Ospitato dal Politecnico di Torino e alla sua seconda edizione italiana questo “StartUp Accelerator” porterà a 100 nuove idee di impresa
Trasformare un’idea in un’impresa innovativa in tre settimane, con il supporto dei maggiori esperti delle più importanti università e aziende tecnologiche internazionali, sotto la stretta osservazione di rappresentanti di Venture capital e Fondi di investimento.
È l’obiettivo dei 600 partecipanti a EIA Turin 2017, la European Innovation Academy ospitata dal Politecnico di Torino dal 10 al 28 luglio alla sua seconda edizione italiana. Grazie a un accordo siglato tra il Politecnico ed EIA e al coinvolgimento di tutto il sistema territoriale cittadino e regionale, dal 2016 Torino è infatti la sede di questo StartUp Extreme Accelerator di grande prestigio internazionale. EIA Turin 2017 ha ricevuto il supporto di FCA e Intesa Sanpaolo ed è stata accolta con entusiasmo dalla Città, dall’Università degli Studi di Torino e dal mondo delle imprese, degli incubatori e della formazione, con il sostegno, in particolare, della Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Torino.
Per venti giorni gli spazi del Lingotto del Politecnico di Torino si trasformeranno in un laboratorio creativo dove si confronteranno giovani di talento di tutto il mondo: ingegneri, studenti di marketing ed economia, provenienti dalle più prestigiose università del mondo, ma anche persone che già lavorano in azienda e vogliono sfruttare l’occasione dell’Academy per “accelerare” l’innovazione. Gli innovatori di EIA incontreranno mentor e investitori provenienti dalla Silicon Valley e dal territorio regionale e nazionale: nomi di primo piano del mondo universitario e imprenditoriale che metteranno a disposizione la loro esperienza come strumento e leva per la promozione dell’imprenditorialità a base tecnologica. Fra i mentor coinvolti ci sono Ravi Belani (Alchemist, Stanford University), Ken Singer (UC Berkeley), Martin Omander (Google), Danny Lange (Unity), Klaus Busse (FCA).
I partecipanti all’Academy provengono dalle migliori università internazionali: UC Berkeley, Tsinghua University, Utc Sorbonne Paris, University of Texas a Austin; numerosa anche la rappresentanza torinese, con 50 studenti del Politecnico di Torino su tutti i livelli di studio e ragazzi provenienti da Università di Torino, Università di Trento, SAFM – Scuola di Alta Formazione al Management e IUSTO.
EIA porterà a Torino le metodologie nate nella Silicon Valley per trasformare idee e tecnologie in start up, attraverso mentoring e tutoraggio imprenditoriale. I partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi multidisciplinari, dovranno sviluppare un business partendo da un’idea iniziale. Nella prima settimana i giovani innovatori individueranno l’idea e i prodotti, nella seconda sarà creato il prodotto di base e nella terza sarà effettuato il test di mercato per verificarne l’appetibilità per i consumatori. Gli studenti saranno quotidianamente monitorati e supportati dagli esperti di settore. Al mattino si terranno gli incontri con i mentor, invece il pomeriggio sarà dedicato al lavoro di gruppo.
Gli ambiti su cui si lavorerà sono mobility, food e design: tre grandi filoni, che rappresentano esempi dell’eccellenza della cultura imprenditoriale italiana, all’interno dei quali dovranno rientrare i progetti selezionati come idee da trasformare in impresa. Ambiti che siamo abituati a considerare come molto legati alla tradizione, ma che in realtà hanno un grande potenziale di innovazione. Le migliori idee sviluppate durante l’evento saranno finanziate da Venture Capitalist internazionali e sostenute nell’ingresso sul mercato.
Ma EIA è un’opportunità anche per le aziende. Grazie ad un accordo siglato con la Camera di commercio di Torino, nell’ambito delle attività di Alps Enterprise Europe Network, sono due le opportunità offerte alle imprese piemontesi nell’edizione di quest’anno:
– la partecipazione gratuita per 50 manager di aziende innovative già strutturate, con più di 6 anni di attività, ad una giornata di alta formazione, l’Executive Innovation Day, in programma il 14 luglio
– l’accesso gratuito a 5 start up (ciascuna con 3 partecipanti) a tre sessioni nell’ambito del programma di Keynote Session.
Ottima la risposta a queste proposte da parte delle aziende locali, con la partecipazione di realtà di altissimo livello, con competenze innovative e high tech applicate in diversi settori (automotive, ambiente, chimica, energia, aerospazio, logistica, biometria, data management, ecc.). Le imprese ammesse sono state selezionate dalla Camera di commercio e dagli stessi esperti di EIA sulla base di diversi criteri, come il tasso di innovazione, il potenziale di crescita, il possesso di brevetti o prodotti high tech fortemente innovativi, la propensione all’internazionalizzazione, l’aggiudicazione di bandi europei.
(foto: il Torinese)
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Il Presidente di EIA Alar Kolk ha commentato: “Europe can grow only through innovation, it’s our duty to experiment with unique ideas to restructure our economies. EIA accelerator provides unprecedented opportunity to anyone who is willing to take the challenge to change the world and bring new products and services to global market in record 15 days. Make no mistake, it’s gonna be hard – many failures on road. The journey will test our brightest minds and willingness to build the future”.
“Poter ospitare per la seconda volta nel nostro campus un evento così prestigioso come la European Innovation Academy è una grande opportunità per accrescere ulteriormente la nostra capacità di proporre innovazione e di creare impresa, dando una dimensione nuova alla modalità classica con la quale questi temi si affrontano in un’università. Riteniamo, quindi, che si tratti di un’ottima occasione per i nostri studenti, ma anche per l’intero sistema territoriale, qualificando Torino come una realtà di primo piano a livello internazionale per lo sviluppo dell’imprenditorialità e del trasferimento tecnologico”, ha aggiunto il Rettore del Politecnico Marco Gilli.
“Siamo molto felici di essere Partner di questa iniziativa. Il nostro Gruppo sta ormai da tempo percorrendo una strada che guarda all’innovazione: multicanalità, digitalizzazione, big data, oltre all’Innovation Center creato qui a Torino. Crediamo fermamente che uno dei modi per rispondere alle nuove sfide a livello globale, sia quello di favorire una relazione virtuosa tra il mondo accademico e quello produttivo. È necessario porre le condizioni affinché le nuove generazioni possano sviluppare le loro idee e mettere a disposizione del mercato le loro capacità innovative. Per questo motivo, oltre ad appoggiare iniziative come questa, abbiamo avviato ormai da anni un programma per favorire la nascita di Start up e supportare le imprese nell’esplorazione di tecnologie e nuove soluzioni”, ha commentato Enrico Bagnasco, responsabile Direzione Sistemi Informativi Intesa Sanpaolo.
“Fiat Chrysler Automobiles – ha spiegato Gilberto Ceresa, responsabile dell’Information & Communication Technologies per le regioni EMEA e LATAM di FCA – ha deciso di collaborare con la ‘European Innovation Academy’ anche per questa seconda edizione 2017 perché riteniamo che lo sviluppo di un ecosistema innovativo (che la European Innovation Academy può favorire) rappresenti una bella opportunità per l’evoluzione di alcune competenze e professionalità di cui l’industria Automotive ha bisogno. In particolare, l’evoluzione del concetto di Mobility e l’Industry 4.0, che in FCA rappresentano ormai delle realtà tecnologiche in parte consolidate, possono essere temi di stimolo all’imprenditorialità e allo sviluppo di nuove idee e soluzioni”.
“Come Camera di commercio di Torino sfruttiamo la presenza di EIA a Torino per offrire opportunità concrete in particolare alle nostre aziende – ha aggiunto Vincenzo Ilotte, Presidente dell’ente camerale torinese – Rispetto all’anno scorso, poi, abbiamo voluto aggiungere un tassello in più: oltre alla partecipazione gratuita alle keynote sessions offerta a 5 start up, in questa edizione, con l’Executive Innovation Day, abbiamo voluto proporre un appuntamento nuovo espressamente dedicato alle aziende già strutturate, con almeno 6 anni di attività alle spalle, che vivono il delicato passaggio di consolidamento e di crescita della propria idea innovativa. L’obiettivo per noi è che queste pmi, pur essendo già strutturate, imparino ad innovare con la stessa velocità delle start up e che accelerino così anche la propria crescita sui mercati internazionali”.