ECONOMIA- Pagina 221

‘Best Managed Company’, Marazzato compie 70 anni e fa tris

L’azienda ambientale italiana leader nelle soluzioni per il pianeta riceve per la terza volta consecutiva dal 2020 a oggi il prestigioso riconoscimento riservato alle imprese eccellenti.

Marazzato Soluzioni Ambientali Srl, società di punta del Gruppo Marazzato, holding partecipativa leader italiana dal 1952 a oggi nel settore ambientale e delle soluzioni per il pianeta, è stata nuovamente nominata nei giorni scorsi a Milano Best Managed Company, titolo giunto quest’anno alla sua quinta edizione.

Il marchio dall’elefantino con il naso all’insù, già insignitodel prestigioso riconoscimento nel 2020 e nel 2021, fa tris, essendo stata riconfermato con successo dalla rinomata agenzia mondiale di rating Deloitte.

Numerosi e degni di menzione i requisiti richiesti alle imprese – anche familiari – selezionate, tra cui avere sede legale in Italia, assenza di controllo da parte di gruppi multinazionali esteri e di procedure concorsuali tipiche (fallimento, concordato preventivo), esecutive e protesti, e possedere un fatturato superiore ai 10 milioni di euro.

Elementi significativi di primaria rilevanza, questi, valutati da una Giuria indipendente, composta da autorevoli esponenti della business community e del panorama accademico e istituzionale italiano, che ha provveduto a esaminare in profondità i profili delle società candidate. Premiando tra esse le migliori realtà distintesi per strategia, competenze e innovazione, impegno verso le persone e performances.

Ringraziamo ‘Deloitte’ per questo terzo, consecutivo riconoscimento, che assume un valore ancor più pregnante proprio nell’anno in cui celebriamo il nostro 70° anno dalla fondazione -dichiarano soddisfatti i fratelli Alberto, Luca e Davide Marazzato, terza generazione di imprenditori alla guida del player ambientale che porta il loro cognome, fondato nel dopoguerra dal nonno Lucillo e sviluppato dai genitori Carlo e Mara.

Ci apprestiamo a chiudere un 2022 denso di gradite soddisfazioni in termini di crescita e consolidamento, con una previsione di chiusura di ricavi pari a 70 milioni di euro. E l’orizzonte rivolto al potenziamento della divisione bonifiche, dei servizi ambientali, della valorizzazione di aspetti di responsabilità sociale e cultura d’impresa anche grazie alla nostra straordinaria collezione di mezzi storici del Novecento con cui puntiamo a incrementare l’interazione con il territorio in cui operiamo e che continua a portarci fortuna, hanno chiosato i manager, terza generazione di imprenditori alla guida dell’azienda che porta il loro cognome.

Iren sottoscrive con BBVA il primo Finanziamento Water Footprint in Italia

Iren, grazie al supporto di BBVA è la prima azienda italiana a sottoscrivere un finanziamento Water Footprint che rappresenta un ulteriore traguardo nell’ambito della finanza sostenibile a supporto dell’impegno per la transizione ecologica e per l’uso sostenibile della risorsa idrica.

La nuova linea di credito da 50 milioni di euro, della durata di 5 anni, è legata al raggiungimento di alcuni degli obiettivi di sostenibilità che sono parte integrante del Business Plan al 2030. In linea con il suo impegno a promuovere e proteggere le risorse idriche, Iren è particolarmente attiva nell’individuare e ridurre le perdite d’acqua dalla sua rete e nel sensibilizzare clienti e cittadini per incoraggiare il risparmio idrico. A questo proposito, nell’ambito del Business Plan al 2030, Iren ha pianificato significativi investimenti per rendere sempre più efficiente il servizio di distribuzione dell’acqua, riducendo i prelievi dall’ambiente e massimizzando l’efficienza della rete distributiva.
Il margine del finanziamento è legato a due indicatori chiave: (i) il prelievo di acqua, definito come il volume complessivo prelevato dall’ambiente per uso potabile e (ii) le perdite idriche, definite come il rapporto tra il volume totale delle perdite idriche reali e il volume totale in entrata nel sistema di acquedotto in un determinato anno. Per ogni indicatore sono stati fissati dei target, il cui raggiungimento o meno, comporterà una rimodulazione del margine finanziario. Gli indicatori scelti sono anche correlati a tre Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs): numero 6 (Acqua pulita e servizi igienici), numero 13 (Azione per il clima) e numero 14 (Vita sotto l’acqua).
Anna Tanganelli, Chief Financial Officer di Iren ha commentato: “La sottoscrizione di questa nuova linea di credito con BBVA, fondata su obiettivi concreti di sostenibilità, nasce dalla solidità del merito creditizio che ci riconosce il mercato e ha permesso a Iren di diversificare ulteriormente le proprie fonti di finanziamento. La nostra struttura finanziaria, che vede il 65% del debito totale di Iren composto da strumenti green e assimilati, dimostra quando sia solida la strategia di sostenibilità che rappresenta per Iren la base di tutti i progetti di crescita futura.”

I luoghi dell’abitare. Potenzialità, vulnerabilità e cura

 

Giornate nazionali lunedì 10 e martedì 11 ottobre

 

Il progetto innovativo di Chiese a porte aperte, il  centro  di restauro della Venaria Reale, la visita alla cappella della Sindone sono alcune delle <eccellenze> piemontesi  che verranno presentate ai convegnisti giunti a Torino da tutti l’Italia per partecipare alla due giorni promossa dall’Ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto in collaborazione con la Consulta regionale della Regione Piemonte e Valle d’Aosta e con l’Arcidiocesi di Torino. Le Giornate nazionali  si terranno  lunedì 10 e martedì 11 ottobre sui temi:   “I luoghi dell’abitare: paesaggio, territorio e comunità” e “la conservazione del patrimonio: dalla conoscenza alla manutenzione”.

Due i luoghi d’incontro, entrambi emblematici della ricchezza storica e artistica del patrimonio piemontese. Nella prima giornata l’appuntamento sarà al salone degli Svizzeri a Palazzo Reale di Torino. La seconda giornata si svolgerà nell’aula magna del centro Conservazione e Restauro della Venaria Reale (via XX Settembre 18 a Venaria Reale).

(foto di Mario Alesina)

Sliding doors: o si riconosce di avere perso il Donbass o sarà guerra (nucleare)

In questo momento, l’unico che ha capito la gravità della situazione ed ha colto l’opportunità di trattare con Putin e porre fine alla guerra è Henry Kissinger:

“La Russia ha perso ma ora bisogna parlare con Mosca per evitare l’escalation nucleare. Non importa se Putin ci piace o no”. Realpolitik nuda e cruda. La geopolitica non è un film dove i cattivi perdono e i buoni vincono sempre, qualora fosse così facile distinguere gli uni dagli altri…

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Cosa chiederanno lunedì gli industriali di Torino alla Meloni, a Tavares, alle Banche, a Cirio e Lorusso?

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Giachino: “E cosa chiederanno ai sindacati ma anche ai tanti capitali torinesi dormienti nelle Banche e nelle Finanziarie?

Ora che anche il maggiore giornale torinese parla di quella parte del Nord (Torino e il Piemonte) che e’ poco sopra i dati economici e sociali del Sud , abbiamo bisogno che gli imprenditori , gli unici che creano posti di lavoro e che investono sul futuro , parlino chiaramente a tutti, a Giorgia MELONI, a LORUSSO , a CIRIO, ai partiti se sono ancora interessati, ai parlamentari eletti che e a Roma speriamo difendano meglio e con forza Torino… Lunedì infatti si tiene la annuale Assemblea degli Industriali torinesi alla presenza di tutte le Autorità, civili e religiose, ai sindacati, ai banchieri e ai finanzieri d’affari.
Stimo e ho in grande simpatia Giorgio Marsiaj, imprenditore abile e brillante. Era uno dei cinque interlocutori con cui ai primi di ottobre del 2018,  dopo la tragica caduta del Ponte Morandi, come scrissi su un noto quotidiano online torinese, parlavamo di organizzare una Marcia dei 40.000 per la TAV.
La Assemblea si svolge dopo la denuncia del Presidente di Contromarca, MUTTI, secondo il quale se si aspetta ancora a intervenire sul problema dei costi energetici siamo a rischio di desertificazione industriale , perché le difficoltà a pagare bollette quintuplicate o decuplicate potrebbe  spingere le Banche a prendere misure restrittive del credito alla azienda. Secondo li tempi di arrivo dei componenti dall’estremo Oriente che hanno fatto saltare il must in time mette in difficoltà la filiera.. I concorrenti esteri che nel,loro,Paese hanno costi della energia inferiore del 30/50% potranno mettere fuori mercato alcune nostre aziende.insomma se l ‘Europa non prende urgentemente decisioni forti la nostra manifattura che da due anni stupiva tutti per la sua dinamicità sui mercati internazionali rischia grosso. In questa situazione i nostri concorrenti nel mercato globale, a partire dai tedeschi, farebbero salti di gioia.
Gli industriali torinesi offrano sostegno al Governo scelto dagli italiani e chiedano cose di interesse generale, per il bene del Paese.
1. Gli 8 miliardi che rimangono del fondo Giorgetti per il settore automotive debbono essere usati in parte per incentivare il rinnovo del parco circolante auto e TIR , diminuendo inquinamento , e la metà per una politica industriale del settore che punti sull’auto elettrica ma anche sul diesel ultima generazione e sui nuovi combustibili. Questi fondi non c’erano nella Finanziaria e sono scaturiti  dalla nostra protesta torinese ascolta nella Mozione Molinari e altri .
2)-modificare la norma sull’ area di crisi assegnando straordinariamente a Torino la ZES . Questo aumenterebbe la capacità di attrazione della nostra area in declino degli investimenti esteri.
3. Accelerare i Lavori della TAV perché ogni mese guadagnato porta più lavoro e PIL a Torino.
4. Una soluzione per la tangenziale di Torino e Accelerare i lavori della Asti Cuneo.
4.Sbloccare la Zona Logistica semplificata per sviluppare la logistica anche nella nostra Regione. La logistica piemontese è un po’ come la bela Maria che , grazie alla incompetenza degli Assessori, tutti la vogliono ma nessuno la piglia.
5.Corsi di Logistica nelle Università , negli ITS e nei Licei.
6.Accelerare la istituzione del Centro per la Intelligenza Artificiale.
7.Chiedere ai capitali torinesi impiegati negli investimenti finanziari di credere al futuro di Torino investendo nel territorio e creando opportunità di lavoro e crescita per i neolaureati .
I momenti migliori Torino li deve alla qualità delle sue Amministrazioni, alla intraprendenza dei suoi imprenditori, alla mobilitazione della Società  civile. La marcia dei 40.000 e la Piazza SITAV sono due momenti eccezionali e fecondi e tutti torinesi.
Mino Giachino
SITAV

Expocasa: la casa del futuro comincia qui

Cosa amano della propria abitazione i visitatori di Expocasa? Cosa cercano al salone dell’arredamento?

Se l’ambiente preferito è il soggiorno, l’attenzione del pubblico non si limita agli arredi, ma abbraccia tutti i temi del salone, compreso il design più sofisticato – che ad esempio propone le piastre a induzione che si appendono – e si allarga alla cura della dimora nel suo insieme, puntando sul risparmio energetico.

 

Torino, 6 ottobre 2022 – Il soggiorno è l’ambiente preferito dai visitatori di Expocasa, l’immenso show room dell’arredamento all’Oval Lingotto Fiere fino al 9 ottobre. Nell’indagine realizzata da GL events Italia, tra i visitatori che hanno scaricato l’accredito finora, in 35.000 lo hanno messo al primo posto, seguito da cucina, studio e bagno. Il pubblico di Expocasa si lascia sedurre dalle sofisticate soluzioni di design che guardano al futuro, però è qui anche per imparare e chiedere consigli su come affrontare la ristrutturazione della propria casa. La domanda più gettonata: come riqualificare la casa per raggiungere l’indipendenza energetica?

Il soggiorno è amato perché è il più versatile e il più vissuto, seguendo la tendenza che lo vede sconfinare ed entrare in cucina, integrandola in un ambiente unico, con soluzioni mimetiche, soprattutto quando lo spazio è limitato. Ma la cucina living piace anche nelle grandi metrature, per amplificare appunto la vivibilità della sala. Lo studio è un’esigenza crescente, legata all’esperienza dello smart working. Anch’esso può essere ritagliato nel soggiorno, ma è ambita la possibilità, metri quadri permettendo, di avere una stanza dedicata. Infine cresce la tendenza a trasformare i bagni in piccoli salotti, deputati al relax, dove impiegare anche le carte da parati, con risultati sorprendenti.

A Expocasa il pubblico cerca anche idee e consigli per ristrutturare, per il risparmio energetico, oltreché per pulizia sicurezza. A confermarlo sono i numeri dei primi 3 giorni: 350 soluzioni tecnologiche per la pulizia vendute, presi d’assalto gli stand che propongono sistemi di sicurezza per la casa. Anche l’Agenzia delle Entrate è presente a Expocasa con il servizio di assistenza gratuito “Incontra l’esperto” che nei primi giorni della manifestazione ha già accolto circa 100 persone. Tra i temi più richiesti: la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria, la sostituzione di caldaia, i titoli abilitativi per il rilascio delle asseverazioni, il calcolo dell’Iva e le modalità di pagamento per usufruire delle diverse agevolazioni.

Affluenza oltre ogni aspettativa, nel primo week end, ma anche durante la settimana, negli stand dal taglio più tecnico consulenziale per il risparmio energetico, dove impianto fotovoltaico e pompa di calore sono le soluzioni più richieste, inseguendo l’obiettivo di eliminare il gas e raggiungere l’indipendenza. E la Ventilazione Meccanica Controllata (VMC)? Poca o nulla la conoscenza di questo sistema che consente il ricambio continuo e la purificazione dell’aria in un ambiente confinato, senza spalancare le finestre. Una soluzione strategica in termini di energia e fondamentale per respirare aria pulita in casa, dove l’inquinamento è fino a 5 volte più elevato rispetto all’esterno. «Expocasa infatti è anche l’occasione per diffondere la cultura su tecnologie ancora poco note al grande pubblico, ma fondamentali per il benessere dell’ambiente in cui viviamo e del nostro portafoglio» spiega Fulvia Ramello, project manager della manifestazione.

A tutto questo si intreccia il design, quello iconico, con pezzi d’autore come la Panton Chair, disegnata dal designer Verner Panton nel 1960, a prodotti, prototipi, progetti che hanno ricevuto il Compasso d’Oro. Quello sperimentale di 6 giovanissimi designer che hanno presentato prototipi unici. Ma soprattutto il design industriale contemporaneo che si proietta verso il futuro, dove estetica, tecnologia e funzionalità si integrano lavorando su materiali e finiture. Ad esempio il sistema Quokker è un rubinetto che fa tutto: acqua bollente a 100° e un secondo dopo acqua frizzante fredda. Poi ci sono soluzioni salvaspazio per ambienti che si trasformano, come le piastre a induzione che si possono appendere, ma anche quelle invisibili, realizzate su un piano in gres porcellanato dove soli 4 piccoli segni fanno intendere dove posizionare le pentole per cucinare.

Perché, come è stato sottolineato nel convegno di apertura: il design evolve in funzione dei cambiamenti culturali della società in cui vive. Non a caso a Expocasa si parla anche di design for all con soluzioni per case e ambienti per persone che necessitano di maggiore attenzione. «In questa edizione il nostro obiettivo è stato anche di stimolare le aziende a sviluppare una nuova attenzione sull’accessibilità e sulla disabilità, non come limite, ma come opportunità per progettare e sperimentare soluzioni innovative – aggiunge Ramello-. Realizzare ambienti inclusivi non è più solo un’opzione, ma è la mission richiesta a tutti i grandi player del settore casa».

Tra gli ultimi appuntamenti in arrivo:

 

 sabato 8 due incontri: alle 10.30 sulla VMC per vivere in una casa più sana e alle 18.00 sull’efficacia dei sistemi di VMC per la sicurezza ed il benessere di studenti e personale scolastico nelle scuole.

Argomento clou degli eventi di domenica 9, ultimo giorno del salone, è il risparmio energetico. Si parte alle 12.00 con suggerimenti su Come ristrutturare casa tra stile, tecnologie e risparmio energetico. Si continua alle 15.00 con le istruzioni per risparmiare energia elettrica e gas attraverso ricette e metodi di cottura, ricorrendo quindi alla chimica degli alimenti, come il succo di limone e l’aceto che oltre a bilanciare sapori e aromi di un piatto grazie all’acidità, inducono una sorta di “cottura”.

Non solo arredamento dunque, ma anche suggestioni, stimoli e informazioni pratiche attraverso numerosi eventi. Qui il programma completo: Calendario Eventi – Expocasa

Ecco come si trasforma l’area di corso Romania: nuovi negozi e la sede di Michelin Italia

La strategia generale di intervento sull’area di Corso Romania è il risultato di un importante sforzo degli uffici e dell’amministrazione per rendere il progetto delle trasformazioni previste dalle varianti di Piano unitario e coeso; un percorso lungo e complesso che ha avuto due passaggi fondamentali a luglio e a ottobre di quest’anno con l’approvazione da parte della Giunta comunale di due importanti delibere: il progetto unitario e l’anticipazione delle opere di urbanizzazione (che prevedono il raddoppio di Corso Romania e la realizzazione delle piste ciclabili a completamento della rete cittadina) e in seguito, lo studio unitario d’ambito e il Piano Esecutivo Convenzionato del sub ambito 2, all’interno della zona Urbana di Trasformazione “3.1 Michelin”.

L’assessore Paolo Mazzoleni commenta: “L’intera operazione rientra nell’ambito della riconversione di aree industriali abbandonate generando nuove superfici permeabili ed evitando il consumo di suolo. L’ intervento rappresenta un’ importante progettualità per Torino, qualificandosi come ingresso e punto di snodo per la Città e come luogo dalla rilevante qualità urbana, capace di accogliere le molteplici funzioni e attività previste. Viene superato il concetto dell’agglomerato commerciale tipico delle aree immediatamente esterne alla città, in favore di un intervento che garantisce accessibilità, fruibilità e vivibilità alla cittadinanza”.

In particolare il PEC approvato negli scorsi giorni prevede la creazione di un nuovo importante polo per il tempo libero e servizi, oltre alla collocazione della nuova sede direzionale di Società per Azioni Michelin Italiana S.A.M.I..

L’edificio in progetto si compone di due corpi principali: il primo con affaccio verso il parcheggio alberato a nord ed il secondo affacciato verso sud; l’articolazione dei volumi e le diverse altezze costruiranno l’immagine di un nuovo isolato in cui si insedieranno attività di servizio ai cittadini, strutture di commercio e vendita al dettaglio (piccole, medie o grandi strutture), ristorazione e pubblici esercizi, ma anche terziarie e per il tempo libero.

Al piano terra del fabbricato è prevista la realizzazione delle attività dedicate al commercio corredate da una piastra destinata a parcheggio. Al secondo piano troveranno spazio le attività terziarie tra le quali il trasferimento dell’attuale sede amministrativa della Michelin Italia ed attività per l’intrattenimento.

In aggiunta, l’assessore Mazzoleni dichiara: “Con l’approvazione di questo atto si costruisce il secondo tassello della grande trasformazione dell’area di Corso Romania, che doterà l’area nord di un polo di attrazione e di servizio rilevante, i cui benefici saranno importanti in termini di opere e ricadute sulla città, a cominciare dal parco pubblico lineare con pista ciclabile, la cui manutenzione sarà a carico dell’operatore privato. Il complesso sarà caratterizzato da un portico pedonale ad uso pubblico che collegherà tutti i fabbricati, conferendo all’intera trasformazione un’immagine unitaria. Le opere di viabilità garantiranno anche nuovi collegamenti con Settimo Torinese rendendo l’area maggiormente fruibile ai cittadini”.

Torino Capitale dell’innovazione: sono cinque i festival in città

Sarà un ‘Autunno a tutta Innovazione’, come promette il titolo della campagna di comunicazione divulgata sui social e affissa in questi giorni in città. Appena conclusi gli Open Living Lab Days, occorre segnare in agenda altri cinque appuntamenti con la tecnologia e l’innovazione, che si susseguiranno nell’arco delle prossime settimane.

Il primo è stato l’Italian Tech Week,  il 29 e 30 settembre che ha visto alle OGR startupper, investitori, istituzioni, media e aziende per parlare di innovazione e nuove tendenze. L’evento è già sold out, ma si potrà seguire anche in diretta streaming.

Poi il 30 settembre è stata la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione Europea per favorire l’incontro tra il mondo della ricerca e la società. L’evento si svolgerà a Torino, con la partecipazione dell’Università e del Politecnico, e in altre quattro città europee: Timisoara (Romania), Covilha (Portogallo), Chambery e Pau (Francia).

Il digitale non deve essere riservato per una nicchia ristretta di esperti e lo scopo del Festival del Digitale Popolare, dal 7 al 9 ottobre, è proprio quello di rendere il digitale più inclusivo. Negli spazi de La Centrale Nuvola Lavazza e di CAP 10100 si parlerà di gaming, podcast, comunicazione, viaggi, sport, cultura, diritti, sostenibilità, scuola, P.A., mobilità e molti altri temi, con la partecipazione di ospiti quali il fumettista e autore televisivo Makkox; l’attrice e dirigente sportiva Cristiana Capotondi; il calciatore e imprenditore Giorgio Chiellini; l’ex calciatore Claudio Marchisio; la capitana della Nazionale di calcio Sara Gama; il filosofo Maurizio Ferraris, il gruppo musicale La Rappresentante di Lista, e tra le personalità del mondo istituzione Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione.

Domenica 11 ottobre il Festival del Metaverso porterà a Torino il dibattito su uno dei temi che negli ultimi anni più affascina e fa discutere il mondo, per le infinite opportunità che può offrire e al tempo stesso per i presunti rischi a cui espone soprattutto i più giovani. L’evento, organizzato da ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori – e ospitato alle Officine Grandi Riparazioni, è il primo nel suo genere in Italia e coinvolgerà giovani innovatori italiani e opinion leader, aziende e startup, istituzioni, università e istituti di ricerca.

L’autunno all’insegna dell’innovazione si chiude con un ultimo importante evento, la Biennale Tecnologia, dal 10 al 13 novembre. Organizzatore dell’evento è il Politecnico di Torino, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, a conferma dell’alto valore di questa rassegna, che comprende laboratori, lezioni, dibattiti e mostre, con ospiti e relatori da ogni parte del mondo.

Tutte le informazioni su programmi, prenotazione dei biglietti e side-events sono disponibili sul sito ‘Torino che spettacolo!’, accessibile all’indirizzo www.comune.torino.it/eventi.

Il Piemonte di qualità si presenta alla Venaria Reale

Presso la reggia nelle giornate di ieri e oggi

La tradizione piemontese dell’alta gamma, del bello e del gusto Made in Italy è protagonista di “Experience Piemonte: luxury, design, wellness, taste”, l’evento che il 5 e 6 ottobre fa incontrare nella splendida cornice della Venaria Reale l’eccellenza piemontese dei comparti arredo, design, moda e accessori, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere con la committenza internazionale. L’iniziativa è gestita da Ceipiemonte su incarico di Regione Piemonte nell’ambito dei Progetti Integrati di Filiera del Fondo europeo di sviluppo regionale.

La due giorni è stata inaugurata da una conferenza di apertura: nella mattinata del 5 ottobre, nella Chiesa di Sant’Uberto istituzioni ed esperti di settore si sono confrontati sulle ultime tendenze dello scenario internazionale del mercato dell’alta gamma e su come il Piemonte, con la sua tradizione di eccellenza, artigianalità, unicità e sapori si posizioni tra i territori di riferimento del mercato del lusso. Un focus particolare è stato dedicato anche alla sostenibilità e all’economia circolare come vantaggi competitivi per il posizionamento sui mercati. Il primo semestre del 2022 ha visto in Piemonte i settori dell’alta gamma, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere attestarsi su 28,4 miliardi di euro di fatturato, il 18% in più rispetto al 2021.

Ad aprire i lavori l’assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca e il presidente di Ceipiemonte Dario Peirone, che hanno introdotto i temi successivamente sviluppati in un dibattito condotto dalla giornalista del TG2 Simonetta Guidotti “Trend dell’alta gamma nei settori Made in Italy e Life Style” a cui hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il noto designer Fabrizio Giugiaro ed con uno dei massimi esperti del sistema moda come Carlo Piacenza. A seguire Simonetta Guidotti ha coinvolto sul palco Axel Iberti di Gufram e Alessia Crivelli di Crivelli Gioielli e Presidente della Fondazione Mani Intelligenti e, in collegamento da remoto, per una più approfondita analisi degli scenari internazionali sono intervenuti Alberto Maria Martinelli Presidente del Singapore – Italy Business Council e Managing Director di Julius Baer, Annalisa Tarquini Direttore del Master in Luxury Management dell’Università del Principato di Monaco, e Laine Petteri, importatore di vino in Finlandia.

Il secondo panel “La Sostenibilità ed economia circolare: un vantaggio competitivo per il posizionamento sui mercati” è stato introdotto e condotto da Paola De Bernardi, docente di Sistemi di gestione dell’economia circolare dell’Università degli Studi di Torino. A questa tavola rotonda hanno partecipato Paolo Armando di l’Oreal, Marco Piccolo di Reynaldi e Francesco Bianco di Molecola.

Le conclusioni sono state tracciate da Andrea Tronzano Assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive della Regione Piemonte.

Un settembre da record a Torino: 15 tonnellate di cibo salvato insieme a Too Good To Go

Compensato lo spreco di più di 7000 cittadini.

Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, ha raggiunto e superato i risultati prefissati per settembre con 500 tonnellate di cibo salvate in tutta la penisola, di cui 15 solo nel capoluogo piemontese

Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, si è impegnata sull’intero mese di settembre con l’obiettivo di coinvolgere partner, utenti e consumatori in una sfida: salvare 400 tonnellate di cibo, rendendolo così un vero e proprio “Settembre da record” contro lo spreco alimentare. L’obiettivo dell’app non solo è stato raggiunto, ma superato, con 500 tonnellate recuperate su tutta la penisola. Particolarmente importanti i risultati registrati a Torino: la città ha raggiunto le 15 tonnellate di alimenti salvati, equivalenti a circa 38 tonnellate di emissioni di CO2e, che non sono state a loro volta sprecate. Considerando che in media un italiano getta 2 kg di cibo al mese, i torinesi hanno permesso, nel solo mese di settembre, di compensare lo spreco alimentare di 7500 cittadini.*

Un impegno che non sorprende, considerando che Too Good To Go, in soli tre anni, ha coinvolto 150.000 torinesi che hanno scaricato l’app e che hanno acquistato più di 350.000 Magic Box, grazie ai 1000 esercizi commerciali attivi.

“Questo settembre da record ci fa ben sperare per una fine dell’anno che veda la lotta allo spreco alimentare in prima linea”, spiega Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go, “L’impegno dei cittadini torinesi ci ha permesso non solo di salvare cibo, ma anche di donarlo a chi in difficoltà, grazie alla collaborazione con Croce Rossa Italiana: un risultato davvero win-win.”

Una menzione speciale va a Natura Frutta e Verdura, Caffè Fiorio 1870 e Pasticceria Introvaia, che nel mese di settembre si sono distinti per il loro impegno.

“Abbiamo aderito a Too Good To Go per evitare lo spreco che può avvenire a fine giornata: con il tempo ci siamo accorti di quanto il servizio sia apprezzato, ogni volta che c’è una Magic Box a disposizione viene acquistata”, racconta Francesca Fornaca di Fiorio 1780 | Nizza. “Settembre è andato molto bene e, nonostante abbiamo rilevato dei cambiamenti nella clientela, dovuti all’inflazione e allo scenario economico, gli utenti di Too Good To Go sono rimasti fedeli e positivi nell’uso dell’applicazione”.

settembre da record a Torino: 15 tonnellate di cibo salvato insieme a Too Good To Go.

Compensato lo spreco di più di 7000 cittadini.

Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, ha raggiunto e superato i risultati prefissati per settembre con 500 tonnellate di cibo salvate in tutta la penisola, di cui 15 solo nel capoluogo piemontese

Comunicato stampa | 5 ottobre 2022

Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, si è impegnata sull’intero mese di settembre con l’obiettivo di coinvolgere partner, utenti e consumatori in una sfida: salvare 400 tonnellate di cibo, rendendolo così un vero e proprio “Settembre da record” contro lo spreco alimentare. L’obiettivo dell’app non solo è stato raggiunto, ma superato, con 500 tonnellate recuperate su tutta la penisola. Particolarmente importanti i risultati registrati a Torino: la città ha raggiunto le 15 tonnellate di alimenti salvati, equivalenti a circa 38 tonnellate di emissioni di CO2e, che non sono state a loro volta sprecate. Considerando che in media un italiano getta 2 kg di cibo al mese, i torinesi hanno permesso, nel solo mese di settembre, di compensare lo spreco alimentare di 7500 cittadini.*

Un impegno che non sorprende, considerando che Too Good To Go, in soli tre anni, ha coinvolto 150.000 torinesi che hanno scaricato l’app e che hanno acquistato più di 350.000 Magic Box, grazie ai 1000 esercizi commerciali attivi.

“Questo settembre da record ci fa ben sperare per una fine dell’anno che veda la lotta allo spreco alimentare in prima linea”, spiega Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go, “L’impegno dei cittadini torinesi ci ha permesso non solo di salvare cibo, ma anche di donarlo a chi in difficoltà, grazie alla collaborazione con Croce Rossa Italiana: un risultato davvero win-win.”

Una menzione speciale va a Natura Frutta e Verdura, Caffè Fiorio 1870 e Pasticceria Introvaia, che nel mese di settembre si sono distinti per il loro impegno.

“Abbiamo aderito a Too Good To Go per evitare lo spreco che può avvenire a fine giornata: con il tempo ci siamo accorti di quanto il servizio sia apprezzato, ogni volta che c’è una Magic Box a disposizione viene acquistata”, racconta Francesca Fornaca di Fiorio 1780 | Nizza. “Settembre è andato molto bene e, nonostante abbiamo rilevato dei cambiamenti nella clientela, dovuti all’inflazione e allo scenario economico, gli utenti di Too Good To Go sono rimasti fedeli e positivi nell’uso dell’applicazione”.