ECONOMIA- Pagina 255

Cosa cambierà con i 165 milioni in arrivo per l’area di crisi industriale di Torino

Prende il via con 165 milioni di euro il piano di riconversione e riqualificazione produttiva dell’area di crisi industriale di Torino

Tra i principali obiettivi il rilancio dell’automotive e dell’aerospazio con la creazione di due hub.

Lo prevede l’accordo di programma  tra ministero dello Sviluppo Economico, Regione Piemonte, Comune di Torino, Anpal, Ice e Invitalia,  promosso dal ministro Giancarlo Giorgetti.

Gli investimenti puntano a rilanciare l’area di crisi industriale del territorio di Torino grazie alla creazione di due Hub di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nei settori automotive e aerospazio. Il centro di ricerca applicata e trasferimento tecnologico per l’automotive e la mobilità sostenibile avrà sede  nel distretto produttivo di Mirafiori. Qui saranno avviate attività  con il Centro di Competenza Manufacturing 4.0. Il  centro per l’aerospazio sarà realizzato nell’area di Corso Marche, nelle vicinanze di Leonardo e Thales. Saranno inoltre attivati  contratti di sviluppo e accordi di innovazione per sostenere investimenti produttivi nella  componentistica automotive e dell’aerospazio, e la trasformazione digitale e green della componentistica che potrà contare sui 50 milioni di euro destinati alle agevolazioni previste sulla riconversione e riqualificazione delle aree di crisi industriale.

Gates e Bezos in crociera sul gigayacht italiano Benetti. Per rilanciare Erdogan

Bill Gates, in pellegrinaggio forse per redimersi delle sue avventure sentimentali extraconiugali, ha scelto una barca italiana che naviga di fronte alle coste della Turchia.

Per poi recarsi, con l’ elicottero che decolla ed atterra sulla barca, per visitare i luoghi santi a partire dalla casa dove sarebbe avvenuta l’assunzione in Cielo di Maria.

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Investimenti per il territorio: dal Pnrr Piemonte un aiuto ai Comuni

In arrivo in Piemonte nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza un nuovo pacchetto di investimenti messi in campo dalla Regione a favore dei Comuni che devono realizzare interventi per il loro territorio. 

35,8 milioni di euro: è questo l’ammontare totale delle cifre deliberate oggi dalla Giunta regionale, che andranno a finanziare 221 interventi in tutto il Piemonte suddivisi su tre linee.

 

«Questo ingente pacchetto di risorse a favore dei Comuni piemontesi – sottolineano il presidente della Regione Piemonte  Alberto Cirio e l’assessore alle Opere Pubbliche  Marco Gabusi –  è la prima risposta concreta agli sforzi che abbiamo chiesto alle amministrazioni locali per delineare i loro fabbisogni e sfruttare al meglio l’opportunità del Pnrr. Il documento costruito nei mesi scorsi insieme a tutto il territorio è una bussola che ci aiuterà ad orientare gli investimenti, partendo sempre dall’ascolto del territorio e lavorando quotidianamente al fianco dei Sindaci e trovando le risorse anche laddove prima non venivano cercate». 

 

La prima linea del nuovo pacchetto di investimenti sblocca circa 19 milioni di euro a copertura delle spese per 29 interventi indicati dai Comuni nel corso della ricognizione effettuata dalla Regione Piemonte in vista del PNRR e selezionati nel documento ‘Next Generation Piemonte’.

In dettaglio, 4,75 milioni andranno all’Alessandrino ai Comuni di Alessandria, Alice Bel Colle, Arquata Scrivia, Borghetto Borbera, Capriata d’Orba, Novi Ligure, Spineto Scrivia; oltre 1,8 milioni sono destinati all’Astigiano ai Comuni di Asti, Cocconato e Mombercelli;  600 mila nel Biellese al Comune di Cossato;  3,7 milioni per i lavori nel Cuneese nei Comuni di Busca, Carrù, Frabosa Sottana, Limone Piemonte, Morozzo e Venasca.  Nel Novarese quasi 1,5 milioni vanno al Comune di Ghemme e alla Provincia per lavori lungo le strade provinciali, nel Torinese beneficeranno di oltre 4,4 milioni i Comuni di Balangero, Barbania, Bardonecchia, Buttigliera Alta, Ivrea, Sciolze e Volvera. Il  Vercellese riceve 950 mila euro per il Comune di Borgo d’Ale e per la Provincia finalizzati a lavori infrastrutturali.  1,2 milioni, infine, al Verbano Cusio Ossola per interventi a Omegna.

 

La seconda tranche di investimenti riguarda i contributi che la Regione può erogare a favore dei Comuni in base alla legge 18/1984 per interventi legati alle opere pubbliche di viabilità, edilizia municipale e cimiteriale e illuminazione e ammonta a  9 milioni di euro per 163 interventi, suddivisi al 50% tra i Comuni con meno di 1000 abitanti e quelli con più di 1000 abitanti.

In dettaglio, all’Alessandrino vanno quasi 1,3 milioni di euroall’Astigiano quasi 1,2 milioni, al  Biellese 250 mila euro, al  Cuneese quasi 2 milioni, al  Novarese 525 mila euro, al  Torinese oltre 2,4 milioni, al  Verbano Cusio Ossola 755 mila euro, al  Vercellese 615 mila euro.

 

La terza linea prevede, invece, l’erogazione di circa 8 milioni per far fronte alle necessità di  29 interventi di messa in sicurezza del territorio e di mitigazione del rischio idrogeologico per i Comuni colpiti dalle  alluvioni del 2019 e del 2020, in attesa delle risorse dovute dal Dipartimento della Protezione civile.

In particolare, sono previsti  520 mila euro per l’Alessandrino destinati ai Comuni di Stazzano e Orsara Bormida;  780 mila euro per l’Astigiano ai Comuni di Castagnole Monferrato, Sessame e alla Provincia di Asti;  865 mila per il Biellese al Comune di Biella,  quasi 1,3 milioni per il Cuneese ai Comuni di Farigliano, Neviglie, Paroldo, Niella Tanaro e Valdieri; oltre  1 milione per il Torinese ai Comuni di Castellamonte, Castiglione Torinese, Pianezza, San Sebastiano da Po e Trana;  824 mila euro per il Novarese al Comune di Recetto e alla Provincia di Novara,  oltre 845 mila euro per il Verbano Cusio Ossola ai Comuni di Druogno, Valstrona e Verbania;  quasi 1,7 milioni per il Vercellese ai Comuni di Borgosesia, Moncrivello, Quarona, Rimella, Serravalle Sesia.

Borsa, una piramide rovesciata

 

C’è un aspetto del listino dei titoli quotati in Borsa che nessuno ha ancora sufficientemente messo in evidenza: l’assoluta inconsistenza reale dei titoli quotati.

 

L’affermazione può sembrare provocatoria, ma ha valide fondamenta: basta analizzare la natura e la sostanza dei valori ammessi alle contrattazioni. Si scopre facilmente che la quasitotalità di quello che oggi è trattato è carta pura che poggia su altra carta che poggia su altra ancora, e solo un’infima minoranza rappresenta aziende che producono, danno lavoro, creano ricchezza.

Diamo un’occhiata al materiale presente nei vari comparti della Borsa.

La sezione principale, dal punto di vista economico, è il comparto azionario, in particolare il Mercato Telematico Azionario (MTA), in cui sono quotate le società che in teoria rappresentano l’economia pulsante: ogni azione è una quota di capitale, una fetta di patrimonio esistente (macchinari, stabilimenti, prodotti, know how ecc.).

La sezione è organizzata su tre segmenti:

1 – Blue chip, composto da aziende con capitalizzazione superiore a un miliardo di euro

2 – STAR, composto da aziende con elevati requisiti con capitalizzazione non superiore ad 1 miliardo di euro e non inferiore a 20 milioni di euro e un flottante non inferiore al 20% del capitale emesso.

3 – Standard, che raggruppa tutte le altre società.

Esiste inoltre un mercato denominato AIM, specializzato nella trattazione di aziende medie piccole (in prevalenza start up).

In totale si contano oltre 470 società quotate, un numero non elevato a livello mondiale (a Londra, o Madrid sono 5 volte di più, non parliamo di New York che, fra Stock Exchange e Nasdaq tratta oltre 6.100 società), ma comunque rappresentativo del nostro Paese.

 

BORSA

SOCIETA’ QUOTATE

ITALIA

471

GERMANIA

490

GRAN BRETAGNA

1.968

CANADA

3.449

SPAGNA

2.654

NEW YORK S.E.

2.865

NEW YORK NASDAQ

3.303

FONTE: INVESTIMENTI FINANZIARI 2021, n.3

 

Ma, guardando bene la composizione del listino, si scopre con sorpresa che solo il 35% delle società quotate appartiene al settore manifatturiero (quello che produce), mentre la maggioranza rientra nell’ampio settore dei servizi primari o secondari (banche, società finanziarie ed assicurative, media, viaggi, eccetera).

Ma non finisce qui…

Ci sono oltre 1.200 ETF quotati (5 volte più delle società…): si tratta di un investimento di “secondo livello”, perché rappresentano un patrimonio composto da società facenti parte di un certo indice. Si tratta, quindi, di pezzi di carta che vivono su pezzi di carta, moltiplicando le statistiche senza produrre nulla.

Ma non finisce qui…

Ci sono migliaia di Certificates, quegli strani titoli a durata prefissata che rappresentano scommesse su un certo valore (azioni, indici, tassi d’interesse, materie prime, valute), investimento anch’esso di “secondo livello” perché costruito su valori quotati. Pezzi di carta che vivono su pezzi di carta.

Ma non finisce qui…

Ci sono oltre 2.000 covered warrant, quei titoli della “finanza creativa” che consentono di scommettere su un titolo quotato, sia al rialzo sia al ribasso. Pezzi di carta che vivono su pezzi di cartasenza produrre nulla.

Tutta questa montagna di carta costituisce una “piramide rovesciata” in cui la base è fragile perché piccola, e la struttura sovrastante (generata da giovanotti con gli occhialini colorati ed il Master in prestigiose scuole di finanza internazionale) è smisurata.

Facciamo due conti: un centinaio di società manifatturiere reggono sulle loro spalle oltre 4.000 pezzi di carta, cioè ognuna ne genera almeno 40! Un effetto leva da brivido.

Sotto un altro punto di vista (anch’esso da brivido) solo il 2,5% del listino complessivo (in termini numerici di titoli quotati)rappresenta qualcosa di reale, il 97,5% è finanza pura che, come è noto, non produce di per sé nulla per la collettività (ma produce enormi profitti per chi crea i vari certificates e covered warrant).

Vogliamo cominciare a pensare di mettere fine a questa situazione?

Fuori dalla Borsa i prodotti di “finanza pura”, i pezzi di carta e vediamo se la maggior semplicità di mercato, la maggior trasparenza, la maggior serietà riporta un po’ di sereno, evitando i condizionamenti della speculazione.

La Borsa ritorni ad essere luogo d’incontro di capitali a sostegno dell’economia reale, lasciamo che i giovanotti con gli occhialini colorati e il Master sfoghino la loro bravura andando a puntare fiches nel luogo naturale, Saint Vincent o Sanremo, scoprendo finalmente che solo il croupier vince, depredando i poveri diavoli del tavolo verde…

Gianluigi De Marchi 

8 milioni per i comuni del Torinese. Il commento dell’Assessore Tronzano

“l’attenzione per il territorio non deve mai mancare”

 

L’attenzione per il territorio è prioritaria e non deve mai mancare – commenta così l’Assessore al Bilancio e allo Sviluppo delle attività produttive Andrea Tronzano la delibera approvata nel corso dell’ultima Giunta che ha impegnato 8 milioni di euro che andranno a finanziare 46 progetti della provincia torinese. – Il confronto con le Amministrazioni locali e la programmazione di molteplici interventi sfruttando le risorse che vengono messe a disposizione – prosegue l’Assessore Tronzano – è la base per dare respiro allo sviluppo del territorio attraverso i suoi primi attori che sono i Sindaci.

 

Il lavoro che abbiamo svolto in tutte le province della nostra Regione per sfruttare al meglio le risorse del Pnrr è servito a fare un censimento dei lavori necessari ed è stato utilissimo proprio per avere un panorama delle necessità. Tutto ciò consentirà ora e in futuro di avere una strada già tracciata per le priorità di intervento.  Con le risorse approvate con questa delibera interverremo su progetti di protezione dal rischio idrogeologico, di pubblica utilità (viabilità, edilizia e illuminazione) e di riqualificazione, opere che sono fondamentali e permetteranno ai comuni di migliorare la qualità della vita dei propri concittadini. Ancora una volta – conclude Tronzano – un grande lavoro di squadra dell’Amministrazione Regionale che svolge un ruolo strategico di regia a favore della collettività”.

 

Le classi dell’agrario di Crescentino all’Eima

Le classi Terza, Quarta e Quinta Agraria di Crescentino dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Galileo Ferraris’ di Vercelli, dirigente Cinzia Ferrara,  hanno preso parte nei giorni scorsi ad Eima – Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura ed il giardinaggio a Bologna. I ragazzi erano accompagnati dai docenti Matteo Robutti, Paolo Mosca, Serena Trombini, Flaminia Barbero e dall’assistente di laboratorio Marco Giva.

E’ stata un’esperienza decisamente interessante e formativa, in quanto allieve ed allievi hanno potuto vedere ‘dal vivo’ diversi macchinari protagonisti del lavoro in agricoltura. L’uscita è stata una delle prime dopo la lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria e la delegazione del Calamandrei era una della poche presenti in quella giornata all’interno dell’area fieristica.

In arrivo i fondi regionali per rinnovare le strutture ricettive turistiche

Il presidente Cirio e l’assessore Poggio: «Un aiuto per rendere sempre migliore e moderna la nostra ospitalità d’eccellenza»

 

È in arrivo una misura del valore complessivo di 9 milioni di euro per interventi di potenziamento dell’ospitalità turistica. La Regione ha infatti stanziato altri 3,2 milioni di euro a fondo perduto per le imprese della ricezione piemontese. I fondi sono destinati all’acquisto di materiali per ampliare i servizi di accoglienza, costruire dehor, ristrutturare impianti sportivi, piscine, centri benessere e parcheggi di pertinenza e saranno assegnati tramite bando a sportello a partire dall’8 novembre 2021: sono ammesse anche le spese sostenute nell’anno precedente a partire dal 1° febbraio 2020 fino ad esaurimento delle risorse.

«Con il provvedimento approvato – spiegano il Presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – sosteniamo le strutture alberghiere ed extra alberghiere come campeggi, villaggi turistici, agriturismi e rifugi che potranno migliorare la qualità ricettiva piemontese che ha segnato nel periodo estivo un incremento degli arrivi del 54%. Abbiamo inoltre deciso di stanziare una ulteriore tranche di 6 milioni che sarà assegnata entro la fine dell’anno facendo salire a 9 milioni gli incentivi a fondo perduto nel 2021 per rafforzare ulteriormente un settore che dal 2013 non vedeva contributi specifici per migliorare gli standard ricettivi, che servono a stare al passo con i nostri competitor stranieri».

Per accedere al contributo gli operatori dovranno seguire le indicazioni contenute all’interno della pagina web di Finpiemonte nella sezione bandi a partire dalle ore 12 di lunedì 8 novembre 2021.

Oltre alle spese dell’anno in corso, sono finanziabili anche quelle sostenute dal 1° febbraio 2020 molte delle quali rispondevano all’esigenza di acquistare attrezzature sanitarie per il contenimento della pandemia.

Investimenti ammessi al sostegno

Rientrano tra quelli finanziabili, il miglioramento, la qualificazione e l’ampliamento del patrimonio ricettivo; l’acquisto di attrezzature per lo svolgimento, anche all’aperto, dell’attività turistica (ad esempio acquisto e installazione di dehor); la realizzazione di servizi di pertinenza complementari all’attività turistica e della ricettività turistica all’aperto (ad esempio: centri benessere, impianti sportivi, piscine, parcheggi): l’attivazione o adeguamento di impianti termoidraulici, elettrici, tecnologici e antincendio; arredi, hardware e software strumentali all’attività dell’impresa; acquisizione di attrezzature e dispositivi anche per interventi di sanificazione necessari per far fronte a situazioni di emergenza sanitaria (es. barriere in plexiglass o dispenser per disinfettanti).

I giovani ambasciatori di The ONE Campaign a Roma per il G20

Presente una delegazione torinese 

I giovani ambasciatori di The ONE Campaign  a Roma chiedono ai leader del G20 di concretizzare i loro impegni per porre fine alla pandemia.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

I giovani ambasciatori di The ONE Campaign sono all’opera in questi giorni con azioni di campagna per le strade di Roma e chiedono ai leader del G20 di agire sulla duplice crisi sanitaria e globale perché solo una risposta globale metterà fine alla pandemia.

“E’ importante che ci mettiamo in gioco e chiediamo ai Leader del G20 di fare la propria parte nella lotta alla pandemia. Questa crisi ha colpito tutti, ma l’utilizzo di due pesi e due misure nella risposta alla stessa, pone i paesi a basso-medio reddito in una situazione di svantaggio”

E il messaggio risulta ancora più importante in occasione del Vertice dei Capi di Stato e di Governo del G20.

L’Italia, in qualità di presidente del G20 ha un ruolo fondamentale nel far convogliare gli impegni presi nei mesi scorsi in azioni concrete. Infatti, nonostante l’emissione di Diritti Speciali di Prelievo (DSP) da parte del Fondo Monetario Internazionale per un totale di 650 miliardi di dollari, molti dei paesi del G20 non hanno ancora riassegnato parte delle loro quote in favore dei paesi in via di sviluppo. Allo stesso modo, non è stato ancora adottato un piano per rispettare l’impegno di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro il 2022.

“Non possiamo sprecare questa importante opportunità di incontro” -dichiarano i giovani ambasciatori- “ Abbiamo tutti gli strumenti per porre fine alla pandemia e dobbiamo usarli per assicurare un futuro più equo e sostenibile per tutti”

Martina Nuti, referente ONE per l’Italia in merito alle attività di campagna dei giovani ambasciatori a Roma ha dichiarato:

“Sono molto contenta di avere il supporto dei nostri giovani ambasciatori in questa battaglia per porre fine alla pandemia. Il messaggio che trasmettono è molto chiaro: non possiamo permetterci di non agire perchè il prezzo da pagare per tutti noi sarà molto alto.”

“il Vertice dei leader del G20 sarà un momento chiave per capire se usciremo dalla pandemia ora o tra dieci anni. I Leader del G20 devono mettere in campo azioni concrete tra cui il pieno rifinanziamento dell’ACT-A, l’adozione di un piano ben definito per la vaccinazione del 70% della popolazione mondiale entro settembre 2022 e l’assegnazione di almeno 100 miliardi di dollari DSP ai paesi in via di sviluppo”

Turismo in Piemonte, estate top: italiani e stranieri quasi al livello 2019

Estate turistica di piena ripresa in Piemonte, italiani e stranieri quasi al livello 2019: +54% di arrivi e +63% di pernottamenti rispetto al 2020 nei mesi di giugno e luglio e movimenti di agosto quasi pari ai livelli 2019: oltre 500.000 arrivi e circa 2milioni di pernottamenti.

Germania sempre primo mercato estero. Piemonte premiato come regione italiana con le migliori recensioni online per l’offerta enogastronomica

 

Giugno e luglio sono stati i mesi della ripartenza del turismo in Piemonte: grazie non solo ai molti italiani che l’hanno scelto per le proprie vacanze, con oltre il 35% di arrivi in più che nel 2020, ma anche per il ritorno dei viaggiatori esteri, più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. Il mese di agosto ha fatto registrare movimenti analoghi a quelli di agosto 2019. Un bilancio positivo confermato dal monitoraggio delle recensioni on-line, dove il passaparola digitale di chi ha vissuto l’esperienza di soggiorno sul nostro territorio è aumentato del 48%, assegnando sempre ottimi giudizi.

I risultati delle rilevazioni – elaborate dall’Osservatorio Turistico Regionale che opera in VisitPiemonte-Regional Marketing and Promotion – sono state presentate martedì 19 ottobre presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte, alla presenza del Presidente Alberto Cirio e dell’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio e del Presidente di VisitPiemonte, Giuseppe Carlevaris.

“Il turismo estivo 2021 in Piemonte è stato caratterizzato da un grande ritorno degli stranieri, soprattutto con tedeschi, con olandesi, scandinavi e francesi – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Poggio -. Le prenotazioni per quest’autunno e per la primavera 2022 fanno ben sperare grazie a un Piemonte ricco di luoghi di assoluta eccellenza nel panorama delle attrazioni culturali e paesaggistiche italiane. Dalla ripartenza della vendita dei nostri voucher vacanza, il 15 luglio, ne sono stati già venduti 60mila per un totale di 360mila pernottamenti. A breve invece uscirà un bando da 6 milioni di euro per la qualificazione delle strutture ricettive, volto soprattutto alla realizzazione di strutture e aree esterne per far fronte ai protocolli post-pandemici. Un ulteriore aiuto dalla Regione per un settore, il turismo, che si conferma una risorsa preziosa per tutto il territorio”.

MOVIMENTI TURISTICI IN PIEMONTE: ANDAMENTI, MERCATI E PROVENIENZE – DATI PROVVISORI

I mesi estivi di giugno e luglio 2021 registrano +54 % di arrivi e +63% di pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a conferma della ripresa dei movimenti turistici nel territorio piemontese; rispetto al 2020 abbiamo riguadagnato importanti quote di mercato, con il mese di agosto che ha registrato movimenti turistici comparabile ad agosto 2019 pari a circa 500.000 arrivi e 2milioni di pernottamenti. Complessivamente dai dati raccolti – ancora provvisori e per alcune aree parziali – si può stimare che il bilancio del turismo estivo in Piemonte per il 2021 differisca dai livelli pre-pandemici per circa 20-25% di turisti che ancora sono mancati sul territorio.

L’incremento dei movimenti turistici italiani è pari a oltre il 35% e i movimenti dall’estero sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente.

La Germania è sempre il primo mercato estero per arrivi e pernottamenti: i turisti tedeschi che nell’estate hanno scelto il Piemonte hanno prodotto il doppio dei movimenti del 2020, riducendo il calo del 2019 al 25% circa; a seguire, Paesi Bassi e Svizzera e poi Francia, Belgio e Danimarca; in particolare il Belgio e la Svizzera registrano, rispettivamente, oltre il doppio dei pernottamenti del 2020 e +79% in confronto all’anno precedente: sono le provenienze che maggiormente si avvicinano ai livelli dello stesso periodo del 2019 (-13% e -17%).

In crescita i movimenti da parte di tutte le regioni italiane: cresce il turismo interno quale primo bacino nazionale: i piemontesi che sono rimasti in regione hanno segnato +30% di arrivi e +20% di pernottamenti, se pur ancora a livelli più bassi rispetto al 2019; a seguire i lombardi (+27% di arrivi e +37% di pernottamenti) che “performano” anche meglio del 2019 +6% di arrivi e +16% di pernottamenti. Ottimi risultati anche dal Lazio che triplica i pernottamenti estivi sul nostro territorio.

MOVIMENTI TURISTICI IN PIEMONTE – DINAMICA DELLE AREE PRODOTTO

A fronte delle tendenze della vacanza estiva 2021, ancora orientate ad ambienti poco affollati e destinazioni dove rilassarsi e godere della natura, il Piemonte ha potuto naturalmente offrire prodotti turistici adatti a queste esigenze.
In particolare:

il prodotto lago registra nei primi due mesi dell’estate 2020 il raddoppio dei pernottamenti e +69% degli arrivi e riduce lo scostamento rispetto al 2019: circa -23%, attribuibile alla mancanza dei turisti dall’estero che tuttavia sono raddoppiati rispetto all’anno pandemico; sono gli italiani ad aver scoperto i laghi del Piemonte +29% di arrivi e +49% di pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2019;

incrementi anche per la montagna estiva, che già l’anno scorso aveva registrato minori perdite di mercato: +19% arrivi e +23% di pernottamenti rispetto al periodo giugno-luglio del 2020;
ottimo l’inizio di stagione estiva per le colline piemontesi che tradizionalmente vedono nei mesi autunnali la maggiore concentrazione di movimenti turistici, con il sondaggio di propensione per l’autunno che pare confermare questa direzione, evidenziando un aumento dei movimenti turistici di circa l’80 % già nei primi due mesi estivi;

• Torino con la prima cintura ha registrato anch’esso un incremento di oltre il +75%; la quota di mercato mancante rispetto al 2019 si riduce a circa 44% di arrivi e 29% di pernottamenti.

MONITORAGGIO DELLE RECENSIONI ON-LINE E SENTIMENT

Il monitoraggio delle recensioni on-line conferma l’aumento dei visitatori della nostra regione evidenziando incrementi coerenti con le prime indicazioni dei dati statistici dei movimenti turistici. In particolare, si evidenzia che per il comparto della ricettività, direttamente correlato agli arrivi turistici, il numero delle recensioni in Piemonte nel periodo di giugno, luglio e agosto2 è aumentato di +42,1% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Il sentiment del periodo per il “prodotto” Piemonte nel suo complesso – ricettività, ristorazione e attrazioni – è pari a 87,8/100, lievemente più positivo rispetto al totale Italia pari a 86,9/100; e per il comparto ricettività: 88,9/100 Piemonte vs 86,7/100 Italia;

per quanto riguarda le aree prodotto piemontesi, le recensioni relative alla filiera ricettiva hanno registrato incrementi importanti:

– per il prodotto lago+40,4%;
– la montagna (estiva) +26,6;
– per le colline+48,5%;
– perTorino e prima cintura+72,8%.

MONITORAGGIO DELLA SPESA ATTRAVERSO CARTE DI CREDITO

La conferma della ripresa del settore turistico, si evince anche dall’andamento delle transazioni e della spesa attraverso le carte di credito utilizzate in loco (acquisti con tramite POS, ovviamente in forma anonimizzata). Infatti, in seguito ad un recente accordo con Mastercard, è stato possibile analizzare l’andamento delle transazioni in forma indicizzata e valutare la spesa attraverso il valore dello scontrino medio e della spesa media per carta di credito settimanali per alcune aree di studio sperimentale: Torino, i territori montani delle Grandi Stazioni Sciistiche del Piemonte e l’area dei Laghi.

Prendendo come riferimenti i valori della seconda settimana di gennaio 2020 – pre-pandemia – è molto evidente dalla curva delle transazioni settimanali per la categoria “Alloggio”, come la ripresa dei mesi estivi di giugno, luglio e agosto sia migliore della stagione precedente. Guardando ai valori della spesa, si può stimare che lo scontrino medio settimanale per tutti i territori, sia stato maggiore nel mese di agosto 2021 e, nello specifico, per Torino la spesa vari da un minimo di 115 € a un massimo di 139 €, per il territorio delle Grandi Stazioni Sciistiche tra 127 € e 154 € e per l’area dei Laghi fra un minimo di 306 € a 344 €. Per quanto riguarda l’area delle colline, il dato di confronto 2020-2021 sull’autunno, stagione clou per l’area, è in fase di rilevazione.

CONOSCENZA E PROPENSIONE A FARE VACANZA IN PIEMONTE DAI MERCATI DEL NORD EUROPA E DELLA SVIZZERA

Dalla ricerca condotta sui mercati Nord Europei e sul mercato svizzero, emerge che la conoscenza del Piemonte da parte dei turisti svizzeri è molto buona: 87%; la destinazione è ampiamente conosciuta anche dai turisti dal Benelux e della Scandinavia: 65% e 63% rispettivamente.

La propensione alla vacanza per questo autunno è più alta per gli svizzeri (44%) rispetto ai turisti provenienti dal Benelux (25%) e dalla Scandinavia (22%) che, associando il Piemonte alla meta “Italia”, la prediligono per le vacanze della prossina primavera, ma soprattutto dell’estate 2022.

PROPENSIONE AL RITORNO DI CHI HA TRASCORSO UNA VACANZA IN PIEMONTE E PROSPETTIVE PER L’AUTUNNO: FOCUS MERCATO ITALIA

I risultati del sondaggio3 sulla popolazione italiana circa la propensione all’acquisto di una vacanza in autunno in Piemonte indicano buone prospettive.

 

Il 54% degli intervistati che prevedono di fare una vacanza pensa al Piemonte come destinazione (5% sicuramente sì e 49% probabilmente sì), in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso in cui era il 39%. Come per lo scorso anno, anche per l’autunno 2021, i competitor del Piemonte saranno principalmente Trentino Alto Adige e Toscana.

Le principali destinazioni piemontesi, oggetto di preferenza degli italiani in vacanza in autunno, saranno ancora Torino, Langhe Monferrato Roero e il Lago Maggiore e, a seguire, la Valle di Susa e il Lago d’Orta. Chi ha intenzione di venire in Piemonte, si dedicherà ancora di più ad attività all’aria aperta, outdoor, natura, trekking, escursioni, cammini e spiritualità rispetto al dato italiano.

I viaggi e soggiorni culturali saranno comunque molto apprezzati per il Piemonte come per l’Italia in generale.

Chi ha effettuato una vacanza in Piemonte negli ultimi tre anni è stato molto soddisfatto: 62% assegna voto massimo (5 in una scala da 1 a 5) e il 34% voto 4. Nessuno ha indicato un voto 1 o 2.
Il 97% di chi ha soggiornato in Piemonte rifarebbe una vacanza nella nostra destinazione evidenziando, quindi, una grande capacità del territorio di fidelizzare i propri ospiti.

Uno scenario di piena ripresa, dove si collocano in modo significativo i premi di Italia Destinazione Digitale attribuiti al Piemonte in quanto regione italiana che nel 2021 ha registrato nelle recensioni online il sentiment più elevato nei confronti dell’offerta enogastronomica, oltre ad aggiudicarsi il terzo posto per la miglior reputazione complessiva.

Risultati incoraggianti che si aggiungono all’ottimismo generato dai grandi eventi del territorio piemontese, appena conclusi o prossimi: dal grande successo del Salone Internazionale del Libro di Torino, alla 91° edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tutt’ora in corso; da Vendemmia a Torino – Grapes in Town e Portici Divini dal 22 ottobre al 7 novembre, alle Nitto ATP Finals al Pala Alpitour dal 14 al 21 novembre, alla 28° edizione di Artissima e Luci d’Artista tra la fine di ottobre 2021 e gennaio 2022 , fino all’Eurovision Song Contest dal 10 al 14 maggio 2022 al PalaOlimpico. Grande l’attesa anche per la stagione invernale e la riapertura degli impianti da sci su tutto il nostro arco alpino.

«I dati confortanti che scaturiscono dalle analisi dell’Osservatorio Turistico Regionale sui mesi estivi 2021 sono un segnale positivo, che porta finalmente una nota di ottimismo dopo mesi faticosi per tutti i gli operatori turistici piemontesi. – commenta il neo presidente di VisitPiemonte-Regional Marketing and Promotion, Beppe Carlevaris – I turisti esteri stanno tornando, quelli italiani hanno risposto bene e anche i piemontesi stessi ci hanno aiutati, scegliendo di trascorrere le vacanze nella propria regione. Voglio inoltre sottolineare gli ottimi risultati delle recensioni online, testimonianza che abbiamo una qualità dell’accoglienza eccellente, da incrementare ulteriormente anche con aiuti pubblici. Il settore ha sofferto ma ha tenuto duro, i risultati iniziano ad arrivare e questo è il momento di spingere sulla promozione, in una rinnovata sfida di collaborazione tra tutti gli attori del territorio per dare ancora più evidenza al brand Piemonte. Oggi più che mai la nostra regione ha tutte le carte in regola per diventare una prima scelta per visitatori provenienti da tutto il mondo».