ECONOMIA- Pagina 290

L’imprenditoria femminile del territorio all’epoca del Covid

VOCI DI DONNE Lunedì 12 luglio 2021 Moncalieri

Ore 17,30 – Diretta sulla pagina facebook della Biblioteca Arduino @bibliomonc


Lunedì 12 luglio dalle 17.30 alle 19.00, la Biblioteca di Moncalieri ospiterà sulla propria pagina facebook, nell’ambito della rassegna “Voci di donne “un pomeriggio dedicato all’imprenditoria femminile moncalierese.

La rassegna “Voci di donne”, a cura dell’Assessorato alla Cultura e alle Pari Opporunità di Moncalieri e dell’associazione Il Rosa e il Grigio, ha avuto avvio lo scorso inverno con le interviste alle europarlamentari Gianna Gancia e Patrizia Toia, e con un convegno dedicato agli stereotipi di genere.

Questa volta darà invece la parola ad alcune fra le numerose donne impegnate sul territorio di Moncalieri in attività di direzione e gestione di impresa, che potranno “narrarsi” e dare voce all’azione delle donne e al loro impegno come protagoniste del territorio, specie in un periodo come quello attuale segnato da difficoltà e sfide di grande rilevanza strategica.

A completamento delle testimonianze, verrà inoltre proposta una riflessione di carattere sociologico sul valore innovativo dell’imprenditoria femminile.

L’evento è patrocinato dalla Città di Moncalieri e organizzato dall’associazione Il Rosa e il Grigio, che opera per valorizzare le competenze e le esperienze femminili, favorendo il passaggio intergenerazionale tra donne.

Sono molto soddisfastta del lavoro svolto in questi anni con ‘Il Rosa e il Grigio’: dopo altre esperienze condivise, abbiamo iniziato il 2021 offrendo diversi spunti di riflessione e testimonianze sulla parità di genere. Ora questo incontro ci da modo di continuare a tenere i riflettori accesi su questi temi – dichiara l’assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Laura Pompeo – Le ricerche più recenti evidenziano tra l’altro come le buone pratiche aziendali per favorire la parità di genere, o la presenza di donne in posizioni di vertice, influiscano positivamente sui risultati d’impresa e come catalizzatori di nuovi talenti”. La conferenza si collega idealmente al lavoro voluto dall’Assessorato e pubblicato un anno fa “Donne e management: una questione di opportunità”.

Centri per le famiglie, nuovi fondi regionali

L’ASSESSORE CAUCINO: «IN ARRIVO UN MILIONE IN PIU’ DELLO SCORSO ANNO PER I CENTRI PER LE FAMIGLIE PIEMONTESI. PROMUOVEREMO PROGETTI PER COMBATTERE L’ABUSO DEI VIDEO GAMES A VANTAGGIO DEI GIOCHI TRADIZIONALI».

L’esponente della giunta regionale: «Le maggiori risorse, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, ci permettono di distribuire decine di migliaia di euro per ognuna delle 45 strutture presenti in regione, anche se la ripartizione esatta è ancora allo studio degli uffici. La novità: il 10 per cento dei danari sarà dedicata a progettualità per promuovere i giochi tradizionali a discapito di quelli elettronici, che – come ipotizzano diversi studi – possono creare pericolose dipendenze».

Un milione di euro in più per i 45 Centri per le famiglie piemontesi. E’ aumentata, infatti, la dotazione ministeriale dedicata alla Regione Piemonte in attuazione delle intese relative al riparto dei fondi. Se lo scorso anno, infatti, ammontavano a 861mila e 600 euro, quest’anno, a causa delle necessità procurate dall’emergenza Covid19, ammontano a 1.841.701,95. Con una parte di queste risorse verranno finanziati anche il Call center mamma-bambino del Volontariato Vincenziano del Comune di Torino e il sostegno per le adozioni di minori sopra i 12 anni o con disabilità.
In sostanza, facendo due conti, a ogni Centro piemontese arriveranno svariate decine di migliaia di euro, anche se la ripartizione esatta è ancora allo studio dei tecnici. Cifre importanti, che l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, ha intenzione di impiegare nella maniera più efficace e produttiva, valorizzando al massimo questa occasione.

Proprio in questo senso va l’iniziativa, ideata e voluta dall’assessore stessa, di devolvere il 10 per cento della cifra destinata ai vari centri a progetti per promuovere e favorire i giochi «tradizionali» piuttosto che i video games, che oggi vanno per la maggiore e che, in taluni casi, in caso di abuso, creano veri e propri fenomeni di dipendenza.

«Credo molto nel ruolo che possono svolgere i Centri per le famiglie – spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino – soprattutto per quanto riguarda il sostegno alla genitorialità. Il nostro obiettivo è proprio quello di formare, per il futuro, cittadini migliori e questo processo deve avvenire proprio partendo dalle famiglie. Non dobbiamo dimenticarci che valori fondamentali come il rispetto per il prossimo, il rifiuto della violenza e del bullismo, il principio di legalità e del convivere civile, osservando le regole, vengono appresi ed elaborati dai più piccoli proprio entro l’adolescenza, grazie a una sana educazione da parte delle mamme e dei papà». «E, a proposito di socialità, anche il gioco ricopre un ruolo determinante. Nessuna “crociata” quindi, contro i video games, ma un incentivo al ritorno ai giochi tradizionali, sociali, manuali, che contribuiscono anch’essi ad una crescita corretta dei nostri figli», conclude Caucino.

I Centri per le famiglie sono servizi istituiti dalla Regione per affiancare le famiglie nel loro ruolo educativo, sociale e di cura, in tutti i passaggi evolutivi del ciclo di vita, sostenendo, in particolare, la genitorialità a fronte di eventi critici inaspettati.

I Centri per le famiglie sono realizzati dai Comuni, in raccordo con i consultori familiari, con lo scopo di fornire informazioni e favorire iniziative sociali di mutuo aiuto, in collegamento e raccordo con gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali. Le strutture forniscono informazioni, consulenza e servizi, per sostenere le famiglie, sia nella formulazione del proprio fabbisogno, sia nella ricerca della risposta più adeguata, attraverso la rete dei servizi territoriali.

 

A questo link, nel dettaglio, i 45 Centri per le famiglie presenti in Piemonte:

https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-07/indirizzi_centri_per_le_famiglie_aggiornato.xls

Il Pil piemontese crolla ma ci sono buoni segnali di ripresa

Il Pil della nostra regione nel 2020 è calato di oltre il 9% a causa del Covid

Il dato è lievemente superiore alla media nazionale (-8,3%). La  ripresa della scorsa estate e il miglioramento dell’indicatore Regio-coin nel primo trimestre 2021 indicano però la capacità di recupero dell’economia piemontese. Queste le stime di Banca d’Italia che ha presentato il rapporto sul Piemonte.

La torinese Enerbrain alleata degli ospedali GHU di Parigi

 

La GHU Paris Psychiatrie et Neurosciences, Gruppo ospedaliero universitario di Parigi specializzato in psichiatria e neuroscienze, utilizza le tecnologie AI e IOT della torinese Enerbrain per migliorare nel tempo la qualità dell’aria e l’efficienza energetica in più di 100 edifici a Parigi

La GHU annuncia  di aver firmato un accordo di 4 anni con Enerbrain per utilizzare la soluzione di cloud energetico di Enerbrain diretta a migliorare il comfort interno, la qualità dell’aria e l’efficienza energetica degli impianti HVAC in 130 edifici.

La GHU, come parte dell’iniziativa del governo francese per migliorare l’efficienza energetica degli edifici commerciali, mira a ridurre del 25% il consumo di energia nei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento.

«Abbiamo testato la soluzione di Enerbrain negli ultimi due anni e, dopo una rigorosa procedura di gara, abbiamo firmato una partnership quadriennale con Enerbrain affinché ci aiuti a raggiungere i nostri obiettivi di comfort interno, qualità dell’aria e sostenibilità nella maggior parte dei nostri edifici. La GHU Parigi ha scelto il sistema Enerbrain per la sua facilità di installazione, la quale non richiede alcuna modifica al BMS esistente e ci aiuta a soddisfare i nostri rigorosi requisiti in termini di comfort interno e qualità dell’aria per pazienti, medici e personale», ha detto Philippe STALLIVIERI, direttore di ingegneria, lavori, manutenzione e patrimonio presso GHU.

La GHU Paris Psychiatrie et Neurosciences

La GHU Parigi è stata creata il 1° gennaio 2019 dalla fusione dell’ospedale SAINTE-ANNE, l’istituto pubblico di salute mentale Maison Blanche, il gruppo di salute pubblica Perray Vaucluse. È uno stabilimento francese di primo livello con una reputazione internazionale nel campo della psichiatria e delle neuroscienze. La GHU di Parigi, che impiega 5.600 professionisti della salute, tra cui 600 medici, ha un budget annuale di 420 milioni di euro e 130 edifici con 1.300 letti distribuiti su Parigi.

Enerbrain

Enerbrain è un’azienda torinese nata nel 2015 che ha sviluppato un’innovativa soluzione software e hardware che gestisce e controlla in modo automatizzato e intelligente qualsiasi tipo di edificio, in modo da contribuire al risparmio energetico, all’abbattimento delle emissioni di CO2, al miglioramento della qualità dell’aria degli ambienti.

Oltre agli headquarter a Torino, l’azienda è attualmente presente in 13 mercati e conta 3 collocati tra Europa e Asia e si sta sempre più affermando sul mercato internazionale. Enerbrain ha all’attivo numerose partnership con aziende e grandi player operanti in vari settori: energia, food e grande distribuzione (es. Eataly) industria, ospedali, scuole, aeroporti, musei, uffici, comuni (Città di Torino).

Enerbrain ha ottenuto oltre 20 riconoscimenti internazionali, tra cui lo Start Up Energy Transition Award 2020, il Premio Nazionale per l’Innovazione 2020 promosso dal Presidente della Repubblica Italiana, il Premio Marzotto per l’Innovazione nel 2019.

Niente Gigafactory a Torino. Che deve cancellare la Fiat per ricominciare

Gigafactory addio. La grande fabbrica per le batterie del gruppo Stellantis si farà anche in Italia.

Non a Torino, però. A Termoli. Giusto così, in fondo. Perché non basta passare la vita a baciare metaforicamente la pantofola alla famiglia che ha distrutto la città per ottenere investimenti da parte di una proprietà che nulla ha a che fare con Torino.

continua a leggere: https://electomagazine.it/niente-gigafactory-a-torino-che-deve-cancellare-la-fiat-per-ricominciare/

Scavolini apre a Rivarolo

Scavolini prosegue il piano di sviluppo del canale retail nazionale con l’apertura a giugno dello Scavolini Store Rivarolo, nuovo punto vendita monomarca interamente dedicato a cucine, living e bagni firmati dall’Azienda punto di riferimento del settore in tutto il mondo e da sempre sinonimo di qualità Made in Italy.

Lo Scavolini Store Rivarolo, situato a Rivarolo Canavese in provincia di Torino, in Corso Re Arduino 47, nasce dalla collaborazione con TMT di Tattoli Marco, realtà operante nel settore montaggio arredamento da due generazioni.

Qui, l’attenzione ai dettagli, al design e alla massima libertà compositiva che caratterizza Scavolini è racchiusa in un’esposizione di oltre 225 mq, che include le migliori proposte del brand per la cucina, il bagno e il living. Tra queste, le nuove collezioni FormaliaDandy Plus DeLinea, ma non mancano i modelli cucina best seller come Carattere LiberaMente e le sofisticate proposte living.

Arricchiscono l’offerta, le soluzioni per l’arredo bagno tra cui le nuove collezioni Tratto Juno.

Alleanza delle Cooperative del Piemonte, nuovi vertici

Alleanza delle Cooperative del Piemonte rinnova i suoi vertici e programma la ripartenza della cooperazione

Si è svolta giovedì 8 luglio 2021 l’8°Assemblea di Alleanza delle Cooperative del
Piemonte nella sede di corso Francia a Torino. L’incontro è stato l’occasione per
rinnovare i vertici dell’Alleanza riconfermando Dimitri Buzio quale presidente e Tino
Cornaglia e Giuseppe D’Anna come co-presidenti.

Il Presidente Dimitri Buzio ha dichiarato: “Ringrazio l’Assemblea per aver voluto
condividere questo percorso e per aver scelto di rinnovare il mio incarico che
continuerò a svolgere nella convinzione che Alleanza delle Cooperative è uno
strumento necessario per portare a casa risultati importanti.

Dopo un anno e mezzo di pandemia siamo ora di fronte alla sfida della ripartenza del
Piemonte e crediamo che la cooperazione possa apportare il suo contributo alla
crescita del nostro territorio, come ha sempre fatto. In occasione di questa assemblea
abbiamo voluto anche porre all’attenzione delle Istituzioni regionali alcuni temi su cui ci
auguriamo di avere un dialogo proficuo e collaborativo: la cultura dell’innovazione, le
leggi a sostegno della cooperazione, il sistema di welfare, l’edilizia sociale, la necessità
di superare la logica del massimo ribasso nelle gara d’appalto, il sostegno ai comparti
maggiormente colpiti dalla crisi, l’andare la logica duale piccolo commercio-grande
distribuzione per favorire chi davvero crea legami sul territorio sono tutti aspetti strategici
per il futuro. Non sappiamo cosa ci attende usciti dalla pandemia, ma sappiamo che di
fronte ai cambiamenti, come sempre è stato, la cooperazione ci sarà e continuerà a
interpretarli per portare benessere ai suoi soci e ricchezza al territorio”.

Il Co-Presidente Tino Cornaglia ha sottolineato l’importanza dell’occasione: “È stato un
piacere potersi ritrovare nella Casa della Cooperazione per l’Assemblea dell’Alleanza
delle Cooperative del Piemonte dopo la pausa imposta l’anno scorso dall’emergenza
sanitaria. La giornata di oggi ha segnato una nuova tappa nel percorso intrapreso anni
fa nel cammino verso l’Alleanza delle Cooperative. Un percorso non privo di ostacoli
ma che, grazie al dialogo e al confronto interno, ci aiuta a rappresentare sempre
meglio gli interessi delle nostre associate.

Con l’Assemblea di oggi, abbiamo voluto riaffermare che, anche in Piemonte, la
cooperazione continuerà a essere un interlocutore affidabile, serio e leale, soprattutto
nell’ottica di una reciproca collaborazione con la Regione per riuscire a programmare
e attuare tutte le misure che saranno previste dal PNRR e dai fondi strutturali europei.”

Giuseppe D’Anna, Co-Presidente, ha commentato: “L’Alleanza delle Cooperative del
Piemonte ritiene importante da sempre, soprattutto in un momento di grande
cambiamento del nostro sistema economico come quello che stiamo vivendo, ribadire
e riaffermare i principi della cooperazione. E questa Assemblea vuole avere questo
ruolo. Le cooperative sono imprese intergenerazionali, che dimostrano come sia
possibile fare impresa coniugando efficienza ed equità, costruendo un modello
imprenditoriale più incline a produrre benessere diffuso e sviluppo economico duraturo
ma in grado di competere sul mercato ed esserne in alcuni casi leader. Realtà che
meritano di essere sempre più conosciute sul territorio, perché sono ancora oggi non
solo un’opportunità lavorativa per giovani in cerca di occupazione o imprenditori che
vogliono avviare una propria attività d’impresa, ma anche un soggetto in grado di dare
risposte ai bisogni della collettività”.

All’Assemblea ha portato i suoi saluti anche il Presidente della Regione Piemonte Alberto
Cirio: “Ho voluto essere presente oggi all’Assemblea di Alleanza delle Cooperative
Piemonte come occasione per ringraziare del prezioso lavoro svolto e soprattutto
programmare insieme la miglior ripartenza per il nostro Piemonte”.

Intervenuto nel corso dell’Assemblea anche l’Assessore al Bilancio, Andrea Tronzano:
“Nonostante le difficoltà di questo periodo storico, la Regione vuole fare la propria
parte nel sostegno alle imprese cooperative. In particolare nel corso dell’ultimo anno e
mezzo, con le sfide lanciate dalla pandemia da COVID-19, imprenditori, cooperatori e
lavoratori hanno dimostrato a tutti l’importanza di questo movimento per il nostro
Piemonte. Sono certo che la capacità di ascolto e collaborazione che ci ha
contraddistinto in questo percorso insieme proseguirà anche nel prossimo futuro”.
Importante contributo arrivato anche dal livello nazionale, grazie all’intervento del CoPresidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Maurizio Gardini, che ha portato ai
presenti i saluti del Presidente Mauro Lusetti e ribadito l’importanza del lavoro che
attenderà l’Alleanza, i territori e le istituzioni con cui sarà fondamentale proseguire un
confronto costruttivo.

In conclusione è intervenuto inoltre il Co-Presidente dell’Alleanza delle Cooperative
Italiane, Giovanni Schiavone, che ha dichiarato: “Teniamo ad augurare buon lavoro
alle cooperative del territorio. Non abbiamo dubbi che il Piemonte e l’Alleanza
sapranno dimostrarsi all’altezza delle sfide future che ci attendono”.

Mutui in valuta estera, i diritti dei consumatori

 

LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA SANCISCE IMPORTANTI DIRITTI PER I CONSUMATORI TITOLARI DI MUTUI INDICIZZATI IN VALUTA ESTERA

 

Dato il notevole numero di consumatori che si rivolgono agli sportelli del Coordinamento Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” per problematiche attinenti ai mutui ed ai finanziamenti, è stata istituita una task force composta da avvocati e commercialisti per offrire un ausilio concreto ai consumatori che riscontrino nei loro contratti anomalie di carattere giuridico – economico o che vogliano ricevere informazioni al riguardo.

La prima tematica che il gruppo di lavoro istituito dal Coordinamento ha affrontato in questi giorni riguarda i mutui indicizzati in valuta estera.

Di recente, infatti, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è espressa riguardo a tale tipologia di mutui sancendo dei principi fondamentali per la tutela dei consumatori.

“La Corte di Giustizia – affermano la dott.ssa Irene Zapparata della sede piemontese dell’ Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, l’avv. Massimiliano Valcada, esperto di Diritto Europeo, e l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile Nazionale del Coordinamento “Dalla Parte del Consumatore” – ha stabilito che nei mutui in valuta estera la banca deve informare dettagliatamente il cliente sul meccanismo di cambio, sui rischi ad esso connessi, sul contesto economico prevedibile e, quindi, sulle possibili ripercussioni, anche di carattere negativo, connesse alla variazioni del tasso.

In tali casi, il consumatore ha diritto ad invocare, dinnanzi all’Autorità Giudiziaria, l’abusività e, quindi, la nullità della clausola di indicizzazione in valuta estera e chiedere, quindi, la restituzione delle somme corrisposte in virtù di essa, qualora, ovviamente, tale pattuizione abbia prodotto ricadute negative nella sfera giuridico economica del mutuatario”.

La problematica relativa ai mutui a tasso indicizzato in valuta estera – fanno sapere dall’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – coinvolge un notevole numero di consumatori italiani.

A livello giuridico, infatti, tale materia è stata affrontata dall’Arbitro Bancario Finanziario.

Quest’ultimo ha stabilito che le clausole contrattuale che non illustrano in modo trasparente il funzionamento concreto del meccanismo di conversione della valuta estera, nonché il rapporto tra tale meccanismo e quello prescritto da altre clausole relative all’erogazione del mutuo sono da considerarsi in contrasto con la normativa concernente le clausole abusive nonché all’orientamento della Corte di Cassazione sulla correttezza, trasparenza ed equità contrattuale.

“Grazie alle pronunzie della Corte di Giustizia ed alle decisioni dell’Arbitro Bancario Finanziario – afferma la dott.ssa Irene Zapparata – i consumatori, qualora ne ricorrano gli estremi, hanno oggi la possibilità di far valere i propri diritti e di ottenere la restituzione delle somme eventualmente corrisposte sulla base di una clausola abusiva e, quindi, nulla”.

Per informazioni: coordinamentoconsumatori@gmail.com; tel. 347 – 0628721.

Gigafactory a Termoli, la delusione di Cirio e Appendino: “Decisione che tradisce Torino e la susa storia”

“Questa decisione tradisce Torino. Tradisce il Piemonte, la sua storia, i suoi lavoratori, le sue Università ed in generale una terra che ha inventato l’auto, ha investito, ha rischiato.

Una terra che ha un credito enorme verso questa azienda e verso questo Stato”: così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino Chiara Appendino sull’annuncio di Termoli come sede italiana per la gigafactory di Stellantis.

“Oggi ci sentiamo traditi – continuano il presidente Cirio e la sindaca Appendino – e chi è tradito prova rabbia. Una rabbia che chi, come noi, ha responsabilità istituzionali deve trasformare in una azione. Attendiamo di avere parole chiare da Roma per capire su che basi questa scelta sia stata condivisa con il Governo. Convocheremo già domani tutte le Istituzioni piemontesi”.