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Bar d’Italia 2024, premiato il Piemonte

Quando la tradizione fa rima con innovazione 

L’evoluzione costante del fiore all’occhiello di ogni piazza italiana, il caffè: dagli specialty a quelli delle gallerie d’arte, i migliori bar d’Italia nella guida 2024 del Gambero Rosso. 
Il Piemonte protagonista con ben 77 insegne, tra cui 4 eccellenze Tre Chicchi e Tre Tazzine. Converso di Bra e Baratti & Milano di Torino premiate con il massimo delle stelle per 20 anni consecutivi
 Io, per esempio, a tutto rinuncerei, tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell’oretta di sonno che uno si è fatto dopo mangiato“. Sono passati quasi ottanta anni dalla famosa scena del grande Eduardo de Filippo ma la passione degli italiani per il caffè è più viva che mai. La loro, con il 97% che lo beve più volte al giorno, e quella degli stranieri che continuano ad impazzire per il nostro espresso e le sue infinite variazioni sul tema.  La nuova Guida Bar d’Italia del Gambero Rosso 2024, in collaborazione con illycaffè, fotografa un mondo in cui la tradizione si sposa sempre più all’innovazione con una moltiplicazione dell’offerta davvero encomiabile.

 

Anno dopo anno, la nostra Guida non smette di stupire in primis noi stessi” commenta Laura Mantovano, Direttore editoriale delle Guide. “Un trend su tutti è quello delle caffetterie specialty, che stanno riscuotendo un successo crescente con il loro nuovo posizionamento nel mercato, così come l’investimento da parte di grandi gruppi e fondi nelle caffetterie storiche d’Italia, nuovi locali che affiancano musei e luoghi d’arte e molto altro da scoprire. Ma anche per il mondo dei bar c’è la medesima nota dolente che affligge la ristorazione in senso lato: la mancanza di personale adeguatamente formato. Un handicap che insieme agli elevati costi gestione continua a far registrare anche qui un pesante turn over tra aperture e chiusure a cui è importante dare attenzione, per continuare a sostenere al meglio un segmento così strategico“.

 

I nostri bar e ristoranti sono luoghi capaci di rappresentare la massima espressione dello stile di vita italiano l’attenzione al bello, al buono e al ben fatto e la cura dei dettagli. Ed è proprio per questo che illycaffè ha scelto di supportare gli esercenti più esigenti, non solo con prodotti di qualità superiore sostenibile, ma anche offrendo una formazione professionale al personale, per garantire la perfetta esperienza del caffè italiano” commenta Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè.

 

Cos’è oggi un bar? Un luogo dove la colazione, dolce e salata, si fa slow e sconfina nel brunch, dove la pausa pranzo valorizza sempre più i vegetali di stagione assecondando nuovi regimi alimentari e dove l’irrinunciabile rito dell’aperitivo è scandito da Spritz e calici di vino affiancati da cocktail list studiate, con interessanti proposte zero alcol o drink che esaltano il caffè, il tè o anche la birra. Insomma, un luogo in cui nulla è dato per scontato e l’innovazione è costante.

 

Sono 45 le Tre Tazzine e i Tre Chicchi 2024: con l’esclusione di Molise, Calabria, Trentino-Alto Adige, Basilicata e Sardegna, sono molteplici i bar che in ogni regione italiana danno il meglio di sé. A brillare, come sempre il Piemonte, dove la storica tradizione del caffè assicura a ben due insegne il massimo delle stelle per 20 anni consecutivi, come Baratti & Milano e Torino e Converso a Bra, a cui si uniscono Biasetto a Padova, Tuttobene a Campi Bisenzio (FI) e Antico Caffè Spinnato di Palermo con lo stesso primato.

 

Sotto i riflettori anche la Valle d’Aosta: Paolo Griffa Al Caffè Nazionale, che apre la guida con il suo palmares a pieno punteggio, si aggiudica il Premio illy Bar dell’Anno 2024, grazie alla sostenibilità che è il suo filo conduttore. Energia elettrica interamente ottenuta da fonti rinnovabili, packaging riciclabili al 97%, attenzione agli sprechi a tutto tondo, selezione dei fornitori con valori condivisi, garantendo qualità del prodotto e delle condizioni di vita di chi lavora lungo la filiera, valorizzando i prodotti di piccole realtà valdostane e le erbe spontanee impiegate nelle preparazioni, raccolte un orto sinergico a pochi passi. Una somma di piccoli gesti quotidiani, non urlati ma intesi come “normalità”.

 

Il Piemonte grande protagonista con altre due eccellenze a punteggio strapieno: lo storico Caffè San Carlo, restituito alla città dopo un accurato restyling dei meravigliosi spazi e rinvigorito anche nell’offerta, che porta la blasonata firma dei fratelli Christian e Manuel Costardi, e Bar Zucca a Torino, eccellenza torinese dai primi del ‘900, emblema di ospitalità e per molti “il” salotto dell’aperitivo, cui si aggiungono le altre 73 insegne disseminate in ogni provincia e capoluogo, capaci di dare al caffè un sapore speciale.

 

Al Chicago Gourmet Festival la cucina torinese dello Chef Ambassador Niccolò Giugni

In occasione del Chicago Gourmet Festival, che si svolge dal 21 al 24 settembre, the “Windy City” è  pronta  a diventare la capitale gastronomica americana alla presenza di numerosi chef internazionali tra cui Niccolò Giugni, torinese di adozione, chef del ristorante Razzo, selezionato  grazie alla collaborazione tra Turismo Torino, IFSE Culinary Institute di Piobesi, Città  di Torino e l’Illinois Restaurant Association.

La città di Torino e quella di Chicago fanno parte di Dèlice Network, la rete di città internazionale cui aderiscono 26 metropoli da tutto il mondo con l’obiettivo da un  lato di elevare la gastronomia locale a volano economico e culturale di una destinazione turistica, e dall’altra di creare collaborazioni insolite tra “chef ambassadors” di diversi territori.

Per l’evento clou del festival lo chef Giugni e lo chef Fabio Viviani, una delle stelle nel panorama culinario di Chicago, delizieranno gli ospiti con una cena a quattro mani. Saranno impegnati nella preparazione del Filetto di manzo, crema al tartufo nero, mumble di nocciole al pepe e rucola, esaltando gli ingredienti tipici del territorio.

Niccolò Giugni nella sua carriera annovera numerose collaborazioni  con ristoranti stellati torinesi e milanesi e ha acquisito negli anni notorietà per la sua abilità nel portare in tavola i sapori autentici della cucina torinese, ma con un tocco di modernità, abbinando sapori classici a gusti contemporanei.

Fabio Viviani, originario di Firenze, si è  guadagnato fama negli Stati Uniti grazie alla sua partecipazione alla quarta stagione di “Top Chef”, uno dei programmi culinari più  noti nel Paese.

“Sono onorato di rappresentare la cucina torinese al Chicago Gourmet Festival – ha affermato Niccolò Giugni, Chef Ambassador – e di condividere la mia passione per i sapori autentici con il pubblico americano. Collaborare con il talentuoso chef Fabio Viviani sarà un’occasione stimolante per unire le nostre forze culinarie in un’unica esperienza gastronomica”.

MARA MARTELLOTTA

La pizza di Eataly al Focolare del PAV: arte e cucina come partecipazione e condivisione

Eataly Torino Lingotto e il PAV Parco Arte Vivente insieme per un appuntamento speciale

Si rinnova e amplia la collaborazione tra PAV Parco Arte Vivente e Eataly Lingotto, due realtà che raccontano e valorizzano il territorio. Entrambe inserite nel contesto urbano per generare valore tramite iniziative legate all’arte, alla sostenibilità e alla natura, sono diventante in poco tempo per la cittadinanza spazi pubblici attivi, luoghi d’incontro e di appartenenza.

Nascono così due appuntamenti inediti per valorizzare lo spazio espressivo e sviluppare una nuova esperienza collettiva attraverso attività didattiche di cucina, in cui la comunità si esprime attraverso la condivisione, a partire da uno dei piatti iconici del made in Italy, la pizza. Martedì 19 settembre e 3 ottobre, alle ore 18.30, ecco Pizza e Bollicine al Focolare: un laboratorio gastronomico speciale con al centro l’installazione Focolare del Collettivo Terra, punto attrattivo e valorizzante degli spazi verdi del PAV, museo concepito dall’artista Piero Gilardi.

Focolare è uno spazio conviviale, un luogo per cucinare, creato attorno a un forno a legna per la cottura dei pasti e la panificazione collettiva, un forno comunitario come quelli che una volta nei paesi diventavano punto di incontro, di coinvolgimento e occasione di socialità.

Insieme al Maestro pizzaiolo Francesco Pompilio, responsabile delle pizzerie Eataly, i partecipanti impareranno i segreti della pizza, del suo impasto e della cottura, che avverrà proprio nel Focolare.

A seguire, degustazione delle pizze accompagnate da un calice di bollicine ai tavoli comuni sotto il pergolato: sarà un momento fondamentale dell’incontro, per restituire ai partecipanti il risultato del loro lavoro, tra confronto e riflessioni in uno spazio inusuale e suggestivo.

L’esperienza è proposta al pubblico al prezzo di € 40. Si può acquistare online e comprende anche la possibilità di accedere gratuitamente alla struttura del PAV il giorno dell’attività a partire dalle ore 17 per una visita libera in esclusiva al Parco Arte Vivente: una occasione unica per scoprirne gli spazi, quando il Museo è chiuso al pubblico.

Focolare è un’operazione relazionale che si sviluppa intorno a un forno comunitario urbano, uno spazio per incontrarsi e condividere saperi in una dimensione domestica e familiare attivata dalla cottura collettiva del pane. Costruita in terra cruda secondo tecniche tradizionali e a basso impatto ambientale, la struttura di Focolare si presenta essenzialmente come cucina aperta sul parco del museo e in dialogo con esso, ambiente delimitato da una serie di aiuole di piante aromatiche e definito da un pergolato di rampicati ad accogliere lo spazio di lavoro attrezzato con piano di lavoro, tavoli e sedute. Attingendo alla memoria storica di molte comunità rurali, Focolare si inserisce nel paesaggio urbano del PAV come forma di aggregazione capace di innescare processi di partecipazione e creatività diffusa. Al vecchio forno di paese, dove convergevano periodicamente gli impasti che ogni famiglia produceva, Focolare accoglie gruppi interessati a cuocere il proprio pane e altre cotture di farine, e nei tempi di cottura e attesa, si trasforma in occasione di scambio di storie e conoscenze.

A Cuneo come a Monaco di Baviera … sotto il segno della Birra

Con la “grande parata” e l’apertura della “prima botte” si darà il via al “Paulaner Oktoberfest Cuneo 2023”

Giovedì 21 settembre, ore 17

Cuneo

Sesta edizione. Dopo il successo del cambio di location dell’anno scorso, l’edizione 2023 del “Paulaner Oktoberfest Cuneo”, l’unico ufficiale in Italia che riproduca fedelmente, sia pure in misura ridotta, quello originale di Monaco di Baviera, si svolgerà nuovamente nell’area del “Palazzetto dello Sport” , al numero 1 di via Aldo Viglione, nella frazione di San Rocco Castagnaretta, allungando la sua durata da due a tre week end. I giorni di apertura complessivi saranno tuttavia sempre 12, in quanto, per ciascuna delle tre settimane, il “Paulaner” sarà aperto dal giovedì alla domenica, mentre dal lunedì al mercoledì resterà chiuso (fatta eccezione per il “Luna Park” con “ruota panoramica” sempre aperta, a partire dalle 16). L’evento quindi si svolgerà da giovedì 21 (quando verrà aperta la prima botte con il tradizionale “martello di legno” dei mastri birrai bavaresi) a domenica 24 settembreda giovedì 28 settembre a domenica 1° ottobre e da giovedì 5 a domenica 8 ottobre.

Il via giovedì 21 settembreore 17, con la partenza da piazza Galimberti della grande “parata inaugurale”, aperta dal “carro originale Paulaner” del 1908, arrivato direttamente da Monaco di Baviera e trainato dai caratteristici cavalli da tiro dal manto nero. A seguire, la sfilata di una rappresentanza di giovani in tipico costume bavarese, accompagnati dalla musica, anch’essa rigorosamente bavarese, dei “Kuni Kumpel” (banda ufficiale del “Paulaner”, il cui nome associa il termine tedesco “Kumpel” – “Amico”, al neologismo “Kuni” termine inventato traducibile con il piemontese “cuni”, dunque “Amici di Cuneo”), da quella della “Banda Musicale di Boves” e dalle performance degli sbandieratori e musici “Borgo San Martino”  di Saluzzo, con il Gruppo “Le Nuvole”, le majorettes “The Scarlet Stars” e le cheerleaders dell’“ASC Ast Cheer”. Al “Palazzetto dello Sport”, area di svolgimento dell’evento, il pubblico potrà arrivare utilizzando i due trenini “Oktoberfest Cuneo Express” e un apposito servizio navetta.

In programma, possibilità di trascorrere serate “a tutto gaudio” fra enogastronomia e fiumi di birra a volontà. Ma anche spettacoli a go-go. Sono più di 60 quelli programmati dalla “Sidevents” (la Società cuneese concessionaria esclusiva per l’organizzazione dei “Paulaner” ufficiali in tutt’Italia) sui due palchi del “Palazzetto dello Sport”. Se le prime due serate del giovedì saranno dedicate alle “tribute band” di Vasco, Ligabue, Zucchero e degli 883, nei pomeriggi dei tre fine settimana arriveranno i motoraduni di “Vespa storica”, “Harley – Davidson” e “Citroen Due Cavalli”. E non mancheranno anche esibizioni di pole dance, ensemble di chitarra, balli country e latini. Il palco all’interno del padiglione e il palco dell’“area garden”, ospiteranno a rotazione più di 15 Gruppi musicali che ripercorreranno le hit più note degli ultimi cinquant’anni.

Spiegano gli organizzatori: “Il ‘Paulaner Oktoberfest Cuneo’ è sempre lo stesso ma sempre diverso, in quanto ogni anno cerchiamo di mixare al meglio la tradizione che ci lega alla più grande fiera del mondo con la voglia di arricchirla con nuove idee. La nostra volontà è anche quella di rafforzare sempre più il legame con il territorio cuneese, lì dove l’evento è nato, puntando sulla collaborazione e condivisione di idee e progetti con tutte le realtà ed imprese locali, finalizzate non solo alla promozione dell’evento in sé, ma interessando aspetti ben più ampi volti alla promozione del turismo, del commercio e delle mille eccellenze che abbiamo la fortuna di poter mettere in luce attraverso iniziative e momenti di festa che si svolgeranno presso l’area evento e non solo”.

Tutti gli aggiornamenti sul sito www.oktoberfestcuneo.it e sui “canali social” dell’evento.

  1. m.

Nelle foto:

–       La sfilata con il carro originale del 1908

–       Ragazze in costume bavarese

–       I “Kuni Kumpel”

–       Il Luna Park (Ph. Laura Atzeni)

Dolci novità nella collezione 2023-’24 di Guido Gobino

Ricette inedite, linee rinnovate, grandi classici e packaging sempre più green per una collezione tutta da scoprire

Torino settembre 2023. Tradizione, ricerca, qualità delle materie prime e degli ingredienti, un mix perfetto che ha dato vita ad una collezione completamente rinnovata, quella 2023-‘24 firmata da Guido Gobino che incarna la contemporaneità nel gusto del Cioccolato.

Lo sviluppo di nuove ricette e abbinamenti inediti rappresenta la sintesi unica tra l’impronta tradizionale e al contempo lo slancio innovativo dell’azienda artigiana per offrire un’interpretazione più suggestiva del Cioccolato oltre che prodotti sempre rinnovati e al passo con i tempi. Un packaging sempre più green, con fascia disegnata a mano che riprende l’albero e le fave di cacao, per sottolineare l’impegno dell’azienda a limitare il suo impatto sull’ambiente e sulle persone.

Numerose le novità di quest’anno, tra cui il nuovo Giandujotto Monorigine Indonesia, prodotto con il metodo dell’estrusione e a base di Nocciola Tonda Gentile Trilobata del Piemonte, zucchero italiano, latte della filiera alpina piemontese e cacao aromatico della parte del Kalimantan orientale, la cui ricetta ha valso il premio Tavoletta D’Oro 2023 per la categoria Gianduja a Guido Gobino.

Le Patate di Montagna di Sauze d’Oulx ospiti a Carrù

Le Patate di Montagna di Sauze d’Oulx ospiti a Carrù alla Sagra dell’Uva SAUZE D’OULX – Le Patate di Montagna di Sauze d’Oulx ospiti a Carrù alla Sagra dell’Uva. L’appuntamento è per domenica 17 settembre all’Ala Borsarelli di Carrù nell’evento promosso dal Consorzio di tutela del Bue Grasso di Carrù e la Confraternita del Bue Grasso di Carrù e del Gran Bollito in collaborazione con il Centro Anziani di Carrù. Son passati solamente due mesi e mezzo da quando il progetto di mettere in contatto le Montagne Olimpiche di Torino 2006 e la Langa vide i primi passi al rifugio “Ciao Pais”. Era il 30 giugno ed il Sindaco Mauro Meneguzzi aveva organizzato un primo incontro per mettere in collegamento queste due grandi realtà del Piemonte e per gettare le basi per future collaborazioni. A quell’incontro, tra gli altri illustri ospiti, era presente anche il Sindaco di Carrù Nicola Schellino con Dario Perucca, presidente di “Autentica Razza Piemontese”. Il Sindaco Mauro Meneguzzi parlava di scambi che dovevano andare nella direzione di valorizzare sempre più il Piemonte. Ed ora eccoci al primo scambio gastronomico. Domenica 17 settembre alla Sagra dell’Uva di Carrù, che si arricchisce anche del 1° Raduno auto e moto d’epoca “Buoi e motori alla Sagra dell’Uva di Carrù”, nel ricco menù della tradizione che è volto ad esaltare la carne di qualità di Bue di razza Piemontese, fornito da un allevatore associato al Consorzio di Tutela del Bue Grasso di Carrù, ad accompagnare il secondo che sarà “Arrosto di Bue” ecco anche in locandina le “Patate di Sauze d’Oulx”. Un’anteprima fuori valle della “Sagra della Patata di Montagna e dei Prodotti Tipici” che si terrà domenica 24 settembre a partire dalle ore 12 nel centro storico di Sauze d’Oulx con prevendite già attive presso l’Ufficio del Turismo.

Eataly, festa in terrazza per Torino Cocktail Week

Grand Opening della Torino Cocktail Week!

 

Cocktail e tapas al tramonto per salutare l’estate: arriva una grande festa in terrazza, al primo piano di Eataly Lingotto, per dire arrivederci alla bella stagione, ricordando i cocktail sulla spiaggia e le cose buone mangiate in compagnia! In occasione della serata d’apertura della Torino Cocktail Weekvenerdì 15 settembre l’appuntamento sarà dalle ore 19 con fresche proposte di cocktail e le tapas ideate dall’Executive Chef di Eataly Patrik Lisa.

I barman della Cocktail Week prepareranno una selezione di drink. Dai grandi classici Gin Tonic e Americano, a quelli più particolare e inediti: per esempio il Little John con gin, Branca Menta, vermouth e genziana e il Fanciulli, a base di bourbon. Da provare anche il piemontesissimo Bon Parej, l’Elisir di lunga vita (già solo per il nome!) e tanti altri. In abbinamento le proposte pensate per l’occasione da chef Lisa: il paninetto al pulled pork ma anche tante proposte vegetariane, come il crocchè di patate, i tacos con pomodoro, avocado e cipollotto o i cardoncelli allo spiedo.

Si consiglia la prenotazione, tramite acquisto carnet su www.torino.eataly.it

I COCKTAIL

✧ Torino Milano via Novara: Carpano botanic Bitter, Carpano Vermuth Rosso, Cynar, Crusta di sale e cacao amaro

✧ You can’t image this flavour: Fernet Branca, Orzata Vincenzi, Lime

✧ Fanciulli: Bourbon Jim Beam, Fernet Branca, Carpano Vermouth Rosso

✧ Elisir di Lunga Vita: Carpano Vermouth Rosso, Ginger Beer Fever-tree, Succo di limone, Menta

✧ Little John: Gin Roku, Carpano Vermouth Bianco, Branca Menta, Elisir Gentiana Bordiga

✧ Bon Parej: Vodka Amundsen, Caffè Borghetti, Elisir Bigorade Bordiga

✧ Gin Tonic: Gin Roku, Tonica superfine Tassoni

✧ Americano

✧ Negroni

LE TAPAS

✦ Paninetto con pulled pork

✦ Crocchè di patate con provola e mayo affumicata

✦ Tacos con pomodoro, avocado e cipollotto

✦ Cardoncelli allo spiedo con salsa al prezzemolo

✦ Raviolo fritto cacio, pepe e limone

  • Carnet degustazione da 3 cocktail | 25 €
  • Carnet degustazione da 5 tapas | 30 € solo la sera dell’evento
  • Carnet degustazione da 3 tapas | 18 € solo la sera dell’evento

Possibilità di acquisti singoli di cocktail e tapas

TORINO COCKTAIL WEEK | GRAND OPENING

h 19:00 – 00:00

Terrazza Eataly Lingotto, primo piano

Cirié Beer & Street Food 2023

Una Celebrazione Epica della Birra e dello Street Food in Anticipo all’Oktoberfest 

CIRIÈ, 14/17 Settembre 2023 – È tempo di alzare i boccali e preparare le papille gustative, perché sta per tornare la festa più attesa dell’anno a CirieCirie Beer & Street Food 2023! Quest’anno, dal 14 al 17 Settembre, la pittoresca città di Cirie sarà invasa dalla magica atmosfera della Festa bavarese in un avvincente anticipo all’Oktoberfest, e la birra ufficiale Paulaner farà da padrona di casa, come da tradizione. 

La festa si svolgerà lungo il suggestivo Viale Martiri della Libertà, che si vestirà di biancazzurro, i colori tipici della festa bavarese, per accogliere tutti i partecipanti in un’ambientazione da fiaba. Sarà un’occasione unica per immergersi nella cultura bavarese, gustando birre autentiche, cucina straordinaria e tanta musica dal vivo. 

Sapori dal Mondo, il rinomato organizzatore, leader indiscusso della cultura street food portata nelle piazze con passione e cura dei dettagli da oltre vent’anni, vi invita a partecipare a questo incredibile evento che celebra il meglio della birra e dello street food. 

Ecco alcuni dei punti salienti dell’evento: 

  • Birra Paulaner: Gustate le autentiche birre Paulaner, direttamente dalla Baviera. I maestri birrai saranno presenti per condividere la loro passione e le loro conoscenze con gli amanti della birra. 

  • Street Food di Classe Mondiale: Scoprite una vasta gamma di cibo proveniente dai migliori food truck, con chef street selezionati che prepareranno delizie gastronomiche da tutto il mondo. Qui troverete tutto ciò che il vostro cuore e il vostro palato desiderano. 

  • Atmosfera Festosa: Lasciatevi trasportare dalla gioia, dall’energia e dall’amicizia che caratterizzano l’Oktoberfest, qui a Cirie. 

  • Area Family-Friendly: La festa è aperta a tutte le età, con un’area dedicata ai più piccoli, giochi, e molte attività per tutta la famiglia. 

  • Mercato dell’Artigianato: Scoprite oggetti artigianali unici, souvenir e creazioni locali presso il mercatino dell’usato, del collezionismo e del piccolo antiquariato” in via Vittorio Emanuele II, tutta la giornata di Sabato 16. 

  • Ciriè Music Festival: Sempre il Sabato 16, ultimo appuntamento della stagione con il Cirié Music Festival, evento organizzato dai Music Piemonteis 4.0. Concerto della Filarmonica Felettese in Piazza Caduti sul Lavoro (Piazza Rossetti) alle ore 21.00.  Ingresso libero e gratuito. 

Una soffice torta di pere

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Morbida, pochi ingredienti semplici, ideale per ogni momento della giornata, questa e’ la golosa torta di pere. Un dolce delicato, profumato e genuino, di facile realizzazione dal risultato sempre soddisfacente.
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Ingredienti
2 pere Kaiser mature
200gr. di farina 00
100gr. di burro
80gr. di zucchero
½ bustina di lievito vanigliato per dolci
2 uova
1 pizzico di zenzero in polvere
Buccia di limone grattugiato
Zucchero a velo
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Sbucciare le pere, tagliarne una a cubetti ed eliminare il torsolo, tagliare l’altra a spicchi per decorare il dolce. Fare sciogliere il burro e caramellare le pere. Nel mixer mescolare la farina, lo zucchero, lo zenzero, la buccia del limone ed il lievito. Aggiungere un uovo alla volta, unire poi le pere caramellate. Imburrare ed infarinare uno stampo, versare il composto, decorare con gli spicchi di pera rimasta. Infornare in forno preriscaldato a 180°C per 50 minuti. Lasciar freddare completamente e spolverizzare con zucchero a velo.

Paperita Patty

Foraging, alla ricerca di erbe spontanee da cucinare

La primavera-estate, è il periodo in cui ritorna la voglia di stare all’aperto, camminare, respirare i profumi regalati da una natura nuovamente in fiore, in pieno rinascimento. Gironzolando per parchi, boschi, campi o spiagge, dove domina un meraviglioso tripudio cromatico e olfattivo, è facile trovare erbe o piante selvatiche edibili da raccogliere e portare direttamente sulle nostre tavole.

Questa attività, una spesa open air alternativa e gratuita, che ci porta un po’ indietro nel tempo ricalcando quello che facevano le nostre nonne, si chiama foraging e sta tornando di moda, è trendy. Probabilmente, oltre alla questione strettamente legata alla cucina e al cibo, il motivo di questo interesse agreste è dovuto al rinnovato bisogno di spontaneità, di semplicità e anche alla volontà di fare una azione concreta capace di procurarci benessere; ci sono dunque dei risvolti psicologici collegati a questa esperienza bucolica che ci parlano di bisogni legati alla cura della persona, di voglia di natura, di tempi dilatati e di necessità meditativa.

Queste erbe, accuratamente riconosciute e raccolte, rappresentano un alimento salutare vista la consistente quantità di sali minerali e vitamine in esse contenute. Naturalmente è importante che la raccolta avvenga con attenzione e in sicurezza scegliendo con cura i luoghi dove cogliere questi squisiti vegetali volontari. E’ necessario, per esempio, che ci si trovi in posti non inquinati, lontani sia dalle strade che dalle aree trattate con sostanze chimiche; a tal proposito sarebbe opportuno, per coloro non hanno conoscenze botaniche e vogliono iniziare questa pratica, iscriversi ad un corso di preparazione, disponibile anche online, attraverso cui acquisire le conoscenze base per il riconoscimento delle piante spontanee commestibili e per imparare ad identificare i luoghi giusti per raccogliere queste erbe alimurgiche, termine che deriva da “alimurgia” ovvero la scienza che studia la possibilità di nutrirsi di erbe selvatiche. Oltre ad assicurarsi la bontà dei prodotti che raccogliamo e portiamo nei nostri piatti è altrettanto essenziale fare foraging rispettando l’ambiente, garantendo quindi la conservazione e il mantenimento degli equilibri ecologici. Quest’ultimo punto viene certamente affrontato durante i corsi, ma è legato soprattutto alla sensibilità e al buon senso che ci dovrebbe guidare in una condotta riguardosa nei confronti del nostro pianeta, in poche parole non dobbiamo abusare e appropriarci in maniera sconsiderata dei frutti che la terra generosamente ci dona.

Le erbe e le piante spontanee commestibili sono davvero molte, alcune insospettabili. Vediamone alcune tra le diverse tipologie: alberi, piante, erbe, fiori.
Tra gli alberi edibili troviamo, per esempio, l’ imponente e profumato Tiglio, le sue foglie più giovani possono essere utilizzate nelle insalate o nelle zuppe e grazie alle sue proprietà emollienti questo arbusto rappresenta un valido digestivo e un leggero calmante. Altri meravigliosi fusti da portare nelle nostre cucine sono il Faggio, l’Abete Rosso di cui possiamo utilizzare i suoi rami per insaporire brodi e per creare sciroppi e infusi o la Betulla che offre, oltre al suo fogliame, anche la corteccia e la linfa. Tra le piante edùli invece abbiamo la rinomata cicoria che aiuta nel detox, ha proprietà antiage e, grazie al suo contenuto importante di inulina, aiuta a depurare il fegato attraverso tutte le sue parti edibili, sia le foglie che i fiori.
Nella famiglia delle Cactaceae rinveniamo invece il Fico d’India che produce, come tutti sanno, frutti coloratissimi, dolci e saporiti, di questa pianta dal look esotico tuttavia possono essere mangiate anche le pale sia sbollentate che passate in forno (ovviamente il tutto privato della buccia spinosa da eliminare con molta attenzione!). L’Agave Americana è un’altra scenografica succulenta che si trova invece sulle nostre coste. Il suo interno può essere utilizzato per fare dolcissime confetture, il gambo cucinato come gli asparagi e i semi macinati possono essere utilizzati nelle zuppe.
Le Pratoline che troviamo numerose nei campi possono essere utilizzate nella loro interezza durante la preparazione di frittate o possono essere messe sott’olio come i capperi, l’importante è che vengano raccolte ancora in bocciolo. Altre erbe edibili sono il Lampascione, un antibiotico naturale, il Trifoglio rosa, il Tarassaco da mangiare in tutte le sue parti, e molte altre ancora.
Il foraging, dunque, è una benefica attività all’aperto che, se fatta nella maniera corretta e con il criterio del rispetto per l’ambiente, può farci entrare profondamente in contatto con il verde prezioso che ci circonda, aiutarci a rallentare i ritmi frenetici che dominano la quotidianità e prenderci una pausa da tutto ciò che è smart e tecnologico. Sicuramente dopo mesi di chiusura, di meeting in videoconferenza e di Dad passeggiare nella natura e apprezzarne consapevolmente i frutti è un sistema, un metodo, per riconnettersi con l’universo, per respirare e ricominciare.

Maria La Barbera