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Cibi e vino certificati: in Piemonte valgono più di un miliardo di euro

LA PRODUZIONE DOP E IGP VALE 1 MILIARDO E 300 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA NEL 2020

Presentato il Rapporto Ismea – Qualivita, il Piemonte al 4° posto tra le regioni italiane

Assessore Marco Protopapa: “Cresce il Piemonte del vino e cibo di qualità grazie ai Consorzi di tutela e al lavoro dei produttori”

La produzione dei prodotti certificati Dop (denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) del Piemonte nel 2020, anno di inizio pandemia, segna un più 2,7%. Con un valore di 1 miliardo e 387 milioni di euro il Piemonte si colloca al 4° posto tra le regioni in Italia, dopo il Veneto al primo posto con 3,7 miliardi di euro, Emilia Romagna con 3,26 miliardi di euro e Lombardia con 2,07 miliardi. Unica regione tra queste ad essere in crescita. I dati sono riportati nel XIX Rapporto Ismea-Qualivita, pubblicato al link https://www.qualivita.it/osservatorio/rapporto-ismea-qualivita/

Sono in totale 82 i prodotti cibo e vino piemontesi Dop e Igp con oltre 12.800 operatori dell’intera filiera: nel dettaglio il food genera 361 milioni di euro dove il Gorgonzola Dop, la Nocciola Piemonte Igp e la Toma Piemontese risultano tra i principali prodotti in crescita nel 2020; la produzione del vino è di 1 miliardo e 27 milioni con Asti, Gavie Monferrato tra i vini in crescita.

Anche nella classifica delle province italiane, emerge il Piemonte con Cuneo che si piazza al 4° posto con 755 milioni di euro di valore sulla produzione certificata.

“Cresce il Piemonte del vino e cibo di qualità certificati grazie ai Consorzi di tutela e al lavoro dei produttori – dichiara l’assessore all’agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa – Nonostante le difficoltà che il comparto agroalimentare e vitivinicolo ha dovuto affrontare nel primo anno della pandemia, a partire dalla crisi economica con la chiusura delle attività Horeca e il blocco dell’export, e nonostante i danni alle produzioni causate dal cambiamento climatico, il Piemonte presenta una grande offerta di prodotti di qualità, a garanzia del consumatore e soprattutto un punto di forza per imporci sui mercati. Come Regione Piemonte prosegue l’impegno a sostegno dei Consorzi di tutela e delle associazioni di produttori attraverso l’assegnazione dei fondi europei, con la misura OCM Vino per la promozione sui mercati dei Paesi terzi; con le misure del Programma di sviluppo rurale per le attività di promozione nel mercato interno alla UE, per la valorizzazione delle produzioni piemontesi rientranti nei regimi di qualità”.

I prodotti agroalimentari e vitivinicolo di qualità del Piemonte si trovano sul portale della Regione Piemonte PiemonteAgriQualità http://www.piemonteagri.it/qualita/it/

Fuori dal letargo

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

 

La tensione tra la Russia e la NATO è elevatissima e non sappiamo se questo porterà o meno nei prossimi giorni all’esplosione di un conflitto in Ucraina (dove, dall’annessione russa della Crimea, nel 2014, sono già morte 14.000 persone, tra le quali 3.000 civili, negli scontri tra i separatisti ucraini ad oriente, nel Donbass, e l’esercito).

La ricerca i Mosca di una linea comune con la Cina, per creare una alternativa alla NATO, è sempre più evidente e dovremo convivere a lungo con quello che si profila essere come una nuova versione, in salsa sino-russa, del bipolarismo di matrice sovietica.

Quello che però ritengo possa essere interessante esaminare qui brevemente è l’importanza che riveste il Paese, guidato dal 2012 dal presidente Putin, nel settore delle materie prime.

In ambito energetico, ad esempio, ben il 31% dei consumi di gas europei (esclusa la Turchia) arrivano da forniture russe (ne ho parlato qui https://iltorinese.it/2022/01/11/la-roulette-russa/ ).

Per essere chiari, non si tratta solo del gas e del petrolio, moltissimo se ne è discusso negli ultimi mesi, e del quale la Russia detiene rispettivamente un sesto ed un decimo della produzione globale.

La maggiore dipendenza dalle forniture di Mosca è infatti quella del palladio, con il 37% delle estrazioni mondiali.

Il palladio è il metallo più costoso (più dell’oro e del platino) ed è utilizzato principalmente (per l’85%) dall’industria automobilistica (per i convertitori catalitici degli impianti di scarico) che si trova già ora a fare fronte a prezzi in forte rialzo.

Le vetture elettriche risolverebbero il problema, ma è evidente che il parco auto dei prossimi anni sarà ancora composto principalmente dai motori termici o ibridi (entrambi hanno bisogno del metallo prezioso).

Rimanendo nell’ambito dei metalli preziosi, dal sottosuolo russo proviene anche il 10% di oro e platino (anch’esso utilizzato principalmente dal settore auto).

Ci sono poi gli altri metalli e leghe industriali (nickel, alluminio, ferro, rame, piombo, cobalto) dove l’importanza delle forniture russe è inferiore ma comunque rilevante, specie in un momento di elevata domanda (dovuta alla ripresa economica mondiale seguita alla recessione della prima parte del 2020) quale quello attuale.

L’orso (l’animale simbolo della Russia) è uscito dal letargo affamato e deciso a riconquistare quello che ritiene essere il proprio territorio (perso velocemente all’indomani la caduta del muro di Berlino).

Vengono alla mente le parole della scrittrice Margaret Atwood “Il modo migliore per essere gentili con gli orsi non deve essere molto vicino a loro.”.

 

Casa: in Piemonte il bilocale è il più affittato

PIEMONTE LOCAZIONI: analisi socio-demografica

In Piemonte l’80,9% delle locazioni sono per scelta abitativa La tipologia più affittata è il bilocale con il 42,3% delle scelte

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le locazioni realizzate attraverso le proprie agenzie attive in Piemonte nel primo semestre del 2021.
L’80,9% dei contratti di locazione sono stati stipulati per scelta abitativa, il 15,3% riguarda lavoratori trasfertisti ed il 3,8% gli studenti universitari. In Piemonte i contratti più stipulati sono quelli a canone libero (53,0%), a seguire quelli a canone concordato (23,9%) ed infine quelli a carattere transitorio (23,2%). Gli inquilini sono coppie e famiglie nel 49,3% dei casi, mentre sono single nel 50,7% dei casi. Il 44,8% degli inquilini ha un’età compresa tra 18 e 34 anni. La tipologia più affittata in Piemonte è il bilocale con il 42,3% delle scelte, mentre al secondo posto ci sono i trilocali con il 32,3% delle preferenze. Anche nel 2019 e nel 2020 la tipologia più affittata in Piemonte era il bilocale ed al secondo posto si piazzavano i bilocali
Rispetto al 2019 ed al 2020 in Piemonte si registra una diminuzione della percentuale di affitti da parte di lavoratori trasfertisti, l’emergenza sanitaria in corso quindi ha determinato un rallentamento su questo segmenti di affitti a livello regionale. Aumentano le percentuali di contratti a canone concordato e a carattere transitorio..

 

Focalizzando l’analisi su alcuni capoluoghi piemontesi si può notare come sia Vercelli a primeggiare per contratti stipulati a lavoratori trasfertisti (21,4%), mentre è Novara la città con la percentuale più alta di contratti a canone concordato (68,8%). Torino primeggia per quanto riguarda i contratti a carattere transitorio (20,8%) ed anche la percentuale di contratti a canone concordato è alta e si attesta al 51,7%.

In tutti i capoluoghi considerati la maggior parte degli inquilini ha un’età compresa tra 18 e 34 anni, a Torino e a Novara si supera il 50% del totale. Torino è la città con il più alto tasso di inquilini single (56%).

La tipologia più affittata nei capoluoghi piemontesi è il bilocale, al secondo posto si piazzano i trilocali.

Peste suina, le novità da Regione e Governo

Importanti e significative attività si sono svolte in questi giorni sul tema della peste suina africana.

Nei giorni scorsi si è riunito il tavolo di emergenza nazionale sulla Psa dove sono stati raccolti gli aggiornamenti sulle attività fino ad ora svolte nelle zone dichiarate infette. Nella riunione in Prefettura ad Alessandria, gli esperti della commissione europea a fine della loro presenza sul territorio hanno illustrato le prime raccomandazioni da adottare per eradicare la peste suina africana: il rafforzamento delle barriere per delimitare la zona interessata, il depopolamento dei cinghiali in modo mirato nella zona infetta e applicare adeguate misure preventive di profilassi. Inoltre è stato consigliatodi implementare con cartellonistica ad hoc su strade e sentieri al fine di sensibilizzazione i cittadini con l’indicazione delle precauzioni da seguire e la segnalazione della pericolosità delle aree infette.

A seguire l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha incontrato in due differenti momenti le associazioni agricole e le associazioni venatorie per relazionare un aggiornamento sulla situazione dell’emergenza.

“Ringrazio innanzitutto tutti i rappresentanti delle associazioni che oggi sono stati presenti – dichiara l’assessore regionale Marco Protopapa – e che hanno dato la disponibilità ad affrontare insieme questa importante emergenza, a partire dalle attività di monitoraggio già fino ad ora svolte. I commissari europei hanno preso atto che lo scenario dell’emergenza Psa in Piemonte e Liguria risulta molto differente da quello di Polonia e Belgio, a partire dai territori con zone in piano nei paesi europei e una densità di cinghiali per chilometro quadrato nettamente inferiore rispetto a quella di Piemonte e Liguria. Questo comporta che non sia applicabile lo stesso metodo di azione precedentemente utilizzato per l’estirpazione del virus ma poter utilizzare azioni emergenziali con decreti e ordinanze specifiche”.

“Occorre quindi un’azione immediata per rafforzare le delimitazioni all’interno dell’area infetta, ovvero A7/A26/Bretella Predosa Novi dove ci sono già importanti barriere, con una probabile ulteriore recinzione della zona buffer cuscinetto. Al tempo stesso è necessario che la Regione Piemonte possa attuare un significativo piano di depopolamentoper contrastare l’emergenza riducendo la popolazione di almeno l’80 per cento. Nella giornata odierna il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sull’emergenza PSA utile anche per la nomina del commissario straordinario che ci auspichiamo possa avere pieni poteri, non solo decisionali ma anche economici per poter far fronte in maniera seria e puntuale all’emergenza e per poter dare al nostro territorio un segnale tangibile di azioni efficaci”.

“Per quanto riguarda gli indennizzi alle aziende agricole del comparto zootecnico suinicolo l’Assessorato regionale all’Agricoltura si è attivato per poter recuperare dei ristori a favore delle aziende suinicole inserite all’interno delle aree infette mentre è in corso un intervento presso il Ministero della Sanità per modificare le note applicative della legge 218/88 relativa ai ristori alle aziende zootecniche”.

Meno tasse statali? E Torino aumenta l’Irpef. Pochi pagheranno di più, gli altri risparmieranno di meno

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Il Piemonte punta sull’energia pulita e vuole diventare “capitale dell’ idrogeno”

 Il presidente Cirio: “L’idrogeno è uno dei nostri progetti bandiera sul Pnrr, puntiamo a esserne una delle capitali internazionali”

L’assessore Marnati: “Una grande opportunità e una grande sfida per l’attuazione di concrete politiche di sviluppo di questo nuovo vettore energetico pulito”

Il Piemonte accelera sull’idrogeno ed entra, prima regione italiana, nell’associazione Hydrogen Europe, la principale organizzazione europea, con sede a Bruxelles, che raggruppa le più importanti aziende europee ma anche gli attori pubblici intenzionati a muoversi verso una vera transizione ecologica.

«L’idrogeno è uno dei nostri progetti bandiera sul Pnrr – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Puntiamo a esserne una delle capitali internazionali».

«Con questo atto, deliberato dalla Giunta – commenta l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Matteo Marnati – il Piemonte conferma il suo ruolo di primo piano nel panorama nazionale ed internazionale di sviluppo della tecnologia dell’idrogeno sia per contribuire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico, industriale e dei trasporti al 2050, sia per sostenere le filiere industriali e i punti di forza presenti sul nostro territorio. Il Piemonte è una regione con un potenziale straordinario e rappresenta, in questo settore tecnologico, la regione italiana con l’offerta più completa di spazi, dotazioni ed intelligence a servizio delle imprese nazionali, oltre ad essere un territorio di eccellenza di livello europeo».

«Entrare a far parte di Hydrogen Europe, al momento come unica regione italiana e al fianco dei più importanti player industriali europei – aggiunge Marnati – rappresenta per noi una grande opportunità e una grande sfida per l’attuazione di concrete politiche di sviluppo di questa tecnologia, finalizzata alla sostenibilità ambientale ma che contempo permetterà di creare opportunità per lo sviluppo imprenditoriale e occupazionale del nostro territorio».

Regione Piemonte da tempo sta lavorando su questo tema ed è tra le poche regioni in Italia ad aver costruito e sostenuto la creazione di una filiera idrogeno che ha consentito di creare e consolidare un sistema di ricerca e innovazione connesso alle reti europee e un sistema di imprese attive nel campo dell’idrogeno.

«L’adesione a Hydrogen Europe – conclude l’assessore – è un ulteriore tassello del percorso già avviato in Piemonte con l’adesione al gruppo “Idrogeno”, attivato nell’ambito dell’iniziativa per la Macroregione alpina Eusalp e al partenariato “European Hydrogen Valleys. Abbiamo inoltre aderito all’avviso pubblico con il quale il Ministero per la Transizione Ecologica ha avviato, nell’ambito del PNRR, un’iniziativa di sostegno agli investimenti per la produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse e stiamo effettuando una mappatura delle aree potenzialmente idonee».

Il Piemonte continua a scegliere l’energia del sole

Elmec Solar presenta la quarta edizione del Barometro del Fotovoltaico in Italia che tratteggia l’ulteriore crescita nell’adozione di impianti fotovoltaici nel terzo trimestre del 2021

Accanto allo sviluppo del solare si inserisce il nuovo trend emergente basato sulla condivisione dell’energia pulita: lo sviluppo delle comunità energetiche. Le regioni protagoniste di questo nuovo fenomeno sono la Sardegna, la Puglia e la Sicilia

 Il terzo trimestre del 2021 vede un cambiamento nelle posizioni di vertice della classifica delle province italiane che hanno maggiormente adottato il fotovoltaico: Padova, Brescia e Roma conquistano le prime tre posizioni prendono il posto di Roma, Brescia e Treviso, le tre province più solari del primo trimestre del 2021. Questa è la prima evidenza che emerge nella quarta edizione del Barometro del Fotovoltaico di Elmec Solar,  l’azienda di Brunello (VA) del gruppo Elmec che si occupa di progettare, realizzare e manutenere impianti fotovoltaici residenziali e industriali chiavi in mano.  Oltre a stilare la classifica delle 10 province italiane che hanno registrato il maggior incremento di impianti fotovoltaici nei mesi di luglio, agosto e settembre 2021, Elmec Solar, vuole porre l’attenzione su un nuovo fenomeno, ancora in fase embrionale, ma che porterà ulteriori vantaggi in termini di approvvigionamento sostenibile: lo sviluppo delle comunità energetiche sul territorio italiano.

“Un incontro tra Nord e Sud quello presentato con questa quarta edizione del Barometro del Fotovoltaico che vuole mettere in luce come la scelta di modelli di approvvigionamento sostenibili per gestire il proprio fabbisogno energetico sia un fenomeno che, con il passare dei mesi, sta convincendo un numero di italiani sempre più elevato” afferma Alessandro Villa, AD di Elmec Solar“A settembre 2021 sono 989.687 gli impianti fotovoltaici installati nel Bel paese e, risultati altrettanto incoraggianti, sono attesi nella prossima edizione del Barometro del Fotovoltaico”.

Secondo la rielaborazione da parte di Elmec Solar dei dati pubblicati da Italia Solare, complessivamente, sono 10 le province d’Italia che hanno registrato il maggior incremento di impianti fotovoltaici nei soli mesi di luglio, agosto e settembre 2021. Le 10 province sono rispettivamente: Padova (+860 impianti), Brescia (+804 impianti) , Roma (+790 impianti) , Venezia (+781 impianti), Treviso (+662 impianti), Torino (+590 impianti) , Vicenza (+572 impianti) , Bergamo (+557 impianti) , Milano (+549 impianti)  e Varese ( +418 impianti). Facendo un confronto con la terza edizione del Barometro del Fotovoltaico, nei soli mesi di luglio, agosto e settembre 2021, in Italia c’è stato un incremento di 20.984 impianti in più, rispetto all’aumento registrato nel secondo trimestre del 2021, pari a 18.655 impianti.

Di seguito la classifica delle 10 province italiane che hanno registrato il maggior incremento di impianti fotovoltaici nei mesi di luglio, agosto e settembre 2021.

CLASSIFICA PROVINCIA Numero di impianti in più da giugno 2021 a settembre 2021
1 Padova + 860
2 Brescia + 804
3 Roma + 790
4 Venezia + 781
5 Treviso + 662
6 Torino + 590
7 Vicenza + 572
8 Bergamo + 557
9 Milano + 549
10 Varese + 418

*La classifica completa di tutte le province italiane è disponibile in calce alla nota stampa.

Da non dimenticare è il dato sul potenziale fotovoltaico che, anche in questa quarta edizione del Barometro del Fotovoltaico, vuole mettere in luce le province con maggiore potenziale in termini di numero di impianti fotovoltaici realizzabili. Le aree a maggior potenziale (inespresso) di adozione del fotovoltaico sono state individuate analizzando la percentuale di edifici privi di impianti solari sul totale di quelli a 1,2,3 e 4 piani, ovvero di quelli che hanno facilmente l’ opportunità di installare un impianto fotovoltaico. Sul podio Verbano Cusio Ossola, Palermo e Genova.

Di seguito la classifica delle 10 province italiane con maggiore potenziale fotovoltaico nei mesi di luglio, agosto e settembre 2021.

CLASSIFICA PROVINCIA TASSO DI ADOZIONE POTENZIALE (edifici non dotati di impianti solari sul totale degli edifici disponibili)
1 Verbano Cusio Ossola 97,40%
2 Palermo 97,19%
3 Genova 97,05%
4 Napoli 96,97%
5 Imperia e Isernia 96,79%
6 Reggio di Calabria 96,77%
7 Messina 96,75%
8 Crotone 96,69%
9 Enna 96,62%
10 Sassari 96,44%

Il fenomeno nascente delle comunità energetiche

Una comunità energetica, detta anche CES, è un modello energetico diffuso basato su autoproduzione autoconsumo e condivisione di energia da fonti rinnovabili, elettriche e termiche, che si integra con i più grandi impianti a tecnologie pulite, in grado di contribuire alla lotta contro l’emergenza climatica. Secondo i dati di Legambiente[1], ad oggi, sono 2 le comunità energetiche realizzate in Italia: la prima, chiamata “Comunità energetica e solidale di Napoli Est” sorge nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, in provincia di Napoli, mentre la seconda, denominata “City Hall”, si trova a Magliano Alpi, in provincia di Cuneo. Altre 16 comunità energetiche sono in  fase di progettazione e, altre 7, in movimento, ovvero ancora nelle primissime fasi preliminari che vedono coinvolti Comuni, imprese e cittadini.
Stando alle previsioni di Legambiente, il 2022 sarà quindi l’anno decisivo per l’implementazione delle comunità energetiche in Italia che vede in prima linea, per la difesa dell’ambiente, Sardegna Puglia e Sicilia, le tre regioni in cui stanno prendendo il via la maggior parte di questi progetti.

 

“Lo sviluppo delle comunità energetiche costituisce il segno di un’importante presa di coscienza da parte degli italiani della convenienza delle energie rinnovabili. Grazie a questa nuova modalità di approvvigionamento energetico infatti, il fotovoltaico, non resta più confinato alle iniziative di un singolo utente o di una singola azienda ma diventa una valida alternativa da pianificare e adottare per una intera comunità o territorio”conclude Alessandro Villa, AD di Elmec Solar.

Di seguito un elenco completo delle comunità energetiche nascenti nelle regioni di Sardegna, Puglia e Sicilia.

REGIONE NOME DELLA COMUNITÁ ENERGETICA
Sardegna Comunità energetica rinnovabile di Ussaramanna
Sardegna Comunità energetica rinnovabile di Villanovaforru
Sardegna Le 3 case dell’energia di Serrenti
Puglia Comunità energetica rinnovabile di Biccari
Puglia PAN – Puglia Active Network
Puglia Comunità energetica rinnovabile di Roseto Valfortore
Sicilia Comunità energetica rinnovabile “Common light”
Sicilia Comunità Energetica di Ragusa

*CLASSIFICA COMPLETA DELLE PROVINCE

CLASSIFICA REGIONE PROVINCIA TOTALE EDIFICI UTILIZZATI TOTALE IMPIANTI GIUGNO 2021 TOTALE IMPIANTI SETTEMBRE 2021 INCREMENTO DA GIUGNO A SETTEMBRE POTENZA TOTALE 2021
1 Lazio ROMA 454749 38818 39608 790 504,73
2 Lombardia BRESCIA 258139 31357 32161 804 544,64
3 Veneto TREVISO 218209 31326 31988 662 393,49
4 Veneto PADOVA 215374 29135 29995 860 391,12
5 Veneto VICENZA 216709 25577 26149 572 345,63
6 Piemonte TORINO 384198 24533 25123 590 476,91
7 Lombardia BERGAMO 202300 22132 22689 557 362,21
8 Veneto VERONA 192147 22063 22620 557 422,86
9 Lombardia MILANO 279574 21142 21691 549 384,93
10 Veneto VENEZIA 180409 21315 22096 781 242,7
11 Friuli Venezia Giulia UDINE 173042 20027 20326 299 322,55
12 Trentino Alto Adige TRENTO 140099 18348 18708 360 202,98
13 Emilia Romagna BOLOGNA 142362 18501 18884 383 374,29
14 Puglia LECCE 348483 17689 18059 370 710,89
15 Emilia Romagna MODENA 136272 17782 18150 368 297,73
16 Umbria PERUGIA 171635 17180 17477 297 371,57
17 Puglia BARI 198112 15964 16352 388 527,53
18 Piemonte CUNEO 200054 15410 15740 330 589,92
19 Lombardia VARESE 186567 15626 16044 418 167,48
20 Emilia Romagna RAVENNA 102172 12332 12546 214 403,63
21 Emilia Romagna REGGIO EMILIA 109589 12188 12436 248 191,47
22 Sicilia CATANIA 258487 11744 12021 277 239,51
23 Friuli Venezia Giulia PORDENONE 97612 11498 11720 222 178,69
24 Sardegna SASSARI 319316 11138 11371 233 247,67
25 Calabria COSENZA 228602 10935 11257 322 268,7
26 Emilia Romagna FORLI’ 95884 10833 11072 239 245,49
27 Marche ANCONA 94773 10294 10491 197 310,05
28 Sardegna SUD SARDEGNA 146879 10049 10155 106 204,57
29 Lombardia MANTOVA 105206 10107 10335 228 250,46
30 Lombardia MONZA E DELLA BRIANZA 123881 9909 10156 247 124,21
31 Campania NAPOLI 330226 9746 9999 253 195,07
32 Lombardia COMO 135890 9701 9909 208 109,56
33 Campania SALERNO 233060 9578 9796 218 274,03
34 Lombardia CREMONA 81714 9489 9736 247 258,97
35 Lazio LATINA 137850 9237 9406 169 268,93
36 Trentino Alto Adige BOLZANO 90910 9030 9139 109 264,1
37 Campania CASERTA 198304 8974 9144 170 272,96
38 Sicilia PALERMO 313961 8629 8826 197 192
39 Lombardia PAVIA 155888 8618 8914 296 203,4
40 Toscana FIRENZE 160530 8065 8232 167 125,77
41 Emilia Romagna PARMA 102658 8035 8244 209 212,91
42 Emilia Romagna FERRARA 99727 7846 7979 133 207,52
43 Sardegna CAGLIARI 84623 7732 7892 160 246,65
44 Toscana AREZZO 87790 7436 7579 143 179,47
45 Marche PESARO E URBINO 88851 7405 7567 162 262,91
46 Puglia TARANTO 153472 7413 7567 154 386,42
47 Emilia Romagna RIMINI 74578 7437 7628 191 102,91
48 Lazio VITERBO 82267 7319 7481 162 485,24
49 Sicilia SIRACUSA 133134 7308 7463 155 212,62
50 Abruzzo CHIETI 117033 7197 7319 122 241,72
51 Marche MACERATA 81277 7236 7344 108 320,59
52 Sardegna NUORO 85997 7066 7152 86 141,53
53 Piemonte ALESSANDRIA 145244 6989 7111 122 277,66
54 Toscana PISA 94658 7047 7210 163 107,32
55 Piemonte NOVARA 91760 7017 7177 160 113,8
56 Sicilia MESSINA 215680 6868 7008 140 71,45
57 Sicilia AGRIGENTO 177994 6818 6944 126 232,06
58 Sicilia TRAPANI 182771 6801 6926 125 165,59
59 Sicilia RAGUSA 134456 6790 6966 176 225,77
60 Toscana LUCCA 150162 6548 6736 188 75,11
61 Lazio FROSINONE 164843 6409 6546 137 189,68
62 Puglia BRINDISI 143834 6277 6395 118 503,88
63 Abruzzo TERAMO 78898 6301 6436 135 255,73
64 Calabria CATANZARO 119778 6174 6296 122 143,62
65 Calabria REGGIO DI CALABRIA 195875 6194 6328 134 79,56
66 Basilicata POTENZA 126318 6070 6163 93 196,23
67 Emilia Romagna PIACENZA 84558 6132 6283 151 200,19
68 Puglia FOGGIA 134664 5938 6032 94 626,45
69 Campania AVELLINO 137624 5721 5825 104 93,67
70 Abruzzo L’AQUILA 129312 5396 5481 85 174,64
71 Veneto BELLUNO 79846 5205 5266 61 53,39
72 Veneto ROVIGO 78696 5100 5220 120 330,85
73 Piemonte ASTI 76861 4973 5062 89 95,42
74 Lombardia LECCO 69950 5024 5141 117 59,95
75 Sardegna ORISTANO 77389 4510 4554 44 142,83
76 Friuli Venezia Giulia GORIZIA 34636 4539 4611 72 44,67
77 Campania BENEVENTO 91121 4453 4505 52 70,92
78 Lombardia LODI 40342 4493 4616 123 134
79 Toscana LIVORNO 58750 4383 4494 111 81,67
80 Lombardia SONDRIO 76672 4294 4363 69 56,4
81 Abruzzo PESCARA 68018 4282 4404 122 96,85
82 Sicilia CALTANISSETTA 102543 4203 4284 81 99,41
83 Umbria TERNI 56296 4161 4227 66 139,06
84 Toscana PISTOIA 77094 3887 3947 60 44,66
85 Toscana GROSSETO 58407 3862 3912 50 87,56
86 Marche ASCOLI PICENO 43860 3721 3799 78 126,31
87 Toscana SIENA 60054 3637 3715 78 79,15
88 Molise CAMPOBASSO 80598 3359 3418 59 138,12
89 Piemonte BIELLA 61627 3262 3314 52 97,77
90 Liguria GENOVA 110928 3222 3275 53 31,99
91 Piemonte VERCELLI 56184 3211 3276 65 93,39
92 Marche FERMO 42410 3223 3278 55 112,23
93 Lazio RIETI 71965 3192 3251 59 29,83
94 Basilicata MATERA 49624 3032 3101 69 189,66
95 Toscana MASSA CARRARA 66961 2957 3000 43 26,33
96 Puglia BARLETTA-ANDRIA-TRANI 61656 2846 2929 83 178,31
97 Liguria SAVONA 68207 2777 2825 48 34,83
98 Calabria VIBO VALENTIA 71284 2724 2755 31 43,48
99 Valle d’Aosta AOSTA 51352 2650 2698 48 25,94
100 Sicilia ENNA 75483 2516 2548 32 77,43
101 Liguria LA SPEZIA 54385 2440 2476 36 26,64
102 Toscana PRATO 50385 2384 2415 31 84,02
103 Friuli Venezia Giulia TRIESTE 35809 2200 2224 24 31,45
104 Calabria CROTONE 65185 2097 2156 59 39,54
105 Liguria IMPERIA 64147 2020 2057 37 30,57
106 Piemonte VERBANO-CUSIO-OSSOLA 67162 1711 1747 36 19,99
107 Molise ISERNIA 38408 1222 1233 11 41,58

Alcotra, sei progetti tra Italia e Francia

Sono sei i progetti con un capofila piemontese approvati nell’ambito del progetto Alcotra, per il territorio alpino tra la Francia e l’Italia.

 

Dal 1990, il programma “Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera” ha finanziato quasi 600 progetti per circa 550 milioni di euro di sovvenzioni comunitarie. Alcotra punta a migliorare la qualità di vita delle popolazioni e lo sviluppo sostenibile dei territori e dei sistemi economici e sociali transfrontalieri attraverso una cooperazione che coinvolge economia, ambiente e servizi ai cittadini. Le tematiche affrontate sono l’innovazione applicata, l’ambiente sicuro, l’attrattività del territorio, l’inclusione sociale e la cittadinanza europea. Beneficiari del progetto sono Amministrazioni pubbliche, piccole e medie imprese, enti di formazione, università e centri di ricerca, associazioni, parchi, camere di commercio, centri di innovazione e cluster di imprese.

Nella riunione svoltasi il 18 gennaio a Torino nella suggestiva cornice del Museo del Risorgimento, il Comitato di Sorveglianza Alcotra è stato presieduto dal vice presidente della Giunta regionale del Piemonte, Fabio Carosso. La riunione ha rappresentato un momento di particolare importanza, segnando la conclusione del Programma 2014-2020, con la selezione dei progetti presentati sull’ultimo bando, ed il via libera alla proposta di Programma 2021-2027, che sarà trasmesso alla Commissione europea per la decisione. L’approvazione della versione finale del nuovo Programma Alcotra relativo al periodo 2021-2027, da sottoporre al vaglio della Commissione europea, è il frutto dell’intenso lavoro che le Amministrazioni partner hanno portato avanti negli ultimi mesi, condividendo gli obiettivi di un’Europa più intelligente, più verde, più sociale e più vicina ai cittadini.  La prosecuzione del programma per il periodo 2021-2027 garantirà nuove importanti risorse per i territori frontalieri per un totale di circa 228 milioni di euro.

La strategia di fine programma per il periodo 2014-2020 ha invece consentito di selezionare i migliori progetti presentati sui bandi “Rilancio” e “Ponte”, destinati i primi al rilancio dell’economia dei territori transfrontalieri colpiti dalla pandemia ed anche dalla tempesta Alex dell’ottobre 2020, gli altri alla prosecuzione ed integrazione di progetti già realizzati in precedenza.

Con le risorse residue è stato possibile finanziare 17 progetti dislocati sull’intero territorio di frontiera, per un totale di circa 19 milioni di euro. In particolare, 11 progetti approvati interessano direttamente il territorio del Piemonte e mirano a sostenere attività legate ad un vasto ventaglio di settori, tra cui il turismo sostenibile, la transizione ecologica, la cultura ed il recupero delle aree fortemente colpite dai grandi eventi climatici del 2020.

Questi i sei progetti guidati da un capofila piemontese, con i seguenti obiettivi:

* la valorizzazione del territorio attraverso l’arte contemporanea (progetto “Prospettive”), con capofila l’Ente Turismo Alba Langhe Roero e due partner, per un totale di un milione e 495 mila euro (di cui un milione e 270 mila finanziati tramite Fesr);

*la promozione dell’offerta enoturistica (progetto “Vi.A Tour”), con capofila la Città Metropolitana di Torino, con capofila la Città Metropolitana di Torino e 5 partner, per un totale del progetto di 509 mila euro (di cui 433 mila finanziati tramite Fesr);

*la fruizione turistica delle stazioni lungo la linea ferroviaria Cuneo-Nizza (progetto “Vermenagna-Roya II”), con capofila il Comune di Borgo San Dalmazzo ed 11 partner, per un totale del progetto di un milione e 236 mila euro (di cui 1 milione e 51 mila finanziati tramite Fesr);

* la sensibilizzazione sul tema del rapporto tra biodiversità e nutrizione (progetto “Biodiversità stellata”), con capofila il Comune di Alba e 4 partner, per un totale del progetto di 430 mila euro (di cui 365 mila finanziati tramite Fesr);

* lo sviluppo di un modello di gestione dei servizi di igiene urbana innovativo e sostenibile (progetto “In.Te.Se.Plus”), con capofila il Consorzio Servizi Ecologia Ambiente di Saluzzo e 4 partner, per un totale del progetto di 999 mila euro (di cui 849 mila finanziati tramite Fesr);

* la realizzazione di un festival di letteratura, filosofia e arti (progetto “Vis-à-Vis”), con capofila la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino ed un partner, per un totale del progetto di 260 mila euro (di cui 221 mila finanziati tramite Fesr).

Dei rimanenti cinque finanziamenti approvati, due hanno come obiettivo l’attrattività del territorio tramite il patrimonio naturale e culturale (il progetto “Amb.Enis”, con partner l’Unione Montana Alta Valle Susa ed il Comune di Giaglione ed il progetto “Recovalx”, con partner l’Ente di Gestione delle aree protette delle Alpi marittime ed il Parco Fluviale Gesso e Stura – Ente gestore Comune di Cuneo). Gli altri tre hanno come obiettivi l’inclusione sociale e la cittadinanza europea (progetto “Dac, Developing Active Citizen”, con partner il Gal Valle del Canavese ed il Gal Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone); l’innovazione applicata (progetto “Antes”, con partner Le Terre dei Savoia, Unito, Centro di sperimentazione e assistenza agricola) e l’ambiente sicuro (progetto “Rita”, con partner il Politecnico di Torino ed il Consiglio nazionale delle ricerche per la protezione idrogeologica).

«In questa fase delicata, che si inserisce tra la chiusura della stagione 2014-2020 e l’inizio della nuova programmazione 2021-2027 – ha spiegato Fabio Carosso, vice presidente della Regione Piemonte -, l’armonia in seno al Comitato e la disponibilità al confronto dei suoi membri hanno contribuito a trovare una buona sintesi per il finanziamento dei progetti e gettato solide basi per un proficuo lavoro sulla futura programmazione».

Nuova partnership strategica tra Fondazione Torino Wireless e Confindustria Piemonte

Rinnovata la partnership strategica tra Fondazione Torino Wireless e Confindustria Piemonte, che prevede una road map condivisa di azioni accompagnamento e supporto alle imprese piemontesi nei processi di trasformazione digitale, nel supporto alla crescita del comparto ICT piemontese e nel maggiore coinvolgimentro delle imprese in percorsi di trasferimento tecnologico. Centrali sono la collaborazione con i grandi atenei del territorio e la partecipazione ai progetti europei, anche attraverso Enterprise Europe Network (EEN) di cui Torino Wireless e Confindustria Piemonte sono partner.

Il rinnovo del partenariato strategico con Confindustria Piemonte è un passo importante perché rafforza la vocazione regionale di Torino Wireless ed è sinergico con il rilancio del ruolo di ente strumentale che si sta ridefinendo proprio in queste settimane con i soci fondatori, a partire da Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Camera di commercio di Torino, Unione Industriali di Torino, Politecnico di Torino, Università di Torino e Links Foundation” sottolinea Massimiliano Cipolletta, presidente della Fondazione.

 

La trasformazione tecnologica e digitale è un passaggio fondamentale per migliorare la produttività, competere e rafforzare le filiere piemontesi. Il rinnovo dell’accordo con Torino Wireless va in questa direzione. Insieme alla programmazione 2021-2027 e ai bandi del PNRR le imprese della nostra regione saranno in grado di creare valore partendo dalla nostra capacità industriale, così il Piemonte potrà concretizzare questo cambiamento storico” evidenzia Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

 

Giachino: “Valutare l’ingresso di Cdp nell’azionariato di Stellantis”

 Vista la preoccupante relazione Copasir, e tenuto conto delle possibili pesanti ricadute della transizione tecnologica , il Governo valuti la possibilità che CDP entri nell’ azionariato di Stellantis.

Con la creazione del gruppo europeo automobilistico Stellantis si registra uno spostamento del baricentro di controllo del neo costituito gruppo sul versante francese , con ricadute già evidenti nel settore dell’indotto connesso con le linee di produzione degli stabilimenti italiani”, così la relazione COPASIR al Governo. 
Nel settore Auto , che ha caratterizzato e guidato la industrializzazione del nostro Paese nel 900 e che ha trainato insieme alla edilizia la economia italiana prima al Boom economico , dando al popolo italiano un benessere come mai si era avuto nella Storia del nostro Paese , è in atto una grande trasformazione tecnologica che rischia di causare, se non gestita da una politica industriale intelligente , la perdita di tante aziende e di oltre 70.000 posti di lavoro. 
Il nostro Paese può seguire questo processo solo da spettatore pagante con la perdita di tanti posti di lavoro e di tante aziende?
Vista la presenza nello azionariato di Stellantis dello Stato francese , Valuti il Ministro dell’Industria ora Ministro dello Sviluppo Economico se non sia opportuna una presenza nel capitale della CDP.
Mi appello ai parlamentari delle Regioni dove vi sono stabilimenti ex FIAT e importanti aziende dell’indotto di firmare con le opportune integrazioni la Mozione Molinari Riccardo di cui e calendarizzata la discussione alla Camera o di presentare proprie Mozioni a difesa di un patrimonio industriale, produttivo e lavorativo unico.
Abbiamo difeso vittoriosamente la TAV per dare un futuro di crescita a Torino e al Nord del Paese così dobbiamo difendere il settore auto che rappresenta ancora tanto per il patrimonio produttivo torinese.
 
Mino GIACHINO 
SILAVORO