ECONOMIA- Pagina 54

Tino Cornaglia riconfermato alla presidenza di Confcooperative Piemonte

I prossimi quattro anni di mandato saranno all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale.

Si è tenuta lunedì 18 marzo, presso The Place – Green Pea a Torino l’Assemblea regionale di Confcooperative Piemonte, che ha visto la riconferma alla presidenza di Tino Cornaglia.

Ringrazio tutti i cooperatori e le cooperatrici che oggi mi hanno concesso nuovamente la propria fiducia riconfermandomi alla presidenza – ha dichiarato Tino Cornaglia. – Ci aspettano altri quattro anni di impegno al servizio delle cooperative piemontesi, che saranno guidate dalla sostenibilità ambientale e sociale. Insieme, continueremo a lavorare per rafforzare l’impatto positivo delle nostre cooperative sulle comunità locali e sull’ambiente, sostenendo nei prossimi anni le nostre associate impegnate in progettualità che supportino uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e dal forte impatto sociale. Oggi, infatti, abbiamo voluto lanciare un segnale forte: non possiamo più aspettare, è importante che tutte le imprese facciano la propria parte per il futuro e noi, come associazione di categoria, ci siamo.”

Continua dunque il percorso di Cornaglia, iniziato nel 2020, alla guida dell’associazione che conta 873 imprese aderenti e che, come dimostrato negli ultimi anni, contribuisce fortemente alla crescita economica e patrimoniale del sistema imprenditoriale piemontese in tutti i settori. Nel 2023 le cooperative aderenti a Confcooperative Piemonte hanno inciso sull’economia regionale con oltre 3 miliardi di euro di fatturato, contando più di 145.000 soci e 33.000 occupati. Tra gli aderenti anche il credito cooperativo, che conta 8 banche sul territorio.

«Buon lavoro a Confcooperative Piemonte e al suo presidente Cornaglia per il bilancio del mandato in chiusura e le priorità indicate per il prossimo mandato. Tra le sfide principali ci attendono la transizione digitale e quella ambientale. Il filo conduttore di entrambe è la sostenibilità sociale, economica e ambientale. Sono legate tra di loro a doppio filo. Dobbiamo farci carico di innescare un nuovo sviluppo sui territori, facendoci carico delle fragilità abbiamo un paese da ricucire dove troviamo troppe sacche di emarginazione che vanno ricondotte a sintesi. La cooperazione nei suoi vari settori di attività è un partner importante per il pubblico con il quale vanno riviste le regole di ingaggio dove chiediamo al pubblico di non scegliere tra le proposte economicamente più vantaggiose ma di premiare la qualità». Così il Presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini intervenuto nel corso dell’assemblea.

La tappa piemontese della stagione assembleare di Confcooperative ha visto una vasta partecipazione di imprese, istituzioni e associazioni. Hanno portato i propri saluti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo. A seguire, gli interventi di Irene Tinagli, Presidente della Commissione Affari economici e monetari del Parlamento Europeo, e Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che hanno ribadito come le cooperative abbiano un grande valore in questo cambiamento e nel miglioramento del nostro Paese.

L’assemblea è stata dunque l’occasione per approfondire, attraverso gli interventi di esperti e accademici, i temi del lavoro, della comunità e del futuro, che caratterizzano questa stagione assembleare di Confcooperative. Hanno portato il proprio contributo Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte, Claudia Benedetti, responsabile del Servizio Sviluppo Mutualità di Federcasse e Piercarlo Rossi, presidente Istituto Universitario di Studi Europei.

Chi è il Presidente di Confcooperative Piemonte:

Tino Cornaglia, nato ad Alba il 26 ottobre 1958, è laureato in Farmacia presso l’Università di Farmacia di Torino. Dal 22 luglio 2020 è Presidente di Confcooperative Piemonte. È inoltre Presidente della cooperativa Cento Torri e, dal 2016, Presidente di Banca d’Alba.

Uncem: Teleassistenza socio-sanitaria e comunità sostenibili

Teleassistenza socio-sanitaria a supporto delle comunità più sostenibili e smart” è il titolo dell’incontro che Uncem propone on line martedì 19 marzo dalle ore 16. È promosso nell’ambito del progetto Italiae – Linea d’intervento Atelier di sperimentazione sulle Green Communities – del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al centro dell’appuntamento, dedicato in particolare ai territori montani e alle duecento aree Green Communities del Paese, il modello cuneese, dove si sta lavorando da tempo – Comuni associati e ASL insieme, in un efficace patto istituzionale e operativo – su teleassistenza e telemedicina. Interverranno al webinar Uncem il dottor Giusto Viglino, referente telemedicina dell’ASL CN2, past director Struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Area medica dell’ASL CN2, e Marco Bertoluzzo, Direttore del Consorzio socio-assistenziale Alba-Langhe-Roero. Con loro ci saranno, coordinati da Luca Lo Bianco, Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Le soluzioni di teleassistenza e telemedicina sono complementari alle iniziative “tradizionali” per garantire assistenza alle comunità dei territori. Sono molti gli Enti locali che stanno montando progetti e azioni, investendo anche risorse dei POR FESR regionali e del PNRR. Come nell’area cuneese e albese, che verrà presentata martedi. Iscrizioni a questo link: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_0v7VmbA1SUaHvwJOHR7YkA

Iaretti nominato ambasciatore di Mantova provincia del benessere

Il presidente della Provincia di Mantova e sindaco di Curtatone ha nominato il giornalista piemontese Massimo Iaretti ambassador—ambasciatore di Mantova Provincia del Benessere. La consegna dell’ attestato e’ avvenuta nello stand della Provincia mantovana alla Mostra regionale di San Giuseppe a Casale Monferrato, presenti Nicoletta Cardillo amministratore delegato di D&N Eventi società organizzatrice della Mostra e di Fabio Olivero, presidente Associazione Comuni del Monferrato e Unione Comuni Valcerrina. Iaretti, che ha un rapporto trentennale con Mantova, era stato fondatore e presidente sino al 2008 di Progetto Gonzaga associazione per il gemellaggio tra le città gonzaghesche e nel 2016 propulsore del protocollo d’intesa tra Curtatone e Unione Valcerrina, siglato e benedetto a Crea. ‘Ringrazio Carlo Bottani, un caro amico, ben conscio che questo è un punto di partenza e non di arrivo’.

Mostra Regionale di San Giuseppe, un successo di pubblico

MOLTISSIMI I VISITATORI NEL PRIMO WEEK END

Il grande protagonista del primo fine settimana della 75esima Mostra Regionale di San Giuseppe è stato il pubblico. Moltissimi, infatti, sono stati i visitatori che si sono succeduti nei primi tre giorni di fiera, dopo il taglio del nastro di venerdì alle ore 18, come vuole una tradizione consolidata.

Questo era stato preceduto da brevi interventi del sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, degli assessori regionali Maria Vittoria Poggio e Marco Protopapa, del presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino, del presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani, di Adelio Giorgio Ferrari componente la giunta della Camera di Commercio di Alessandria Asti e presidente Confartigianato Imprese Alessandria, dell’amministratore di D&N Eventi Nicoletta Cardillo, del vice sindaco ed assessore alle manifestazioni Emanuele Capra, e del vescovo di Casale Monferrato, monsignor Gianni Sacchi che ha dato la benedizione.

I visitatori sin dalla serata di venerdì sono stati davvero numerosi attratti dalle varie curiosità che la Mostra presenta ma nel fine settimana, sabato e domenica, si è dovuto complessivamente regolare l’afflusso, bloccandolo temporaneamente, per ben 55 volte complessive, a dimostrazione dell’interesse che questa manifestazione registra e della capacità di attrazione non soltanto dall’area del Casalese, ma anche dalle province e dalle regioni vicine.

Accanto alla parte espositiva, che rappresenta le varie categorie merceologiche oltre ad un molto ben rappresentato settore del food, hanno destato interesse gli eventi collaterali: sabato mattina nell’area Smart living primo momento di ‘Domo a scuola’ con la partecipazione dell’Istituto Sobrero, in sala eventi la degustazione delle delizie dell’Etna e successivamente il la Cipo Sugar Band con il sosia ufficiale di Zucchero Sugar Fornaciari, mentre domenica è stata la volta in Sala Eventi del Concerto di primavera dei Grandi Artisti Canori.

Gli appuntamenti proseguono lunedì 18 marzo, alle 18.15 con il secondo momento in area Smart Living dedicato alla Domotica ed al suo utilizzo nel sociale,. Martedì nello stand di Radio In Fiore sarà la volta della ‘Cultura Artigiana’, trasmissione radiofonica in diretta con Monferrato Green Farm.

Mercoledì 20, invece, alle 19 in Sala Eventi ci sarà la presentazione del libro ‘Vino E’ Donna’ di Maria Luisa Alberigo e giovedì 21, alle 18.15 in area Smart Living, ancora un momento su ‘Domotica ed Edilizia’ collaborazione e con il patrocinio del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Casale Monferrato e Circondario

La Mostra di San Giuseppe si tiene al Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato dal 15 al 24 marzo 2024 organizzata dalla società D&N Eventi S.R.L. con il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato, della Provincia di Alessandria, della Provincia di Mantova, Unione dei Comuni della Valcerrina, Confartigianato Imprese Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Asproflor.

Tra i partner della Manifestazione figurano, Coniolo Fiori e Vivai Varallo.

Nello stesso periodo in cui si svolge la Fiera, non mana neppure il tradizionale Luna Park installato in piazza D’Armi, di fronte al Polo Fieristico Riccardo Coppo, appuntamento molto atteso ogni anno da giovani e giovanissimi

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a

D&N Eventi S.r.l.

Cell. 335/7404114

info@mostrasangiuseppe.it

info@deneventi.it

www.deneventi.it

Come favorire l’occupabilità dei Neet

Catania, Udine e Torino ospiteranno le nuove edizioni di NeetON, il progetto di formazione che ha l’obiettivo di favorire l’occupabilità dei Neet (Not in Education, Employment or Training) attraverso specifici corsi di formazione. Partito nel 2019, il progetto conta già sedici edizioni completate a cui si andranno ad aggiungere le tre previste nel corso di quest’anno.

Secondo i dati Eurostat riferiti al 2022, in Italia la percentuale di Neet, giovani tra i 15 e i 29 anni che non si formano, non studiano e non lavorano, è la più alta in Europa per quanto riguarda la popolazione maschile. Per le donne, invece, si registra il secondo peggior risultato. Per questo, Bosch Italia, in collaborazione con LabLawManpowerGroupFondazione Human Age Institute e la Corporate Academy Bosch TEC, ha deciso di avviare anche nel 2024 NeetON, il progetto nato con l’obiettivo di trasferire competenze tecniche e trasversali che consentano ai Neet di entrare ed essere competitivi nel mondo del lavoro.

Sono stati oltre 230 i Neet che hanno partecipato alle sedici edizioni precedenti, durante le quali sono state erogate più di 2.400 ore di formazione suddivise tra lezioni, incontri di orientamento e pillole formative in presenza e online, con la possibilità per gran parte dei partecipanti di consolidare il percorso con un’esperienza lavorativa. Circa l’80% dei partecipanti al progetto, infatti, ha avuto l’opportunità di intraprendere una carriera professionale dopo 6 mesi dal termine del progetto. Il 2024 vedrà tre nuove edizioni che coinvolgeranno in totale più di 50 ragazzi. Si punterà su due figure professionali: tecnico dell’automazione industriale e operatore Industry 4.0.

A partire dal 18 marzo, Catania ospita per la prima volta NeetON presso Isola Catania, l’Innovation Hub di cui ManpowerGroup, con Experis, è partner, con l’obiettivo di creare sinergie per la crescita del territorio e l’incontro tra le persone che cercano lavoro, formazione e le realtà tecnologiche e industriali che caratterizzano quest’area, una delle “Tech Cities” secondo una ricerca di ManpowerGroup. In questa sede il corso NeetON ha l’obiettivo di formare giovani tecnici dell’automazione industriale. Il 3 aprile partirà poi una nuova edizione a Udine per diventare operatori Industry 4.0. Per partecipare, i ragazzi disoccupati da almeno 12 mesi, entro i 35 anni di età e residenti in Italia, possono inviare la propria candidatura sul sito Manpower al seguente link. Infine, in autunno, NeetON tornerà nella città di Torino, chiudendo gli appuntamenti del 2024.

I partecipanti seguiranno lezioni in presenza e potranno consultare contenuti e approfondimenti tramite piattaforma digitale. A questo, si aggiungeranno i project work, grazie ai quali avranno l’opportunità di applicare concretamente le nozioni apprese, confrontandosi con le aziende per facilitare così il processo di ingresso nel mondo del lavoro.

Formazione e orientamento dei giovani, uniti alla responsabilità e alla sostenibilità sociale, sono temi al centro dell’attenzione di Bosch. NeetON ne è un chiaro esempio perché si pone l’obiettivo di restituire fiducia e motivazione ai ragazzi che non studiano e non lavorano, contribuendo così alla costruzione del loro futuro professionale. In particolare, le edizioni di quest’anno puntano a formare figure specializzate, in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro sempre più contraddistinto dalla trasformazione digitale”, ha dichiarato Roberto Zecchino, Deputy General Manager & Corporate Vice President Human Resources Bosch Group South Europe.

“LabLaw ha sempre, convintamente, creduto nella formazione dei giovani sin dalle sue origini, a maggior ragione quando questi non hanno o hanno “perso” un percorso di crescita. Muovendo da questo assunto LabLaw sostiene il progetto NeetON, che nel tempo ha dimostrato di essere una formula di successo per far emergere il potenziale dei giovani. Immaginiamo, quindi, NeetON come una mano tesa alle nuove generazioni che hanno l’obbligo di raccogliere l’opportunità per intraprendere o riprendere un percorso all’interno della società come protagonisti attivi del proprio futuro”, ha spiegato Francesco Rotondi, Name Partner LabLaw.

“Il nostro progetto NeetON si evolve continuamente per offrire opportunità sempre mirate e calzanti rispetto al mercato del lavoro attuale e ai territori specifici. Da cinque anni crediamo e ci impegniamo in questo progetto, perché penso che solo con una sinergia come quella che si è creata tra i partner si possano ottenere risultati concreti e accompagnare realmente i giovani NEET verso il mondo del lavoro”, ha dichiarato Anna Gionfriddo, Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia. “Allo stesso tempo, con il 75% di aziende che dichiarano un talent shortage, veniamo incontro alle aziende nella ricerca di talenti, sempre più complessa, e accompagniamo distretti e territori nelle peculiarità della crescita delle aziende nell’ambito della tecnologia, dell’automazione e del green, i temi più cruciali nell’attuale mondo del lavoro”.

 

Segui il progetto e candidati ai percorsi NeetON: https://www.manpower.it/it/trova-lavoro/aziende/neeton

 

Da Torino a tutta l’Italia un progetto di formazione che fa bene all’inclusione e alla cultura

“OPERATORI CULTURALI PER L’INCLUSIONE” DI FONDAZIONE PAIDEIA E FONDAZIONE CRT
Oltre 1.300 operatori culturali formati

 

Al via la nuova edizione di “ Operatori culturali per l’inclusione”, il progetto di Fondazione Paideia e Fondazione CRT che offre formazione gratuita sull’accoglienza a chi lavora nei musei e nel mondo della cultura.
Sono partiti i nuovi corsi formativi gratuiti – corsi di base e un’attività formativa a carattere laboratoriale rivolta specificamente alle posizioni direttive delle organizzazioni culturali – tenuti dagli educatori di Paideia in collaborazione con Fondazione CRT.

 

Oltre 470 realtà tra musei, teatri, biblioteche e associazioni italiane coinvolte, oltre 1.300 operatori culturali formati, più di 135 servizi tra corsi base e di secondo livello erogati, seminari tematici, corsi di LIS, laboratori interattivi, workshop itineranti e corsi su richiesta, cuciti ad hoc sulle necessità del singolo ente: in 12 anni il progetto si è consolidato nella metodologia e ed è riuscito a estendere il proprio raggio d’azione da Torino a tutta Italia, favorendo la disseminazione di una cultura for all capace di trasformare gli spazi di cultura in luoghi di conoscenza e aggregazione davvero inclusivi.

 

Negli anni hanno aderito alle proposte formative operatori di grandi realtà pubbliche e piccole associazioni private: Museo Egizio, Museo Nazionale del Cinema, GAM e OGR di Torino, Pinacoteca di Brera, Galleria degli Uffizi Firenze, Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, Teatro Stabile Torino, Fondazione Musei Civici Venezia, Direzione Musei Lombardia e Palazzo Ducale di Mantova sono solo alcuni esempi.

 

In questi dodici anni Fondazione CRT, al fianco di un partner qualificato e prezioso come Fondazione Paideia, ha contribuito a portare negli enti culturali una nuova consapevolezza dell’inclusione e dell’accoglienza, volta a garantire a tutti l’accesso alla bellezza, alla conoscenza, al patrimonio artistico – sottolinea il Segretario Generale della Fondazione CRT Andrea Varese -.  Abbiamo messo in moto un vero e proprio movimento for all che da Torino è approdato in tutta Italia, coinvolgendo operatori e direttori culturali”.

 

Fabrizio Serra, Segretario Generale Fondazione Paideia racconta: “ Il percorso formativo ed esperienziale che abbiamo proposto integra approfondimenti specifici relativi alla disabilità, ma insiste molto sulla promozione e sullo sviluppo di competenze relazionali utili ad accogliere tutti i pubblici, partendo naturalmente dai bisogni specifici delle persone con disabilità”.

 

L’accessibilità ai luoghi della cultura non si esaurisce nell’assenza di una rampa di scale: un museo veramente accessibile è, innanzitutto, un luogo empatico che fa dell’ascolto attivo la prima strategia per il coinvolgimento dei suoi visitatori. Perché la cultura è di tutti ma è anche per tutti, il “bello” e la sua fruizione sono elementi di salute e l’accesso all’arte, in tutte le sue forme, non è solo un piacere ma un bisogno e un diritto.

 

Si è lavorato puntualmente per potenziare le competenze trasversali degli operatori che lavorano a vario titolo nei luoghi di cultura, strutturando percorsi specifici che partono proprio dai bisogni reali riportati a Fondazione Paideia dalle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità di cui l’organizzazione quotidianamente si occupa. L’offerta formativa proposta non ha solamente dato risposta ad un’esigenza impellente, mutevole e in larga parte insoddisfatta, ma ha creato a propria volta una domanda sempre più specifica e diversificata da parte delle istituzioni culturali. Un numero crescente di realtà ha ritenuto imprescindibile un investimento di risorse nell’ambito del welfare culturale e nella formazione di tutto il proprio personale sul tema della disabilità, dimostrando di credere nelle opportunità intrinseche e nel valore sociale di una cultura veramente accessibile.

 

È emersa l’importanza di estendere il percorso a quanti più professionisti possibile, a partire dal personale di biglietteria, vero e proprio front office dell’utenza, per arrivare ai direttori e alle posizioni apicali.
Gli obiettivi raggiunti nei primi 12 anni di attività, riconosciuti dai tanti partecipanti all’iniziative e dal pubblico, sono accomunati dalla parola “cambiamento”, in termini di mentalità rispetto alla visione della disabilità in generale e in termini di cultura organizzativa sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza.

 

I CORSI 2024 
Il calendario formativo 2024, che si terrà tra marzo e settembre sia in presenza sia a distanza, propone un percorso interattivo, con modalità didattico-formative che favoriscono l’apprendimento dall’esperienza e il coinvolgimento diretto dei partecipanti attraverso esercitazioni pratiche, case study co-progettati con i destinatari stessi dei percorsi, lavori di gruppo e simulazioni. Nel corso dell’anno vengono proposti 3 corsi base con due moduli dedicati ad approfondimenti specifici (disabilità sensoriali, disabilità intellettive, strumenti operativi per l’inclusione); un workshop per posizioni direttive con l’obiettivo di favorire il coinvolgimento e il commitment delle figure apicali nei processi trasformativi delle politiche inclusive adottate dalle realtà culturali; la possibilità di consulenza per la progettazione e la realizzazione di attività formative ad hoc anche alla luce dell’attenzione riposta dai bandi PNRR sul tema della formazione accogliente.
I corsi in presenza si svolgono a Torino presso la sede del Centro Paideia in via Moncalvo 1, mentre i corsi online vengono offerti con modalità sincrone sulla piattaforma Zoom.

 

Gli obiettivi:
• Migliorare la conoscenza delle disabilità: conoscere le diverse disabilità e le rispettive esigenze è il primo passo per migliorare la consapevolezza e superare idee errate o pregiudizi.
• Gestire meglio la comunicazione verso tutti i visitatori: soddisfare esigenze specifiche adeguando le competenze relazionali, di comunicazione e di accoglienza del luogo di cultura, ovvero qualificare gli operatori in tal senso, rende la struttura nel complesso più flessibile e capace di gestire meglio la comunicazione verso tutti i pubblici, massimizzando la fruibilità e la partecipazione degli stessi.
• Qualificare la comunicazione pubblica: interagire correttamente con le persone con disabilità è un elemento chiave per una comunicazione pubblica corretta ed efficace.

PA a scuola di intelligenza artificiale al Polo formativo Sna di Santena

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, firmano il protocollo d’intesa con Comune di Torino, Fondazione Cavour, Scuola nazionale dell’amministrazione, Università e Politecnico di Torino. Al Polo cavouriano anche nuovi spazi per l’ospitalità.

Si rafforza la presenza della Scuola Nazionale dell’Amministrazione a Santena (Torino), presso la sede della Fondazione Camillo Cavour. Il Ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, hanno firmato il protocollo d’intesa, con Comune di Torino, Fondazione Cavour, Scuola nazionale dell’amministrazione, Università e Politecnico, sulla gestione del Polo formativo territoriale del Piemonte. Due, in particolare, le novità: il focus dei corsi sui temi della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale e la realizzazione di nuovi spazi dedicati all’ospitalità dei partecipanti grazie, in particolare, all’impegno della Regione Piemonte nell’individuare i finanziamenti necessari.

La cerimonia si è svolta nella Giornata dell’Unità nazionale, nella Sala Diplomatica del Complesso Cavouriano dove Camillo Benso conte di Cavour ha vissuto ed è sepolto. Un luogo simbolico, utilizzato dallo statista per le sue riunioni politiche, dove per l’occasione è stata esposta copia del Primo Tricolore.

Con il Ministro Zangrillo erano presenti il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, la vicesindaca di Torino, Michela Favaro, il vicepresidente della Sna, Remo Morzenti Pellegrini, e i rettori del Politecnico e dell’Università di Torino, Guido Saracco e Stefano Geuna. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Cavour, Marco Boglione. Ha portato i saluti della città di Santena il sindaco, Roberto Ghio.

«Con la Scuola nazionale dell’amministrazione siamo impegnati a istituire poli territoriali in ogni Regione. Ne abbiamo inaugurato uno in Calabria, oggi siamo qui a Santena, e posso annunciarvi con molta soddisfazione che presto saremo in Lombardia, in Puglia e in Abruzzo per poi continuare nel resto dell’Italia – ha sottolineato il ministro Zangrillo –. L’obiettivo è valorizzare le nostre eccellenze affinché le amministrazioni presenti sul territorio possano lavorare tra loro in modo sinergico anche con le Università e le imprese».

«La scuola nazionale di Santena rappresenta un’eccellenza formativa strategica. L’alta formazione dei dipendenti della pubblica amministrazione, il reciproco arricchimento tra il personale di diverse regioni è un valore aggiunto importante per accrescere sempre di più la qualità dell’azione amministrativa. Il Piemonte crede fermamente nel progetto ed è stata la prima Regione a realizzare attività formative su un polo territoriale e già da settembre ha previsto la frequenza di 45 neo dirigenti regionali, in un percorso per acquisire competenze tecnico-specialistiche e trasversali, in modo da strutturare standard sempre più alti di azione della pubblica amministrazione, di cui la Regione Piemonte è esempio e modello» ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«L’arricchimento dell’offerta formativa della Scuola nazionale dell’Amministrazione è una buona notizia per il territorio e non solo – ha sottolineato la vicesindaca di Torino, Michela Favaro –. La formazione del personale è un’esigenza strategica anche per l’amministrazione comunale. Lavorare sulla digitalizzazione inoltre è davvero importante per migliorare la qualità dell’azione amministrativa dei nostri enti e adeguarli alla realtà che cambia».

La Fondazione Cavour «è impegnata convintamente in questo progetto di grande eccellenza che è complemento naturale delle nostre attività – ha affermato il presidente della Fondazione, Marco Boglione –. Credo che Cavour sarebbe contento di poter ospitare in questi luoghi un polo di alta formazione proprio della pubblica amministrazione, che è la costola del nostro Paese e della sua capacità di dare risposte ai cittadini».

«Quando si parla di formazione – ha osservato il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna – le università ci sono, con le loro competenze e professionalità e con la capacità di attrarre qui talenti dall’Italia a dell’estero grazie alla sua capacità di fare rete a livello internazionale. Questo è progetto strategico a cui partecipiamo convinti che la formazione sia la strada migliore per caratterizzare una società migliore e più capace di rispondere alla collettività».

«Nella conoscenza della tecnologia, che ha nel Politecnico la sua casa per eccellenza, si gioca la qualità delle politiche – ha aggiunto il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco –. Intelligenza artificiale e digitalizzazione sono destinate a cambiare in maniera radicale il percorso formativo dall’infanzia fino ai più alti livelli di responsabilità. Avere un luogo dove queste tecnologie rivoluzionarie si studiano e si insegnano alle persone della PA rappresenta un’occasione straordinaria per il Paese e per il nostro territorio».

Operativo dall’autunno di due anni fa, quando è stato inaugurato, il Polo formativo Sna del Piemonte ha ospitato fino ad ora una decina di corsi per un totale di circa 400 partecipanti. Altri cinque sono già in programma per il 2024. Il nuovo protocollo, nel rinnovare l’impegno da parte della Sna ad utilizzare il Polo Cavouriano come propria sede piemontese, attribuisce al Polo una vocazione specifica su digitalizzazione e intelligenza artificiale, temi di fondamentale importanza per la PA del futuro. «Stiamo vivendo una trasformazione radicale, alla quale dobbiamo preparare al meglio le nostre persone perché vivano il cambiamento come opportunità e non come minaccia – ha concluso il Ministro Zangrillo – Grazie per il suo lavoro alla Sna, simbolo di capacità, merito ed eccellenza che forma e prepara la classe dirigente a guidare la complessa macchina amministrativa. E grazie anche alla Regione Piemonte, indispensabile partner di questo progetto, e a tutti i firmatari di questo protocollo. Continuiamo a lavorare insieme per una PA all’altezza delle sfide del nostro tempo!».

Al Lingotto 150 espositori del settore horeca. Tutte le novità per hotel, ristoranti e caffè

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Ha preso il via questa mattina  la prima edizione di Horeca Expoforum organizzata al Lingotto Fiere di Torino dal 17 al 19 marzo da GL events Italia. Riservata ai professionisti del settore, la manifestazione con circa 150 gli espositori, per 3 giorni permette di incontrare in un unico luogo tutto il mondo dell’horeca. All’inaugurazione Andrea Tronzano, Assessore al bilancio e alle Attività produttive Regione Piemonte e le associazioni di categoria come Confesercenti e Ascom, oltre a Turismo Torino e Exclusive Brands Torino hanno evidenziato l’importanza di avere questa manifestazione a Torino, una città dove il turismo è presente in modo sempre più costante, ma dove restano ampi margini di crescita, con potenzialità che non sono sfruttate a sufficienza. Considerazioni condivise dalla “padrona di casa” Krisztina Szilvasi, direttore commerciale Lingotto Fiere, che con GL events ha portato a Torino l’unica manifestazione del settore nel nord ovest d’Italia.

Nella tavola rotonda di apertura, incentrata sull’importanza del lavoro di squadra per il successo di un’attività, Elisa Floredan, Responsabile Servizio Monitoraggio, dall’Agenzia Piemonte Lavoro, ha illustrato alcuni dati: nel 2023 sono state oltre 15 mila le aziende dell’Horeca in Piemonte ad aver assunto almeno una persona, pari al 16,4% del totale regionale. Un incremento che si dimostra costante nel tempo e che ha già superato i livelli pre – pandemici.

Claudia Ferrero ha quindi presentato in prima assoluta HorecaJob, la piattaforma dotata di Intelligenza Artificiale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, un servizio semplice, immediato e utile soprattutto per le persone che – per limiti linguistici o altro – hanno difficoltà nello stilare un curriculum vitae e a muoversi nel mondo del lavoro. Ma anche per le aziende, seguite da un assistente virtuale che le aiuta a creare i parametri per lo screening delle candidature ricevute, con tempi di selezione che si possono ridurre fino al 74%.

Dal dibattito è emerso quanto oggi siano sempre più i candidati a scegliere le aziende in cui vogliono lavorare. Uno scenario che impone alle imprese di sviluppare l’“employer branding” per condividere i propri valori con i collaboratori. La parola chiave è “wellness”, evidenziata da Leonardo Serranti, Direttore generale Principi di Piemonte, che ha raccontato l’impegno nella definizione di un protocollo appealing per i lavoratori e lo sforzo nel mantenere all’interno del gruppo i talenti individuati, garantendo appunto il benessere privato e professionale attraverso orari che lascino spazio alle necessità delle persone, offrendo agevolazioni, premi, formazione. «Tuttavia, la formazione non basta se non c’è attitudine» ha precisato il direttore.

«I giovani devono riconoscersi in un progetto che li renda orgogliosi di lavorare nella struttura in cui si trovano» questo è l’impegno di Cesare Grandi, Chef del ristorante La Limonaia, che ha raccontato l’importanza dell’accoglienza al cliente da parte di tutta la sua squadra, con la quale lavora da diversi anni. Visioni condivise anche da Stefano Chiodi Latini, Vice Direttore Generale Gruppo Gerla 1927, che ha sottolineato il ruolo della squadra come “brand ambassador” su cui occorre investire a partire dalla formazione. Formazione che deve includere anche lo sviluppo di competenze per essere accoglienti nei confronti di turisti alto spendenti di culture diverse, in particolare i musulmani, come ha ricordato Paolo Biancone, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, UNITO, che ha precisato: «l’Italia è al 67° posto quanto a capacità di attrarre questa fascia di pubblico».

Horeca Expoforum prosegue lunedì 18 e martedì 19 con numerosi appuntamenti: dagli show cooking con chef e lady chef alla premiazione delle Stelle della ristorazione, da degustazioni alla scoperta della vera pizza napoletana a momenti creativi di latte art e ancora i segreti delle macinature di caffè di qualità e temi di grande attualità come lo spreco alimentare.

Il palinsesto di appuntamenti della 3 giorni comprende focus su caffè, pizza, pasticceria, degustazioni di tè, aperitivi dolci e salati, show-cooking e molto altro. A supporto della manifestazione numerosi partner che riconoscono il valore e l’opportunità di Horeca Expoforum, come principale piazza del territorio.

HORECA EXPO

 

Inflazione, a Torino i prezzi salgono dello 0,6%. Alimentari su del 3,1%

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Nel mese di Febbraio 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,2% rispetto al mese precedente e del +0,6% rispetto al mese di Febbraio 2023 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,5% sul mese precedente e +2,2% su febbraio 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto risultano invariati rispetto al mese di gennaio 2024 e con una variazione di -1,1% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,2% sul mese precedente e +0,9% rispetto a febbraio 2023.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva -0,2% su base congiunturale e -0,8% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari -0,5% sul mese precedente e +3,1% sull’anno precedente,
Beni Energetici +0,1% sul mese precedente e -16,9% sull’anno precedente,
Tabacchi +2,3% sul mese precedente e +2,6% sull’anno precedente,
Altri Beni -0,2% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,5% su base congiunturale e +2,5% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +2,7% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni +0,4% sul mese e +0,7% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +1,2% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti +0,2% sul mese precedente e +3,6% sull’anno precedente,
Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +2,2% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,2% rispetto al mese precedente e +2,2% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di Febbraio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

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Settore risicolo, Confagricoltura: “Tutelare le produzione”

La clausola di salvaguardia, così come impostata, è un errore e crea gravi problemi alla nostra risicoltura” tuona Giovanni Chiò, presidente di Confagricoltura Novara – Vco alla luce delle recenti notizie che riguardano il Sistema di Preferenze Generali (Spg), in discussione al Coreper (Comitato di preparazione dei lavori del Consiglio Ue). Si tratta di uno dei primi interventi della presidenza belga appena insediatasi, che fa subito discutere: dal 2019 al 2022, il riso godeva di questa protezione a salvaguardia delle produzioni europee e arginava l’invasione di prodotto straniero. Non esiste un rinnovo automatico e il provvedimento, scadendo, è stato rimesso al vaglio del Trilogo, in attesa delle elezioni europee. Tuttavia, un primo passo avanti per reintegrare la validità dell’Art. 29 (attivazione automatica di una clausola qualora le importazioni da un paese superassero una soglia in termini di quantità) è stato compiuto ieri dal Parlamento europeo, sventando un attacco a tutta la produzione nazionale.

Nel tempo, si è perso il focus dell’operazione andando a favorire gli scambi con Paesi extra UE le cui pratiche di coltivazione sono lontane anni luce da quelle attuate nelle campagne piemontesi e italiane. È sufficiente pensare allo sforzo talvolta non remunerativo che le aziende agricole sostengono ogni giorno in termini di investimento tecnologico e del personale, tutela dell’ambiente e sostenibilità per comprendere il motivo delle nostre richieste” precisa Chiò, giovane risicoltore della provincia di Novara.

L’Italia – ricorda Confagricoltura Piemonte – è il principale produttore di riso in Europa e la risicoltura piemontese continua a esserne leader, con una media produttiva annuale che si mantiene intorno agli 8 milioni di quintali di risone, sia della varietà japonica, sia di quella indica.

I dati 2023 mettono in evidenza una diminuzione delle superfici nazionali (211 mila ettari, con un meno 4% rispetto allo scorso anno), ma non in Piemonte. Infatti, nella nostra regione le risaie occupano quasi 214 mila ettari in cui operano 4mila aziende agricole, che raccolgono 1,40 milioni di tonnellate di riso all’anno, pari a circa il 50% dell’intera produzione UE, con una gamma varietale unica e fra le migliori del mondo.

 

Sull’argomento, Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella si è così espresso: “I quantitativi di riso importato senza tariffe doganali dalla Cambogia sono aumentati in modo esponenziale (+104 mila tonnellate dalla scorsa campagna), con pesanti contraccolpi sugli operatori dell’Unione. È in bilico la stabilità del mercato e del reddito dei risicoltori italiani, già gravemente colpiti dalla siccità e dal rincaro dei costi di produzione”.

 

Tutte le provincie piemontesi tirano un respiro di sollievo e il presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Maria Sacco in sintesi, conclude con un passaggio importante sulla qualità dei prodotti: “I nostri risicoltori si attengono a disciplinari e regole molto rigidi, rispondendo a ispezioni in campo e in azienda serratissime per ottenere prodotti salubri e rispettosi dell’ambiente. Non si tratta solo di tenuta del comparto ma della salute del consumatore, pertanto, proseguano alacremente i controlli nei confronti delle navi di riso asiatico che arrivano in Italia. Blocchiamo e rispediamo indietro chi non rispetta i nostri standard sanitari e di sicurezza”.