food

Lo strudel di Cavour con gli asparagi di Santena

Dolci, teneri, rinfrescanti e delicati dal caratteristico colore verde-viola

Parliamo di asparagi, in particolare della varieta’coltivata a Santena che appartiene ai prodotti agroalimetari tradizionali della Regione Piemonte. Proprio quelli di cui, il “goloso” Camillo Benso conte di Cavour contribui’ a rafforzare la fama di prodotto alimentare d’eccellenza, gradevolmente dolci, teneri, rinfrescanti e delicati dal caratteristico colore verde-viola. Si prestano a tantissime preparazioni, provateli cosi’…

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Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia rotonda

½ kg. di asparagi di Santena

3 fette di prosciutto cotto

3 cucchiai di ricotta fresca

3 cucchiai di Parmigiano grattugiato

1 uovo intero, piu’ un tuorlo

sale e pepe q.b., qualche foglia di menta

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Pulire gli asparagi, cuocerli a vapore, lasciar raffreddare. Stendere la sfoglia su di un foglio di carta forno, coprirla con le fette di prosciutto cotto. In una terrina, amalgamare la ricotta con l’uovo intero, il parmigiano, la menta tritata, il sale, il pepe e gli asparagi tagliati a tocchetti. Spalmare il composto sulle fette di prosciutto e avvolgere la pasta formando uno strudel. Spennellare i bordi con il tuorlo, cuocere in forno pre-riscaldato a 200 gradi per circa 30 minuti. Lasciar intiepidire e servire a fette.

 

Paperita Patty 

“Il  Risveglio del Ceppo” presentato alla Cantina Barbera dei Sei Castelli 

Venerdì 20 e sabato 21 giugno scorsi sono state due giornate intense ed emozionanti per la Cantina Barbera dei Sei Castelli di Castelnuovo Calcea in quanto la Cantina ha presentato ai media nazionali il “Risveglio del Ceppo”, un progetto culturale e produttivo che unisce il vino all’arte e al territorio.

Protagonista assoluta di questa due giorni  è  stata la nuova linea di vini che prende il nome di “Risveglio del Ceppo”, presentata per l’annata 2023. Questo progetto va ben oltre ogni singolo prodotto in quanto questi vini provengono da vigneti realizzati utilizzando il patrimonio genetico di vigneti storici  risalenti ad inizio Novecento  e coltivati secondo i principi della viticoltura rigenerativa.
I partecipanti hanno potuto nelle due giornate vivere degustazioni guidate in un contesto immersivo e il tutto è  poi culminato nella visita collettiva alla Vigna madre, risalente ai primi anni del Novecento dove i primi ceppi, tuttora produttivi, sono stati preservati  e trasformati nel cuore pulsante  del progetto. È qui che si può cogliere il legame profondo tra il gesto artistico e la cura della terra.

A conclusione del percorso vi è stata la visita al museo immersivo permanente denominato “L’anima del vino”, dove si sono potute ammirare le opere dell’artista Ezio Ferraris, che sono sculture realizzate da vecchi ceppi di Barbera, capaci di restituire forma e voce alla memoria vinicola.

In questo spazio evocativo e al tempo stesso suggestivo gli ospiti hanno assistito in anteprima  assoluta alla presentazione dell’annata 2023 della Barbera d’Asti denominata “Il Risveglio del Ceppo”. A fare da cornice le musiche originali del maestro Christian Ravaglioli, che hanno scandito i momenti salienti, trasformando la presentazione in un rito collettivo in cui l’aspetto identitario della terra è diventato gesto, suono e racconto.

La Cantina Barbera dei Sei Castelli  è stata fondata nel 1960 e deve il suo nome alla volontà cooperativa di viticoltori originari di sei Comuni delle colline astigiane, Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Moasca, San Marzano Oliveto, Calosso e Costigliole d’Asti. Il suo nome deriva dai castelli che ancora oggi dominano su questi borghi medievali.

La Cantina  vanta 260 soci viticoltori, 800 ettari coltivati e 7 milioni di fatturato, ponendosi come un simbolo di cooperazione agricola e innovazione culturale, capace di promuovere un’agricoltura sostenibile e un vino che diventa narrazione di un territorio.

Mara Martellotta

Penne integrali in crema di zucchine: salutari e nutrienti

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Eccovi un primo piatto ricco di sapore, sfizioso ed invitante, perfetto per ogni occasione.

Ingredienti :

380gr. di penne integrali
400gr. di zucchine
80gr. di grana grattugiato
120gr. di dadini di Speck
1/2 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di prezzemolo grattugiato
3 foglie di basilico
Olio evo, sale, pepe.

Dorare i dadini di Speck in padella, tenere da parte.
Lavare e tagliare a metà le zucchine, scavare un poco la polpa e lessare al dente in acqua salata. Raffreddare e conservare l’acqua di cottura nella quale cuocerete poi la pasta.
Frullare grossolanamente le zucchine con olio, aglio, prezzemolo, basilico, grana, sale e pepe. Cuocere la pasta, unire lo speck alla crema di zucchine e servire subito. Se risultasse poco cremosa, aggiungere un mestolino d’acqua di cottura.
Buon appetito.

Paperitapatty

Molto più di una insalata di patate

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Un secondo fresco e sempre adatto

 Una preparazione semplice e sfiziosa che potete personalizzare secondo i vostri gusti per un piatto sempre diverso.
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Ingredienti:
3 grosse patate
1 scatoletta di tonno sott’olio
4 cucchiai di maionese
1 limone
1 pizzico di curcuma (facoltativo)
1 fetta spessa di prosciutto di Praga
Sale, pepe, prezzemolo o basilico
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Pelare le patate, tagliarle a bastoncini e cuocerle a vapore.
Frullare il tonno, mescolare alla maionese, aggiungere il succo del limone, il sale, il pepe, e la curcuma. Tagliare a listarelle il prosciutto privato dell’eventuale grasso, unirlo alle patate, aggiungere la salsa tonnata ed il prezzemolo. Mescolare con cura. Servire freddo guarnito con fette di limone.

Paperita Patty

Maido di Lima (Perù) incoronato a Torino miglior ristorante del mondo

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La Regione Piemonte ha accolto a Torino dal 17 al 20 giugno «The World’s 50 Best restaurants», l’Oscar mondiale della ristorazione che premia i 50 migliori ristoranti del mondo.

Per quattro giorni sono stati presenti in città e in Piemonte oltre 1.300 ospiti, più di 250 giornalisti specializzati nel settore enogastronomico, 89 ristoranti e più di 100 chef.

Il cuore della manifestazione nel tardo pomeriggio del 19 giugno nell’Auditorium del Lingotto, con il Red Carpet e la proclamazione della classifica del 50 migliori ristoranti del mondo alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, promotore della candidatura della cucina italiana a Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e di  numerose autorità, tra cui gli assessori regionali Marina Chiarelli, Paolo Bongioanni e Marco Gallo. Fuori dalla sala gli stand di sponsor e partner hanno proposto i loro prodotti agli chef, ai giurati e agli oltre 1300 ospiti.

La giuria ha decretato come vincitore il ristorante Maido di Lima (Perù), gestito da Mitsuharu ‘Micha’ Tsumura. Secondo in classifica Asador Extebarri dl Atxondo (Spagna, Paesi Baschi), terzo Quintonil di Città del Messico. Cinque gli italiani in classifica: al 16° Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia), al 18° Reale di Castel di Sangro(L’Aquila), al 31° Le Calandre di Rubano (Padova), al 32° Piazza Duomo di Alba (Cuneo) e al 43° Uliassi di Senigallia (Ancona).

Oltre al ricordo dei sapori, la Regione Piemonte consegnerà agli chef alcuni omaggi simbolo del territorio che li ospita: una bottiglia di Barolo del proprio anno di nascita, un barattolo personalizzato di Nutella e un kit da cucina su cui è riprodotta l’Allegoria di Ugo Nespolo, che ritrae tutte le eccellenze del Piemonte.

“7° Mangè an n’autra cort” a Castagnole Piemonte

Fra cibo, rievocazioni storiche e buona musica – torna per il “Solstizio d’estate”, uno degli eventi clou dell’enogastronomia piemontese

Sabato 21 giugno

Castagnole Piemonte (Torino)

Il titolo dato all’evento – “Mangè an n’autra cort” – richiama uno dei più iconici (e spesso irriverenti) modi di dire piemontesi: “Cantè an n’autra cort”, come dire vai a rompere le scatole altrove. Assolutamente di tutt’altro tono, invece, l’intento-richiamo degli organizzatori della serata tesa a inaugurare l’estate 2025 a Castagnole Piemonte, comune di poco più di 2mila abitanti alle porte di Torino, che, sabato prossimo 21 giugno, ospiterà la settima edizione di un’esperienza enogastronomica che, sotto il titolo appunto di “Mangè an n’autra cort” (“Mangiare in un altro cortile”), intende attrarre il maggior numero possibile di partecipanti e fondere nel migliore dei modi le storiche cene conviviali di buon vicinato praticate nei borghi antichi e il più moderno street food.

Il via alla festa alle 19 e se ne avrà fino a tarda notte, con l’allestimento in tutte le piazze e le vie del concentrico di stand food & drink, in collaborazione con ben quattordici “Proloco”del Piemonte che delizieranno il pubblico con i loro piatti tipici accompagnati da un buon bicchiere di vino. All’appello risponderanno le “Proloco” di Candiolo, Caramagna, Carmagnola, Castagnole Piemonte, Condove, Envie, Lombriasco, Monforte d’Alba, Osasio, Racconigi, Sommariva Perno, Vergne e Verzuolo. Ciascuna con i suoi piatti più rappresentativi: dal panino “candiolese” e gnocco fritto con Nutella per arrivare alla salsiccia porchetta capocollo e patatine, passando per il pan fritto con salumi nostrani e dadolata di pesche con gelato, via via fino all’agnolotto d’la Vila ravioles della Val Varaita e guancia brasata con puré.

Soddisfatto il gusto, si penserà a coccolare anche l’udito e la vista con la musica del dj-set di Gianluca Martino, Luca Zabellan e Matteo D’Amico che farà da gradevole sottofondo, dalle ore 19, in tutte le vie del paese. Dalle 19,15entrerà in gioco la meravigliosa “rievocazione storica” d’epoca risorgimentale, con la sfilata di oltre 150 figuranti con partenza da via Torino e arrivo in Piazza Cesare Battisti. Protagonisti assoluti il Re Vittorio Emanuele II e il suo grande amore, la Bela Rosin. La rappresentazione, con la regia di Luigi Oddoero, la conduzione di Maurizio Aglioldo e il coordinamento di Lorenzo Piana – in arte “Re Peperone” – vede la partecipazione dell’Associazione storico-culturale di Pinerolo “La Maschera di Ferro”, del Gruppo degli Sbandieratori di Villastellone “Comitato dei Templari”, del Gruppo animazione teatrale di Pinerolo “Piccolo Varietà” e della performancespeciale del mezzo soprano Rosy Zavaglia.

Al termine della sfilata, avrà inizio la serata di intrattenimento per tutta la famiglia in piazza Cesare Battisti. Dalle 22,15 saranno sul palco gli “Annovanta”, il gruppo che farà scatenare il pubblico sulle note dei brani dance più famosi degli anni ’90 e non solo, seguiti in consolle, alle 23,45, dal dj internazionale Roberto Molinaro.

In chiusura, dall’una fino a tarda notte, Christian Express, artista che ama definirsi “progressive-trance, innamorato del suono analogico”. Il tutto con la presentazione della “super voice” di Sandro Bit e la collaborazione di “DAGMA Promotion” e “Treseinovepromotion”.

Per maggiori info è possibile chiamare il numero telefonico 338/2500480 oppure scrivere all’indirizzo e-mail apscfcastagnole@gmail.com

Durante la serata saranno presenti punti informativi a tutti gli ingressi principali del centro cittadino.

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

Pasta risottata alla mediterranea

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Avete letto bene, e’ una pasta ma… cuoce come un risotto, provatela: e’ proprio appetitosa!

 

Ingredienti (per 4 persone):

320gr. di pasta corta tipo penne

15/20 pomodorini tipo Pachino

1 cucchiaio di capperi dissalati

3 cucchiai di olive taggiasche denocciolate sott’olio

1 piccola cipolla

1 spicchio di aglio

3 cucchiai di olio evo

1 bicchierino di vino bianco secco

3 cucchiai di pecorino grattuggiato

acqua per cottura

basilico e  prezzemolo freschi

Sale q.b.

 

In una larga padella mettere a dorare la cipolla,  l’aglio e i capperi tritati, aggiungere poi  le olive e i pomodorini tagliati a meta’, insaporire per qualche minuto poi unire la pasta cruda e rimestare. A questo punto, salare, sfumare con il vino bianco e poi coprire completamente gli ingredienti con acqua calda e rigirare, proprio come… un risotto. Lasciar cuocere per 10 minuti (dipende dal tempo di cottura della pasta) rimestando di tanto in tanto aggiungendo, se occorre, poca acqua. Quando pronta, spolverizzare con basilico, prezzemolo fresco tritati e pecorino grattuggiato. Servire subito. Potete sostituire gli ingredienti secondo i vostri gusti, magari aggiungendo 2 filetti di acciuga… La pasta cotta in questo modo risultera’ molto piu’ gustosa e avvolta da una cremina che vi conquistera’.

Buon appetito.

Paperita Patty

 

A Saluzzo “C’è fermento”

 

Nella capitale dell’antico Marchesato, si festeggiano per quattro giorni i 15 anni del “Salone delle birre artigianali”

Da giovedì 19 a domenica 22 giugno

Saluzzo (Cuneo)

A tutta birra! A Saluzzo, ultimi preparativi e molta attesa per “C’è fermento”, il “Salone delle birre artigianali” che quest’anno spegne quindici candeline e che andrà in scena per tutto il fine settimana, da giovedì 19 a domenica 22 giugno prossimi, presso il Cortile principale de “Il Quartiere”, al civico 1 di piazza Montebello. In collaborazione con la “Città di Saluzzo” e la “Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo”, l’organizzazione è, come sempre, della “Fondazione Amleto Bertoni”, che per quest’edizione, oltre a 20 birrifici artigianali e a 11 “food truck”, ha scelto di dare ampio spazio alla “musica” conquattro concerti delle band di “saletta live”che, da inizio anno, usufruiscono della “sala prova” messa a disposizione dalla stessa “Fondazione” e dal Comune.

I concerti si terranno ogni giorno a partire dalle 18,30 presso il “Cortile d’Onore”, e, con a seguire, dj set. Per festeggiare i 15 anni del Festival, domenica 22 giugno, ci sarà inoltre la“serata revival” con una bella sorpresa dedicata a chi, negli anni, ha partecipato al Salone. Ampio spazio sarà dato anche a “proposte ludiche” con l’accesso gratuito ai “calciobalilla” e, venerdì 20 giugno, con i “giochi da tavolo” dell’Associazione morettese “Dimensione Arcana”.

“I grandi protagonisti del Salone – afferma Carlo Allemano, presidente della ‘Fondazione Amleto Bertoni’ – saranno come sempre i birrifici artigianali, con il contributo delle proposte del cibo di strada di qualità. Ma non c’è festa senza musica. Per questo saliranno sul palco i giovani che, nei mesi scorsi, hanno provato nella saletta de ‘Il Quartiere’. Riconfermata inoltre la presenza della ‘Birroteca’ e della birra ‘Terres CF 25’, prodotta dal birrificio agricolo ‘Kauss’, nonché l’impegno alla sostenibilità con ‘eVISO’ e ‘C.S.E.A.’ di Saluzzo per azzerare, edizione dopo edizione, l’impatto climatico del Salone, sempre più una grande festa anche perché questa edizione rappresenta un compleanno importante: quindici anni che vogliamo celebrare con tutti coloro che ci hanno seguito e supportato nel tempo”.

In programma, per quanto riguarda gli eventi musicali: giovedì 19 giugno, l’esibizione del duo cantautorale “Devalle” e la voce e chitarra del “Dama Duet”, con grandi classici del rock; venerdì 20 giugno, si alterneranno la theatrical post-punk stoner metal ironic band “The Schwabs” ed il collettivo musicale “#Hahs21#” che mescola musica elettronica con elementi di funk e jazz sperimentale. Sabato 21 giugno, “Denim & Ties”, giovane cover band che propone rock moderno e contemporaneo, si intervallerà con il quartetto “33cl Band” dal repertorio hard rock e rock anni ’70 e ’80. Domenica 22 giugno, infine, il power trio cuneese “Electric Confidence”presenterà i propri inediti ispirati all’“alternative” e “hard rock”, “punk” e “blues”, e la cantautrice “Erica ed altri musicanti” concluderà con sonorità etniche, particolarmente ricercate.

Tutti i concerti saranno ad ingresso libero ed inizieranno alle 18,30. A seguire, giovedì, venerdì e sabato “dj set” fino a chiusura.

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

 

«The World’s 50 Best restaurant», l’Oscar mondiale della ristorazione

Quattro giorni con il meglio della ristorazione internazionale per incoronare Torino e il Piemonte capitali mondiali del gusto

La Regione Piemonte accoglie a Torino i «The World’s 50 Best restaurant» – l’Oscar mondiale della ristorazione che premia i 50 migliori ristoranti del mondo al via oggi, fino al 20 giugno. Una manifestazione che riunisce il meglio della ristorazione e della critica gastronomica internazionale per un evento che punta a mettere Torino e il Piemonte sotto i riflettori mondiali del gusto.

Per quattro giorni saranno in città e visiteranno il Piemonte oltre 1300 ospiti, più di 250 media specializzati nel settore eno-gastronomico, 89 ristoranti e più di 100 chef tra i migliori al mondo.

«Ospitare 50 Best è per noi una scelta strategica per posizionare Torino e il Piemonte al centro delle rotte della ristorazione mondiale. Questa è una terra che esprime un’altissima qualità gastronomica, che però non sempre è percepita come tale. Avevamo bisogno di portare qui critici, giornalisti e i migliori chef del mondo per poterlo raccontare e dimostrare a tutti», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«Da oggi il Piemonte accoglie i più autorevoli protagonisti della scena gastronomica internazionale: avranno l’occasione di scoprire un territorio che ha fatto dell’enogastronomia una delle sue espressioni culturali più alte – sottolineano l’assessore al Turismo Marina Chiarelli, l’assessore all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni e l’assessore alla Tartuficoltura Marco Gallo -. Terra di paesaggi mozzafiato, grandi vini, paesaggi e piatti noti in tutto il mondo, la Regione ha una cultura del gusto che vive ogni giorno nel lavoro di chi, con passione e competenza, contribuisce a farla crescere e conoscere. Questi giorni saranno un’opportunità preziosa per condividere questa ricchezza e, insieme, un invito a tornare».

La Città di Torino dà il benvenuto a The World’s 50 Best Restaurants con una campagna di comunicazione e un Look of the City dedicato a promuovere l’evento all’aeroporto, nelle stazioni ferroviarie, alle fermate della metropolitana e su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale.

«Siamo davvero contenti e orgogliosi di ospitare a Torino questa grande competizione internazionale – commenta il sindaco Stefano Lo Russo-. I riflettori di tutto il mondo saranno puntati sula nostra città, regalandoci una importantissima occasione di visibilità e promozione del territorio insieme all’occasione per valorizzare e far conoscere le sue eccellenze enogastronomiche, che costituiscono da sempre uno degli elementi d’attrazione per turisti e gourmand».

«Lo stanziamento straordinario che la Fondazione Compagnia di San Paolo ha deliberato testimonia concretamente la nostra volontà di far crescere il posizionamento internazionale della Regione e di valorizzarne i suoi asset strategici sostenendo eventi che parlano al mondo e rafforzando, al contempo, la rete culturale locale di un Piemonte capace di attrarre talenti, investimenti e nuove opportunità per tutta la comunità», dichiara Marco Gilli, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Si comincia questa sera alla Reggia di Venaria con la cena di benvenuto dedicata alla stampa nazionale e internazionale. Un momento conviviale durante il quale il territorio piemontese – le sue Atl e i consorzi – potranno raccontare e far assaggiare agli invitati il meglio dell’enogastronomia del Piemonte. Sarà anche l’occasione per mostrare l’offerta turistica e culturale della Regione, grazie a una serie di video che saranno proiettati durante la serata e alla presenza di guide turistiche che illustreranno ai giornalisti e agli ospiti le bellezze piemontesi.

L’aperitivo, il menù della cena e l’after dinner sono stati realizzati in collaborazione con le associazioni di categoria Ascom-Confcommercio e Confesercenti, con la partecipazione di Ifse, Italian Food Style Education, l’Accademia d’Alta cucina, Pasticceria e Restaurant management d’Italia con sede a Piobesi (Torino), dell’Associazione Cuochi della Mole, dell’Associazione Ristoranti della Tradizione Canavesana, oltre che dai cuochi, dai maestri pasticceri e dai gelatieri di Ascom Epat. In campo anche Piemonte Land of Wine, i distretti del Cibo e il Consorzio del Gorgonzola.

L’aperitivo sarà servito sulla terrazza con vista giardini con cinque isole che rappresentano le specialità delle aree territoriali della regione: Torino (dalla battuta di scottone Razza Piemontese, fino alle ciliegie di Pecetto), Cuneo (nocciole Igp, acciughe al verde e cheesecake di Robiola d’Alba e pomodorini), Asti – Alessandria (vitello tonnato, crema di peperoni con bagna cauda e insalata russa), Biella – Vercelli (insalata di riso di Baraggia DOP e antipasto misto Piemonte – Savoia) e Novara – Verbano Cusio-Ossola (specialità al gorgonzola e tomino al verde).

La cena, invece, si aprirà con un “Ovetto croccante con asparagi di Santena scottati, fonduta di Blu del Moncenisio e tartufo nero”, vincitore del Premio FIPE 2025, un’esplosione di sapori e colori.

A seguire, un raffinato “Sorbetto al Vermouth bianco”, il celebre vino aromatizzato simbolo del Piemonte, prepara il palato alla “Zuppa di ajucche”, un’antica pietanza di pane ed erbe spontanee di montagna cotta al forno secondo la tradizione canavesana. Dal Canavese ci si sposta idealmente nel territorio braidese, con le “Perle di Carnaroli con ortiche, salsiccia di Bra ed emulsione di mirtilli”. Il gran finale è affidato al dessert: il tradizionale “Giandujotto della Mole”.

Per il dopo cena, ricca offerta dei drink più celebri del territorio e alcuni classici provenienti da tutto il mondo rivisitati dai più noti bartender torinesi. L’intrattenimento è affidato ai maghi di Master of Magic che proporranno alla platea trucchi, giochi di prestigio e performance: un’anteprima del Campionato mondiale di magia in programma in Piemonte dal 14 al 19 luglio.

«È un onore e un’occasione straordinaria ospitare a Torino l’edizione 2025 di The World’s 50 Best Restaurants. È un onore, perché la nostra città è stata ritenuta all’altezza di accogliere l’evento più prestigioso del mondo nel panorama dell’alta ristorazione. Ed è un’occasione, perché ci offre la possibilità di raccontare al mondo il valore della nostra accoglienza, della nostra tradizione enogastronomica, della qualità della nostra ristorazione, delle imprese e dei prodotti del territorio. Torino è una città che custodisce una grande tradizione gastronomica, ma che sa anche guardare avanti, con spirito d’innovazione e attenzione alla qualità. Uno spirito sempre più apprezzato dai turisti, che per il 20% sceglie Torino come meta per l’offerta enogastronomica. Le Associazioni di categoria sono state coinvolte nella cena dedicata ai giornalisti italiani e internazionali alla Reggia di Venaria: una vetrina straordinaria per raccontare il nostro territorio, in uno dei luoghi più suggestivi e simbolici del Piemonte» dichiarano Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia e Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte.

Il 18 giugno, dalle ore 10, Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, parteciperà alla conferenza stampa di apertura dell’evento, alle Ogr, in corso Castelfidardo 22.

In serata sarà l’assessore Marina Chiarelli a rappresentare la Regione alla Chef feast a Villa Bria, sulla collina torinese, dove partner e sponsor si incontreranno con gli chef e la comunità dei gourmet per festeggiare l’arrivo in città. Il cuore della manifestazione sarà il giorno successivo, il 19 giugno, con il Red Carpet del 50 Best e l’Award e la proclamazione della classifica del 50 migliori ristoranti del mondo nella splendida cornice dell’Auditorium del Lingotto.

Alle 20 partirà la cerimonia di premiazione all’Auditorium Agnelli con la presenza degli assessori al Turismo Marina Chiarelli e alla Tartuficoltura Marco Gallo.

Fuori dalla Sala gli stand di sponsor e partner propongono agli chef, ai giurati e agli oltre 1300 ospiti i loro prodotti. Lo farà anche il Piemonte che con uno stand realizzato da Visit Piemonte mostrerà le immagini del territorio e della sua meravigliosa tradizione enogastronomica, oltre a proporre alcuni assaggi dei prodotti stagionali più rinomati, come la battuta di fassona con scaglie di Castelmagno, il salame di turgia, gli asparagi e dolci a base di nocciole e gianduja.

Oltre al ricordo dei sapori, la Regione Piemonte consegnerà agli chef alcuni omaggi simbolo del territorio che li ospita.

Una bottiglia di Barolo del proprio anno di nascita, un barattolo personalizzato di Nutella e un kit da cucina – zaino, grembiule e canovaccio – su cui è riprodotta l’Allegoria di Ugo Nespolo, rinomato artista piemontese. Nespolo ha realizzato un’opera per il Grattacielo Piemonte, sede della Regione, in cui ritrae tutte le eccellenze del Piemonte, dal saper fare della tecnica, dell’innovazione e dell’industria ai paesaggi di montagne, laghi e colline, dai prodotti agricoli ai piatti iconici della nostra cucina, fino ai monumenti che caratterizzano Torino e il Piemonte.

Tre itinerari alla scoperta delle eccellenze del Piemonte – tra sapori, cultura e tradizione – sono curati da Visit Piemonte per oltre venti giornalisti internazionali in occasione della manifestazione. I percorsi toccheranno alcune delle aree più rappresentative del territorio: dalle suggestive zone dei laghi, alle colline patrimonio UNESCO di Langhe, Monferrato e Roero, dove i partecipanti vivranno l’emozione della caccia al tartufo e approfondiranno la tradizione dei Tajarin. Il viaggio proseguirà poi nella zona delle risaie e nel Canavese, con un’esperienza educativa dedicata alla ricerca di funghi e frutti di bosco, accompagnata dalla degustazione del rinomato Erbaluce. Ogni tappa sarà arricchita da pranzi e cene in location iconiche dell’enogastronomia piemontese e torinese, per offrire un’immersione completa nella cultura del gusto che caratterizza la Regione.

A Buonissima sarà protagonista Rasmus Munk dell’Alchemist di Copenaghen

È  stata presentata oggi presso Gallerie d’Italia, nella centrale piazza San Carlo, la Buonissima Summer Edition,  edizione speciale dell’evento gastronomico di riferimento della città,  con più di 25 appuntamenti  e cinquanta chef provenienti dall’Italia e dal mondo e che prenderà  il via il 17 giugno, per concludersi il 20 giugno prossimo.

In occasione del taglio del nastro della Summer EdItion, è  stata annunciata in anteprima anche qualche novità riguardante l’edizione autunnale di Buonissima, quando da mercoledì 22 a domenica 26 ottobre si alzerà il sipario sulla quinta edizione di Buonissima, evento creato dai giornalisti enogastronomici Stefano Cavallito e Luca Iaccarino, insieme allo chef Matteo Baronetto, evento che unisce cibo, arte e bellezza.

Grande novità dell’edizione invernale sarà la presenza di Rasmus Munk, lo chef di Alchemist, a Copenaghen, ottavo miglior ristorante al mondo nella The World’s 50 Best Restaurants 2024, 2 stelle Michelin e Stella  Verde Michelin. A lui il compito di curare l’appuntamento più atteso di Buonissima 2025,  che si preannuncia anche come uno degli eventi gastronomici più importanti dell’anno in Italia. Sarà sua la firma di “A taste of Alchemist” di sabato 25 ottobre prossimo che, come da tradizione di Buonissima, non sarà una semplice serata gastronomica, ma un evento spettacolo ricco di contenuti interattivi, che trasformeranno il tutto in un’esperienza indimenticabile e irripetibile.

Il nome di Rasmus Munk si viene ad aggiungere a quello dei grandissimi nomi della ristorazione mondiale che hanno calcato il palco di Buonissima nelle precedenti edizioni, da Massimo Bottura a Ferran e Albert Adrià, da Alain Ducasse a Enrico Crippa, da Virgilio Martinez a René Redzepi, Massimiliano Alajmo.

Buonissima 2025 parlerà anche catalano, in occasione di Bistromania,  grazie alla nascita di un gemellaggio gastronomico con la Catalogna. Siamo nel Nord Est della Spagna, a Barcellona, ma anche a Gerona, Lleida e Terragona. Saranno queste zone a regalarci per una serata indimenticabile i loro migliori cuochi, ospiti  eccellenti di una serata in cui il bistrot all’italiana sarà chiamato a dialogare con i migliori interpreti iberici e, in particolare, cinque bistrot catalani.

Mara Martellotta