ECONOMIA- Pagina 30

Cia Agricoltori delle Alpi, corso di bioedilizia

Lunedì 10 febbraio, dalle ore 14 alle 18, nella sede di via Onorato Vigliani 123, a Torino, Cia Agricoltori delle Alpi propone il corso di formazione gratuito “Aziende agricole sostenibili: investire sulla bioedilizia”.

«Il tema della sostenibilità ambientale – spiega Stefano Rossotto, presidente di Cia Agricoltori delle Alpi – attraversa quotidianamente le nostre vite e ci interroga e stimola nel trovare nuovi modi per coniugare sempre al meglio la presenza umana sul nostro pianeta: è la ricerca costante di nuovi scenari in cui l’essere umano e le sue attività possano confrontarsi in modo rispettoso e sinergico con l’ambiente naturale. In questa visione, ha un ruolo cruciale l’attività agricola, basata sul rapporto diretto tra l’agricoltore e la sua terra. E’ la ragione per cui la nostra Organizzazione promuove l’approfondimento di soluzioni di intervento in bioedilizia, coerenti con la visione di sostenibilità delle aziende agricole».

Le relazioni tecniche saranno affidate a tre architetti dello studio di bioarchitettura “Green Think stp”: Stefania Ganz, Filippo Caggiano e Simone Andreis.

Nel dettaglio, si tratterà di Bioedilizia: cos’è davvero? I criteri di scelta dei materiali (Il greenwashing: un pericolo tanto per la bioagricoltura quanto per la bioedilizia), Sostenibilità, salubrità, sensorialità (L’impatto ambientale del mondo delle costruzioni; emissioni e qualità dell’ambiente indoor; sensorialità: come i materiali naturali interagiscono con l’essere umano), Agricoltura e Bioedilizia: quali vantaggi reciproci? (Il ruolo dell’agricoltore nella filiera delle costruzioni; la bioedilizia come opportunità di promozione per l’azienda; il valore didattico-educativo di un intervento in bioedilizia; la certificazione nell’ambito della bioedilizia), Principali materiali naturali e principali tecniche costruttive (Legno, paglia, canapa, argilla e calce; la filiera dei materiali naturali; sistemi alternativi per la produzione di energia), Costruire in Bioedilizia: esempi e costi di realizzazione (Eco villaggio agrituristico/recupero di cascinale / nuova costruzione a “km controllato”).

«Un intervento che rispetti i criteri della bioedilizia – osserva l’architetto Filippo Caggiano – è caratterizzato dalla sostenibilità ambientale, dall’attenzione a contenere il più possibile i consumi energetici e dall’impiego di materiali privi di sostanze nocive e tossiche per i futuri utenti. Decidere di intervenire adoperando criteri di bioedilizia non costituisce solo una scelta responsabile, ma diventa occasione per l’azienda – in un contesto odierno dove tale approccio viene sempre più ricercato e premiato dai consumatori – per mettere in risalto la propria coerenza nella ricerca di un approccio più sostenibile su tutti fronti».

Sistemi costruttivi a struttura lignea si adattano perfettamente alla realizzazione di nuovi edifici, potendo sfruttare diversi gradi di prefabbricazione, così da abbattere notevolmente i tempi di costruzione.

«Paglia, calce-canapulo e fibre vegetali – rilevano Stefania Ganz e Simone Andreis – possono completare la struttura oppure prestarsi come soluzioni di isolamento termico di edifici preesistenti, garantendo soluzioni a basso impatto ambientale».

Per informazioni e iscrizioni al corso, telefonare allo 011.6164210, oppure scrivere una email all’indirizzo torino@ciaconsulenzepiemonte.it

È prevista la frequenza obbligatoria di almeno il 75 per cento delle ore di lezione. Al termine del corso verrà rilasciato l’attestato di frequenza.

Fondi di Sviluppo e Coesione per 102 Comuni piemontesi

Si sono tenuti presso i Comuni di Camino e Fubine, gli incontri tra Assessori Regionali ai Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) Gian Luca Vignale, agli Enti Locali Enrico Bussalino, alla Sanità Federico Riboldi, i Consiglieri Regionali Silvia Raiteri, Marco Protopapa e Davide Buzzilanghi, il Presidente della Provincia di Alessandria Luigi Benzi con gli Amministratori Locali rappresentanti di 102 Comuni della Province di Alessandria, Asti e Torino. Gli Assessori hanno illustrato e condiviso con i presenti il percorso per l’utilizzo dei Fondi a favore dei 104 progetti presentati dalle Aree Omogenee “Monferrato, Casalese e Terre del Po” ed “Bacino del Tanaro”.

I numeri dei due piani di investimento:

Monferrato, Casalese e Terre del Po:

  • 56 Comuni interessati
  • 59 Progetti finanziati
  • Otto milioni e 758mila euro di valore totale degli investimenti.

Di questa somma investita 7.423.313 euro sono stati stanziati dalla Regione mentre i restanti 1.335.625 euro sono co-finanziati dai Comuni.

Bacino del Tanaro:

  • 46 Comuni interessati appartenenti a due Province
  • 45 Progetti finanziati
  • Cinque milioni e 342mila euro di valore totale degli investimenti

Di questa somma investita 4.727.647 euro sono stati stanziati dalla Regione mentre i restanti 612.210 euro sono co-finanziati dai Comuni.

Grazie al contributo regionale sarà possibile finanziare fino al 100% dei progetti prioritari presentati dalle due Aree Omogenee.

I Fondi di Sviluppo e Coesione insieme ai fondi derivanti dalle Strategie Urbane (SUA) e le Aree Interne hanno permesso alla Regione di finanziare tutti i Comuni piemontesi in maniera chiara, semplice e diretta. A differenza delle scelte fatte per la scorsa programmazione (2014-21) di finanziare solo le città capoluogo di provincia, in questa programmazione abbiamo voluto essere vicini a tutti i comuni piemontesi.

<Si tratta di due Aree molto diverse che occupano i territori di più Province, eppure, entrambe hanno saputo collaborare e condividere progettazioni e strategie comuni a beneficio dei rispettivi territori. Con i Comuni e al loro fianco la Regione, si procederà, ora, alla fase esecutiva delle opere che tali fondi permettono di realizzare, opere con un valore complessivo per le comunità locali di oltre 14 milioni di euro.

Le caratteristiche fondamentali dei Fondi sono aver dimostrato come la politica possa dare risposte agli enti locali e sia stata capace di tradurre i contributi europei in maniera semplice e accessibile, erogando risorse ad un’ampia platea di Comuni che potranno così rispondere a fondamentali necessità di investimento per le rispettive comunità.

Nell’incontro odierno abbiamo così potuto fissare la nuova tappa del percorso – spiega l’Assessore Vignale – con i rappresentanti degli enti locali, da quando abbiamo cominciato lo scorso anno, con la presentazione dei Fondi di Sviluppo e Coesione, una risorsa complessiva di 105 milioni di euro che ci permetterà di finanziare progetti in 805 comuni del Piemonte.

A giugno del 2028 tutte le opere dovranno essere concluse e rendicontate alla Regione. Siamo qui per dimostrare nei fatti come la Regione sia al fianco dei piccoli comuni e condivida con essi lo sviluppo, la promozione e il futuro dei territori. Nessuno indietro, avanti tutti>.

<I fondi FSC rappresentano un’opportunità fondamentale per lo sviluppo dei territori, poiché consentono ai comuni di realizzare opere strategiche per i cittadini. Nessuno meglio di un sindaco conosce le esigenze della propria comunità: dalle infrastrutture alla riqualificazione urbana, dai servizi essenziali alla valorizzazione del patrimonio locale. Per questo è cruciale garantire che queste risorse siano gestite con autonomia e responsabilità dai comuni, assicurando interventi mirati, efficaci e realmente utili per migliorare la qualità della vita dei cittadini> così l’Assessore agli enti locali Enrico Bussalino.

<I fondi sviluppo e coesione sono un’opportunità importante per i Comuni, perché consentono di programmare interventi che altrimenti non sarebbero possibili, soprattutto per le realtà più piccole. La Regione Piemonte ha ancora una volta dimostrato di essere presente sul territorio concretamente, cioè con risorse che consentiranno ai Sindaci e alle comunità di realizzare opere fondamentali per rendere queste aree più attrattive per le imprese e per tutti coloro che visitano il Piemonte> ha dichiarato l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Mirafiori, cambi “made in Stellantis”: obiettivo 600mila pezzi

Stellantis annuncia l’acquisizione del pieno controllo della joint venture per la produzione di trasmissioni elettrificate eDCT. I sindacati: “La decisione strategica porta lo stabilimento produttivo sotto il completo controllo di Stellantis, segnando un passo importante per il polo industriale di Mirafiori.

Leggi l’articolo su lineaitaliapiemonte.it:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2025/01/29/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/a-mirafiori-i-cambi-per-motori-ibridi-diventano-completamente-made-in-stellantis-obiettivo-60.html

Concorso PCTO, gli studenti torinesi sono arrivati terzi

Il 29 gennaio scorso, presso la prestigiosa sede del Polo del Novecento, a Torino, si è svolta la premiazione del concorso promosso a livello nazionale PCTO, percorsi per le Competenze trasversali e l’orientamento.

“Siamo emozionati – afferma Simona Riccio, Social Media Manager e Agrifood Specialist – nel condividere che il nostro progetto “Non si può non comunicare”, promosso da ‘Parla con me’, dedicato alla comunicazione digitale nel settore agroalimentare, abbia conquistato il terzo posto nella sua categoria.

Il nostro progetto ha avuto come obiettivo quello di unire teoria e pratica per formare i giovani in un settore cruciale come quello della comunicazione digitale applicata all’agroalimentare.

Abbiamo creato un ambiente dinamico dove studenti e aziende si sono confrontati, permettendo ai ragazzi di acquisire competenze pratiche e prepararsi alle sfide del mondo del lavoro”.

“Il progetto è consistito in un’esperienza formativa – ha precisato Simona Riccio – che ha reso gli studenti protagonisti nell’elaborazione d’idee innovative per le sfide comunicative di oggi e di domani. Un ringraziamento particolare va agli studenti, la vera forza del progetto, all’istituto tecnico Carlo Levi di Torino, alle professoresse Tiziana Laganà e Pina Grimaldi e al Preside Giampaolo Squarcina per aver reso possibile questa preziosa esperienza di apprendimento, oltre che alla Camera di Commercio di Torino che ha supportato questa iniziativa”.

 

Mara Martellotta

Mirafiori, futuro incerto ma boccata d’ossigeno di un anno per 250 lavoratori

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Una notizia positiva per i 250 lavoratori del reparto mascherine di Mirafiori: sul finire della scadenza degli ammortizzatori sociali Stellantis ha prorogato di un anno i contratti di solidarietà.

Il nuovo anno di ammortizzatori sociali partirà dal  14 febbraio in base all’accordo  siglato da azienda e sindacati per i lavoratori del reparto Preassembly & Logistic Unit a Mirafiori.

Per i sindacati l’intesa, seppur positiva, è una soluzione temporanea per  consentire in un anno di individuare  una collocazione definitiva per questi lavoratori.

E c’è da pensare anche agli altri 2800 lavoratori ancora in cassa integrazione, sperando che arrivino nuove produzioni.

Dazi USA, Confartigianato: “una nuova minaccia per l’export manifatturiero del Piemonte”

 Tra le regioni più esposte, il Piemonte con oltre 5,1 miliardi di euro, pari al 7,9% del totale nazionale verso gli USA (Torino 2,7 miliardi) 

La nuova stagione amministrativa del neo eletto Presidente Donald Trump, ha già creato un certo sconquasso economico globale con l’annuncio di possibili dazi sulle importazioni. Le imprese italiane che hanno investito e potenziato l’export verso gli Usa (Gli Stati Uniti sono il primo mercato nel mondo per 43 prodotti italiani) stanno già tremando e tra le regioni più esposte figura proprio il Piemonte e Torino.

 

Secondo i dati riferiti a settembre 2024, il Piemonte contribuisce con oltre 5,1 miliardi di euro, pari al 7,9% del totale nazionale con l’export verso gli USA.

Per quanto riguarda le province, al primo posto per export negli Stati Uniti nel 2024 si colloca Milano con 6,1 miliardi di euro, seguita da Firenze (5,7 miliardi), Modena (3,1 miliardi), Torino (2,7 miliardi).

 

Guardando più in generale al dato nazionale, gli Usa, che nel 2022 hanno superato la Francia, sono il secondo mercato del Made in Italy dietro alla Germania, con esportazioni che negli ultimi 12 mesi a settembre 2024, ammontano a 66,4 miliardi di euro, pari al 10,7% del totale. Se Trump decidesse di applicare dazi tra il 10% e il 20% sulle importazioni causerebbe un calo dell’export Italiano verso gli Usa rispettivamente del -4,3% e del -16,8%.

“È chiaro che ne pagherebbero le conseguenze anche le imprese del nostro territorio, soprattutto quelle manifatturiere che già stanno soffrendo un mercato globale ed una situazione geopolitica molto complessa – afferma Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino -. Sono principalmente le piccole e medie imprese, anche artigiane, che hanno una maggiore incidenza sull’export verso gli Usa, soprattutto nei settori degli alimentari, della moda, del legno e dei metalli, oltre a gioielleria e occhialeria. Ora però deve entrare in gioco l’Europa, non può essere un singolo Stato a contrastare queste dinamiche di commercio internazionale”.

Una strategia protezionistica che mira evidentemente a mitigare quell’eccesso di consumi interni rispetto alla produzione statunitense che obbliga il Paese americano ad importare la differenza dall’estero. Al contrario della Cina che si trova ad affrontare l’effetto opposto (più produzione rispetto al consumo interno), tanto da dover esportare le merci in eccedenza a prezzi stracciati e di bassa qualità.

“Se da un lato non possiamo far altro che tenere un atteggiamento attendista, conclude De Santis -le uniche azioni da adottare per il sistema delle piccole e medie imprese è quello di imparare a leggere le dinamiche del mercato e cercare di adattarsi, e molto rapidamente, strutturandosi e puntando ancor di più all’eccellenza e all’alta specializzazione, diversificando i mercati, investendo su quelli in via di sviluppo. Per le nostre imprese si potrebbe aprire una nuova fase critica da affrontare, occorre intensificare gli sforzi per assicurare l’alta qualità della manifattura made in Italy, arma vincente e distintiva che i mercati sanno riconoscere e apprezzare.”

Campagna Amica di Leini, Coldiretti e Comune rinnovano l’accordo

Coldiretti Torino, attraverso l’associazione Agrimercato, e il Comune di Leini hanno rinnovato l’accordo per lo svolgimento del mercato dei produttori di Campagna Amica. Il mercato è garantito per altri 6 anni, fino al 31 dicembre 2030.

Il mercato contadino si tiene tutti i martedì pomeriggio dalle 14:30 alle 19:00 in piazza 1° Maggio e offre molti alimentari che fanno parte della comune spesa settimanale. I banchi sono gestiti dalle aziende agricole che, in questo modo, portano i propri prodotti in vendita diretta senza subire i prezzi imposti da grossisti e grande distribuzione. La location di piazza 1° Maggio è situata in un crocevia di strade nella zona centrale di Leini con un ampio parcheggio a disposizione.

«Per il nostro Comune – osserva l’assessora al commercio e agricoltura di Leini, Maria Grazia Lico – il mercato dei produttori agricoli del martedì completa l’offerta commerciale con prodotti freschissimi a Km Zero. L’orario pomeridiano permette una spesa di prodotti freschi durante il rientro a casa dopo il lavoro o dopo essere appena passati a prendere i bambini a scuola».

«Il territorio di Leini mantiene una forte presenza agricola che vogliamo valorizzare anche con esperienze come questa del mercato dei produttori di Campagna Amica – sottolinea il sindaco Luca Torella – Pensiamo che il mercato aiuti anche fare crescere la consapevolezza della qualità prodotta dai nostri agricoltori».

Per Campagna Amica Torino anche il mercato di Leini ha un’importanza strategica. «Per la sua posizione in un Comune importante molto servito da centri commerciali – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino, il leinicese Bruno Mecca Cici – il mercato di Leini ci permette di intercettare quei consumatori che non vogliono dipendere soltanto dalla grande distribuzione per le proprie scelte alimentari. Ma il mercato dei nostri produttori è anche il luogo ideale non solo per fare la spesa di prodotti di alta qualità ma anche per comprendere meglio le tecniche di coltivazione, allevamento e trasformazione ascoltando chi produce. Possiamo dire che il mercato di Campagna Amica è anche un luogo dove viene soddisfatto il bisogno di consapevolezza alimentare».

Tutti i numeri del Piemonte nell’Annuario statistico regionale

È online l’ottava edizione de “I numeri del Piemonte”, l’Annuario statistico regionale realizzato da Regione e Istat.

La pubblicazione fornisce un quadro sintetico di dati territoriali che includono centinaia di elaborazioni e tabelle organizzate in 17 sezioni tematiche. Viene inoltre dedicato ampio spazio agli indicatori territoriali di misura del Benessere equo e sostenibile (BES) e agli indicatori Istat per gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030 delle Nazioni Unite.

“I numeri del Piemonte” è uno strumento di lavoro per decisori pubblici e privati, Università ed enti di ricerca, cittadini e studenti. I dati possono essere di supporto alla programmazione delle politiche e degli interventi regionali.

Alcuni dati

Al 31 dicembre 2023 la popolazione residente in Piemonte, definita sulla base del censimento permanente, ammontava a 4.251.623 persone ed era sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2022. Più della metà di esse viveva in provincia di Torino (52%).

Aumentata, come nel resto dell’Italia, la denatalità: i nati sono stati 2.203, -94 rispetto al 2022.

In crescita la speranza di vita alla nascita, che viene stimata in Piemonte in 81 anni per gli uomini e 85 anni per le donne, e la quota di popolazione anziana, passata da 267 anziani ogni 100 giovani nel 2022 a 232 nel 2023.

La spesa sanitaria pubblica pro-capite nell’ultimo triennio è aumentata da 2.063 euro per abitante del 2020 a 2.232 nel 2022.

È proseguita la flessione della popolazione scolastica: nel 2022-23 si è attestata a 374.262 studenti, con una diminuzione dell’1,7% rispetto ai 380.736 del 2021-22.

Le unità locali dell’industria registrate nelle anagrafi camerali sono diminuite dalle 129.798 del 2021 alle 129.298 del 2023. Il numero di occupati è in lieve aumento e il tasso di occupazione (15-64 anni) continua ad essere sopra la media nazionale (67,1% Piemonte e 61,5% in Italia nel 2023).

Le visite nei musei hanno registrato un superamento dei livelli pre-pandemici: dai 6.337.056 visitatori del 2019 si è arrivati al 7.055.010 del 2023.

Polis Policy “Difendiamo la Democrazia”

Venerdì 31 gennaio, presso il CRAL Reale Group di corso Agnelli 129, a Torino, prenderà il via l’ottava edizione

 

Venerdì 31 gennaio torna Polis Policy, l’Accademia di Alta Formazione promossa dall’Associazione Difendiamo il Futuro. Il tema dell’ottava edizione è “Difendiamo la Democrazia”, di cui la Seconda Sessione proverà a rispondere alla domanda: “È possibile una democrazia senza i partiti?”. L’incontro avrà luogo presso il CRAL Reale Group di corso Agnelli 129, a Torino, con inizio previsto alle 18.15.

Luciano Violante, Presidente dell’Associazione Futuri Probabili, sarà il relatore della serata. Introdurranno la discussione il Coordinatore della Commissione Cultura e Istruzione della Fondazione CRT e Vicepresidente del Comitato Diritti Umani e Civili della Regione Piemonte Giampiero Leo e Giuseppina De Santis, del Comitato Direttivo del Centro Einaudi. Modererà Gian Paolo Zanetta, Direttore Generale dell’Ospedale Cottolengo. Per quanto riguarda l’intermezzo Another Vision, interverrà durante la cena a buffet Grazia Del Treppo, autrice e testimone dell’esodo giuliano dalmata.

“Polis Policy – dichiara Giuseppe Giulio Calabrese, Presidente dell’Associazione Difendiamo il Futuro – si pone l’obiettivo di approfondire e spiegare grandi temi dell’epoca contemporanea, attraverso interventi di esperti. Quest’anno il comitato scientifico ha deciso di approfondire il tema della democrazia. La prima sessione è stata dedicata al tema generale, vale a dire che cos’è veramente la democrazia. Le altre due sessioni verranno dedicate ad approfondire i rapporti tra democrazia, partiti e potere mediatico. L’impostazione iniziale sarà sempre quella umana, nell’ottica di mantenere un ampio respiro e una visione generale”.

 

Mara Martellotta

UCID, incontro con il Presidente del Club degli Investitori Rocchietti

La serata con Giancarlo Rocchietti, Presidente del Club degli Investitori e autore del libro “L’occhio della tigre”, è stata organizzata da UCID Torino, in collaborazione con Impact Hub di Torino presso la loro sede, che hanno gentilmente concesso.

“La co- organizzazione ha consentito – spiega il presidente dell’UCID Marco Lazzarino- di attirare un pubblico numeroso e qualificato, come lo è il relatore, e di dibattere con lui sull’ecosistema delle start up e come si è evoluto negli ultimi venti anni. L’esempio di Giancarlo Rocchietti è stato assolutamente visionario perché oltre vent’anni fa egli ha fondato il Club degli Investitori che è diventato nel tempo il più grande network di business Angels nel mondo e che ha supportato oltre 400 start up nel corso degli anni finanziandole per oltre 60 milioni di euro”.

“UCID prosegue nella sua scoperta del territorio torinese – afferma il suo presidente l’ingegnere Marco Lazzarino – e definisco questo anno “itinerante” in quanto tutte le serate si svolgono e sono coordinate con altre associazioni, organizzazioni, a partire dall’Unione Industriale nella prima serata, consulenti del Lavoro nella seconda serata, l’imprenditrice Fresia in occasione della Messa di Natale e quest’ultima serata con l’autore di un recente libro “L’occhio della tigre “, esclamazione usata spesso dallo stesso Rocchietti nella sua lunga carriera di investitore in start up. Questo è il tratto distintivo degli imprenditori dell’innovazione nel nuovo millennio, ambiziosi, veloci, pronti a cambiare il modello di business”.

“Sto lavorando – conclude Marco Lazzarino – per mettere in contatto UCID con i principali attori imprenditoriali della città di Torino e del Piemonte, contribuendo a fare rete e veicolare il nostro messaggio che è quello di introdurre l’etica nel mondo lavorativo”.

Impact Hub è una società con società benefit con spazi coworking ed eventi, incubatore certificato di start up impact e hub per l’impact investing.

 

Mara Martellotta