Nella splendida cornice della “Sala da pranzo” del Castello Reale di Racconigi si è svolto nei giorni scorsi il convegno “La terra e l’agricoltura simbiotica” evento interclub organizzato dal Lions Club Scarnafigi Piana del Varaita e dal locale Lions Club Racconigi. Presente all’evento, in rappresentanza del Governatore del Distretto 108Ia3 Mauro Bianchi, il primo vice presidente Giovanni Costa ed autorità lionistiche della zona. Tra il pubblico l’ex Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano Antonio Miglio, la Consigliera delegata all’agricoltura del Comune di Racconigi Ines Ghigo, rappresentanti dell’associazione “Octavia” che raggruppa molti comuni del saluzzese, Sindaci ed Amministratori comunali dei comuni della zona, oltre numerosi addetti del settore agricolo ed agroalimentare. Dopo la lettura di alcuni passi del codice lionistico da parte del Cerimoniere Lion Adelina Asselle, i saluti del Presidente LC Racconigi Michele Tropini e del Presidente del LC Scarnafigi Piana del Varaita Pietro Rabbia che ha presentato i relatori il Primo Vice Presidente del Distretto Lions 108Ia3 Giovanni Costa nel suo saluto ha evidenziato l’importanza dell’argomento del Convegno. E’ tra i compiti e gli scopi dei Lions la salvaguardia dell’ambiente, la prevenzione e la salute dell’uomo La relazione è stata tenuta da Sergio Capaldo veterinario ed agronomo, tra i fondatori del consorzio LA GRANDA attualmente impegnato a tempo pieno per sviluppare l’associazione e promuovere la piemontese nel mondo, collabora con Slow Food e segue altri Presìdi che tutelano razze autoctone, responsabile della qualità della carne per tutti gli Eataly d’Italia. Nel suo intervento Sergio Capaldo ha affermato che l’Agricoltura simbiotica è un miglioramento, è un’evoluzione ormai necessaria per rendere le pratiche agricole più sostenibili sotto il punto di vista economico e per salvaguardare l’ambiente e la salute dell’uomo. L’Agricoltura Simbiotica ha come primo punto cardine l’utilizzo delle micorrize. Recenti studi hanno confermato che inoculando nel terreno dei composti microbici le radici si sviluppano molto di più con conseguenti risultati anche per i frutti della terra e poi per l’uomo. Il nome simbiotico indica proprio questo profondo legame di simbiosi che si trova in natura. La scommessa è quella di fare in modo che venga sviluppata tra gli agricoltori della nostra pianura questo nuovo modo di coltivare la terra che avrà positive conseguenze sull’allevamento del bestiame che godrà di una alimentazione naturale, sulla coltivazione di frutta e ortaggi e di conseguenza sull’uomo che potrà cibarsi di prodotti genuini e naturali. E’ indubbio che una sana alimentazione migliora la salute, fa vivere bene ed abbatte i costi sociali e potrà essere l’inizio di una nuova filiera che potrà garantire uno sviluppo economico ai giovani del nostro territorio. E’ intervenuto successivamente il Dr. Giusto Giovannetti, direttore scientifico del CCS Aosta, che ha spiegato che il brevetto consente di migliorare le condizioni di crescita e di sviluppo delle piante destinate all’alimentazione umana ed animale “per incrementare la quantità di sostanze antiossidanti, ridurre la quantità di sostanze cancerogene, micotossine e nitrati accumulati nelle piante ed aumentare la qualità degli alimenti in funzione della tutela della salute del consumatore”. Le piante, per assorbire dal terreno le sostanze nutritive necessarie per vivere, hanno bisogno dei microrganismi della rizosfera che cooperano con l’apparato radicale. La radice delle piante stabilisce unioni simbiotiche con i funghi micorrizici e collaborazioni con batteri, attinomiceti e funghi saprofiti, che coadiuvano la funzione di assorbimento delle sostanze nutritive e del l’acqua dal terreno; essi amplificano le capacità esplorative della radice di circa 600/800 volte, moltiplicando la normale estensione dell’apparato radicale, cambiando anche la fisiologia della pianta stessa. Il ricercatore ha inoltre fatto presente che “l’utilizzo delle micorrize e dei batteri della rizosfera costituisce uno strumento sorprendentemente vantaggioso per ridurre il passaggio degli inquinanti chimici nella catena alimentare grazie al lavoro metabolico dei citocromi P450 e degli enzimi di coniugazione presenti nei funghi micorrizici e nei batteri della rizosfera”.
Considerata l’importanza e l’attualità del tema entrambi i direttivi dei Lions Club Scarnafigi Piana del Varaita e Racconigi sono intenzionati a riproporre nel prossimo anno lionistico l’argomento coinvolgendo anche il Distretto e le associazioni agricole.