professionali e dei dati fotometrici certificati dal responsabile del laboratorio, oltre a dettare limiti più rigorosi per la costruzione e installazione degli impianti d’illuminazione, promuovendo nuove soluzioni con apparecchi per l’illuminazione anti abbagliamento, efficienza degli impianti, nuove tecnologie quali sistemi per la riduzione del flusso luminoso ed il telecontrollo degli impianti e sistemi a led di nuova generazione.
La proposta di legge, inoltre, contempla specifiche deroghe per singoli casi, come gli impianti di modesta entità, nonché gli impianti che siano impiegati per grandi strutture sportive e monumenti artistici e storici prevedendo tuttavia, in quest’ultima fattispecie, modalità di illuminazione particolari e limitate nelle ore notturne.
Per il licenziamento all’Aula definitivo sull’intero testo, verrà richiesto parere al Consiglio Autonomie Locali e alla Commissione europea.
Nel prosieguo dei lavori, i commissari M5s hanno proposto alla Commissione che prevede l’obbligo dell’esposizione sul parabrezza degli autoveicoli privati di una vetrofania per facilitare l’identificazione dell’alimentazione della classe di emissione.
Il documento ha trovato accoglimento da parte dell’assessore all’Ambiente che si è reso garante – in vista del prossimo 9 giugno, quando a Bologna vi sarà la sottoscrizione dell’accordo del Bacino padano – dell’inserimento della richiesta scritta all’interno del testo comune.
È poi ripresa l’attività emendativa del disegno di legge numero 217 sui rifiuti urbani – tralasciata al momento la trattazione dell’articolo 6, all’interno del quale dovrà essere esplicitata la tariffazione puntuale – conclusasi con l’approvazione dell’articolo 7.
dbarattin – www.cr.piemonte.it