ECONOMIA- Pagina 12

Iren Startup Award, le migliori soluzioni di intelligenza artificiale

I vincitori sono stati scelti tra 170 startup innovative provenienti da tutto il mondo.

Adottare tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per rendere più efficienti i cicli produttivi e le attività chiave per il territorio. Questo obiettivo ha guidato il Gruppo Iren nell’edizione 2024/25 dell’Iren Startup Award, il contest organizzato insieme al Circular Economy Lab, – iniziativa di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory – cui hanno preso parte numerose startup e PMI per presentare soluzioni in ambito AI attinenti ai business Iren.
Il premio è stato assegnato ad Adex e Druid: la prima startup, nata in Spagna nel 2004, ha sviluppato una tecnologia di Intelligenza Artificiale per i sistemi di controllo automatico nelle centrali elettriche; la seconda, nata in Romania nel 2018, ha presentato la propria piattaforma dotata di un’infrastruttura scalabile e capace di integrarsi con oltre 100 sistemi aziendali.
Una menzione speciale è stata assegnata a Lexroom.AI, piattaforma italiana sviluppata per assistere gli avvocati nella generazione di bozze di pareri e risposte giuridiche supportate da fonti aggiornate.
Le aziende vincitrici sono state scelte da una shortlist di otto finalisti, selezionati tra le 170 candidature ricevute, di cui oltre il 40% dall’estero. Con le startup selezionate, partendo dalle due soluzioni vincitrici, verranno avviate collaborazioni con il Gruppo Iren sul piano della sperimentazione, industriale o commerciale. La premiazione è il risultato di un’accurata ricerca iniziata a ottobre scorso. Tra le 170 candidature ricevute, di cui oltre il 40% dall’estero, sono state selezionate le realtà più innovative, in grado di offrire soluzioni digitali avanzate, basate sull’intelligenza artificiale e caratterizzate dalla maggiore facilità di implementazione e integrazione nei sistemi e processi del Gruppo.
L’obiettivo dell’Iren Startup Award è, infatti, proprio quello di selezionare soluzioni tecnologiche che ottimizzino e rendano più efficienti i processi aziendali trasversalmente e nelle singole business unit in linea con il piano industriale del gruppo.

“L’Iren Startup Award testimonia ancora una volta il continuo impegno di Iren nel promuovere e valorizzare le idee imprenditoriali più innovative per il nostro Paese – ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren – per incentivare lo sviluppo di realtà innovative all’avanguardia nei nostri territori è fondamentale intercettare le migliori soluzioni a livello globale e offrire loro opportunità di collaborazione e crescita. Questo può avvenire solo attraverso investimenti mirati nella ricerca e la creazione di collaborazioni concrete che possano sostenere la loro espansione e sviluppo sul territorio nazionale.”

Mara Martellotta

Formazione e bilinguismo, i microprogetti del Programma Italia-Francia

Scadrà il 23 aprile il secondo bando per microprogetti del Programma Italia-Francia ALCOTRA, un’occasione per promuovere iniziative nell’ambito dell’educazione, formazione e bilinguismo, ma anche per il turismo e la cultura.

La Regione Piemonte organizza due Infoday per spiegare i dettagli dell’iniziativa, una vera novità per la programmazione Interreg 2021-2027 finalizzata a coinvolgere attori con minore esperienza nella cooperazione territoriale europea.

Gli eventi informativi si terranno:

– martedì25 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 17 nella sede della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7)

– giovedì 27 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 17, nella Sala Mostre della Provincia di Cuneo (corso Nizza 23).

Il Programma Interreg Italia-Francia ALCOTRA rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio – spiega l’assessore regionale alla Programmazione territoriale Marco Gallo – Con i microprogetti vogliamo incentivare la partecipazione di realtà che finora hanno avuto meno esperienza nella cooperazione transfrontaliera, promuovendo iniziative concrete nei settori dell’educazione, del turismo e della cultura. L’integrazione e la collaborazione tra Italia e Francia sono elementi chiave per una crescita sostenibile e inclusiva delle nostre comunità”

I microprogetti sono finalizzati a coinvolgere nuovi attori, tra cui associazioni, enti pubblici e privati, con particolare attenzione alle piccole strutture, che propongano azioni concrete nei territori più fragili o rivolte ai gruppi più vulnerabili, grazie a procedure semplificate e budget ridotti, compresi tra 25 mila e 75 mila euro. Questi progetti transfrontalieri vedono la collaborazione di almeno un partner italiano e uno francese, con una durata massima di 18 mesi.

Il secondo bando per microprogetti scadrà il 23 aprile, e ha una dotazione di 1,5 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), suddiviso in due ambiti tematici:

° Educazione, formazione e bilinguismo (500mila euro), con l’obiettivo di migliorare la parità di accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente mediante lo sviluppo di infrastrutture accessibili, anche promuovendo la formazione a distanza.

° Turismo e cultura (un milione di euro), per rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale.

I risultati del primo bando

Nel primo bando, chiuso a marzo 2024, sono stati selezionati 17 progetti, di cui 11 con partner piemontesi, per un totale di 1 milione di fondi Fesr programmati. Tra i progetti con partner piemontesi si segnalano IA3S (Intelligenza Artificiale per il Terzo Settore), CertForAlp (certificazione delle filiere foresta-legno), RE-VERD (ripensare lo spazio pubblico in risposta ai cambiamenti climatici), SCALA (strategie di adattamento ambientale), e ITACA (iniziativa transalpina per l’energia rinnovabile).

Per ulteriori informazioni e per partecipare agli Infoday consultare la sezione Cooperazione Territoriale Europea del sito della Regione Piemonte ( https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/programmi-progetti-europei/cooperazione-territoriale-europea-piemonte )

La formazione fa “Gol”. In arrivo oltre 60 milioni dalla Regione

Più di 60 milioni di euro sono una risposta concreta alle sfide che lavoratori e imprese del nostro territorio stanno affrontando. Le politiche attive del lavoro devono essere efficaci: e questa è una grande opportunità per garantire competenze adeguate e aumentare la competitività delle nostre imprese, a beneficio di tutti”: lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte, ricordando che “le crisi che stanno toccando i settori nevralgici della nostra economia richiedono soluzioni tempestive e il Programma GOL rappresenta la chiave per costruire percorsi di inserimento lavorativo o ricollocazione che siano concreti e rispondenti ai reali bisogni del territorio. Questo è solo un primo passo in un percorso più ampio che punta a costruire un futuro solido per la nostra Regione e per la nostra Nazione”.

Il Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) mette a disposizione del Piemonte quasi 50,840 milioni di euro, ai quali si aggiungono gli 11 milioni stanziati tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE) e destinati a garantire l’efficacia e la qualità della formazione offerta.

“La distribuzione delle risorse – anticipa Chiorino – avverrà attraverso il merito. Si prevede un sistema che premia gli enti di formazione accreditati più capaci a rispondere alle esigenze del territorio, garantendo il raggiungimento degli obiettivi e un’alta qualità dei percorsi formativi proposti. Gli enti accreditati sono valutati in base alla loro esperienza e capacità di adattarsi alle sfide del mercato del lavoro, con particolare attenzione all’inclusività e alla personalizzazione dell’offerta formativa e, quindi, al risultato effettivo”.

Formazione per i lavoratori in crisi

Elemento centrale è la connessione con il percorso 5 di GOL, fortemente voluto dal vicepresidente per rispondere alle esigenze dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.

Come illustrato in occasione del Consiglio regionale aperto sull’automotive dello scorso 11 febbraio, il percorso legislativo che dal Piemonte ha permesso di arrivare alla modifica normativa nazionale oggi consente una maggiore flessibilità: tutti i lavoratori in cassa integrazione interessati potranno non solo accedere alla formazione di GOL, ma anche a un rimborso spese basato sulle unità di costo standard dello stesso programma.

La Regione, contestualmente, sta lavorando alla convenzione con Inps per l’erogazione dei rimborsi. Un passo che segna un momento cruciale nel percorso di recupero e reinserimento sul mercato del lavoro per le persone maggiormente colpite dalle crisi.

“Con questi fondi la Regione Piemonte, prima ed unica in Italia a declinare le prerogative aperte dall’ultimo decreto legge del 2024 sulle crisi, sta dando seguito agli impegni assunti mettendo a disposizione un ingente budget per permettere agli enti di formazione di organizzare e realizzare i percorsi previsti – commenta Chiorino – L’obiettivo è garantire che ogni singolo lavoratore in difficoltà abbia l’opportunità di acquisire nuove competenze e di rientrare attivamente nel mondo del lavoro. Il Piemonte sta dando concreta attuazione alle politiche di aggiornamento e riqualificazione professionale, accelerando la formazione dei lavoratori colpiti dalle crisi, con la certezza che il lavoro, la crescita e il benessere sociale passano dalla valorizzazione delle competenze e dalla possibilità di dare nuove opportunità ai cittadini: abbiamo definitivamente archiviato l’assistenzialismo fine a se stesso”.

 

Guerra in Ucraina, allarme delle imprese per il ritorno del caro energia: in 4 anni tariffe su del 70%

“Azzerare o sterilizzare gli oneri di sistema. Il timore è quello di non riuscire a reggere l’ennesimo rincaro”

 Il 24 febbraio sarà il terzo anniversario dall’inizio della Guerra in Ucraina e l’Europa non ha ancora risolto il problema del caro energia.

Secondo le stime di Assoutenti le tariffe del gas sono già cresciute del 21% rispetto a un anno fa e quest’anno costeranno alle famiglie mediamente 309 euro in più.

Pur non raggiungendo ancora i livelli del 2022, quando il costo per kilowattora superò lo 0,570 euro, la bolletta delle attività produttive piemontesi comincia al lievitare a causa delle nuove quotazioni dell’energia e del gas. Tale condizione potrebbe, nuovamente dopo qualche anno di relativa stabilità, mettere in difficoltà il sistema produttivo locale e del resto d’Italia, a causa della riduzione delle commesse e delle vendite.

A rilanciare l’allarme è Confartigianato Imprese Torino che, come già avvenuto nell’epoca della crisi energetica, propone l’azzeramento o, quanto meno, la sterilizzazione degli oneri di sistema.

“Stiamo osservando un continuo rialzo delle tariffe di energia e gas, dovuti alla congiuntura internazionale e alla crescita dei prezzi delle materie prime, con conseguente impennata delle bollette – afferma Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – speravamo che dopo gli aumenti del 2022 si potesse tornare ai valori del 2021, comunque già molto alti rispetto a quelli del 2018, ma dobbiamo prendere atto della realtà dei fatti. Ricordiamo che, secondo le notizie diffuse dalle Autorità di governo per l’energia, il previsto aumento del costo di energia elettrica e gas, dovrebbe aggirarsi tra il 18 e il 30% rispetto alle tariffe del 2024. Una condizione che rischierebbe di mettere seriamente in difficoltà le nostre imprese che, lentamente e con tanta fatica, stanno  scontando aumenti dei prodotti energetici”.

 

Per far comprendere l’attuale situazione, Confartigianato Torino fa l’esempio di un’azienda della meccanica con una potenza disponibile di 64 kW: se a gennaio 2021 pagava in bolletta 0,171 €/kWh, nel gennaio 2025 ne paga 0,299, ovvero una tariffa quasi raddoppiata. Altro esempio è

quello relativo ad un’azienda del settore legno con 56,3 kW di potenza: da 0,221 €/kWh del gennaio 2021 a 0,435 €kWh del gennaio 2025, con una incidenza più che doppia. Più in generale, i costi in bolletta per kWh dal gennaio 2021 al gennaio 2025 registrano un aumento del 70% circa,  colpendo  in modo particolare le imprese altamente energivore di gas, in primis i panifici e a seguire quelle della produzione di ceramica, vetro, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica senza dimenticare i carrozzieri che utilizzano i forni.

“La situazione è grave– prosegue De Santis – e impone l’avvio di azioni concrete per poter tornare a costi energetici accettabili. Le imprese stanno facendo la loro parte intervenendo sull’efficientamento energetico dei sistemi produttivi e ricercando le migliori proposte tariffarie ma anche il Governo deve fare la sua adottando per il contenimento dei costi in bolletta”.

Da qui la proposta di Confartigianato: sterilizzare o azzerare gli oneri di sistema, prima di arrivare a tariffe incontrollabili; operazione già attuata quando i costi salirono alle stelle nel 2022 e 2023 e che, se riproposta oggi, porterebbe una immediata riduzione di almeno il 20% del costo della bolletta.

“Su questi temi auspichiamo la giusta attenzione da parte delle Istituzioni – conclude De Santis – anche se l’andamento dei prezzi dell’energia non dipende dal Governo ma da dinamiche esterne come: un inverno con temperature rigide, il metano russo che non arriva più in Europa attraverso i gasdotti ucraini ecc. A complicare il quadro c’è poi la minaccia dei dazi americani che potrebbero spingere l’Unione a ritorsioni sulle importazioni del gas liquefatto.

Stiamo monitorando cosa accade nelle nostre imprese perché la preoccupazione di una escalation delle tariffe è palpabile. Non vorremmo che le nostre officine, i nostri cantieri e i nostri laboratori, a causa dell’impennata dei costi che sarebbe impossibile da trasferire sui consumatori finali, fossero costretti a rinunciare ai nuovi ordini, nonostante la forte richiesta di beni e servizi”.

“ESCP Business School”, riconoscimento  internazionale

Il nuovo “Campus” subalpino  

Inaugurato nell’ottobre del 2024, al civico 27 di via Andrea Doria, nel cuore storico di Torino, il nuovo “Campus” di “ESCP Business School” (prima “Business School” al mondo, fondata a Parigi nel 1819 e oggi sede di sei campus urbani a livello europeo) è risultato tra i finalisti  dei prestigiosi “MIPIM Awards 2025”, uno degli eventi più importanti a livello globale nel settore del “Real Estate” (“Mercato Immobiliare”). La cerimonia di premiazione si terrà  giovedì 13 marzo presso il “Palais des Festivals” di Cannes.

Sono sei i criteri chiave, di cui tengono conto i “MIPIM” nel segnalare i progetti più innovativi e d’eccellenza nel panorama immobiliare: sostenibilità, integrazione del progetto nel contesto urbano e sociale, qualità dell’user experience” – intesa come comfort, funzionalità e fruibilità degli spazi – impatto economico, originalità del progetto e qualità architettonica. Sei criteri che hanno trovato piena corrispondenza nell’ideazione del nuovo “ Turin Campus”.

Sottolinea infatti Alberta Di Giuli, Dean di “ESCP Business School”  di Torino: “Il nostro campus è il risultato di una visione che coniuga tradizione e innovazione, mettendo al centro l’esperienza degli studenti e il legame che condividono con la città. Essere riconosciuti a livello internazionale in un contesto così prestigioso è una conferma del valore del nostro progetto e della sua capacità di ridefinire il futuro dell’architettura educativa”.

Realizzato su progetto di “TRA_Toussaint Robiglio Architetti” con “Artelia Italia” e gli interni curati da “G*AA Architetti” e “Subhash Mukerjee Studio” con “Conrotto Progetti” – il nuovo Campus si estende su una superficie complessiva di oltre 8mila mq., ottenuti attraverso il recupero e la trasformazione di un edificio storico di proprietà di “BNL BNP Paribas” (che ha realizzato i lavori per “ESCP”) e  rappresenta “un esempio eccellente di integrazione tra passato e futuro, architettura e didattica, città e istituzione: un luogo dove l’architettura si mette al servizio dell’apprendimento e della città”.

Cuore simbolico del nuovo Campus è la “piazza coperta”, uno spazio pubblico di 500 mq. che connette la scuola alla città, trasformando il cortile interno attraverso un nuovo volume contemporaneo” dedicato a grandi “aule per conferenze” e “sale ad emiciclo”, mentre gli spazi più piccoli, gli uffici e le aree di studio trovano posto nell’edificio esistente.

L’intervento ha preservato le facciate storiche dell’edificio ottocentesco, che allo stesso tempo, è stato trasformato con l’inserimento di un “volume contemporaneo”, che si distingue per il suo “rivestimento in lamiera tridimensionale color bronzo”, che crea un “contrasto dinamico” con le linee classiche dell’edificio esistente, “richiamando l’estetica torinese di Maestri come Guarini e Mollino ed instaurando un dialogo visivo e materico tra tradizione e innovazione”.

All’interno, gli spazi sono stati pensati “per un uso versatile e fluido: aule modulabili, sale ad emiciclo, un auditorium flessibile e ambienti per l’apprendimento digitale e collaborativo rispondono alle esigenze di una didattica sempre più ibrida”.

Il “Campus” rappresenta, infine, anche un attento “modello di sostenibilità”. Tra gli interventi più significativi si segnalano: l’installazione di “pannelli fotovoltaici” (170 mq.) e “solari termici” (50 mq.); il miglioramento dell’ “efficienza termica” attraverso l’uso di materiali ad alto isolamento e il riuso delle strutture esistenti; l’adozione di “sistemi di gestione energetica avanzati”, che ottimizzano consumi e comfort.

Queste soluzioni dimostrano come l’architettura possa essere un’alleata nel raggiungimento di obiettivi ambientali, senza rinunciare alla qualità estetica e funzionale.

“Riusare un edificio di pregio nel centro storico – spiega Matteo Robiglio, architetto del ‘Turin Campus ESCP’ –  significa rigenerare un pezzo di città, riattivare un potenziale inutilizzato, dare un futuro all’eredità del passato. Lo abbiamo fatto innestando nel cortile un nuovo volume, capace di rispondere a tutte le esigenze di un ‘Campus’ universitario internazionale di eccellenza per 1500 studenti da tutto il mondo.  Lo abbiamo avvolto in un velo di onde metalliche, inquadrato dalle due testate ottocentesche restaurate. Ne è nata una architettura ibrida, commistione felice tra conservazione e innovazione, che si è inserita nel paesaggio urbano come un’icona di cambiamento radicale ma attento”.

 g.m.

 

Nelle foto: “ESCP Turin Campus” immagini di “esterni” ed “interni”

Langhe Monferrato Roero, la vetrina del Piemonte. Boom di visitatori

Il turismo nelle Langhe Monferrato Roero continua a crescere con un aumento del 4% degli arrivi (694.282 contro i 667.549 del 2023) e un incremento del 5,2% delle presenze (1.547.536 rispetto a 1.471.112 dell’anno precedente, per la prima volta oltre il milione e mezzo). In particolare, si rafforza la componente internazionale, con incrementi significativi dai Paesi Bassi che segnano +24,9%, dalla Francia con +10,2%, dal Brasile con +15,1% e dal Giappone con +19,5%. (Dati ancora da stabilizzare).

I dati sono stati presentati giovedì 20 febbraio, nel punto stampa che si è tenuto nella sala del Consiglio comunale della città di Alba, organizzato dall’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero con il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’Assessore regionale al Turismo, Marina Chiarelli, il Presidente di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris, il Presidente dell’ATL, Mariano Rabino, i Sindaci dei centri principali di Langhe Monferrato Roero Alberto Gatto (Alba), Maurizio Rasero (Asti) e Gianni Fogliato (Bra), e tutti i partner di territorio.

“L’aumento degli arrivi e delle presenze nelle Langhe Monferrato Roero è un segnale chiaro di quanto il nostro territorio sia sempre più attrattivo e competitivo a livello nazionale e internazionale – hanno sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore al Turismo, Marina Chiarelli – i dati dimostrano che la qualità dell’offerta turistica piemontese è riconosciuta e apprezzata, con un forte incremento soprattutto dai mercati esteri. Ora la sfida è fare un ulteriore passo avanti: dobbiamo lavorare per creare una rete sempre più connessa tra i vari territori, affinché l’esperienza turistica in Piemonte sia ancora più integrata e interconnessa. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare ogni area – dalle città d’arte ai borghi, dai vigneti Patrimonio Unesco fino alle montagne e ai laghi – in un’offerta coordinata che sappia attrarre visitatori per periodi sempre più lunghi, favorendo la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del settore”.

“Anche il 2024 si conferma un anno di crescita per il turismo nell’area di Langhe Monferrato Roero e il trend positivo va consolidandosi, grazie alle nuove iniziative di promozione e valorizzazione – ha commentato il Presidente di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris – La capacità del territorio di attrarre visitatori, grazie a un’offerta diversificata che spazia dall’enogastronomia alla cultura, dai paesaggi unici e fino all’accoglienza d’eccellenza, è determinante e indicativa del buon lavoro realizzato a tutti i livelli”.

Mara Martellotta

Fondazione Crt, 24 milioni di euro per i bandi

Aperti i bandi Missione Soccorso, Not&Sipari, Ordinarie. “Il mio posto nel mondo”, già progetto pilota, diventa bando: apertura il 24 febbraio
• La Presidente Poggi: “Continuiamo a sostenere il territorio con interventi mirati, promuovendo coesione sociale e sviluppo culturale ed economico”
 
Torino, 20 febbraio 2025 – Con 24 milioni di euro stanziati per i bandi a sostegno di progetti realizzati da enti e organizzazioni piemontesi e valdostani, prende il via l’attività 2025 della Fondazione CRT.

 

Da oggi sono online il bando Missione Soccorso e la prima sessione di Not&Sipari e delle richieste Ordinarie per il 2025.

 

Missione Soccorso, dedicato al rinnovo dei mezzi di primo soccorso delle organizzazioni di volontariato operanti con il Sistema Regionale di Emergenza, quest’anno vede un incremento delle risorse; Not&Sipari, che supporta le produzioni artistiche nei settori del teatro, della danza e della musica, nel 2025 rafforza lo stanziamento per valorizzare le progettualità più significative proposte dalle organizzazioni partecipanti. Al via anche le richieste Ordinarie rivolte a iniziative coerenti con gli obiettivi della Fondazione.

 

Con l’avvio dell’attività 2025 e lo stanziamento di queste prime risorse, la Fondazione CRT rinnova il proprio impegno a favore dello sviluppo del territorio – afferma la Presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi -. Attraverso interventi capillari e mirati, che vanno a rafforzare la rete delle diverse realtà piemontesi e valdostane, vogliamo sostenere progetti che generino un impatto concreto nelle comunità, promuovendo coesione sociale, crescita culturale ed economica”.

 

La scadenza per la presentazione delle domande della prima sessione di Not&Sipari e del bando Missione Soccorso è fissata al 20 marzo, mentre per la prima tranche delle richieste ordinarie ci sarà tempo fino al 31 marzo.

 

Dopo una fase pilota di successo, dal 24 febbraio 2025 apre il nuovo bando Il mio posto nel mondo. L’iniziativa, che solo nell’ultimo anno ha coinvolto 5.500 ragazzi e bambini, sostiene progetti dedicati al tempo extra-scolastico (centri estivi, pre-scuola e doposcuola), con un’attenzione particolare a coloro che provengono da contesti fragili. La scadenza per la presentazione delle domande è il 24 marzo 2025.

 

In linea con le direttive del DPP 2025, la Fondazione CRT rinnova il proprio impegno nel sostenere progetti che favoriscano l’inclusione, coinvolgimento e opportunità per i giovani, la sostenibilità economica, sociale e ambientale e la parità di genere.

 

Nei prossimi mesi apriranno gli altri bandi, in accordo con il calendario delle uscite disponibile sul sito www.fondazionecrt.it

Treccani, Giachino: “Nelle Cento parole del secolo mancano Trasporti e Logistica”

Sono francamente stupito che tra le 100 parole scelte dalla Enciclopedia TRECCANI  per raccontare il Secolo non figuri la voce Trasporti e/o Logistica. Come tutto il mondo ha potuto toccare con mano senza i Trasporti intercontinentali e nazionali come sarebbe stato possibile garantire i rifornimenti dei generi alimentari e delle medicine Ospedali, Cliniche , Aziende e il Commercio?La economia globale si regge sulla moneta, su Internet e sulle
telecomunicazioni ma anche su trasporti e logistica.
I trasporti e la logistica che valgono il 9% del PIL e danno lavoro a più di 1,5 milioni di persone in Italia in realtà valgono molto di più perché sono cruciali per il funzionamento non solo del sistema
economico e produttivo ma anche per tutto il Paese. Dico agli autorevoli curatori della Enciclopedia TRECCANI che una delle lezioni più importanti che ci diede Cavour, il più autentico Padre della Patria era l’importanza strategica Infrastrutture e Trasporti.
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Mino GIACHINO già sottosegretario ai trasporti

“Fantasticando” alla Mostra di San Giuseppe

La San Giuseppe compie 76 anni e per la prima volta si fregerà del prestigioso titolo di Mostra Nazionale a dimostrazione della notevole crescita avvenuta negli ultimi anni

L’evento si terrà al Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato dal 14 al 23 marzo 2025 organizzato dalla società D&N Eventi S.R.L. con il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato, della Provincia di Alessandria, della Provincia di Mantova, dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, con la partnership di Confartigianato Imprese Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Coniolo Fiori, Asproflor, Vivai Varallo, sponsor Alma.

Come ogni anno, poi, proseguendo una strada intrapresa da qualche tempo a questa parte non mancherà un’area dedicata a particolari format dai quali possano nascere in futuro vere e proprie fiere, a dimostrazione che la Mostra di San Giuseppe oltre ad essere una pregiata rassegna multisettoriale è anche un interessante incubatore di idee. Lo dimostra il successo, qualitativo e quantitativo, ottenuto lo scorso anno dallo spazio dedicato alla Domotica.

La proposta dell’edizione è inerente al mondo della creatività e della fantasia con la partecipazione di alcuni espositori rappresentanti una piccola anteprima di una futura fiera settoriale denominata “Fantasticando”. In questa futura manifestazione che si svolgerà in periodo pre-natalizio, saranno presenti espositori del food, aziende creative e spettacoli fantasy.

A questa serie di eventi, novità tra le novità, si affiancheranno gli altri appuntamenti che saranno inseriti nel calendario fieristico che darà spazio al territorio e alla sua cultura, all’ambiente, alle potenzialità della sua offerta turistica, il tutto all’insegna del denominatore di FIERA NAZIONALE CULTURA TERRITORIALE E TRADIZIONI DAL MONDO, in quanto saranno presenti anche alcune aziende provenienti dall’estero che proporranno manufatti e prodotti della loro terra e alcuni espositori che porteranno in fiera prodotti internazionali.

La Fiera Campionaria di Casale e del Monferrato, darà ampio spazio come di consueto, alle categorie produttive del commercio, dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, confermando la formula che negli ultimi anni ha sempre portato a presenze di pubblico da record, peraltro di aumento di anno in anno. Verrà ripetuta la ‘formula’ gradita da visitatori ed espositori: ingresso gratuito e percorso obbligato a giornali alterni. E anche quest’anno sarà visitabile il sabato mattina.

Sarà presente, come tutti gli anni, lo spazio dedicato alle “Eccellenze Enogastronomiche” da sempre momento di grande attrazione in Mostra – con la Piazzetta del Gusto, la Piazza del Vino, ospitanti le specialità gastronomiche provenienti da tutta Italia.

A questi appuntamenti si aggiungeranno tante novità con particolare attenzione alla cultura, al turismo, all’ambiente, nell’ottica della valorizzazione delle ricchezze del territorio .

Nello stesso periodo in cui si svolgerà la Fiera, non mancherà neppure il tradizionale Luna Park installato in piazza D’Armi, di fronte al Polo Fieristico Riccardo Coppo, appuntamento molto atteso ogni anno da giovani e giovanissimi

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a

D&N Eventi S.r.l.

Cell. 335/7404114

info@mostrasangiuseppe.it

www.mostrasangiuseppe.it

Orari:

Inaugurazione: venerdì 14 marzo ore 18

Feriali: dalle 18 alle 23

Sabato 15 Marzo : dalle 11 alle 23

Domenica 16 Marzo: dalle 11 alle 23

Sabato 22 Marzo: dalle 11 alle 23

Domenica 23 Marzo : dalle 11 alle 22.

Economia, Pil Piemonte: crescita zero, industria penalizzata dalla crisi dell’auto

Il Comitato Torino Finanza diffonde in anteprima le stime sull’andamento dell’economia regionale, calcolate attraverso il modello del PILNOW. Il settore industriale penalizzato dalla crisi dell’auto e dalla recessione della Germania. Cala l’export, bene il turismo e l’occupazione.

Crescita zero nel IV trimestre del 2024 per l’economia del Piemonte. Per quanto riguarda l’intero anno, chiude in linea con la media nazionale (+0,42% contro +0,45%), ma sotto le aspettative iniziali.

Sono queste le stime sul Pil del Piemonte fatte con il PILNOW, un modello di valutazione dell’economia regionale elaborato dal Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino, in grado di fornire indicazioni tempestive – quelle sul Pil annuale regionale l’Istat le diffonde 12 mesi dopo – e affidabili: ad esempio per il 2023 il modello PILNOW ha stimato una crescita media annuale del +0,7% contro un consuntivo Istat del +0,6%.

Dopo un inizio promettente con il primo e secondo trimestre che hanno registrato rispettivamente un +0,5% e +0,7%, la crescita si è indebolita nel terzo trimestre e si è arrestata nel quarto (-0,005%). La regione si confronta con la crisi del settore auto e con una recessione tedesca persistente (-0,2%), che influenza negativamente l’export piemontese, calato del 9% verso la Germania.

Il PILNOW del Piemonte ha un valore di 134,6 miliardi di euro a prezzi costanti del 2015; supera i livelli del 2019, ma mancano ancora 7 miliardi per tornare al livello del 2009.

Settori in Evidenza

  • Energia e Trasporti: I trasporti pesanti chiudono l’anno a +2,6%, nonostante una frenata nel IV trimestre (+0,75%). I consumi elettrici crescono più della media nazionale, suggerendo un impatto positivo del turismo.
  • Turismo: Crescita del turismo estero (+11% nel 2023) e incremento delle presenze nel primo semestre 2024 (+4,2%).
  • Occupazione: Aumento del 4% nel 2024 (sopra la media nazionale che è del

+2%), trainato da commercio e turismo (+19%) e servizi (+5%), mentre l’occupazione flette nelle costruzioni (-10% ) e nella manifattura (-3%). La Cig cresce tuttavia del 13%, portando il tasso di disoccupazione pro forma effettivo stimato dal 6,2% al 7,3%. L’aumento si concentra nel commercio e turismo (+19%) e nei servizi (+5%), La Cig annualizzata (37 milioni di ore) è aumentata del 13%

Credito e Investimenti

  • Credito al Consumo: Positivo, con un aumento stimato del +5,5% nel IV trimestre.
  • Leasing e Prestiti: Il leasing mostra un calo del -2,4%, risentendo della perdurante debolezza degli investimenti strumentali, mentre i prestiti alle attività produttive diminuiscono del -1% in Piemonte, ma crescono del 3% a Torino grazie ai servizi.

Consumi

  • I consumi interni sono riflessivi (eccetto i durevoli con finanziamento) e non è passata la preoccupazione dell’inflazione, per l’aumento ancora sopra la media dei prezzi di molti generi quotidiani.

“Le aspettative iniziali di crescita economica del Piemonte sono andate in parte deluse

– commenta Mario Cavarero, Vicepresidente del Comitato Torino Finanza — – indubbiamente pesano il perdurare delle turbolenze internazionali, la crisi tedesca e i problemi del settore automotive. Bisognerà, poi, vedere quale impatto avranno le preannunciate politiche protezionistiche sul nostro export. Ma le ultime dichiarazioni dei vertici di Stellantis rappresentano per la nostra regione un’inversione di tendenza che apre migliori prospettive. Comunque, la competitività economica e industriale del Piemonte rimane forte, recenti indagini ci dicono che siamo una delle regioni leader in Europa per l’attrazione di investimenti esteri”.

“Continua la stasi del quarto trimestre in Piemonte, con una crescita complessiva dello 0,42%, in linea con la media nazionale, ma inferiore alle aspettative iniziali. Diversi fattori hanno inciso su questa performance. In particolare, la crisi del settore automobilistico e la recessione tedesca hanno avuto un impatto negativo sul nostro export. Tuttavia, non mancano segnali positivi. Il turismo estero è in crescita, così

come l’occupazione, trainata dai settori del commercio, del turismo e dei servizi. Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono, ma siamo anche fiduciosi nelle potenzialità del nostro territorio e nella capacità dei piemontesi di superare le difficoltà. Le Camere di commercio continueranno a lavorare con impegno per sostenere le imprese, promuovere l’innovazione e creare nuove opportunità di lavoro” commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte”.