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75 parole per raccontare il vino

www.taste75.it è l’innovativo blog che vi racconterà il vino con brevi post giornalieri di 75 parole, come i centilitri contenuti in una bottiglia.

Appunti quotidiani su spunti formativi, degustazioni, abbinamenti, paesaggi, storie e citazioni artistiche, per stimolare la conoscenza e le emozioni legate al magico mondo del vino.

Parole e fotografie che, coinvolgendo la vostra curiosità, vi trascineranno alla ricerca di una bottiglia o di un piatto da assaggiare, alla scoperta di un libro o di una nuova canzone da ascoltare, alla visita di un borgo sconosciuto o, semplicemente, alla riscoperta di un Vostro ricordo o di una Vostra emozione. “L’amore per questo affascinante mondo mi ha spinto a leggere, studiare, ascoltare e viaggiare per svelare tutti i segreti che hanno vissuto e vivono dentro ogni bottiglia. Il vino rappresenta l’uomo, le sue fatiche, il suo territorio, la sua storia ed i suoi sogni. Ogni singolo bicchiere apre un mondo incredibile di emozioni e di conoscenza che spazia dal gusto alla cultura, dalla storia alla letteratura, dal collezionismo ai viaggi, dall’investimento all’arte. Questo blog nasce per trasmettere e condividere questa visione emozionale del mondo del vino. Ogni post racconterà una degustazione, parlerà di un territorio o di un produttore, riporterà la citazione di un film, di un libro o di una poesia. Sempre con 75 parole di testo o con 75 secondi di video. 75 come i centilitri, contenuti in una bottiglia, che raccontano la sua storia. Se incuriosito vivrai una nuova esperienza o una nuova emozione io avrò realizzato il mio sogno”

Parole di Paolo, appassionato di vino e di scrittura, e ideatore di questo piccolo grande appuntamento quotidiano.
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C’era una volta l’abitudine di uscire a cena fuori

C’era una volta l’abitudine di uscire a cena fuori, con gli amici o per altri motivi. Ci si dava appuntamento davanti al ristorante e all’amico ritardatario cronico gli si dava appuntamento un quarto d’ora prima, sperando che bastasse.

C’era una volta l’abitudine, pensate un po’, di fare anche l’aperitivo prima di andare a cena fuori con gli amici o per altri motivi, e con l’amico ritardatario cronico, per poi, talvolta, arrivare perfino a fare l’alba ai Murazzi.

C’erano una volta delle abitudini di convivialità che già, in passato, ci è stato chiesto di abbandonare e poi riprendere e poi di nuovo abbandonare, in attesa di riprenderle, sperando che non passi troppo tempo.

Grazie a Pier Rosito, fondatore della To Be Events, alla sua sapiente lungimiranza e alla sua capacità di saper interpretare come le abitudini, appunto, possano cambiare e si possono adattare anche nel breve periodo, possiamo ancora continuare a mantenere vive alcune consuetudini di convivialità.

Ieri sera infatti si è svolto un evento tanto difficile da spiegare quanto innovativo e fuori dagli schemi.

Martedì 10 novembre scorso si è svolto un evento di “Degustando(at)home”, il servizio Delivery ideato da To Be in collaborazione con alcuni tra i più grandi Chef torinesi, nato durante il primo lockdown primaverile e ulteriormente arricchitosi con Salvatore Romano, patron del Barz8, per il cocktail di benvenuto e una colonna sonora curata appositamente da Samuel in diretta dal “Golfo Mistico”, la sua centrale creativa.

Il meccanismo è stato semplicissimo e consisteva in due passaggi, ordinare il box contenente i piatti preparati dagli chef e, ricevuto il box a casa, ultimarli e connettersi alla diretta streaming per assistere alla preparazione del cocktail di benvenuto da parte di Salvatore Romano, e alla preparazione dei piatti da parte degli chef. Il tutto accompagnato dalle sonorità musicali di Samuel.

Il percorso culinario, invece, è stato curato da Niccolò Giugni del Bistrot Razzo e Stefano Sforza del ristorante Opera per gli antipasti, da Fabrizio Tesse del ristorante Carignano per il primo, da Marcello Trentini del ristorante Magorabin per il secondo e per il dolce, ultimo ma non per importanza, Lorenzo Careggio del ristorante Eragoffi.

 

Per la prossima cena assicuratevi che il vostro amico ritardatario sia a casa quando gli arriverà il box di Degustando(at)home!

 

Emanuele Farina Sansone

“Una Mole di Panettoni” torna con un dolcissimo sito e-commerce

Dedicato al panettone dei migliori artigiani italiani del lievito madre

 

Quest’anno la manifestazione dedicata ai grandi lievitati artigianali “Una Mole di Panettoni” presenta una grande novità: il primo sito e-commerce dedicato esclusivamente al panettone dei migliori artigiani del lievito madre, simbolo dolciario della pasticceria di eccellenza italiana, dove il pubblico potrà trovare una selezione davvero unica di prodotti.

In occasione del Natale 2020, sul sito http://www.unamoledipanettoni.com/ sarà disponibile per il pubblico nazionale e internazionale un’accuratissima selezione di piccole produzioni artigianali e grandi lievitati premiati, di capaci, intraprendenti, tenaci e creativi professionisti del settore della pasticceria che utilizzano solo lievito madre e ingredienti naturali.

 

Un contenitore di grande eccellenza, che vuole diventare un punto di riferimento per chi cerca i prodotti dei migliori pasticceri italiani. Non solo un e-commerce natalizio: è precisa intenzione dell’organizzazione puntare a destagionalizzare sempre di più un prodotto come il panettone, approfittando dell’enorme creatività di chi lo produce e delle tantissime varianti che ormai si trovano nelle migliori pasticcerie dello Stivale, e che permettono di gustare il panettone 365 giorni l’anno. Durante il 2020 saranno per questo in programma alcuni eventi primaverili ed estivi dedicati alla colomba, al panettone salato e all’aperitivo, al panettone estivo con il gelato nei luoghi di villeggiatura.

 

Una Mole di Panettoni 2020: il concorso

 

Nell’ottica di garantire sicurezza e minimizzare ogni possibile occasione di contagio, data la situazione sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, quest’anno Una Mole di Panettoni prevede la sola attività di concorso.

 

Nell’ottica di dare continuità a un evento di successo, anche quest’anno l’appuntamento con Una Mole di Panettoni si terrà all’Hotel Principi di Piemonte di Torino, dove sabato 28 novembre si riunirà una giuria di esperti del settore, per decretare i migliori panettoni dell’anno.

 

Inoltre, quest’anno a far parte della giuria si unirà un componente del pubblico in qualità di giurato popolare, grazie a un’attività social dedicata al progetto. Verrà infatti chiesto al pubblico di scegliere, tra le foto dei panettoni in concorso pubblicate sulla pagina Facebook dell’evento, quella che più stuzzica la loro golosità, e di ripostarla accompagnata dall’hashtag #unamoledipanettoni. Il repost che riceverà più like si guadagnerà il diritto di partecipare alla giuria tecnica che si riunirà il 28 novembre e che assaggerà tutti i panettoni in gara. L’annuncio da parte della giuria dei risultati del concorso e la premiazione dei vincitori saranno trasmessi in diretta Facebook sulla pagina dell’evento per il pubblico degli appassionati.

 

Come ogni anno, i pasticceri di tutta Italia potranno presentare al concorso i loro panettoni, gareggiando in quattro categorie distinte:

 

Miglior panettone tradizionale scuola milanese (senza glassa)

Miglior panettone tradizionale scuola piemontese (basso con glassa)

Miglior panettone creativo

Miglior panettone salato

 

Per accedere al concorso i pasticceri devono firmare una rigorosa lettera di impegno sui metodi di lavorazione dei loro panettoni: sono ammessi al concorso solo ed esclusivamente lievitati prodotti con lievito madre e non sono ammessi panettoni contenenti mono e di gliceridi, conservanti in genere, coloranti o aromi di sintesi che non siano naturali.

 

Una Mole di Panettoni: la storia

 

Ideato e organizzato dall‘agenzia di eventi Dettagli, Una Mole di Panettoni ha celebrato la sua prima edizione nelle sale di Palazzo Cavour nel dicembre 2012 con la partecipazione di 5000 visitatori. La seconda e terza edizione si sono svolte nelle sale storiche del Museo del Risorgimento Italiano a Palazzo Carignano, mentre le edizioni successive si sono svolte nelle sale dell’Hotel Principi di Piemonte con la partecipazione di quaranta artigiani pasticceri provenienti da tutta Italia e di dodici mila visitatori.

Nato sicuramente a Milano più di 500 anni fa e diventato famoso in tutto il mondo, il panettone è un prodotto davvero unico, tra i pochi che ancora conservano l’antico metodo di lievitazione naturale. Una tradizione che, però, si rinnova. Infatti, negli ultimi venti anni, sono state proposte numerose variazioni: liscio, farcito, con o senza glassa, ripieno di crema, cioccolato o gelato, con o senza uvetta o frutta candita. La costante è sempre l’amore che gli Italiani hanno per questo dolce, immancabile su ogni tavola delle feste natalizie.

Dettaglieventi organizza e promuove eventi pubblici e privati di alto profilo in location eleganti e di grande fascino. Dettagli esordisce a Torino nel novembre 2010 con la Prima Edizione di Principi d’Eccellenza “esclusivamentemaschile”, e da allora realizza appuntamenti di grande successo: oltre a Una Mole di Panettoni, anche Una Mole di Olio, Una Mole di Colombe e Cioccolato, Una Mole di Pane e tante altre manifestazioni legate soprattutto al mondo dell’enogastronomia.

Signorvino, l’arte di Teo KayKay e la qualità del Giulio Ferrari uniti per l’italianità

Lo store di Signorvino a Torino è in via Lagrange.  Apre la corsa alle bottiglie Limited Edition realizzate in 30 pezzi dall’artista milanese dedicate al nostro tricolore e l’online cresce

Sono 30 le bottiglie decorate a mano e dedicate al nostro paese. L’artista Teo KayKaystreet artist italiano che ha scelto di applicare la street art sulle bottiglie di vino rendendole uniche ed ancora più preziose. Le bottiglie che “ospiteranno” le opere d’arte sono già sinonimo di armonia ed equilibrio: “Giulio Ferrari“, uno degli spumanti più celebri al mondo, dedicato al fondatore della cantina trentina. Un importante e prestigioso metodo classico maturato sui lieviti per ben 10 anni. Le bottiglie saranno in vendita sul canale online dal 13 novembre (www.signorvino.com).

Un messaggio di vicinanza e di incoraggiamento che Signorvino vuole mandare a tutti i clienti che ormai da quasi dieci anni si affidano agli store, considerandoli punti di riferimento in città in grado di proporre il meglio della produzione enogastronomica italiana. L’italianità deve essere un valore che oggi più che mai è in grado di farci sentire uniti e, speriamo ancora, orgogliosi. Un’etichetta per le feste, una bottiglia destinata ad essere un regalo di Natale speciale, unico e dal forte spirito patriottico.

“Siamo tutti preoccupati per la situazione che stiamo vivendo, sia a livello sanitario ma anche economico. Abbiamo voluto mettere in relazione un esempio di arte moderna ed italiana,  Teo Kay Kay con un’azienda simbolo della produzione vinicola del belpaese. Un connubio fra arte e vino che abbiamo voluto dedicare al nostro tricolore per un progetto che speriamo possa essere un messaggio positivo al nostro paese che non può arrendersi e che deve credere nella ripresa. Soprattutto le grandi aziende che devono essere mosse da un grande senso di responsabilità. Signorvino in questi mesi ha continuato ad investire, abbiamo due prossime aperture a breve su Milano e quindi numerose assunzioni imminenti: facciamo il possibile per dare il nostro contributo non soltanto in senso aziendale ma verso la collettività.” commenta Federico Veronesi, General Manager Signorvino.

In un anno che si conferma drammatico, soprattutto per il settore della ristorazione, Signorvino ha voluto reagire con positività incrementando le proposte online, il delivey, sviluppando il concetto di omnicanilità. Dopo l’apertura del nuovo punto vendita di Parma lo scorso luglio, l’enocatena 100% italiana conferma adesso anche la prossima apertura del terzo negozio a Milano, zona Navigli, entro fine anno. Una fiducia che sembra segnare alcuni, se pur minimi, segnali positivi. Il canale online ha infatti registrato una crescita mensile praticamente costante di un +30% dall’apertura di giugno 2020 ad oggi. Anche le attività social, sembrano indirizzare sempre di più le scelte del consumatore, che si trova ad acquistare le bottiglie consigliate durante momenti di formazione e degustazione svolti in diretta sui principali canali.

Il bello e il buono: arte e cibo con il “Classico brunch”

La colazione della domenica diventa un’esperienza nuova che fonde arte, gusto e musica grazie alla sinergia fra Fuzion Food, il laboratorio gastronomico di chef Domenico Volgare e Casa Fools, dinamico teatro di Vanchiglia. Un percorso tematico ispirato all’oriente dove i piatti dialogano con un’accurata selezione musicale commentata da Luigi Orfeo, regista teatrale e lirico

 Parte domenica prossima 8 novembre l’ultima iniziativa torinese per rispondere al lockdown: entro le ore 20 di sabato 7 novembre sarà possibile ordinare “Il Classico Brunch” innovativa proposta di food delivery “culturale” nata dalla collaborazione fra due laboratori creativi di Torino: Fuzion Food il ristorante fusion dello chef Domenico Volgare e Luigi Orfeo di Casa Fools, teatro di quartiere gestito da due anni dall’intraprendente compagnia dei Fools.

La colazione domenicale diventa infatti un’occasione unica e nuova per saziare il palato e la mente: non un semplice brunch in delivery, ma una vera e propria esperienza gastronomica e culturale da vivere in casa e in tutta sicurezza. Uno speciale menù di sette piatti (5 salati e 2 dolci) ispirati alle tipicità servite a colazione in Oriente ed elaborati per l’occasione da Domenico Volgare sarà consegnato assieme a un Qr code. Attraverso il codice si potrà accedere a una specialeplaylist “raccontata”, con cui accompagnare le sette portate del bruchfrutto dell’attenta selezione di Luigi Orfeo, attore e regista di Opera Lirica che da alcuni anni porta avanti un accurato lavoro di studio e ricerca musicale. I brani della playlist che, attingendo dal repertorio classico fino al contemporaneo, richiamano i paesi asiatici di cui si stanno assaporando ricette e ingredientisaranno intervallati da audio introduttivi in cui Luigi Orfeo racconterà dettagli, curiosità e aneddoti legati ai pezzi, per far scoprire tesori “nascosti” della musica Coreana o cantanti italiani dalle sorprendenti origini vietnamite e celebri intermezzi lirici presenti in alcuni capolavori del cinema.Un modo per avvicinare il grande pubblico a frammenti della musica italiana e internazionale, continuando a vivere se pure dentro le mura di casa un’esperienza all’insegna del relax e del gusto.

Il Classico Brunch è un’iniziativa per far vivere pillole di gusto e poesia. Un percorso degustativo mentre si ascolta musica classica. Con questo brunch voglio continuare il format dell’experience che i miei clienti vivevano nel mio locale, portandola nelle loro case e facendo vivere loro un momento in cui l’arte, la cultura e il bello del cibo si fondono insieme. Sono andato a scovare delle ricette orientali legate alla colazione che non avevo mai sperimentato per rendere ancora più unica l’esperienza. Tutto questo ovviamente è stato possibile grazie alla collaborazione con Luigi Orfeo e Casa Fools, una sinergia che ci ha permesso di trasformare la difficoltà attuale in una risorsa.” commenta Domenico Volgare, a cui si aggiungono le parole di Luigi Orfeo: “In un momento di estrema difficoltà e arresto abbiamo voluto mettere in atto una reazione proattiva alla stasi che ha investito tutte le attività della Città: chiusi teatri e ristoranti non si ferma il desiderio di diffondere e condividere la bellezza e la creatività”.

Per prenotare “Il Classico Brunch”
Chiamare il +39 346 2124 341 (prenotazioni entro le ore 20:00 di sabato 07 novembre)
Servizio di consegna disponibile dalle ore 11:00 alle 15:00 di domenica 8 novembre
costo €25 a persona, comprende:
– 5 piatti salati + 2 piatti dolci + thé macha in omaggio
– servizio fruibile in modalità take away o delivery

Torino, apre in centro il primo temporary shop di cibi e vini locali

 Un corner dedicato ai prodotti tipici montani, piemontesi e valdostani.

 Arriva a Torino la prima gastronomia temporanea dedicata ai prodotti tipici piemontesi e valdostani. L’idea è della Taglieria Barotto di via G. Baretti, che ha deciso di aprire il nuovo “corner” in Via San Massimo 2 per soddisfare le numerose richieste di consumo casalingo dei prodotti piuttosto che all’interno del locale.

Con una particolare attenzione alle tipicità enogastronomiche montane, fondute, ragù di selvaggina, marmellate e pasticceria secca vanno ad aggiungersi ai salumi, ai formaggi, alle tartare e ai vini locali che il Barotto propone da otto anni. Tra i prodotti più rari in città che saranno reperibili dal 9 novembre, spiccano la mocetta di bovino valdostana e il Bettelmatt, formaggio d’alpeggio a pasta dura tipico dell’Alta Val Formazza, nell’Ossolano. Accanto a loro anche: la fontina d’Alpeggio dell’Arpav (l’Associazione Regionale Proprietari d’Alpeggio Valle d’Aosta), la fontina estrema già premiata come “Miglior Formaggio d’Italia 2018” a Formaggitalia all’interno di Golosaria, lo spek d’anatra, ottenuto da anatre allevate esclusivamente in Piemonte ed affumicato tradizionalmente con legno di faggio, l’unico lardo al genepy da maiali allevati allo stato semibrado nel Canavese, il Blanc de Morgex, ottenuto dalle uve di Prié Blanc, le più alte d’Europa, e i vini di TorinoDOC, selezionati dalla Camera di Commercio di Torino.

“Alla luce delle ultime restrizioni circa la somministrazione e forti dell’esperienza maturata in occasione del lockdown primaverile – spiega Federico Giovanelli, oste del Barotto – abbiamo registrato un’impennata nelle richieste di delivery, modalità di fruizione che si sposa perfettamente con i piatti freddi che proponiamo. Con l’aumento delle richieste di consumo casalingo e con lo spettro di un nuovo lockdown sullo sfondo, abbiamo pensato di aprire il temporary shop per vendere direttamente i prodotti che solitamente affettiamo, battiamo e decoriamo nel locale. In questo modo portiamo nelle case un po’ di atmosfera montana, arricchendo la gamma di profumi e sapori.”

Il temporary shop del Barotto sarà attivo fino al 31 gennaio 2021, dalle ore 11 alle 20, compatibilmente con le decisioni prese dalle Autorità rispetto alla circolazione di persone nel contrasto alla diffusione del Covid-19.

Sito: https://ilbarotto.it/
Facebook: https://www.facebook.com/IlBarotto
Instagram: https://www.instagram.com/il_barotto_torino

Riparte il delivery di OFF TOPIC con 4 menù a scelta

Il nuovo Dpcm ha costretto l’Hub culturale della città di Torino ad annullare gli eventi live fino al 25 novembre e a riorganizzare ancora una volta la propria attività. Nonostante tutto OFF TOPIC non si arrende e sceglie di ripartire dal delivery dei suoi gustosi menù. Un modo per resistere a questa seconda emergenza e continuare a esserci

“Come immaginerete siamo di nuovo in una situazione molto delicata, ma trovare il modo di resistere e continuare a esserci è fondamentale per i nostri 32 lavoratori, per il nostro pubblico e per ciò che un luogo di Cultura è chiamato a essere a prescindere dalle tempeste. Ci saremo soprattutto con la voglia di reagire e la forte passione che da sempre accompagna il nostro lavoro. OFF TOPIC rallenta ma non si ferma!”, commentano i promotori dell’iniziativa.

Il Bistrò di OFF TOPIC rimarrà attivo con il servizio delivery e con i brunch del sabato e della domenica e resterà chiuso al pubblico dal lunedì al venerdì.

PRENOTAZIONI E ORARI

 

Dal Giovedì al Sabato sera

Ordini dalle 17.00 alle 21.30

con consegna dalle 19.00 alle 22.00

tel: 011.060.17.68

whatsapp per essere richiamati: 379.103.9198

METODI DI PAGAMENTO

In contanti alla consegna oppure con Satispay su OFF TOPIC al momento dell’ordine.

LA CONSEGNA È GRATUITA

La consegna è completamente gratuita e verrà effettuata dallo staff di OFF TOPIC, munito dei dispositivi di sicurezza regolamentari e in osservazione delle regole

di distanziamento sociale.

L’area di consegna è attiva su tutta la città.

Conoscere i vini con Go Wine a Torino

Go Wine promuove un corso di degustazione di approfondimento a Torino, presso il Ristorante Sol Levante Fusion di Via Nizza, angolo Corso Vittorio Emanuele II, a partire da mercoledì 28 ottobre.

Protagonisti delle lezioni cinque temi/territori che condividono il fatto di essere legati ciascuno ad un vitigno autoctono che li caratterizza o che comunque ha un rapporto significativo con la viticoltura locale.

Vitigno-vini, uomini e donne del vino: il racconto e la degustazione presentano storie caratteri della viticoltura di angoli d’Italia e documentano il percorso di qualità compiuto negli ultimi anni nella vinificazione di ciascun vitigno, muovendo sempre dal rapporto con la tradizione locale.


Riportiamo di seguito le date e gli argomenti delle lezioni, al presente link il programma dettagliato:

Prima serata: mercoledì 28 ottobre ore 20.30
PETITE ARVINE e Valle d’Aosta

Seconda serata: mercoledì 4 novembre ore 20.30
PINOT NERO e l’Oltrepò Pavese

Terza serata: mercoledì 11 novembre ore 20.30
SAN GIMIGNANO E LA VERNACCIA

Quarta serata: mercoledì 18 novembre ore 20.30
IL CIRO’, IL GAGLIOPPO, la costa ionica della Calabria

Quinta serata: mercoledì 25 novembre ore 20.30

IL VERMENTINO nei suoli della Gallura in Sardegna

Al presente link il programma e la scheda di adesione da compilare per l’iscrizione.


Go Wine Ufficio Corsi

Via Vida 6 – ALBA CN
Tel. +39 0173 364631 Fax 0173 361147
ufficio.corsi@gowinet.itwww.gowinet.it

E’ giunta l’ora dell’aperitivo popolare

È dal 1997 che Salvo Lo Porto conquista i palati dei torinesi con la sua focaccia classica genovese.

 

Classe 1976, Lo Porto apre il suo primo locale in via Sant’Agostino, in quella omonima focacceria che per anni è stata punto di ritrovo serale e notturno non solo degli amanti del buon cibo, ma anche dei cultori dell’arte, della musica e della scena artistica torinese.

 

La Focacceria Sant’Agostino, mai chiusa per ferie dal 1997 a oggi, prosegue la sua attività di riferimento per gli amanti della focaccia al formaggio, della classica genovese, della farinata e della pizza in teglia, ma dal 23 ottobre aggiunge una novità: arrivano infatti gli Aperitivi in Focacceria. A partire dalle ore 18:00, tutti i giorni, si potrà pensare a questo luogo anche per il pre cena grazie ad aperitivi popolari con focaccia appena sfornata e vino a 6 euro. Le proposte tra cui scegliere sono tre: farinata cotta nel forno a legna, focaccia al formaggio e focaccia classica genovese abbinata a un bicchiere di Pigato e di Vermentino di Bio Vio, di Ribolla I Clivi o di Nebbiolo d’Alba di Albino Rocca.

“L’Aperitivo popolare – spiega Salvo Lo Porto – è il modo in cui vogliamo rispondere a questo periodo di crisi che sta toccando tutti. Ogni persona ha il diritto di potersi permettere un buon pezzo di pizza calda in pieno centro a Torino e noi, pur facendolo da sempre, abbiamo deciso di proporre un’offerta alternativa mantenendo l’attenzione per le materie prime di qualità che ci contraddistingue sin dalla nostra apertura, ma anche cercando di venire incontro alle possibilità di tutti”.

Le focacce, preparate sempre con farina biologica, sono di due tipologie: quella al formaggio composta da due sfoglie sottili cotte nella teglia di rame senza lievito e realizzata con lo Stracchino  a cui prima della cottura viene aggiunto olio extravergine di oliva; la classica genovese che ha una lievitazione minima di 8 ore prima di essere stesa in teglia alluminata dove riposa altre tre ore. La farinata, invece, è realizzata con farina biologica di ceci ed è infornata in una teglia di rame direttamente nel forno a legna che ha una cottura mista con legno di faggio e ulivo.

Salvo Lo Porto è un pizzaiolo autodidatta e deve la sua formazione a maestri come Vittorio Caviglia con cui ha lavorato a Genova Nervi e all’amicizia di personaggi come Biagio Palombo de La Baracchetta di Recco (Ge).

Nel 1997, appena ventenne, la decisione di aprire il suo primo locale torinese in quella via Sant’Agostino che, con il vicolo e la vicina Porta Palazzo, gli ricordava proprio Genova. Questo è il locale che resta ancora oggi il cuore operativo e simbolico dell’attività di Lo Porto: quello in cui anche la pizza al taglio, sin dall’inizio e in tempi lontani da mode e tendenze attuali, è stata preparata con materie prime d’eccezione come Quadro di Monte Castelmagno, Raschera, Gorgonzola o Toma.

Nel 2001 Lo Porto apre un altro locale in piazza Castello, in pieno centro a Torino, dove ancora oggi regna sovrana un’offerta di street food, mentre nel 2009 ingrandisce il locale di via Sant’Agostino aggiungendo tavoli e proponendo anche alcuni piatti di cucina (ancora oggi merita assaggiare le Acciughe al verde, il Galletto nel forno a legna o il Tiramisù fatto in casa). L’ultima apertura è nel 2013: la focacceria di via Lagrange dove Lo Porto si specializza nelle lavorazioni con lievito madre e nella pizza tonda.

Le tre focaccerie di Lo Porto fanno capo al brand Focaccerie Gran Torino creato dal pizzaiolo torinese: Focacceria Sant’Agostino (via Sant’Agostino 6), Focacceria Reale (piazza Castello 153) e Focacceria Lagrange (via Lagrange 11/f) a Torino.

Per maggiori informazioni:

Instagram: @loportosalvatore

Facebook: @SalvatoreLoPorto – @FocaccerieGranTorino

Cuochi in festa tra gusto, marketing e cultura

L’Associazione provinciale dei Cuochi della Mole” ha dato vita a Torino, a partire da un confronto tenutosi alla Mole Antonelliana, alla giornata torinese della Festa Nazionale del Cuoco,  tenutasi lo scorso 13 ottobre

Dai tempi del lockdown in poi, l’emergenza Covid 19 ha sicuramente aumentato l’interesse da parte degli italiani nei confronti della cucina, portandoli a sperimentare ricette e piatti nuovi, con un consistente trend in crescita per il settore. Questo fenomeno ha interessato quasi due italiani su tre (circa il 64 % della popolazione).

Questi dati sono stati forniti dalla Coldiretti, in occasione della Festa Nazionale del Cuoco, tenutasi martedì 13 ottobre scorso, un appuntamento annuale coincidente con il giorno in cui si festeggia la nascita di San Francesco Caracciolo, patrono della categoria. Prima con il lockdown,  poi con la sempre maggiore diffusione dello smartworking, si è, infatti, verificato un aumento considerevole nella spesa alimentare familiare domestica pari a circa 10 miliardi di euro dall’inizio di quest‘anno.

In occasione della Festa nazionale del Cuoco è stato presentato a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Italiana Cuochi, un progetto ideato dall’Associazione Laici Caracciolini  e dall’Ordine Chierici Regolari Minori Caracciolini, in partnership con la Federcuochi e la Cooperativa “Con la mano nel cuore”. Si tratta della creazione di un cammino che ripercorre l’ultimo viaggio del Patrono dei cuochi italiani, San Francesco Caracciolo, compiuto da Loreto a Napoli. 550 km che toccheranno ben settanta Comuni collocati in quattro regioni italiane, Marche, Abruzzo, Molise e Campania, un esempio di cosiddetto “turismo lento“, capace di valorizzare i luoghi della vita del Santo, i borghi incontaminati, i prodotti e i produttori della filiera enogastronomica.

A Torino l’Associazione Provinciale Cuochi della Mole”, presieduta da Raffaele Trovato, nata con l’obiettivo di riunire cuochie pasticceri professionisti in un gruppo coeso e affiatato, ha dato vita, in occasione della Festa Nazionale, svoltasi il 13 ottobre scorso, ad un evento unico, in cui si sono riuniti esperti del settore enogastronomico, del mondo della cultura, della formazione  e del marketing aziendale, impegnati in una giornata di confronto e riflessione sulle tematiche inerenti questa professione.

Il tema è stato introdotto, presso il Museo del Cinema di Torino alla Mole Antonelliana, nel corso di una conferenza stampa dal presidente della APCM Raffaele Trovato, moderata da Marco Fedele, esperto di comunicazione nell’ambito del food. Tra i relatori il giornalista Gigi Padovani, lo chef stellato Giovanni Grasso ed il delegato Accademia Italiana della Cucina, il professor  Mauro Frascisco, e Andrea Mazza del Food Development and Training presso il Lavazza Center di Torino.

Nucleo centrale dell’analisi non è stato soltanto il mondo della ristorazione tradizionale, ma anche quello rappresentato dagli scenari sempre più vasti che i professionisti del settore sono chiamati ad affrontare, in un mondo via via più globalizzato e contraddistinto da una pluralità di realtà, quali quella delle mense aziendali, delle cucine da campo in zone di emergenza, della consulenza in campo enogastronomico e televisivo.

L’approfondimento ha anche riguardato temi fondamentali come quello della formazione iniziale, dell’aggiornamento continuo, con una costante attenzione rivolta verso la salute, le esigenze nutrizionali, nel rispetto dell’ambiente. La festa è poi proseguitaspostandosi in altre location, quali piazza San Carlo e galleria San Federico dove, presso la sala “libreria Fior Food”, la Festa del Cuoco ha visto il coinvolgimento di uno spazio interamente dedicato alla comunicazione, con uno studio televisivo digitale, in cui si sono svolte trasmissioni in streaming, cooking show, talk show e collegamenti con colleghi chef ed associazioni di categoria. Sono poi state proposte due ricette che, durante la settimana successiva alla festa, verranno accolte nei menu dei ristoranti di Torino e Provincia aderenti alla APCM: gli agnolotti al sugo d’arrosto ed il celebre “sanbajun”allo zabaione.

Mara Martellotta