Complice l’ostensione della Sindone, le facce straniere in città sono già molte. E, è facile ipotizzare, aumenteranno ancora grazie all’Expo. Mentre voci insistenti danno probabile una visita al sacro lino da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel
Gli albergatori di Torino hanno dichiarato che il boom di presenze legate all’Expo milanese non si è ancora verificato sotto la Mole. Diamogli tempo, la kermesse internazionale è stata appena inaugurata. In realtà, complice l’ostensione della Sindone, le facce straniere in città sono già molte. E, è facile ipotizzare, aumenteranno ancora grazie all’Expo. Mentre voci insistenti danno probabile una visita al sacro lino da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, il sindaco Piero Fassino è entusiasta per le opportunità della rassegna espositiva meneghina.
“Ho pensato fin dal primo momento che Expo sarebbe stato un grande evento: saranno smentiti quelli che hanno sollevato dubbi e seminato scetticismo”. Così l’Ansa riporta le parole del primo cittadino che ha visitato alcuni padiglioni. “Sarà una grandissima occasione – ha detto inoltre – per offrire l’immagine di un Paese forte in un momento in cui ce ne è bisogno. Ho visitato il padiglione Italia e mi sembra molto bello, d’altra parte il nostro è il paese dell’estetica”. E va sottolineato che tra architetti e ingegneri che hanno progettato l’esposizione, figurano molti torinesi.
Anche il prestigioso quotidiano americano Wall Street Journal celebra quello che definisce ‘rinascimento’ del Nord Italia. E cita l”Expo di Milano, il Museo di Armani, la Biennale di Venezia e la Fondazione Prada. Una sola istituzione torinese citata: la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che, proprio in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione universale, celebra i suoi vent’anni di attività. Prevista per il compleanno la consegna del ‘Premio StellaRe’ a Sheikha Al Mayassa, la sorella dell’emiro del Qatar.