ECONOMIA- Pagina 406

La Regione soccorre turismo e cultura settori a rischio

“Nuove opportunità a sostegno del sistema turistico piemontese: la Regione ha già dato corso e sta mettendo a punto misure di credito e finanziarie per potenziare quanto previsto dal decreto Cura Italia”: lo ha riferito nella seduta congiunta della terza e della sesta commissione consiliare di questa mattina, presieduta da Paolo Bongioanni, l’assessore al Turismo e alla Cultura Vittoria Poggio.

“In particolare abbiamo approvato l’adesione agli interventi di moratoria dei prestiti bancari concessi con il concorso di risorse regionali alle imprese piemontesi da parte degli intermediari finanziari, un’azione che riguarda circa 110 milioni di euro di finanziamenti agevolati e 150 milioni di euro di operazioni sostenute da garanzie regionali – ha spiegato l’assessore – e abbiamo impegnato 54 milioni di euro per costituire una Sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese per potenziare l’intervento dello strumento nazionale su scala regionale, prevedendo interventi sia in garanzia diretta da parte delle banche, che in controgaranzia attraverso il sistema dei Confidi”.

Sul fronte cultura, la proposta è su due interventi: da una parte ampie deroghe in tema di rendicontazione dei contributi regionali per i progetti beneficiari di contributi nel 2019, dall’altra rivedere per il 2020 in via eccezionale il sistema dei bandi e dei contributi, spostando l’attenzione di progetti ai soggetti e dando priorità alla tenuta delle strutture culturali e dei lavoratori del comparto : “Nelle more dell’approvazione del Programma Triennale della Cultura – ha concluso Poggio – stiamo pensando ad una legge speciale che tenga conto dello stato di particolare sofferenza dell’intero comparto culturale”.

Tornando al Turismo, è stato previsto uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro di contributi a fondo perduto per sostenere l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese piemontesi che hanno esigenze di liquidità per far fronte agli oneri connessi al credito e per sostenere l’attivazione di tali operazioni da parte delle banche e dei Confidi. Uno stanziamento che consentirà di fornire velocemente ed in forma anticipata contributi compresi tra i 3 mila e i 7,5 mila euro per impresa, a seconda dell’importo dell’operazione finanziaria di riferimento.

Previste anche modifiche temporanee alla legge 34/04 “Sostegno al sistema di garanzie in favore delle PMI piemontesi attraverso l’integrazione dei fondi rischi dei Confidi”, per consentire ai Confidi selezionati di utilizzare i fondi trasferiti anche per l’erogazione veloce e snella di credito diretto ai propri associati su importi di piccolo taglio e per esigenze di liquidità.

L’assessore ha sottolineato che si stanno valutando modifiche alle misure specifiche sul turismo già previste prima della crisi sanitaria, a sostegno degli investimenti per l’offerta turistica e ricettiva, delle iniziative di promozione e promo commercializzazione. “Vogliamo rendere più coerente all’attuale scenario il fondo rotativo a favore delle micro piccole e medie imprese che al momento ha una dotazione di oltre 5 milioni – ha detto – e mettere in campo misure di contributi a fondo perduto attuate con bando, a favore di enti pubblici e associazioni senza scopo di lucro, ATL e Consorzi di operatori turistici.  Stiamo anche definendo le modifiche ai contenuti tecnici dei bandi, rispetto alle precedenti annualità, e si è provveduto a differire le date di rendicontazione dei bandi 2019 per venire incontro ai beneficiari.

La Regione metterà anche a punto un programma straordinario di promozione e promo-commercializzazione per il rilancio turistico, in collaborazione con VisitPiemonte e il sistema delle Aziende turistiche locali, in raccordo con i Consorzi degli operatori e in coordinamento con l’Enit: l’8 aprile è stato convocato un tavolo di lavoro con Regione e Atl.

Le risorse disponibili sono quelle del bilancio regionale a sostegno della promozione turistica, gestite direttamente dalla Regione, circa 2 milioni di euro, a cui si aggiungono, almeno in quota parte,  quelle assegnate  alle attività di Visit Piemonte (circa altri 2 milioni).

 

(Dall’ufficio stampa di Palazzo lascaris)

Dal Pd un piano per proteggere i piemontesi e far ripartire l’economia

 “Il Gruppo del Partito Democratico ha predisposto il piano “Piemonte Protegge e Riparte” che contiene proposte e indicazioni per la ripresa e il rilancio della nostra Regione, colpita dall’emergenza covid-19 con gravi ricadute sul sistema sanitario, economico e sociale

Il documento contiene quattro proposte di semplice e immediata attuazione che potranno consentire al Piemonte di affrontare subito la ripartenza e che riguardano: la garanzia di liquidità al sistema economico, il rilancio dei settori del turismo, della cultura e dell’enogastronomia, il tema del disagio sociale e un corretto utilizzo dei fondi europei” spiegano il Presidente e il Vicepresidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti e Raffaele Gallo.

“Si deve agire tempestivamente – proseguono Ravetti Gallo – per immettere liquidità nel sistema economico. E’ passato più di un mese dall’inizio della crisi sanitaria e economica. Lo si può e lo si deve fare attraverso un fondo di garanzia a favore di microimprese e piccole imprese, per erogare finanziamenti a lungo termine a tasso zero, da iniziare a restituire tra due anni. Per finanziare questa misura sono pronti, disponibili ed esigibili subito 80 milioni di euro attraverso un’ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte. Inoltre, avviamo un dialogo proficuo con il Governo, invece di polemizzare, per trovare ulteriori soluzioni. In particolare proponiamo di avanzare la richiesta di riaprire, per le Regioni che hanno questo problema, (sono poche e tra queste il Piemonte) nuove operazioni di anticipazione di liquidità a valere su DL 35 per pagare subito i fornitori. Rispetto alle precedenti, però, non ci siano limiti sulla natura dei debiti certi e esigibili da pagare e le anticipazioni non siano subordinate a qualsiasi richiesta di incremento di pressione fiscale. Per il Piemonte l’operazione potrebbe valere 450 milioni di liquidità immessa con pagamento immediato alle imprese e un onere trentennale inferiore ai 30 milioni di euro”.

“Una seconda mossa importante – affermano gli esponenti dem – consiste nella creazione di una massiccia campagna di comunicazione a favore del rilancio di settori duramente colpiti dalla crisi: il turismo, i beni culturali, l’enogastronomia. Occorrerà rafforzare ricerca e formazione, accelerare la transazione green del sistema economico, finanziare opere pubbliche e introdurre soprattutto nuove misure per sostenere gli imprenditori che investono nelle proprie aziende: un aiuto alla crescita economica regionale. Il Piemonte può e deve vincere la sfida della ripresa della propria economia”.

“E’, poi, fondamentale – proseguono il Presidente Ravetti e il Vicepresidente Gallo – intervenire, in tempi rapidi, per contrastare il disagio sociale. Il Piemonte non ha ancora previsto misure di sostegno per le fasce più vulnerabili della popolazione. Stanziamo per le famiglie almeno 40 milioni di euro che rappresenteranno un primo importante aiuto e che dovranno essere trasferiti subito ai Comuni, in aggiunta ai fondi nazionali. Le risorse si trovano in parte nella rimodulazione dei fondi europei e in parte si devono individuare, con la responsabilità politica di agire subito, attraverso una legge di variazione del bilancio (da approvare entro il mese di aprile) che coinvolga prelievi da una molteplicità di capitoli dell’attuale legge di bilancio.”

“Infine – concludono Ravetti e Gallo – ribadiamo che non occorrono poteri speciali per gestire la ripartenza, ma soluzioni percorribili e un’oculata gestione dei fondi europei. Deve essere attivata, tempestivamente, una parte importante dei fondi FSC 2014-2020. In Piemonte, infatti, potrebbero partire oltre 400 milioni di investimenti già finanziati. E’ passato più di un mese dall’inizio della crisi e sono necessarie risposte. Queste sono quattro proposte concrete e immediate per la nostra Regione. Chiediamo al presidente Cirio di ascoltarci. Dobbiamo accelerare perché il futuro del Piemonte è nelle nostre mani”.

Affitti: come trovare una mediazione tra proprietari e inquilini?

Riceviamo e pubblichiamo / L’Ape Confedilizia di Torino ritiene la proposta di  Unioncasa impercorribile

Ci troviamo di fronte ad una situazione di emergenza assoluta, dove è necessario, che ciascuno faccia la sua parte senza fughe in avanti e senza gara di chi parla più forte o di chi propone soluzioni al fine di acquisire visibilità.

Nel caso dei contratti di locazione i soggetti interessati devono trovare una via di intesa che non sia eccessivamente penalizzante per entrambe le parti.

‘E necessario, innanzitutto, tenere separate le locazioni commerciali dalle abitative. I conduttori commerciali possono già dedurre il 60% del canone nella propria denuncia dei redditi.

E’ necessario, che il problema sia esaminato in sede nazionale con la partecipazione di tutti gli attori interessati (Associazioni dei proprietari, degli inquilini e del Governo).

Con l’assistenza delle associazioni di categoria e caso per caso possono essere valutati nuovi accordi senza la necessità di una riduzione generalizzata.  Quello che serve è un impegno molto serio e forte da parte dello Stato a sostegno degli inquilini ed anche un intervento in termini di riduzioni fiscali per i proprietari.

Confedilizia, in altri termini, ritiene che in sede centrale possono essere date delle direttive di massima che dovranno essere applicate con intelligenza caso per caso e sia a livello nazionale, che locale si mette a disposizione per discutere le proprie proposte.

Cambiare per non morire

Sembra che continuiamo a vivere nel nostro egoismo, nel nostro individualismo, nella nostra psicosi.

Critichiamo se la gente esce di casa, ma non pensiamo di dare una mano al nostro prossimo…

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Cambiare per non morire

 

La finanza per combattere sfide ambientali e pandemie

 

L’aggressività umana verso l’ambiente rende sempre più probabile il contatto con patogeni e universi macrobiotici ancora del tutto sconosciuti alla scienza. Ne sono esempi la deforestazione, che avvicina l’uomo ad un habitat che non ne prevedeva la presenza, oppure gli allevamenti intensivi, dove prolifera letteralmente di tutto; ma anche l’estinzione di molte specie animali costringe i batteri che vivevano nei loro intestini a trasferirsi altrove…

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La finanza può aiutare a combattere le sfide ambientali e le nuove pandemie

Le Regioni del Nord chiedono interventi per le ferrovie

Gli  assessori ai Trasporti di Piemonte (Marco Gabusi), Lombardia (Claudia Maria Terzi), Veneto (Elisa De Berti), Liguria (Giovanni Berrino) e Friuli Venezia Giulia (Graziano Pizzimenti) commentano le parole dell’Ad di Fs Battisti

«L’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, in questi giorni sta parlando di miliardi di investimenti da mettere in campo. Si tratta, al netto di proclami propagandistici, semplicemente di interventi che le nostre Regioni attendono invano da molto tempo. Non si comprende dunque quale sia la necessità di annunciare in pompa magna opere o risorse già previste. Da Fs ci aspettiamo più concretezza e meno annunci. Certo, concordiamo con Battisti quando dice che realizzare le infrastrutture di cui ha tanto bisogno l’Italia potrebbe far ripartire la nostra economia. Ne siamo tanto convinti che lo abbiamo sempre chiesto a gran voce. Un rilancio delle opere pubbliche, unito a una profonda semplificazione della normativa e della burocrazia, permetterebbe finalmente di dare risposte concrete ai nostri territori, alle nostre aziende e ai nostri cittadini. Insomma, attendiamo con ansia il dettaglio dei tempi certi in cui questi interventi si realizzeranno, sperando che sia la volta buona»,

Il lavoro che non c’è più: sospesi 100 mila dipendenti

Più di  100.000 i lavoratori dell’area metropolitana  sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Coronavirus

Usufruiranno degli ammortizzatori sociali, come comunicato da Cgil, Cisl e Uil Torino. Sono stati siglati centinaia di accordi sindacali di cassa integrazione ordinaria, in deroga, dei fondi di integrazione salariale. I sindacati sono preoccupati per così tanti lavoratori  senza reddito. La preoccupazione per la situazione  nei luoghi di lavoro nell’area metropolitana di Torino è elevata, e diventa urgente  “garantire un reddito alle lavoratrici ed ai lavoratori sospesi dal lavoro”, dicono i sindacati.

Contagiato anche il mercato dell’auto. Crollo del 90%

Il Coronavirus danneggia pesantemente anche il mercato dell’automotive italiano. A marzo le immatricolazioni,  secondo i dati del ministero dei Trasporti,  sono state 28.326 rispetto alle 194.302 dello stesso mese del 2019: un calo dell’85,42%

Nei primi tre mesi sono state vendute 347.193 auto, pari al 35,47% in meno dell’analogo periodo dell’anno prima. Fca ha immatricolato a marzo 4.649 auto, ovvero il 90,34% in meno dello stesso mese del 2019, allora erano 48,109. La quota di mercato cala  dal 24,76% al 16,41%. Nel trimestre le auto vendute dal gruppo del Lingotto  sono 85.875, cioè  -35% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La  quota è in lieve aumento: passa dal 24,57% al 24,73%, +0,17%.

Un’idea per il commercio: “mini credit” per la ripresa

Un’iniziativa a sostegno dei commercianti torinesi per facilitarne la ripresa post emergenza Covid 19. Ne parliamo con il suo ideatore, l’avvocato torinese Simone Morabito

 

Se in Cina la produzione industriale, nei primi due mesi dell’anno, ha registrato una contrazione del 13.5%, rispetto allo stesso periodo del 2019, dovuta all’emergenza Covid 19, l’agenzia di rating Moody’s avverte che l’economia italiana è,  er la medesima emergenza, in recessione e stima una contrazione per l’economia del -0,7%. La Commissione europea avanza previsioni più  negative, aspettandosi per l’anno in corso una contrazione dell’1%. Risultano, così, assolutamente, indispensabili iniziative atte a facilitare la ripresa economica soprattutto a livello locale, a favore dei soggetti di piccole e medie dimensioni.

“Sono oggi più che mai preziose tutte quelle iniziative – spiega l’avvocato Simone Morabito –  che possano costituire un volano per la ripresa dell’economia torinese, una volta che sarà terminata l’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus.

Lo strumento che, come Studio associato, abbiamo diffuso sia in Italia sia all’estero (a Torino anche in favore dell’Associazione Commercianti di piazza Statuto), consiste nel far circolare tra i propri contatti dei buoni – garantiti dal medesimo commerciante – sull’esempio dei “Bond” dei locali commerciali di New York, per un importo determinato (da 50, 100, 150, 200 euro ed oltre) che vengano pagati ora attraverso bonifico o altre soluzioni agili come Satispay, e capaci di dare diritto all’acquisto, nei corrispettivi negozi, di beni del valore indicato nel buono, maggiorato del 25%”.

“Ho chiamato questi buoni “Mini Credit” – prosegue l’avvocato Morabito – Per capirne la portata faccio un esempio: un cliente acquista, in uno degli esercizi commerciali aderenti, un Mini Credit da euro 75,00 che potrà utilizzare più avanti,  comprando per euro 100,00. Questo strumento va incontro a quei commercianti che non hanno ancora implementato servizi di e-commerce e che, pertanto, allo stato attuale, non possono essere attivi sul mercato, vuoi per limiti tecnici o per imposizioni legislative”.

“Ritengo che questo progetto – aggiunge l’avvocato Morabito – possa diventare uno strumento  estremamente prezioso per facilitare la fase di ripresa economica post emergenza Covid 19, con una duplice ricaduta positiva. Da un lato, infatti, sarà in grado di dare respiro, già da ora, ai commercianti che stanno soffrendo in seguito alla chiusura delle proprie attività (ottenendo immediata liquidità), dall’altro lato coloro i quali acquisteranno i buoni saranno poi invogliati ad utilizzarli, una volta terminata la crisi sanitaria e riaperti gli esercizi commerciali, godendo del valore superiore del Mini Credit rispetto a quanto effettivamente speso, potendo così aiutare la ripresa economica della nostra città “.

 

simone.morabito@studiomorabito.eu

 

Costanzo (M5S): “Risorse Tav alla sanità”

“In questo momento di emergenza estrema, la crisi economica divampata come riflesso immediato di quella sanitaria ci obbliga a una riflessione, non più rinviabile, sull’utilizzo orientato dei fondi pubblici e sulle priorità economiche che il nostro Paese deciderà di darsi da qui in avanti.

Ho dunque inviato una lettera al Presidente del Consiglio Conte, in cui espongo alcune cifre e apro una riflessione sull’opportunità di dirottare le ingenti e cospicue risorse destinate al Tav Torino-Lione ed, in particolare, quelle italiane immediatamente disponibili sul capitolo di spesa 7532 MIT, verso le reali necessità del nostro paese.
Mai come in questi giorni ci siamo resi conto di quali siano le priorità imprescindibili per uno Stato, mai come in questi giorni ci siamo resi conto degli errori compiuti in tutti questi anni, con scelte di spesa che si sono rivelate discutibili e insostenibili.
Credo dunque sia giunto il momento per considerare davvero il vantaggio di una tale scelta in termini di benessere e come risposta alle esigenze nazionali. Il TAV può essere sospeso e i lavori estinti, invocando la clausola della forza maggiore Covid 19, già riconosciuta dalla Commissione UE in favore del nostro paese”.