ECONOMIA- Pagina 420

Il covid non ferma Ream

Torino: operazione immobiliare da quasi 100 milioni di euro Nella situazione di grande incertezza economica (anche nel settore immobiliare ) spicca l’importante operazione conclusa fra la torinese REAM SGR S.p.A. e IREN S.p.A per un controvalore complessivo pari a 97.030.000,00 di Euro.

REAM SGR ha sottoscritto il contratto per la cessione ad IREN dell’intero portafoglio immobiliare di proprietà del Fondo di investimento alternativo immobiliare riservato ad investitori professionali Core Multiutilities. Tale portafoglio è composto da 7 immobili a uso uffici e di supporto alle centrali energetiche ubicati in Piemonte, Liguria e Emilia Romagna. Sono stati apportati al Fondo nel 2012 da IREN S.p.A. e dalla stessa sono stati sempre condotti in locazione fino ad oggi.

Il Presidente Giovanni Quaglia ha sottolineato come , in piena emergenza Covid-19, REAM SGR ha proseguito regolarmente la propria attività, ne è prova questa operazione immobiliare che rappresenta, sia per gli investitori del Fondo Core Multiutilities che per la Società, un’importante opportunità. Il Direttore Generale, Oronzo Perrini, afferma che in questo periodo, oltre ad aver concretizzato questa operazione, REAM SGR sta lavorando sia in ambito di valorizzazione di beni degli enti pubblici, in collaborazione con soggetti istituzionali, che di sviluppo immobiliare con investitori internazionali.

Proprio oggi è stato approvato anche il bilancio di REAM SGR che ha chiuso l’esercizio con un ebitda ( utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti) pari a Euro 3.369.000 (44,6% del fatturato) e con un utile netto pari ad Euro 2.206.000 (29,2% del fatturato). Il risultato è stato raggiunto grazie alla crescita dei fondi in gestione, ovvero: 1) i Fondi GERAS e GERAS 2 che hanno concretizzato nel corso dell’anno l’acquisizione di alcuni immobili aventi come destinazione residenze sanitarie assistenziali (RSA); 2) il Fondo Social & Human Purpose 2, con finalità etiche e sociali, avviato a dicembre 2017, che ha effettuato i primi investimenti in immobili adibiti a servizi di valore sociale, in conformità a criteri di responsabilità ambientale, economica e sociale e grazie all’avvio di un nuovo fondo il Fondo Lendlease Global Commercial Italy Fund, avviato a luglio 2019, frutto della collaborazione con il gruppo Lendlease, che ha finalizzato ad ottobre 2019 la compravendita del complesso immobiliare a Milano Santa Giulia, sede dell’headquarter di SKY in Italia.

A proposito del bilancio, Presidente Quaglia ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti nel corso del 2019 e ha evidenziato che REAM SGR S.p.A. si sta imponendo sempre più come riferimento su scala nazionale per gli investimenti nei servizi alla persona e negli investimenti volti alla valorizzazione di immobili di enti pubblici.   Nell’ambito di queste iniziative, oltre al sostegno economico delle Fondazioni bancarie azioniste, REAM SGR è riuscita ad attrarre l’interesse di importanti investitori istituzionali, tra cui alcuni tra i principali enti previdenziali italiani.

Pensioni dal 27: le modalità di ritiro

Accreditate il 27 aprile con ritiro possibile da oltre 7000 Postamat. Per coloro che invece devono necessariamente recarsi negli Uffici Postali per il ritiro in contante sarà effettuata una turnazione in ordine alfabetico.  Gil ultrasettantacinquenni possono delegare al ritiro i Carabinieri

Poste Italiane rende noto che le pensioni del mese di maggio verranno accreditate il 27 aprile per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:

I cognomi dalla A alla B lunedì 27 aprile;
dalla C alla D martedì 28 aprile;
dalla E alla K mercoledì 29 aprile;
dalla L alla P giovedì 30 aprile;
dalla Q alla Z sabato mattina 2 maggio.

Poste Italiane ricorda inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.

Nell’attuale fase di emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. In questa fase, ciascuno è pertanto invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Porta Palazzo, il mercato (forse) riaprirà per due giorni di prova

La  decisione definitiva sulla riapertura del  mercato di Porta Palazzo non è ancora stata presa, ma  i banchi potrebbero riaprire la prossima settimana per due giorni di prova

La riapertura provvisoria sarà possibile se  l’evolversi del quadro sanitario e le disposizioni per il contenimento del contagio da Coronavirus lo consentiranno.

L’incontro del Comitato provinciale per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza lunedì incontrerà i rappresentanti degli operatori mercatali per esaminare  le modalità organizzative degli spazi, di gestione dei flussi di clienti e le problematiche connesse all’ordine pubblico, in vista della possibile ripresa delle attività di vendita. Il progetto elaborato dagli ambulanti per la riapertura del mercato ortofrutticolo esterno  prevede il dimezzamento del numero dei banchi, la recinzione dell’area con accessi controllati attraverso varchi presidiati e un massimo di 2 clienti in contemporanea per ogni punto vendita. “Porta Palazzo fa da capro espiatorio delle carenze nella gestione del covid”, affermano gli operati del mercato che si dicono “arrabbiati” per il rinvio alla prossima settimana della riapertura in prova.

Ciclone cassa integrazione su commercio, bar e ristoranti. Rischio chiusura

Sul commercio e sulla somministrazione si è abbattuto un tornado

L’analisi è dell’ Ascom in base ai dati della Regione, aggiornati al 20 aprile, in relazione al ricorso alla cassa integrazione in deroga delle aziende fino a 5 addetti e delle imprese  grandi che non accedono ad altri ammortizzatori. 

 

Su circa 24.000 aziende piemontesi che hanno presentato domande di cig in deroga più di  17.000 sono del terziario, ovvero più del 70% del totale.  6.500  sono imprese del settore del commercio al dettaglio e circa 6.200 della somministrazione, tra pubblici esercizi e ristoranti, con oltre  25.000 lavoratori sospesi. In Torino e provincia si registrano  13.184  imprese di tutti i settori che hanno inoltrato  domanda per  33.671 addetti e  5.500.000 ore di sospensione dal lavoro.

“Dal turismo al commercio vediamo impatti traumatici su fatturato e occupazione. Il rischio è concreto: tutte le attività di commercio al dettaglio, tranne l’alimentare, dall’abbigliamento alle librerie, dai bar ai ristoranti, hanno chiuso l’attività”. Così il  presidente di Ascom Torino e di Confcommercio Piemonte, Maria Luisa Coppa.

Fase 2, la Regione vuole azzerare la burocrazia per la ripartenza delle imprese

Un pacchetto di misure per sostenere la ripartenza del sistema produttivo e del lavoro in Piemonte e un disegno di legge “burocrazia zero”: è ciò a cui lavora in queste ore il presidente della Regione Alberto Cirio in vista della Fase 2.

Sul fronte delle misure economiche la Regione sta rimodulando il Piano della competitività da 600 milioni di euro, predisposto e pronto per essere presentato prima che iniziasse l’emergenza coronavirus e ora in fase di ridefinizione per rispondere alle criticità causate dalla pandemia.

Basato per circa il 50% su fondi europei e pensato per essere attuato nell’arco di due anni, il Piano dovrà ora iniziare a generare una ricaduta immediata nell’arco di tre mesi, per iniettare nel sistema le risorse necessarie a supportare la ripartenza economica.

Parallelamente si lavora a un disegno di legge regionale per ridurre la burocrazia e incentivare il tessuto produttivo. Su questo fronte si è svolto, oggi, un incontro con il Prefetto di Torino. Accanto alla necessità di abbattere il più possibile le procedure burocratiche e agevolare la ripartenza economica c’è infatti quella di garantire la legalità e non abbassare la guardia rispetto al rischio di infiltrazioni da parte della criminalità.

Il documento è in fase di ultimazione, l’obiettivo è di avere pronto il disegno di legge entro la fine della prossima settimana.

Cresce l’insofferenza verso diktat, esperti e sedicente comunità scientifica

 

Bisogna affidarsi agli esperti, alla comunità scientifica.

All’ennesima proroga degli arresti domiciliari la fiducia del gregge nei confronti dei pastori ha iniziato a scemare. Certo, c’è sempre una maggioranza di terrorizzati, ma l’insofferenza comincia a diffondersi. Anche nelle città più colpite dal virus, più a rischio, aumentano le uscite, il traffico automobilistico e pedonale.

Di quali scienziati fidarsi? Di quelli che sostenevano che in Italia non c’erano rischi e che ora vorrebbero l’ergastolo per tutti gli italiani? Di quelli che litigano in tv sulle statistiche e sulle interpretazioni dei dati? Di quelli che bollano come fake news le ipotesi di cura sostenute da altri loro colleghi? Tutti contro tutti, cure che paiono funzionare all’estero e che restano un tabù in Italia. Cure proposte da scienziati e utilizzate da medici, non da formaggiai. Però alla comunità scientifica del lìder minimo non piacciono…

… continua su Electomag:

Cresce l’insofferenza verso diktat, esperti e sedicente comunità scientifica

CAAT, accessi posticipati: “La sicurezza è prioritaria”

La sicurezza delle persone è la priorità del CAAT. In questo rientra il differimento dell’orario nelle contrattazioni

“La Direzione Generale del CAAT, nell’ambito dei suoi poteri – spiega il suo Presidente l’ingegner Marco Lazzarino – ha assunto la decisione di posticipare l’accesso agli acquirenti al Centro Agroalimentare alle ore 5 del mattino, a partire dal 22 aprile”.

“Questa misura – aggiunge il Direttore Generale Avv. Gianluca Cornelio Meglio –  che rimarrà in vigore fino a tutto il protrarsi dell’emergenza Covid 19, è  finalizzata a separare la presenza fisica dei trasportatori che conferiscono la merce e che accedono al Centro fino alle 5 del mattino, da quella degli acquirenti. In questo modo viene ridotta l’interferenza tra le due categorie e viene, così, contenuto il picco di presenze all’interno del Centro Agroalimentare di Torino. Questo provvedimento rientra, infatti, nell’ambito delle misure necessarie di scaglionamento previste dalla normativa vigente. In chiave temporanea ed emergenziale l’orario di contrattazione viene differito alla fascia oraria 5 am-11 am”.

“Tale variazione di orario – precisa il Direttore Generale  – è stata frutto di un sondaggio sottoposto ai Titolari di Stand ed è stata poi presentata e discussa nell’ambito del Comitato operativo del CAAT, in cui siedono i rappresentanti delle varie categorie, tra cui qualche quelli degli acquirenti, che hanno condiviso la decisione della modifica dell’orario. La comunicazione circa il cambio di orari è poi stata trasmessa a Regione e Comune di Torino, ed anche alle Associazioni di categoria per una condivisione sul merito”.

“Tale variazione di orario – prosegue il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – risponde all’esigenza di garantire la sicurezza dei lavoratori, scopo primario da sempre perseguiti dal CAAT, tanto che, dall’inizio dell’emergenza Covid 19, è stato dato ampio mandato al Direttore Generale affinché adottasse ogni misura ritenuta necessaria ed utile per perseguire questa finalità. A tal fine sono state implementate tutta una serie di operazioni, quali la sanificazione tri-settimanale di tutti gli spazi del Centro, l’introduzione dell’obbligo di indossare mascherine e guanti, accanto a quello di mantenere le distanze di sicurezza, ed il rafforzamento  del personale dedicato a vigilare sulla corretta osservanza delle norme”.

“Sicuramente – osserva Lazzarino – sono consapevole che ogni tipo di cambiamento possa generare disagio nelle categorie che ne sono interessate ma, in questo tempo di emergenza sanitaria, tutti i cittadini sono chiamati a modificare le proprie abitudini per mettere in atto comportamenti responsabili volti alla salvaguardia della salute propria ed altrui. Confido che la comunità degli ambulanti darà prova del senso di responsabilità  e comprenderà  la necessità di adattarsi ai nuovi orari, allo stesso modo in cui i cittadini hanno dimostrato senso di responsabilità nell’adattarsi ai nuovi stili di vita e di lavoro, necessari per la prevenzione in tempi di emergenza sanitaria”.

“Come presidente del CAAT – conclude l’ingegner Marco Lazzarino – supporto, insieme a tutto il Consiglio di amministrazione, con determinazione le scelte che la Direzione Generale assume a tutela della salvaguardia della salute e dell’incolumita’ delle persone che frequentano il Centro Agroalimentare. La sicurezza è e rimarrà sempre la priorità che il CAAT intende perseguire, nella prosecuzione della sua attività essenziale, in linea con i provvedimenti assunti dal governo centrale e regionale in questo periodo di emergenza Covid 19”.

Si riparte da Mirafiori con i prototipi della 500 elettrica

Da lunedì ricomincia seppure in parte l’attività nello stabilimento Fca di Mirafiori a Torino

La produzione riguarderà componenti per il Ducato della Sevel di Val di Sangro e o le preserie prototipali della 500 elettrica. Si tratta di una produzione sicura  nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo  autorizzate dal governo. In queste ore sarà definito il numero dei lavoratori che rientreranno e il loro orario. I sindacati hanno chiesto di implementare il Protocollo sulla sicurezza. Un primo segnale di ritorno alla normalità in vista del superamento dell’emergenza sanitaria.

Cronache della peste. Vivere e sopravvivere

Già, solo questo conta, ormai, nell’immaginario collettivo dominato da un panico indotto ed instillato ossessivamente. E tu hai un bel ragionare di dati, ISTAT e ISS, spiegare che la vita personale non può prescindere dal dato economico, che il tracollo della società provocherà molti, ma molti più morti di questa (strana ) pandemia … Noi dobbiamo sopravvivere ti rispondono. Che poi significa “Io devo sopravvivere! “. E degli altri, di tutto il resto, delle generazioni future non me ne frega un beneamato…

… continua a leggere su Electomag:

Cronache della peste. Vivere e sopravvivere

 

Webinair: Covid-19, crisi aziendale e Gestione Risorse Umane

*Save the Date giovedì 23/04 ore 11.00 WEBINAR Gratuito*

? Emergenza Covid-19: Crisi aziendale e Gestione Risorse Umane.

Come districarsi tra le misure sul lavoro e la gestione del personale durante questo periodo di incertezza.

Le relatrici saranno:
? Antonella Moira Zabarino – Presidente Progesia, Docente presso il Dipartimento di Management e SAA
? Cecilia Casalegno – Ricercatrice e Docente Universitaria presso la Scuola di Management ed Economia di Torino
? Carole Allamandi – Imprenditrice nel settore metalmeccanico, commercio e servizi
? Stefania Vettorello – Consulente del Lavoro, Ordine di Torino
? Giulia Carlo – Executive Assistant, Office Manager Progesia

➡️ Link per l’iscrizione https://progesia.com/webinar/