Gli eurodeputati di Forza Italia Cirio e Salini incontrano 150 imprenditori: «Dall’Europa 16 miliardi di euro per il nuovo programma spaziale Ue»

Fondi alle imprese e rilancio del settore aerospaziale

«Il settore aerospaziale piemontese è un’eccellenza italiana di cui dobbiamo andare fieri nel mondo, che conferma come il nostro Paese possa e debba giocare un ruolo di leadership nel rilancio dello sviluppo industriale dell’Unione europea. In questa fase di grande tensione internazionale, dove Bruxelles è chiamata ad affrontare le sfide della concorrenza sleale dai Paesi asiatici, di una nuova ondata di pericolosi protezionismi e della crescita dei colossi digitali globali, l’Ue deve sostenere e valorizzare le risorse migliori, come la filiera aerospaziale europea, dove l’Italia primeggia sul piano tecnologico».

È quanto dichiarano gli europarlamentari di Forza Italia  Alberto Cirio e Massimiliano Salini, che nelle scorse ore a Torino, ospiti del  Circolo delle imprese, hanno  incontrato 150 imprenditori durante una serata che ha visto anche l’intervento di  Gianfranco Carbonato, presidente del gruppo Prima industrie. 
«I nostri imprenditori sono i principali testimoni del saper fare italiano e dall’Europa possono arrivare risorse importanti per sostenerli e aiutarli a sviluppare la propria attività  – sottolinea l’eurodeputato Cirio – Il problema, soprattutto per le Pmi, è riuscire ad accedere in modo semplice alle informazioni e di conseguenza alle occasioni da cogliere. Una difficoltà che ho cercato di colmare creando un motore di ricerca gratuito e istituzionale che si chiama www.contributixte.eu, sul quale è possibile trovare tutti i bandi e i fondi disponibili, non solo a livello europeo ma anche statale e regionale. L’Italia, ogni sette anni, restituisce all’Ue circa 2,5 miliardi di euro di risorse che spettano al nostro Paese, ma che non vengono utilizzate. Opportunità che perdiamo e che, invece, è fondamentale cogliere».
«Dobbiamo essere ambiziosi  – spiega Salini, relatore del nuovo programma spaziale europeo –  nella bozza che presenterò entro il 10 luglio in quanto relatore del nuovo programma spaziale europeo, chiederò di presidiare e, nei limiti del possibile, incrementare il budget di 16 miliardi proposto dalla Commissione Ue per finanziare programmi di importanza vitale sul piano della sicurezza e della difesa, come quello di osservazione della terra Copernicus (a cui vengono inizialmente destinati 5,8 miliardi di euro), il sistema globale europeo di navigazione satellitare Galileo e quello paneuropeo di ingrandimento via satellite Egnos (9,7 miliardi di euro) e il progetto Govsatcom per garantire comunicazioni satellitari governative ed europee affidabili (500 milioni di euro per sviluppare nuovi componenti di sicurezza)».  

«Mentre sul tema governance  – conclude Salini –  lavoreremo per eliminare gli inutili duplicati nei controlli della Commissione Ue sul lavoro svolto delle Agenzie Ue dedicate, sul fronte economico stimoleremo Bruxelles a mettere in campo misure adatte a favorire lo sviluppo di un’industria europea ‘downstream’, per evitare che un’infrastruttura unica al mondo come la rete dei satelliti Galileo realizzata grazie all’eccezionale ‘upstream’ della filiera italiana ed europea, continui a far guadagnare solo produttori di smartphone e app americani e asiatici e l’industria extra Ue del silicio, che oggi la utilizzano gratuitamente, beneficiando dell’enorme mole di dati satellitari a disposizione».