GUSTO- Pagina 52

Birra piemontese, la Regione vuole valorizzarla

Valorizzare la filiera della birra piemontese d’eccellenza: è lo scopo del progetto di legge presentato da Forza Italia in Regione, il cui esame è proseguito in Terza commissione. In attesa di approfondire le osservazioni giunte dai soggetti interessati, è stato sottolineato come di fronte ad un mondo sempre più globale, sia cambiata la sensibilità dei consumatori che vogliono sempre maggiori garanzia per l’identificabilità immediata dei prodotti legati al proprio territorio. Il provvedimento nasce per dare risposta alla difesa di tutto il mondo produttivo che ruota intorno alla birra: dagli operatori che coltivano materie prime come il luppolo, malto e orzo in Piemonte, ai microbirrifici che popolano e animano la vita dei nostri Comuni. La proposta di legge in particolare prevede un sostegno per la produzione brassicola regionale, la promozione delle coltivazioni “made in Piemonte” delle materie prime legate al comparto, l’istituzione di un registro dei microbirrifici aventi stabilimento nel nostro territorio regionale, la possibilità di attivare uno spaccio nelle imprese agricole, nonché un sostegno per l’innovazione dei processi produttivi degli stabilimenti.

Play with Food, il primo festival di teatro e arti performative interamente dedicato al cibo

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A Torino, da sabato 2 a domenica 10 ottobre 2021, è in programma la decima edizione di Play with Food – La scena del cibo, in Italia il primo e unico festival teatrale interamente dedicato al cibo e alla convivialità, con la direzione artistica di Davide Barbato. Il festival è realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura, della Città di Torino, di Torino Arti Performative e della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, e con il supporto della Camera di commercio di Torino.

Il festival è nato nel 2010 da un’idea di Davide Barbato per i Cuochivolanti, creato da Davide Barbato e Chiara Cardea (che lo ha co-diretto fino a marzo 2019), e organizzato da Associazione Cuochilab.

L’annuncio della decima edizione è accompagnato dal recente riconoscimento da parte del Ministero della Cultura, che sosterrà il festival attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo 2021: un’importante conferma della peculiarità e della rilevanza artistica di Play with Food nel contesto dei festival di teatro italiani.

Come suggerisce la nuova immagine di Cesco Rossi, la decima edizione sarà un banchetto allegro e barocco, sorprendente e pantagruelico, importante per numeri e per qualità artistica, tra spettacoli, momenti conviviali ed eventi speciali: ben 11 giorni di programmazione, 13 compagnie e 26 appuntamenti dislocati in tutta la città, con 4 prime assolute, 1 prima nazionale e 4 prime regionali. Per la prima volta al festival, 2 compagnie straniere. Un programma ampio e variegato, costruito anche grazie alle ben 138 candidature delle compagnie che hanno presentato i propri progetti all’open call di gennaio 2021.

Il festival inizia sabato 2 ottobre alle 19 (replica alle 21) al Circolo dei lettori con R.L. – Radicali Liberi di Cuocolo/Bosetti – IRAA THEATRE, tratto da un racconto della celebre scrittrice canadese e premio Nobel Alice Munro. Uno spettacolo in cuffia, intimo e sconvolgente, vissuto durante un banale momento conviviale che avrà risvolti inaspettati. Cuocolo/Bosetti tornano al festival dopo Secret Room presentato in occasione dell’edizione 2018. Lo spettacolo è co-programmato con il Teatro della Caduta e sarà anche l’evento inaugurale della nona edizione di Concentrica/Spettacoli in Orbita, un fitto cartellone diffuso tra Torino, Piemonte e Liguria da ottobre 2021 a settembre 2022.

Domenica 3 si inizia presto con Incontrarsi in natura – Forest Bathing di Fabio Castello e Fabio Berardi (TO). Appuntamento alle ore 9 all’Azienda Agricola RAM – Radici a Moncalieri per scoprire lo Shinrin-Yoku, pratica nata in Giappone nel 1982. Un’immersione nella natura per apprezzarne a pieno i profumi, i colori e i suoni, e portare beneficio a corpo e mente. Un percorso di quattro ore per sperimentare la camminata sensibile, l’abbraccio dell’albero, la meditazione dello sguardo. Alla fine, pranzo in fattoria con i frutti della terra raccolti dai partecipanti. L’evento è co-programmato insieme a Earthink festival.

A completare la prima domenica del festival (in quattro repliche alle ore 16, 17, 18 e 19), la prima regionale de La grande guerra degli orsetti gommosi della compagnia sarda Batisfera (CA), in un evento co-programmato insieme a Incanti. La nazione degli Orsetti Gommosi si lancia in una guerra senza speranza: attaccherà la confinante nazione dei Dinosauri. Un piccolo kolossal “da tavolo”, con protagonisti i celeberrimi orsetti commestibili, per parlare di un mondo lacerato tra perpetuo infantilismo e desiderio di tragicità. Lo spettacolo è stato selezionato per rappresentare la scena italiana al festival “In Scena!” di New York nel 2022. Dopo lo spettacolo, merenda offerta dai food partner del festival.

Lunedì 4 alle 20 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani va in scena, in prima regionale, uno degli appuntamenti più attesi di questa edizione: La grande abbuffata con la regia di Michele Sinisi (MI), prima versione teatrale italiana dell’iconica pellicola di Marco Ferreri. La storia dei quattro amici che decidono di suicidarsi mangiando fino alla morte è ancora oggi efficace e perturbante metafora di una civiltà occidentale in progressivo disfacimento. In scena Ninni Bruschetta, volto noto al grande pubblico per le sue interpretazioni cinematografiche e televisive, tra cui quella dell’indimenticabile direttore della fotografia Duccio Patanè nella serie cult Boris. Prima dello spettacolo sarà possibile partecipare a How I met my theatre buddy, originale format di dating teatrale ideato da Incanti in collaborazione con l’Università di Torino. Aperitivo “Fuorisede” offerto dai food partner del festival.

Martedì 5 e mercoledì 6 il festival abiterà il neonato Spazio Kairòs di Onda Larsen con diversi appuntamenti.

Entrambi i giorni, alle ore 19 (replica alle 21), un evento co-programmato con il Torino Fringe Festival: la prima assoluta de Il talismano della felicità di Collettivo LunAzione (NA), compagine tra le più interessanti del nuovo panorama nazionale. Un atto unico che intreccia due inediti monologhi al femminile, dove il cibo è protagonista di vicende spiazzanti e grottesche: ne L’arrosto di Alberto Milazzo (autore recentemente insignito del premio “Carlo Annoni” 2021) una donna legata alla sedia instaura un irresistibile dialogo dal sapore beckettiano con il suo aguzzino; mentre in Arcano I di Iwan Paolini a parlare è la celeberrima assassina Leonarda Cianciulli, che ci conduce negli inquietanti meandri della sua macabra vicenda. Naturalmente, cucinando in diretta per gli spettatori. Lo spettacolo, coprodotto da Play with Food e Torino Fringe Festival, è l’esito finale di Abbiamo fame di storie, un progetto biennale intrapreso dai due festival in collaborazione con la rivista letteraria indipendente Crack a sostegno della scrittura per il teatro e delle giovani compagnie. La compagnia debutterà dopo una settimana di residenza a Spazio Kairòs.

Durante l’aperitivo, tra le 20 e le 21, il giovane collettivo L’Amalgama (MI) proporrà, in prima assoluta, la performance interattiva L’indispensabile: partendo dalla domanda su cosa sia rimasto di indispensabile oggi nel cibo, i partecipanti a quest’incontro/intervista one to one si troveranno a riflettere e a discutere su cosa sia indispensabile nella loro vita.

La due giorni in via Mottalciata si chiude mercoledì 6 alle 21.15 con Manifesto of a bread maker di Vita Malahova (Riga, LV / Lugano, CH), prima artista straniera ospite del festival: l’attrice racconta la vita della nonna in campagna, il suo rapporto con il lavoro, la natura e la guerra. Un viaggio dalla Lettonia alla Svizzera, da un forno per il pane in una cucina di campagna al Teatro Bolshoi di Mosca, gustando la zuppa tradizionale di Baba Nina preparata dall’attrice.

Giovedì 7 alle 20 il festival si sposta al Qubì, luogo di arte e cucina caro a Play with Food, per una serata all’insegna della leggerezza e della convivialità: in scena una giovanissima e talentuosa attrice, Giulia Cerruti (TO) di Crack24, con la prima regionale di Monologo di donna con lievito madre. Una stand-up tragicomica, figlia del lockdown, in cui ogni giorno si ride per non piangere: la solitudine, la convivenza forzata, la noia, il bisogno di riempire il tempo, il complottismo, la paura del contagio, l’ottimismo dell’andrà tutto bene. Uno spettacolo per non dimenticare, ma col sorriso sulle labbra. Prima dello spettacolo, aperitivo a cura di Qubì e dei food partner del festival.

Venerdì 8 alle 21 il CineTeatro Baretti, storico partner del festival, ospiterà la La Ribalta (PI), con Il pelo nell’uovo – Primo studio, in un altro evento co-programmato con Earthink festival. Uno spettacolo comicissimo per affrontare temi serissimi: la produzione del cibo è un tema urgente dello sviluppo sostenibile. Cosa c’è nel piatto? Com’è possibile modificare rapidamente le nostre abitudini alimentari? Uno spettacolo per ricordarci che la frittata è fatta, e che prima di essere frittata è stata uovo. Aperitivo “Fuorisede” offerto dai food partner del festival.

Sabato 9 ottobre al Teatro Colosseo un evento davvero speciale, con la seconda realtà straniera nel programma del festival: il collettivo londinese state of the [art] (Regno Unito) con la prima assoluta di Piece of cake. Un gioco di ruolo dal vivo che ricrea una festa di matrimonio usando tutti gli spazi del teatro, dal foyer ai camerini. Gli spettatori, veri e unici protagonisti, potranno essere chef, camerieri, fotografi, ospiti, fino addirittura ad assumere il ruolo della coppia che dirà il fatidico sì. Un’esperienza immersiva per giocare con i confini tra realtà e finzione, e per riabituarsi a dinamiche sociali compromesse dalla pandemia. Ingressi ad orari scaglionati (ore 11, 13 e 16) permetteranno ai partecipanti di scegliere il proprio livello di ingaggio: organizzatori della cerimonia o semplici invitati? Un ricco pranzo completa il gioco. L’evento dialogherà con le opere della mostra Street Art in Blue 3 allestita all’interno del teatro.

Sempre sabato 9 alle 20, all’Unione Culturale Franco Antonicelli va in scena la prima assoluta di Nato cinghiale, spettacolo di teatro di narrazione e musica del giovane artista umbro Alessandro Sesti (PG). Tra le parole dell’attore e la musica dal vivo di Debora Contini, un figlio racconta la storia del padre e del loro rapporto, tra fragilità, paure, contrasti e amore, il tutto preparando per il pubblico ciò che da sempre li ha legati: le tagliatelle al ragù di cinghiale.

Per l’ultima giornata, domenica 10 alle ore 10 (replica ore 16), il festival si sposta a Casa Fools, dove Roberta Calia dei Fools (TO) presenterà uno spettacolo dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie: La taverna del disgusto. Un ristorante rinomato tra i mostri, dove ricette ripugnanti fanno la felicità di tutti i clienti. Ma da qualche tempo c’è un problema: I piatti non hanno più il sapore di una volta. Come mai? Colazione e merenda prima dello spettacolo.

A chiudere il festival, ancora una volta al Qubì, domenica 10 alle 20 andrà in scena una realtà tra le più significative della scena nazionale emergente, per la prima volta a Torino: Bartolini/Baronio (Roma), con la prima regionale di RedReading #Piatti forti . Un incontro tra teatro, libri, musica, cibo, che si sviluppa tra una portata e l’altra durante una cena cucinata dai Cuochivolanti. Ogni volta si crea un’esperienza differente a seconda dei luoghi attraversati e dei loro sapori. La performance per Play with Food è costruita dagli artisti attraverso un lavoro di ricerca e di incontro con i food partner del festival, sviluppato in 3 giorni di residenza a Torino.

Non mancano nemmeno quest’anno, per il festival, novità e appuntamenti speciali.

Martedì 21 settembre alle 21, al Cinema Massimo, un’anteprima in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema: la versione restaurata in lingua originale de La grande abbuffata di Marco Ferreri. Introdurranno la proiezione Giulia Carluccio e Stefano Francia di Celle, in dialogo con Michele Sinisi, Stefano Braschi e Gianluca Balestra, rispettivamente regista, interprete e produttore dello spettacolo che andrà in scena il 4 ottobre.

La mattinata di sabato 2 ottobre sarà dedicata a un momento di confronto e studio sui temi più urgenti dello spettacolo dal vivo: al Cubo Teatro un tavolo di lavoro di C.Ar.Pe – Coordinamento delle arti performative, per stilare un documento rivolto alla nuova amministrazione cittadina, con istanze e visioni sul ruolo delle arti sceniche a Torino. Gli esiti dell’incontro, condotto a porte chiuse, saranno condivisi attraverso i canali di comunicazione del coordinamento.

Una novità è la collaborazione con Utopian Hours, il festival di city making organizzato da Torino Stratosferica: per questo incontro, i due festival ospiteranno insieme un Visiting Urban Explorer: esperti e autori stranieri, apprezzati per il loro lavoro sulle città, alla scoperta di Torino per la prima volta. Dopo i giorni passati in esplorazione, ognuno racconta le proprie idee per rendere stratosferica la città. Per l’occasione, l’ospite è l’architetta e urbanista cipriota Marina Kyriakou che visiterà la città da sola, liberamente, senza contatti o consigli da parte degli organizzatori, ma solo con l’indicazione di avventurarsi alla scoperta del modo in cui la città vive il cibo, in tutti i suoi aspetti. Prima di partire condividerà le sue impressioni e proposte, in un talk a Nuvola Lavazza venerdì 10 alle 17.15.

Non mancherà il classico appuntamento con la Cinecolazione, ma con una novità: la colazione si impigrisce sempre di più e diventa una merenda sinoira, occasione per un po’ di relax e un arrivederci dopo le fatiche del festival. Appuntamento quindi sabato 16 ottobre alle 18.30 alla Bocciofila La Tesoriera con la nuova Cinesinoira organizzata in collaborazione con Les Petites Madeleines: dopo la merenda cucinata dalla mitica Egle, bevande calde e la proiezione integrale del cult Le vacanze intelligenti di Alberto Sordi.

Come sempre gli spettacoli saranno accompagnati da momenti conviviali realizzati con la collaborazione dei food partner del festival, “cuore culinario” di Play with Food: i Maestri del Gusto Torino e Provincia 2021-2022 (Agribiscotto, Birrificio San Michele, Camellia, Green Italy, La Masera, Macelleria Gadaleta, Enoteca Rabezzana, Pastificio Bolognese), Agrisalumeria Luiset, Cuochivolanti, Ristorante San Giors. Torna anche l’Aperitivo “Fuorisede”, nato nel 2020 come soluzione creativa alle restrizioni imposte dalla pandemia: negli spazi dove non è ancora possibile organizzare i momenti conviviali “dal vivo”, verrà distribuito un voucher che permetterà agli spettatori di gustare l’aperitivo offerto dai partner direttamente presso le loro sedi (ma anche on line) fino al 31 ottobre, per ritrovare un po’ di Play with Food anche fuori dal teatro.

Per il quarto anno consecutivo, si conferma main sponsor del festival Pastiglie Leone. Hospitality partner Tomato Backpackers Hotel e Welcome Home. Partner tecnici Marco Gennaro architetto e Icogei. Mediapartner Radio Energy.

Una partnership speciale legherà Play with Food a INCANTI – rassegna internazionale di teatro di figura (Torino, 1-7 ottobre 2021): eventi co-programmati, condivisione di spazi e di azioni promozionali per ottimizzare risorse e scambiare idee e competenze. Tra queste, il progetto How I met my theatre buddy, originale format di dating teatrale per trovare il partner ideale con cui condividere la passione per il teatro. L’evento, che si terrà alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani sabato 2  alle 19.30 e lunedì 4 alle 19, è stato ideato da un team di studenti e studentesse del Corso di Management dei Beni Culturali e del Corso in Gestione del Patrimonio Culturale dell’Università di Torino.

L’edizione 2021 è realizzata inoltre con il contributo di Ministero della Cultura, Città di Torino, Torino Arti Performative e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, con il supporto di Camera di commercio di Torino e la collaborazione di numerosi partner, tra cui Casa Fools, CineTeatro Baretti, Crack Rivista, Cubo Teatro, Earthink Festival, Fondazione Circolo dei lettori, Les Petites Madeleines, Museo nazionale del Cinema, Onda Larsen, Progetto Zoran, Qubì Associazione Culturale, Superottimisti, Teatro Colosseo, Teatro della Caduta/Concentrica, Torino Fringe Festival, Utopian Hours, Unione Culturale Franco Antonicelli.

Un ringraziamento speciale va agli 80 sostenitori del festival, che con generosità hanno partecipato al crowdfunding promosso su Eppela tra giugno e luglio 2021 e ulteriormente sostenuto da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT.

Tutti gli eventi si svolgeranno in ottemperanza delle disposizioni vigenti in tema di contenimento del Covid-19. A seguito del decreto legge del 23 luglio 2021 per accedere agli spettacoli è necessario presentare il Green Pass (rilasciato con almeno una dose di vaccino) o un tampone negativo nelle ultime 48 ore.

Il programma completo e tutte le info sui biglietti sono su www.playwithfood.it.

PLAY WITH FOOD – LA SCENA DEL CIBO
EDIZIONE 10
Torino, 2 -10 ottobre 2021

direzione artistica Davide Barbato

organizzazione generale Alessandro Iachino

organizzazione culinaria Roberta Cavallo – Cuochivolanti

produzione Daniele Pennati

direzione tecnica Fabio Bonfanti

progettazione Elisa Bottero

amministrazione Paolo Canfora

ufficio stampa Cristina Negri

social media Andrea Rigo

artwork e grafica Cesco Rossi

foto Alain Battiloro

video Giulio Pedretti

tirocinanti UniTo Gianluca Palese, Jessica Tripodi

 

 

INFORMAZIONI

tel e whatsapp: +39 351 655 5757

mail: chiedi@playwithfood.it

www.playwithfood.it

 

 

UFFICIO STAMPA

Cristina Negri

+ 39 333 8317018

cristina.negri@fastwebnet.it

 

 

WEB

sito: www.playwithfood.it

facebook: www.facebook.com/playwithfoodfestival

instagram: www.instagram.com/playwithfoodfestival

canale telegram: https://t.me/playwithfood2020

Tempo di vigne e insalata del vignaiolo nel piatto di settembre di Enrico Crippa 

“Questa insalata fa parte della tradizione contadina delle Langhe, un piatto che recupera gli avanzi del bollito, accompagnati dalla salsa verde, per dare forza nei giorni di lavoro nei campi. Un piatto simbolo e celebrato nel menù Barolo rendendo omaggio a una storia – quella dei vignaioli – che continua ancora oggi. Mi sono immaginato alla stessa tavola contadina e a mettere insieme gli avanzi della domenica, chiudendo il mio pasto con una foglia di insalata.” Introduce così Enrico Crippa l’insalata del vignaiolo, un invito a reinventare piatti senza sprecare.

 

Lingua bollita condita con bagnetto verde, noci, nocciole, pera Madernassa, toma piemontese e qualche foglia d’insalata, racchiusi da una membrana sottile verde ottenuta da foglie di vite e insalata, frullate ed essiccate. Questi gli ingredienti semplici e locali che si rivelano nell’insalata, avvolta da un foglio verde e modellata fino ad ottenere un fagotto che ricorda il sacco che conteneva il pranzo che veniva consumato nei campi. Un percorso di passione per la storia locale che si ritrova in piatti contemporanei dove la memoria gustativa apre a immagini e sapori comuni raccontati con una forma inedita.

 

Continua così il viaggio nel tempo e nello spazio che si compie con le proposte del menù Barolo, fusione tra regale e popolare, senso di appartenenza e gusto per il nuovo, un invito a conoscere e riconoscere la storia aspra e preziosa di un territorio dove la tradizione contadina è da sempre intrecciata con la vita dei re.

 

Piazza Duomo  

Dall’incontro tra la famiglia Ceretto ed Enrico Crippa, nasce nel 2005 il ristorante Piazza Duomo ad Alba, tre stelle Michelin dal 2012. Conscio fin dagli esordi della ricchezza e della varietà offerta dai prodotti locali, Crippa ha portato la sua esperienza internazionale in un territorio dalle tradizioni radicate come quello delle Langhe, proponendo sapori inusuali pur mantenendo un occhio di riguardo e di rispetto per gli ingredienti del luogo. Il filo conduttore è l’utilizzo di materie prime d’eccellenza, accuratamente selezionate nel rispetto delle stagioni e poi trasformate abilmente in opera d’arte, come solo gli chef di talento sanno fare.

Costadoro apre le porte per la Giornata del Caffè

IL 1° OTTOBRE 2021, GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CAFFÈ, COSTADORO APRE LE SUE PORTE E PARTECIPA ALL’’INIZIATIVA COFFEE BOOM ORGANIZZATA DA SCA ITALY: IL PRIMO EVENTO DIVULGATIVO CONGIUNTO SULLO SPECIALTY COFFEE IN ITALIA

  

Il 1° ottobre 2021, in occasione della Giornata Internazionale del Caffè, SCA Italy, sede italiana dell’associazione simbolo del caffè di qualità nel mondo, riunisce la propria community di aziende e professionisti nell’evento congiuntoCoffee Boom.

 

Il progetto, che coinvolge oltre 40 location su tutto il territorio, consiste in uno speciale “open day” che attraverso masterclass, degustazioni e attività di formazione farà conoscere al pubblico il movimento dello specialty coffee, motore di cultura, qualità e innovazione per l’intero settore caffè. Per tutta la giornata del 1° ottobre, in tutta Italia, le porte dei centri di formazione dell’Associazione, delle caffetterie, delle torrefazioni e delle aziende associate, saranno aperte per accogliere in forma gratuita il grande pubblico e la stampa con un ricco programma di attività formative e divulgative. Un percorso sapientemente ideato dai trainer e dai soci di Sca Italy per trasferire all’utente finale una cultura autentica del prodotto, mostrando ciò che si nasconde dietro il mito del caffè, dal frutto alla bevanda.

 

COSTADORO, l’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma che rappresenta oggi una realtà industriale presente in oltre 40 Paesi, prende parte a questa iniziativa e organizzerà diversi momenti nell’arco della giornata, a Torino e a Genova:

 

  • “Raccontare l’espresso”: una masterclass completa dalle 9,30 alla scoperta dei segreti del caffè dalla teoria alla pratica con la spiegazione delle differenze tra specialty coffee, caffè commerciali e caffè di bassa qualità; la tostatura spiegata da uno chef del caffè; come deve lavorare un bravo barista per trasformare l’acqua in espresso; l’assaggio e il modo corretto di comunicare i sentori della tazza. Presso Lungo Dora Colletta 113,6 – Torino. infoespresso@costadoro.it

 

  • “Il caffè dello studente” (rivolto agli studenti): 2 turni per massimo 15 persone ognuno, 14,30-16 o 16-17,30. Alla scoperta del funzionamento di una torrefazione e del procedimento per ottenere una miscela di caffè. L’espresso perfetto: impariamo a conoscerlo e ad assaggiarlo. Presso Lungo Dora Colletta 113,6 – Torino. infoespresso@costadoro.it

 

  • “La mia torrefazione”: 4 turni su prenotazione h.9,30-11,30-14-15,30 per visitare lo stabilimento, guidati dal mastro tostatore alla scoperta di profumi e segreti del suo mestiere e nell’assaggio dei più pregiati specialty coffee. Presso Lungo Dora Colletta 113,6 – Torino. infoespresso@costadoro.it

 

  • “Vieni a scoprire lo specialty coffee” (rivolto al pubblico): assaggia lo specialty coffee del giorno allo stesso prezzo della miscela biologica. Presso il Costadoro Social Coffee di Torino in via Teofilo Rossi di Montelera 2 e a Genova, in Piazzetta Banchero 2.

Decima vendemmia per Villa della Regina

L’azienda vitivinicola Balbiano, che gestisce il vigneto della Residenza Sabauda, ha terminato oggi la raccolta di circa 50 quintali di uva Freisa

 

Si è conclusa la vendemmia 2021 di Vigna della Regina, il seicentesco vigneto urbano di Torino, incastonato all’interno del parco della residenza sabauda Patrimonio Unesco di Villa della Regina.

Sono circa 50 i quintali di uva Freisa sana e matura raccolti per un totale previsto di circa 4000 bottiglie di Freisa Di Chieri DOC Superiore “Vigna Villa della Regina”.

Numeri importanti per quella che, a tutti gli effetti, è la decima vendemmia DOC di Vigna della Regina: nel 2011, infatti, il vigneto di Villa della Regina ha potuto fregiarsi per la prima volta della Denominazione di Origine Controllata, un traguardo che nel corso degli anni ha reso ancora più rinomato ed esclusivo questo vino “urbano”.

Quando nel 2005 siamo partiti con il recupero di Vigna della Regina pensavamo di avere di fronte una sfida quasi impossibile da vincere – commenta Luca Balbiano gestore della Vigna della Regina e dell’omonima azienda di famiglia produttrice della DOC Freisa di Chieri – Oggi possiamo dire di avere raggiunto un risultato davvero importante: il decimo anno di Denominazione di Origine Controllata significa che abbiamo operato nel modo giusto. Non solo abbiamo riconsegnato a Torino un luogo storico, affascinante e ricco di cultura come Vigna della Regina, ma abbiamo anche dato vita a un vino di qualità riconosciuta e certificata.”

Vigna della Regina è anche capofila della Urban Vineyards Association, la rete internazionale dei vigneti urbani di cui Luca Balbiano è Presidente.

L’associazione, i cui membri stanno portando a termine proprio in questi giorni la vendemmia 2021, vanta oggi 9 vigne associate: oltre a Vigna della Regina di Torino anche le francesi Clos Montmartre di Parigi, Clos des Canuts di Lione, Compagnons des Côtes du Rhône di Avignone, le due vigne di vigne di Venezia San Francesco della Vigna e Laguna nel bicchiere, Senarum Vinea di Siena, Vigna di Leonardo di Milano, e Vigna del Gallo di Palermo. Una rete internazionale sempre più strutturata e a cui presto si aggiungeranno nuovi importanti soci, nata per promuovere il patrimonio storico, culturale e turistico che questi affascinanti vigneti all’interno di città e metropoli rappresentano.

Il Tourinot bianco di Gobino nelle Botteghe di Torino e Milano e sullo shop online

Un’esplosione di gusti che unisce i sapori della Sicilia e la lavorazione artigianale torinese nel segno di una qualità Made in Italy

Un gusto unico e mediterraneo, un colore inedito, un profumo che ricorda la Sicilia: sono questi gli ingredienti caratterizzanti dell’ultimo nato in casa Guido Gobino, il nuovo Tourinot bianco.

Un prodotto che “rompe gli schemi” con un colore inatteso, un frutto diverso dalla tipica nocciola piemontese, ma con la consueta armonia delle corde dell’artigiano torinese: raffinatezza ed equilibrio nel gusto. Il Tourinot bianco è il risultato della fusione della tradizione cioccolatiera di Torino e delle pregiate materie prime della Sicilia come la mandorla di varietà Tuono, dolcemente tostata in laboratorio, la scorza delle arance raccolte a Noto, il sale integrale della salina di Paceco, estratto con il metodo tradizionale dell’evaporazione naturale dell’acqua marina, nella riserva salina di Trapani.

Il Tourinot bianco rappresenta la quinta ricetta del celebre giandujotto di Torino interpretato da Guido Gobino: un cioccolatino di soli 5 grammi che l’anno scorso ha compiuto 25 anni. Quest’ultimo si aggiunge alle altre quattro versioni del Tourinot Classico, Maximo, Maximo +39 e N.10.

“Il lavoro di squadra è alla base di ogni nostra creazione. – racconta Guido Gobino. La ricetta nasce dopo oltre un anno di lavoro e con il contributo di tutti i miei giovanissimi collaboratori, tra cui mio figlio Pietro. A quella prima timida prova ne sono succedute ben 19: un’intensa ricerca delle migliori materie prime, innumerevoli tentativi e sedute di degustazione prima di identificare la ricetta perfetta. Abbiamo selezionato la scorza delle arance fresche di Sicilia, – prosegue Guido Gobino – spedite da un mio caro amico di Noto, abbiamo valutato un’infinita varietà di mandorle e assaggiato granelli di sale sulla punta della lingua. Il laboratorio si è riempito dei profumi della Sicilia, e noi ci siamo fatti trasportare dalla spuma di mare delle saline, dal profumo degli aranceti e del mallo verde delle mandorle fresche.”

Il Tourinot bianco non è solo questo, ai sapori mediterranei infatti, si unisce una piccola percentuale di cacao, coltivato nella parte indonesiana dell’isola del Borneo, a 100 metri sopra il livello del mare. Qui le piantagioni sono coltivate secondo il metodo sostenibile dell’agriforest: un sistema agricolo basato sulla diversificazione dei raccolti che garantisce il mantenimento della biodiversità e che crea un’alternativa sostenibile alla deforestazione che imperversa nella regione.

Le cinque ricette del Tourinot:

TOURINOT® CLASSICO: il classico giandujotto con la Nocciola Tonda Trilobata, cacao aromatici, latte piemontese e zucchero italiano.

TOURINOT MAXIMO®: la ricetta originale del gianduja, senza latte, con cacao aromatici del Sud America.

MAXIMO +39®: la ricetta con oltre il 40% di Nocciola Tonda Gentile Trilobata, temperato a mano.

TOURINOT N.10®: la quarta ricetta realizzata in occasione del 10° anniversario della bottega di Via Lagrange, che declina l’intensità̀ del cioccolato fondente nella consistenza morbida del gianduja; temperato a mano.

TOURINOT® BIANCO: l’ultimo nato, frutto di oltre un anno di lavoro, racchiude i sapori della Sicilia con la mandorla di varietà Tuono, l’arancia raccolta a Noto e il sale integrale della salina di Paceco.
Le Botteghe di Torino
Via Cagliari 15/b
Via Lagrange 1/A
Corso Vittorio Emanuele II 72
Area Partenze, Aeroporto S. Pertini, Caselle, Torino
Le Botteghe di Milano
Corso Giuseppe Garibaldi 35
Corso Magenta 36

Guido Gobino è un artigiano che unisce il rispetto verso la tradizione con slancio verso l’innovazione, coniugando creatività, gusto e passione per il cioccolato di alta qualità. Un’innovazione fatta di un’attenta selezione delle materie prime, di una lavorazione all’avanguardia, di una sperimentazione ininterrotta che ha come fine il raggiungimento di una qualità assoluta. Da gennaio 2019 l’azienda sigla un accordo di licenza pluriennale con Armani/Dolci, per la produzione e la distribuzione in tutto il mondo della linea Armani/Dolci by Guido Gobino. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed è distribuito in oltre 24 paesi, dal Giappone agli Emirati Arabi, dagli Stati Uniti alla Germania, dalla Francia all’Australia. Nell’autunno del 2020, in occasione del 25° anniversario del Tourinot®, viene presentato “5 grammi di felicità”, il libro scritto da Giuseppe Culicchia ed edito da Slow Food Editore che racconta la storia del celebre Tourinot, il Giandujotto di Torino diventato simbolo della città nato dall’intuizione, dalla creatività e dal gusto di Guido Gobino. Nel 2021 Guido Gobino ha redatto il primo Bilancio di Sostenibilità per divulgare l’attenzione di anni all’eccellenza e al suo impatto nel mondo.
La storica azienda di famiglia è nata a Torino oltre 50 anni fa. guidogobino.it

Eataly Torino Lagrange compie 10 anni Offerte e sconti speciali per festeggiare il compleanno

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Eataly Torino Lagrange compie 10 anni: un traguardo importante che il punto vendita festeggia con i suoi clienti con offerte e sconti speciali per l’occasione.

Era il 2011 quando apriva le porte al pubblico il secondo Eataly a Torino, negli spazi di via Lagrange, nel cuore del centro storico della città. 1.000 mq2 piani e un ampio dehors che si affaccia sulla via pedonale: questo è Eataly Lagrange. Il Mercato propone una ricca selezione di prodotti di alta qualità tra gli scaffali e i banchi frigo. L’Enoteca ospita più di 1.000 etichette, tra vini rossi, bianchi, bollicine: protagoniste le eccellenze piemontesi e italiane, con attenzione anche alle grandi bottiglie internazionali. A tavola, menu in cui la cucina piemontese è protagonista: ingredienti sempre freschi e di stagione garantiscono un’esperienza enogastronomica perfetta, tra grandi classici come il vitello tonnato, la cruda de La Granda, gli agnolotti del Plin fatti a mano secondo la ricetta dello chef 1 stella Michelin Ugo Alciati, lo spaghetto Eataly, le proposte vegetariane e molto altro. Il dehors è aperto tutti i giorni dalla colazione alla cena, passando per la pausa pranzo e l’aperitivo. Senza dimenticare la Caffetteria, con il caffè Vergnano, eccellenza piemontese.

Dal 2011 ad oggi a Eataly Lagrange sono entrati più di 800 clienti ogni giorno, che hanno acquistato al Mercato e mangiato con gusto ai tavoli del Ristorante. I baristi hanno preparato oltre 300 caffè al giorno e gli chef hanno cucinato circa 70.000 piatti di Spaghetto Eataly ogni anno.

Per festeggiare questo importante compleanno, Eataly Lagrange dal 16 settembre e fino al 5 ottobre propone delle offerte imperdibili su moltissimi prodotti, con sconti che arrivano fino al 60%. Dalla tagliata superiore de La Granda, di razza Fassona Piemontese Presidio Slow Food, al Barolo Fontanafredda, ai Krumiri Rossi nell’iconica latta e poi la pasta IGP 100% grano italiano di Afeltra, il salame di Antica Ardenga, il Parmigiano Reggiano D.O.P 48 mesi di Latteria Moderna e molto altro. Per festeggiare, anche a tavola, con gli Alti Cibi di Eataly Lagrange.

Alba in festa per il vino

Ad Alba domenica 19 e 26 settembre la XXIII edizione dell’evento di Go Wine

LA FESTA DEL VINO!

 

Il centro storico si trasforma in una ‘via del vino’
per un inedito doppio appuntamento

 

Sabato 25 e domenica 26 settembre

Go Wne celebra 20 anni di attività con alcune iniziative

 

 

Torna ad Alba la Festa del Vino, manifestazione che da più di vent’anni porta in scena, lungo tutto il centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero.      Come per la scorsa edizione, anche quest’anno la Festa del Vino raddoppia: appuntamento previsto per domenica 19 e domenica 26 settembre 2021.

Con l’occasione l’associazione Go Wine celebrerà i suoi vent’anni con un weekend, sabato 25 e domenica 26, dedicato a convegni, degustazioni e premiazioni assieme ai soci e agli enoappassionati.

 

L’iniziativa, promossa da Go Wine, è divenuta nel tempo un evento molto amato dal pubblico degli enoappassionati, italiani ed esteri; un format che si svolgerà nel 2021 con un itinerario fra Via Cavour e Piazza del Risorgimento (Piazza Duomo), trasformato il sito per un giorno in un’ideale ‘via del vino’.

L’itinerario viene circoscritto per ragioni di sicurezza e per ottemperare alle disposizioni in corso, in modo da favorire un ordinato svolgimento, su due turni (ore 13,45-16,30 e 16,30-19,15), con numeri contingentati e con l’obbligo del Green Pass.

Per queste ragioni è richiesta la prenotazione con i riferimenti che vengono indicati nel presente comunicato stampa.

 

 

 

“La scelta di svolgere l’evento nel corso delle due domeniche va nell’ottica di rafforzare progressivamente i contenuti dell’evento – dicono da Go Wine. Pur in un momento di restrizioni la scelta ha fornito buoni riscontri nel corso del 2020. Si guarda in prospettiva ad un evento che può crescere ancora e arricchire il panorama degli eventi sul territorio, con una grande vetrina dei vini, raccontati direttamente dalle cantine”.

 

La manifestazione coinvolge infatti le realtà vinicole dei Comuni di Langa e Roero, mantenendo la sua connotazione di evento festoso, che richiama il tempo e il carattere gioioso della vendemmia, con la presenza delle realtà di promozione locale, delle cantine e delle botteghe del vino e delle associazioni di produttori.

Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 i produttori, organizzati attraverso i Comuni partecipanti, presenteranno in degustazione le loro produzioni e promuoveranno la loro realtà territoriale.

La disposizione dei banchi d’assaggio sarà organizzata per aree omogenee affinché i visitatori possano idealmente percorrere le varie aree di produzione.

Dai celebri Barolo e Barbaresco, fiori all’occhiello del territorio, agli altri nobili vini delle Langhe e del Roero: il Nebbiolo d’Alba, il Roero, il Roero Arneis, la Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani, e molti altri vini ancora.

Dalle adesioni che stanno pervenendo si annuncia una presenza significativa, con cantine di oltre 20 Comuni del territorio ed un ricco banco d’assaggio con molte etichette (oltre 700!) rappresentate: un’occasione straordinaria per conoscere nuovi e diversi prodotti, per assaporare il fascino delle tipicità che firmano le colline intorno ad Alba e che convergeranno in un suggestivo percorso tra le vie medioevali del centro storico della città.

Ad accompagnare l’ideale percorso tra cantine e vini non mancheranno le specialità gastronomiche del territorio.

 

Nel secondo fine settimana la Festa del Vino si arricchisce con un programma di eventi legati ai festeggiamenti per i vent’anni di Go Wine.

Sabato 25 settembre è in programma ad Alba (ore 17 in Sala Fenoglio) un convegno sull’enoturismo , cui seguirà una degustazione. Il giorno seguente si terrà il convegno celebrativo dei vent’anni presso la Sala incontri del Castello di Grinzane Cavour: nel corso dell’evento vi sarà anche la Cerimonia di Premiazione del Concorso Letterario Nazionale Bere il Territorio.

Dalle ore 14 le degustazioni guidate e il banco d’assaggio alla Festa del Vino ad Alba.

 

Gli eventi saranno su prenotazione, a numero chiuso ed evitando assembramenti, rispettando le vigenti norme di sicurezza che il periodo impone. Per tali ragioni sono previsti due turni di degustazione, con numeri contingentati, a cui il pubblico potrà accedere su prenotazione contattando Go Wine.

L’ingresso sarà consentito solo ai possessori di Green Pass.

 

Aggiornamenti sul sito www.gowinet.it e sulla pagina facebook di Go Wine!

 

 

Per info e prenotazioni

Associazione Go Wine Alba

tel. 0173 364631 fax 0173 361147 stampa.eventi@gowinet.it www.gowinet.it

 

 

 

 

Benvenuti a “di freisa in freisa”

IL VIAGGIO NELL’ENOGASTRONOMIA E NELLA CULTURA  DELLE  COLLINE TORINESI

Non tutte le città possono dire di avere un ” proprio” vino: Torino sì.  Il 10 settembre è cominciato, nella città di Chieri, un viaggio alla scoperta di questi vigneti che ancora pochi ” forestieri” conoscono ma che, grazie all’impegno del Consorzio deL Freisa e delle colline torinesi e dei viticoltori che con passione e dedizione credono nelle potenzialità di questo vino, è destinato ad arrivare sulle tavole non solo italiane ma anche europee. O per lo meno ci si spera.
” Di freisa in freisa“, giunta alla sua undicesima edizione e che si concluderà Domenica 12 settembre, prevede un pubblico eterogeneo composto da appassionati di vini, addetti al settore vitivinicolo, imprenditori e comunicatori del vino che, con l’esposizione delle proprie esperienze sul campo ( le vigne in particolare) e dei trend attuali nel comunicare il vino,  l’attenzione sul turismo enogastronomico come vero motore di rilancio che segna il legame profondo da territorio e la produzione del vino rappresenta il tema centrale di tutta la manifestazione. Durante i vari dibattiti, ci si potrà confrontare con i produttori stessi, effettuare delle degustazioni guidate e godersi un aperitivo all’interno del Freisa Lounge, presso il chiostro di Sant’Antonio, punto nevralgico della manifestazione.
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 Lo stesso Piemonte, rappresentato dal governatore Cirio durante la sesta manifestazione della Conferenza mondiale sul turismo del vino in Portogallo, è stato investito dell’onorificenza di essere protagonista, a partire da settembre 2022, come una delle mete più ambite per le destinazioni turistiche alla scoperta delle eccellenze del territorio a proposito di vino. Il Freisa, in particolare, proprio per la sua “difficoltà” ad essere compreso, è profondamente radicato al territorio delle colline dove si sviluppa: ed è per questo motivo che l’aspetto culturale di questo vino, legato ad un turismo che preveda insieme alla visita della città anche la scoperta di una bevanda che la rappresenti, si tratta di un aspetto più unico che raro.
Durante la manifestazione, nei ristoranti di Chieri e dintorni, proprio in occasione dell’evento, ci si potrà deliziare con dei menù particolari abbinati alle varie etichette dei vitigni aderenti, mentre le cantine inserite nel Consorzio apriranno le loro porte ai visitatori per un’ulteriore immersione nel mondo del Freisa. Da quest’anno, inoltre, in un’ottica di ulteriore promozione e divulgazione delle eccellenze del territorio, verrà celebrato un’ importante gemellaggio tra il Consorzio del Freisa e il Consorzio del riso di Baraggia : a conferma della forte unione che esiste fra gastronomia e luoghi in cui essa si sviluppa.
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Non solo scoperta del Freisa attraverso il cibo, ma anche visitando la città: Chieri, infatti, si presenta come un luogo dove il tempo si è fermato. Per l’occasione resteranno aperti gli eleganti Palazzi e i musei, che la rappresentano, dove si svolgeranno anche mostre e concerti. Degustare e sentire gli aromi che il vino sprigiona è soprattutto un’esperienza che genera benessere alla mente : ed è così che con il Relaxing Freisa, il vino viene proposto attraverso un percorso meditativo ed olfattivo, tutto da scoprire, con le campane tibetane, a cura del musicoterapeuta Simone Campa. 
Il Freisa, il vino, è storia: in occasione della mostra archeologica di Chieri ( orari 15 – 16- 17 ) , verrà proposta un’apertura straordinaria dedicata al vino nel mondo romano. La visita guidata, a cura del conservatore archeologico della MAC Melania Semeraro, guiderà i partecipanti tra i reperti chieresi esposti negli spazi della mostra alla scoperta delle anfore che nel mondo romano erano usate per trasportare, dalle varie parti dell’ Impero, cibi e bevande, tra cui il vino.  Seguirà l’ intervento a cura dell’archeologo esperto di vinificazione romana Simone Tabusso, che partendo dalle fonti letterarie antiche e dai resti archeologici legati alla produzione vinaria romana,  in un percorso che culminerà con l’assaggio di due riproduzioni di vina condita, il rosso Purpureum e il bianco Aureum, fedelmente ispirati ai vini aromatizzati con erbe e spezie naturali bevuti ed apprezzati in tutto l’ Impero Romano (per info e prenotazioni info@arteintorino.com, tel 0115211788)
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Il Freisa è uno dei tesori più luminosi del nostro territorio e, come tale, ne è anche un simbolo dal punto di vista culturale, economico, sociale e turistico. Con questa nostra manifestazione,

Marina Zopegni

giunta alla sua XI edizionevogliamo dunque rendergli il giusto riconoscimento, celebrarlo e far scoprire al pubblico le sue infinite, affascinanti e sorprendenti declinazioni – Spiega Marina Zopegni, Presidente del Consorzio Freisa di Chieri e della Collina Torinese –  Di Freisa inFreisa vuole essere una grande festa capace di coinvolgere tutti, a cominciare dai nostri produttori soci, che potranno raccontarsi e mettere in vetrina il frutto del loro duro lavoro. Ugualmente sarà un momento di gioia, scoperta e condivisione anche per i cittadini di Chieri, per i turisti, per gli appassionati di vino e i semplici curiosi di ogni età, che si godranno tre giorni ricchi di appuntamenti enogastronomici, cultura, musica, bellezza e relax”.

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Chiara Vannini
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Info sugli orari e sulla programmazione completa della manifestazione, sono disponibili i siti del Comune di Chieri www.chieri.to.it e del Consorzio del Freisa www.freisadichieri.com

Douja d’Or è pronta ad accendere con il vino le serate di inizio autunno

Dall’11 settembre al 3 ottobre, per 4 weekend, dal venerdì alla domenica, la 55° edizione della Douja d’Or è pronta ad accendere le serate di inizio autunno nelle piazze, nelle strade e nelle più suggestive dimore storiche di Asti e tra le colline del Monferrato.

 

Quella del 2021 sarà una grande edizione diffusa nel tempo e nello spazio, organizzata da Camera di commercio di Alessandria-Asti attraverso l’Azienda speciale della Camera di commercio di Asti per la promozione e per la regolazione del mercato, da Piemonte Land of Wine e da Fondazione Asti Musei con il Patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Asti, Comune di Asti e con la partecipazione del Consorzio dell’Asti del Moscato d’Asti Docg, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, dell’Associazione produttori di vino biologico, in collaborazione con l’Unione Industriale di Asti.

 

Il tema dell’edizione 2021 sarà “Il vino al centro” e protagonista della Douja d’Or sarà il vino, conosciuto e amato in tutto il mondo: la Barbera d’Asti e i vini del Monferrato, l’Asti spumante e il Moscato d’Asti, le etichette di tutte le denominazioni piemontesi rappresentate da Piemonte Land of Wine – il consorzio che riunisce i 14 consorzi piemontesi del vino ufficialmente riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura – i vini biologici, il vermouth, i vini aromatizzati in purezza e in miscelazione e le grappe.

Il vino, il suo futuro, l’importanza della diffusione della cultura e della conoscenza del vino saranno i temi che attraverseranno tutta la manifestazione, nata per valorizzare un prodotto d’eccellenza sempre più importante per la Regione Piemonte e sempre più amato e apprezzato in tutto il mondo. In quest’ottica la Douja d’Or rientra negli appuntamenti di avvicinamento alla Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico che si terrà nel settembre 2022 nelle terre di Langhe Monferrato e Roero.

 

Il format della Douja d’Or, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid e per tutelare tutti i partecipanti, ricalcherà quello sperimentato con grande successo nel 2020: un’edizione diffusa ed itinerante che darà la possibilità al pubblico di conoscere il vino e le eccellenze gastronomiche del territorio.

Il programma sarà ricco di iniziative in tutta la provincia: degustazioni, live tasting, masterclass ma anche arte, incontri, spettacoli teatrali, mostre, visite guidate alla scoperta di Asti, del Monferrato e delle sue colline, patrimonio dell’UNESCO.

 

Sul sito www.doujador.it sarà possibile prenotare in anticipo gli appuntamenti.