I contributi della Regione per i Distretti del Cibo

La Giunta regionale stanzia 50 mila euro di contributi per l’anno 2022 per la costituzione e l’avviamento dei Distretti del cibo, riconosciuti dalla Regione secondo il nuovo Regolamento approvato nel 2020 ai sensi della Legge regionale 1/2019, Testo unico sull’agricoltura.

L’intervento prevede un contributo fino a un massimale di 15.000 euro, per la copertura fino al 70% delle spese dei costi per i servizi di consulenza tecnica e amministrativa, per la redazione dei documenti tecnici di accompagnamento alla domanda e per le spese notarili di costituzione della società di distretto.

La domanda di aiuto deve essere presentata entro 9 mesi dal riconoscimento e può riguardare spese sostenute al massimo nei 12 mesi antecedenti e i 6 mesi successivi il riconoscimento.

Per l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo il contributo vuol essere un primo aiuto da parte della Regione nella costituzione del Distretto del Cibo ed è inoltre un invito a stimolare le realtà produttive e territoriali ad avviare nuovi Distretti. I Distretti del cibo infatti nascono per valorizzare insieme la filiera produttiva, l’offerta turistica, culturale e paesaggistica di un determinato territorio rurale.

Attualmente il Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese è il primo ad essere riconosciuto dalla Regione ai sensi della Legge regionale 1/2019.

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