ECONOMIA- Pagina 54

I vini di montagna, colture eroiche nei terreni impervi fino a 800 metri

“Vini all’insù 2024”

A Perosa Argentina Sabato 4 e domenica 5 maggio

Sono prodotti fra i 400 e gli 800 metri di quota, all’interno di vigneti dall’alto valore ambientale e naturalistico, oltreché di forte impatto paesaggistico. Parliamo dei grandi “vini di montagna”, frutto delle cosiddette “colture eroiche”, portate avanti da aziende davvero encomiabili, condotte da imprenditori, veri e propri “eroi” della nostra viticoltura, impegnati a ridare vita a terreni impervi, facendo ricerche – faticose e non facili – su antiche varietà. A loro e ai loro fantastici, unici, vini si vuole rendere omaggio e visibilità con la rassegna dal titolo ben esplicito di “Vini all’insù”, in programma sabato 4 e domenica 5 maggio nella storica “Villa Willy” di via Re Umberto, a Perosa Argentina, in Val Chisone e, per la cronaca, paese d’origine dei genitori del celebre attore francese Fernandel, indimenticato interprete di Don Camillo. Organizzata dall’“Unione Comuni Valli Chisone e Germanasca” in collaborazione con il “Consorzio Doc Pinerolese” e “Ais Piemonte”, la rassegna metterà in mostra i prodotti di piccole, interessantissime, aziende provenienti, oltreché dal Pinerolese, dal Canavese, dalla Valle di Susa, così come dalla Valtellina, dall’Alta Langa, e dal Monferrato Alessandrino. Ospiti anche Veneto, Liguria e Toscana.

Estremamente variegata la “mostra mercato” con banchi d’assaggio in agenda dalle 10 fino alle 19. Ben 35 saranno i “produttori” in rassegna, provenienti da: PiemonteLiguriaValle d’AostaVenetoLombardia e Toscana.

Tra le chicche, il vino prodotto sul Monte Amiata (con l’azienda “La Pescinella” di Grosseto) e quelli realizzato con le viti della Valtelllina, dall’Azienda agricola “Le Strie”. Dalla Liguria, invece, arrivano bottiglie che derivano da varietà autoctone riscoperte, come il “Moscatello” di Taggia e il “Vermentino” delle Cinque Terre. Da non perdere anche le etichette prodotte sulla collina novarese e nel Saluzzese, come il “Chatus” e il “Pelaverga”.

 In prima fila, i vini pinerolesi, con ben 13 aziende. Sarà anche presente il “Consorzio Produttori Terre del Ramìe”, un vino prodotto unicamente nei comuni di Perosa Argentina e Pomaretto, grazie a vigneti in quota (tra i 600 e i 900 metri), lungo pendii estremamente ripidi contraddistinti da terrazzamenti a secco che furono coltivati già nel Medioevo. Insieme al Consorzio, ci saranno, poi, “Cantina Dellerba”, “Giro di Vite”, “Refourn”, “Vin del Roc”, “Scuola Malva”, “Countadin”, “La Chabranda”, “Pizzini”, “Autin”, “Beltramo” e “Ognissanti”.

Per chi vuole, sabato e domenica pomeriggio, sarà anche offerta la possibilità di “visite guidate” ai “vigneti eroici” di Pomaretto. Inoltre, sabato alle 19 al “Ciabot di Pomaretto”, si terrà l’“Aperitivo tra i vigneti del Ramìe”: da prenotare al 349/1889748.

Molto interessanti saranno anche le “degustazioni a tema”.  Sabato 4 maggioalle 11, i formaggi del territorio, a marchio “Delizie del Dahu”, incontrano due bianchi e due rossi del Pinerolese. Alle 16, invece, degustazione di una selezione di otto vini presenti alla manifestazione, a cura di “AIS Piemonte”, con la partecipazione del presidente Mauro Carosso: si tratta di quattro bianchi e quattro rossi. L’esperienza si ripete domenica, ma alle 11, con altre otto etichette diverse, sempre sotto la guida di “Ais Piemonte”.

Domenica alle 16, invece, degustazione, guidata dal “Sommellier” Sandro Gastaut, di “passiti” prodotti nel Pinerolese e in Valsusa abbinati al cioccolato di “Cioccolato Puro” di Pinerolo, azienda di eccellenza del territorio.  Prenotazioni per le quattro degustazioni guidate al 329/ 3154517. Ognuna ha un costo di 20 euro.

Per ulteriori info: tel. 338/ 730 8204.

g. m.

Nelle foto: immagini di repertorio

Approvato il bilancio 2023 di Turismo Torino

Lunedì 29 aprile si è tenuta l’assemblea dei soci di Turismo Torino e Provincia, con la presenza dell’80% degli aventi diritto. L’assemblea soci annovera 77 soci tra pubblici e privati ed è presieduta dal presidente Maurizio Vitale.

Nel corso dell’assemblea è stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo e il piano d’attività 2023 presentato durante il Consiglio di amministrazione del 15 marzo scorso.

“Siamo lieti di annunciare – afferma il Presidente di Turismo Torino – che la nostra ATL ha mantenuto un virtuoso equilibrio di bilancio, il cui valore di produzione è cresciuto dell’11% sia per linee interne sia esterne, grazie agli investimenti dei propri soci; avendo efficientato la propria gestione e rinnovato i fondi rischi riservati al sostegno del rilancio territoriale, guarda al futuro con fiducia”.

L’Assemblea soci è stata l’occasione per evidenziare il ruolo cruciale dell’ATL come ente promotore di vivacità e diversità della provincia di Torino. Gli sforzi compiuti di marketing, sviluppo, promozione e accoglienza hanno portato a risultati significativi in termini di vendite della Torino+ Piemonte card, di aumento delle interazioni digitali attraverso i social network e il sito turismotorino.org e del prosieguo di iniziative come la Merenda Reale (oltre 1300 merende servite), l’extra Vermouth ( oltre 1380 aperitivi serviti) e i Welcome Tour, con oltre mille partecipanti tra Torino, Ivrea, Susa, Pinerolo, Chieri e Carmagnola, 487 gruppi già prenotati.

Sul fronte dell’accoglienza Turismo Torino e Provincia attraverso i suoi 14 uffici del Turismo ha registrato oltre 190.600 tra contatti e passaggi, evaso oltre 576300 informazioni, di cui il 71% rivolte verso l’Italia, il 29% verso l’estero per un totale di quasi 29 ore di apertura al pubblico.

Sul fronte della promozione, l’ATL ha partecipato a 46 tra fiere, presentazioni, workshop e educazione per Tour operator in Italia e all’estero, con oltre 19.500 contatti registrati. Sul fronte congressuale 15 gli eventi acquisiti per un totale di 13650 partecipanti e oltre 40 mila presenze, con una ricaduta economica pari a 14.242.500 euro.

Sul fronte della comunicazione sono stati portati sul territorio circa 30 giornalisti della carta stampata e digitale, registrando oltre 180 articoli pubblicati con copertura locale, nazionale ed estera. L’ATL è presente sui principali social media, come Facebook, Instagram Youtube e recentemente TikTok.

Tra le azioni social e web principali del 2023 si evidenzia la collaborazione con il sociao media team Ryanair, per la produzione di contenuti su Torino che hanno totalizzato oltre 79 mila views, il coordinamento, gestione e realizzazione di Torino Art Tour. 5 influencer per raccontare i grandi eventi di arte in Piemonte, a Torino, l’arte contemporanea e le Luci d’artista.

All’interno della strategia di promozione di Torino e della sua provincia come attraente destinazione turistica, riveste un ruolo strategico quello dei media relations. Nel primo quadrimestre sono stati ospitati Linea Verde RAI 1 con una puntata andata in onda su Torino e la Valle di Susa il 4 febbraio scorso con 3 milioni e 100 mila spettatori; National Geographic Polonia, il settimanale francese Les Echos Weekend, Le Parisien Weekend, National Geographic Spagna, il magazine francese Lonely Planet e la rubrica Yes Weekend di SKY TG 24 che inaugura la stagione dei viaggi da Torino. Nel mese di gennaio 2024 noti magazine inglesi come The Arbuturium, Luxuriate Life, Scottish Sun e The Daily Telegraph hanno scoperto le località Montane di Sestriere e Sauze d’Oulx in collaborazione con Vialattea e i rispettivi consorzi, mentre il noto quotidiano britannico The Times ha raccontato Bardonecchia con oltre 495 mila copie distribuite. A febbraio, in collaborazione con l’ATL Cuneese e su finanziamento della Regione Piemonte, sono giunti sul comprensorio della Via Lattea, dopo Limone Piemonte e Prato Nevoso, importanti media da UK, Olanda, Danimarca e Svizzera.

Mara Martellotta

FOR.AL. un’offerta formativa a tutto campo

 

Intervista al direttore generale Veronica Porro

 

di Massimo Iaretti

 

Veronica Porro è dal 2002 in Foral. Dapprima è stata direttore delle sedi di Valenza e Novi Ligure, attualmente ricopre l’importante ruolo di direttore generale del Consorzio per la formazione generale nell’alessandrino (in acronimo, appunto, For.Al) nato nel 1998 e costituito in forma di Scrl per iniziativa congiunta e paritetica di enti locali, associazioni che rappresentano il mondo delle imprese, imprese commerciali ed enti no profit.

 

Le abbiamo posto alcune domande sull’attività di For.Al. presenti e in prospettiva futura.

 

Direttore come e dove si declina la vostra offerta formativa ?

 

In tutte le quattro sedi, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure e Valenza.

Lavoriamo in diversi ambiti, la fascia dei giovani ultra14enni con corsi di istruzione e formazione professionale e percorsi triennali che sono sovrapponibili al triennio delle superiori, con corsi per disoccupati, per occupati, corsi realizzati su misura, corsi per la sicurezza sul lavoro.

 

Quindi è un’offerta variegata e per ogni età ?

 

Certamente, per i maggiorenni non ci sono limiti di età, operiamo su attività che rispondono a bandi regionali che sono a loro volta coperti da fondi europei cui si sono aggiunti dopo il periodo dell’emergenza Covid quelli resi possibili con i fondi del PNRR

 

Quest’ultima situazione ha portato a dei cambiamenti ?

 

Questo da un lato ha ‘stravolto’ e modificato il nostro sistema formativo per adulti. Si parte con gli utenti profilati dai centri per l’impiego che necessitano una formazione in termini di durata diversa. Ci sono disoccupati pronti per essere inseriti o reinseriti nel mondo del lavoro, ci sono ambiti che hanno necessità di trovare nicchie che consentano di trovare occupazione, ecc.

Fatta questa indispensabile premessa, possiamo dire che sono stati raggiunti i target stabiliti dalla Regione Piemonte con molti ricollocati

 

Vi occupate di apprendistato ?

 

Non lo gestiamo direttamente ma in ATS con tre filiere – commercio, artigianato, piccole imprese – in collaborazione con le associazioni di categoria in tutte le sedi. Da loro riceviamo le classi di allievi e somministriamo la formazione obbligatoria.

 

Avete una limitazione territoriale ?

 

Come detto abbiamo quattro sedi con le loro peculiarità Alessandria per la sicurezza, il terzo settore e il commercio internazionale, Casale Monferrato per le acconciature gli operatori sociosanitari e nella nuova sede di palazzo Trevisio l’operatore logistico, Novi il settore elettrico/meccanico per Valenza il settore orafo. E l’utenza non ha confini provinciali o regionali.

 

In particolare Valenza …

 

La particolarità della sede di Valenza è che essendo la scuola del distretto orafo ha un’attrattività su tutto il territorio nazionale ed ha un alto grado di innovazione per essere al passo con le aziende.

Questo perché la collaborazione con le aziende del For.Al. è un fatto storico, connaturato con le aziende stesse basandosi su uno scambio continuo con loro e avendo un’offerta formativa tarata rispetto alle esigenze delle imprese del settore. Grazie a questo siamo in grado di formare tutte le figure professionali che vengono richieste dal settore orafo.

 

A Novi invece l’elemento di punta è il settore meccanico/elettrico ?

 

Esatto qui sono stati avviati corsi GOL del PNRR. Se n’è svolto uno per saldatura, molto richiesto dalle aziende e ci sono quelli in ambito socio assistenziale rivolti alla creazione di assistenti familiari anche propedeutici alla formazione degli OSS.

 

Mentre a Casale e ad Alessandria …

 

A Casale Monferrato, oltre ai corsi per giovanissimi dove quello per acconciatore è stato molto richiesto, si sta organizzando un percorso per operatore logistico, con un occhio particolare al settore del freddo e in collaborazione con aziende ed istituti scolastici territoriali sempre molto attivi.

In Alessandria, infine, viene svolta tutta formazione professionale per adulti e aziende. Vorrei ancora aggiungere che è stato riattivato il bando sulla formazione continua individuale su tutte le quattro sedi che consente varie tipologie di corsi in orario preserale e serale per gli occupati.

 

 

È partita la nuova campagna per destinare il 5×1000 al Cottolengo

 

 

“Tocca con mano, dona con fiducia” è il messaggio principale che il Cottolengo vuole trasmettere nella nuova campagna di sensibilizzazione sulla firma del 5×1000. Destinare il 5×1000 alle attività portate avanti dal Cottolengo a Torino e in Italia vuol dire scegliere di donare con la certezza che questi contributi si trasformeranno in progetti concreti, di aiuto tangibile a numerose perone con fragilità, accolte ogni giorni dalla piccola casa della Divina Provvidenza. Per rappresentare il primo “concept” della campagna sono state create tre immagini: “Dona educazione”, “Dona assistenza” e “Dona salute”, che raccontano l’attività del Cottolengo nell’ambito educativo e scolastico, in quello dell’assistenza alle persone anziane e con disabilità, in quello della salute per tutti.

Il primo soggetto pone l’attenzione sulla formazione integrale di bambini d ragazzi,con particolare attenzione ai più deboli, che viene riservata ai più deboli nelle scuole Cottolengo presenti in Italia. Da sempre, infatti, le scuole cottolenghine, facendo riferimento costante alla mission del proprio fondatore San Giuseppe Benedetto Cottolengo, hanno al centro del proprio impegno l’allievo nella sua interezza, senza alcun pregiudizio rispetto alla provenienza, alla razza, alla cultura e alla religione.

La seconda strada punta all’assistenza della persona, come è l’offerta quotidiana dei pasti completi destinati ai fratelli e alle sorelle indigenti, presente nelle mense di “casa accoglienza” del Cottolengo di Torino e Pisa.

L’ultima immagine racconta l’importanza della cura e della salute della persona di qualsiasi età, offerta in particolare dall’Ospedale Cottolengo di Torino, in cui è presente l’ambulatorio infermieristico “Granetti”, che accoglie gratuitamente persone con fragilità, impossibilitate a sostenere le spese sanitarie, e dal Cottolengo Hospice a Chieri, aperto nella casa dove è morto il Santo Cottolengo, per accompagnare i pazienti bisognosi di cure palliative e della terapia del dolore nella fase terminale della vita terrena.

Il secondo “concept” della campagna ha come oggetto principale una mano i  primo piano, e si intitola “Tocca con mano”. Un’immagine che sottolinea la realizzazione di progetti concreti, rivolti al supporto di chi è meno fortunato, e si possono toccare con mano in quanto reali. La donazione del 5×1000 al Cottolengo è un contributo che ha la certezza di poter aiutare i più fragili. La mission della “Piccola Casa” si realizza infatti accogliendo gli ultimi e gli scartati dalla società.

“Tutti – scrive il Padre Generale della Piccola Casa, Padre Carmine Arice – negli ultimi Orientamenti pastorali per la PiccolCasa, abbiamo il dovere di sostenere coloro che la Provvidenza ci fa incontrare e, ancor di più, siamo chiamati ad aiutare chi viva esperienze di solitudine e abbandono, e sono affidati alle nostre cure, oltre a percepire che anche la loro vita puo essere dignitosa, importante e piena di significato”.

“Non si vive di solo pane – sottolinea Padre Arice – le ricchezze materiali non bastano e nemmeno il prestigio sociale. Il desiderio più intimo di ognuno di noi è quello di essere felici e la strada del senso è la strada maestra per raggiungere questa meta. Ciò non sara possibile senon daremo alla nostra vita gli strumenti necessari per distinguere il bene dal male e il vero dal falso”.

 

Per sostenere le attività del Cottolengo inserire il codice fiscale: 97656390016

infodonazioni@cottolengo.org

 

Mara Martellotta

Pasticcio Crt, Marrone: “Le istituzioni facciano squadra”

Nel caos che sta portando al commissariamento la Fondazione Crt dopo le dimissioni del presidente Fabrizio Palenzona, una proposta  di rilancio del ruolo delle istituzioni locali nelle dinamiche dell’ente di via XX settembre viene dall’assessore regionale Maurizio Marrone. L’esponente di Fdi, in una intervista pubblicata questa mattina sulla Stampa sostiene che fino a oggi Città di Torino e Regione Piemonte, rappresentate nell’ente bancario, si sono in fondo limitate ad “accompagnare decisioni nate nel privato”, senza però assumere un peso specifico significativo. Una proposta interessante: quella, in sostanza, di attribuire alle istituzioni che rappresentano i cittadini e il territorio una maggiore “dignità”. Un ritorno alla concordia istituzionale dei tempi di Ghigo e Chiamparino oggi riveduta e corretta tra Cirio e Lo Russo? Marrone afferma nell’intervista di non amare tanto questo modello, nel senso che non è opportuno su temi divisivi come per esempio la “legalizzazione” di Askatasuna ma, certamente, su aspetti che riguardano la crescita e lo sviluppo della comunità le istituzioni pubbliche devono collaborare e far sentire il proprio peso. Insomma, contare di più. Chissà che lo scatto di orgoglio da parte di Città e Regione (e Camere di Commercio) auspicato da Marrone non serva finalmente a migliorare l’azione di Fondazione Crt e di tutte le altre realtà analoghe a Torino e in Piemonte.

Palenzona (polemico) lascia la presidenza di Fondazione Crt

Dopo un anno di presidenza  Fabrizio Palenzona si è dimesso dalla  carica di presidente della Fondazione CRT, dopo il caos dei giorni scorsi che ha visto  la revoca dell’ex segretario generale Andrea Varese  sostituito ad interim nella tarda serata di ieri  dall’avvocato Annapaola Venezia, già Vicesegretario Generale.  Palenzona ha scritto una lettera al CDA della Fondazione in cui si legge:  “ho rinunciato a ricevere qualsiasi emolumento e finanche qualsiasi rimborso spese così come ho rinunciato ad assumere incarichi tramite la fondazione. Ciò non è bastato a tacitare bieche speculazioni sulla mia persona e sui miei collaboratori così come sulle importante operazioni effettuate negli ultimi mesi peraltro sempre approvato all’unanimità dal consigli di amministrazione. Nei tempi più recenti c’è stato un pessimo spettacolo offerto da taluni componenti degli organi sociali che hanno cercato di piegare a logiche spartitorie la gestione di un ente. (…) Spero che il mio gesto possa contribuire a rasserenare gli animi e favorire un profondo ripensamento della governance di Fondazione Crt”.

Intanto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRT, tenutosi il 22 aprile, ha deliberato all’unanimità dei presenti le nomine in vista della scadenza del mandato di alcuni degli enti collegati e delle società partecipate. Inoltre il CdA, all’unanimità dei presenti, ha valutato di non procedere oltre con l’analisi dei documenti legati al presunto patto tra Consiglieri, così da permettere agli organi e al nuovo Consiglio di Indirizzo di lavorare in piena serenità.
In vista dell’Assemblea della Società Consortile per Azioni OGR – CRT, che sarà chiamata a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2024-2027, Fondazione CRT ha designato: Davide Canavesio, Presidente e Amministratore Delegato; Caterina Bima, Vice Presidente; Ciro CattutoMarcello Durbano, Luisa PapottiPierluigi PoggioliniAntonio Robazza, Consiglieri; Anna Maria Di Mascio e Gianni Maria Stornello, Sindaci effettivi; Francesco Neri, Revisore unico.
Il CdA ha inoltre designato i nuovi componenti del Collegio dei Revisori dei Conti di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, che resterà in carica per quattro esercizi: Luca Poma, Presidente; Stefano Carpaneto e Gianluca Pantaleo, Revisori effettivi.

 

Si rinnovano anche gli organi sociali della Fondazione ULAOP CRT, che resteranno in carica per i prossimi tre anni. Il CdA ha indicato Anna Maria Di Mascio come Presidente; Elisabetta Mazzola, Vice Presidente; Margherita BoeroValentina Iebole e Elide Tisi, Consiglieri; Marco Casale, Presidente Collegio Revisori; Alberto Capella e Flavio Servato, Revisori effettivi.

 

Per quanto riguarda la partecipata REAM SGR, in vista dell’Assemblea, Fondazione CRT ha designato Antonello Monti come Presidente, e Caterina Bima Vice Presidente.
Per Equiter Spa il Consiglio di Amministrazione ha indicato Davide Canavesio Vice Presidente e Simona Cornaglia Consigliere.

Giornata della Terra, l’intervento di Agripiemonteform e Confagricoltura

“I nostri imprenditori agricoli all’avanguardia in fatto di economia circolare, sostenibilità e tutela ambientale”

 

Un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera viene celebrata la Giornata della Terra, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione ad applicare comportamenti virtuosi, rispettosi di un bene comune quale è il nostro pianeta.

Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”. È proprio ispirandosi a questo principio che 20 milioni di cittadini americani nel 1970, a seguito di un disastro ambientale, si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra: venne così istituita una giornata in celebrazione del pianeta che ne evidenziasse l’unicità e ricordasse ai suoi abitanti l’importanza di salvaguardare i diversi habitat per garantire la sopravvivenza di tutte le specie, umana compresa.

Il tema di quest’anno è “Pianeta contro Plastica”, per sottolineare la necessità di ridurre la produzione di questo materiale del 60% entro il 2040.

Gli eventi di celebrazione della Terra si inseriscono nel contesto più ampio del G7 Clima, Energia e Ambiente che si terrà a Torino dal 28 al 30 aprile prossimi. Il programma sarà articolato in cinque principali aree tematiche: economia circolare, energie rinnovabili, azione climatica e acqua.

La riduzione del 60% della produzione di tutte le materie plastiche entro il 2040 e l’investimento in tecnologie e materiali innovativi per costruire una realtà priva di plastica sono due obiettivi che crediamo possano essere raggiungibili” afferma Lella Bassignana, presidente di Agripiemonteform, emanazione di Confagricoltura Piemonte, che si occupa di formazione, ricerca e sviluppo in ambito agricolo e rurale. “Occorre promuovere una diffusa consapevolezza e un altrettanto adeguata divulgazione dei danni causati dalla plastica alla salute umana, animale e a tutta la biodiversità, come per esempio quelli dell’industria dell’abbigliamento, che produce ogni anno oltre 100 miliardi di capi utilizzando petrolio grezzo. Al contrario, purtroppo, il fenomeno del FastFashion, letteralmente della moda usa e getta, non accenna a diminuire ed è anzi in costante aumento”.

È stato appena riconosciuto il ruolo sociale dell’imprenditore agricolo e la sua funzione in tutela del paesaggio e dell’ambiente – evidenzia Bassignana – questo ci inorgoglisce e rimarca l’impegno che da sempre portiamo avanti con le nostre aziende agricole: formare in maniera coerente gli imprenditori agricoli e sensibilizzare le future generazioni, affinchè adottino stili di vita rispettosi dell’ambiente e in sintonia con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo globale sostenibile”.

Le famiglie spendono di più, Ascom: “ma negozi tradizionali in crisi”

I dati dell’Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi nel 2023 diffusi dalla Camera di commercio di Torino, indicano secondo Ascom Confcommercio Torino e provincia  le difficoltà in cui versa il commercio tradizionale e la necessità di contrastare il calo degli acquisti nei negozi cosiddetti ‘tradizionali’. Secondo l’indagine della Camera di Commercio alla fine del 2023 la spesa media mensile delle famiglie torinesi ( è stato considerato un campione di 240 nuclei familiari) è arrivata a 2.597 euro al mese, il valore più elevato degli ultimi dieci anni e in crescita dell’1,7% (+43 euro) rispetto all’anno precedente. In aumento le spese alimentari, non alimentari e per la casa.

Nel 2023 tutte le famiglie del sondaggio camerale, al di là della  tipologia e condizione economica, hanno registrato un aumento  della spesa complessiva in confronto al 2022.

«I dati diffusi dalla Camera di commercio sulla spesa delle famiglie torinesi nel 2023 – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – testimoniano il peso dell’inflazione e dell’aumento dei costi sulle scelte di spesa dei torinesi. Si conferma la sofferenza del negozio tradizionale a causa anche della concorrenza sleale di centri commerciali, outlet e colossi dell’e-commerce. Una tendenza che dobbiamo invertire; la nostra società non può e non deve permettersi di perdere ancora altri negozi, dal momento che tutti gli indicatori testimoniano che dove c’è un fenomeno di desertificazione commerciale il territorio si impoverisce economicamente e culturalmente e arrivano degrado e insicurezza. Ascom si batte per impedire ulteriori chiusure e per riportare le famiglie a comprare nei negozi. La sensibilità della nostra Associazione su questo fronte ha incontrato quella dell’amministrazione comunale, con la quale abbiamo lavorato ad una campagna di sensibilizzazione sotto il cappello ‘Torino compra vicino’, per far riscoprire il piacere dell’acquisto sotto casa per i cittadini, ma anche per i tanti turisti, che amano sempre di più ‘vivere’ la città. Accanto alla campagna di promozione, si sta lavorando alla costruzione di un Albo per le attività storiche e per quelle innovative, oltre al nostro lavoro sui Distretti del Commercio, che destina direttamente agli imprenditori risorse preziose per migliorare la loro attività».

G7 clima, energia e ambiente: anche a Torino gli Stati Generali dei giovani

Elaborato un documento che sarà consegnato ai sette ministri dell’Ambiente durante la riunione a fine mese nella Reggia di Venaria

Ottenere informazioni verificate e attendibili a tutti i livelli per avere maggiore consapevolezza dei problemi, individuare soluzioni innovative per sviluppare azioni sostenibili, adottare politiche coerenti con gli obiettivi di sostenibilità che impattino positivamente sulla vita quotidiana delle persone, prevedere una maggiore educazione al ciclo dei prodotti sono le principali richieste contenute nel documento di intenti anticipato al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dai rappresentanti dei 500 giovani che hanno partecipato ad uno dei momenti di avvicinamento al G7 Clima Energia e Ambiente, che si terrà il 29 e 30 aprile nella Reggia di Venaria Reale. Nel testo sono stati evidenziati altri aspetti: lo sviluppo della ricerca, applicandola e trasferendola in nuove tecnologie, la tutela della biodiversità e degli ambienti naturali, lavorare sull’educazione ai consumi in un’ottica di sostenibilità su scala locale e globale. Su iniziativa di Earth Day Italia, in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino ed Environment Park, in occasione della Giornata mondiale della Terra l’evento è stato parte attiva degli Stati generali dell’Ambiente per i giovani, organizzati a Roma da Earth Day Italia con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e il Ministero dell’Istruzione e Merito.

La sintesi dei documenti elaborati tra Torino e Roma sarà quindi consegnata ai 7 ministri dell’Ambiente nella Reggia di Venaria da una delegazione dei giovani partecipanti. La giornata torinese ad Environment Park è stata divisa in due sessioni con animazione di tavoli tematici, coinvolgimento di esperti, collegamenti televisivi con Rai Play e Vatican News, streaming sulla piattaforma Ansa. La prima sessione, dopo i saluti istituzionali, ha visto durante la mattinata 400 studenti delle scuole superiori piemontesi partecipare ad un “corso di autodifesa da negazionismo climatico”, durante il quale è stato messo l’accento sulle “fake news” che vengono veicolate appositamente per cercare di instaurare nell’opinione pubblica il dubbio che gli scienziati del clima non siano in accordo con le risultanze scientifiche che emergono da tutti i rapporti delle organizzazioni internazionali e sull’importanza di una corretta informazione. In contemporanea altri 100 giovani delle Università e delle associazioni, suddivisi in quattro gruppi, hanno approfondito gli argomenti individuati dal Ministero dell’Ambiente in coerenza con le priorità della Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile del Piemonte (clima, energia, economia circolare, acqua), mentre un quinto tavolo si è focalizzato sul cibo. Tutti i tavoli sono stati permeati dalla relazione con i temi della pace a livello globale e dell’educazione alla cittadinanza attiva. Partecipando ad un collegamento in diretta con RaiPlay, il Presidente della Regione Alberto Cirio ha ringraziato i giovani per il prezioso contributo al confronto sulla sfida della transizione ecologica e dei cambiamenti climatici, ricordando che le istituzioni devono lavorare insieme per individuare un percorso sostenibile che consenta di affrontarla. Pace e ambiente sono stati i punti focali della seconda sessione: a caratterizzarla, in diretta Rai e Vatican News, un dialogo interculturale ed interreligioso tra Gerusalemme e Torino che, in collaborazione con il Patriarcato di Gerusalemme e il Dicastero Pontificio della Comunicazione, ha coinvolto leader religiosi e culturali di diverse aree del mondo; successivamente, i giovani partecipanti ai tavoli hanno dialogato con il ministro dell’Ambiente sui temi della giornata e gli hanno consegnato la bozza del documento emerso dai tavoli. Secondo il presidente di Enviroment Park Giacomo Portas è stata una giornata importante per avvicinare i giovani ai problemi climatici e si è detto colpito dall’attenzione che hanno dimostrato nei confronti dell’ambiente. Grande successo ha ottenuto la prima auto ad idrogeno che viaggia a Torino. L’evento odierno è stato uno dei principali momenti del percorso di avvicinamento al G7 di Venaria Reale ed è stato inserito nel programma che il Ministero dell’Ambiente ha costruito con la Banca Mondiale per la “Planet Week”, dal 20 al 28 aprile a Torino e in Piemonte con l’obiettivo di promuovere le esperienze italiane rivolte allo sviluppo sostenibile, alla tutela ambientale e alla lotta contro il cambiamento climatico, portate avanti da organizzazioni non governative, fondazioni, associazioni, Università, scuole e pubbliche amministrazioni (vedi https://planetweek.org/index.php#event ).