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Le proposte per Pasqua di Domori cioccolato

Domori è stata fondata nel 1997 da Gianluca Franzoni ed è parte del Polo del Gusto, la holding di Riccardo Illy che raggruppa eccellenze del food&beverage .

Domori, con sede a None (Torino), è considerata una realtà d’eccellenza nel mondo del cioccolato super premium, portavoce di una vera e propria nuova cultura del cacao, basata su un’instancabile ricerca per la qualità e la purezza della materia prima, che ha reso il marchio competitivo a livello mondiale. Sin dalla sua fondazione Domori ha sviluppato il Progetto Criollo, che da 25 anni protegge la specie di cacao più preziosa e rara al mondo.

Nel negozio di Piazza San Carlo 177, esteso su tre piani, luminoso e denso di profumi “cioccolatosi” , per le festività pasquali, l’azienda propone uova e colombe davvero speciali e particolari:  l’Uovo Fondente firmato dal fondatore dell’azienda, in Edizione Limitata, e gli ovetti di cioccolato per i più piccoli, contenuti in eleganti e spiritose latte, con tante sorprese al loro interno.

Sono solo alcune tra le novità che Domori propone nella Collezione di Pasqua 2024: un assortimento ricco e adatto a tutti i gusti, con tantissime ricette diverse che spaziano dal classico al gourmand.

La qualità assoluta del Cioccolato Domori viene esaltata in tante originali

interpretazioni e valorizzata dalle confezioni, dall’incantevole grafica floreale, in cui raffinate illustrazioni di peonie si inseriscono su uno sfondo dalla tonalità pastello.

Una fantasia primaverile suggestiva e di grande impatto, quest’anno proposta anche

nelle nuove latte da regalo.

Uova e ovetti di cioccolato

La collezione 2024 è la più varia e ricca di sempre tra le Pasque Domori. Ben nove deliziose varianti di uova di cioccolato, cui si aggiungono quattro golose ricette di ovetti – fondente crema di cacao, latte ripieno gianduja, latte ripieno pistacchi e sale, latte ripieno cremino.

Anche sul lato “sorprese” all’interno delle uova, Domori introduce due belle novità: la partnership con Carioca, per le matite per i più piccoli, e la partnership con Ethical Grace, marca specializzata in cosmetici green, che firma i regali per le uova nelle latte. Vero gioiello della collezione è l’Uovo a Edizione Limitata “Ricetta dell’anno di Gianluca Franzoni”, che abbina un prezioso cioccolato fondente 62% al profumo delle tre vaniglie del Madagascar, Tahiti e Pompona. Una ricetta da intenditori per un’esperienza sensoriale unica.

 Per gli amanti del cioccolato fondente, ci sono poi le versioni Uovo di cioccolato fondente al 60%, con cacao pregiato dalla Costa D’Avorio, e l’Uovo di Cioccolato Fondente e Gruè, la granella di fave di cacao, che aggiunge intensità aromatica e croccantezza.

Per gli appassionati del cioccolato al latte, si passa dalla versione Uovo Dark Milk 42%, cioccolato al latte con alta percentuale di cacao, alla ricetta Uovo Bigusto, cioccolato fondente e latte, sino al delicatissimo Uovo Bimbi, con cioccolato al latte 38%.

Le Colombe Domori

Anche quest’anno Domori propone tre ricette straordinarie per il dolce più classico della Pasqua. Ingredienti pregiati e lavorazione artigianale per tre proposte raffinate e autenticamente gourmand, in cui il cioccolato diventa protagonista, grazie ad

abbinamenti sorprendenti: Colomba al Cioccolato, Colomba Cioccolato e Chinotto,

Colomba e Albicocca.

Nella Colomba al Cioccolato, l’impasto al naturale (senza canditi e uvetta) è impreziosito da gocce di cioccolato; nelle altre due ricette, anch’esse tra le novità Domori, le gocce di cioccolato fondente creano un delizioso contrasto con i morbidi pezzetti di chinotto e albicocca canditi. In tutte e tre le versioni, la copertura è di qualità pasticcera, con una fine glassa alla nocciola e squisite mandorle tostate intere.

Chiara Vannini

Croissant Sferico: l’Ultima Innovazione della Farmacia Del Cambio a Torino

La rinomata Farmacia Del Cambio, situata in piazza Carignano a Torino, continua a stupire i suoi clienti con le sue innovative creazioni culinarie. Dopo il successo del croissant a forma di cubo, che ha generato lunghe code e imitazioni in tutta la città, il locale ha lanciato con successo il nuovocroissant sferico.

Il croissant sferico è stato il frutto di oltre sette mesi di ricerca e sviluppo per raggiungere la sua forma e perfezione culinaria. La sua struttura priva di lati offre un’esperienza di gusto unica, che si estende in ogni dettaglio, dalla sfogliatura alla lievitazione, fino alla farcitura di crema Gianduia.

Croissant

Questa nuova creazione è stata ufficialmente presentata dallo staff di Matteo Baronetto, chef del rinomato ristorante stellato Del Cambio, durante l’Horeca Expo Forum, l’evento internazionale dedicato ai professionisti del settore del Nord Ovest Italia.

La Brioches Sfera ha già conquistato il palato e la curiosità dei torinesi, con le scorte esaurite tra lunedì e martedì mattina. Nonostante il prezzo più elevato rispetto ad altri dolci, 4 euro e 50 centesimi, la sua popolarità è in costante crescita. La notizia di questa nuova prelibatezza si sta diffondendo rapidamente, promettendo di diventare il prossimo trend su TikTok e Instagram, grazie al sostegno di diversi creator e influencer che ne stanno condividendo l’entusiasmo e la delizia culinaria.

Croissant

La Farmacia Del Cambio non è solo un ristorante e un bar boutique, ma anche un luogo intriso di storia e cultura. Situato di fronte al primo parlamento d’Italia, è stato il ritrovo prediletto dell’aristocrazia sabauda.

Se il croissant sferico avrà un successo simile al suo predecessore cubico, è probabile che si diffonderà rapidamente e diventerà una tendenza tra le pasticcerie di Torino, magari proprio in occasione delle prossime ATP Finals.

CRISTINA TAVERNITI

Lasagne ai sapori dell’orto

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Una lasagna vegetariana “light”, priva di besciamella. Un piatto leggero e delicato composto da pochi e semplici ingredienti

 

Vi propongo un primo piatto dal gusto solare, una lasagna vegetariana “light”, priva di besciamella. Un piatto leggero e delicato composto da pochi e semplici ingredienti dal sapore gustoso. Una versione piu’ leggera della classica lasagna. Verdure sfiziose che creano un gusto ricco senza l’utilizzo di carne in un morbido incontro di sapori. Perfetta per la primavera e l’estate, elegante delicata, squisita per tutti.

 

Ingredienti:

 

1 confezione di pasta fresca per lasagna (pronta in forno)

2 melanzane

4 zucchine

2 confezioni di sottilette “fila e fondi”

Sugo di pomodoro q.b.

Basilico q.b.

Olio evo q.b.

 

Preparare un sughetto di pomodoro (fresco o pronto) con aglio, cipolla, basilico e sale. Cuocere lasciandolo abbastanza liquido. Grigliare le melanzane e le zucchine precedentemente lavate ed affettate. Ungere una teglia da forno, versare sul fondo tre cucchiai di salsa di pomodoro e stendere bene. Sistemare le sfoglie di pasta sino a coprire il fondo, fare uno strato di melanzane, sale, sottilette a pezzi, salsa e un filo di olio. Proseguire con le altre sfoglie alternando melanzane e zucchine sino ad esaurimento degli ingredienti. Infornare a 200 gradi per circa 30 minuti.

 

Paperita Patty

Il Lounge Bar più alto d’Italia, a Piano35, apre le porte a un nuovo evento nel mondo della mixology

 

 

Il Lounge Bar più alto d’Italia apre le porte per un nuovo evento nel mondo della mixology. Giovedì 21 marzo prossimo, da Piano35, vi saranno tre ospiti speciali in collaborazione con House of Suntory, la maison giapponese che produce whiskey, gin e vodka. I prodotti protagonisti dell’evento saranno Toki (whiskey), Roku (gin) e Haku (vodka). Dalle 18 alle 20 sarà la volta del primo ospite, il bar tender Pietro De Feudis, del Ristorante Torre Fondazione Prada, dove food and beverage si fondono creando una proposta originale, dai classici rivisitati alle opzioni più innovative.

Pietro de Feudis, prima bar manager e ora restaurant manager è un profondo conoscitore delle tecniche di miscelazione, negli anni si è occupato di rinnovare la drinking list del locale e di svilupparne di innovativi insieme al suo team.

Dalle 20 alle 22 sarà la volta del bar tender Vito Laselva, da Kampai, un rendez-vous giapponese nel cuore di Milano, dove nascono cocktail di ispirazione orientale e sakè. Vito Laselva, da sempre affascinato dal mondo dell’ospitalità, nel 2018 approda a Milano e si fa notare risultando secondo alla Roku Gin Competition e finalista al concorso di Amaro Lucano. Nel 2022 sposa il progetto Kampai e guida i percorsi di distillazione dei fermentati giapponesi.

Infine, dalle 22 a mezzanotte, sarà la volta del bar tender Umberto Oliva, da Bella Milano. Umberto Oliva muove i primi passi dietro un bancone a 17 anni e si forma a Messina sotto la guida di Giovanni Imbesi. Fa esperienza ed apprende i segreti del mestiere dai più importanti barman. Porta un po’ della sua Calabria anche a Bella Milano, dove è Bar Manager.

 

Mara Martellotta

Mille delizie sotto i portici di Torino: cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe

Taglio del nastro questa mattina per la quarta edizione di Dolci Portici, evento di cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe, ideato e organizzato da Fondazione Contrada Torino Onlus. La manifestazione, interamente sostenuta da Camera di commercio di Torino e con il patrocinio del Comune, è un omaggio ai maestri dell’arte dolciaria torinese.

Per tre giorni fino a domenica, via Roma – nel tratto compreso tra le piazze Castello e San Carlo -, ospiterà una trentina di artigiani del cioccolato, pasticceria e gelateria, che accoglieranno i visitatori con le loro prelibatezze: speciali protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e provincia che, con le loro specialità ed eccellenze, rendono lustro al capoluogo piemontese, rinomato artefice e custode del ‘cibo degli dei’ sin dal 1560.

Le sontuose sale di Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, saranno invece il luogo deputato ad accogliere tavole rotonde di approfondimento e degustazioni che si susseguiranno nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica.

Anche in questa edizione, inoltre, tornano i ‘Dolci Tour’, itinerari tematici guidati per scoprire i luoghi e i protagonisti della tradizione dolciaria locale.

Accanto ai quattro percorsi che si snodano tra le vie dello scacchiere cittadino di via Po, del Quadrilatero romano, di Piazza San Carlo e Piazza Carlo Felice, quest’anno Dolci tour si arricchisce di un quinto percorso, Prelibatezze liberty. Partendo dalle dimore dell’Art Nouveau di Cit Turin, l’itinerario conduce fino a San Donato: il primo insediamento della produzione di cioccolato a Torino, della prima metà dell’Ottocento.

Tutti gli appuntamenti sono ad accesso libero e gratuito, con obbligo di prenotazione su: dolciportici.contradatorino.org

Testo e Foto Torino Click

Grignolino nobile ribelle

Ritorna più che mai ricco il Grignolino, il nobile ribelle a Grazzano Badoglio, nell’Astigiano, con la regia  di Ais.

Oltre 140 etichette in degustazione masterclass,  musica, food e arte.

 

Ultimi preparativi per la terza edizione de “Grignolino, il nobile ribelle”, in programma dal 15 al 17 marzo prossimi a Grazzano Badoglio, nell’Astigiano, in una cornice amena e vibrante,  al centro dei due principali areali di produzione,  quello del Monferrato casalese e quello dell’Astigiano.

Con la regia di Ais Piemonte e il coordinamento delle delegazioni di Ais Asti e Casale Monferrato la tre giorni si snoderà  alla riscoperta delle diverse stagionalità e caratteristiche di circa 50 grignolini, selezionati nei fertili terreni dei vignerons soci del consorzio tutela vini colline del Monferrato Casalese, Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, associazione Monferace e associazione produttori di Grignolino d’Asti Doc e Piemonte Doc Grignolino.

L’appuntamento è  in via IV novembre al civico 15, accolti da sommelier di Ais. Gli enoappassionati verranno accompagnati nel corso di un viaggio piuttosto ricco e lento, impreziosito dallo storytelling dei sommelier stessi. Gli spazi saranno suddivisi per tipologia di vinificazione  e affinamento,  per areale di produzione e per annata.

Tra le curiosità  non mancheranno il banco dei Grignolini storici, circa 25 etichette, di cui una del 2012, il bianco ospite riservato alla freisa, oltre 20 etichette, e le croccanti bollicine di spumante rosato a base di grignolino,  sia nel metodo classico, sia nel metodo Martinotti, in omaggio al monferrino Federico Martinotti, inventore, nel 1895, della fermentazione in autoclave e del freddo in enologia.

Negli spazi di degustazione l’organizzazione quest’anno ha inserito due personali artistiche di creativi altoatesini per coniugare l’arte del vino a quella contemporanea scultorea epittorica, accomunate dalla forza espressiva capace di sollecitare e gratificare i sensi.

I due artisti coinvolti sono Ariel Trettel con le sue sculture e installazioni a base di elementi naturali, e Carl Pfeil, con escursioni astratte che rimandano alle origini, ai cromatismi e all’intensità proprie dell’arte come, volendo interpretare per esteso, del Grignolino.

Grande apertura venerdì  15 marzo alle ore 15, negli storici locali del ristorante Bagatto, con la degustazione guidata dal presidente di Ais Piemonte Mauro Carosso. Undici i grignolini del Monferrato casalese doc e di Asti, annate tra il 2019 e il 2022, oltre a due fuoriprogramma, una bolla rosé e una vecchia annata 2012.

Le annate 2019 sono tutte Monferace, progetto 100% Grignolinoche affina per almeno 40 mesi, di cui 24 in botte.

Sabato 16 marzo, alle 11, taglio del nastro. Evento satellite è  la partecipazione  di Jazz ReFound, per un originale connubio di note e sapori “nobili e ribelli”, in programma domenica 17 marzo.

‘L’edizione 2024 si è fatta ancora più corposa e ricca per offrire una rinnovata esperienza immersiva nel mondo del Grignolino, occasione unica nel suo genere per conoscerne le singole sfaccettature,  i territori, le tecniche di vinificazione  e maturazione che lo caratterizzano ‘ – spiega Paolo Poncino, delegato Ais Asti.

Protagonisti saranno l’indomito Grignolino e il suo territorio,  realtà affascinante dai risvolti paesaggistici, storici e culturali.

 

Mara Martellotta

Scaloppine di vitello al limone

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ravioli-ciboUn secondo piatto di carne amato da tutti, da preparare a pranzo o a cena anche all’ultimo momento. Le scaloppine al limone si preparano con  pochi ingredienti, semplicemente tenere e sottili fettine di vitello avvolte da una fresca e agrumata salsa cremosa e vellutata. Davvero stuzzicanti ed irresistibili.

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Ingredienti

 

6 fettine di carne divitello

1 limone

1 noce di burro

1 rametto di rosmarino

1 spicchio di aglio intero

Poca farina bianca

Mezzo bicchiere di vino bianco secco

Sale, pepe q.b.

Appiattire le fette di carne con il batticarne, incidere i bordi delle fettine per non farle arricciare. Passare le fettine nella farina bianca facendola aderire bene. In una larga padella far spumeggiare il burro con il rosmarino e l’aglio, mettere le fettine e lasciarle rosolare da entrambi i lati, sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare, abbassare la fiamma e lasciar cuocere per alcuni minuti. Aromatizzare con il succo di limone e la buccia grattugiata, lasciare insaporire per due minuti poi salare e pepare. Filtrare la salsa per renderla piu’ vellutata e servire subito.

Paperita Patty

Lavinia Scotto al Quadrilatero romano

La concorrente di Masterchef 12 crea un menu speciale per il famoso ristorante torinese.

E’ stata una serata davvero piacevole giovedi’ scorso al Quadrilatero Romano, il ristorante dell’omonimo quartiere di Torino. Lavinia Scotto, infatti, ex concorrente di Masterchef 12 ha studiato un menu di diversi piatti romani con lodevoli rivisitazioni e con qualche contaminazione piemontese.

Panzerotti ripieni, pasta piccante con puntarelle, cicoria ripassata e, naturalmente, carciofo alla giudia su un fondo di crema di patate hanno deliziato il palato degli avventori accorsi numerosi per questa occasione davvero speciale. Dulcis in fundo una torta alle nocciole piemontesi su un letto di crema di zabaglione davvero squisito.

La padrona di casa, Elena D’Ambrogio Navone, ha accolto con grande gentilezza ed entusiasmo Lavinia che ha iniziato raccontando con minuzia di particolari come ha rivisitato i famosi piatti della cucina romana e poi, tra un piatto e l’altro, ha risposto alle domande sulla sua vita professionale.

Determinata, garbata e con una maturita’ non comune per una ragazza di 24 anni, la concorrente di Masterchef ha raccontato della sua passione per la cucina ereditata dalla nonna, dei suoi studi in economia con una prospettiva proiettata verso la professione di commercialista e la sua scelta intraprendente di cambiare binario per assecondare il suo talento.

Non ha programmi a medio termine, ma e’ consapevole di come si vede ora, del suo desiderio di lavorare come chef in una cucina stellata, di perseguire la sua carriera a grandi livelli senza dimenticare come e’ cominciata, da una inclinazione familiare.

Partecipare a Masterchef l’ha resa piu’ forte, ha imparato a gestire momenti di pressione e di stress e le ha dato una impostazione e quel senso della disciplina essenziali per lavorare in questo campo.

Ricorda i momenti tra una registrazione e l’altra che passava a cercare ricette da personalizzare e tutte quelle cose che ha dovuto imparare per partecipare alla trasmissione; una esperienza formativa che le ha insegnato molto e che le ha confermato di dover andare in quella direzione.

E’ davvero un piacere ascoltare una ragazza cosi’ giovane e percepire la sua serieta’, il suo impegno, la sua voglia di realizzare un sogno che la rende vitale con punte di felicita’; spesso assecondare le proprie aspirazioni rinunciando ad un futuro piu’ sicuro, ma meno soddisfacente, e’ una ricetta (mai termine fu piu’ indovinato) per una profonda e duratura gratificazione e Lavinia ci ha dimostrato che la dedizione e la solerzia possono portarci dove vogliamo.

MARIA LA BARBERA

Dolci Portici, dal 15 al 17 marzo una golosa quarta edizione

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Da venerdì 15 a domenica 17 marzo il centro di Torino e le sale di Palazzo Birago tornano a ospitare Dolci Portici, l’evento di cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe giunto alla quarta edizione

Ideata e organizzatada Fondazione Contrada Torino Onlus, con il sostegno della Camera di commercio di Torino e il patrocinio del Comune di Torino, la manifestazione – che vede coinvolte le associazioni di categoria CNA Torino, Confartigianato Torino, Casartigiani, Ascom Torino, Confesercenti di Torino e Provincia con la collaborazione di Associazione Caffè Storici di Torino e del Piemonte e Associazione Portici e Gallerie di Torino – è un omaggio alla qualità dell’arte dolciaria. 

Passeggiando per via Roma, tra le piazze Castello e San Carlo, sarà possibile incontrare e approfondire la conoscenza di una trentina di artigiani del cioccolato, pasticceria, gelateria, prodotti da forno e distillati: tra questi, speciali protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e provincia, rappresentanti eccellenti di qualità e “torinesità” nel panorama dell’enogastronomia locale.

A Palazzo Birago, capolavoro barocco di Filippo Juvarra nonché sede istituzionale della Camera di commercio, ogni pomeriggio dal 15 al 17 marzo, sarà possibile partecipare ad approfondimenti tematici e degustazioni guidate. Cioccolato, gelato, prodotti da forno, questi i temi principali della rassegna che, attraverso l’incontro con i protagonisti di spicco dei diversi settori, saranno declinati per discutere di qualità, sostenibilità, tradizione e innovazione. Il calendario di incontri, moderati dal giornalista e critico enogastronomico Alessandro Felis, si concluderà ogni giorno con una degustazione guidata, a cura di aziende dolciarie piemontesi e dei Maestri del Gusto di Torino e provincia: al cioccolato, ai gelati e sorbetti e alle colombe pasquali verranno abbinati vini torinesi aromatizzati e passiti, grazie alla collaborazione con l’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.

Tutti gli appuntamenti sono ad accesso libero e gratuito fino a esaurimento posti, prenotabili su dolciportici.contradatorino.org

Anche in questa quarta edizione tornano i Dolci tour: itinerari tematici guidati, per scoprire i luoghi e i protagonisti della tradizione dolciaria locale. Un patrimonio di caffè e locali storici, di gioielli architettonici e artistici che Torino custodisce e che Fondazione Contrada intende valorizzare, grazie alla rinnovata collaborazione con l’Associazione Caffè Storici di Torino e del Piemonte e i Maestri del Gusto di Torino e provincia.

Accanto ai quattro percorsi che si snodano tra le vie dello scacchiere cittadino di via Po, del Quadrilatero romano, di piazza San Carlo e piazza Carlo Felice, quest’anno Dolci tour si arricchisce di un quinto percorso, Prelibatezze liberty. Partendo dalle dimore dell’Art Nouveau di Cit Turin, l’itinerario conduce fino a San Donato: il primo insediamento della produzione di cioccolato a Torino, della prima metà dell’Ottocento.

I tour sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria su: http://dolciportici.contradatorino.org/

Informazioni utili:
Evento: Dolci Portici – 4ª edizione
Date: da venerdì 15 a domenica 17 marzo 2024
Dove: via Roma, Palazzo Birago (via Carlo Alberto 16)

Orari: via Roma
– venerdì dalle 12:00 alle 22:00- sabato dalle 10:00 alle 24:00
– domenica dalle 10:00 alle 19:00

Orari: Palazzo Birago
– da venerdì a domenica: incontri e degustazioni dalle 15.30 alle 18.30

Orari: Dolci Tour

1)   I portici della golosità: ven 15.03 ore 15.30/ sab 16.03 ore 10.30; ore 15.30/dom 17 ore 10.30; ore 15.30
2)   Antiche botteghe e nuove tradizioni: ven 15.03ore 15.30/ sab 16.03 ore 10.30; ore 15.30
3)   Dolcezze reali: ven 15.03 ore 15.30/ sab 16.03ore 10.30; ore 15.30/dom 17 ore 10.30; ore 15.30
4)   Artigiani e modernità: ven 15.03 ore 15.30/ sab 16.03 ore 10.30; ore 15.30/dom 17 ore 10.30; ore 15.30
5)   Prelibatezze liberty: ven 15.03 ore 15.30/ sab 16.03 ore 10.30; ore 15.30

Info e prenotazioni per Palazzo Birago e Dolci tour: dolciportici.contradatorino.org

Urbani… il ristorante fatato a Torino

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Scopri – TO  Itinerari e sorprese alla scoperta di Torino

ECCELLENZA TORINESE E … ITALIANA
Entrare da Urbani a Torino non è come entrare in un ristorante qualsiasi, perché il  locale è “un luogo incantato”, come nelle più belle fiabe Disney; le pareti sono adornate da grandi alberi, fiori, fatine, animaletti, macchinine, un mondo dei balocchi affascinante dove sedersi per degustare un ottimo pranzo o una cena lascia esterrefatti grandi e piccini.
Paolo Urbani, nipote di Vittorio, storico titolare che aprì il ristorante nel 1930, ci racconta di quanta passione mise la sua famiglia negli anni per creare quello che oggi è uno dei locali più rinomati di Torino.Alla guida del ristorante troviamo la zia di Paolo, Emanuela Urbani che con grinta e determinazione porta avanti storiche tradizioni.
Tra i piatti principali del locale troviamo piatti tipici e selezionati delle regioni italiane. Tra gli antipasti, i celebri “Antipasti Urbani” con varie degustazioni tra cui l’insalata russa, il parmigiano, i salumi, il vitello tonnato, il tris di antipasti piemontesi, l’albese e gli affettati misti, accompagnati, in alcune occasioni, dall’offerta di una degustazione delle loro particolari pizze. Tra i primi più apprezzati del locale troviamo gli agnolotti al sugo d’arrosto, gli spaghetti alla pugliese, le tagliatelle ai funghi e molti altri che variano in base alle materie prime di stagione. Tra i secondi la loro popolare “Grissinopoli”, una bistecca alla milanese impanata con i tipici grissini piemontesi i Rubatà, poi, l’immancabile brasato al barolo e in alcuni periodi i funghi fritti, immancabile il pesce fresco cucinato al momento e i sorbetti di frutta.
Durante i diversi periodi dell’anno variano non solo i piatti proposti, ma anche l’ambiente e l’arredamento, ad esempio, durante il periodo natalizio, le varie stanze si arricchiscono di luci e particolari addobbi natalizi che rendono il locale ancora più particolare.
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URBANI HA ACCOLTO STAR INTERNAZIONALI
Paolo Urbani ci racconta con orgoglio che  il loro locale era ed è spesso frequentato da molti personaggi pubblici e famosi come, ad esempio, Sandro Pertini, Maria Callas, Walter Chiari, Renato Zero, Paolo Bonolis, tennisti, cantanti e star internazionali come Naomi Campbell,  molti anche i calciatori, tra cui gli indimenticabili, Diego Maradona, Gianluca Vialli che portava sempre con se le sue maglie da regalare  e Zlatan Ibrahimovic che in particolare adora e finisce sempre la forma di parmigiano.
Un simpatico aneddoto che ricorda Paolo Urbani è che spesso erano queste celebrità che chiedevano la foto con il nonno Vittorio e non viceversa, questo a testimonianza di quanto Urbani fosse ed è tutt’ora un’istituzione per Torino.
Alle origini il locale essendo molto vicino alla stazione, oltre a preparare i classici pranzi e cene, preparava anche dei veri i propri “baracchini” (“portavivande” in piemontese) per i viaggiatori così da potersi portare le leccornie in viaggio. Oggi in parte è ancora possibile con l’asporto.
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LA FELICITA’ DEL CLIENTE AL PRIMO POSTO
Ubrani fu il primo ristorante in Italia a rimanere aperto la sera fino a tardi, la loro formula è la stessa dal 1930, Emanuela Urbani ci racconta infatti che se il cliente viene al ristorante è perché ha appetito ed è quindi giusto accoglierlo nei sui tempi, con antipasti, primi e secondi abbondanti e di qualità, perché andare da Ubrani deve essere sempre una grande festa.
Il locale ha sempre portato avanti una ricetta storica, “i rigatoni al brucio” con pomodoro, aglio, basilico, peperoncino e un ingrediente segreto che conservanoormai da generazioni.
Paolo Urbani prevede per i prossimi dieci anni un ristorante ancora più all’avanguardia mantenendo sempre questo stile particolare che lo contraddistingue e tutte le tradizioni di famiglia come quella di accertarsi che il cliente sia davvero soddisfatto ogni qual volta che termina il pasto. In futuro potrebbero anche esserci serate particolari di musica dal vivo dato il talento canoro proprio di Paolo.
Nonostante Torino abbia una clientela molto raffinata Paolo ci dice di essere riuscito a superare l’impossibile, quando una sera, una cliente gli chiese espressamente una carbonara senza uovo! La cucina non si perse d’animo e con assoluta gentilezza accontentò la cliente decisamente soddisfatta.
Il locale è indubbiamente adatto sia alle  famiglie con bambini per l’ampio spazio e l’arredamento fiabesco sia alle coppie per il suo lato romantico e le sue luci calde, ma anche per incontri di lavoro proprio perché in grado di accontentare ogni tipo di palato da quello più raffinato e ricercato a quello più rapido e concreto. Non resta che “provare per credere”.
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NOEMI GARIANO

 

 

 

 

Ecco la video intervista ↘️

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