ECONOMIA- Pagina 246

Il Poli promuove un manifesto sull’elettrificazione e la decarbonizzazione

Il Politecnico di Torino, insieme a UU Uppsala University, Vrije Universiteit Brussels VUB e Warsaw University of Technology WUT, ha organizzato un evento dedicato ai giovani scienziati europei, con l’obiettivo di creare un manifesto sull’elettrificazione e la decarbonizzazione

La comunità BATTERY 2030+ (large research initiative battery2030.eu) ha organizzato oggi un evento internazionale per coinvolgere i giovani di tutta Europa nell’importante e aperta discussione sul futuro delle batterie in Europa, nell’ambito della elettrificazione e della decarbonizzazione dell’Europa entro il 2050. La realizzazione di questo obiettivo passa dallo sviluppo e dagli avanzamenti della ricerca nell’ambito delle batterie e il progetto BATTERY 2030+ fa incontrare i più importanti stakeholder nel campo della ricerca e sviluppo sulle batterie, lavorando ad azioni concrete per supportare l’implementazione dello European Green Deal, degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, della European Action on Batteries e dello European SET-plan.

In questo contesto, l’evento di oggi – organizzato dal Politecnico di Torino insieme agli Atenei UU-Uppsala University, Vrije Universiteit Brussels-VUB e Warsaw University of Technology-WUT –  ha avuto l’obiettivo di coinvolgere giovani scienziati dando loro la possibilità di esprimere le loro idee sul futuro panorama della ricerca sulle batterie, fornendo input per la futura roadmap di BATTERY 2030+. I partecipanti sono stati selezionati in modo da raccogliere un’ampia gamma di competenze, sia all’interno che all’esterno del settore delle batterie e tenendo in considerazione la parità di genere.

L’evento si è svolto contemporaneamente nelle quattro Università europee coinvolte, collegate in diretta via web per consentire discussioni aperte. Al Politecnico i giovani ricercatori si sono ritrovati presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino. Il workshop è stato ideato per promuovere la nuova generazione di scienziati con idee di ricerca e innovazione dall’impatto dirompente. I partecipanti selezionati sono stati stimolati dagli speech di noti personaggi del settore, trasmessi simultaneamente nelle quattro sedi.

I partecipanti hanno discusso sul futuro dell’ambito batterie in Europa con altri giovani provenienti da Paesi e contesti diversi – esperti di batterie, ingegneri, chimici, medici, economisti, dottori in medicina, persone con tutte le specializzazioni umanistiche – e a fine giornata hanno condiviso i risultati dei tavoli di lavoro con i colleghi e le colleghe degli altri Atenei. Questo porterà alla creazione di un Manifesto che sarà pubblicato su sito di Battery2030+, allo scopo di creare un fondamento per governare i grandi sviluppi e le innovazioni di questo settore decisivo per il futuro vicino e lontano dell’Europa, con grande impatto su economia e società.

Lavoro, il problema dei giovani inattivi. Il caso Torino-Piemonte

Imprenditoria giovanile e mercato del lavoro

 

In Piemonte la percentuale di neet (giovani tra 19 e 29 anni) è pari al 19,2%

Sono 12.265 imprese artigiane in Piemonte con a capo un under 30 (6825 a Torino)

 

Le imprese italiane faticano a trovare il 52% della necessaria manodopera qualificata. Nel frattempo, nel 2020, 1,1 milione di giovani under 35 non studia e non cerca occupazione, mentre 40mila giovani tra i 25 e i 34 anni sono espatriati per trovare lavoro.

paradossi del mercato del lavoro italiano sono analizzati da Confartigianato Imprese in un rapporto dal titolo ‘2022. Tocca a noi!’

Secondo la rilevazione di Confartigianato Imprese, la distanza dei ragazzi italiani dal mondo del lavoro colloca il nostro Paese al primo posto nell’UE per la maggiore percentuale di Neet, pari al 23,1% sul totale dei giovani tra 15 e 29 anni. La media europea si attesta, invece, al 13,1%. Addirittura, nel 2020, abbiamo toccato il numero più alto nell’ultimo decennio di under 35 inattivi che non studiano e non sono disponibili a lavorare: ben 1.114.000.

Il dato piemontese segnala che nel 2019 la percentuale di Neet (giovani tra 19 e 29 anni) è pari al 16,5% per aumentare nel 2020 e arrivare al 20% e scendere nel 2021 al 19,2% (la variazione tra il 2019 e il 2021 è pari al 2,7%).

A livello regionale, la percentuale più alta di Neet si riscontra in Sicilia con il 36,3% sul totale dei giovani tra 15 e 29 anni. Seguono la Campania (34,1%), la Calabria (33,5%), la Puglia (30,6%) e il Molise (27,7%).

Non brilliamo nemmeno per l‘integrazione tra scuola e lavoro: siamo infatti al 22° posto in Europa per la quota di occupati under 30 impegnati in percorsi formativi, con appena il 5,2% dei giovani di questa fascia di età, mentre in Europa si arriva ad una media del 15,2% e in Germania addirittura si sale al 24,4%.

Contemporaneamente cresce il fenomeno della fuga all’estero dei nostri giovani; tra il 2016 e il 2020, tra i giovani italiani under 40 laureati, gli espatri superano i ritorni in Italia di 65 mila unità.

Il rapporto di Confartigianato Imprese mette anche in evidenza la voglia di fare impresa dei giovani italiani che ci fa guadagnare il record positivo di Paese europeo con il maggior numero di imprenditori e lavoratori autonomi under 35: ben 694mila e sono 123.321 le imprese artigiane con a capo un under 35.

A livello regionale, il Piemonte, con 12.265 imprese artigiane con a capo un under 30, si colloca al secondo posto (dopo la Lombardia 23.123). Tali aziende sono così suddivise: Torino 6.825; Cuneo 1973; Novara 852; Alessandria 849; Asti 581; Vercelli 448; Biella 392; Verbano 345.

In Piemonte il totale delle imprese giovanili gestite da under 35 è pari a 38.584.

Il tasso di occupazione, nel 2021, sul totale dei giovani tra i 15 e 34 anni in Italia è pari al 41%, il dato piemontese, con 48,4% è superiore alla media nazionale.

A livello provinciale il tasso di occupazione nel 2021 dei giovani tra i 15 e i 34 anni è così suddiviso: Torino 46,1% (-0,6% rispetto al 2019); Cuneo 56,5% (+0,6% rispetto al 2019); Asti 49,5% (-0,7% rispetto al 2019), Alessandria 52,4% (+4,3% rispetto al 2019); Novara 47% (-0,4% rispetto al 2019); Vercelli 45,5% (-1,7% rispetto al 2019); Verbano 47,4% (-2,95 rispetto al 2019); Biella 44,2% (-6,5% rispetto al 2019).

Ma i giovani imprenditori, che per reagire alla crisi puntano anche sulla qualità del personale, devono fare i conti con le complessità nel reperire manodopera specializzata e qualificata, soprattutto tra i loro coetanei. Nel 2021, infatti, le aziende hanno difficoltà a trovare 295mila under 30 con competenze digitali e 341mila under 30 con competenze green.

“Vogliamo un’Italia a misura di giovani e di piccola impresa – sostiene Diego Pastore, Presidente del Gruppo Regionale Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Piemonte – con riforme che liberino energie e talenti, accrescano le competenze, migliorino l’efficienza dei servizi pubblici, eliminino ostacoli e oneri fiscali e burocratici. Solo investendo sulle nuove generazioni e sulla loro formazione possiamo garantire futuro al made in Italy”.

“Il nostro rapporto – aggiunge Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – mette in luce l’urgenza di cambiare passo nelle politiche giovanili. Il futuro è già oggi, quindi, servono interventi immediati per ridurre il divario tra scuola, sistema della formazione e mondo del lavoro, oltre ad investimenti per favorire il passaggio generazionale nelle imprese e sostegni per i giovani che si mettono in proprio, soprattutto sul fronte dell’innovazione, della ricerca e dell’internazionalizzazione”.

Superbonus, allarme degli artigiani: “Bloccato il mercato e penalizzate oltre 50mila imprese”

Enzo Tanino (Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte): “E’ di nuovo caos. Bloccato il mercato e penalizzate le oltre 50mila imprese artigiane delle costruzioni e dell’impiantistica del Piemonte”

In Piemonte sono solo 1.223 le aziende con attestazione SOA per lavori edili civili

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia)

“L’emendamento al D.L. “Crisi Ucraina”, approvato nei giorni scorsi dal Senato, introduce l’obbligo del possesso di un’attestazione SOA per i lavori legati agli ecobonus di importo superiore a 516 mila euro a partire dal primo gennaio 2023. Tale prescrizione riporta nell’incertezza cittadini e imprese, che ora si trovano in una giungla normativa dalla quale è difficile districarsi”. Lo sottolinea Enzo Tanino, Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte, che aggiunge: “come era prevedibile, il solo annuncio dell’approvazione della norma ha nuovamente bloccato il mercato, generando un conflitto con le ultime disposizioni che cercavano di riattivare la cessione del credito e facilitarne l’accesso sino al 31 dicembre 2022 per le unità abitative unifamiliari. L’atteggiamento instabile del Governo ha già prodotto un effetto frenata, dando il via ad una corsa alla ricerca di imprese in possesso di una qualunque delle attestazioni SOA.”

Peraltro – continua Tanino – neanche nel pubblico le SOA hanno dimostrato particolare efficacia, non avendo alcuna utilità nel contrasto alle frodi. Infatti, non avendo nulla a che fare con una vera qualificazione delle imprese, l’unico effetto dell’estensione di un sistema pensato per i lavori pubblici al settore privato sarà l’esclusione delle attività serie e regolari che non posseggono tali attestazioni”.

“Forse – conclude Tanino – l’intenzione non dichiarata di chi ha promosso la norma è quella di introdurre una barriera di accesso alle opere di valore più elevato (lavori di riqualificazione su immobili e condomini con importi superiori a 506mila), favorendo un piccolo numero di imprese con attestazione SOA (sono solo 1.223 quelle iscritte in Piemonte per le categorie interessate). Questo, a discapito delle oltre 50.000 imprese artigiane piemontesi operanti nel comparto delle costruzioni e dell’impiantistica, le quali costituiscono la vera ossatura del settore e la prima risposta alle istanze dei cittadiniSuperbonus – Allarme Confartigianato Imprese Piemonte

Enzo Tanino (Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte): “E’ di nuovo caos. Bloccato il mercato e penalizzate le oltre 50mila imprese artigiane delle costruzioni e dell’impiantistica del Piemonte”

In Piemonte sono solo 1.223 le aziende con attestazione SOA per lavori edili civili

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia)

“L’emendamento al D.L. “Crisi Ucraina”, approvato nei giorni scorsi dal Senato, introduce l’obbligo del possesso di un’attestazione SOA per i lavori legati agli ecobonus di importo superiore a 516 mila euro a partire dal primo gennaio 2023. Tale prescrizione riporta nell’incertezza cittadini e imprese, che ora si trovano in una giungla normativa dalla quale è difficile districarsi”. Lo sottolinea Enzo Tanino, Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte, che aggiunge: “come era prevedibile, il solo annuncio dell’approvazione della norma ha nuovamente bloccato il mercato, generando un conflitto con le ultime disposizioni che cercavano di riattivare la cessione del credito e facilitarne l’accesso sino al 31 dicembre 2022 per le unità abitative unifamiliari. L’atteggiamento instabile del Governo ha già prodotto un effetto frenata, dando il via ad una corsa alla ricerca di imprese in possesso di una qualunque delle attestazioni SOA.”

Peraltro – continua Tanino – neanche nel pubblico le SOA hanno dimostrato particolare efficacia, non avendo alcuna utilità nel contrasto alle frodi. Infatti, non avendo nulla a che fare con una vera qualificazione delle imprese, l’unico effetto dell’estensione di un sistema pensato per i lavori pubblici al settore privato sarà l’esclusione delle attività serie e regolari che non posseggono tali attestazioni”.

“Forse – conclude Tanino – l’intenzione non dichiarata di chi ha promosso la norma è quella di introdurre una barriera di accesso alle opere di valore più elevato (lavori di riqualificazione su immobili e condomini con importi superiori a 506mila), favorendo un piccolo numero di imprese con attestazione SOA (sono solo 1.223 quelle iscritte in Piemonte per le categorie interessate). Questo, a discapito delle oltre 50.000 imprese artigiane piemontesi operanti nel comparto delle costruzioni e dell’impiantistica, le quali costituiscono la vera ossatura del settore e la prima risposta alSuperbonus – Allarme Confartigianato Imprese Piemonte

Enzo Tanino (Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte): “E’ di nuovo caos. Bloccato il mercato e penalizzate le oltre 50mila imprese artigiane delle costruzioni e dell’impiantistica del Piemonte”

In Piemonte sono solo 1.223 le aziende con attestazione SOA per lavori edili civili

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia)

“L’emendamento al D.L. “Crisi Ucraina”, approvato nei giorni scorsi dal Senato, introduce l’obbligo del possesso di un’attestazione SOA per i lavori legati agli ecobonus di importo superiore a 516 mila euro a partire dal primo gennaio 2023. Tale prescrizione riporta nell’incertezza cittadini e imprese, che ora si trovano in una giungla normativa dalla quale è difficile districarsi”. Lo sottolinea Enzo Tanino, Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte, che aggiunge: “come era prevedibile, il solo annuncio dell’approvazione della norma ha nuovamente bloccato il mercato, generando un conflitto con le ultime disposizioni che cercavano di riattivare la cessione del credito e facilitarne l’accesso sino al 31 dicembre 2022 per le unità abitative unifamiliari. L’atteggiamento instabile del Governo ha già prodotto un effetto frenata, dando il via ad una corsa alla ricerca di imprese in possesso di una qualunque delle attestazioni SOA.”

Peraltro – continua Tanino – neanche nel pubblico le SOA hanno dimostrato particolare efficacia, non avendo alcuna utilità nel contrasto alle frodi. Infatti, non avendo nulla a che fare con una vera qualificazione delle imprese, l’unico effetto dell’estensione di un sistema pensato per i lavori pubblici al settore privato sarà l’esclusione delle attività serie e regolari che non posseggono tali attestazioni”.

“Forse – conclude Tanino – l’intenzione non dichiarata di chi ha promosso la norma è quella di introdurre una barriera di accesso alle opere di valore più elevato (lavori di riqualificazione su immobili e condomini con importi superiori a 506mila), favorendo un piccolo numero di imprese con attestazione SOA (sono solo 1.223 quelle iscritte in Piemonte per le categorie interessate). Questo, a discapito delle oltre 50.000 imprese artigiane piemontesi operanti nel comparto delle costruzioni e dell’impiantistica, le quali costituiscono la vera ossatura del settore e la prima risposta alle istanze dei cittadini. Il risultato ottenuto è l’ennesimo rallentamento dei lavori e l’appesantimento delle procedure burocratiche, oltre all’apertura di un ulteriore business per le societàSuperbonus – Allarme Confartigianato Imprese Piemonte

Enzo Tanino (Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte): “E’ di nuovo caos. Bloccato il mercato e penalizzate le oltre 50mila imprese artigiane delle costruzioni e dell’impiantistica del Piemonte”

In Piemonte sono solo 1.223 le aziende con attestazione SOA per lavori edili civili

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia)

“L’emendamento al D.L. “Crisi Ucraina”, approvato nei giorni scorsi dal Senato, introduce l’obbligo del possesso di un’attestazione SOA per i lavori legati agli ecobonus di importo superiore a 516 mila euro a partire dal primo gennaio 2023. Tale prescrizione riporta nell’incertezza cittadini e imprese, che ora si trovano in una giungla normativa dalla quale è difficile districarsi”. Lo sottolinea Enzo Tanino, Presidente Edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte, che aggiunge: “come era prevedibile, il solo annuncio dell’approvazione della norma ha nuovamente bloccato il mercato, generando un conflitto con le ultime disposizioni che cercavano di riattivare la cessione del credito e facilitarne l’accesso sino al 31 dicembre 2022 per le unità abitative unifamiliari. L’atteggiamento instabile del Governo ha già prodotto un effetto frenata, dando il via ad una corsa alla ricerca di imprese in possesso di una qualunque delle attestazioni SOA.”

Peraltro – continua Tanino – neanche nel pubblico le SOA hanno dimostrato particolare efficacia, non avendo alcuna utilità nel contrasto alle frodi. Infatti, non avendo nulla a che fare con una vera qualificazione delle imprese, l’unico effetto dell’estensione di un sistema pensato per i lavori pubblici al settore privato sarà l’esclusione delle attività serie e regolari che non posseggono tali attestazioni”.

“Forse – conclude Tanino – l’intenzione non dichiarata di chi ha promosso la norma è quella di introdurre una barriera di accesso alle opere di valore più elevato (lavori di riqualificazione su immobili e condomini con importi superiori a 506mila), favorendo un piccolo numero di imprese con attestazione SOA (sono solo 1.223 quelle iscritte in Piemonte per le categorie interessate). Questo, a discapito delle oltre 50.000 imprese artigiane piemontesi operanti nel comparto delle costruzioni e dell’impiantistica, le quali costituiscono la vera ossatura del settore e la prima risposta alle istanze dei cittadini. Il risultato ottenuto è l’ennesimo rallentamento dei lavori e l’appesantimento delle procedure burocratiche, oltre all’apertura di un ulteriore business per le società che rilasciano attestazioni SOA”.

Confartigianato Imprese Piemonte ribadisce che “questa non è la strada giusta, né per contrastare il fenomeno delle frodi, né per raggiungere gli obiettivi di riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica green. Servirebbe, piuttosto, una legge da tempo attesa dal settore, che riconosca il profilo professionale ed individui i requisiti delle imprese edili, senza imitare gli istituti tipici degli appalti pubblici nel settore privato”.

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia).

che rilasciano attestazioni SOA”.

Confartigianato Imprese Piemonte ribadisce che “questa non è la strada giusta, né per contrastare il fenomeno delle frodi, né per raggiungere gli obiettivi di riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica green. Servirebbe, piuttosto, una legge da tempo attesa dal settore, che riconosca il profilo professionale ed individui i requisiti delle imprese edili, senza imitare gli istituti tipici degli appalti pubblici nel settore privato”.

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia).

le istanze dei cittadini. Il risultato ottenuto è l’ennesimo rallentamento dei lavori e l’appesantimento delle procedure burocratiche, oltre all’apertura di un ulteriore business per le società che rilasciano attestazioni SOA”.

Confartigianato Imprese Piemonte ribadisce che “questa non è la strada giusta, né per contrastare il fenomeno delle frodi, né per raggiungere gli obiettivi di riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica green. Servirebbe, piuttosto, una legge da tempo attesa dal settore, che riconosca il profilo professionale ed individui i requisiti delle imprese edili, senza imitare gli istituti tipici degli appalti pubblici nel settore privato”.

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia).

. Il risultato ottenuto è l’ennesimo rallentamento dei lavori e l’appesantimento delle procedure burocratiche, oltre all’apertura di un ulteriore business per le società che rilasciano attestazioni SOA”.

Confartigianato Imprese Piemonte ribadisce che “questa non è la strada giusta, né per contrastare il fenomeno delle frodi, né per raggiungere gli obiettivi di riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica green. Servirebbe, piuttosto, una legge da tempo attesa dal settore, che riconosca il profilo professionale ed individui i requisiti delle imprese edili, senza imitare gli istituti tipici degli appalti pubblici nel settore privato”.

Al 30 aprile 2022, in Piemonte, l’indice di utilizzo del superbonus è di 5,4 asseverazioni ogni 1.000 famiglie (la media nazionale è 5,94); 10.847 le asseverazioni; 1 miliardo e 877 milioni di euro di investimenti (6,8% del totale Italia).

Il cibo sui media racconta la guerra

VII edizione Festival del Giornalismo Alimentare Torino, Centro Congressi Lingotto, via Nizza 280

Presentati i due rapporti sull’informazione alimentare sui media di Eco della Stampa e Istituto Piepoli con la metanalisi dell’Università Bicocca

Alla VII edizione del Festival del Giornalismo Alimentare sono stati presentati due importanti report su media&food: il rapporto che misura quanto si parli di cibo nei media italiani nel 2022 (che ha monitorato oltre 25.000 testate fra stampa, web, radio e televisione) curato da L’Eco della Stampa e la nuova indagine “Il Cibo e l’Alimentazione” realizzata dell’Istituto Piepoli per comprendere la reale opinione degli italiani riguardo alle stesse tematiche presentate sui media svolta su un campione rappresentativo di 500 italiani a un mese dallo scoppio del conflitto russo-ucraino.
Guerra e caro cibo: gli aumenti spaventano
Fra i primi dati presentati spicca l’impennata (circa +50%) della presenza del cibo sui media a partire da marzo 2022, in concomitanza con lo scoppio della guerra alle porte dell’Europa. Dalla metanalisi del report effettuata dal Master “Cibo&Società” dell’Università Milano Bicocca viene fuori un netto cambiamento dei temi legati al racconto del cibo: adesso il food si accompagna a questioni geopolitiche ed energetiche e molto meno a notizie di taglio domestico o lifestyle. Motivo per cui hanno iniziato a scrivere di cibo molti giornalisti non di settore: nella classifica dei più attivi, in vetta spicca la vice direttrice del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini. E se è l’olio il cibo che ha visto aumentare di più il prezzo, sono però pane e pasta gli alimenti che hanno colpito di più le finanze familiari degli italiani (ma più al sud che al nord).
Diete e salute
Evidente il calo su tutti i media dei vari tipi di dieta: l’unica che resiste è quella mediterranea, di cui si parlava molto già dallo scoppio della pandemia mentre quella che più ricorre connessa a parole come “malattia” e “disturbo” è quella chetogenica. Fra le principali patologie legate al cibo quelle che più preoccupano sono obesità e abuso di alcol (fenomeno quest’ultimo temuto molto meno dai giovani rispetto agli over 55). Un timore che riflette un problema reale: il 53% delle donne italiane sono in sovrappeso anche se la problematica più grossa è quella che riguarda i bambini italiani, i più obesi d’Europa. Altri disturbi dell’alimentazione come anoressia e bulimia, in forte aumento dallo scoppio della pandemia, fanno invece meno notizia, trovando molto meno spazio sui giornali.

Eventi e turismo enogastronomico
Il Piemonte è la regione più citata sui media che trattano di cibo e alimentazione nonostante siano Toscana, Sicilia e Puglia le tre mete preferite per una settimana enogastronomica. Interessante notare come Trentino e Campania siano appaiate.

 

Da ‘Fondazione Torino Wireless’ a ‘Fondazione Piemonte innova’

Con l’approvazione da parte della Sala Rossa delle modifiche statutarie cambia la denominazione di Torino wireless, Fondazione che annovera tra i soci fondatori la Città di Torino.


E’ aggiornato l’oggetto dell’attività, ormai datato e non del tutto coerente con l’attuale focus di azione della Fondazione, per evidenziare le competenze nel digitale e nelle tecnologie ICT. Il nuovo Statuto sottolinea il riconoscimento nazionale e non solo regionale della Fondazione con l’obiettivo di offrire maggiori opportunità di adesione ai partner istituzionali nell’ottica del miglioramento competitivo.

La Fondazione opera dal 2002 nelle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (ICT); potrà stipulare convenzioni, accordi e contratti di collaborazione con tutti i soggetti pubblici e privati, nazionali e internazionali, che operino nei processi di sviluppo dell’innovazione e dell’ICT e del digitale.

Con l’aggiornamento dello Statuto è prolungata la durata dell’ente al 31 dicembre 2050.

Ecco l’orario estivo di Trenitalia. Più Frecciarossa da Torino e treni regionali per il mare

TRENITALIA SUMMER EXPERIENCE 2022 PIEMONTE, AL VIA L’ORARIO ESTIVO CON PIU’ COLLEGAMENTI DIRETTI

  • da domenica 12 giugno

  • aumentano i Frecciarossa da Torino verso Roma e Napoli

  • treni regionali per le riviere ligure e romagnola

Presentata dall’Amministratore Delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, la Trenitalia Summer Experience 2022, la nuova offerta estiva, con servizi e promozioni adeguate a una domanda di mobilità sostenibile e incentivanti un turismo di qualità, messa a punto dalle società del polo “Passeggeri” del Gruppo FS e al via domenica 12 giugno, in concomitanza proprio con l’attivazione dell’orario ferroviario estivo.

“Con l’avvio della Trenitalia Summer Experience 2022 – ha evidenziato Luigi Corradi, Amministratore Delegato di Trenitalia – il nostro obiettivo è valorizzare e incentivare la scelta del treno anche coniugandolo in maniera efficace con altri mezzi di trasporto quando necessari a raggiungere le mete finali più amate dai nostri clienti. Un obiettivo che Trenitalia si pone anche nel suo ruolo di capo del Polo Passeggeri del Gruppo FS. Insomma, guardiamo all’esperienza di viaggio nella sua interezza per abbinare all’opzione virtuosa e sostenibile del treno altri plus quali la comodità, la convenienza, la capillarità e rispondere così a un aumento di domanda di mobilità estiva che trova una prima benaugurante conferma nelle prenotazioni già registrate per i prossimi mesi”.

In Piemonte novità per i collegamenti Alta Velocità con le Frecce e per il trasporto regionale.

AUMENTANO LE FRECCE DA E PER TORINO

Con il nuovo orario estivo, Trenitalia potenzia l’offerta delle Frecce: sei nuovi collegamenti diretti da e per Torino: quattro da Roma e due da Napoli, per un totale di 31 treni al giorno Torino-Roma e 24 Torino-Napoli, dove circoleranno anche Frecciarossa 1000 duplex per mettere a disposizione dei passeggeri più posti e comfort.

Dal capoluogo piemontese alternative quotidiane in Alta velocità anche in direzione della Calabria e con i Frecciarossa/Frecciargento verso la Costa adriatica.

SHOPPING, BORGHI E LAGHI A PORTATA DI LINK

Per gli amanti dello shopping, approfittando anche dell’’avvio dei saldi estivi, Trenitalia Regionale mette a disposizione i collegamenti integrati treno + bus con cui raggiungere Serravalle Designer Outlet Link (fino a 17 bus da/per Arquata Scrivia, 16 bus da/per Sarravalle e 8 da/per Novi Ligure) e Mondovicino Outlet (con fino a 24 bus da/per Mondovì).

Maggior impulso al turismo grazie ai collegamenti intermodali treno+bus del Regionale che consentiranno di raggiungere le località piemontesi di Neive, Saluzzo, Castagnole delle Lanze, il Castello di Miradolo, Verduno, i laghi di Avigliana e la Sacra di San Michele, con un servizio dedicato che permetterà di visitare e di riscoprire, in pieno comfort, le bellezze piemontesi.

AL MARE IN TRENO

Per raggiungere le mete balneari in totale comfort, senza lo stress dei mezzi privati e migliorando la vivibilità delle zone di mare, l’offerta del Polo passeggeri offre una opportunità in più ai piemontesi che da quest’anno potranno scegliere anche la riviera romagnola. Dal 18 giugno e fino all’11 settembre, tutti i week end quattro nuovi treni Rock partiranno da Torino Porta Nuova alle ore 6,20 (fermate intermedie ad Asti, Alessandria, Voghera, Piacenza e Bologna) per raggiungere, prima dell’ora di pranzo, le spiagge di Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica fino a Pesaro, dove l’arrivo è previso intorno a mezzogiorno. Il rientro è programmato poco dopo le ore 16, con arrivo a Torino per l’ora di cena.

Chi invece preferisce la riviera del Ponente ligure, si confermano nei fine settimana estivi i 18 collegamenti aggiuntivi Ponente Lineche portano a 29 treni regionali del mare: nei giorni festivi e fino all’11 settembre collegano la riviera ligure di ponente al capoluogo piemontese. In particolare, circolano, quindici Torino-Savona, otto Torino-Ventimiglia, quattro Torino – Albenga e due Torino-Imperia, mentre nelle giornate di sabato viaggiano 23 treni.

LE METE DI MONTAGNA

Per chi ama la montagna, potrà continuare a raggiungere Oulx e Bardonecchia a bordo dei Frecciarossa da Napoli a Torino operativi nel fine settimana. Giorni in cui sono a disposizione dei viaggiatori FrecciaLink (Freccia+bus) con cui arrivare, in tutta comodità, a Courmayeur.

SEMPRE PIÙ SERVIZI PER UN’ESPERIENZA DI VIAGGIO PERSONALIZZATA

Aumentano i servizi a bordo di Trenitalia.

Sui treni regionali, 29 maggio al 26 settembre 2022, è possibile usufruire dell’offerta Junior con cui i bambini fino a 15 anni non compiuti viaggiano gratis tutti i giorni accompagnati da un adulto over 25. Sempre nello stesso periodo è disponibile l’offerta Estate Insieme a 39 € per viaggi illimitati nel weekend per 4 weekend consecutivi su tutti i treni regionali verso qualunque destinazione.

Per chi, invece, desidera scoprire le meraviglie della Penisola a bordo dei treni regionali, è disponibile l’offerta Italia in Tour: viaggi illimitati per 3 giorni a 29 € (15 € per i bambini e ragazzi da 4 ai 12 anni) o per 5 giorni a 49 € (25 € per i bambini e ragazzi da 4 ai 12 anni).

Trenitalia sostiene anche quest’anno la campagna contro l’abbandono dei cani: fino al 15 settembre gli amici a quattro zampe viaggiano gratis a bordo di Frecce e Intercity tutti i giorni della settimana. A bordo dei treni Regionali il cane al guinzaglio da oggi viaggia senza più limiti di fascia oraria, con un biglietto, acquistabile anche sui canali digitali di Trenitalia, ridotto del 50% rispetto alla tariffa ordinaria. Gli animali di piccola taglia viaggiano gratis nel trasportino a bordo di tutti i treni di Trenitalia.

Inoltre, interessanti collaborazioni con la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, con uno sconto del 25% sul biglietto d’ingresso per chi arriva con treno regionale; visite a Torino, al Bioparco Zoom di Piscina di Pinerolo, a Casa Martini di Pessione, alle Isole Borromee, al Parco Pallavicino e alla Rocca di Angera sul Lago Maggiore, shopping all’Outlet di Vicolungo, e sconti per chi acquista l’abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.

Chiara Soldati Cavaliere del Lavoro

Chiara Soldati e il prof Quaglieni del “Pannunzio”

La dott. Chiara Soldati ceo dell’Azienda agricola La Scolca di Gavi e presidente del Centro Pannunzio e’ stata nominata dal presidente della Repubblica Cavaliere del Lavoro.

Festival Internazionale dell’Economia di Torino, metà dei cento relatori sono donne

Apre oggi la prima edizione del Festival Internazionale dell’Economia di Torino, diretto da Tito Boeri e organizzato dagli Editori Laterza in  collaborazione con il Collegio Carlo Alberto.

Oltre  140 appuntamenti fino al 4 giugno: conferenze, discussioni e lezioni di piazza,  sul tema ‘Merito, diversità, giustizia sociale’.

Intervengono  cinque Premi Nobel: David Card, Michael Spence, Jean Tirol, Esther Duflo, Christopher Pissarides – sei ministri (Roberto Cingolani, Mara Carfagna, Enrico Giovannini, Vittorio Colao, Patrizio Bianchi, Elena Bonetti), il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il commissario europeo Paolo Gentiloni, il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato. Ci sono Liliana Segre, Roberto Saviano, Alessandro Barbero, Michael Sandel, uno dei più brillanti e autorevoli filosofi americani, Carlo Cottarelli, Luigi Zingales, Gherardo Colombo.

Circa la metà dei cento relatori sono donne nonostante tra le economiste non superino il 25%. Due terzi sono economisti, un terzo arriva dall’estero. Tanti i nomi torinesi: Elsa Fornero, Elena Loewenthal, Gustavo Zagrebelski e don Ciotti. Il Nobel Pissarides concluderà con la lecture ‘Cosa abbiamo imparato dal Festival?’.

Al Festival Internazionale dell’Economia partecipa il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo

/

Dal 31 maggio a 4 giugno ingresso gratuito al Museo (via San Francesco d’Assisi 8/a – Torino)

 

Attività per scuole e famiglie con nuovi e originali laboratori e percorsi di visita

 

 

Torino, 27 maggio 2022 – In occasione del Festival Internazionale dell’Economia il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, museo unico nel suo genere dedicato all’educazione finanziaria a Torino, sarà aperto con ingresso gratuito dal 31 maggio al 4 giugno e offrirà originali iniziative rivolte a giovani e adulti che hanno come sempre l’obiettivo di affrontare il tema della gestione del denaro in maniera semplice e divertente, ma anche con un approccio digitale e multimediale. Nel pomeriggio di venerdì 3 giugno saranno inoltre disponibili per tutto il pubblico visite guidate gratuite su prenotazione dalle 16 alle 18 (inizio ultima visita, durata 1 ora circa.)

 

Il Museo del Risparmio ha inoltre programmato alcune iniziative rivolte specificamente alle scuole primarie e secondarie di I e II grado. Si incomincia lunedì 30 maggio con il nuovo laboratorio “INFO-mania. Scegli l’informazione economica giusta” ideato per sensibilizzare le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado sull’importanza di esaminare correttamente e comprendere le informazioni, con particolare attenzione a quelle di carattere economico-finanziario. Nella società dell’informazione, in un’epoca caratterizzata dall’infodemia, le persone sono continuamente raggiunte da notizie che arrivano dalle fonti più disparate. Saperle interpretare e utilizzare correttamente è diventata una delle competenze fondamentali di un buon cittadino. L’obiettivo del laboratorio è proprio quello di insegnare a valutare criticamente le informazioni e far comprendere i rischi che derivano dal prendere decisioni sulla base di notizie inesatte. (Orari laboratorio 9.30 oppure 11.30, durata 90 minuti).

 

Martedì 31 maggio è in programma il percorso “Storie di salvadanai”, riservato alle scuole primarie, che si pone l’obiettivo di spiegare il risparmio attraverso la presentazione della straordinaria collezione di salvadanai ospitata al Museo. La prima parte della visita speciale si svolge nella Sala Sperimentare del Museo, dove i bambini avranno modo di scoprire la storia e le origini del salvadanaio. Al termine, il gruppo si sposterà nella Sala Risparmiare per ammirare i 450 salvadanai esposti e scoprire le storie interessanti che si celano dietro alcuni pezzi. Molti dei salvadanai sono particolarmente indicati per approfondire i temi incontrati lungo il percorso museale e utili a stimolare uno scambio di riflessioni sul significato e l’importanza del risparmio. (Orario visita dalle 10 alle 16, durata 45 minuti).

 

Infine, per tutta la giornata di venerdì 3 giugno, sono in programma visite guidate gratuite al Museo realizzate ad hoc per le scolaresche dal titolo “Risparmio, moneta, strumenti finanziari…scopri i Percorsi del MdR!

Il docente può scegliere quale percorso approfondire fra quelli disponibili al seguente link:  https://www.museodelrisparmio.it/percorsi-didattici/. Sono disponibili turni ogni 30 minuti a partire dalle 9.00 e fino alle 18.00.

Per tutte le iniziative l’ingresso è gratuito e la prenotazione obbligatoria inviando una mail a:  prenotazionimdr@civita.art

 

Mercoledì 1° giugno si svolgerà anche la premiazione dell’Eco- Quiz, uno speciale quiz sulla cittadinanza economica per le scuole secondarie di I grado promosso dal Museo del Risparmio e dall’I.C. Toscanini di Parma nell’ambito della X^ edizione del Concorso EconoMia 2022 realizzato in occasione del Festival Internazionale dell’Economia. Alle tre manche dell’Eco-quiz hanno partecipato più di 2000 studenti da tutta Italia; ai vincitori, la classe seconda D della scuola secondaria statale di primo grado G. Merliano – Tansillo di Nola (NA), verrà dedicato uno speciale evento di premiazione.

 

Per maggiori informazioni: https://www.museodelrisparmio.it/.

 

 

Festival del Giornalismo Alimentare, una proposta per il tavolo del cibo e dell’alimentazione

/

Un tavolo operativo sul cibo e l’alimentazione per Torino: è questa la proposta emersa nel corso del dibattito che apre la VII edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, in programma martedì 31 maggio e mercoledì 1° giugno al Centro Congressi Lingotto di Torino. Un incontro per ragionare sulle potenzialità e le criticità di Torino come capitale del gusto e del cibo, insieme alle principali associazioni di categoria e ai rappresentati del mondo politico e imprenditoriale, svoltosi presso Palazzo Birago di Borgaro.

La proposta è stata recepita dall’assessora all’Ambiente della città di Torino Chiara Foglietta, intervenuta in rappresentanza dell’amministrazione comunale:

Abbiamo già creato un gruppo di coordinamento fra gli assessori perché il tema cibo è competenza di diversi assessorati. Penso che sia opportuno estendere il gruppo di lavoro a tutti i soggetti che si occupano di politiche del cibo.”

Hanno preso parte al tavolo di confronto, coordinato dal direttore del Festival Massimiliano Borgia, Guido Bolatto Segretario Generale della Camera di commercio di Torino, Corrado Alberto Presidente API Torino, Giulio Trombetta Presidente Exclusive Brands Torino, Maria Luisa Coppa Presidente ASCOM Torino, Andrea Perino Confesercenti Torino, Elena Schina CNA Torino, Roberto Grassi di Campagna Amica Coldiretti Torino, Gianluca Cornelio Meglio Direttore CAAT Torino, Egidio Dansero Vice rettore Università di Torino e Chiara Foglietta assessora Ambiente e Politiche del Cibo Città di Torino.

Guido Bolatto: “Torino da tempo è punto di riferimento internazionale dell’enogastronomia: abbiamo iniziato a occuparci di valorizzazione delle eccellenze food dal 2001/2002, in vista delle Olimpiadi 2006. Lo sforzo che dobbiamo fare adesso è capitalizzare questa posizione per promuovere al meglio le imprese non solo della città ma anche della zona metropolitana. Occorre legare Torino, come polo di eventi culturali, con il territorio che la circonda. I turisti spesso non sono a conoscenza delle proposte fuori città, nelle colline del chierese o a Ivrea per esempio. Altro grande obiettivo è intercettare i grossi flussi turistici del Piemonte (due fra tutti, quello degli sciatori e dei tifosi della Juventus) facendoli atterrare anche sul territorio cittadino, integrando l’offerta turistica. Bisogna farsi conoscere in loco e non puntare solamente sull’export.”

Corrado Alberto:

A livello di competenza e presenza delle industrie a Torino manca davvero poco per diventare capitale di una food valley. Sono presenti grandi marchi agroalimentari conosciuti e amati in tutto il mondo, dal caffè al settore dolciario passando per quello degli alcolici e del vino fino ai pastifici. Tuttavia dobbiamo capire che città del cibo non significa solo produzione di alimenti ma anche di macchinari per le industrie alimentari. In questo senso a Torino per tanti anni l’automotive ha fagocitato la crescita di tutti gli altri settori, tanto che fino a qualche anno fa era difficile trovare componenti per le industrie alimentari.

Giulio Trombetta

Ci deve essere un cambio di mentalità in occasione dei grandi eventi: dobbiamo vedere queste occasioni come opportunità a 360°, non come punizioni, deve cambiare l’atteggiamento della città. Dobbiamo internazionalizzare l’approccio delle strutture ricettive, che passa anche dalla conoscenza e dalla padronanza della lingua inglese. Se vogliamo essere capitale del cibo dobbiamo mettere i turisti nella condizione di essere accolti al meglio. La mentalità industriale deve rendersi conto che per attrarre personale deve essere a sua volta attrattiva. Per avere un forte tessuto industriale anche alimentare dobbiamo fare in modo che i giovani considerino di grande valore venire a vivere e lavorare a Torino.”

Maria Luisa Coppa

Torino adesso è di nuovo in un momento magico grazie ai grandi eventi che abbiamo ospitato, ma occorre che la politica si impegni in prima persona per promuovere i territori d’eccellenza della provincia e della regione, decidendo dove indirizzare le risorse. Dobbiamo aiutare le piccole imprese, dando visibilità ai piccoli produttori che hanno poca attenzione da parte dei media, come per esempio quello della pasticceria con il quale possiamo competere a livello mondiale. Così come dobbiamo promuovere fra i giovani il lavoro legato al cibo, primo fra tutti il lavoro nella ristorazione.”

Andrea Perino

Non ha più senso pensare al cibo come facevano i nostri genitori. Ora un artigiano alimentare deve inventarsi modi diversi di attrarre i clienti, in particolare penso al pubblico dei giovani. Io faccio il panettiere e penso che per esempio il pane possa diventare veicolo di valori importanti per il pubblico giovanile. La strada è far conoscere le filiere che stanno dietro il cibo, dando visibiltà anche alle aziende agricole.”

Elena Schina

Il settore dell’artigianato agroalimentare è in difficoltà non solo per l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, ma anche perché queste realtà spesso si trovano sono in mezzo alla filiera, fra fornitore e consumatore. Una soluzione è proprio quella di valorizzare le filiere in tutti i loro segmenti. Per questo occorre lavorare sull’erogazione dei finanziamenti, troppo spesso rivolti alle filiere industriali di grandi dimensioni e non indirizzati alle filiere delle piccole e medie imprese.”

Roberto Grassi

Torino è stata una delle prime città a investire sui mercati dell’ortofrutta e questo ha aiutato molto a far emergere l’importanza del racconto di cosa c’è dietro un prodotto. Tuttavia il numero di imprese agricole che può vendere direttamente a Torino è limitato, per questo è fondamentale lavorare sulle filiere. Occorrerebbe creare un tavolo operativo di confronto permanente sulle politiche del cibo a Torino, non sui grandi progetti ma sull’operatività concreta del cibo sostenibile a Torino, cosa serve per portare cibo di qualità in città e farlo scegliere ai cittadini.”

Gianluca Cornelio Meglio

Oggi i centri agroalimentari se vogliono rendersi diversi dal consumo di massa e diversificare, devono raccontare il valore del lavoro che sta dietro al singolo prodotto. Per questo abbiamo deciso di lavorare soprattutto sul localismo, per distinguere l’offerta. Se vogliamo essere capitale del cibo dobbiamo preoccuparci del valore sociale, iniziare dal contrasto allo spreco alimentare come CAAT abbiamo messo in piedi progetti di raccolta che possono essere d’esempio per la città.”

Egidio Dansero

Torino è partita ormai diversi anni fa con politiche del cibo innovative che sono poi rimaste in mezzo al guado. E’ venuto il tempo di riprenderle e svilupparle. Torino aveva un dibattito sulle food policy molto prima di altre città italiane. Ora dobbiamomettere a sistema tutte le iniziative in questo campo, partendo dal rapporto fra città e mondo rurale. Per esempio il turismo enogastronomico, che va in cerca della ruralità, potrebbe essere uno stimolo per mettere in dialogo Torino e il suo territorio.”