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Cene, degustazioni, visite: i primi cinque giorni di Terra Madre Salone del Gusto

Torino e in Piemonte/ In tram, tra i filari di vite, nei palazzi storici: un appuntamento per ogni gusto

 

Cinque giorni di kick-off di un evento che durerà sei mesi e che, anche se si svolgerà in modalità differenti dal solito, mette come sempre Torino e il Piemonte al centro del proprio programma. E così, fin dall’8 ottobre, sono tanti gli appuntamenti rivolti al pubblico della regione e della città che, fin dal 1996, sono il simbolo di Terra Madre Salone del Gusto. Ecco quelli che sono segnare in agenda nei primi cinque giorni della 13esima edizione del più importante evento dedicato al cibo buono, pulito, sano e giusto e all’agricoltura di piccola scala in tutto il mondo. Punto di riferimento della manifestazione per consultare il programma (in continuo aggiornamento) e per partecipare agli appuntamenti digitali trasmessi on line è www.terramadresalonedelgusto.com.

 

Le cene e le degustazioni organizzate da Eataly

Cominciamo da un grande classico: gli Appuntamenti a Tavola, cioè le cene che vedono ai fornelli grandi chef che ogni giorno si impegnano a offrire ai propri clienti non solo piatti deliziosi, ma anche un’idea di cibo pulito e giusto, che tuteli la biodiversità, che rispetti la stagionalità dei prodotti, che assicuri condizioni di lavoro e di retribuzione eque a chi fornisce le materie prime. Le cene, che si svolgeranno presso Eataly Torino Lingotto, per cui è ancora possibile accaparrarsi uno degli ultimi posti disponibili sono:

A Trucco, agli inizi della Valle Roja, troviamo Casa Buono, dove Antonio chef con un passato in cucine tristellate, come braccio destro di Mauro Colagreco del Mirazur, ha deciso di aprire il suo ristorante. Insieme a lui, in questo appuntamento, Giuseppe (Beppe per tutti) Rambaldi, che ha lasciato i fornelli del Combal Zero per aprire Cucina Rambaldi ad Almese, all’imbocco della Val Susa.

Protagonisti di questo Appuntamento a Tavola chef di città che fanno parte dell’Alleanza Slow Food dei cuochi e premiati con la Chiocciola da Osterie d’Italia. Arriva da Milano Cesare Battisti del ristorante Ratanà, un locale immerso in un piccolo parco ai piedi dei nuovi grattaceli meneghini, punto di riferimento per chi vuole mangiare una cucina semplice ma di estrema qualità. Sono radicati a Bologna Tommaso e Flavio della Trattoria Via Serra, prototipo dell’osteria moderna, il luogo ideale per gustare la cucina bolognese e i sapori degli Appennini Emiliani.

 

Altro classico di Terra Madre Salone del Gusto sono i Laboratori del Gusto, cioè le degustazioni di salumi, formaggi, birre, vini e caffè. A Torino, da Eataly, Lingotto sono già 12 gli appuntamenti in programma, consultabili a questo link e ancora prenotabili fino al 7 ottobre. In particolare, segnaliamo tre appuntamenti per gli appassionati di salumi:

Una soppressata per ogni gusto: da quella al pistacchio a quella assai rara di suino di razza cinta senese, dalla salsiccia stagionata dolce di Monte San Biagio alla soppressata di Gioi, inclusa tra i Presìdi Slow Food: un laboratorio che è un viaggio per l’Italia, accompagnati da due diversi Franciacorta.

Che cosa distingue un salume naturale da uno che non lo è? Semplice: il modo in cui si fanno vivere gli animali – all’aria aperta, in allevamenti che ne tutelino il benessere – e l’assenza di nitriti e di nitrati. Quattro prodotti differenti, di cui tre Presìdi Slow Food, e due vini in abbinamento: il Grillo sulle Bucce di Valdibella, dalla Sicilia, e il “Triple A” Marche Rosato Rebecca 2017 di Di Giulia.

Prosciutto, lardo, pancetta e ventricina. Quattro salumi differenti, uniti però dall’essere di suino nero. Ottime carni che conservano un sapore per molti inedito, assicurato anche dal tradizionale allevamento brado.

Abbiamo pensato anche a chi non può fare a meno dei formaggi: il 9 ottobre è in programma il Laboratorio del Gusto intitolato Latti e caci di Sardegna: un omaggio alla Sardegna e alla sua straordinaria tradizione casearia.

 

Concludiamo la rassegna delle degustazioni con due Laboratori dedicati alle birre:

Alcuni ritengono che le Flemish Red Ales siano l’anello di congiunzione tra birra e vino: di certo c’è che la maturazione in botti di rovere assicurano un sapore molto particolare, da provare.

Sei birre italianissime, caratterizzate dal ricorso a lieviti autoctoni: una garanzia certificata anche dalla Guida alle birre d’Italia 2021 di Slow Food.

 

Le occasioni di convivialità a tavola non sono finite qui

– Le sere del 9 e del 10 ottobre, sul tram storico della GTT, sono in programma due Cene in movimento. Gli avventori potranno mangiare a bordo del tram, scoprendo la città di Torino semplicemente guardando dal finestrino e viaggiando tra i sapori della cucina piemontese. Peperone corno di bue di Carmagnola, mustardela delle valli Valdesi, gallina bionda di Saluzzo, sedano rosso di Orbassano, paste di meliga del Monregalese… Un itinerario tra storia e gusto, al grido di “cambiamo il clima cominciando dalla tavola”.
La sera del 9 ottobre, all’interno del Ristorante Piazza dei Mestieri di via Durandi, a Torino è in calendario anche la Cucina a misura di birra: lo chef Maurizio Camilli realizzerà cinque piatti utilizzando diversi prodotti dei Presìdi Slow Food abbinandoli a birre presenti sulla Guida alle Birre d’Italia 2021.
– Sempre il 9 ottobre, presso il Ristorante Il Giardino di via Barbaroux, ecco la cena dal titolo Il miele, la tavola, la cucina circolare: un pasto firmato dalla chef Maria Zingarelli, che proporrà piatti vegetariani usando come ingrediente principale il miele e mettendo in mostra la sua idea di cucina circolare, ovvero senza sprechi e sfruttando al meglio gli stessi ingredienti.
Il 10 ottobre, invece, si va a Cressa, nel novarese, per la Merenda sinoira: appuntamento alle 18.30 per assaggiare due specialità del Piemonte orientale, il tipico insaccato Duja Nuaresa e i formaggi della Val Borbera.
– Sempre sabato e sempre alle 18.30, ma in Piazza dei Mestieri a Torino, è in programma la degustazione dei Ravioli cosmopoliti. Dai ravioli cinesi di funghi shiitake a quelli di gamberi, curcuma e lemongrass, dagli agnolotti ai tre arrosti a quelli armeni, passando per le ricette siberiane, ucraine e polacche. Il tutto accompagnato da vermouth, sakè e vini rossi.
Domenica 11 ottobre, presso la Trattoria Decoratori e Imbianchini di via Francesco Lanfranchi 28, sono in programma un pranzo e una cena per salvare la Terra a tavola, a base di prodotti a km0 selezionati dai produttori Slow Food.
– Ancora domenica 11 ottobre, ma a Dogliani (nel Cuneese) si terrà la degustazione di formaggi caprini e ovini, in abbinamento al vino Dogliani Docg.
Pane, grissini e olio extravergine d’oliva saranno protagonisti invece della degustazione in programma il 12 ottobre alle 18.30 in Piazza dei Mestieri, a Torino.

 

Feste e concerti

Il 9 ottobre, alle 21, ci si ritrova all’Hiroshima Mon Amour di via Bossoli, a Torino, per divertirsi (sempre a distanza di sicurezza) accompagnati dalla musica dell’Orchestra Terra Madre, un ensemble di musicisti, cantanti, percussionisti da ogni latitudine del mondo diretti da Simone Campa.
La sera di sabato 10 ottobre, dalle 20 presso gli Orti Generali in via Strada Castello di Mirafiori, ecco il Gran Galà Miraorti: una bella occasione di festa, prima a cena (menù interamente realizzato con verdure dell’orto e cucinato dagli ortolani di Orti Generali), compresa la degustazione di distillati, poi con la musica degli Avanzi di Balera e infine con l’asta di beneficenza destinata a raccogliere fondi per riqualificare un’area di sei ettari di orti in questa zona a sud di Torino. Ah, attenzione al dress code: si raccomanda cappello e scarpe da orto!
– Grande festa anche l’indomani, domenica 11 ottobre alle 17. Ci si ritrova in piazza Vittorio dove i commercianti della Piazza offriranno una selezione enogastronomica di degustazioni, drink e menù realizzati in collaborazione con Slow Food e dedicati alle tematiche di Terra Madre Salone del Gusto 2020.
– Il pomeriggio di domenica, nuova occasione per ascoltare l’Orchestra di Terra Madre, questa volta nei giardini della Trattoria Decoratori e Imbianchini di via Francesco Lanfranchi 28. Aperitivo musicale compreso!
Lunedì 12 ottobre, dalle 15, la festa si sposta in Piazza Emanuele Filiberto, sempre a Torino, con degustazioni proposte dai commercianti tra piatti, drink e abbinamenti realizzati in collaborazione con Slow Food.

 

Le visite guidate, tra mercati e palazzi storici

Non mancheranno occasioni per girovagare per qualche angolo di Torino magari già conosciuto, ma guardandolo con occhi diversi. Ecco le visite guidate in programma:

Il 9 ottobre è la prima occasione per camminare tra i filari della Vigna delle Delitiae, l’antica vigna di Villa della Regina alle spalle della Gran Madre. Al termine, per chi desidera, sarà possibile assaggiare le deliziose “bacche rosse” di uva Freisa.
– Il 10 e l’11 ottobre apre le porte il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano per una visita molto particolare: si rileggerà la storia dell’Ottocento che ha portato all’unificazione d’Italia attraverso riferimenti culinari e ricette del XIX secolo, per andare alla scoperta dei sapori e dei piatti, e anche dei mutamenti dell’alimentazione, degli usi e delle abitudini vissuti in quell’epoca così importante.
Venaria Reale: l’11 ottobre, a partire dalle 11, si aprono le porte del capolavoro dell’architettura riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Sarà possibile visitare il Potager Royal, il Boschetto delle curiosità botaniche e il Patio dei Giardini e assistere a un concerto dell’Orchestra di Terra Madre nei Giardini di fronte alla Sala di Diana.
Pinacoteca Albertina: qualche ora più tardi, alle 15, la Pinacoteca di via Accademia Albertina ospiterà un workshop su come cibo e alimenti possono diventare soggetti principali nella pittura.
Alle 15.30 dell’11 ottobre si va a Superga: attraverso una visita alla Basilica, al chiostro, al monumento di Vittorio Amedeo II e alla sala del Re, si racconterà la sua vita e il suo legame con l’invenzione del grissino torinese.

 

Con il progetto Migrantour, invece, si esplorano le città lungo itinerari interculturali di turismo responsabile venendo accompagnati da cittadini migranti. Sono due i tour già in calendario nei primi giorni di Terra Madre Salone del Gusto a Torino:

 

Attività per famiglie

Il 10 ottobre sarà la Festa dei Contadini: tanti gli appuntamenti in programma nel piazzale antistante Eataly Lingotto, in Via Nizza 230. Eccone alcuni, pensati per le famiglie e i più piccoli.

  • Gastronomica: i frutti della biodiversità, 10 ottobre alle 10.30, in occasione della Festa dei Contadini organizzata sul piazzale di Eataly. Un incontro per parlare di biodiversità, stagionalità e il lavoro del contadino/produttore insieme all’esperto Eric Vassallo.
  • Stesso giorno e stessa ora per Mani in terra… contadini si diventa!, un laboratorio rivolto ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. Insieme a Davide Lobue, naturalista e apicoltore, impareranno cosa significano biodiversità, stagionalità e orticoltura biologica, provando le tecniche di semina e piantumazione. Nasceranno tanti piccoli orticelli in miniatura, che i bambini partecipanti e i loro genitori potranno poi portare a casa per continuare a coltivarli.
  • Alle 11.30, ecco Il Produttour, tour guidato a cura dei ragazzi dello Slow Food Youth Network di Torino, la rete giovane di Slow Food in città, per conoscere contadini, artigiani e apicoltori e conoscere i loro prodotti.

Sempre il 10 ottobre, alle 15, ecco Mani e ceci a Nucetto, in provincia di Cuneo. Un evento per sensibilizzare i più piccoli a variare la propria dieta e alternare carne e legumi: lo chef Paolo Pavarino, insieme alla nutrizionista Chiara Porta, coinvolgerà quindi i bambini e i loro genitori nella creazione e realizzazione di una ricetta a base di ceci.

Ecco il portale per chi ama i tartufi

IL PORTALE PER GLI AMANTI DEL TARTUFO 2.0 / Riparte la stagione del tartufo, il calendario del Piemonte ha segnaato il 21 settembre come data di inizio: sono ancora molti i dubbi e incertezze perché il Covid -19 ha lasciato timori e punti interrogativi

Albergatori e strutture ricettive, ristoranti e agriturismi piemontesi devono fare i conti con un turismo titubante anche di fronte ad uno degli appuntamenti più importanti per la nostra regione.

Cosa ci aspettiamo dal mercato? Quali saranno le quotazioni del pregiato tartufo bianco d’Alba?

E le fiere e le sagre dedicate al tubero più famoso del mondo si faranno?

Se volete trovare risposte a tutte queste domande collegatevi a  www.piemontetartufi.it il portale di notizie e curiosità che esplora il mondo della “trifola” in tutte le sue sfaccettature: le diverse specie, i cani e il loro addestramento, i miti e le leggende che ammantano di un alone romantico e misterioso il mondo del tartufo, le ricette, le fiere dedicate a questo meraviglioso regalo dei boschi, i luoghi da visitare e le esperienze imperdibili per un turismo rispettoso della natura, legato alla tradizione e ai grandi sapori.

Il portale nasce grazie alla passione per il tartufo di Riccardo e Daniele, amici e cercatori: cane al guinzaglio, vanghino in spalla, nei boschi piemontesi alla ricerca del tartufo hanno deciso di unire le loro forze e competenze per creare un luogo virtuale nel quale il tartufo fosse il protagonista assoluto.

Sono tanti gli argomenti all’interno di questo spazio web dedicato agli appassionati, a chi è alla ricerca di eventi dedicati alla trifola, ai “cercatori”, agli operatori del settore, dai ristoranti a chi trasforma e propone prodotti a base di tartufo.

www.piemontetartufi.it è un portale in continua evoluzione: a breve, si aggiungerà un forum dedicato a chi cerca un luogo nel quale scambiare opinioni e consigli sull’affascinante mondo del tartufo.

“Spritzerò”, un locale tutto dedicato allo Spritz apre a Torino

La start up partenopea ha aperto venerdì 9 ottobre in San Salvario il suo locale dedicato allo Spritz

Lo store Spritzerò di Torino si trova al civico 8/E di Via Giuseppe Baretti, nel centro di San Salvario, tra le principali vie del by night torinese. Il nuovo spazio avrà il compito simbolico di rafforzare la community di clienti fedeli a Spritzerò e incarnerà a pieno la filosofia aziendale volta a “contribuire al miglioramento della società attraverso lo sviluppo della socialità e la condivisione di momenti di spensieratezza condita da Spritz di qualità”. 

Dal punto di vista progettuale, il nuovo store si ispira alla cultura milanese, con linee pulite e minimaliste, e ingloba nelle scelte stilistiche il mood dell’aperitivo, come la semplicità, la convivialità e l’informalità.

Mai come in questo periodo di crisi globale, post Coronavirus, l’apertura del primo monomarca al Nord Italia rispecchia pienamente il payoff del brand Spritzerò, “Aperitivo Italiano”: Davide Schiano, il proprietario del marchio esordisce con la sua volontà di “andare oltre”, porsi continuamente nuove sfide, superare le difficoltà, strabiliare le aspettative, non arrendersi e perseguire sempre con tenacia i propri obiettivi.

“I nostri Spritz Bar sono oramai realtà solide in tutta la Campania e Roma e siamo entusiasti di arrivare a Torino. Con questo nuovo importante store, implementeremo il format con una proposta qualitativa ancora maggiore, infatti utilizzeremo anche un vero e proprio calice. Siamo orgogliosi di aprire il primo store del Nord Italia nella città di Torino in questo momento storico così complesso. Abbiamo inviare un messaggio di ottimismo e resilienza perché crediamo fermamente che, a dispetto delle difficoltà di questo periodo, il mondo dell’aperitivo e in generale del food & beverage continuerà ad essere uno dei principali motori dell’economia nazionale”.

Il noto format è basato su 10 tipologie di spritz, serviti in 3 differenti taglie di bicchieri, per andare incontro sia alle possibilità di spesa del cliente che alla reale quantità di bevuta. Quindi tre formati (S – M – PERFECT SERVE) per tre differenti prezzi (2,50€ – 5€ – 7€) con gli immancabili arachidi in guscio serviti gratis, realizzati in un packaging tutto nuovo e customizzato Spritzerò. “Per lo store di Torino abbiamo pensato di omaggiare la città con due spritz special dedicati ai simboli cittadini, il Toro e la Mole, rispettivamente di colore granata e lilla, entrambi a base di vodka al passion fruit, per meglio identificare la passione dei torinesi”

“Dopo Torino, tra poche settimane apriremo il nostro primo store in Puglia, esattamente nella bellissima Trani. Il format è in crescita esponenziale e puntiamo ad avere uno store Spritzerò in tutte le regioni italiane più grandi già per la fine del 2021” conclude Davide Schiano.

“Noi del territorio”: un nuovo incontro

Neanche il Covid ferma le iniziative di  Silvio Sarri, promotore  di “Noi del territorio, prodotti e servizi” 

 

Con le dovute precauzioni legate al virus, il sodalizio che opera a Pino Torinese e sul territorio e promuove iniziative di valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali, ha tenuto di recente un nuovo appuntamento enogastronomico.

Le iniziative sono in genere destinate ad un numero massimo di 40 persone, in modo che non si crei confusione e l’organizzazione sia sempre efficiente. Protagonisti i prodotti tipici.

 

Gli incontri conviviali organizzati da questo gruppo di persone appassionate del loro territorio e riunitesi in comitati spontanei , consentono di creare dialogo e aggregazione tra la gente. L’obiettivo è di organizzare almeno un paio di incontri al mese.

Autoctono si nasce, Go Wine a Torino

LUNEDI’ 5 OTTOBRE 2020  StarHotel Majestic**** Corso Vittorio Emanuele II, 54 – Torino

Viste le vigenti norme Anti-Covid e la necessità di evitare assembramenti,
per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione

 

Dopo alcuni appuntamenti in città Go Wine riprende l’attività in hotel a Torino, dopo la pausa dettata dall’emergenza Covid, promuovendo per il secondo anno in città un appuntamento dedicato ai vini autoctoni italiani.

E’ un evento nel segno della ripresa: si svolgerà in sicurezza e con il rispetto delle disposizioni in corso: su prenotazione in tre diverse fasce orarie e con numeri contingentati; distanziamento, evitando assembramenti in sala, presenza di igienizzanti per le mani, utilizzo di mascherine…
E’ necessaria attenzione su questo punto: bisogna prenotare per un corretto svolgimento dell’evento e utilizzo degli spazi a disposizione!

Sarà possibile conoscere ed apprezzare una selezione importante di vini da vitigni autoctoni, con un panorama di etichette articolato, dando voce anche a varietà meno conosciute e da scoprire.
Questo evento si propone come importante appuntamento d’autunno di Go Wine a Torino e si lega a tante iniziative che hanno sempre visto l’associazione privilegiare la cultura e la comunicazione a favore dei vitigni-vini di territorio.

Nelle sale dello StarHotel Majestic sarà presentato un banco d’assaggio con una selezione di cantine italiane direttamente presenti; un’enoteca completerà il panorama della degustazione.

 

Ecco l’elenco in continuo aggiornamento delle cantine presenti direttamente a incontrare il pubblico, e delle etichette in degustazione al banco enoteca

 

Al banco d’assaggio, con i loro vini da raccontare, le cantine:

BRICCO MAIOLICA – Diano d’Alba (Cn)
CASCINA CARLOT – Coazzolo (At)
COLLE CIOCCO – Montefalco (Pg)
CONTINI – Cabras (Or)
DEZZANI – Cocconato d’Asti (At)
GIGANTE ADRIANO – Corno di Rosazzo (Ud)
LA MONTAGNETTA – Roatto (At)
LA SOURCE – Saint Pierre (Ao)
NEGRO GIOVANNI – Monteu Roero (Cn)
TENUTA SANT’ANTONIO – Colognola ai Colli (Vr)
VETRÈRE – Taranto (TA)
ZENI 1870 – Bardolino (Vr)

VINONOVO con le cantine:
CASA BACCICHETTO – Ponte di Piave (Tv)
IL COLLE – San Pietro di Feletto (Tv)
TENUTA SORSEI – Cavaion Veronese (Vr)

PICCOLE VIGNE DEL PIEMONTE con le cantine:
PIETRO CASSINA – Lessona (Bi)
FERRARIS – Castagnole Monferrato (At)
MARENGO MAURO – Novello (Cn)
TORRACCIA DEL PIANTAVIGNA – Ghemme (No)
VIRNA – Barolo (Cn)

E con la selezione di grappe di:
DISTILLERIA SIBONA 
– Piobesi d’Alba (Cn)


Nella sezione enoteca i vini:

ALESSANDRO DI CAMPOREALE – Camporeale (Pa)
Sicilia bianco Catarratto “Benedè” 2019
Sicilia bianco Grillo “Vigna di Mandranova” 2019
Sicilia Nero d‘Avola “Donnatà” 2018

CANTINA SOCIALE DI QUISTELLO – Quistello (Mn)
Lambrusco Mantovano “Rossissimo”
Quistello Rosso “80 Vendemmie”

CANTINE DEL NOTAIO – Rionero in Volture (Pz)
Aglianico del Vùlture Rosato “Il Rogito” 2019
Aglianico del Vùlture “Il Repertorio” 2017

CASCINA CASTLET – Costigliole d’Asti (At)
Barbera d’Asti Superiore “Litina” 2016
Monferrato Rosso “Uceline” 2013

CONSORZIO CLUB DEL BUTTAFUOCO STORICO – Canneto Pavese (PV)
Buttafuoco “I Vignaioli del Buttafuoco Storico” 2015

MARISA CUOMO – Furore (Sa)
Costa d’Amalfi Furore Bianco “Fiorduva” 2018
Costa d’Amalfi Furore Riserva 2016
Costa d’Amalfi Ravello Rosso Riserva 2016

FAUSTA MANSIO – Siracusa
Sicilia igt Moscato Bianco “Micol” 2019

I PASTINI – Locorotondo (Ba)
Valle d’Itria Igt Bianco d’Alessano “Cupa” 2019
Valle d’Itria Igt Minutolo “Rampone” 2019

I VIGNAI DEL CASAVECCHIA – Pontelatone (Ce)
Terre del Volturno Igp Pallagrello bianco 2019
Terre del Volturno Casavecchia Igp “Erta dei ciliegi” 2018
Casavecchia di Pontelatone “Prea” 2015

LUNAE BOSONI – Castelnuovo Magra (Sp)
Liguria di Levante Igt bianco “Labianca” 2019
Colli di Luni Vermentino “Etichetta Nera” 2019
Liguria di Levante Igt rosso “Vermentino Nero” 2019

MANCINELLI STEFANO – Morro d’Alba (An)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore 2019
Lacrima di Morro d’Alba Superiore 2018

MARENGONI – Ponte dell’Olio (Pc)
Colli Piacentini frizzante “Valnure” 2019
Gutturnio Superiore “Migliorina” 2019
Gutturnio Riserva “Farosa” 2015

PALTRINIERI – Sorbara (Mo)
Lambrusco dell’Emilia “Solco” 2019
Lambrusco di Sorbara “Leclisse” 2019
Lambrusco di Sorbara “Radice” 2019

SCUBLA ROBERTO – Premariacco (Ud)
Colli Orientali del Friuli Ribolla Gialla 2019
Colli Orientali del Friuli Refosco dal Peduncolo Rosso 2017

STANIG – Prepotto (Ud)
Colli Orientali del Friuli “Ribollicine” 2019
Colli Orientali del Friuli Friulano 2019
Colli Orientali del Friuli Schioppettino di Prepotto 2017

SU’ENTU – Sanluri (Vs)
Vermentino di Sardegna “Su’ Orma” 2019
Vermentino di Sardegna “Su’ Imari” 2019
Bovale “Marmilla” 2018
Cannonau di Sardegna “Su’Anima” 2018

 

VITI, VIGNAIOLI IN TERRE DI IRPINIA con le cantine:

CANTINA DEL BARONE – Cesinali (Av)
Campania Fiano “Paòne” 2019
Campania Fiano “Particella 928” 2018

CANTINE DELL’ANGELO – Tufo (Av)
Irpinia Coda di Volpe “Dell’Angelo” 2018
Greco di Tufo “Miniere” 2018
Greco di Tufo “Torrefavale” 2018

IL CANCELLIERE – Montemarano (Av)
Irpinia Aglianico “Gioviano” 2017
Taurasi “Nero Né” 2015

Programma, orari e modalità di prenotazione:

Come detto per garantire la sicurezza dei partecipanti gli ingressi saranno contingentati e su prenotazione. Per permettere a un numero maggiore di persone di accedere al banco di assaggio, la degustazione verrà divisa in 3 turni a cui sarà obbligatorio attenersi.

Orari e turni di degustazione
Ore 15,30 -18,00: Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali qualificati (giornalisti del settore enogastronomico, soggetti riconosciuti che operano in enoteche, ristoranti, wine bar: una persona per locale, salvo motivate eccezioni)
L’accredito avviene tramite mail e prenotazione e conferma scritta da parte di Go Wine della stessa.
Si potranno accreditare professionisti.
Ore 18,00-20,00: primo turno di apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati
Ore 20,00–22,00: secondo turno di apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati

Il costo della degustazione per il pubblico è di € 20,00 (€ 12,00 Soci Go Wine, rid. soci associazioni di settore € 16,00). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decidono di associarsi a Go Wine (benefit non valido per i soci familiari). L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2021.

Per partecipare alla degustazione è obbligatoria la prenotazione contattando Go Wine alla mail stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12 di lunedì 5 ottobre e verrà richiesto il pagamento anticipato. Le prenotazioni verranno accettate e fino a esaurimento dei posti in piedi disponibili.

Al presente link è possibile scaricare il modulo per la prenotazione

Lavazza riapre le porte della sua sede e ospita il Turin Coffee Festival

Un weekend per restituire Nuvola alla città

Il cuore pulsante dell’azienda riapre le porte al pubblico ospitando le iniziative del Turin Coffee Festival, accogliendo nel Museo Lavazza, in un’area dedicata, la macchina ISSpresso rientrata dallo Spazio e inaugurando una mostra celebrativa di Qualità Rossa.

 

Torino, 22 settembre – A partire dal weekend del 26 e 27 settembre Nuvola Lavazza e Museo Lavazza riaprono al pubblico, con tante novità nell’allestimento del Museo pensate per restituire al quartiere Aurora e a tutta la città di Torino l’offerta culturale di uno dei musei d’impresa più apprezzati in Italia. Numerose le iniziative che animeranno il cuore pulsante dell’azienda per offrire ai torinesi, e non solo, un’esperienza di intrattenimento ricca e stimolante. Nuvola sarà inoltre il palcoscenico del programma del Turin Coffee Festival.

LE ATTIVITA’ NEL MUSEO

Lavazza, che lo scorso aprile ha raccolto l’invito lanciato dalla campagna #iorestoacasa del MiBACT e dell’associazione Museimpresa aprendo virtualmente i contenuti esclusivi dell’Archivio Storico, punta ancora sull’innovazione presentando il progetto di audioguide per il Museo, con le stories di Instagram e il lancio del nuovo profilo @lavazzamuseo su Instagram. I visitatori potranno seguirlo e attivare le stories in highlights sul feed in corrispondenza delle apposite grafiche che saranno presenti nel percorso espositivo. Potranno così fruire di una visita guidata al percorso espositivo gratuitamente e direttamente dai loro smartphone. La voce delle Audioguide sarà quella del noto speaker radio-televisivo Federico Russo.

Nell’area Piazza del Museo Lavazza sarà protagonista la macchina originale ISSpresso, la prima macchina a capsule studiata da Lavazza e Argotec in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana per la stazione spaziale internazionale. Nel corso delle missioni Futura del 2015 e Vita del 2017 ISSpresso ha permesso ogni giorno a Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio, e successivamente a Paolo Nespoli di gustare l’autentico espresso italiano a 400 chilometri di distanza dalla Terra. Un video emozionale farà rivivere il momento in cui Samantha Cristoforetti gustò il suo primo espresso Lavazza nello spazio, grazie a quello che è un vero gioiello tecnologico e ingegneristico in grado di erogare il caffè anche in assenza di gravità.

Nell’area Atelier del Museo sarà inoltre completata l’esposizione dei Calendari Lavazza partendo dall’esordio, nel 1993, fino all’edizione dell’anno in corso, firmata da David LaChapelle.

Nel “Books & Kids corner”, posizionato nell’atrio di Nuvola, anche i più piccoli troveranno attività pensate per loro: verranno presentati i libri del Museo Lavazza, nati dalla collaborazione con la casa editrice Franco Cosimo Panini, “TOward 2030: what are you doing?” e “Come nasce il caffè”, ai quali sono collegati i laboratori didattici dal titolo “Disegna il tuo murales” e “Il viaggio del caffè”. Ogni bambino riceverà un diploma di partecipazione. L’illustratore Mattia Simeoni sarà presente sabato pomeriggio e domenica mattina per l’appuntamento firmacopie.

LE ATTIVITA’ IN NUVOLA

Nell’Atrio di Nuvola, si celebrerà il 50° anniversario del marchio e della miscela Qualità Rossa. I visitatori potranno degustarla nell’area Tasting del Museo Lavazza, insieme alla nuova esclusiva miscela Heritage Blend, ispirata alle ricette originali del fondatore Luigi Lavazza risalenti ai primi anni ’30 e custodite nei quaderni dell’Archivio Storico Lavazza. Lo Store del Museo avrà un allestimento interamente dedicato a Qualità Rossa, offrendo ai visitatori una selezione di oggetti iconici in edizione speciale per il 50° anniversario.

La Piazza Verde di Nuvola ospiterà il Turin Coffee Festival con seminari e workshop, cooking session e cocktail show durante i quali Chef, Pastry Chef e Bartender prepareranno piatti e drink a base di caffè. Ci saranno momenti dedicati allo yoga e al racconto dei benefici del caffè nella pratica dell’attività sportiva. Alcune delle iniziative coinvolgono partner dello stesso quartiere Aurora.

TOUR GUIDATI

Durante il weekend i visitatori potranno inoltre partecipare, in piena sicurezza e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie in vigore, sia ai tour guidati del Museo Lavazza e dell’Area Archeologica all’interno di Nuvola, che a quelli in città, alla scoperta delle opere di street art del progetto TOward2030 e delle Caffetterie storiche del centro di Torino.

INFORMAZIONI

Tutte le attività in programma verranno svolte nel rispetto delle norme anti-Covid.

Per prenotazioni e per visionare il programma completo: https://www.lavazza.it/it/museo-lavazza/calendario-eventi/opening-museo-lavazza.html.

Le attività sono a titolo gratuito con prenotazione obbligatoria:

Turin Coffee Festival: https://www.turincoffee.it/appuntamenti-lavazza-2020

Museo Lavazza: tel. 011 217 9621 oppure scrivere a info.museo@lavazza.com

                Seguiteci anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram @Lavazzamuseo.

Una casa-bottega in corso Belgio a Torino: ecco la stagione di Loftnovantadue

Giovedì 24 e venerdì 25 settembre la cena firmata da Mirko Pelosi
Anima del progetto è Elisa Carucci, classe 1996: in programma anche workshop, talk e degustazioni

Un loft recuperato nell’interno cortile di corso Belgio. Una casa che si trasforma per accogliere cene da massimo 16 persone. E’ questo il progetto Loftnovantadue che inaugura la stagione autunnale con due serate speciali, giovedì 24 e venerdì 25 settembre alle 20.

 

L’anima del luogo è Elisa Carucci, classe 1996, originaria di San Mauro, che lo scorso anno, dopo una laurea in Economia in inglese, un’esperienza di due anni a Londra e un presente (e passato) come fotografa, ha deciso di disegnare e realizzare un posto dei sogni, che sarebbe potuto nascere a New York o in una grande metropoli ma ha trovato a casa in Vanchiglietta, a Torino. Qui, nella sua casa-bottega, di design e super modulabile, ricavata dove fino a poco prima c’era un laboratorio di falegnameria, Elisa, che si definisce una startupper, ha il suo studio fotografico e ospita iniziative di vario genere. La fotografia e la cucina sono il collante.

 

L’home restaurant, caratterizzato dalla cucina nera open space e dai «social table» accoglieranno, in primis, il “Supper Club”: si tratta di cene con chef selezionati che cucineranno (a vista) e racconteranno i propri piatti, illustrandone provenienza, curiosità e storia. «E’ un’esperienza sociale ed enogastronomica in cui persone nuove si conoscono a suon di cibo, vino e buona musica. Lo chef fa parte del pubblico e il pubblico fa parte della cucina, senza barriere».

 

Si inizia giovedì 24 e venerdì 25 settembre con due “cene itagliane”: errore voluto visto che il protagonista è uno chef molto apprezzato all’estero. Mirko Pelosi, classe 1994, chef romagnolo doc trapiantato in Europa. Ha lavorato al Timberyard di Edimburgo, poi ad Oslo, per il ristorante tre stelle Maaemo, e, di nuovo, in Scozia, all’Edinburgh Food Studio.

La sua filosofia è nordica, data l’esperienza maturata in Nord Europa, rustica e rurale: nella sua cucina, si sfruttano le reali connessioni con i produttori e si dà valore alla genuinità. Da Loftnovantadue propone una cena tra autenticità e progresso, tra Piemonte e Romagna. Il menù, prevede nove portate con acqua, vino e caffè inclusi: pane, burro e latticello; zucca, nocciola Piemonte e salvia; crescione romagnolo, erbe selvatiche, formaggio di fossa; costa di bieta, capperi di nasturzio, saba 2001;

tuorlo marinato, riso vercellese, sake; tørrfisk, cipolla di Cureggio, uva spina; pollo, cavolfiore, fragola umeboshi; yogurt, castagna, castelmagno, miele fermentato; ciambella, ramassin.

 

Per realizzarlo, Mirko Pelosi arriverà a Torino già sabato 19 settembre, quasi una settimana prima dell’iniziativa. Prima si recherà insieme a Elisa a Fontaneto d’Agogna, nel Novarese, per comprare, nella giornata di domenica, la cipolla di Cureggio, presidio Slow Food, un modo per dare valore al piatto finale e all’esperienza della cena. «Il piatto sarà raccontato, spiegato, comunicato dallo chef per dare valore alla storia e al valore di ciò che si ha mangiato, partendo dal produttore e arrivando a tavola» spiega Elisa. Lunedì andranno insieme nel Cuneese, ad acquistare il Castelmagno d’alpeggio. Essendo la fotografia fil-rouge di questo progetto, tutto questo processo sarà documentato e narrato visivamente, come un reportage, dando valore ad etica ed estetica.

Costo della cena 55 euro. L’ingresso è riservato ai soci e per prenotarsi è sufficiente tesserarsi sul sito www.loftnovantadue.com e/o inviando una mail a eat@loftnovantadue.com.


I “Talk&Taste” sono, invece, incontri con produttori locali seguiti da una degustazione con aperitivo rustico offerto dalla casa.
Prenderanno il via ad ottobre: «Questo format vuole valorizzare il nostro territorio e i suoi frutti. Ogni incontro è una scoperta: di un luogo, di una produzione, di una famiglia, dal genepì alla menta, dal vino ai formaggi più pregiati: verranno scelti piccoli e medi produttori con una spiccata etica lavorativa, che amano il proprio lavoro e sono dediti ad una produzione di qualità» spiega ancora la Carucci.

 

Infine, i “Workshops”, laboratori manuali di una giornata dedicati alla scoperta di mondi antichi e contemporanei: panificazione, fermentazione, pasticceria. Dalla teoria alla pratica, in queste giornate ci si sporcherà le mani seguendo la filosofia dell’imparare per errori, facendo e creando, con tutti i vantaggi dello sentirsi a casa.


Loftnovantadue ha inaugurato a ottobre 2019 ma, dopo le prime cene e gli eventi di private dining ovvero cene private per occasioni speciali, dal compleanno all’evento aziendale), che hanno riscosso molto successo sotto Natale, si è fermato per la pandemia. Ora la vera partenza: «Qualsiasi iniziativa che nasce qui rispetta l’idea che il loft è una casa prima di tutto e ciò che viene offerto è sempre semplice, sincero e reale. Un progetto dinamico d’innovazione culturale, artistica e sociale, una casa in fermento» conclude Elisa.

Uno scorcio di Costa Azzurra nel cuore di Torino

Siamo al Turin Palace, a pochi metri dalla stazione di Porta Nuova, storico hotel a quattro stelle il cui ristorante “Les Petites Madeleines” si affaccia su una terrazza con vista mozzafiato: stiamo parlando di uno degli alberghi più esclusivi di Torino dagli inizi dell’Ottocento, maestosamente rinato da qualche anno a questa parte.

L’atmosfera è talmente magica che siamo subito trasportati con l’immaginazione in Costa Azzurra, meta molto amata dai torinesi.

L’aria fresca, le luci e le palme ricordano uno dei migliori ristoranti di lusso di Cannes.

Un angolo della terrazza è stato dedicato ad una festa di laurea molto soft ed elegante: la meta perfetta per un neo dottore o dottoressa in procinto di iniziare una carriera molto ambita.
Allo stesso tempo il luogo si presta bene non solo per le cene romantiche ma anche per quelle di business e chissà quali grandi affari sono stati decisi durante conversazioni avvenute ad alcuni di questi tavoli.

Ci accomodiamo al nostro, riservato e delicatamente illuminato da una lampada moderna che ben si sposa con il corredo della nostra tavola apparecchiata.
La cena inizia con un antipasto dai sapori contrastanti dove il dolce ed il salato si combinano gradualmente in un’alchimia perfetta.

Si comincia con una tacos guarnita di mousse al salmone, ananas e pepe nero; si assaggia poi un cubetto di anguria marinata al limone e arricchita da un pezzettino di filetto di acciuga per poi arrivare al sapore deciso del bignè al gorgonzola contornato da una granella di nocciole: il nostro palato inizia a deliziarsi.

Come primo piatto scegliamo dei tagliolini alle vongole con pomodorini gialli e basilico e una millefoglie composta da una tartare di tonno ammorbidita da foglie di capasanta, gambero e cialda al nero di seppia ai quali si aggiunge il tocco finale del cuoco che vi versa sopra, davanti al nostro sguardo curioso, una riduzione di cetriolo dal colore verde brillante.
E’ uno spettacolo per i nostri occhi e noi non possiamo che esserne estasiati mentre il sapore di questi piatti prelibati inizia a sciogliersi in bocca.

La nostra cena ittica prosegue con un secondo a base di salmone affumicato arricchito da burro e pepe nero e un astice cotto a bassa temperatura, leggermente scottato in superficie e guarnito da una riduzione composta da un brodo di funghi e scampi che raccoglie in sé i sapori peculiari del mare e della montagna.

In questa ricchezza di sapori ci lasciamo accompagnare da un buon vino bianco Gavi della cantina “Il Rocchin” e nel mentre i discorsi si susseguono scorrevoli e i ricordi estivi riaffiorano alla memoria: sulla terrazza del Turin Palace sembra che l’estate non possa finire mai.

Per concludere scegliamo un bunet della tradizione e un semifreddo agli agrumi arricchito di gelatine e sorbetto alle mandorle e ci facciamo conquistare da un calice di un corposo e dolce passito di Noto e un consistente Barolo Chinato.

Il servizio è eccezionale: accogliente e molto professionale, ci sentiamo come se fossimo tra le mura di casa in un luogo d’eccellenza.

Intorno a noi l’atmosfera rilassante ci avvolge e ci lasciamo cullare dalle note ricercate di Mario Biondi, contemplando una Mole Antonelliana che si scorge luminosa ed imponente davanti ai nostri occhi.

Posso garantirvi che l’effetto “Wow” è assicurato.

 

Irene Cane

 

Golosaria conquista il Monferrato

Dopo il successo del primo appuntamento al Castello di Casale Monferrato, “Golosaria”, la manifestazione gastronomico-culturale promossa da Paolo Massobrio, farà tappa a Vignale Monferrato.

 

Domenica 20 settembre la piazza antistante Palazzo Callori, ospiterà i protagonisti della manifestazione dove, a partire dalle ore 10, sarà possibile degustare i più originali prodotti enogastronomici delle terre del Monferrato.

 

Nel corso della mattinata Tina Corona, Sindaco della Città, nominerà “Amici del Grignolino 2020” il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la danzatrice torinese Loredana Furno.

Cibo e letteratura, un binomio vincente a villa Calleri

Alla base degli incontri che hanno avuto come cornice la dimora di Bricherasio, che vanta una storia secolare

 

Cibo e letteratura. Un binomio inscindibile e vincente, a partire già dai primi grandi esempi letterari del Novecento, tra cui l’Ulisse di James Joyce, che prende avvio illustrando i gusti culinari del protagonista Leopold Bloom. Cuochi ed osti popolano, d’altronde, già testi teatrali e romanzi ben anteriori, dal Falstaff shakespeariano alla Locandiera ed alla Bottega del Caffè di Goldoni.

Questo binomio ha ben rappresentato anche il fil rouge di una serie di incontri che hanno avuto come cornice l’elegante e storica Villa Calleri di Sala, a Bricherasio.

La villa appartenente, appunto, alla famiglia Calleri, che vanta tra i suoi esponenti il conte Edoardo Calleri di Sala, primo presidente della Regione Piemonte, già sindaco di Moncalieri e del Comune di Bricherasio, ha aperto i battenti al pubblico per accogliere un appuntamento pre serale in cui il racconto della storia della famiglia è  stato declinato accanto ai temi della valorizzazione del territorio. Protagonisti dell’incontro, promosso venerdì 11  settembre scorso, sono stati Rossana Turina, titolare di un agriturismo a Bricherasio nel Pinerolese, il giornalista e critico enogastronomico Paolo Massobrio ed il medico nutrizionista, vincitore di Masterchef, Federico Francesco Ferrero, con la supervisione di Guido Calleri di Sala. Ha anche partecipato all’incontro, patrocinato dal Comune di Brucherasio, l’attrice Daniela Cavallini.

L’occasione conviviale, unita al dialogo tra i partecipanti, ha affiancato al racconto di aneddoti della storia della famiglia e delle sue origini quella del territorio, delle sue tradizioni e della sua cultura materiale, indispensabili per sensibilizzare le nuove generazioni verso l’amore per il territorio e l’agricoltura. Il tutto si è concluso con una merenda sinora, una preziosa opportunità per incontrare i produttori del territorio.

Mara Martellotta