Quella notte la vita di Morris è stata spezzata e quella dalla sua famiglia e di tutti i suoi amici è stata sconvolta per sempre. Questo sarà il primo Natale senza di lui, senza quel sorriso tanto amato da chi lo conosceva e che ora tutti possono vedere impresso sui muri e per le strade della città
Sono trascorsi due mesi dal tragico incidente che, lo scorso 25 ottobre causò la tragica e prematura scomparsa del ventottenne Morris Divorziati. Da qualche settimana la famiglia del sorridente ragazzo di Ciriè, ha deciso di mantenere vivo il ricordo del giovane, affiggendo numerosi volantini lungo le vie di Torino, in modo che né Morris né l’assurda dinamica che ha portato alla sua drammatica morte vengano dimenticati.
Durante la notte del 25 ottobre 2015, poco dopo la mezzanotte, Morris e un suo amico stavano passeggiando lungo il marciapiede di via XX Settembre, nei pressi della sede INPS di Torino. Secondo la ricostruzione del nucleo infortuni della polizia municipale che si è occupata del caso, un’autovettura Fiat 500 nera, proveniente da via Arcivescovado, non avrebbe rispettato il segnale di “Stop” e il limite di velocità imposto in quel tratto di strada, causando così lo scontro con un taxi proveniente -anche lui a velocità sostenuta- da via XX Settembre. L’urto violento tra le due vetture avrebbe quindi causato il ribaltamento del taxi che purtroppo sarebbe finito per schiantarsi contro i due giovani: Morris è morto sul colpo, schiacciato dalle ruote dell’autovettura. Entrambi i conducenti delle due vetture -22 anni l’età del tassista e 18 anni l’età della ragazza che guidava l’altra macchina- sono usciti illesi dall’incidente, mentre il ragazzo che era insieme a Morris è rimasto ferito.
L’assurdità di questo incidente ha portato agli onori della cronaca la pericolosità del tratto di strada che incrocia via Arcivescovado e di cui si sono occupati, subito dopo l’incidente, sia il presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini, sia il responsabile del settore Mobilità del Comune di Torino, Fabrizio Voltolini. Per evitare che quell’incrocio sia ancora teatro di gravi incidenti, alla fine sembrerebbe essere stata trovata la soluzione di posizionare un attraversamento pedonale rialzato in via Arcivescovado, in modo da limitare il più possibile la velocità delle autovetture che vi transitano.
Quella notte la vita di Morris è stata spezzata e quella dalla sua famiglia e di tutti i suoi amici è stata sconvolta per sempre. Questo sarà il primo Natale senza di lui, senza quel sorriso tanto amato da chi lo conosceva e che ora tutti possono vedere impresso sui muri e per le strade della città.
La famiglia vuole giustizia o per lo meno chiarezza sulla vicenda, poiché come si può leggere anche dalle dichiarazioni presenti sul volantino, Morris non è morto per una semplice passeggiata. E’ morto per un segnale stradale non rispettato, per un limite di velocità ignorato e a causa di una involontaria ma terribile distrazione che lo ha portato via per sempre; è morto perché, come purtroppo a volte accade, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
(Foto: il Torinese)
Simona Pili Stella