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O U R L O C A T I O N
Via XX Settembre 13
Serralunga d’Alba – CN
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G E T I N T O U C H
Per informazioni e prenotazioni a Serralunga Casa Mia
+39 335 6547772 luigi@serralungacasamia.it |
Chi avrebbe mai pensato che un giorno si potesse fare a meno dello zucchero per preparare qualcosa di dolce? Dalle bibite alla pasticceria, fino ad arrivare ad alcune preparazioni salate, lo zucchero è quasi sempre presente. Se pensiamo che lo zucchero bianco una volta non esisteva e che si usava solo frutta secca o frutta di stagione per dolcificare, oggi ci sembra impossibile fare a meno di questo ingrediente. Eppure, un’alternativa c’è, ed è anche alla portata di tutti. Parliamo della stevia. La stevia (Stevia rebaudiana) è una pianta originaria dell’America Latina che si usa come dolcificante naturale. Da qualche anno si impiega anche nella nostra cucina ed è un’ottima alternativa allo zucchero, perché è a zero calorie.
Chi è attento alla lettura delle etichette, avrà certamente notato che questo ingrediente inizia ad essere usata anche nei prodotti che si trovano sugli scaffali dei supermercati. Per chi ha bisogno di perdere peso o non dovrebbe impiegare troppi zuccheri semplici nella sua dieta, è davvero utilissimo. Tutto questo grazie ad un gruppo di molecole presenti nella pianta: i glicosidi steviolici. Si tratta di principi attivi, contenuti soprattutto nelle foglie: quando vengono fatte essiccare, hanno un potere dolcificante fino a 250-300 volte superiore rispetto allo zucchero! Questo significa che, pur essendo molto dolce, la stevia non fa alzare la glicemia. Inoltre, rispetto allo zucchero e ad altri dolcificanti alternativi, non favorisce la formazione di placca e carie e non provoca disturbi intestinali.
Come dolcificante si usano più spesso le foglie essiccate, ma anche le foglie fresche possono dare molta soddisfazione: sono così dolci che sembra siano appena state immerse nello zucchero. Provate a prenderne una dalla pianta (tra poco vi spiegherò come coltivarla) e a masticarla: quel sapore dolce resta in bocca per tantissimo tempo, anche dopo che avrete finito di mangiarla. Un po’ come il caffè. Oppure come se aveste mangiato un pasticcino: alla fine vi resta il senso di soddisfazione in bocca, ma con le foglie di stevia la cosa bella è che questa sensazione si ottiene a zero calorie!
L’unico inconveniente è che la stevia ha un retrogusto che ricorda un po’ la liquirizia, per cui si sconsiglia di fare un dolce interamente con questo tipo di dolcificante. In ogni caso è un buon compromesso usarla insieme ad altri dolcificanti, per abbassare le calorie totali della ricetta. Inoltre, a differenza di altri dolcificanti, non si degrada con la cottura, come l’aspartame, né perde il suo potere dolcificante, come il fruttosio.

L’habitat naturale della stevia è l’America Latina, dove questa pianta non muore in inverno. In Italia cresce anche bene, ma solo nella stagione calda. Per coltivarla, si inizia in primavera, partendo da una sola piantina di circa 10 cm. Tutti i consigli per l’acquisto della stevia a questo link. Dopo un paio di mesi si otterrà un cespuglio alto quasi un metro. Tra metà agosto e metà settembre è possibile raccogliere le foglie (si possono fare anche due raccolti a distanza di un mese): basta staccare le foglie dai rami e metterle in uno strato sottile su un panno pulito. L’ideale è al sole, al riparo dalla pioggia.
Nell’arco di qualche giorno, le foglie saranno già secche, ma ancora un po’ verdi (non è ancora ora di tritarle). È necessario aspettare qualche settimana, affinché diventino color marrone chiaro e non abbiano più residui di umidità.
Sminuzzando le foglie nel mortaio, un pochino alla volta, si ottiene una polverina piuttosto fine, che va separata quindi dalle parti più fibrose della foglia con un setaccio.
Il lavoro è fatto! Ora non resta che usarla per preparare qualche dolcino delizioso o qualche bibita. Ovviamente, a pochissime calorie!
Se è vero che il potere dolcificante rispetto allo zucchero può essere superiore di quasi 300 volte, in generale per le foglie ottenute in casa il rapporto è interiore (diciamo circa 50-70 volte di più). E’ comunque una proporzione molto vantaggiosa. Un cucchiaio di zucchero equivale più o meno a un quarto di cucchiaino di foglie essiccate e tritate. Quindi, se in una torta sono previsti 100 g di zucchero, si possono sostituire con un solo cucchiaino di foglie secche di stevia. Per avere qualche idea di come impiegare in cucina la stevia basta cliccare qui o seguire un corso di cucina con La Cuoca insolita (i corsi ripartono da settembre 2020).
La stevia è perfetta non solo per la pasticceria, ma anche per le bibite. Forse non tutti hanno notato che in mezzo litro di bibita può esserci l’equivalente di 10 bustine di zucchero. Basta leggere qualche etichetta.
Si sente dire spesso che è necessario bere tanto, per mantenere una buona idratazione (specialmente in estate). Ma come fare a dissetarsi se non si ama l’acqua? Ecco quindi due idee, utilizzando la stevia.
Questo tè freddo di menta e stevia è buonissimo, è super-rinfrescante e facile da preparare. Un tè freddo senza zucchero, a zero calorie.
Sciacquate la menta (circa 20 foglie) e la stevia (circa 10 foglie) velocemente sotto all’acqua (se la stevia è essiccata non è necessario sciacquarla). Mettete in una grossa pentola insieme a 2 litri di acqua e portate a bollore, coperto. Una volta preso il bollore fate sobbollire a fuoco basso, coperto, per circa 10-15 minuti.
Lasciate raffreddare, filtrate per eliminare le foglie e trasferite in bottiglie (meglio se di vetro se il tè è ancora un po’ caldo). Bevete fresco.

Se invece volete usare la stevia per una bevanda calda, potete ottenere un fantastico infuso: versate una piccola manciata di foglie (fresche o secche) in una tazza di acqua bollente e lasciate in infusione per 10 minuti. Otterrete una bevanda dolcissima che vi riappacificherà con voi stessi e il resto del mondo, senza bisogno di zuccherarla come forse siete abituati a fare con il tè o una tisana!
Per molti anni l’Europa ne ha vietato l’uso (è stata ammessa nell’elenco dei dolcificanti naturali solo dal 2011). Nei primi studi degli anni ’80 si temeva infatti che i principi attivi responsabili del sapore dolce potessero avere effetti dannosi sull’uomo, ma l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha sconfessato questa ipotesi nel 2011. È stato tuttavia fissato un limite massimo di 4 mg/kg al giorno di glicosidi steviosilici (per chi pesa ad esempio 60 kg si possono consumare meno di 1 g di steviosidi al giorno). Facciamo due calcoli: in una torta da 1 kg circa basta usare 4 g di stevia secca macinata. È facile capire quindi che è improbabile che si possa superare la dose giornaliera raccomandata dall’EFSA.
In caso di allergie…
Allergeni presenti: la Stevia non è considerata un allergene

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Azienda
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Denominazione
Annata
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DAMERIO
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NIZZA DOCG
2017
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TENUTA IL FALCHETTO
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NIZZA RISERVA DOCG “Bricco Roche”
2017
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TENUTA OLIM BAUDA
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NIZZA RISERVA DOCG
2017
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TENUTA IL FALCHETTO
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NIZZA RISERVA DOCG “Bricco Roche”
2016
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TENUTA GARETTO
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NIZZA DOCG
“Favà”
2016
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REGGIO MARCO
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NIZZA DOCG
“Caino”
2016
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ISOLABELLA DELLA CROCE NIZZA DOCG
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“Augusta”
2016
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COPPO
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NIZZA DOC
“Pomorosso”
2016
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CASCINA GIOVINALE
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NIZZA DOCG
“Ansséma”
2016
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REGGIO MARCO
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NIZZA DOCG
“Caino”
2015
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MICHELE CHIARLO
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NIZZA RISERVA DOCG “La Court”
2015
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TENUTA OLIM BAUDA
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NIZZA RISERVA DOCG
2014
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LA GIRONDA
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BARBERA D’ASTI SUPERIORE NIZZA “Le Nicchie”
2004
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EREDE DI CHIAPPONE A.
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BARBERA D’ASTI SUPERIORE NIZZA “Ru”
2004
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COPPO
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BARBERA D’ASTI SUPERIORE NIZZA “Pomorosso”
2004
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LA GIRONDA
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BARBERA D’ASTI SUPERIORE NIZZA “Le Nicchie”
2003
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EREDE DI CHIAPPONE A.
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BARBERA D’ASTI SUPERIORE NIZZA “Ru”
2003
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Moncalieri si prepara ad accogliere la quarta edizione della Enoweek con un intero weekend dedicato al vino e alla cultura enogastronomica italiana: due giornate per assaporare oltre 200 etichette da tutta Italia.
Apertura al pubblico: sabato 24 con orario 14-21; domenica 25 con orario 11-21 L’iniziativa si inserisce all’interno di una visione strategica di valorizzazione territoriale promossa dalla Città all’interno del palinsesto eventi di Visit Moncalieri, in un percorso che punta a esaltare le eccellenze gastronomiche della città e della regione. Un progetto culturale e turistico che, attraverso eventi diffusi e collaborazioni virtuose, intende rafforzare l’identità del territorio e promuoverne la ricchezza produttiva e artigianale.
Il cuore della manifestazione è la Fiera dei Vini, in programma sabato 24 maggio dalle ore 14 alle 21 e domenica 25 maggio dalle 11 alle 21, dove cantine provenienti da tutta Italia racconteranno per le vie del centro storico i loro vini e le loro storie.
L’accesso alla fiera è libero e il pubblico potrà assaggiare tutte le bottiglie presenti presso gli stand acquistando il pacchetto degustazione (al costo di 15€ in prevendita online, 20€ sul posto), che include: calice ufficiale, taschina porta-bicchiere e degustazioni illimitate. Inoltre, sarà possibile acquistare direttamente dai produttori le bottiglie ai prezzi in cantina, per portare a casa, oltre ai ricordi delle storie che si celano dietro un bicchiere di vino, anche le proprie etichette preferite.
Ad arricchire il palinsesto di eccellenze gastronomiche della manifestazione, domenica 25 maggio, Slow Food Torino e Piemonte presentano il Mercato della Terra: un’opportunità per incontrare piccoli produttori locali e scoprire eccellenze agroalimentari selezionate. E poi ancora grazie al ristorante la Cadrega e Borgiattino formaggi potrete degustare le loro specialità. Due giorni, più di 200 etichette da tutta Italia, produttori e produttrici da incontrare, musica, laboratori e una selezione di eccellenze enogastronomiche del territorio.
La enoweek diffusa prosegue tutta la settimana e prevede un ricco programma di masterclass e cene. Da mercoledì 21 e fino a venerdì 23 maggio (dalle 18.30 alle 20) la Sala Antica del Consiglio Comunale (ingresso da Piazza Vittorio Emanuele II) ospiterà tre degustazioni guidate, abbinate a tapas tradizionali moncalieresi. La partecipazione alle Masterclass è gratuita con accredito obbligatorio. A seguire il programma:
Mercoledì 21 maggio – Un’isola nell’isola: I vini dell’Etna con CasaCoS L’Etna, con i suoi oltre 3300 metri, è il vulcano attivo più imponente d’Europa e un territorio unico per biodiversità e cultura. CasaCoS da sempre unisce le realtà etnee che condividono pratiche agricole sostenibili, portando il “brand Etna” anche fuori dalla Sicilia, come in questa degustazione: conosceremo il Catarratto di Cantine Scudero; l’Etna Rosso di Vini Cannavò, l’Etna Bianco Cuore di Marchesa e lo Spumante Etna Doc Millesimato di Tenute La Greca; il tutto accompagnato da tapas piemontesi a cura della Pro Loco di Moncalieri.
Giovedì 22 maggio – Il Lambrusco incontra i salumi di Moncalieri Una masterclass dedicata all’incontro tra due eccellenze gastronomiche: i lambruschi emiliani, frizzanti e conviviali, si sposano con i salumi tipici di Moncalieri. Un abbinamento che celebra l’equilibrio enogastronomico tra gusto e territorio. Partendo da Sorbara con i vini dei Fratelli Bellei, passando da Cantina Santa Croce, e La Vie di Modena.
Venerdì 23 maggio – Un viaggio alla scoperta dei vini rosati L’ultima masterclass della settimana è tutta dedicata ai rosati italiani. Un percorso tra vitigni autoctoni di diverse regioni, per esplorarne la freschezza, la versatilità e l’eleganza: si incomincia con il lago di Garda e Corte Sant’Alda, passando dal chiaretto della cantina di La Tore di Viatosto, e poi il lazio con Casale del Giglio e il Salento con Palama.
I momenti di esplorazione del vino e dei suoi abbinamenti proseguono nei ristoranti di Moncalieri venerdì 23 e sabato 24 maggio. Le cene diffuse nelle osterie e nei ristoranti della città con menù speciali e degustazioni guidate in compagnia delle cantine sono infatti un’altra faccia di Moncalieri in Vino: un’occasione unica per scoprire nuove cantine e la filosofia degli chef della città.
Mercoledì 21 maggio dalle 19 alle 23 al Ristorante Al 48 i piatti tipici della cucina piemontese e le pizze cotte nel tradizionale forno a legna incontrano i vini di Cantine Oddero, una storica cantina delle Langhe. (011 6056810) Giovedì 22 maggio alle 20 l’Osteria La Cadrega in concomitanza con l’iniziativa #PiacereRoero, ospiterà l’Azienda Agricola Careglio, con un menù speciale in abbinamento ai vini della cantina roerina. Menù a 18€ + 6€ a calice. (011 19764794) E poi ancora sempre Giovedì dalle 19 alle 23 da Vin Bistrot una serata per andare alla scoperta dei vini de La Zerba in abbinamento ai piatti gourmet e a chilometro zero di Vin Bistrot, per un abbinamento gustoso e territoriale. (3917601868) Venerdì 23 maggio dalle 19:30 alle 22:30 Ca’ Mia – Casa Albano presenta una serata speciale dove i sapori della cucina italiana tradizionale di Ca’ Mia – Casa Albano verranno abbinati alle etichette della Cantina Ca’ Viola, che produce i vini caratteristici della Langa del Barolo. (011 6472808)
Cantine presenti (elenco in continuo aggiornamento)
L’AUTIN: tra le colline ai piedi del Monviso, a Barge, la Cantina L’Autin racconta il volto autentico del Pinerolese con vini biologici che nascono da vitigni locali e da un forte legame con il territorio.
LA ZERBA: è una cantina biologica situata a Tassarolo, nel cuore della denominazione del Gavi DOCG, e adotta una filosofia che privilegia il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione dei vitigni autoctoni.
CASA SETARO: è una cantina situata alle pendici del Vesuvio, nel Parco Nazionale del Vesuvio, in Provincia di Napoli, con una produzione che valorizza i vitigni autoctoni campani, e le caratteristiche tipiche del loro territorio.
VILLA FELICE: nel cuore delle colline di Cassine, in provincia di Alessandria, Villa Felice è una cantina che unisce tradizione e innovazione nella produzione di vini piemontesi di qualità.
TENUTA SAN BERNARDO: immersa nel paesaggio collinare del Basso Monferrato alessandrino, Tenuta San Bernardo è una cantina che coltiva la vite con rispetto per la natura e la tradizione.
CANTINA CESTE, storica cantina di Govone, situata in un territorio dove Langhe, Roero e Monferrato si intersecano per dare origini ai grandi vini della tradizione. Da alcuni anni è anche una delle realtà vitivinicole più all’avanguardia per la produzione di vini PIWI.
CANTINA ORIOLO: nel suggestivo paesaggio delle Langhe, Cantina Oriolo è una realtà che produce vini di qualità, frutto di una viticoltura attenta e rispettosa dell’ambiente.
LA CARDINALA, a pochi passi da Torino, Podere La Cardinala è una cantina che unisce la passione per la viticoltura alla valorizzazione del territorio di Moncalieri. Con una produzione attenta e sostenibile, l’azienda offre vini che raccontano storie di famiglia e tradizione.
TENUTA ROLETTO: è una storica cantina situata a Cuceglio, nel Canavese, una zona rinomata per la produzione dell’Erbaluce. Con una lunga tradizione vitivinicola, l’azienda si distingue per la produzione di vini che valorizzano i vitigni autoctoni piemontesi.
POGGIO LE COSTE: è una cantina situata sulle colline vicine alla cittadina di Asti, dove la viticoltura si fonde con la bellezza del paesaggio. L’azienda produce vini che riflettono l’autenticità del territorio.
CASCINA GIOVINALE: nel cuore della zona del Nizza DOCG, Cascina Giovinale è una cantina che celebra la Barbera in tutte le sue sfumature. Con metodi di vinificazione che rispettano la tradizione, l’azienda offre vini che esprimono l’identità e la ricchezza del Monferrato.
CASCINA BOSCHETTO: situata tra le selvagge colline dell’Alta Langa, Cascina Boschetto è una realtà a conduzione familiare che produce vini verticali e identitari, espressione di terroir affascinante e stratificato.
AZIENDA AGRICOLA BARISONE SIMONE: nel cuore del Gavi DOCG, l’Azienda Agricola Barisone Simone è una realtà a conduzione familiare che produce vini autentici, espressione del territorio alessandrino, con una passione tramandata di generazione in generazione.
QUILA: fondata a Neive nel 2019, Quila è una cantina biologica che unisce sperimentazione e riscoperta delle varietà autoctone piemontesi, come il Moretto, un’antica varietà di Nebbiolo quasi scomparsa, e la Favorita.
TAVERNA: con una storia che inizia negli anni ’30, Taverna è una cantina familiare situata a Nieve che ha saputo evolversi nel tempo, producendo i vini caratteristici di questo rinomato territorio di Langa.
PASQUERO BRUNO: nelle terre del Roero, a Vezza D’Alba, la cantina coltiva e produce grandi vini della tradizione roerina con attenzione e qualità
Produttori Mercato della Terra Slow Food
ROERO VERO: situata vicino ad Alba tra le affascinanti colline del Roero, patrimonio dell’Unesco, l’azienda nasce dalla passione per le tradizioni della zona con l’obiettivo di trarre dalla terra i migliori frutti. I prodotti principali sono: nocciole e ortaggi e a questi si aggiunge una selezione di mieli vari, che racchiudono nei loro profumi e aromi quello che solo la natura del territorio può dare.
SOCIETÀ AGRICOLA HOBBY: nel 2021 l’azienda agricola avvia il progetto “Che Fermento!”, una rete di persone appassionate e competenti impegnate nella valorizzazione di prodotti della terra sicuri, gustose e salutari, e nello studio dei legami tra vitalità del suolo, proprietà degli ortaggi fermentati e salute del microbioma umano.
AZIENDA AGRICOLA VALMASTALLONE: una piccola realtà dove natura incontaminata e tradizione si intrecciano per dar vita a prodotti autentici a base di zafferano e trasformati.
CASCINA RUBINA: sotto la guida di Paolo Gariglio, la Cascina Rubina continua il suo processo evolutivo orientato a migliorare la produzione e la sostenibilità ambientale. L’azienda agricola nasce con l’obiettivo di riprendere tutti i prodotti che erano stati abbandonati ricoltivando la più vasta varietà di frutta e ortaggi .
BORGIATTINO: Luciano Guidotti e Roberto Borgiattino conducono i clienti alla scoperta del meraviglioso mondo del formaggio, insegnando a distinguerne le varie tipologie e presentandone le caratteristiche attraverso storie, aneddoti e leggende: per avvicinarsi ai prodotti della tradizione da un punto di vista diverso e gustoso!
CASETTA DI PROSPERO: questa attività nasce dalla tradizione contadina del comune di Palmoli con l’orgoglio di far conoscere e condividere i prodotti del territorio producendo olio EVO biologico.
AZIENDA AGRICOLA MORRE MASSIMO: il territorio del piccolo Comune di Caraglio, nella zona pedemontana della Valle Grana, è da sempre particolarmente vocato per la coltivazione dell’aglio. La semina avviene in autunno e l’aglio è coltivato secondo tecniche tradizionali. L’aglio storico di Caraglio offre profumi e aromi delicati, che si ritrovano anche al palato. La persistenza gustativa lo rende un ingrediente ideale per alcune preparazioni tipiche!
LA PEYRO: Franco è il volto dell’Azienda Agricola La Peyro e si dedica alle produzione di piccoli frutti e varietà tipiche della montagna da cui produce marmellate, succhi di mele, mirtilli e tanto altro, con originalità e cercando il modo per rendere sempre più gustosi i prodotti della montagna.
CASCINA LOSETTA: situata a Luserna San Giovanni, è un’azienda agricola specializzata nella produzione di uova fresche da galline allevate all’aperto. Le uova, genuine e di alta qualità, provengono da un’alimentazione naturale e da un ambiente rispettoso del benessere animale. L’azienda promuove un’agricoltura sostenibile e locale, attenta alla salute e alla tradizione.
I pacchetti degustazione sono già disponibili: Scopri tutti i dettagli su: https://www.moncalierinvino.it/
Evento organizzato da Klug APS all’interno del palinsesto di Visit Moncalieri, in collaborazione con Slow Food Condotta di Torino e Slow Food Piemonte.
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Tipologia
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Alcol minimo
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Acidità totale min.
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Estratto secco min.
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Resa uva/ha
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Invecchiamento obbligatorio
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Tranquillo
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10,5% vol.
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5,0 g/l
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15,0 g/l
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95 q.li
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Nessuno
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Frizzante
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10,5% vol.
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5,0 g/l
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15,0 g/l
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95 q.li
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Nessuno
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Spumante
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10,5% vol.
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5,0 g/l
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15,0 g/l
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95 q.li
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1 anno (6 mesi in bottiglia)
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Riserva
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11,0% vol.
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6,0 g/l
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17,0 g/l
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65 q.li
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2 anni (18 mesi in bottiglia)
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Riserva Spumante Metodo Classico
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11,0% vol.
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6,0 g/l
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17,0 g/l
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65 q.li
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2 anni (18 mesi in bottiglia)
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Ingredienti
10 Ali di pollo
2 uova intere
Farina bianca
2 cucchiaini di paprika
2 cucchiaini di prezzemolo tritato
Sale, pepe, olio per frittura q.b.
Sciacquare le alette di pollo e asciugare bene. In una terrina mescolare la farina con il sale, il pepe, il trito di prezzemolo e la paprika. Sbattere le uova. Passare le alette di pollo nella farina, poi nell’uovo e infine nuovamente nella farina. Friggere in olio caldo per circa 10 minuti o fino a quando saranno belle dorate, scolare su carta assorbente e servire subito.
Davvero irresistibili !
Paperita Patty
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