ECONOMIA- Pagina 16

Da Stellantis 38 milioni per Verrone

«Stellantis investirà 38 milioni per lo stabilimento di Verrone ed è sicuramente una buona notizia che rappresenta un segnale importante in questo momento particolarmente delicato per il settore dell’auto, disegnando anche una prospettiva pluriennale che rende il polo produttivo del biellese centrale negli scenari di crescita della produzione dell’auto elettrica. Dopo l’annuncio dell’arrivo del secondo modello a Mirafiori a novembre, dell’assunzione di cento ingegneri e la crescita della linea dei cambi e dell’hub del riciclo, si tratta di un ulteriore tassello del piano di rilancio che ci è stato presentato da Stellantis nelle scorse settimane, di cui ascolteremo i dettagli nell’audizione di Elkann mercoledì alla Camera, e che continuiamo a monitorare nella sua applicazione affinché, dai fatti, arrivi la conferma che davvero ci troviamo di fronte a una nuova fase, nella quale l’Italia, Mirafiori e gli altri stabilimenti piemontesi siano protagonisti di investimenti e rilancio produttivo per garantire crescitadi volumi e tutela dei posti di lavoro» dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

«Accogliamo con grande favore l’annuncio dell’investimento di 38 milioni di euro da parte di Stellantis per lo stabilimento di Verrone, un segnale positivo che conferma il ruolo centrale del Biellese nello scenario produttivo automobilistico del futuro. In un momento particolarmente delicato per il settore dell’automobile, questo investimento rappresenta non solo un sostegno concreto all’occupazione locale, ma anche un passo fondamentale nella direzione della valorizzazione del patrimonio produttivo e del capitale umano presente. L’investimento in questa area conferma l’importanza del nostro territorio nelle dinamiche produttive che vedranno la nostra Regione protagonista della sfida dell’evoluzione industriale, come istituzione siamo pronti a supportare e a vigilare perché questo piano si concretizzi» afferma Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte.

«Il progetto, che punta a rendere Verrone un polo di eccellenza per la produzione di componentistica per le motorizzazioni elettriche della piattaforma STLA Small, costituisce una tappa fondamentale per il rilancio industriale del Biellese e per la valorizzazione della filiera piemontese dell’automotive perché tutela non solo i livelli occupazionali esistenti, ma apre prospettive di crescita e innovazione. Il nostro impegno è di continuare a sostenere questi percorsi di sviluppo, favorendo l’attrazione di nuovi investimenti, la riqualificazione delle competenze e la promozione di un tessuto industriale all’avanguardia» conclude l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano.

cs

Economia, scienza e ambiente a “Coltivato”, il Festival Internazionale dell’Agricoltura

Dal 20 al 23 marzo 2025 torna a Torino Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, con la sua seconda edizione. Diretto da Maria Lodovica Gullino e Antonio Pascale, l’evento offrirà incontri, conferenze, dibattiti, laboratori e spettacoli teatrali per raccontare l’agricoltura in chiave scientifica e divulgativa.

Il festival si svolgerà principalmente al Circolo dei lettori e sarà dedicato al tema dell’acqua, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo). L’ingresso è gratuito salvo indicazioni diverse, con il programma disponibile su www.coltivato.com.

L’inaugurazione avverrà giovedì 20 marzo alle 17.00 alla Cavallerizza Reale, con l’intervento di Giulio Boccaletti su “L’acqua come impegno civico” (prenotazione obbligatoria).

Tre anteprime precederanno l’evento:

  • 17 marzo: proiezione della docu-inchiesta Il Veleno nell’acqua (Palazzo della Radio, prenotazione obbligatoria).
  • 18 marzo: spettacolo teatrale Rachel Carson – La signora degli oceani con Laura Curino (Teatro Gobetti, biglietti su www.teatrostabiletorino.it).
  • 19 marzo: conferenza Non ci sono più le mele di una volta (per fortuna)! con Duccio Caccioni e visita al Museo della Frutta (prenotazione su www.coltivato.com).

Il festival è patrocinato da enti istituzionali e sostenuto da numerosi sponsor e partner, con Rai Radio 3 come media partner.

Aperto a Torino Horeca Expoforum

Fino al 18 marzo presso Lingotto Fiere, con un’area espositiva ampliata a 13 mila mq

Fino al 18 marzo prossimo il Padiglione 3 di Lingotto Fiere ospiterà la seconda edizione di Ho.Re.Ca Expoforum, un evento di 3 giorni, organizzato da GL Events Italia e dedicato agli operatori del settore Ho.Re.Ca, hotellerie, restaurant, cafè. La fiera è ormai un appuntamento consolidato per il settore e si è presentata più articolata rispetto alla prima edizione, con oltre 100 appuntamenti tra dibattiti, degustazioni, incontri, competizioni e show cooking. L’evento ha visto un ampliamento dell’area espositiva che ha raggiunto i 13 mila mq, e accoglie 200 tra marchi e produttori, aggiungendo aziende di qualità e consolidando il suo pubblico affezionato. Lo spreco alimentare e la sostenibilità sono stati alla base di questa nuova edizione, e tra i protagonisti, oltre al Banco Alimentare del Piemonte, che ha affrontato entrambi i temi, troviamo pasticcieri, baristi, produttori torinesi minori e imprenditori che raccolgono le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità. Gli appuntamenti, che riguardano show cooking, competizioni, corsi di formazione e aggiornamento, convegni, workshop e masterclass sono attuati in collaborazione con FIC Federazione Italiana Bocuse d’Or 2025, un’occasione unica in cui vedere i team sfidarsi per aggiudicarsi il ruolo di candidato al Bocuse d’Or Europe. Una novità che ha contraddistinto Ho.Re.Ca 2025 è stata quella di Bob, assistente robotico per i camerieri di sala, progettato per lavorare in turni di 12 ore. Dotato di intelligenza artificiale e tre vassoi, al momento non può fare le scale o prendere l’ascensore. Un’altra novità interessante è rappresentata da un prototipo di macchina che prepara la pasta in meno di 4 minuti, offrendo la possibilità di scegliere formato e condimento. Si tratta di un macchinario innovativo che si occupa anche dello smaltimento dei rifiuti e che ha nome Fast Pasta 5.0.

Orari: 9.30 – 18.30 – dal 16 al 18 marzo 2025

Mara Martellotta

Elkann in Parlamento per fare il punto sul Piano Italia e sul futuro dell’auto a Torino

Più competitività alle fabbriche italiane e garanzie per l’occupazione oltre a un nuovo dialogo con il mondo politico. Queste le attese mercoledì, in Parlamento quando il presidente di Stellantis John Elkann incontrerà le forze politiche nella  Sala Mappamondo di Montecitorio, al cospetto delle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato.

Come amministratore delegato ad interim di Stellantis, il nipote dell’Avvocato guiderà una delegazione che vede la presenza del capo Europa Jean Philippe Imparato e della responsabile delle attività italiane Antonella Bruno.
Dall’uscita di scena di Tavares il gruppo ha intavolato un dialogo più costruttivo con il governo, con le istituzioni europee, con i sindacati e i concessionari. Lo scorso 17 dicembre al Mimit ha presentato il Piano Italia:  2 miliardi di euro per gli stabilimenti e 6 miliardi in acquisti da fornitori italiani. L’obiettivo è mettere al centro delle strategie di Stellantis l’Italia  e Torino, con l’impegno a non chiudere stabilimenti e a non licenziare lavoratori.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio annuncia intanto che «Stellantis investirà 38 milioni per lo stabilimento di Verrone ed è sicuramente una buona notizia che rappresenta un segnale importante in questo momento particolarmente delicato per il settore dell’auto, disegnando anche una prospettiva pluriennale che rende il polo produttivo del biellese centrale negli scenari di crescita della produzione dell’auto elettrica. Dopo l’annuncio dell’arrivo del secondo modello a Mirafiori a novembre, dell’assunzione di cento ingegneri e la crescita della linea dei cambi e dell’hub del riciclo, si tratta di un ulteriore tassello del piano di rilancio che ci è stato presentato da Stellantis nelle scorse settimane, di cui ascolteremo i dettagli nell’audizione di Elkann mercoledì alla Camera, e che continuiamo a monitorare nella sua applicazione affinché, dai fatti, arrivi la conferma che davvero ci troviamo di fronte a una nuova fase, nella quale l’Italia, Mirafiori e gli altri stabilimenti piemontesi siano protagonisti di investimenti e rilancio produttivo per garantire crescitadi volumi e tutela dei posti di lavoro»

Horeca Expoforum, al Lingotto fino a martedì

Al Lingotto Fiere di Torino ha preso il via ieri la seconda edizione di Horeca Expoforum, manifestazione ideata e organizzata da GL events Italia. L’evento di riferimento per il settore della ristorazione, dell’ospitalità e del food & beverage prosegue fino a martedì 18 marzo. Oltre 200 i brand presenti su 14.000 mq di area espositiva. Ricco il programma di eventi, showcooking e competizioni, in collaborazione con le più importanti associazioni di settore come IFSE (Accademia di Alta Cucina di Piobesi Torinese), Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani) e FIC (Federazione Italiana Cuochi).
Nell’opening ufficiale del salone Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia ha sottolineato il ruolo cruciale del settore Ho.Re.Ca. per l’economia e il territorio. «L’Ho.Re.Ca. è un motore del turismo e della crescita locale – ha spiegato –. Horeca Expoforum nasce per offrire un palcoscenico all’innovazione, al business e alla formazione, creando un punto d’incontro indispensabile tra aziende, professionisti e istituzioni».
I rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria sono quindi intervenuti elogiando la manifestazione che sin dal suo avvio ha riscontrato un grande interesse e coinvolgimento da parte degli operatori del settore.
«Fare rete, lavorare insieme è fondamentale per il successo di ogni iniziativa e questa manifestazione molto partecipata lo conferma – ha detto Andrea Tronzano, Assessore Sviluppo attività produttive Regione Piemonte -. Horeca Expoforum, quest’anno di livello internazionale, è un evento importante per il Piemonte e per tutto il nostro “sistema accoglienza”».
«Questa seconda edizione arriva in un momento particolarmente positivo per la città di Torino, da poco eletta capitale europea dell’innovazione – ha commentato Paolo Chiavarino, Assessore Commercio Città di Torino -. In città, così come in Piemonte, negli ultimi tempi il turismo è letteralmente esploso, gli alberghi sono pieni e registrano livelli di destagionalizzazione mai raggiunti  prima, così come i nostri 6000 tra bar e ristoranti che stanno registrando ottimi trend».
Nicola Scarlatelli, vicepresidente Camera di commercio di Torino ha spiegato che  «a Torino ci sono 15 mila aziende che operano nel settore dell’Ho.Re.Ca., il 7% della totalità delle imprese registrate in Camera di commercio. Mi fa quindi molto piacere che questa manifestazione così strategica per il settore sia stata organizzata a Torino, una città che merita sempre più di essere vissuta, frequentata e visitata e che, anche grazie alle iniziative e ai progetti della Camera di commercio, investe sempre più nell’accoglienza e nella ristorazione».
«Appuntamenti come Horeca Expoforum sono importanti per il nostro comparto perché ci consentono di incontrare le imprese di settore al fine di migliorare i nostri processi interni e incrementare il livello di qualità offerto nelle nostre strutture – ha dichiarato Tommaso Vineis, Tesoriere di Federalberghi Torino – Ringrazio GL events, di cui siamo hospitality partner, perché é impegnata in un dialogo sinergico con le realtà del territorio, tra cui Federalberghi Torino, per migliorare l’attrattività della nostra destinazione».
«La città sta cambiando e abbiamo un grande futuro nel turismo – ha aggiunto Fulvio Griffa – Presidente Assoturismo Confesercenti -. In questa direzione, Horeca Expoforum, che abbiamo voluto molto, è di fondamentale importanza». Gli ha fatto eco Federico De Giuli – Past President Gruppo Turismo e Cultura di Unione Industriali,  che ha richiamato l’attenzione anche sull’indispensabile ruolo della tecnologia nella filiera dell’accoglienza «così come l’intraprendenza degli imprenditori è fondamentale e manifestazioni come questa sono occasioni ideali per capire».
Giulio Trombetta – Presidente Exclusive Brands Torino, ha ricordato l’importanza di appuntamenti come questo per conoscere e sperimentare nuovi prodotti.
In video, un caloroso saluto è arrivato dallo chef Enrico Crippa, Presidente Bocuse Academy, che sarà al salone lunedì e martedì.
Rocco Pozzulo – Presidente Federazione Italiana Cuochi ha concluso rinnovando un ringraziamento a GL events Italia «con cui abbiamo collaborato non solo per il Bocuse d’Or, ma anche per le numerose competizioni che si svolgeranno qui in questi giorni».
A questo proposito Ganzer ha ribadito: «in questa edizione, mi fa particolarmente piacere aver portato da Rimini a Torino la selezione della squadra italiana per il Bocuse d’Or 2027, che ospitiamo per la prima volta. Il concorso mondiale di alta cucina organizzato dalla Bocuse d’Or Academy è supportato da GL events, che si occupa della logistica e dell’organizzazione dell’evento a livello internazionale. Lo ospitiamo anche a Hungexpo, la struttura che dirigo a Budapest, e non poteva mancare a Torino!».
Lunedì 17: alcuni appuntamenti in programma
  • Dalle 9.30 alle 18.30 Coffee Triathlon, seconda tappa del format competitivo dedicato agli appassionati del caffè, dove tre preparazioni con lo stesso ingrediente metteranno alla prova tecnica e coerenza. Il vincitore si aggiudicherà l’accesso alle selezioni ufficiali SCA Italy, propedeutiche alle finali nazionali.
  • Alle 11.00 workshop interattivo con contest artistico dedicato alla montatura del latte e alle tecniche di Latte Art, realizzato in collaborazione con Tapporosso – Centrale del Latte di Torino e la loro linea di latte e bevande vegetali Cappuccino Lovers. I partecipanti apprenderanno le tecniche per creare una microfoam ideale e scopriranno i segreti della corretta montatura del latte.
  • Alle 12.30 appuntamento con la presentazione della selezione Bocuse d’or academy Italia.
  • Alle 15 il talk “Il Piemonte e le sue eccellenze”, con prelibatezze del territorio Piemontese, con la partecipazione di rappresentanti di Regione Piemonte, Comune di Torino e chef locali, che si concluderà con la premiazione del trofeo Miglior Lady chef del Piemonte.
  • Alle 17.50 un sorprendente dibattito alla scoperta del legame tra musica e cucina, evidenziato da una ricerca dell’Università di Oxford: “A tavola la Musica è cambiata… Enogastrofonia: Food & Wine raccontati alla Radio”.
Martedì 18: Bocuse d’Or e molto altro
Dalle 9.30 alle 18, grande attesa per la squadra che conquisterà l’accesso alla finale europea del 2027 del più importante concorso di alta cucina al mondo, il Bocuse d’Or.
Da 35 anni, il Bocuse d’Or è un evento internazionale senza rivali che ispira il mondo della gastronomia mettendo in risalto le ultime tendenze della cucina mondiale, stimolate ad ogni edizione dalle nuove generazioni di chef. È anche il luogo preferito da molti Paesi per promuovere la propria cucina, i propri prodotti locali e i propri chef.
A Torino il contest vedrà sfidarsi tre squadre guidate dagli chef
  • Alberto Assiè (Rivoli – TO), che lavora a Il Cambio di Torino
  • Simone Vesuviano (Genova), che lavora a Quelli dell’acciughetta e Trattoria dell’acciughetta di Genova
  • Matteo Terranova (Varese), che lavora a La Stua de Michil (Corvara in Badia – BZ).
Parallelamente numerosi altri eventi, tra cui:
  • alle 12.45 Pizza in pala 4.0: efficienza e qualità con precottura e rigenero, uno show cooking condotto, come tutti gli eventi organizzati da Scuola Italiana Pizzaioli, da Federica Mignacca master istruttrice della Scuola, affiancata da Gaetano Ragunì, executive chef di Orogel, per alcuni abbinamenti pratici e originali a base di verdure.
  • alle 14:15 Colazione d’autore: viennoiserie e nuove tecniche “Espresso&Caramel”: un viaggio tra tradizione e innovazione per trasformare la colazione in un’esperienza unica, attraverso l’incontro perfetto tra caffè e crema al caramello
  • alle 15:30 Dessert da ristorazione: dall’idea alla creazione “Incontro di Terre” un percorso creativo che svela il processo dalla concezione alla realizzazione di dessert raffinati, unendo le eccellenze gastronomiche del Nord e del Sud Italia in un’armonia di sapori.

Automotive, la Regione: “Anche l’Ue faccia la sua parte”

Al Tavolo sull’Automotive convocato ieri pomeriggio dal ministro Adolfo Urso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy è intervenuto l’assessore alle Attività produttive della Piemonte Andrea Tronzano.
“Registriamo alcuni piccoli ma utili passi avanti dalla Commissione Europea – ha dichiarato Tronzano – tuttavia la partita decisiva si gioca sulle risorse. Governo e Regioni stanno già facendo la loro parte, ora è fondamentale che l’Unione Europea garantisca un sostegno concreto alla filiera e ai lavoratori. In questo scenario ho ritenuto importante sollecitare anche un confronto con le banche, che stanno dimostrando attenzione e disponibilità per aiutare tutte le imprese, incluse quelle più piccole, per superare i prossimi 18-24 mesi. È significativo anche il cambio di rotta di Stellantis, specialmente nei confronti della filiera italiana, che oggi può guardare al futuro con maggiore fiducia rispetto a qualche mese fa”.

Formazione e Lavoro: via al bando Master Mësté 2025

Per l’inserimento di giovani nel mondo del lavoro artigiano  
Nel 15° anno dalla nascita la Fondazione Cecilia Gilardi traccia un bilancio delle sue attività volte a sostenere gli under 35 in ambito universitario, sportivo, artistico e lancia la quarta edizione del progetto di successo per la formazione di una nuova generazione di artigiani specializzati, che ha registrato finora l’assunzione dell’80% dei borsisti nelle aziende d’eccellenza di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria in cui hanno prestato il tirocinio retribuito.
Torino, marzo 2025. Oltre 500 candidature per 46 borse di studio del valore complessivo di circa 250 mila euro e l’80% dei borsisti assunti dalle aziende in cui hanno prestato il tirocinio. Sono i numeri delle precedenti tre edizioni di Master Mëstè, il progetto ideato dalla Fondazione Cecilia Gilardi per formare una nuova generazione di artigiani e favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Sulla scia di questo successo viene lanciata la IV edizione del bando Master Mëstè che dal 7 marzo all’11 maggio si apre alle candidature per 18 borse di studio del valore di 5.400 euro caduna destinate a giovani dai 18 ai 35 anni inoccupati o disoccupati per un percorso formativo completo, con una parte di formazione in aula (35 ore) a cui segue un tirocinio della durata di sei mesi a tempo pieno presso una delle aziende ospitanti, di cui 11 in Piemonte, 3 in Liguria e 2 in Valle d’Aosta. Inoltre, da questa edizione è stata stipulata una convenzione con Agenzia Piemonte Lavoro per fornire ai candidati strumenti pratici e di supporto alla stesura del curriculum vitae e alla preparazione ottimale del colloquio di lavoro.
Diverse le specializzazioni dell’artigianato inserite nel progetto: sartoria, tessitura, moda e design, falegnameria e restauro del legno, creazioni in vetro e oreficeria, pasticceria e confetteria, farmacia e cosmesi, scultura e protesi. I borsisti selezionati possono scegliere di svolgere l’esperienza di lavoro, retribuita 900€/mese, in una delle realtà d’eccellenza artigiana aderenti: Alessandrosimoni Maglieria, Archivio Tipografico, Associazione Al Cicapui, Atelier des Pampilles, Cappellificio Cervo, Chiara Ferraris Art & Glass Fusing, Elena Pignata Sartoria, Equipe gioielli, Fabrizio Racca Pasticceria, Mutazioni Studio, Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Dottor Nicola Farmacista, Auberge de la Maison, Cordani Velluti, Fratelli Levaggi, Confetteria Romanengo. Durante il percorso di tirocinio i borsisti sono seguiti costantemente da un tutor (psicologo del lavoro) con il compito di verificarne l’andamento e suggerire soluzioni a eventuali criticità.
Master Mësté è realizzato con il patrocinio di Regione Piemonte e Regione Valle d’Aosta e il sostegno di Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Fondazione Creonti, Fondazione Magnetto, Exclusive Brands Torino, e in collaborazione con il Politecnico di Torino, Fondazione Time2, Fondazione Accorsi-Ometto, CNA Torino, Fondazione Comunitaria della Valle D’Aosta, Permicro Spa, Agenzia Piemonte Lavoro, Informagiovani Torino, Informagiovani Genova, Assessorato Sviluppo economico, Formazione e Lavoro della Regione Valle d’Aosta, ADAVA Federalberghi Valle d’Aosta. Per informazioni dettagliate sul bando e invio candidature: fondazionececiliagilardi.org/.
Un’iniziativa concreta frutto dell’impegno della Fondazione che negli anni ha saputo creare una fitta rete di partner sia del pubblico sia del privato per sostenere prima di tutto i giovani nella loro ricerca di un posto di lavoro e per contribuire anche ad arginare una situazione drammatica di uno dei settori trainanti dell’economia nazionale, dove manca il ricambio generazionale necessario per preservare e valorizzare le eccellenze e la tradizione del Made in Italy”. Dichiara Alessandro Gilardi, Presidente della Fondazione Cecilia Gilardi
L’artigianato rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia nazionale e del Made in Italy. Con il bando Master Mësté si dà una risposta concreta alla necessità di preservare e valorizzare le competenze artigiane, favorendo il ricambio generazionale e l’ingresso dei giovani in un settore che coniuga tradizione e innovazione. Come Regione Piemonte, crediamo fortemente in iniziative di questo tipo che offrono ai ragazzi opportunità concrete di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro, tutelando al tempo stesso il patrimonio di saperi e abilità che rende grande la nostra Nazione”. Afferma Elena Chiorino, Vicepresidente e Assessore al Lavoro della Regione Piemonte
Fondazione Cecilia Gilardi: 15 anni di progetti e iniziative a sostegno dei giovani
Nata nel 2010 per volontà delle famiglie Gilardi e Miroglio la Fondazione Cecilia Gilardi sostiene i giovani meritevoli nel loro percorso di formazione e s’impegna ad agevolare il loro ingresso nel mondo del lavoro attraverso borse di studio e di tirocinio in ambito universitario, sportivo, artistico e nei mestieri dell’artigianato. Nei suoi primi quindici anni di attività“ ha erogato circa 360 borse e sostenuto oltre 45 progetti speciali per un importo complessivo di circa 1.450.000 euro, grazie anche a un sempre crescente numero di sostenitori che ha superato quota 1000.
La sua sede è a Torino in via Vincenzo Vela 42 e il suo Consiglio d’Amministrazione è composto da: Alessandro Gilardi (Presidente), Sabra Miroglio (Vicepresidente), Andrea Jacopo Fava, Anna Ferrino, Paolo Olivieri e Vittorio Voena. Il Direttore Generale è Luca Glebb Miroglio. Fondamentale è il ruolo del Comitato Scientifico, che si occupa di valutare e selezionare le domande di sostegno economico per le borse di studio ed è composto dalla Prof.ssa Lorenza Operti (Presidente), il Prof. Giovanni Cuniberti, il Prof. Ermanno Malaspina, il Dott. Luca Mana, il Dott. Giuseppe Roberti e il Maestro Frédéric Zigante. Di nuova costituzione è il Comitato d’Indirizzo, un organo composto da 11 membri tra cui ex borsisti e giovani vicini alla Fondazione per affetto e amicizia che, con un impegno pro bono, sostengono l’attività della Fondazione con l’implementazione di nuove idee e strategie più affini ai bisogni della categoria.
Negli anni la Fondazione Cecilia Gilardi ha collaborato e ricevuto sostegno anche da altre importanti realtà tra cui: Accademia Teatro alla Scala di Milano, Circolo degli Alfieri, Cuniberti & Partners Sim, Fondazione Cirko Vertigo, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Fondazione Sanlorenzo, Gruppo Piemontese Cavalieri del Lavoro, I Tennis Foundation, Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, Starting Finance, Università di Torino.

Coldiretti Piemonte: “SOS invasione di grano canadese”

Incentivare progetti di filiera come Gran Piemonte per ridurre dipendenza dall’estero e garantire una giusta remunerazione agli agricoltori

SOS invasione di grano canadese nelle campagne italiane, con gli arrivi aumentati del 68% e i prezzi pagati agli agricoltori che si abbassano nonostante un’annata che ha visto un calo del 20% del raccolto, mentre diminuiscono le scorte nella Ue. A lanciare l’allarme è la Coldiretti sulla base di un’analisi su dati Dg Agri relativi alla campagna commerciale 2024/2025 (da luglio a dicembre 2024).

Dal Paese dell’acero sono arrivate 392mila tonnellate di grano duro, con un incremento del 68% rispetto allo stesso periodo della campagna 2023/2024 e stime di un ulteriore incremento ad inizio anno. Grano che viene trattato in pre raccolta con il glifosato, con una modalità vietata nel nostro Paese.

“Coldiretti è favorevole agli scambi commerciali ma serve un’armonizzazione delle regole basate sul principio di reciprocità e di trasparenza – dichiara Mauro Bianco, membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore cerealicolo – una situazione che rischia peraltro di peggiorare a causa dei dazi. Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan la guerra commerciale tra Usa e Canada potrebbe far calare gli acquisti di cereali canadesi negli States spingendo di fatto a indirizzarli verso altri mercati se non andranno ad incrementare le scorte. Alla luce di questa situazione, è evidente ancora una volta quanto sia fondamentale ridurre sensibilmente la dipendenza dall’estero e badare alla sovranità alimentare scegliendo la via dei progetti di filiera”.

“Uno scandalo contro il quale Coldiretti si è mobilitata nei porti per verificare gli arrivi di grano straniero, per chiedere più controlli alle frontiere sulla qualità e sulla salubrità delle merci importate e per l’applicazione del principio di reciprocità – commentano Cristina Brizzolari, Presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale –  così da garantire che tutti i prodotti agroalimentari che entrano nel nostro Paese rispettino gli stessi standard a livello ambientale, di sicurezza e di rispetto dei diritti dei lavoratori, che sono garantiti dagli agricoltori italiani proprio per valorizzare al meglio le produzioni di grano tenero piemontese, garantire una sempre più positiva remunerazione agli agricoltori e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori, da anni lavoriamo e continuiamo a farlo, insieme al Consorzio Agrario del Nord Ovest al progetto, di Gran Piemonte”.

Mara Martellotta

Casa in città: valori in crescita nelle zone Francia, San Paolo e Collina. Scende il centro storico

Il mercato immobiliare nel primo semestre del 2024. Secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha visto una crescita dei valori immobiliari di Torino dello 0,9%

Secondo le analisi dell’ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, nella prima parte del 2024 i valori immobiliari di Torino sono cresciuti dello 0,9%. A segnare i maggiori incrementi sono le macroaree Francia, San Paolo e Collina, con prezzi in aumento dell’1,6%. Nella prima è il quartiere Parella a dare segnali di ripresa. Nella macroarea della Collina, crescono i quartieri di Borgata Rosa, Borgo Po Lomellina, Madonna del Pilone, Sassi-Superga. Grazie ai facili collegamenti verso il centro della città e alla sua panoramicità, è molto apprezzata l’area di Lomellina Borgo Po, che si sviluppa nella fascia precollinare e ospita tipologie dei primi anni del Novecento, che hanno prezzi medi di 2.400 euro al mq (usato).

Diminuiscono dello 0,3% i prezzi delle case del centro storico. Rimangono invariati i valori di via Lagrange e zone limitrofe, dove sono quasi ultimati i lavori per il completamento del campus di ESCP Business School, 8 mila mq del campus ospiteranno quasi 1500 studenti provenienti da tutto il mondo in un presidio accademico all’interno della zona centrale storica. Questo impatterà sugli affitti e sulle compravendite. Continuano ad esserci operazioni di cambio d’uso da uffici e negozi ad abitazioni, spesso destinati ad affitti turistici. Il centro città si sta orientando verso una vocazione residenziale più che terziaria. Ci sono imprenditori che ristrutturano immobili e realizzano B&B e case vacanze, vendendoli con questa finalità. La realizzazione di eventi come le ATP Finals e le Universiadi del 2025 spingono infatti all’acquisto di immobili con finalità turistico ricettive. I prezzi più elevati si registrano sempre in via Roma e via Lagrange, dove si arriva a 6.000 euro a mq, mentre l’usato da ristrutturare viaggia tra 3.200 e 4.000 euro mq. Si tratta sempre di una zona che offre abitazioni signorili di fine Settecento, con soffitti a cassettoni, a botte con mattoni a vista. Continua il processo di dismissione degli uffici della ex Generali e la riconversione dell’intero edificio in abitazioni residenziali. La corsa a realizzare case vacanze ha sottratto offerta alle locazioni residenziali. Un bilocale in ottimo stato e arredato costa circa 700 euro al mese. Continuano a diminuire i prezzi delle case nel quartiere Aurora, dove tanti eredi vendono, anziani investitori dismettono gli investimenti aumentando l’offerta sul mercato. Parliamo di una zona di Torino che tra Corso Vercelli e Corso Giulio Cesare concentra costruzioni popolari con ballatoio. Spesso gli immobili versano in cattivo stato di conservazione e necessitano di lavori di ristrutturazione. Per questo motivo i prezzi possono andare da 800 a 1500 euro a mq. Pochi gli immobili in vendita nel quartiere Valdocco, e questo ha portato i prezzi a 2000 euro a mq. La zona è richiesta perché è situata a ridosso di Porta Palazzo, dove c’è molta domanda anche da parte di investitori che mettono a reddito, vista la vicinanza dell’Università e le aspettative legate agli interventi di riqualificazione del mercato coperto di Porta Palazzo e al rifacimento di Porta Palazzo. Nella zona Valdocco, tra il quadrilatero romano e Porta Palazzo, si rivolgono spesso gli investitori per fare attività turistico ricettive. Sul mercato delle locazioni si registrano richieste di studenti che si spostano nella vicina zona Vanchiglia, dove i canoni sono più elevati. Diminuiscono leggermente i prezzi del quartiere della Gran Madre, allineandosi alla attuale capacità di spesa dei potenziali acquirenti e dal calo della domanda. In riduzione anche i valori del quartiere Valsalice, che in pozione collinare risulta più scomodo da raggiungere. Al momento si preferisce la zona precollinare. Si contano alcune nuove costruzioni di classe A, che si vendono tra i 4 mila e i 6 mila euro al mq. La maggioranza degli immobili dell’area è sorta tra i primi del Novecento e gli anni Sessanta. Spesso si fanno acquisti migliorativi, ma non mancano investitori che mettono a reddito: ad esempio un bilocale da 190 mila euro si affitta a 800 euro al mese. Piacciono via Villa della Regina, via Martiri della Libertà, dove si possono acquistare soluzioni di media qualità inserita in palazzine di tre piani a circa a 4 mila euro al mq. Di recente sono stati aperti alcuni supermercati di prossimità che hanno aumentato la presenza di servizi in zona. Crescono dell’1,6% i prezzi delle macroaree di Francia, San Paolo e Collina. Le quotazioni delle abitazioni a Parella-Campanella sono rimaste invariate, ma sono invece in aumento nel quartiere di Parella-Telesio, che si caratterizza per un’offerta abitativa di immobili signorili degli anni Sessanta, spesso dotati di affaccio su aree verdi. A comprare sono famiglie che realizzano acquisti di sostituzione o migliorativi. Il quartiere offre appartamenti dalle metrature generose, adatti a famiglie, spesso in buono stato di conservazione. Si acquista a 1.880 – 2000 euro al mq; a Parella-Campanella vi sono abitazioni degli anni Cinquanta spesso prive di ascensore, da ristrutturare con prezzi che vanno dai 1000 ai 1200 al mq.

Mercato dinamico nel quartiere di Cit Turin dove si nota un discreto interesse soprattutto sui piccoli tagli, un leggero rallentamento per le compravendite di tagli di dimensione più ampia che richiedono una disponibilità di spesa maggiore. Gli appartamenti più piccoli sono interessanti per gli investitori che mettono a reddito affittando a studenti del politecnico o persone che lavorano presso il Grattacielo San Paolo o la Cittadella giudiziaria. La zona offre tagli ampi oltre 100 mq. Le tipologie in stile Liberty sono spesso firmate da architetti e caratterizzati da affreschi bo window parquet in stato originario, vetri e cattedrali. Sul signorile di pregio si toccano anche i 4mila euro al mq. Su corso Racconigi i prezzi scendono a 1800 – 1400 euro al mq.  Uno dei punti di forza del quartiere è rappresentato dalla presenza delle quattro fermate della metropolitana Porta Susa, Principi d’Acaja, Bernini e Racconigi. La macroarea della Collina registra un aumento dell’1,6%. Immobili prestigiosi si trovano nella zona collinare della città, caratterizzati da soluzioni indipendenti e semiindipendenti. Si tratta di tipologie costose, ma quelle di qualità media hanno prezzi più contenuti, Intorno ai 1500 euro al mq. A seguire la madre area di Santa Rita-Mirafiori Nord che evidenzia una ripresa dei valori dell’1,1% cosiccome Mirafiori Nord-Piazza Omero. La domanda principale giunge da famiglie in cerca della prima casa, quasi sempre costituiti da giovani individui. Molti immobili sono stati riqualificati con il superbonus 110%. In futuro si prevede la nascita di una fermata della metro.

A seguire, con una crescita dello 0,8% , vi è  la macro area Borgo Vittoria Barriera di Milano, di particolare interesse per gli investitori che ristrutturano e rivendono o mettono a reddito. Un bilocale da ristrutturare si aggira intorno ai 40 mila euro, già ristrutturato arriva fino a 75 mila euro. Non si registrano al momento interventi di nuova costruzione.

Nella macroarea di Nizza Lingotto – Mirafiori Sud l’aumento dei prezzi delle case è stato pari a + 0,7%. Tra i quartieri in crescita Nizza Millefonti e Piazza Bengasi. La domanda di casa arriva da acquirenti di abitazione principale, da investitori, in aumento, che affittano affittano studenti. Le entrate in funzione della metropolitana di Piazza Bengasi e Italia 61 ha determinato una buona domanda di locazione da parte di studenti universitari, prima poco presenti in zona. I canoni di locazione per una stanza si aggirano intorno a 500 euro al mese. Il completamento del Palazzo della Regione ha comportato maggior afflusso di persone e un miglioramento dell’offerta commerciale. Continuano i lavori per la costruzione di immobili di classe A, i cui prezzi si aggirano intorno ai 3000 euro al mq. La ricerca a dell’abitazione principale interessa tipologie di ampie dimensioni (4 o 5 locali), acquistate non solo da chi vive in zona, ma anche da chi si sposta da quartieri limitrofi più costosi.

Gian Giacomo Della Porta