Sono salite a quindici le enoteche regionali del Piemonte. L’ultima è nata in questi giorni ad Albugnano sulle colline del basso Monferrato astigiano, in una terra ricca di vigneti, storia, leggende, arte romanica e Santi sociali.
È l’Enoteca regionale dell’Albugnano, inaugurata nell’ex scuola elementare del piccolo paese di 500 abitanti della provincia di Asti. Siamo ad Albugnano, il “balcone del Monferrato”, come viene chiamato per la sua altitudine, 550 metri, e per lo splendido panorama che nelle giornate limpide si ammira dal suo belvedere sulle colline tra il torinese e il basso Monferrato. Nella nuova Enoteca, diretta da Giancarlo Montaldo, si può apprezzare l’Albugnano Doc che nasce da 40 ettari di vigneto contro i quindici di tre-quattro anni fa. Una produzione che si aggira intorno a 250.000 bottiglie all’anno. “I soci sono inizialmente venticinque ma, assicura Montaldo, entreranno presto nella nostra famiglia tante altre realtà vitivinicole e agroalimentari che vogliono farsi conoscere”. Nella nuova Enoteca, oltre ad apprezzare l’Albugnano, è possibile degustare gli altri grandi vini del territorio come il Freisa d’Asti e quello di Chieri, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco e la Barbera d’Asti insieme ad una lunga serie di prodotti agroalimentari, dalle nocciole alle verdure sottovetro, dalla frutta alle confetture e al miele. L’enoteca diventerà un luogo d’incontro non solo per produttori e amanti del buon vino ma anche per chi è interessato a vedere le bellezze artistiche e i tesori culturali della zona, come la storica Abbazia di Vezzolano e la chiesa di San Pietro ad Albugnano, dell’anno Mille, un tempo parrocchia e oggi all’interno del cimitero, tutta in arenaria e ristrutturata nel corso dei secoli. L’enoteca sarà quindi una tappa importante anche per turisti e visitatori che nei locali dell’edificio troveranno le informazioni necessarie per gite, escursioni e visite a musei e chiese. L’Enoteca regionale dell’Albugnano, messa a disposizione dal Comune e ristrutturata con il contributo della Regione Piemonte, è aperta dal venerdì al lunedì dalle 10,30 alle 18,30.


Nel weekend i riflettori sono tutti puntati sul salone del vino. Ieri le sontuose sale del Museo del Risorgimento sono state invase da un pubblico variegato, dall’amante del vino al professionista del settore enogastronomico. Al dare il via le danze Patrizio Anisio, uno degli organizzatori della kermesse, che ha spiegato l’importanza di presentare al grande pubblico della città di Torino l’incontro tra la ristorazione e la produzione vitivinicola piemontese: “La Torino Wine Week nasce per cercare di dare un contributo, per rendere sempre più importante Torino nella narrazione del vino della nostra regione. Abbiamo la fortuna di essere nati in una delle regioni più importanti del panorama vitivinicolo e Torino deve avere un ruolo importante nella sua valorizzazione”. Ecco che il festival diventa la vetrina ideale per mettere al centro le eccellenze dell’intero territorio piemontese che in questi anni hanno saputo rinnovarsi, crescere, dare largo spazio ai giovani, riscoprire vitigni autoctoni e valorizzare il territorio, dal Canavese alle Langhe, passando per l’Astigiano e il Roero, senza dimenticare il Torinese, il Saluzzese, e l’Alta langa. Ospiti d’eccezione alcune cantine di altissima qualità dalla Toscana e dal Veneto e una selezione internazionale di 8 aziende in collaborazione con Elemento Ingideno, provenienti da Cile, Georgia, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Repubblica Ceca.
Le novità di quest’anno sono gli incontri di approfondimento con esperti del settore e dopo le masterclass e le degustazioni di ieri pomeriggio oggi tre incontri speciali dedicati alla “vita del vino” fuori dalla vigna, con tre professioniste del vino. Inaugura le conferenze con un primo incontro, dalle 12.30 alle 13.30 l’Avv.ssa Francesca Bassa, consulente esperta di digital privacy nel food & wine, Group DPO Fontanafredda. Si parlerà dell’importanza di proteggere la propria reputazione online, spiegando il valore dei dati e il loro utilizzo per le attività di marketing online. A seguire dalle 14.30 alle 15.30 Marianna Natale, socia fondatrice dell’agenzia iShock, specializzata nel settore dell’enogastronomia, porta l’attenzione sull’importanza della strategia di comunicazione, come raccontare la storia, i vini, i prodotti della propria terra in modo efficace per raggiungere e conquistare il pubblico giusto. Per concludere dalle 17.00 alle 18.00 Monica Pianosi, fondatrice di Le strade, blog e canale di marketing digitale per le piccola attività creative e indipendenti delle città italiane, porta al centro l’importanza dell’utilizzo delle nuove piattaforme digitali per raccontarsi online come produttori e produttrici e impresa.